RICONOSCIMENTO UNESCO ALLE COLLINE DEL PROSECCO, CONFAGRICOLTURA: “AZIENDE PRONTE AD OFFRIRE LA MIGLIORE ACCOGLIENZA”

Confagricoltura esprime soddisfazione per l’iscrizione odierna delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nella Lista del Patrimonio Mondiale come Paesaggio culturale (Unesco).

“È un risultato straordinario, atteso da tempo, motivo di orgoglio non solo per il Veneto ma per l’Italia intera –  commenta Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura -. Un riconoscimento per l’unicità del territorio e del suo prodotto principe, la sua valenza economica ma anche culturale, agricola, paesaggistica e turistica. Vengono finalmente valorizzate colline vitate, uniche, inconfondibili, che tutto il mondo apprezza, così come il prosecco prodotto dalle sue uve”.

“Questo riconoscimento mondiale – prosegue il presidente nazionale di Confagricoltura – sarà un volano straordinario per il settore vitivinicolo, che sta affrontando sfide importanti per incrementare la propria competitività, ma anche per tutto il mondo agricolo, che ha un’ulteriore chance per far conoscere al mondo l’eccellenza del made in Italy enoico ed agroalimentare”.

“Il riconoscimento è un traguardo che può far lievitare in modo esponenziale l’attenzione verso il Prosecco e i turisti verso questa porzione di territorio e, a ricaduta, su tutto il Veneto – aggiunge Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto -. A noi spetta la responsabilità di tutelare questo paesaggio di bellezza unica e di offrire la migliore ospitalità a tutti coloro che vorranno conoscere le nostre colline. Noi ci accreditiamo per essere il vero riferimento dell’enoturismo e siamo già pronti per offrire un’accoglienza ai massimi livelli in termini di ricettività, cantine, ristorazione e visite ai vigneti. Molte delle nostre aziende si stanno strutturando con nuove sale degustazione, visite nei vigneti, serate a tema e strutture agrituristiche, come Biancavigna, Borgoluce, La Vigna di Sarah, Le Colture, Luca di Dolle, Graziano Merotto e tante altre”.