Confagricoltura Alessandria. L’agricoltura incontra la cultura con la Festa dell’Agricoltura nelle dimore storiche

Domenica 12 novembre si tiene la seconda edizione di “Coltiviamo la cultura: Festa dell’Agricoltura nelle dimore storiche”, promossa dai gruppi giovani di ADSI, Associazione Dimore Storiche Italiane, e Confagricoltura Anga. In tutta Italia numerose dimore storiche apriranno le loro porte per ospitare le aziende agricole del territorio: una straordinaria opportunità per promuovere sia quei particolari beni culturali rappresentati dagli immobili privati di interesse collettivo, sia quei prodotti agroalimentari tipici del territorio delle regioni coinvolte.

Per la provincia di Alessandria aderisce Tenuta La Marchesa, in via Gavi 87, a Novi Ligure. Dalle 10 alle 17 le porte della storica tenuta, che è anche azienda agricola, si apriranno per ospitare i produttori di Confagricoltura Alessandria che esporranno e proporranno al pubblico i prodotti agricoli: vino, formaggi, affettati, confetture, cereali, ortofrutta, coltivati e raccolti sul territorio.

Il momento istituzionale, alla presenza delle amministrazioni locali, è previsto alle ore 15.

Scopo della manifestazione è di porre al centro lo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, evidenziando la centralità di questo connubio che è identificativo del nostro Paese. L’iniziativa mira anche a sottolineare l’importanza della riscoperta di un turismo che sa esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio.

“E’ il secondo anno che viene proposta la manifestazione, frutto della collaborazione Adsi, associazione Dimore Storiche, Anga, i giovani di Confagricoltura e Confagricoltura, associazione di categoria che riunisce le più grandi aziende italiane –  spiega Alessandro Calvi di Bergolo, consigliere nazionale Adsi e membro di Anga Alessandria – a sottolineare l’importante legame tra cultura, tradizione e valorizzazione del territorio attraverso le eccellenze enogastronomiche e culturali”.

Per Carlo Monferino, presidente Anga Alessandria “La festa dell’Agricoltura è un’opportunità  per i giovani di trovare momenti di congiunzione tra passato e futuro, guardando alla cultura, alla storia e, nel contempo, al futuro ed all’innovazione”.

“Siamo lieti di essere parte, anche quest’anno, di un evento che vede la collaborazione tra Anga e Associazione Dimore Storiche. Cultura e agricoltura hanno da sempre un forte legame, fatto di storia ma anche di capacità di innovarsi e reinventarsi”, sono le parole Paola Maria Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria.

La Marchesa, il nome con cui dal 1700 la tenuta è citata nelle visite pastorali e nei testamenti, ricorda le grandi proprietà dell’aristocrazia genovese, che non a caso erano situate nell’antica via che collegava Genova a Novi Ligure, il ramo della via Francigena che portava i pellegrini ad imbarcarsi a Genova per il viaggio a Roma o addirittura a Gerusalemme. La villa della Marchesa è rimasta assolutamente intatta, mantenendo nel contempo la destinazione agricola dell’azienda di 76 ettari che la circonda, ricordata negli antichi testamenti come ricca di prodotti vignativi, boschivi, prativi, senza dimenticare il baco da seta per cui Novi Ligure era tanto celebre che la borsa di Londra nel 1800 si basava sui prezzi della seta a Novi Ligure.

L’antica limonaia, che ospiterà i produttori, è annessa alla villa ed è oggi un museo del vino e della civiltà contadina.

Il 12 novembre sarà possibile visitare gratuitamente i giardini della Tenuta, la cappella e l’Antica cantina della villa del XVII secolo, la limonaia con il museo del vino, la cantina moderna con degustazione del Gavi e di autoctoni rossi piemontesi dai profumi straordinari.

 




Macfrut 2024. Incontro in Piemonte sulle Piante Officinali: venerdì 27 ottobre

Il Piemonte ha un primato: è la regione con la maggiore superficie coltivata a officinali in Italia. Oltre 600 gli ettari con la Menta Piemontese a fare la voce più grossa in una filiera diffusa di erbe e derivati che interessa diversi distretti della regione. Venerdì 27 ottobre un incontro a Racconigi (Cuneo) fa luce su questa importante produzione regionale, in un evento di avvicinamento del salone specializzato Spices &Herbs Global Expoin programma nella prossima edizione di Macfrut al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024.

Piante officinali: primato Piemontese”, questo il titolo della giornata ospitata nel Castello di Racconigi organizzata da Macfrut in collaborazione l’associazione Le Terre dei Savoia, Erboristeria Domani e Fippo.

“Molte sono le realtà agricole che producono erbe e derivati per i trader specializzati e per l’industria, così come sono sempre più diffusi agriturismi e realtà della ristorazione e alberghi che propongono suggestioni e specialità a base di erbe officinali – spiega Demetrio Benelli di Erboristeria Domani – Si tratta di una filiera che si fonda su una idea di agricoltura ‘nobile’, fortemente legata alle tradizioni e ai territori e rigorosa nella ricerca della qualità del prodotto per ogni diversa utilizzazione”.

