Pasqua sold-out in Agriturismo: dal mare alla campagna le mete preferite per il ponte pasquale secondo l’Osservatorio AgrieTour

Si prevede circa mezzo milione di italiani in agriturismo per il ponte di Pasqua, a cui si sommeranno gli agrituristi del lunedì che già hanno prenotato il pranzo o il picnic in una struttura verde per arrivare a oltre un milione di presenze. Sono le previsioni fatte dall’Osservatorio AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo che per il 2024 tornerà dal 25 al 27 ottobre ad Arezzo Fiere, che monitora i flussi della vacanza in campagna anche in questo particolare periodo nel quale moltissime strutture approfittano per la riapertura annuale. Degli oltre 12 milioni di italiani che sicuramente si sposteranno, almeno 600 mila turisti hanno scelto una soluzione in campagna, come rileva l’Osservatorio AgrieTour, sia per il pranzo di Pasqua che per le attività legate alla Pasquetta. Tra le motivazioni più frequenti, la riscoperta delle tradizioni popolari del periodo legate proprio alla campagna, ma soprattutto le attività esperienziali offerte dagli agriturismi, oltre alla scelta enogastronomica che ancora una volta rappresenta uno tra i primi criteri di scelta. Si viaggia in famiglia e il target è ancora under 50.

Le attività da fare in agriturismo per Pasqua. Al primo posto dei servizi richiesti dagli agrituristi, secondo una indagine condotta da agriturismo.com, portale di riferimento del settore, in collaborazione con l’Osservatorio AgrieTour, i corsi di cucina, seguiti da escursioni, a piedi o in bicicletta, quindi attività agricole interattive, fattoria didattica e equitazione. Il tutto a basso impatto ambientale visto che il 73% delle strutture agrituristiche abbia adottato soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, mentre stenta a decollare l’agritech dal momento che l’81% del campione non utilizza ancora soluzioni tecnologiche innovative nella produzione agricola. Il 53% delle aziende offre servizi di ristorazione, e il 55% si occupa della trasformazione dei prodotti, altro elemento fortemente ricercato dall’agriturista.

Gli otto elementi che cercano gli agrituristi. Sono 8 i fattori che fanno scegliere la vacanza in agriturismo. L’esigenza di scappare in un luogo tranquillo, sicuro, ma anche abitato, non deserto ed isolato; il buon cibo, la buona cucina e la convivialità, la scoperta dei luoghi e delle bellezze di un territorio. Ma anche il richiamo degli spazi aperti, la voglia di libertà dal chiuso degli spazi cittadini e la possibilità di trascorrere del tempo con gli agricoltori e le loro famiglie. A questo si somma la scoperta delle strutture da parte delle scuole grazie a laboratori e pacchetti che si rivolgono in particolare al ciclo della scuola primaria e secondaria, il luogo ideale per la vacanza delle famiglie con bambini, e l’interesse per l’ambiente e per la sostenibilità.

I numeri del settore. L’agriturismo continua a rappresentare uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana e trasversalmente del turismo. Il numero di aziende agrituristiche in Italia, infatti, ha continuato a crescere durante tutto il periodo pandemico: +1,3% nel 2021 rispetto al 2020 e +3,3% rispetto al 2019, per arrivare nel 2023 a 25.390 aziende. Una crescita anche in termini di valore della produzione, tornata sopra il miliardo di euro: ovvero 1 miliardo e 162 milioni di euro +44,8% sul 2020. L’agriturismo, per valore, rappresenta dunque l’1,9% dell’intera branca agricoltura e il 22,6% delle attività secondarie.

AgrieTour, Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, è la fiera di riferimento del settore. La 22° edizione si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi dal 25 al 27 ottobre 2024. Punto di forza dell’appuntamento la borsa dell’agriturismo, unica in Italia, con l’incontro tra l’offerta e la domanda rappresentata da centinaia di tour operator presenti da tutto il mondo.




