RISOLUZIONE, CARETTA FDI CAMERA, SU RICOSTITUZIONE ONILFA

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00284

presentato da

CARETTA Maria Cristina

testo di

Mercoledì 17 luglio 2019, seduta n. 210

La XIII Commissione,

premesso che:

l’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria ed il lavoro femminile in agricoltura è stato istituito presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il 13 ottobre del 1997 ed era presieduto dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali o da un suo delegato. Esso nacque dalla proposta delle rappresentanti femminili delle organizzazioni professionali agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri) di creare uno specifico organismo che si occupasse del ruolo delle donne nel settore agricolo italiano. La finalità principale dell’Onilfa era quella di approfondire la conoscenza della realtà imprenditoriale e del lavoro femminile in agricoltura ed in ambito rurale e di avanzare proposte e soluzioni;

l’Osservatorio svolgeva un annoso lavoro che riguardava lo studio della normativa riguardante il lavoro femminile e in materia di pari opportunità, l’esame degli interventi attivati dall’Unione europea e dalle amministrazioni centrali e regionali finalizzati a promuovere iniziative nel campo dell’imprenditoria femminile, la creazione dei collegamenti con le fonti di informazione e divulgazione e con il mondo della ricerca, la promozione delle iniziative pilota nel settore dell’imprenditoria femminile rurale e la facilitazione della partecipazione delle imprenditrici agricole ad eventi fieristici nazionali ed internazionali. Le principali attività che l’Onilfa svolgeva riguardavano l’organizzazione di convegni, seminari e giornate informative, al fine di: creare delle occasioni per affrontare tematiche, diffondere conoscenze e confrontare esperienze su aspetti salienti della condizione delle donne nei territori rurali; la realizzazione di indagini conoscitive su temi inerenti il ruolo e le funzioni delle donne nello sviluppo delle aree rurali, al fine di fornire alle amministrazioni pubbliche indicazioni utili per programmare interventi specifici; l’elaborazione e diffusione di materiale informativo (brochure, documenti, paper) sulle tematiche di cui si occupa l’Osservatorio;

con l’articolo 12, comma 20, del decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012 convertito dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012 venne sancita, dopo 15 anni, la fine dell’attività dell’Onilfa in quanto venne previsto che le attività svolte dagli organismi collegiali operanti presso le pubbliche amministrazioni sarebbero state trasferite ai competenti uffici delle amministrazioni presso le quali gli organismi operavano. Pertanto, con tale misura, le attività di promozione dell’imprenditoria femminile in agricoltura, precedentemente di competenza dell’Osservatorio nazionale per il lavoro e l’imprenditoria femminile in agricoltura, vennero trasferite all’ufficio Disr II del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;

l’importanza della donna in questo settore vitale per l’economia italiana è chiaro a tutti. Sin dalle prime fasi di diffusione, l’organizzazione e la realizzazione dell’ospitalità nelle aziende poggiava proprio sulla capacità delle donne di combinare sapientemente l’organizzazione dell’attività domestica con l’attività agricola e di far leva su tutto quell’insieme di conoscenze risultato della storia, della cultura, delle produzioni locali. Così come la presenza di piccole produzioni aziendali destinate alla vendita, che ora rappresentano un aspetto qualificante dell’offerta agricola, sono il risultato di ricette tradizionali custodite e tramandate di generazione in generazione da madre in figlia. Anche l’introduzione di attività didattiche in azienda, una delle novità dell’offerta agricola diretta ai consumatori, è prevalentemente riconducibile alla presenza delle donne in azienda e al loro lavoro;

accanto a ciò va indubbiamente considerato il processo di femminilizzazione che sta interessando il settore agricolo nel nostro Paese. Le donne in agricoltura hanno sempre avuto un ruolo fondamentale, significativo e insostituibile. Hanno contribuito in modo differenziato ma decisivo all’economia rurale, pur senza ottenerne il riconoscimento sociale, poiché il lavoro contadino era prerogativa maschile. L’agricoltura è stata tradizionalmente un settore nel quale, a differenza degli altri settori economici, vigeva una suddivisione dei compiti in base al sesso, con il ruolo delle donne relegato prevalentemente al lavoro nei campi. Da una fase marginale, nella quale la donna svolgeva essenzialmente il compito di coadiuvante, si è passati ad una fase, iniziata ai primi del Novecento con l’arruolamento degli uomini al fronte e continuata nel periodo post-bellico con il reclutamento degli uomini in altri settori economici, in cui vi era la necessità di colmare lo svuotamento delle campagne con il lavoro femminile. Questo evento consentì alle donne di fare dei passi in avanti nel processo di emancipazione del ruolo femminile e di sostituzione degli uomini nella conduzione aziendale. In sostanza la donna è passata da mansioni poco specializzate ad assumere, posizioni di primo piano fino a diventare, oggi, protagonista nell’organizzazione e gestione delle aziende del settore agricolo. Ad oggi la presenza delle donne in agricoltura, infatti, non è una componente residuale esclusivamente legata ai legami familiari, ma sta assumendo connotazioni proprie e sta diventando un elemento caratterizzante il settore agricolo italiano. L’agricoltura è donna, e parla italiano. Il made in Italy fatto di sapori, aromi ed eccellenze ha tanti segreti, e uno di questi è l’elevata presenza femminile nel settore. L’Italia è il primo Paese dell’area euro per numero di dirigenti donne di aziende agricole, ben 361.420, secondo l’ultimo censimento Eurostat, e tali aziende, «a conduzione femminile», contribuiscono con 9 miliardi di euro alla formazione del valore aggiunto dell’agricoltura. Malgrado queste attività siano in molte aree ampiamente diffuse e il nostro Paese possa vantare alcune esperienze di successo, vi è ancora molta strada da fare. Vi sono alcune problematiche che possono essere ricondotte alle difficoltà di interpretazione della normativa in vigore, alla adozione nelle aziende agricole e agrituristiche di soluzioni organizzative e di gestione più efficienti, alla necessità di garantire al consumatore la qualità dei servizi e dei prodotti offerti, alla creazione di una offerta coordinata a livello territoriale. Tenendo presente l’importanza che le donne in agricoltura assumono nella realizzazione di queste iniziative, permangono ancora alcune problematiche tipicamente legate alla condizione del lavoro femminile;

