SICCITA’, ANBI: CANALE EMILIANO ROMAGNOLO ANTICIPA IRRIGAZIONE PER L’ULTIMO ANNO

Il Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo, la più lunga asta irrigua italiana (133 chilometri da Selvatonica di Bondeno a Rimini), ha attivato tutti i suoi impianti di sollevamento idraulico, portando a livelli “quasi estivi”, le quote di risorsa idrica presenti all’interno dell’alveo, che serve tutto il comparto agricolo di Romagna e parte dell’Emilia Orientale.

L’avvio dell’anno, come del resto già nel 2019, si è dimostrato siccitoso e l’assenza perdurante di precipitazioni, unita alle alte temperature per il periodo, rischiavano infatti di compromettere le primissime coltivazioni di bietola appena trapiantate, le semine di cipolla e le colture a foglia invernali.

Questo scenario critico ha spinto il Consorzio C.E.R. ad accelerare i lavori di manutenzione sul canale, consentendo l’avvio anticipato dell’irrigazione a beneficio dell’intero comparto agricolo.

Quest’anno le manutenzioni invernali sono state notevolmente impattanti sulla funzionalità dell’asta irrigua:infatti, oltre agli ordinari controlli di sicurezza sulle elettropompe, è stato ricostruito integralmente un tratto di rivestimento lungo circa 1 chilometro.

Tecnicamente la manutenzione invernale, realizzata quest’anno e che proseguirà per altri cinque,  impedisce  il prelievo delle acque dal fiume Po; il Consorzio C.E.R. ha quindi individuato una soluzione alternativa, programmando nuove immissioni durante l’inverno, in condizioni di sostanziale emergenza, derivanti dai torrenti Santerno e Senio che, nonostante le modeste portate, hanno consentito di incrementare i livelli idrici a favore delle irrigazioni avviate già da 15 giorni soprattutto in Romagna.

Questa operazione ha risposto alle esigenze del territorio, ma sarà impossibile ripeterla nei prossimi anni, poichè il Consorzio C.E.R. dovrà effettuare importanti lavori di rafforzamento ed implementazione dell’impianto idraulico Palantone sul Po, ricostruendo diversi chilometri di rivestimento nel tratto iniziale del canale.

Risulterà perciò impossibile avviare gli impianti irrigui prima di Marzo. Al proposito saranno fornite tutte le necessarie ed esaustive informazioni per pianificare le future semine in tempi utili.

“Questo approccio conferma la responsabile attenzione dei Consorzi di bonifica alle diverse esigenze del territorio, promuovendo tempestivamente un’azione di resilienza, che comporterà un’inevitabile riflessione sui cicli colturali” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

“Quanto si sta profilando in Emilia Romagna – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – porta in primo piano l’importanza delle aste irrigue, autentiche autostrade dell’acqua, gestite dai Consorzi di bonifica e capaci di trasformare l’economia di un territorio: accanto al Canale Emiliano Romagnolo, lo storico canale Cavour in Piemonte ed il canale Lessinio Euganeo Berico nel Veneto.