AgrieTour: al via l’edizione “work space” del Salone dell’agriturismo

E’ tutto pronto per il “taglio del nastro” di AgrieTour, il Salone Nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che tornerà (on line) dal 16 al 17 novembre riproponendo, tra l’altro, il workshop internazionale, l’unico borsino italiano per l’incontro tra domanda e offerta nel settore agrituristico. Lo farà con i mercati che negli ultimi due anni sono stati al centro del ritorno alla vacanza in campagna. Saranno infatti presenti alla borsa dell’agriturismo operatori dai mercati che sono stati il riferimento dell’inversione parziale di tendenza provocata dalla pandemia, tra questi la Germania (paese tra l’altro ai primi posti per domanda), l’Olanda, la Francia, la Spagna. Ci saranno poi altri mercati di riferimento come Canada, Giappone, Stati Uniti e altri ancora a conoscere, durante i b2b promossi on line, l’offerta italiana. AgrieTour sarà tanto altro, a partire dall’informazione con il primo giorno dedicato al confronto tra gli attori della filiera (aperto a tutti con diretta streaming sui canali social di AgrieTour) che vedrà protagoniste le istituzioni, le associazioni di categoria, ma anche le aziende con le loro storie. Poi giornate dedicate ai lavori (riservate agli iscritti) con formazione e incontro tra domanda e offerta. «Un programma che è andato oltre le nostre aspettative e che ha trovato il sostegno di tutta la filiera a dimostrazione che il settore crede in questo appuntamento – spiega il Presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti – una sorta di “work space” quest’anno in attesa di poter tornare ancora più forti con la tradizionale formula di AgrieTour».

AgrieTour: il 16 e il 17 novembre un ricco programma di appuntamenti. Si parte dall’informazione con il tradizionale confronto tra gli attori della filiera in programma per martedì 16 novembre alle ore 10 (con diretta streaming sui social di AgrieTour). “Agriturismo del futuro: investire per un nuovo modello”, sarà il titolo del convegno di apertura che quest’anno analizzerà come, anche a causa del Covid-19, sia cambiata e stia cambiando l’offerta agrituristica nazionale. Come e quanto hanno investito le imprese del settore, come è cambiata la domanda, come si sta adeguando il modello agrituristico italiano. Report, indagini e casi aziendali aiuteranno a fare una fotografia attuale del comparto.

Nel pomeriggio si entra nel vivo delle attività tecniche dalle ore 14 con l’apertura dei workshop e gli incontri B2B tra domanda nazionale e internazionale e offerta agrituristica. Alle ore 15.30 partiranno i work-lab/master con una prima sessione sul tema “comunicare” dal titolo “Una nuova sfida per l’agriturismo: la comunicazione educativa. Oggi comunicare in maniera educativa rappresenta un prerequisito non solo per le fattorie didattiche ma per qualsiasi azienda aperta che fa della propria identità un valore. Comunicare per trasmettere valori, progetti, prodotti, cambiamenti”.

La giornata di mercoledì, totalmente riservata agli iscritti, prenderà ancora il via al mattino, dalle 9, con la ripresa del workshop che si concluderà nel pomeriggio. Alle 10.30 in programma il secondo work-lab sul tema “innovare” dal titolo “Tecnologie e pratiche per l’agriturismo e il turismo rurale. La relazione con il territorio e le comunità presenti sul territorio, e l’innovazione tecnologica come strumento di crescita e sviluppo aziendale le best practices dei laboratori di piccola scala e dei laboratori di comunità”. Alle 15.30 l’ultimo work-lab sul tema “vendere” dal titolo “Il mercato dei servizi agrituristici dopo il lockdown. Una analisi dei nuovi canali di vendita emergenti, approfondire i cambiamenti in atto e le nuove modalità di approccio del turista e soddisfazione di nuovi bisogni alla luce di concetti di recente introduzione quali reputation, experience, community, new social”.




