Confagricoltura Alessandria chiede la clausola di salvaguardia anche sul grano tenero

Abbiamo accolto favorevolmente la proposta della Commissione europea, che dovrà essere ratificata domani, 26 marzo, dai ministri della Ue, di applicare una maggiorazione dei dazi sulle importazioni di cereali, semi oleosi e prodotti agricoli derivati provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia. Chiediamo ora uno sforza maggiore affinché tale tutela venga applicata anche all’importazione di grano tenero, che proviene principalmente dall’Ucraina, per evitare distorsioni del mercato che già lo scorso anno avevano portato a un crollo del prezzo riconosciuto agli agricoltori italiani e alessandrini in particolare”. Così la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco ha commentato le ultime misure individuate dalla Commissione europea per evitare la destabilizzazione del mercato europeo e fermare la corsa al ribasso dei prezzi.

Tali misure, che dovranno comunque essere ratificate a maggioranza qualificata, riguardano al momento i cereali e semi oleosi provenienti da Russia e Bielorussia. L’introduzione di dazi straordinari mira a prevenire destabilizzazioni del mercato, poiché la Federazione Russa, infatti, è arrivata a controllare il 25% delle esportazioni di cereali a livello globale.

Più complessa e delicata è, invece, la questione dell’importazione del grano tenero dall’Ucraina. Fermo restando che non è messo in discussione l’appoggio dell’Europa all’Ucraina, aggredita dalla Russia, il Parlamento Europeo sta valutando insieme al Consiglio di prorogare al 2025 l’eliminazione dei dazi doganali sui prodotti agricoli ucraini, introducendo però clausole di salvaguardia su alcuni prodotti: pollame, uova, zucchero, aveva, mais, semole e miele. Alcuni Paesi, tra i quali Francia e Polonia, hanno chiesto di estendere la salvaguardia anche sul grano tenero.

Ricordiamo ancora come, lo scorso anno, a causa delle speculazioni legate all’importazione del grano tenero dall’Ucraina, si era determinato un calo del prezzo sul grano prodotto in Italia. La Provincia di Alessandria è tra i maggiori produttori italiani di grano tenero e le ripercussioni sulla redditività delle nostre aziende erano state pesanti. Chiediamo quindi di agire per tempo affinché non si verifichino nuovamente azioni speculative che potrebbero colpire in modo irreversibile la sopravvivenza delle aziende alessandrine”, spiega la presidente Paola Sacco.

Siamo in contatto con i nostri rappresentanti nelle sedi europee e stiamo lavorando a tutti i livelli affinché anche l’Italia si allinei alle richieste di Francia e Polonia per estendere applicare la clausola di salvaguardia anche sulle importazioni di grano tenero, oltre ai prodotti già individuati”, conclude la presidente.




Anbi. Torna lo spettro del deflusso ecologico, allarme dal Piemonte

Arriva dal Piemonte il nuovo allarme sull’applicazione della normativa europea sul Deflusso Ecologico, prevista per il 2025: la prospettiva è di dover dimezzare i prelievi idrici dai fiumi, riducendo la distribuzione idrica sui territori, pregiudicando così gli ecosistemi ed aumentando le difficoltà idriche nelle ormai ricorrenti stagioni siccitose; ad esserne fortemente penalizzati sarebbero l’ambiente e le eccellenze agroalimentari del nostro Paese.

“Riteniamo che i coefficienti previsti siano troppo alti e vadano rivisti, mantenendo gli obbiettivi della Direttiva Europea, ma anche i benefici che il reticolo idraulico ha sul territorio e sulle sue comunità.L’Europa non è idricamente omogenea ed i provvedimenti di tutela della risorsa vanno tarati sulle diverse realtà: le portate ormai torrentizie del Po non sono certo quelle di fiumi come Danubio o Reno”afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

“La nostra proposta è quella di non indicare un parametro fisso per il Deflusso Ecologico, ma di adeguare i livelli rispetto alla situazione idrica, presente in alveo” aggiunge Mario Fossati, Direttore dell’Associazione Irrigazione Est Sesia che, come i Consorzi di bonifica veneti due anni fa, richiama l’attenzione su un provvedimento capestro non solo per l’economia agricola italiana, ma anche per la produzione idroelettrica.

Fiumi in morbida ed alcuni anche in piena primaverile, falde che si sono alzate, lago Maggiore colmo: è questa  la situazione di disponibilità idrica in Piemonte, a seguito degli ultimi eventi meteorici, sicuramente migliore rispetto allo stesso periodo del 2023.

“Dovremmo però immagazzinare quest’acqua – aggiungeFossati – perché possiamo essere ottimisti per la prima parte della stagione irrigua fino a Giugno, ma per  l’estate saremo ancora alla mercè dell’andamento meteo.”

Al proposito, va evidenziato un elemento, che potrebbe determinare criticità: poichè la stagione attuale non è siccitosa, non entreranno in vigore gli accordi per trattenere più acqua nel lago Maggiore (a quota 1.35), né tantomeno partirà la sperimentazione a quota 1.50;   si prospetta invece un  livello a quota 1.25.

“Sarebbe invece opportuno anticipare gli eventi – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – approfittando della situazione di abbondanza idrica per creare una riserva atta ad affrontare eventuali situazioni difficili.”

Per questo, in Piemonte, si parla anche di realizzare nuovi bacini per raccogliere acqua; in questo senso, l’Associazione Irrigazione  Est Sesia guarda al territorio alpino ed ha  avviato un confronto con la Regione nel medio periodo: si parla, infatti, di un arco temporale almeno decennale per realizzare questo genere di progetti.