La giornata di venerdì 27 ottobre si apre alle 10 con i saluti di Valerio Oderda, Presidente dell’Associazione Le Terre dei Savoia e Luigi Bianchi direttore di Macfrut.

Tre i focus di giornata sul settore: Andrea Primavera, Presidente Fippo, parla del mercato delle materie prime officinali; Stefano Bona, Professore Associato Dafnae dell’Università di Padova, tocca il tema dell’innovazione tecnologica in campo e le officinali nell’agricoltura 4.0; Claudia Sepertino, coordinatrice Dipartimento Ainem Neuromarketing Olfattivo, pone l’attenzione alla nuova valorizzazione dei prodotti naturali: il marketing sensoriale.

A seguire una tavola rotonda sulla “Filiera officinale in Piemonte, tra antiche tradizioni e nuove tendenze” con la presentazione di esperienze imprenditoriali. Moderati da Demetrio Benelli di Erboristeria domani, ne parlano Sara Chialva (Azienda Agricola Chialva), Valerio Galeasso (Erbe Aromatiche Pancalieri), Renato Suria (Azienda Agricola Ca’ de Soria), Luca Fasano (Valverbe), Ezio Camisassa (Aulina), Elena Cerutti (Associazione Le Terre dei Savoia).

 

La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione: qui.

Spice & Herbs Global Expo

È l’unico Salone in Europa interamente rivolto alla coltivazione e alle tecnologie per la prima trasformazione delle piante officinali e dei loro derivati primari, e allo sviluppo del mercato internazionale delle spezie e delle materie prime erboristiche. Si svolge nell’ambito di Macfrut, fiera internazionale di filiera dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024. Il Salone giunto alla terza edizione è coordinato da FIPPO, Erboristeria Domani e Cannamela.




Confagricoltura Alessandria: Innovare la tradizione, la sfida delle Donne che coltivano il futuro

Il rigore dei dati scientifici di fronte al proliferare di ‘fake news’, l’innovazione per assicurare la sostenibilità alimentare globale, la ricerca per accompagnare il pianeta nella transizione ecologica. Sono alcuni dei temi affrontati da Deborah Piovan, imprenditrice agricola e divulgatrice, nell’incontro promosso da Confagricoltura Donna Piemonte, Confagricoltura Donna Emilia Romagna e Confagricoltura Donna Lombardia dal titolo “Agricoltura femminile singolare – Sostenibilità e scienza. Come raccontare l’agricoltura che cambia”, presso l’azienda agricola Vigneti Repetto di Sarezzano.

Piovan, stimolata dalle domande dell’agronomo Marco Visca, ha affrontato i tanti aspetti dell’innovazione in agricoltura della necessità di veicolare un messaggio corretto e consapevole.

«Mi piace ricordare come la storia dell’agricoltura sia una storia di continua innovazione – ha detto Piovan – Il cibo è una filiera che coinvolge tutti, non solo gli agricoltori e l’innovazione è la via per rispondere alle sfide che interessano il sistema del cibo. Occorre produrre in modo sempre più sostenibile, tenendo presente gli obiettivi del Green Deal e la necessità di rispondere ai cambiamenti climatici. La tradizione è un punto di riferimento, per l’Italia è persino un asset economico, ma il cambiamento è necessario proprio per preservarla e non è possibile arrestarlo per paura».

L’Europa è impegnata in questi mesi nell’approvazione del regolamento sulle Tea, tecniche di evoluzione assistita. «Rappresentano uno strumento utile per far fronte ai mutamenti climatici e a geometrie geopolitiche in continuo cambiamento – ha ricordato l’imprenditrice – Solo promuovendo la ricerca scientifica e il dialogo tra tutti i componenti della società, dai produttori ai consumatori, passando per gli scienziati e le istituzioni, è possibile trovare soluzioni sostenibili per l’ambiente e l’economia. La politica ha il compito di creare le condizioni migliori per innovare».

Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, ha introdotto in tema del ruolo delle donne in agricoltura. «I dati ci dicono che le aziende al femminile hanno rendimenti maggiori. Il numero di imprenditrici è in aumento, da Trieste alla Sicilia, e si tratta di aziende altamente qualificate. Nell’agricoltura italiana, secondo gli ultimi dati Censis, le donne a capo di aziende agricole coltivano il 21% della SAU (Superficie agricola utilizzata), ma producono il 28% del PIL agricolo. Fare rete è estremamente importante per crescere e creare una cultura di impresa che sappia innovare. In questa direzione fa il “manifesto sull’acqua” scaturito dall’incontro a Roma lo scorso giugno, promosso da Confagricoltura Donna, con le associazioni Donne & Riso, Donne dell’Olio, Donne dell’Ortofrutta e Donne del Vino con cui abbiamo chiesto investimenti, manutenzione dei bacini e dialogo con la politica. I prossimi impegni di Confagricoltura Donna saranno la campagna delle Clementine antiviolenza, in supporto dei centri che si occupano di assistere le donne vittime di violenza, e il Progetto Chef che vedrà coinvolte grandi chef per creare ricette utilizzando esclusivamente prodotti italiani».