Agrietour, Agriturismo: investire per un nuovo modello

 

 

 

 

 

Si torna, quasi, alla normalità. Seppure come detto sarà una versione on line, su specifica piattaforma, il salone dell’agriturismo si ripropone con gli appuntamenti più importanti, a partire dal workshop b2b, con l’incontro tra domanda internazionale e offerta. Come ogni anno saranno a disposizione delle imprese italiane i migliori tour operator internazionali e nazionali del settore selezionati dalla fiera con un sistema di “matching day” intelligente che permetterà di agevolare l’incontro tra le due parti. Torneranno poi i master formativi per gli operatori del settore che quest’anno saranno un vero e proprio “worklab”, dei laboratori incubatori non solo di informazioni, ma anche di idee e confronto per il miglioramento dell’offerta futura. In passato le tematiche affrontate sono state trasversali: dalla legislazione alla promozione via web, passando per le pratiche sostenibili fino ad arrivare all’agricoltura sociale, ancora approfondimenti sulle tecniche di analisi e valutazione della customer satisfaction e sui modelli di turismo esperienziale. In programma anche numerosi seminari “in pillole” con case history di successo a disposizione dei partecipanti.




AGRITURISMO: GLI STRANIERI SOGNANO LA CAMPAGNA ITALIANA

Chiude oggi i battenti l’edizione 2017 di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che per tre giorni nei padiglioni di Arezzo Fiere ha fatto incontrare la domanda e l’offerta di un settore in continua crescita ed evoluzione. Come ogni anno, il salone ha avuto un positivo riscontro di pubblico, ma soprattutto un ritorno importante per gli operatori. Come sottolinea Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere: «Questa manifestazione è sempre più apprezzata dagli operatori del settore per la sua qualità nell’offerta dei servizi: si va dalla borsa agrituristica, unica in Italia, per passare ai master di formazione tenuti dai principali esperti di business del comparto, fino ad arrivare ai seminari e convegni di approfondimento normativo e non solo, oltre 60 in tre giorni quest’anno. Questo non può che incoraggiarci a cominciare già da domani a pensare all’edizione 2018».#####

Gli stranieri vogliono vivere in campagna. A raccontare il valore e l’importanza raggiunti da AgrieTour sono i numeri del workshop, il luogo degli incontri b2b, ovvero dove l’offerta agrituristica incontra la domanda italiana e straniera. Quest’anno ad AgrieTour hanno partecipato 85 tour operator provenienti dai principali Paesi tra cui Germania, Danimarca, Russia, Giappone, Stati Uniti, Israele per incontrare i 220 operatori agrituristici italiani. Alla fine sono stati oltre 2.500 gli appuntamenti che si sono tenuti nei due giorni (venerdì e sabato) che AgrieTour ha dedicato agli incontri.

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Quello che dall’estero chiedono agli agriturismi italiani: piscine e servizi per bambini, ospitalità per i pet e… anche la lavastoviglie . AgrieTour quest’anno ha voluto capire quale sia il sentiment dei turisti stranieri verso le strutture italiane e lo ha fatto con una serie di domande rivolte direttamente ai buyer. Quello che viene fuori è una divisione tra turisti “first time”, quelli che per la prima volta vengono in Italia e che preferiscono visitare le mete classiche, come Venezia e Roma. E poi ci sono i “second timer”, quelli che ritornano, che vogliono vivere una esperienza di vita italiana e per farlo scelgono la vacanza in agriturismo. «Sono tutti molto esigenti – commenta Andrea Boldi presidente di Arezzo Fiere – e cercano strutture ad alto valore. I pre-requisiti richiesta dai tour operator per i turisti dei loro paesi di riferimento sono piuttosto alti». 

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Nel dettaglio, poi, la distinzione avviene da Paese a Paese. «In particolare da Germania, Danimarca e in generale gli europei, si muovono in famiglia e cercano strutture con servizi specifici per i bambini come la piscina dedicata proprio ai piccoli, aree giochi o percorsi didattici, in generale servizi per famiglie con bambini», continua Boldi. Poi ci sono richieste specifiche. «I danesi, per esempio, si aspettano di trovare in un appartamento tutte le comodità tipiche di una casa come la presenza della lavastoviglie. E poi c’è la questione animali domestici. L’80% delle famiglie nord europee possiede un animale domestico ed è parte integrante della famiglia stessa. Quando si muovono si portano in vacanza l’animale a 4 zampe e cercano strutture che lo ospitino gratis, non vogliono spendere un euro in più e non pensano minimamente a lasciarlo a casa. Esigenze da “second timer” per il turista russo. «I russi scoprono adesso gli agriturismi, cercano le piccole città per vivere l’esperienza italiana a 360 gradi. Sono interessati alle produzioni biologiche e sono tra i pochi che scelgono l’Italia non solo in estate, ma anche per sciare in inverno», ancora il presidente di Arezzo Fiere. Per quanto riguarda, invece il Brasile, i turisti cercano strutture di medio alto livello e vengono in Italia perché una grande percentuale di brasiliani ha origini italiane. «Hanno sentito parlare della vita in Italia nel racconto dei loro nonni o genitori, e vengono per avere un riscontro di quanto sentito dire. L’agriturismo è la scelta per avere una dimensione domestica e rivivere quanto vissuto dai loro avi», conclude Andrea Boldi. 