“I problemi da affrontare sono molti – prosegue Gargano – a partire dai costi per la progettazione e la realizzazione, l’iter burocratico e la sindrome Nimby, per cui nessuno vuole il bacino nel proprio territorio; serve quindi una trasparente comunicazione con le comunità locali.”

“Riteniamo che si debba spingere affinché Regione Piemonte promuova, da subito, un piano di invasi multifunzionali” conclude Mario Fossati.




Agricoltura e Innovazione sostenibile: accordo tra CNH e il Politecnico di Torino

Il Politecnico di Torino e CNH Industrial Italia S.p.A. – rappresentati dal Rettore Guido Saracco e da Carlo Alberto Sisto, CNH EMEA President) – hanno firmato una lettera di intenti con cui si impegnano, per i prossimi due anni, a collaborare per sostenere lo sviluppo tecnologico del settore agricolo in Italia. Obiettivo dell’accordo, promuovere l’innovazione sostenibile in agricoltura attraverso attività di natura culturale, di formazione e di ricerca. Una cooperazione che guarda al futuro, con l’obiettivo di fornire una risposta concreta ai bisogni di crescita di uno dei settori chiave per l’economia del Paese.

Come azienda globale leader nel campo della produzione e commercializzazione di macchine agricole e movimento terra, CNH conferma tra i propri obiettivi il potenziamento delle tecnologie sostenibili adottate in agricoltura: da qui la volontà dell’azienda a investire nella ricerca scientifica e nella formazione, avvalendosi del supporto delle Università e degli  enti di ricerca specializzati sia italiani, sia internazionali.

La collaborazione tra CNH e il Politecnico di Torino verterà, in primo luogo, sulla formazione accademico-professionale di studenti e laureandi. Oltre allo sviluppo tecnologico nell’ambito del settore agricolo, i temi in rilievo sono quelli della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici con un progetto comune che guarda alle sfide del nostro tempo: promuovere specifiche competenze tecnologiche per la filiera agricola, capaci di guidare uno sviluppo produttivo efficiente e rispettoso dell’ambiente. Proprio per rispondere a queste nuove esigenze del mercato del lavoro, la nuova Laurea Magistrale in AgriTech Engineering promossa dall’Ateneo a partire da questo anno accademico, sarà sostenuta da CNH mediante il coinvolgimento del proprio personale nelle attività didattiche, la visita presso alcuni stabilimenti dell’Azienda, oltre a valutare la possibilità di attivare tirocini rivolti agli studenti iscritti.

Caratterizzato da una spiccata multidisciplinarietà, il percorso di Laurea Magistrale, erogato interamente in lingua inglese, mira infatti a formare ingegneri in grado di gestire e generare innovazione tecnologica nel campo della Climate-Smart Agriculture. La gestione del corso è condivisa da quattro diverse aree: ingegneria ambientale, ICT (Information & Communication Technologies), ingegneria industriale e ingegneria chimica, che insieme garantiscono l’integrazione di conoscenze e competenze necessarie a preparare gli studenti alle sfide future del settore agricolo.

L’Ateneo e CNH collaboreranno, inoltre, alla definizione di network internazionali e a livello locale, all’organizzazione di eventi istituzionali per promuovere la cultura scientifico-tecnologica e imprenditoriale. Il rapporto con il territorioe il dialogo con i cittadini sono i temi condivisi: dall’individuazione di nuovi modelli per rafforzare il legame con il territorio, alla sperimentazione di innovative forme di comunicazione all’interno del tessuto sociale.

Siamo lieti di consolidare la nostra partnership con il Politecnico di Torino nell’ambito della nuova Laurea Magistrale in AgriTech Engineering – ha dichiaratoCarlo Alberto Sisto, CNH EMEA President – Questo corso rappresenta un’opportunità unica per gli studenti che desiderano intraprendere una carriera nell’ambito dell’AgriTech, un settore in rapida crescita che combina agricoltura e tecnologia in maniera innovativa. L’open innovation è il cuore di questa collaborazione: insieme al Politecnico di Torino, stiamo aprendo le porte alla creatività, alla condivisione di conoscenze e alla costruzione di soluzioni sostenibili per l’agricoltura del domani.”

“Grazie alla collaborazione con CNH abbiamo potuto progettare un corso unico nel suo genere, e tra i pochissimi in Italia – ha commentato il Rettore Guido Saraccoche potrà formare figure professionali che ad oggi mancano e di cui c’è già una forte richiesta. Abbiamo anticipato la tendenza ed ora siamo in grado di fornire una preparazione adeguata alle richieste del mercato del lavoro, che è ciò che deve fare un’università al servizio del territorio e delle aziende”.

La collaborazione andrà però oltre gli ambiti individuati dalla lettera di intenti: CNH torna ad essere Sponsor ufficiale di Biennale Tecnologia 2024, la manifestazione organizzata dal Politecnico di Torino per riflettere sul rapporto tra la tecnologia e la società, promuovendo insieme cultura tecnica e divulgazione scientifica.

Dal titolo “Utopie realiste”, l’edizione di quest’anno avrà luogo dal 17 aprile al 21 aprile 2024, CNH parteciperà condividendo un modello di business e di progettualità sistemica di economia circolare svolto in collaborazione con il Politecnico.




