2019-2020, Bellanova: parole d’ordine sono nuove generazioni, donne, filiere, investimenti, innovazione, internazionalizzazione ed export. Presidio assoluto tavoli ue
“Nuove generazioni, donne, filiere, investimenti, innovazione, internazionalizzazione, export. E assoluto presidio dei tavoli europei. Per difendere i nostri prodotti e le nostre imprese, affermare l’importanza di tracciabilità ed etichettatura, dire no al nutriscore, sollecitare il sostegno alle nostre produzioni colpite dai dazi senza che questo intacchi le risorse Pac. Anzi, affermando con forza: nessun taglio alle risorse. Sono le parole chiave che hanno guidato la mia azione di governo in questi mesi e che nella Legge di bilancio trovano una prima importante conferma”. Così ad AGRICOLAE il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova nel tracciare l’andamento degli ultimi mesi 2019 e guardando agli obiettivi del 2020. “Tanto da poter dire: l’agricoltura torna protagonista nell’agenda politica, sociale ed economica del Paese. Lo dimostrano quei 600 milioni in più per il settore primario e una rete di misure che hanno come obiettivo la tutela del reddito di agricoltori e pescatori, per una nuova centralità di un settore così rilevante e la cui importanza è bene che sia colta appieno da tutte le nostre classi dirigenti, nazionali e territoriali”, prosegue.
“Pur nelle condizioni date, – precisa Bellanova – delineiamo infatti le traiettorie di marcia che adesso troveranno piena sistemazione nel Collegato agricolo che presenteremo a fine gennaio. Lo dico in una battuta: se la priorità indiscussa del Paese si chiama lavoro, noi saremo in grado di corrispondervi sempre più rendendo centrali agricoltura e agroindustria. È di questa rilevanza strategica che stiamo parlando, di questa apertura forte al futuro. Perchè se il nostro Paese deve, come è necessario, ripensare anche parte del suo modello produttivo, allora proprio agricoltura e agroindustria devono essere considerati approdi necessari e strategici e le nuove generazioni la più straordinaria leva per l’innovazione su cui contare”.
“Sì, strategici”, prosegue ancora la ministra. “Per questo considero importante aver mantenuto l’impegno a non aumentare le tasse agli agricoltori. Abbiamo cancellato l’Irpef agricola per il 2020 e quelle risorse potranno essere investire in crescita delle aziende; ci sono mutui a tasso zero per le imprenditrici in agricoltura; gli sgravi contributivi per le start up agricole aperte da giovani e interventi sulle emergenze cimice asiatica e xylella. E c’è grande attenzione alle filiere, alla competitività, all’innovazione. Una tastiera ampia che ha in radice una premessa: sostenibilità sociale, ambientale, economica, riallineamento della filiera. Solo così questo settore sarà realmente attrattivo per le nuove generazioni e costituirà l’attore principale contro crisi climatica e dissesto idrogeologico perché più agricoltura, e agricoltura di qualità soprattutto, significa garantire nel contempo qualità del paesaggio, tutela ambientale, enorme attenzione nell’uso di risorse importanti come ad esempio l’acqua è il risparmio di suolo”.
C’è, dunque, per Teresa Bellanova, “una parola d’ordine obbligatoria che orienta la scala di priorità e influisce in modo determinante sulla vita del settore e più in generale del Paese: semplificazione. I nostri agricoltori devono essere impegnati a produrre sempre di più qualità, eccellenza, competitività, buona occupazione, buon cibo. Non montagne di carta”.
“È una priorità assoluta, obiettivo del Collegato”, precisa poi. “Il gruppo di lavoro sulla semplificazione ha anche il computo di ascolto delle indicazione e suggerimenti che arriveranno. È fondamentale l’apporto di tutti perchè questo lavoro raggiungerà pienamente il risultato atteso solo se sarà pienamente condiviso e partecipato.
Ma gennaio sarà importante anche per l’avvio della Consulta sulla crisi climatica e per le priorità agricole, che sarà insediata quanto prima, e per due obiettivi che io considero di enorme rilevanza a tutela del nostro made in Italy e della dignità del lavoro e dell’impresa: divieto delle aste al doppio ribasso, lotta alle pratiche sleali. Contro i furti di identità, a difesa della nostra qualità e della nostra forza competitiva. Presidiando i mercati internazionali anche con una grande campagna di comunicazione che parli ai consumatori. Che sono, e potranno esserlo sempre di più, i nostri migliori alleati. Da fare c’è tanto”, conclude. “Dobbiamo farlo insieme”.