ECCO IL NADEF INTEGRALE IN PDF. MADE IN ITALY UNITO A TURISMO, PAC, DENOMINAZIONI E ALTRO ANCORA. IL DOCUMENTO

AGRICOLAE pubblica qui di seguito la versione in PDF integrale del NADEF.

Pac, sistema fitosanitario, tutela dei marchi made in Italy, contrasto all’Italian Sounding, dissesto idrogeologico, rafforzamento della filiera, sostenibilitàMade in Italy unito al Turismo per fare sinergia. Poi tutela delle denominazioni Dop, Stg e Igp;  Per quanto riguarda l’agricoltura, ecco la strada intrapresa dal governo giallo rosso.

LINEE PROGRAMMATICHE AGRICOLTURA:

“La conservazione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e produttivo del Paese sono obiettivi prioritari del Governo”, si legge. “Per quanto riguarda la filiera agricola e agroalimentare, l’azione del Governo promuoverà le buone pratiche agronomiche, il miglioramento della qualità delle produzioni, la valorizzazione delle diversità territoriali, il riequilibrio dei rapporti di filiera e il contenimento del consumo di suolo. Le eccellenze italiane verranno difese e promosse anche nell’ambito della politica agricola comune (PAC). La ricerca in agricoltura verrà sostenuta con politiche mirate, al fine anche di migliorare la sostenibilità ambientale del settore.

È prioritario rimettere l’agricoltura e l’agroalimentare al centro delle scelte economiche e sociali del Paese, semplificando il rapporto tra Istituzioni e imprese, potenziando gli investimenti nelle filiere Made in Italy e garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori agricoli con la piena applicazione della norma di contrasto al caporalato, in modo da fronteggiare la concorrenza sleale a danno delle imprese che operano nella legalità.

Si intende, inoltre, valorizzare il patrimonio di biodiversità che caratterizza l’agricoltura italiana, tutelare il paesaggio e ridurre il consumo del suolo. In questa ottica occorre valorizzare il ruolo attivo che il settore primario può svolgere nello sviluppo dell’economia circolare e nel contrasto ai cambiamenti climatici. Occorre pertanto potenziare gli strumenti di investimento e le risorse dedicate alle infrastrutture irrigue, alla prevenzione del dissesto idrogeologico a partire dalle aree rurali, allo sviluppo della ricerca sulle colture tradizionali del modello produttivo nazionale, all’incentivo dell’agricoltura di precisione. Sono componenti essenziali per rafforzare i tratti distintivi dell’agricoltura italiana e potenziare la sua sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Nel negoziato in corso per la nuova programmazione della PAC si intende lavorare per stabilizzare le risorse indirizzate al settore, tutelare il reddito delle imprese, valorizzare le caratteristiche delle produzioni italiane, sostenere di più e meglio le imprese condotte da giovani e donne.

Sul fronte nazionale si intende accompagnare lo sviluppo delle filiere e il rafforzamento dei rapporti tra agricoltori, allevatori, trasformatori e distribuzione, sia attraverso il sostegno ai contratti di filiera e di distretto, sia mediante una rapida attuazione della Direttiva europea di contrasto alle pratiche sleali nel settore agroalimentare. Filiere più forti, più organizzate, consentono di affrontare meglio il mercato e fronteggiare momenti di crisi. È necessario investire in innovazione, benessere animale e ricerca, in particolare nel settore zootecnico, e puntare al rafforzamento del sistema fitosanitario. Allo stesso tempo si ritiene strategico incrementare l’aggregazione nel settore, attraverso le organizzazioni di produttori, le associazioni delle organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali, per garantire un percorso trasparente di formazione dei prezzi e di tracciabilità dei prodotti. Il nostro Paese è un punto di riferimento anche per le produzioni biologiche per le quali si intende potenziare l’azione nazionale, anche attraverso una maggiore diffusione delle mense scolastiche biologiche certificate.

In campo forestale, il Governo intende portare avanti la Strategia forestale nazionale, in coerenza con la prospettiva europea di sviluppo sostenibile applicata al settore boschivo.