Ripristino natura, Confagricoltura Alessandria: Ue indifferente a proteste. Continueremo a lavorare per cambio di rotta

La normativa europea sul ripristino della natura è stata approvata dal Parlamento Europeo il 28 febbraio con 329 voti favorevoli, 275 contrari e 24 astensioni. Il regolamento mira, sulla carta, a garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’UE, contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare. Il rischio è però che si riduca la superficie coltivata al punto da compromettere la produzione alimentare e renderla inadeguata ai consumi dell’UE.

La ‘Nature Restauration Law’ (Legge sul ripristino della natura) approvata l’altro giorno prevede, infatti, che i Paesi dell’Unione ripristinino almeno il 30% degli habitat naturali (foreste, praterie e zone umide, fiumi, laghi e coralli) in cattive condizioni entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050.

Il nuovo testo, elaborato da diverse istituzioni europee negli scorsi mesi, segue ancora un’impostazione più ideologica che scientifica e, anche se fortemente modificata rispetto alla prima versione, è decisamente peggiorativa rispetto alla posizione che era stata votata dal Parlamento europeo per tutelare la superficie agricola e l’attività produttiva”, rileva la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco.

Anche il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia denuncia “E’ stata persa l’occasione per segnare un punto di svolta nell’applicazione del Green Deal all’agricoltura. Con la nuova normativa verrà messo a rischio il potenziale produttivo del settore primario piemontese e italiano. È necessario che le Istituzioni rivedano, e in fretta, queste politiche scarsamente realistiche: è in gioco la sopravvivenza delle nostre imprese e in caso contrario, le conseguenze, in termici sociali ed economici, saranno devastanti per la nostra Regione”.

Questo regolamento aumenta i vincoli e gli impegni che gli agricoltori dovranno sottoscrivere, già alle prese con le norme ambientali della Pac 2023-2027 difficili da applicare e volute, pare, per giustificare agli occhi dei contribuenti il sostegno finanziario destinato dalla UE all’agricoltura. “La sostenibilità ambientale non può essere perseguita contro gli agricoltori che sono i primi guardiani dell’ambiente e soprattutto imprenditori” sottolinea Cristina Bagnasco, direttore di Confagricoltura Alessandria: “Ci siamo sempre fatti parte attiva nella salvaguardia dei territori ma l’Europa continua ad adottare strategie basate su una retorica “green” priva di fondamento scientifico, che non condividiamo. Serve un deciso cambio di rotta rispetto alla linea finora tenuta dalla Commissione. L’abbiamo sempre contestata e continueremo a farlo”.




Cia Alessandria e Confagricoltura Alessandria: Condividiamo motivi protesta. Giusto non mettere bandiere ma facciamo nostra parte

<<Condividiamo i motivi della protesta in corso in queste ore ad Alessandria e in altre città italiane ed europee. Si tratta una protesta che ha una radice comune: le politiche agricole dell’Unione Europea e la scarsa tutela dei nostri prodotti sui mercati internazionali. Non ci sembra tuttavia opportuno oggi “mettere la bandiera” su manifestazioni nate trasversalmente tra gli agricoltori, ma siamo aperti al confronto e a condividere sui tavoli istituzionali le proposte e le rimostranze che arrivano e che arriveranno dai nostri agricoltori>>.

E’ il commento delle presidenti di Confagricoltura Alessandria e Cia Alessandria, Paola Sacco e Daniela Ferrando di fronte all’ondata di malcontento che sta attraversando il continente e che sta portando in piazza gli agricoltori.

Come associazioni sindacali agricole, Confagricoltura e Cia portano avanti iniziative nelle sedi istituzionali per garantire un’adeguata tutela alle aziende del comparto primario, ma fanno i conti con un sistema politico che, a tutti i livelli, non supporta le doverose raccomandazioni di chi ogni giorno si confronta con la dura realtà della coltivazione della terra e dell’allevamento.

E’ amaro constatare che gli sforzi di agricoltori e allevatori per garantire la produzione di cibo di qualità spesso non vengono ripagati. Le aziende agricole, in questi anni, hanno dovuto sostenere costi crescenti, ma i prezzi riconosciuti ai produttori sono, per contro sempre più bassi. Questi oneri gravano su agricoltori e allevatori che lavorano a favore dell’intera comunità: è giunto il momento che tutti quanti si impegnino per sostenere l’intera filiera agricola.

Nella nostra provincia subiamo anche il peso della presenza incontrollata di fauna selvatica, abbiamo dovuto fare i conti con la Psa – “pagando” il fatto che siamo stati la prima provincia italiana a rinvenire casi di contagio e, di conseguenza, l’impreparazione di chi avrebbe dovuto risolvere il problema; subiamo un continuo consumo del suolo ad uso non agricolo e, da ultimo, ben cinque siti dell’alessandrino sono indicati tra quelli ritenuti idonei ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari. L’elenco sarebbe ancora lungo.

<<Sono istanze che portiamo avanti da tempo e che ci vedono impegnati quotidianamente. Le proteste di questi giorni, che condividiamo, sono un indicatore del fatto che la misura è colma e che è il momento di assumersi, ciascuno nel proprio ruolo, le responsabilità>>.

 




Confagricoltura Alessandria. Ad Alessandria la prima assemblea di Zona. Premiati il socio più anziano e quello più giovane

Si è svolta lunedì mattina, 22 gennaio, la prima delle assemblee di Zona di Confagricoltura Alessandria.

L’assemblea è stata ospitata nel salone di Enaip, il piazza Santa Maria di Castello ad Alessandria.