In apertura dei lavori, la presidente di Confagricoltura Donna Piemonte e presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Sacco, ha ringraziato le presidenti di Confagricoltura Donna Lombardia, Confagricoltura Donna Emilia Romagna, le delegazioni di Confagricoltura Donna Alessandria e Asti, l’associazione Donne & Riso, l’azienda Vigneti Repetto.

Sacco ha introdotto il dibattito ricordando le sfide «che impongono un’agricoltura sempre più moderna ed efficiente, in grado di coniugare il rispetto dell’ambiente e la salute dei consumatori con la produttività necessaria a nutrire un pienata sempre più popoloso. Questo si potrà fare solamente sfruttando al meglio le innovazioni tecnologiche, biologiche, chimiche e genetiche che la ricerca ci mette a disposizione».




Rinaturazione del Po: progetto sospeso. Confagricoltura Alessandria: Utile pausa di riflessione

È momentaneamente sospeso il progetto di Rinaturazione del Po, finanziato con fondi Pnrr. A comunicarlo è il soggetto attuatore, Aipo, agli enti ed associazioni coinvolti nella Conferenza dei Servizi, tra i quali anche Confagricoltura.

La stessa Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), ha evidenziato “diverse e numerose criticità che ad oggi non consentono al soggetto attuatore di poter perfezionare la determinazione conclusiva e proseguire nell’attuazione dell’intervento”.

Anche Confagricoltura Alessandria, insieme a Confagricoltura Piemonte, aveva evidenziato, nella nota trasmessa ai ministri competenti e nel corso della Conferenza dei servizi, come gli interventi proposti “non costituiscano per i territori coinvolti opportunità economiche vantaggiose e, a nostro avviso, non considerano l’operato degli agricoltori impegnati fino ad oggi nel presidio di queste aree, che andrebbero incontro ad abbandono certo, dando spazio alle specie alloctone e a infestazioni di ogni genere”.

Gli interventi del piano avrebbero di fatto bloccato tutto il settore della pioppicoltura, senza garantire vantaggi né alla rinaturazione, né nel caso di piene e alluvioni.

Oltre al danno per i nostri agricoltori che avrebbero dovuto, in alcuni casi, abbattere i pioppeti, abbiamo messo in evidenza anche un possibile impatto negativo sull’ambiente in quanto le aree coltivate a pioppo garantiscono un rallentamento della corrente durante le piene, lasciando defluire l’acqua in modo più controllato”, spiega la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco.

L’associazione degli imprenditori agricoli aveva chiesto che venisse ripensata la destinazione dei 357 milioni di euro previsti dal Pnrr alla voce “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, in favore di una gestione locale sostenibile di torrenti e piccoli fiumi, che preveda la pulizia degli alvei e il consolidamento degli argini, coinvolgendo maggiormente gli attori locali.

L’obiettivo degli interventi – conclude Sacco –dovrebbe includere una più efficace gestione e regimazione del fiume stesso che possa consentire la convivenza tra ambiente e attività agricola”.

Auspichiamo che questo stop tecnico-procedurale – aggiunge Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e presidente nazionale dei produttori di legno di Confagricoltura – possa rappresentare l’occasione politica per aprire un confronto e rivedere radicalmente il progetto destinando i fondi ad una più efficace gestione e regimazione del fiume stesso, andando a riconsiderare anche interventi di bacinizzazione piuttosto che di rinaturazione”.

 




Anbi: Irrigazione piemontese fra i protagonisti del progetto europeo Mountresilience a trazione italiana

Trenta milioni di euro di finanziamento, 6 ambiti di ricerca, 13 Paesi coinvolti, 47 partner tra centri di ricerca, università, istituzioni ed imprese, coordinati da Unimont, polo di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano: il progetto MountResilience, finanziato dalla Commissione Europea ha, come primo obbiettivo, la creazione di una banca dati, che consenta di programmare azioni di adattamento per anticipare gli effetti avversi del clima, che cambia.

“Le alte temperature, che stanno caratterizzando questo inizio d’autunno, testimoniano, una volta di più, che c’è bisogno di contrastare con urgente determinazione gli effetti del cambiamento climatico, incrementando la resilienza di comunità e territori, ad iniziare dalle zone montane, dove più evidenti sono già le conseguenze sulle dinamiche economiche, agricole e sociali; per questo la Coutenza Canali Cavour, costituita in Piemonte dalle Associazione Irrigazioni Est Sesia (A.I.E.S.) ed Ovest Sesia (A.I.O.S.) partecipa al progetto MountResilience,  nell’ambito delle missioni Horizon Europe, specificamente dedicate alla crisi climatica in atto”: a renderlo noto è Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.

Il progetto, che ha una prospettiva temporale di 5 anni, coinvolge 10 comunità e regioni montane di 9 Paesi europei tra Alpi, Carpazi, Pirenei e Montagne del Nord per lo studio di soluzioni su tematiche come il turismo invernale, l’utilizzo irriguo della risorsa idrica, il risparmio e l’efficientamento energetico, l’uso del suolo e la tutela della biodiversità. Queste soluzioni saranno implementate in 6 comunità pilota: Tirolo (Austria), Gabrovo (Bulgaria), Râu Sadului (Romania), Vallese (Svizzera), Lapponia (Finlandia) e Piemonte. C’è poi un gruppo di 4 comunità, dove le soluzioni tecnologiche e sociali di adattamento,  studiate nelle comunità pilota, verranno replicate per verificarne la scalabilità e l’applicazione: Catalunya (Spagna), Primorje-Gorski Kotar County (Croazia), Podkarpackie (Polonia) e Friuli-Venezia Giulia.

