RAPPORTO STATO FORESTE LOMBARDIA, TERZA REGIONE PER SUPERFICIE FORESTALE. BOSCHI IN COSTANTE AUMENTO

“La dodicesima edizione del “Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia”, realizzato da ERSAF nell’undicesima edizione riferita ai dati 2018 è contemporaneamente un utile spaccato della situazione lombarda dei boschi e contestualmente uno strumento, previsto dalla legge, e utile a tutti quegli operatori pubblici e privati che agiscono nella complessa filiera bosco/legna/energia”.

Così Alessandro Fede Pellone, presidente Ersaf, nel corso dell’incontro, quest’oggi a Milano, in cui è stato presentato il rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia -anno 2018.

La Lombardia è la terza regione italiana per superficie forestale, che con una vastità di 619.893 ettari ricopre il 26% del territorio lombardo e il 2% di quello nazionale, registrando un incremento di superficie del 2,1% nell’ultimo decennio. Le foreste sono maggiormente diffuse nella provincia di Brescia (28%), seguono le province di Sondrio, Bergamo e Como. Gli oltre 600 mila ettari del patrimonio forestale sono distribuiti per la maggior parte in montagna (81%), in collina si trova il 12% e in pianura il restante 7%.

“I dati fotografano, in maniera scientifica, come la superfice del bosco sia in costante aumento nella nostra regione. Si è al 26% del territorio. Le province di Brescia, Sondrio e Bergamo sono in testa come superfice forestale; mentre il maggiore tasso di boscosità lo si rileva a Como e Lecco, seguite da Varese. Sono ben 17 le categorie forestali con una netta prevalenza dei Castagneti e degli abeti rossi” sottolinea Pellone.

“Dato particolarmente interessante, in un momento in cui l’attenzione per l’ambiente è un tema universalmente riconosciuto, è l’assorbimento degli inquinanti nell’aria che è parti a 4,9 milioni di tonnellate.

Nel rapporto sono numerosi i temi trattati di natura specialiste soprattutto per quanto riguarda la gestione e la tutela delle foreste. Si va dalla gestione delle foreste alle pratiche selvicolturali con la tipologia di taglio e di destinazione del legname. Ma sono indicate anche le percentuali degli addetti al taglio e alle proprietà del legname. Altro capitolo di grande di grande interesse anche sotto il profilo economico è quello del rapporto annuo che analizza l’utilizzazione- produzione”.

“I dati dunque ci dicono che è comunque indispensabile una conoscenza sempre più approfondita di questo macro sistema per gli operatori, ma anche per coloro che si mostrano attenti agli aspetti ambientali di Regione Lombardia. Il bosco è un patrimonio di inestimabile valore di ordine ambientale, sociale, turistico e naturalistico che abbiamo tutti l’obbligo morale di consegnare alle generazioni future” prosegue.

“Dato assolutamente interessante anche l’analisi sulla presenza di due animali che hanno fatto parlare molto di loro e del loro ritorno nei nostri boschi: il lupo e l’orso.

ERSAF mette quindi a disposizione di tutti, com’è nella sua vocazione di ente strumentale, una serie di dati per promuovere la cultura del bosco, la sua gestione attiva e l’utilizzo corretto del prodotto legnoso con attenzione alle specificità territorio, in coerenza con i principi della Gestione Forestale Sostenibile” conclude il presidente di Ersaf.

“Senza foreste e sostenibilità sarebbe impossibile avere un’industria del legno, si tratta di un binomio unico e su questa strada occorre proseguire” dichiara Sebastiano Cerullo, direttore generale FederlegnoArredo.

“La filiera del legno lombardo è la prima del paese sia per fatturato, che si aggira attorno i 9 mld e sia per numero di impiegati. Una filiera che però soffre di un difetto poiché l’80% del legno lo importiamo da fuori” evidenzia Cerullo.

“Dobbiamo allora unirci per vincere questa sfida, andando ad usare più legname italiano. Dobbiamo fare squadra e applicarci in progetti innovativi per far mettere insieme le segherie. Ci troviamo in una fase nuova in cui è possibile sviluppare ulteriormente l’industria del legno. I progetti ci sono, ora è il momento di metterli in campo” prosegue.

“I cambiamenti climatici ci mettono poi di fronte a nuove sfide, pensiamo ad esempio ai progetti di case in legno all’interno delle città che vanno incontro al tema della sostenibilità. Siamo una filiera con tanti e importanti margini di crescita” conclude Cerullo.