Ha aperto i lavori la presidente provinciale Paola Sacco che ha aggiornato gli associati sull’attività svolta nel 2023 e sulle principali azioni sindacali, tra le quali: gli aggiornamenti riguardanti il ricondizionamento dei pozzi, la rinaturazione del Po, il gasolio agricolo, il blocco delle rilevazioni del prezzo del grano. Sono temi che si inseriscono in un quadro generale complesso a livello nazionale ed europeo. Entro gennaio dovrebbe partire il dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura annunciato dalla presidente della Commissione Ue. Confagricotlura sostiene da tempo, a tutti i livelli, che è indispensabile un cambio di rotta rispetto ad una politica comunitaria che ha messo fino ad oggi il settore primario sul banco degli imputati, introducendo una serie di vincoli insostenibili.

Confagricoltura ha lavorato in questi anni, e continuerà a farlo, per riequilibrare proposte (come Pac e Green Deal) che partivano come penalizzanti per il settore agricolo.

Il direttore provinciale Cristina Bagnasco ha approfondito gli aspetti tecnici, come il corso informativo sull’agricoltura 4.0 di prossima organizzazione.

Nel suo nuovo ruolo di Assistente alla presidenza e direzione per le linee strategiche, Roberto Giorgi ha fatto il punto sulle criticità della Pac e della condizionalità.

Il responsabile tecnico Giovanni Reggio ha invece aggiornato i presenti sulle misure regionali per il settore agricolo, con un focus sui prossimi bandi. Il responsabile fiscale Marco Ottone ha commentato le novità contenute nella legge di Bilancio che vedono coinvolto il settore agricolo.

A seguire, il direttore di zona Piero Viscardi ha consegnato le pergamene per esprimere riconoscenza al titolare di azienda più “anziano”, Maria Massarino, al più giovane, Luca Tonello e all’azienda Eugenio Ottonello, che si è distinta in diverse fiere dedicate alla razza Bovina Piemontese, in particolare a quelle di Nizza Monferrato, Moncalvo e Montechiaro d’Acqui.

Massarino, titolare dell’omonima Impresa agricola Massarino Maria, ha portato avanti con coraggio e determinazione l’attività avviata dai primi anni del ‘900 dalla famiglia a cascina Buschetta, a Castelceriolo. Furono il padre Carlo e lo zio Pasquale, dopo la seconda Guerra Mondiale, a dare impulso alla coltivazione cerealicola, ereditata poi da Maria alla scomparsa dei due fratelli.

Tonello, classe 2000, ha acquisito un ruolo di rilevo nell’azienda Azienda Agricola Fratelli Dalmasso. Furono i bisnonni a dare il via all’attività di allevamento e coltivazione cerealicola. L’attività fu poi portata avanti dal nonno e dagli zii e, ora, ne ha preso le redini il giovane imprenditore. “Ho sempre avuto la passione per l’agricoltura e per gli animali. Prendere in mano Tenuta Santa Barbara, un luogo del quale sono innamorato, è stato per me un gesto del tutto naturale. I miei progetti sono quelli di continuare ad investire in innovazione, nella produzione di energia e, magari in un prossimo futuro, aprire qui alla tenuta un agriturismo”, ha raccontato Tonello.

Abbiamo voluto ringraziare i nostri soci – ha detto la presidente Sacco – consegnando loro un semplice ma significativo riconoscimento. Abbiamo iniziato premiando il socio più anziano e quello più giovane, perché è importante rendere omaggio all’esperienza e, nel contempo, all’innovazione, due anime che contraddistinguono il nostro lavoro in agricoltura”.

Al termine di lavori gli allievi del corso “operatore della ristorazione”, hanno preparato un aperitivo per gli intervenuti, prediligendo ingredienti della produzione locale.




L’agricoltura del futuro nelle assemblee di Zona di Confagricoltura Alessandria

Si terranno dal 22 al 26 gennaio le assemblee di zona di Confagricoltura Alessandria.

Il primo appuntamento è ad Alessandria, seguiranno quelli di Casale Monferrato, Tortona, Novi Ligure e Acqui Terme/Ovada.

Le novità sulle misure previste a livello normativo per la Pac (politica agricola comunitaria) e Psr (programma di sviluppo rurale) della regione Piemonte e gli indirizzi per le nuove sfide dal mondo agricolo saranno tra i principali temi trattati.

Le assemblee sono soprattutto l’occasione per incontrare i soci in ciascuna zona, per raccogliere le istanze del mondo agricolo e condividere obiettivi e strategie. Sarà anche il momento per ripercorrere gli eventi e le azioni che hanno caratterizzato l’operato di Confagricoltura Alessandria.

L’anno che si è appena concluso è stato particolarmente critico per l’aumento dei costi di produzione e per le incertezze legate agli eventi internazionali e al cambiamento climatico. Ci attende ora un nuovo anno di trasformazione. Il confronto con i soci è quindi determinante per cogliere le problematiche e condividere scelte future. Gli anni del Covid  e i mutamenti climatici, caratterizzati da lunghi periodi di siccità, alternati a eventi alluvionali, hanno reso tutti consapevoli di quando sia centrale il ruolo l’agricoltura per la sostenibilità alimentare della popolazione. Lo ha ricordato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai lavori dell’assemblea generale di Confagricoltura a Roma: un discorso di grande profondità e lungimiranza che ha colpito positivamente tutti i presenti. E’ essenziale ora affrontare le nuove sfide con consapevolezza e  coesione. Auspico quindi una grande partecipazione e un contributo di idee da parte di tutti nel corso delle assemblee”, ha commentato la presidente Paola Sacco.