La Coutenza Canali Cavour contribuirà alle attività della comunità pilota piemontese, dove verranno studiati gli effetti del cambiamento climatico rispetto alla linea della neve, con l’obbiettivo di implementare proposte efficaci per incrementare la sostenibilità ambientale di questo ecosistema e che verranno poi replicate in Catalunya.

“Quella che stiamo vivendo è una crisi climatica, che coinvolgerà sempre più ogni ambito della nostra vita – commenta Mario Fossati, Direttore Generale di A.I.E.S.  – Per questo abbiamo deciso di partecipare, con il nostro know how e la nostra esperienza, a questo importante progetto comunitario, che vedrà il Piemonte come territorio di studio ed applicazione.”

Le montagne coprono il 39,9% della superficie del territorio europeo  ed ospitano il 17,8% della popolazione della UE (quasi 1 europeo su 5); si tratta di un ecosistema fondamentale per la vita e le attività quotidiane anche “a valle”, ma oggi le “terre alte” stanno affrontando una sfida senza precedenti: la scomparsa della neve, il ritiro dei ghiacciai, l’aumento delle temperature, le precipitazioni imprevedibili sono elementi, che stanno cambiando il “sistema montagna” in ogni angolo d’Europa, rappresentando un problema epocale, che richiede risposte e politiche specifiche.

“Vogliamo dare il nostro contributo alla ricerca di soluzioni, che devono necessariamente essere su scala continentale. Sarà questa anche l’impostazione dell’anno, che sta per iniziare, in cui ANBI ricoprirà la presidenza di turno dell’European Union of Water Management Associations” anticipa Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

Le 10 regioni e comunità coinvolte nel progetto MountResilience si trovano in diverse aree montane del Vecchio Continente, offrendo un’ampia copertura geografica, che si estende da NordOvest a SudEst  ed include alcune delle vette più alte d’Europa.

Oltre alle associazioni irrigue piemontesi ed all’Università di Milano, i partner per l’Italia sono Meta Group srl, Regione Piemonte, Università di Torino, Consorzio del Pesio, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, Politecnico di Torino, Università di Trieste e Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia.

 

 




Maltempo Piemonte, Bergesio, Lega: Dalla sospensione dei mutui un aiuto concreto all’economia cuneese

In seguito alla dichiarazione da parte del Consiglio dei Ministri, lo scorso 28 agosto, dello stato di calamità per 12 mesi per le province colpite quest’estate da eventi meteorologici eccezionali, la Protezione civile ha disposto la moratoria delle rate dei mutui a favore di imprese e privati nei territori colpiti dal maltempo. Intervento cui è seguita apposita circolare dell’Associazione bancaria italiana.Tra le province incluse nel provvedimento anche quella di Cuneo, per la quale sono già anche stati stanziati dal Governo, i primi 650.000 euro per interventi di emergenza.

In questi giorni il Capo del Dipartimento di

Protezione Civile Fabrizio Curcio ha emanato per Cuneo, dove quest’estate si sono verificati allagamenti, dissesti idrogeologici, caduta di alberi, interruzione di servizi essenziali e danni agli edifici, un’apposita ordinanza, in cui si precisa che: “I soggetti titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati, ovvero alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte nei medesimi edifici, previa presentazione di autocertificazione del danno subito hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari, fino all’agibilità o all’abitabilità del predetto immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza, una sospensione delle rate dei medesimi mutui, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale”.

Il commento del Senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio: “La moratoria rappresenta un aiuto concreto alle tante persone e aziende, in particolare nel comparto agricolo, del Cuneese duramente colpite dagli ennesimi eventi meteorologici estremi. Il nostro territorio ha già subito innumerevoli calamità naturali e la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo è stato un segno di attenzione per la nostra Provincia. Si tratta di misure che permettono di dare ossigeno alle nostre aziende, già costrette a fronteggiare il gravoso aumento dei tassi di interesse e dei prezzi delle materie prime e dell’energia, tanto che oggi, in agricoltura, circa un terzo delle imprese si trova costretta a lavorare in perdita. Un’iniziativa lungimirante, realizzata in collaborazione con l’Associazione bancaria italiana, alla

quale invitiamo a parteciapare attivamente tutti gli istituti bancari che operano sul territorio, garantendo la necessaria pubblicità. La moratoria si inserisce nel percorso virtuoso avviato da questo Governo, con il contributo importante della Lega, a sostegno del territorio, dell’economia e delle famiglie”




Confagricoltura Alessandria: Si torna a rilevare il grano in borsa merci, ma il prezzo è ancora troppo basso

Con la riapertura della Borsa Merci della Camera di Commercio di Alessandria e Asti dopo la pausa estiva si è riunita la Commissione Prezzi, la cui rilevazione è saltata per cinque settimane consecutive a causa della protesta di parte agricola per il prezzo del frumento tenero troppo basso.

