“L’emanazione del decreto flussi è particolarmente importante per il settore agricolo, in cui continua a registrarsi una forte difficoltà a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata e dove la componente dei lavoratori stranieri ha assunto ormai una dimensione strutturale che presenta un’incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi”.
Così ad AGRICOLAE il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in merito alla necessità di garantire manodopera agricola nei campi entro i tempi giusti per non perdere competitività rispetto agli altri paesi e per non lasciare prodotti non raccolti.
Secondo le stime di Confagricoltura, - fanno sapere - per le imminenti campagne di raccolta serviranno circa 100.000 lavoratori stagionali. Lo conferma il numero rilevante di domande che stanno pervenendo per la stagione primaverile/estiva. Pertanto, le 44.000 quote ammesse nel DPCM destinate al settore sono, per Confagricoltura, ritenute insufficienti.
“Serve adesso uno sforzo da parte delle amministrazioni competenti affinché l’iter burocratico per l’ingresso dei cittadini extracomunitari sia il più celere possibile e consenta alle imprese agricole di poter contare su questi lavoratori già per le raccolte primaverili”, conclude Massimiliano Giansanti.