Gli incontri permetteranno ai dirigenti e agli associati di porre sul piatto le questioni di maggior interesse locale, ragionare sull’annata agraria appena trascorsa ed esaminare temi di ambito sindacale, tecnico ed economico”, ha aggiunto il direttore provinciale Cristina Bagnasco.

 

Il calendario assembleare:

Alessandria lunedì 22 gennaio alle ore 9.30presso la sede Enaip di piazza Santa maria di Castello, 9.

Casale Monferrato martedì 23 gennaio alle ore 9.30 presso l’agriturismo Bottazza in strada vecchia per Pozzo Sant’Evasio, 9.

Tortona mercoledì 24 gennaio alle ore 9,30 presso la Sala convegni Hotel Ristorante “Il Carrettino” in Strada provinciale per Pozzolo Formigaro, 15 a Rivalta Scrivia, Rivalta Nuova.

Novi Ligure giovedì 25 gennaio alle ore 9.30presso il Salone  Forno dell’Antica Ricetta, via E. Raggio, 91.

Acqui Terme-Ovada venerdì 26 gennaio alle ore 9.30 presso la Sala conferenze Hotel “La Meridiana” in Piazza Duomo, 4 ad Acqui Terme.

 




Agricoltura: Fregolent (IV), da governo ed Europa duri colpi

“L’agricoltura italiana sta subendo duri colpi, sia sul fronte interno sia su quello europeo. Solo con il confronto serrato con le associazioni di categoria si potrà ridare fiato all’intera filiera produttiva.
Lo dichiara la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent al termine dell’Assemblea di IV Piemonte sul tema, a cui hanno partecipato anche Ivan Scalfarotto, Luigi Marattin, Teresa Bellanova, Angela Motta e Barbara Baino
“In Europa alcune scelte sono state incredibili, con politiche green esasperate che hanno rischiato di compromettere un intero comparto e di avere pesanti ricadute non solo per quella che è la prima attività produttiva del Paese, ma per tutta l’economia. Purtroppo i colpi vengono sferrati anche sul fronte interno. Il governo Meloni – sottolinea – ha messo in atto politiche agricole penalizzanti, con un taglio ai fondi per le assicurazioni su eventi calamitosi e l’eliminazione della proroga dell’esonero Irpef per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli, sempre confermata da quando fu introdotta dal governo Renzi”.
“Oggi la nostra assemblea regionale si è riunita con le associazioni di categoria per affrontare il tema, mettere in campo ogni iniziativa per salvaguardare il settore agricolo e rispondere con i fatti in Parlamento a un governo che fa della tutela del made in Italy solo uno slogan”, conclude.



Confagricoltura Alessandria. Feste in Agriturismo, nel 2023 è stata l’alternativa “green” Il 2024 inizia con rinnovato ottimismo

Trascorrere le festività di Natale e Capodanno  in agriturismo si conferma una valida alternativa, apprezzata da turisti e famiglie anche per il 2023. E’ questa l’indicazione che arriva da Agriturist Alessandria e Agriturist Piemonte, l’Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio di Confagricoltura che promuove e tutela l’agriturismo, i prodotti nazionali dell’enogastronomia regionale, l’ambiente, il paesaggio e la cultura rurale.

Abbiamo avuto buoni riscontri per quanto riguarda le prenotazioni di soggiorni o pranzi e cene nel periodo natalizio. Un po’ in calo, invece, quelle legate a Capodanno”, spiega Franco Priarone, presidente Agriturist Alessandria. Molte le disdette arrivate all’ultimo a causa della diffusione dell’influenza stagionale, che ha costretto a letto tanti italiani.

La vacanza in agriturismo si conferma tuttavia “una forma di turismo di qualità che tende a una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica preservando le bellezze naturali, artistiche e archeologiche che il Paese ci offre, garantendo anche un buon grado di autonomia, acquisito da molti viaggiatori dopo la pandemia da Covid-19” aggiunge Lorenzo Morandi, presidente Agriturist Piemonte, che sottolinea poi il legame intimo dell’offerta di soggiorno con le produzioni agricole e la tradizione enogastronomica.

Si guarda con ottimismo al 2024. “Stiamo lavorando per promuovere nuove proposte, puntando anche sulla collaborazione con associazioni e consorzi di promozione presenti in provincia di Alessandria. Siamo convinti che sviluppare sinergie sia una carta vincente per fare conoscere ad un pubblico sempre  ampio i nostri paesaggi, le colline, i panorami e i nostri prodotti”, aggiunge Franco Priarone.

Dall’osservatorio di Confagricoltura Piemonte arriva l’indicazione che quest’anno una famiglia piemontese su tre, ha scelto di mettere sotto l’albero di Natale tipicità locali preferendo un regalo utile, acquistato direttamente nelle aziende agricole con la formula ‘dalla terra alla tavola’ e destinando un 10% in più al carrello della spesa, rispetto al dicembre 2022. “Un dato che conferma l’attenzione dei consumatori ai prodotti di qualità anche per queste feste e che rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro e all’impegno costante dei nostri agricoltori” afferma Enrico Allasia, presidente della Federazione degli imprenditori piemontesi. Frutta e verdura di stagione, miele, formaggi e vino i prodotti più richiesti.

 




Confagricoltura Alessandria. Progetto flavescenza dorata della vite 2023 con il contributo della Camera di Commercio di Alessandria – Asti

Anche nel 2023 la Flavescenza dorata si è manifestata in modo sempre più preoccupante in tutti i territori viticoli italiani, valicando anche le nostre frontiere nazionali, essendo comparsa anche in alcune nazioni europee oltre alla tradizionale presenza nella vicina Francia.