Il prezzo rilevato è di 20,70-21,20 euro/quintale per il frumento panificabile e 19,70 – 20 euro/quintale per il biscottiero.

Cia e Confagricoltura Alessandria, che avevano disertato le ultime sedute per protesta sindacale, hanno preso parte alla rilevazione odierna per senso di responsabilità verso la Commissione Prezzi e la Camera di Commercio, ma non cambiano il pensiero che ha motivato gli avvenimenti recenti: il prezzo rilevato continua ad essere troppo basso e questo non tutela gli agricoltori.

Commentano i dirigenti delle due Organizzazioni: «Il prezzo continua ad essere inadeguato per i produttori agricoli, i costi non sono coperti. Stiamo interessando i tavoli ministeriali per ottenere un aiuto in relazione alla superficie coltivata perché attualmente stiamo lavorando i campi in perdita economica».




Confagricoltura Alessandria: emergenza idrica non è finita, colture in stress causa carenza acqua e caldo

L’ultima ondata di calore rischia di fare precipitare una situazione già critica nelle campagne alessandrine.

Nonostante le piogge primaverili e di inizio estate abbiano dato in parte sollievo alle colture del nostro territorio, siamo ancora in deficit idrico. A ricordarlo è Confagricoltura Alessandria che evidenzia come molte coltivazioni diano segnali di stress idrico.

Le precipitazioni del mese di luglio hanno solo sfiorato alcune aree della nostra provincia, mentre sono state più insistenti nel casalese e acquese. Nonostante ciò, il bilancio idrico resta negativo. Seppur benefiche soprattutto per la vite, a ben poco potranno servire  eventuali nuove piogge previste per fine mese, a stagione ormai conclusa per colture come girasole, mais, soia. Inoltre, dopo due anni di siccità, il livello delle falde resta basso. Se non ci saranno abbondanti piogge autunnali, gli agricoltori saranno impossibilitati a seminare culture irrigue nella prossima stagione in buona parte delle provincia”, fa presente la presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Sacco.

A mancare sono soprattutto le risposte politiche alle sollecitazioni del mondo agricolo. Confagricoltura Alessandria chiede da anni interventi strutturali e normativi per consentire agli agricoltori di gestire al meglio la risorsa.

“I nostri agricoltori – ricorda il direttore di Confagricoltura Alessandria, Cristina Bagnascosono da tempo impegnati nell’utilizzare sistemi di irrigazione localizzata e di precisione per una gestione accorta e razionale della risorsa idrica, ma ciò non è sufficiente a superare periodi sempre più siccitosi”.

Non siamo più in emergenza, ci troviamo piuttosto davanti ad un problema che si ripropone ogni anno. Ecco perché sosteniamo che sia necessario investire su una rete idrica efficiente (ricordiamo che, in media, oltre il 30% della risorsa va perduta), su un sistema di infrastrutture, come grandi invasi e micro invasi, che consenta di immagazzinare acqua quando disponibile. Ad oggi i costi per la siccità ricadono soprattutto sugli agricoltori, i quali devono sostenere crescenti spese per l’irrigazione o, in alternativa, rischiare di perdere parte del raccolto. Quest’anno, peraltro, non è stata neppure concessa la proroga, da noi richiesta, del credito d’imposta per l’utilizzo del gasolio agricolo adoperato anche per alimentare impianti di pompaggio dell’acqua o per refrigerare le stalle. Così come non sono previsti incentivi o sgravi per il mantenimento d’impianti irrigui di precisione. E stiamo ancora attendendo risposte sull’utilizzo del fondo di emergenza legato alla Pac”, conclude la presidente Paola Sacco.

Tra le richieste inoltrate alla Regione Piemonte ed in attesa di riscontro, figura anche un’assegnazione supplementare di gasolio agricolo a prezzo agevolato giustificata dal forte depauperamento dei contingenti di carburanti assegnati, dovuto alle ripetute irrigazioni di soccorso alle coltivazioni, a cui sono dovute ricorrere le aziende di estesi areali della provincia stante la carenza di precipitazioni piovose che perdura dal mese di giugno.




Vino, Consorzio Asti Docg: al via oggi la vendemmia per la denominazione più estesa del Piemonte

Qualità nel complesso ottima con rese in linea con gli anni precedenti. Sono queste le previsioni per la vendemmia 2023 dell’Asti Docg, con la raccolta al via oggi dall’acquese seguita nei prossimi giorni dalle zone a maturazione precoce di media collina, per poi estendersi a quelle intermedie a fine mese e chiudersi a settembre in alta collina. Secondo le elaborazioni dell’omonimo consorzio di tutela, attualmente le uve Moscato bianco si presentano in buone condizioni fitosanitarie con una pressione contenuta degli agenti patogeni quali peronospora e oidio che non ha particolarmente influito sul livello produttivo. Sul fronte quantitativo la produzione dovrebbe attestarsi intorno al milione di quintali (circa 750mila hl), un valore simile a quello raggiunto negli anni precedenti per un corrispettivo di circa cento milioni di bottiglie.