per quel che riguarda il parere dell’Unione europea, la risoluzione del Parlamento europeo del 5 aprile 2011 sul ruolo delle donne nell’agricoltura e nelle zone rurali, ha dato impulso ad un significativo cambiamento di impostazione nei confronti del lavoro femminile in agricoltura. Essa infatti ha chiesto che si tenga maggiormente conto delle competenze professionali, agricole ed extra agricole, delle donne nel contesto delle strategie di sviluppo a livello delle aziende e delle regioni. Viene sottolineata inoltre l’importanza della qualificazione e della formazione delle agricoltrici e delle donne in ambiente rurale, sia quali produttrici che imprenditrici, invitando la Commissione e gli Stati membri, di concerto con gli enti regionali e locali, le associazioni di agricoltrici e di donne delle zone rurali, a creare incentivi volti a promuovere la partecipazione delle donne alla forza lavoro, a eliminare ogni tipo di discriminazione contro le donne sul lavoro, a migliorare la formazione delle donne, anche facilitandone l’accesso a corsi post-laurea e specialistici negli istituti di insegnamento e ad incoraggiare le iniziative esistenti;

in questo contesto appare dunque di estrema importanza non solo la reintroduzione dell’Onilfa e delle sue necessarie competenze, ma anche l’introduzione di nuove funzioni ed attribuzioni in capo all’Osservatorio. Infatti, se è fuor di dubbio che la raccolta ed elaborazione dei dati, l’analisi della normativa in materia di pari opportunità e degli interventi attivati dalle amministrazioni e dalla Unione europea, la promozione di iniziative nel campo dell’imprenditoria femminile, le funzioni di sensibilizzazione, nonché consultive e di supporto alle varie pubbliche amministrazioni, l’attivazione di politiche formative in grado di sostenere la crescita imprenditoriale delle donne in agricoltura, nonché di politiche infrastrutturali e dei servizi, sono tutte attività vitali per l’agricoltura al femminile, è altrettanto indubbio che i compiti di un nuovo Osservatorio operativo debbano essere implementati e rivisti in relazione al passare degli anni ed alle nuove sfide e problematiche,

impegna il Governo:

ad istituire una giornata nazionale del lavoro femminile in agricoltura, durante la quale, tramite iniziative ed eventi, si possano informare i cittadini circa l’importanza sociale e la qualità dell’imprenditoria e del lavoro agricolo al femminile, sostenendo così la crescita civile, morale ed economica di tutte le donne che vivono e lavorano nelle aree rurali;

ad adottare iniziative per ricostituire presso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo l’Osservatorio per l’imprenditoria ed il lavoro femminile in agricoltura (Onilfa), con le medesime funzioni previste dal decreto del Ministro delle politiche agricole 13 ottobre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 8 aprile 1998, n. 82, utilizzando le possibilità offerte dalle norme vigenti in materia di pari opportunità e nell’ambito della dotazione organica e delle risorse disponibili;

ad assegnare nuovi compiti e funzioni all’Osservatorio, fra i quali:

a) prevedere misure volte a sostenere l’imprenditoria femminile in agricoltura e la sua crescita, sia in termini di formazione, sia fornendo indicazioni in relazione a specifiche problematiche;

b) stilare un report annuale al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo riguardante lo stato di attuazione delle politiche in favore dello sviluppo del lavoro e dell’attività imprenditoriale delle donne in agricoltura;

c) attuare ed implementare le politiche relative al sistema infrastrutturale e dei servizi nel territorio agricolo, rivolte alle imprese femminili e alle donne, già disciplinate dalla normativa dell’Unione;

d) implementare il sito internet dell’Onilfa tramite la creazione di un portale telematico, in continuo aggiornamento, che informi le aspiranti imprenditrici agricole riguardo alla normativa in vigore, all’iter per l’accesso ai finanziamenti e alla pubblicazione di bandi.

(7-00284) «Caretta, Ciaburro».