Nella Provincia di Alessandria si è manifestata in tutte le aree viticole a partire dal 1998, anno in cui dapprincipio nel tortonese ha fatto la sua comparsa in forma massiccia. Dalla fine degli anni ’90 si è insediata in tutta la Regione.

Ormai tutti i viticoltori sanno che la Flavescenza dorata viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto.

La trasmissione della malattia avviene mediante la suzione della linfa da parte dell’insetto sulle piante infette; il fitoplasma si insedia nelle ghiandole salivari dell’insetto; nel momento in cui l’insetto, che conserva nel proprio organismo il fitoplasma, si sposta per cibarsi di linfa su piante sane, inietta con la saliva anche l’agente della Flavescenza dorata, infettando una nuova pianta. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle piante colpite disseca e muore.

La valutazione dei danni non si deve limitare alla mancata produzione delle uve di alta qualità come quelle che vengono prodotte nei diversi areali vitati alessandrini, ma anche al patrimonio viticolo che qui da noi è simbolo di territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di eccezionale importanza sociale ed economica. Ma non solo: la ricerca della sostenibilità economica e ambientale che tutti i produttori alessandrini stanno cercando, viene ad essere seriamente compromessa.

Questo è dovuto al fatto che la difesa della vite dalla Flavescenza dorata è di tipo indiretto: infatti questa fitoplasmosi non è curabile. L’unico modo di difendere la vite è il controllo dell’insetto vettore con interventi mirati.

In Italia dal 2000 all’estate di quest’anno è stato in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che veniva applicato con linee guida di intervento annuali da parte Settore Fitosanitario Regionale; il Decreto è stato abrogato con il decreto ministeriale n 292676 del 6 giugno 2023 pubblicato sulla GU n.187 del 11 agosto 2023, ed è stato sostituito con l’ordinanza n. 4 del MASAF, pubblicata sulla GU del 12 agosto 2023, che “definisce le misure fitosanitarie per il contrasto di Grapevine flavescence dorée phytoplasma, agente della Flavescenza dorata della vite, atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana”.

Anche per l’ordinanza, come per il precedente Decreto, è di basilare importanza il monitoraggio delle popolazioni dell’insetto nei vigneti. Monitoraggio rinforzato della malattia e del vettore specificato

In continuità con le precedenti attività, e per fornire anche nel 2023 un importante contributo tecnico ai viticoltori e al Settore Fitosanitario Regionale, il Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile contributo finanziario della Camera di Commercio Alessandria – Asti, ha monitorato la diffusione sul nostro territorio dello Scaphoideus titanus.

Oggetto di monitoraggio sono stati ben 204 vigneti condotti con il metodo integrato (147) e con il metodo biologico (57), scelti in tutte le aree viticole provinciali, interessando ben 85 comuni; il risultato è stata una copertura ottimale del territorio provinciale.

Rispetto al 2022 i punti di monitoraggio sono aumentati del 25%.

Le modalità di monitoraggio sono state analoghe a quelle che fin dal 2013 sono state adottate in base alle indicazioni del Settore Fitosanitario Regionale.

Durante la conferenza stampa del 15 dicembre presso la Camera di Commercio di Alessandria, senza il cui contributo non sarebbe stato possibile un così massiccio controllo del territorio, i tecnici che hanno coordinato il progetto pilota, insieme con Marco Castelli, direttore del Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria presso la Sede alessandrino dalla CCIAA, hanno esposto i dati raccolti.

Alla Conferenza stampa era presente anche Paola Gotta, del Settore fitosanitario  regionale, coordinatrice nazionale per l’emergenza Flavescenza dorata che ha esposto le novità previste dall’Ordinanza ministeriale e le attività di ricerca e di divulgazione che verranno adottate dal prossimo 2024.

Presente anche l’Assessore regionale Marco Protopapa, sotto la cui gestione l’assessorato sta assumendo decisioni importanti specialmente in termini di coinvolgimento delle amministrazioni locali, dei Consorzi di tutela, delle Cantine Sociali e delle Associazioni Agricole.




Confagricoltura Alessandria. Dal Campo al Banco, i giovani imprenditori di Anga incontrano gli studenti

Sono tornati tra i banchi di scuola i giovani imprenditori di Anga Alessandria, ma dall’altra parte della cattedra. Nell’ambito del programma didattico di Agriturist “Scatta il Verde, vieni in campagna” gli agricoltori del gruppo Anga, associazione di Confagricoltura che riunisce imprenditori under 40, hanno tenuto una serie di conferenze negli istituti scolastici cittadini.

Sono state le classi I e II dell’Istituto Umberto Eco di Alessandria ad incontrare, in questo primo scorcio dell’anno scolastico 2023/24, i relatori che “dal campo” si sono calati nei panni di divulgatori.

Sostenibilità, alimentazione, nuove frontiere dell’agricoltura, ciclo dell’acqua e risparmio idrico sono stati i temi trattati.

“Avete un milione di strade davanti a voi. Magari nessuno di voi, al momento, s’immagina di avere un futuro in agricoltura. Prendete questa eventualità in considerazione, invece, perché il settore primario è ancora ‘non saturo’, ci sono opportunità di crescita. Ci sono profili – dal traduttore al desiner – che possono avere un’applicazione in agricoltura”, ha sottolineato il presidente di Anga Alessandria Carlo Monferino.