 Per il vicepresidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno: “Il 2023 è stato un anno complesso dal punto di vista metereologico, caratterizzato da periodi di caldo estremo e prolungata siccità alternati a fenomeni avversi come le grandinate di luglio e di agosto che hanno per fortuna colpito solo marginalmente la denominazione. Una complessità a cui però imprese e produttori hanno fatto fronte con tecniche sempre più raffinate che hanno contribuito a fronteggiare nel migliore dei modi le avversità del clima. Il potenziale produttivo resta in linea con gli scorsi anni con l’allegagione proceduta regolarmente tranne in pochi casi estremi dove lo stress idrico e il calo termico legato alle piogge di maggio e giugno si è fatto sentire”.




Confagricoltura Alessandria: Vendemmia 2023, si prospetta una buona annata per qualità e quantità ma pesa ancora l’incognita meteo

Sta per partire la vendemmia 2023 ma l’incognita “meteo” non consente ancora di fare previsioni specifiche.

L’andamento del clima degli ultimi anni sta condizionando pesantemente la produzione: nonostante il 2023, da giugno in poi, sia stato più piovoso rispetto al 2022, il deficit idrico non è ancora stato colmato e, nei terreni più esposti, le piante iniziano a dare segnali di sofferenza. Se con la fine di agosto non arriveranno nuove precipitazioni, la consistenza degli acini potrebbe risentirne.

Purtroppo ci troviamo ancora di fronte ad eventi meteorologici estremi che condizionano fortemente l’attività degli imprenditori agricoli. La nostra zona, per il momento, non ha visto, quest’anno, rovesci piovosi o grandine tali da compromettere la produzione, ad eccezione di alcuni comuni del casalese. Non si dovrebbe pertanto registrare il temuto calo pesante di produzione, come avvenuto in altre regioni italiane. Tuttavia “paghiamo” ancora la pesante siccità che ha condizionato tutto il 2022. Questa continua incertezza legata al clima, alla quale si sommano aumento di costi, inflazione e speculazioni, ci porta a dire che sarà sempre più importante puntare sull’innovazione, sulla ricerca e sul consolidamento di rapporti di filiera”, dichiara la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco.

Si parte con la vendemmia di Pinot Nero e Chardonnay per la produzione di Alta Langa. Verso la fine del mese di agosto si proseguirà con gli aromatici Moscato e Brachetto, seguiti dai bianchi per vini fermi e il Dolcetto.  Il Timorasso inizierà ad essere raccolto entro la prima decade si settembre. Seguirà, poi, la raccolta dei rossi.

Di seguito il dettaglio sulle le previsioni per la vendemmia zona per zona.

ALESSANDRIA

Referente tecnico zona Alessandria Enrica Doglio: Non vengono segnalate criticità particolari e si prospetta, pertanto, una vendemmia di buona qualità e quantità. Molto dipenderà dalle precipitazioni attese per il fine settimana.

ACQUESE/OVADESE

Referente tecnico di zona Federica Zaccone: Si riscontra, in alcune zone esposte a Sud, una lieve sofferenza dei vigneti causata della siccità, non tale, tuttavia, da compromettere l’annata. Alcuni vigneti non adeguatamente trattati hanno subito danni da mal d’esca: una fitopatologia che andrà attentamente monitorata anche negli anni successivi.

CASALESE

Referente tecnico di zona Gianluca Michelone: Nel casalese il perdurare della siccità ha indotto un rallentamento dei processi fisiologici delle viti, situazione che si è in parte risolta con le precipitazioni della scorsa settimana.

I vigneti a confine dell’astigiano hanno subito gravi perdite a causa del maltempo. La produzione potrebbe essere, pertanto, in lieve diminuzione.

NOVESE / GAVIESE

Referente tecnico di zona Pietro Rampini: Rese mantenute nel Novese e Gaviese, grazie alle precipitazioni della tarda primavera, che hanno dato ristoro alle piante. Anche in questa zona, però, le vigne più esposte al sole presentano grappoli più diradati.

TORTONESE

Referente tecnico di zona Elisa Pilo: Per quanto riguarda i vini bianchi in particolare, l’inizio della raccolta è fissato per fine agosto/inizio settembre, fatta eccezione per il Timorasso la cui vendemmia è prevista entro la prima decade di settembre. Si prospettano rese uguali o leggermente inferiori a causa della siccità.




Agriturismo, Confagricoltura Alessandria: lieve frenata delle prenotazioni in agosto

I mesi di giugno e luglio hanno lasciato ben sperare ma le prenotazioni di agosto hanno ridimensionato l’entusiasmo iniziale. Anche in provincia di Alessandria sulle vacanze in agriturismo, rilevate da Agriturist, è terminato l’effetto post Covid, che aveva spinto gli italiani verso spazi verdi, e iniziano a pesare inflazione e aumento dei costi.

“Dopo i mesi di maggio e giugno veramente positivi ci aspettavamo un’estate da boom. Purtroppo, così non è per diverse ragioni. Tutto il settore turistico paga innanzitutto l’incertezza dell’andamento climatico, a cui si aggiunge l’aumento dei costi, l’inflazione, il caro benzina e quello dei biglietti per chi viaggia in treno o in aereo”, spiega Augusto Congiotti, presidente di Agriturist, l’associazione di Confagricoltura che ha dato il nome all’agriturismo in Italia.

