RISOLUZIONE, CILLIS M5S CAMERA, SU SISTEMA QUALITÀ NAZIONALE

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00304

presentato da

CILLIS Luciano

testo di

Giovedì 1 agosto 2019, seduta n. 220

La XII e XIII Commissione,

premesso che:

il settore agroalimentare è ormai da tempo impegnato in una sfida globale che non riguarda soltanto la capacità di approvvigionamento ma anche e soprattutto la domanda di qualità e sanità della produzione;

i consumatori, nell’acquistare gli alimenti, chiedono trasparenza e garanzia e tale esigenza richiama le aziende a precise responsabilità riguardo alla gestione dell’informazione in etichetta;

per alcuni alimenti, in particolare per la carne, la tracciabilità risponde non solo all’esigenza di trasparenza come processo senza soluzione di continuità a partire dal campo e dall’allevamento, ma è memoria di tutto ciò che può diventare elemento di valorizzazione e pregio del prodotto;

con riferimento al settore zootecnico il rispetto dei requisiti sanitari e di benessere animale, in misura superiore rispetto a quanto già previsto per legge, conferisce un valore aggiunto al prodotto e trasforma la tracciabilità da strumento di conoscenza per i consumatori a vero e proprio marchio di qualità del prodotto;

l’elaborazione di sistemi in grado di garantire la qualità impegna gli operatori della filiera zootecnica ad innovare continuamente attraverso la razionalizzazione dei processi e la ricerca di soluzioni capaci di assicurare le migliori condizioni di vita negli allevamenti intensivi, il minor impatto ambientale e la più alta fiducia dei consumatori rispetto a quello che mangiano;

con riferimento alla sanità pubblica veterinaria eccellenti risultati sono già stati conseguiti attraverso alcuni progetti sperimentali e in particolare nell’ambito del sistema «ClassyFarm» promosso dal Ministero della salute e da alcuni istituti zooprofilattici finalizzato alla categorizzazione dell’allevamento in base al rischio;

la sostenibilità economica delle produzioni di origine animale richiede una riqualificazione delle tecniche di allevamento che può realizzarsi anche attraverso gli strumenti di sostegno previsti nei programmi di sviluppo rurale quali i pagamenti ecosistemici a fronte di impegni che garantiscono una riduzione dell’uso dei farmaci e dell’emissione di azoto e ammoniaca nell’ambiente;

appare infatti preferibile mantenere inalterato il livello delle norme cogenti e perseguire l’innalzamento degli standard attuando politiche di incentivazione a cui gli allevatori possono aderire;

è pertanto indispensabile individuare uno standard volontario certificabile per la valutazione del benessere animale al fine di evitare il moltiplicarsi di regole e procedure tra le aziende e di consentire agli operatori che vi aderiscono di poter valorizzare le procedure di allevamento, trasporto e macellazione attraverso un apposito segno distintivo;

nel pacchetto legislativo per la Pac post 2020 adottato nel 2018 dall’esecutivo comunitario, la Commissione europea raccomanda di andare oltre i requisiti minimi di legge stabiliti dalla normativa unionale e dalle legislazioni nazionali in fatto di benessere animale, anche al fine di migliorare la risposta dell’agricoltura europea ad una opinione pubblica che chiede alimenti sicuri e sostenibili ottenuti con pratiche rispettose degli animali allevati,

impegnano il Governo:

a definire un sistema di qualità nazionale a cui gli allevatori possano aderire volontariamente basato sul rispetto di norme tecniche stabilite, armonizzando l’insieme dei requisiti sanitari e di benessere animale collegati agli aspetti zootecnici e produttivi, con riferimento agli animali destinati alla produzione alimentare, distinto per specie, razza, orientamento produttivo e metodo di allevamento;

ad includere il sistema «ClassyFarm» nel sistema di qualità nazionale per quanto riguarda i requisiti legati alla sanità animale;

a definire uno specifico segno distintivo per identificare i prodotti conformi al sistema di qualità nazionale di cui al precedente impegno e, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, ad avviare campagne di comunicazione finalizzate a promuovere tale segno distintivo;

al fine del controllo dell’insieme dei requisiti stabiliti per l’adesione al sistema di qualità in parola, ad assumere iniziative per riconoscere forme di certificazione garantite dal rilascio di accreditamento in conformità al regolamento (CE) 765/2008;

nel rispetto delle prerogative regionali, ad indirizzare opportunamente gli strumenti finanziari messi a disposizione dalla Politica agricola comune, già a partire dall’attuale programmazione 2014-2020, al sostegno degli allevatori che decidono di aderire al sistema di qualità nazionale in parola;

ad istituire, nel più breve tempo possibile, la banca dati unica zootecnica di cui all’articolo 4, comma 5, del decreto legislativo 11 maggio 2018, n. 52, con l’obiettivo di rendere fruibili, per i soggetti abilitati, tutti i dati a carattere sanitario e zootecnico disponibili, al fine di sviluppare un servizio di consulenza aziendale, qualificato e capillare;

nel rispetto delle prerogative regionali, ad accelerare l’attuazione della misura «Consulenza aziendale», già prevista nell’ambito dei Programmi di sviluppo rurale, in modo da rendere disponibile un servizio di assistenza tecnica qualificato e all’altezza delle aspettative degli allevatori.

(7-00304) «Cillis, Sarli, Parentela, Del Sesto, Cadeddu, Gallinella, Maglione, Alberto Manca, Marzana, Gagnarli, Pignatone, Cassese».