“L’agricoltura, per quanto conosca oggi un grande momento di innovazione e cambiamento, non può prescindere comunque dalla terra. Il vero capitale dell’agricoltura il terreno, o più in generale un ambiente sano e in salute. Un ambiente sano permette il sostentamento di tutti noi. Non nel senso del mero ricavo della produzione agricola. Se si ammala l’ambiente, l’agricoltore è il primo che se ne accorge”, ha aggiunto Alberto Ielisei, socio Anga.

I ragazzi hanno dimostrato grande interesse per i temi trattati con passione dai relatori, ponendo domande e portando nel dibattito riflessioni che sono indice di come oggi l’agricoltura e l’ambiente siano percepiti dai giovani attraverso il filtro dei media.

“Scatta il verde, Vieni in campagna è un programma d’informazione agroalimentare per le scuole al quale teniamo molto per il suo valore educativo e divulgativo rivolto alle nuove generazioni – spiega il direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco – In un periodo storico di grandi cambiamenti, a partire dall’innovazione, dall’introduzione di nuove tecnologie, dal clima soggetto sempre più spesso ad eventi estremi, l’agricoltura assume un ruolo ancor più fondamentale. Ecco perché, come agricoltori, riteniamo sia necessario trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza dell’ambiente e il suo rispetto”.

“Il ricambio generazione in agricoltura è essenziale  – afferma Paola Maria Sacco,Presidente  di Confagricoltura Alessandria – Il settore agricolo si sta evolvendo ed ha bisogno di competenze in tutte le sue declinazioni. Il programma Scatta il Verde e gli incontri che stanno tenendo i giovani di Anga  con gli studenti sono essenziali per avvicinare il mondo della scuola a quello dell’impresa e per stimolare i giovani ad intraprendere percorsi di studi che favoriscano ricambio e sbocchi occupazionali”.

 




Confagricoltura Alessandria. Fitofarmaci e imballaggi, dall’Europa segnali positivi

Importanti prese di posizione dell’Unione Europea su temi caldi come l’utilizzo delle sostanze attive fitofarmaceutiche e l’utilizzo degli imballaggi.

L’Assemblea plenaria del Parlamento europeo ha infatti respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50 per cento dell’utilizzo di fitofarmaci. “E’ possibile ora aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore”, commenta il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Sostenibilità non significa assolutamente non poter disporre di efficienti strumenti di difesa delle nostre colture dagli attacchi dei patogeni che limitano le produzioni agricole – afferma la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola SaccoE non solo dei patogeni endemici del nostro continente, ma anche, se non soprattutto, di quelli che annualmente entrano nei territori dell’Unione Europea. Non è in discussione l’obiettivo di migliorare sempre di più le modalità di utilizzo degli agrofarmaci, che non devono minacciare le risorse naturali e la biodiversità. Su questo fronte vanno sempre messe da parte le impostazioni ideologiche, lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti. Il voto europeo sembra andare in questa direzione”.

Negli stessi giorni, l’Europarlamento ha espresso voto contrario al divieto all’utilizzo di imballaggi monouso, misura che avrebbe bandito dal 1 gennaio 2028, ad esempio, bustine di zucchero, salse, olio e aceto in bar e ristoranti, confezioni di prodotti da toilette in alberghi, oltre a imballaggi  per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg, a favore di imballaggi riutilizzabili. Il voto contrario dell’Europarlamento risulta particolarmente importante anche per il settore vitivinicolo, perché la proposta originale prevedeva che dal 1 gennaio 2030 almeno il 20% delle bottiglie utilizzate per la vendita di bevande, vini e spumanti compresi, dovesse essere riutilizzato.

Per Confagricoltura è “Un risultato di fondamentale importanza a salvaguardia di una filiera che, dalle imprese agricole fino alla ristorazione, vale il 30% del PIL italiano. E’ stato premiato il lavoro che abbiamo svolto a tutti i livelli e in ogni sede”.

Anche per gli imballaggi monouso nel settore HORECA (piatti, bicchieri, posate…) viene prevista un’importante modifica: saranno vietati a meno che lo Stato membro non possa dimostrare di aver raggiunto alte performance di riciclo (85%) rispetto agli imballaggi immessi sul proprio mercato. L’Italia ha già raggiunto tali target per cui anche questi imballaggi potranno continuare ad essere commercializzati sul territorio nazionale, sottolinea Confagricoltura.

La parola passa ora al Consiglio dell’Unione che dovrebbe definire l’orientamento generale sulla proposta della Commissione europea il 18 dicembre. “Siamo certi che il Governo italiano riuscirà a stringere le necessarie alleanze per consolidare i miglioramenti votati dal Parlamento europeo”, conclude il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Condividiamo il principio di ridurre il più possibile l’uso della plastica e ci impegniamo quotidianamente, come imprenditori agricoli, nella salvaguardia dell’ambiente, la nostra più importante risorsa. Tuttavia non possiamo che plaudere al voto dell’Europarlamento su una norma che avrebbe contribuito ad alimentare la giungla burocratica, spesso ostacolo e non certo aiuto all’attività degli agricoltori”, è il commento del presidente di Confagricoltura Alessandria. Aggiunge la direttrice Cristina Bagnasco: “La provincia di Alessandria è peraltro vicina all’obiettivo posto dalla Regione Piemonte del 65% entro il 2025 di rifiuti riciclati, con punte di eccellenza fino all’80% in molti comuni”.




Pmi Day, Confagricoltura Alessandria: “Industriamoci” porte aperte nelle imprese agli studenti




Agea e Politecnico di Torino insieme per valorizzare la filiera agricola del territorio

Agea- Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura – e il Politecnico di Torino hanno avviato una collaborazione allo scopo di implementare il patrimonio di conoscenze scientifiche e tecnologiche nel settore dell’osservazione della terra. Nel quadro dell’accordo, di durata triennale, le due Istituzioni si impegnano a realizzare congiuntamente attività di ricerca, innovazione e formazione per valorizzare la filiera agricola del territorio.