Va nella stessa direzione l’analisi di Franco Priarone, presidente di Agriturist Alessandria: “Per le famiglie, le incognite sul futuro sono ancora troppe. Abbiamo notato che i turisti italiani optano soprattutto per vacanze brevi, di uno o due giorni durante il fine settimana. A salvare la stagione sono gli stranieri che dall’Europa, soprattutto dall’Olanda, hanno deciso numerosi di scegliere i nostri agriturismi per una vacanza più lunga”.

I turisti apprezzano soprattutto la possibilità di trascorrere una vacanza esperienziale in agriturismo, abbinando il soggiorno in strutture accoglienti con attività che vanno dalla degustazione dei prodotti tipici alle passeggiate, alla possibilità di praticare sport all’aria aperta.

“Cresce l’attenzione del pubblico sulle tematiche della sostenibilità ambientale e una vacanza in agriturismo risponde perfettamente alla richiesta di una maggiore sensibilità al rispetto della natura e del territorio. Non a caso durante l’anno, Agriturist ha promosso attività come l’Open day nelle fattorie didattiche e il programma Scatta il Verde che hanno consentito di raggiungere un pubblico famigliare al quale abbiamo potuto raccontare le opportunità di un’esperienza educativa e di svago nelle nostre strutture”, conclude Priarone.

“Il Piemonte dispone di una ottima rete di agriturismi – è il commento di Lorenzo Morandi, alessandrino, presidente regionale di Agriturist – Negli anni i gestori delle nostre strutture, che sono prima di tutto agricoltori, hanno saputo sviluppare una vera e propria cultura dell’accoglienza. Ora è sempre più indispensabile fare rete con gli enti di promozione turistica per costruire offerte differenziate che possano decongestionare le città nei periodi critici, come lo scorso luglio, proponendo pacchetti che permettano conoscere e apprezzare anche le infinite bellezze dell’Italia rurale”




Quinta settimana di protesta per il prezzo del grano. Cia e Confagricoltura Alessandria: ancora stop alla rilevazione in Borsa Merci

Anche questa mattina non è stato rilevato il prezzo alla Borsa Merci della Camera di Commercio di Alessandria e Asti, per l’assenza di parte agricola alla seduta.

È la quinta settimana di stop a causa della protesta sindacale avviata da Cia e Confagricoltura Alessandria in relazione al prezzo dei cereali (frumento tenero biscottiero) troppo basso. Il prezzo corrisposto agli agricoltori nello scorso mese di ottobre 2022 era di 35 euro/quintale, precipitato a 20 euro quando la protesta è stata avviata dalle due Associazioni; a poco vale l’aumento di circa 2 euro/quintale verificato negli scorsi giorni a Milano: una quotazione ancora ben al di sotto della soglia remunerativa per i produttori.

Cia e Confagricoltura precisano che non si tratta di una presa di posizione nei confronti della parte commerciale alessandrina, ma di una azione sindacale doverosa verso gli agricoltori rappresentati: le due Organizzazioni ritengono che non si possa accettare la rilevazione di un prezzo così basso, che porta ad un risultato economico negativo per chi produce.

La protesta si muove a più livelli: nelle scorse settimane i rappresentanti delle Organizzazioni si sono recati a Roma per incontrare il ministro Francesco Lollobrigida e i responsabili nazionali per spiegare la situazione del mercato.

Le sedute di rilevazione prezzi in Camera di Commercio di Alessandria e Asti riprenderanno venerdì 1° settembre, dopo la consueta pausa estiva.




Prezzo del grano: ancora stop alle rilevazioni in Borsa Merci. Cia e Confagricoltura Alessandria spiegano il perdurare dell’azione sindacale

Quarta settimana consecutiva di mancata rilevazione del prezzo da parte della rappresentanza Cia e Confagricoltura Alessandria in Commissione Prezzi alla Borsa Merci della Camera di Commercio di Alessandria e Asti.

Le Organizzazioni non hanno partecipato alla seduta, facendo decadere di fatto la validità dell’incontro per l’assenza di parte agricola.

La protesta è iniziata venerdì 7 luglio scorso, in considerazione del prezzo dei cereali (frumento tenero biscottiero) troppo basso, di circa 20 euro/quintale su Alessandria contro i 35 dello scorso mese di ottobre.

Spiegano i direttori Confagricoltura e Cia Alessandria Cristina Bagnasco e Paolo Viarenghi: «La situazione è totalmente compromessa e aggravata dalle vicende Russia Ucraina sull’accordo sul grano, che hanno determinato un blocco degli acquisti. Il prezzo rilevato non sarebbe reale in funzione delle esigenze di mercato. Continuiamo a sostenere che il prezzo non sia adeguato per i costi di produzione sostenuti».

 




Confagricoltura Alessandria: Assegnate le Spighe Verdi 2023, la provincia “raddoppia”. Gamalero nuovo ingresso, riconferma per Volpedo

Dopo Volpedo, anche Gamalero ottiene il riconoscimento Spighe Verdi per l’anno 2023.