La tutela del Made in Italy passa anche dalla valorizzazione del turismo e dell’industria culturale. In relazione alle politiche culturali, in prospettiva internazionale, si conferma la volontà del Governo di ricoprire un ruolo di leadership, promuovendo sia momenti di incontro e scambio tra i Paesi – come avvenuto con il G7 della Cultura nel 2017 – e con le Organizzazioni internazionali, sia azioni e programmi condivisi.

Il potenziamento delle filiere del Made in Italy rientra anche tra gli obiettivi primari nel settore agricolo e agroalimentare. A tutela del consumatore si intende rafforzare l’etichettatura d’origine dei prodotti attraverso un lavoro costante in sede europea e nazionale. L’Italia è leader della qualità con un numero elevato di produzioni DOP/IGP/STG, una ricchezza da promuovere e salvaguardare: la protezione delle indicazioni geografiche nel mondo e sul web costituisce una delle azioni più importanti per limitare il fenomeno distorsivo dell’Italian sounding.

Tra le misure settoriali già approvate dirette alla salvaguardia dei marchi e del Made in Italy, rilevano quelle contenute nel decreto ‘Crescita’, con l’istituzione del ‘marchio storico di interesse nazionale’, il relativo registro presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi e il Fondo per la tutela di tali marchi.

Per quanto riguarda il TURISMO:

LINEE PROGRAMMATICHE TURISMO E CULTURA: Obiettivo principale sarà porre la cultura e il turismo al centro della programmazione della gestione e dello sviluppo del territorio nazionale, assicurando adeguati livelli di tutela e conservazione del patrimonio e favorendo, al contempo, la crescita sociale, occupazionale ed economica.

Al fine di tutelare il patrimonio artistico e culturale del Paese, si intende proseguire sui due assi portanti: quelli degli interventi di conservazione e manutenzione ordinaria e quelli relativi agli interventi straordinari, derivanti dal verificarsi di eventi eccezionali27. Rispetto alla valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico si evidenziano i risultati positivi registrati dai musei, che migliorano sia in termini di visitatori e sia di incassi.

Nei settori delle biblioteche e degli archivi, si vuole andare in direzione di una maggiore accessibilità, anche utilizzando le tecnologie digitali. Continuerà l’azione del Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo, in sinergia con il MIUR, per il sostegno del libro e della lettura, anche per combattere i fenomeni dell’analfabetismo funzionale e della povertà educativa.

Nel settore dello spettacolo e del cinema e dell’audiovisivo, proseguiranno gli sforzi per la promozione della produzione artistica nazionale e l’attrattività del comparto produttivo a livello internazionale.

Si intende, inoltre, individuare apposite misure ed azioni, oltre a quelle di natura fiscale già esistenti, dedicate al settore delle imprese culturali e creative.

Inoltre, Parlamento e Governo saranno impegnati su due deleghe di primaria importanza. Si tratta della delega in materia di spettacolo e della delega per la modifica del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Per quanto riguarda il settore del turismo, si evidenzia che a settembre 2019 la competenza in tale materia è stata attribuita al Ministero per i beni e le attività culturali. Nella programmazione finanziaria relativa a tale settore, si partirà dalle linee di attività contenute nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022 per la definizione di un quadro più ampio e articolato per il Made in Italy, anche valorizzando l’integrazione con le politiche agricole, con riferimento in particolare al turismo enogastronomico, ma riprendendo e rafforzando le linee di azione sul turismo culturale, che continua a rappresentare una quota rilevante – e in crescita – dell’industria turistica nazionale. È essenziale realizzare un migliore coordinamento delle responsabilità e delle funzioni tra Stato, Regioni ed Enti locali per la valorizzazione turistica del patrimonio culturale e naturalistico e rafforzare il ruolo di ENIT, l’Agenzia Italiana del Turismo, per costruire un sistema organico di promozione del sistema-Italia, superando la frammentazione delle proposte che possono rendere meno attrattivo all’estero il Paese.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il DEF:

NADEF 2019