Internazionalizzazione della ricerca e promozione sul territorio sono gli elementi alla base del rapporto di cooperazione: Politecnico e AGEA si impegnano, da una parte, a partecipare a bandi e programmi europei e internazionali, oltre che nazionali e regionali, e dall’altra a lavorare in sinergia per diffondere all’esterno competenze ed esperienze condivise.

La collaborazione tra gli Enti potrà assumere forme differenti, regolate di volta in volta tramite la stipula di appositi Accordi attuativi: numerose le attività previste, progettate nell’ottica di sostenere l’innovazione nella ricerca e di rafforzare il legame con il territorio: dall’individuazione e applicazione a bandi di progetto all’organizzazione di eventi istituzionali in sinergia con gli enti territoriali, si svilupperà la condivisione di scenari tecnologici e la promozione della cultura scientifica di riferimento.

Nell’ambito della didattica, dell’alta formazione e della formazione permanente, AGEA garantirà quindi supporto al Politecnico nello svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea; nell’organizzazione di visite e stage indirizzati agli studenti; nella preparazione di conferenze, dibattiti e seminari; nella rilevazione di testimonianze e interventi su argomenti specifici sia da parte dei docenti del Politecnico che dei Dirigenti e Funzionari dell’Agenzia.

Agea potrà valutare il finanziamento di nuove borse di Dottorato, la progettazione di Master universitari e di corsi integrativi per neolaureati; l’organizzazione di seminari su tematiche di avanguardia definite in comune accordo con l’Ateneo e il supporto di specifiche iniziative di didattica e formazione coerenti con le tematiche di interesse comune.

Fabio Vitale, Direttore dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura: “Agea e il Politecnico di Torino hanno stretto una preziosa collaborazione volta alla valorizzazione della filiera agricola. Con questo accordo, si mira a sviluppare soluzioni innovative e sostenibili ad uso e consumo del settore agricolo. Unendo le competenze accademiche e l’esperienza sul campo dell’Agenzia, sarà possibile offrire soluzioni concrete alle sfide presenti e future del mondo agricolo, diffondendo la comune expertise a livello nazionale e internazionale.”

“Il nostro Ateneo è in prima fila nella ricerca tecnologica per l’agricoltura, tanto che da quest’anno abbiamo istituito anche una nuova laurea magistrale in Agritech Engineering che sta riscuotendo molto interesse: si può fare molto per supportare un settore che ha enormi prospettive di sviluppo e di ricadute per il territorio e l’economia” ha dichiarato il Rettore del Politecnico Guido Saracco.




Piccola Industria di Confindustria e Confagricoltura Alessandria insieme per il Pmi Day

Il Pmi Day è la giornata in cui le piccole e medie imprese di Confindustria aprono le porte dei loro stabilimenti a studenti e insegnanti e, attraverso una esperienza diretta in azienda e l’incontro con i suoi protagonisti, diffonde la conoscenza della realtà produttiva delle imprese, delle opportunità che offrono e del loro impegno quotidiano a favore della crescita.

Il Pmi Day – Industriamoci è stato lanciato da Piccola Industria di Confindustria nel 2010 e da allora ha portato 472mila giovani a diretto contatto con il mondo della piccola e media impresa.

Il Pmi Day è in programma venerdì 17 novembrea livello nazionale ed è inserito nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria e della Settimana Europea delle PMI promossa dalla Commissione Europea.

Per gli imprenditori il Pmi Day è un momento importante per spiegare ai giovani il ruolo delle imprese nei territori e nelle comunità locali. Il tema di quest’anno che si discuterà con gli studenti è la “Libertà” come leva per la ricerca, l’innovazione e la crescita economica.

Anche il Pmi Day rientra nell’articolato programma di iniziative di orientamento ‘Il lavoro e la scuola si incontrano’, realizzato da Confindustria Alessandria a beneficio delle scuole, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la provincia di Alessandria.

Dopo la positiva esperienza degli scorsi anni, che ha visto in provincia di Alessandria e in altri territori nazionali lo svolgimento delle visite anche in alcune aziende agricole, prosegue la collaborazione di Piccola Industria di Confindustria e Confagricoltura: anche quest’anno le due Associazioni realizzano il Pmi Day in partnership, a conferma dei consolidati rapporti in filiera tra le rispettive imprese, dando in questo modo ai giovani l’opportunità di una conoscenza più ampia della realtà produttiva.

Al Pmi Day- Industriamoci di venerdì 17 novembreparteciperà l’azienda Fia-Trac di Tortona, mentre la visita in partnership con Confagricoltura Alessandria si svolgerà giovedì 16 novembrepresso la Tomato Farm di Pozzolo Formigaro.

Visiteranno le imprese studenti e insegnanti degli Istituti Superiori: del “Marconi” e del “Santa Chiara” di Tortona presso Fia-Trac , e dell’Istituto “Ciampini” di Novi Ligure presso Tomato Farm.

Al “porte aperte” per Confindustria Alessandria parteciperanno Tiziano Maino, presidente Piccola Industria, Tiziana Prato, referente Piccola Industria per il Pmi Day, e il direttore Renzo Gatti, e per Confagricoltura Alessandria prenderanno parte il presidente provinciale Paola Maria Saccoe il direttore provinciale Cristina Bagnasco.