L’annuncio ufficiale per i Comuni è stato fatto questa mattina in conferenza con i sindaci vincitori.

Il comune di Gamalero, guidato dal sindaco Gian Piero Ferasin, ottiene per la prima volta il riconoscimento attribuito ogni anno da FEE – Foundation for Environmental Eucation, lo stesso ente che assegna le Bandiere Blu.

Riconferma, invece, per il comune di Volpedo amministrato da Elisa Giardini, che ha conquistato per il quinto anno consecutivo il titolo di comune virtuoso. Un dato non scontato perché i comuni devono presentare ogni anno un corposo dossier in cui vengono indicate nel dettaglio le iniziative e le buone pratiche per il rispetto dell’ambiente, della biodiversità, dell’educazione, della salvaguardia del benessere.

In totale sono 72 località rurali che potranno fregiarsi, in questa ottava edizione, del riconoscimento Spighe Verdi 2023, rispetto alle 63 dello scorso anno: 12 sono i nuovi ingressi, 3 i Comuni non confermati.

Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

“Come Confagricoltura Alessandria siamo molto soddisfatti del doppio risultato. Rivolgiamo innanzitutto i più vivi complimenti ai sindaci Ferasin e Giardini e alle rispettive strutture – dichiara Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria – Ottenere la Spiga Verde, per i due comuni, significa vedere riconosciuto un lavoro volto alla valorizzazione del territorio, puntando sullo sviluppo sostenibile e assicurando una corretta gestione ambientale, turistica, culturale ed enogastronomica. L’agricoltura ha sempre svolto, e continuerà a farlo, un ruolo determinante nella tutela dell’ambiente e riconoscimenti come quelli attribuiti da Fee non possono non renderci ancor più orgogliosi di fare il nostro lavoro”.

“Auspichiamo che il risultato ottenuto da Gamalero e Volpedo possa essere di stimolo ad altri comuni per intraprendere il percorso virtuoso delle Spighe Verdi, che può innescare un processo positivo verso la sostenibilità in tutti i settori, da quello produttivo a quello dell’accoglienza”, afferma il direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco.

“Colgo l’occasione per ringraziare coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato – dichiara Gian Piero Ferasin, sindaco di Gamalero – in particolare l’ufficio Tecnico Comunale e la Confagricoltura. Tutto questo ci stimola a proseguire sul percorso intrapreso per migliorare la qualità della vita del nostro paese, l’offerta turistica e il decoro urbano, ponendoci come obiettivo una maggiore sostenibilità del territorio”.

“Siamo molto soddisfatti per la riconferma del riconoscimento – afferma Elisa Giardini, sindaco del comune di Volpedo – Riteniamo che il risultato sia frutto anche degli sforzi fatti sul fronte dell’educazione. Abbiamo cercato di investire risorse nella nostra scuola, grazie alla collaborazione del Dirigente, professor Rivera, e della Fiduciaria, professoressa Bonadeo, attraverso un percorso di avvicinamento dei bambini alla sostenibilità, come le lezioni tenute dal corpo della Forestale all’aperto e la co-progettazione, insieme ai bimbi, del nuovo parco giochi ecologico”.

 




Prezzo del grano, prosegue la protesta degli agricoltori Cia e Confagricoltura Alessandria

I rappresentanti di Cia e Confagricoltura Alessandria si sono astenuti anche nella mattinata odierna dalla rilevazione del prezzo del grano tenero presso la commissione tecnica istituita in Camera di Commercio Alessandria e Asti (Borsa Merci).

Prosegue quindi, per la terza settimana consecutiva, la protesta degli agricoltori di Cia e Confagricoltura Alessandria che chiedono di porre fine a manovre speculative i cui effetti ricadono sui produttori e sui consumatori.

“Non si sono verificate variazioni rispetto alle scorse settimane; il prezzo dei cereali resta al di sotto della soglia remunerativa per la parte agricola. Anche alla Granaria di Milano la quotazione è rimasta ferma a 22 euro/quintale, contro i 35 euro/quintale dello scorso autunno” spiegano Cristina Bagnasco e Paolo Viarenghi, rispettivamente direttore di Confagricoltura Alessandria e direttore di Cia Alessandria.

Peraltro, il quadro internazionale si è ulteriormente complicato in questi giorni a seguito della decisione della Federazione Russa di non rinnovare l’accordo per l’esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero: una decisione che crea una crescente instabilità sul mercato in quanto può avere come conseguenza un aumento dei flussi di prodotti ucraini sul mercato europeo, con il risultato di innescare ulteriori pressioni al ribasso delle quotazioni.

“Valuteremo di settimana in settimana come procedere mentre restiamo fermi nelle nostre richieste, espresse anche al Prefetto di Alessandria, di adoperarsi affinché sia riconosciuto agli agricoltori un prezzo equo, che tenga conto dei costi sostenuti al momento delle semine, e strumenti compensativi, come il credito d’imposta sul gasolio agricolo e il riconoscimento di contributi straordinari prevenienti dal fondo di crisi Pac”, commentano i presidenti Cia e Confagricoltura Alessandria Daniela Ferrando e Paola Maria Sacco.