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La fotografia del settore di Ismea-Rrn: Dal Rapporto, frutto dell’attività di Ismea nell’ambito dell’attività della Rete Rurale Nazionale 2017-2020 e presentato ad AgrieTour, quello che emerge è la fotografia del comparto, con scenari e prospettive. Le strutture agrituristiche sono l’hardware su cui le imprese sviluppano numerosi servizi che generano esternalità positive. Al workshop per la presentazione del primo rapporto ISMEA – RRN Multifunzionalità agricola e agriturismo al quale hanno partecipato l’assessore della Regione Lazio, Carlo Hausmann e Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, si sono confrontati oltre 100 operatori tra imprese agricole, istituzioni regionali e nazionali, Regioni e Mipaaf.

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Concorso fotografico AgrieTour. Nel corso dell’ultima giornata di fiera si è svolta anche la premiazione della seconda edizione del Concorso fotografico promosso da AgrieTour e Fotozoom con il patrocinio di Uif che quest’anno ha avuto come tema “L’arte e la pratica di coltivare la terra”. Sono arrivati in concorso decine di scatti da tutta Italia. Alla fine il vincitore è stata Sandra Ceccarelli di Firenze, con una foto che ritraeva il lavoro di stalla in una fattoria di San Gimignano (Siena). Al secondo posto si è classificato Paolo Di Menna da L’Aquila e al terzo Paolo Stupazzoni da Bologna. I premi, prodotti tipici del territorio e un soggiorno in agriturismo, sono stati messi a disposizione da Coldiretti e Terranostra Arezzo.

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Il premio Enogà. Ieri presso l’Area Cooking Show dalle 15.30 alle 16 è stato conferito il PREMIO INTERNAZIONALE ENOGA’. I premiati di questa 17esima edizione sono stati Filippo La Mantia (categoria chef dell’anno), Alessandro Scorsone (personaggio dell’Anno del Mondo Vitivinicolo), Bruno Gambacorta (giornalista del comparto agroalimentare), l’azienda Baldassare Agnelli SpA (categoria prodotto gotha 2017), l’azienda Agricola Zangirolami (categoria prodotto gotha 2017), e l’Azienda La Torrente (categoria prodotto gotha 2017).




ISMEA, AGRIETOUR: FATTURATO AGRITURISMO CRESCE DEL 5,2%. 1,2MLD NEL 2016

L’Italia è il Paese più multifunzionale d’Europa, il valore della produzione delle attività di supporto e secondarie è pari a 11 miliardi di euro, più di Francia (6,5 miliardi) e Paesi Bassi (3,2 miliardi). Scorrendo le pagine del primo “Rapporto annuale su multifunzionalità agricola e agriturismo”, realizzato dall’ Ismea nell’ambito della Rete Rurale Nazionale 2014-2020 e presentato nella cornice di “AgrieTour” 2017 ad Arezzo, si percepisce il valore crescente che l’allargamento dell’attività imprenditoriale attraverso le attività multifunzionali sta assumendo nel nostro Paese: basti pensare che il suo valore è più che raddoppiato (+121,8%) rispetto al 2000.#####

L’agriturismo resta comunque il perno della multifunzionalità. Sono 22.661, al 2016, le aziende agrituristiche in Italia: 423 aziende in più (+1,9%) rispetto al 2015. Un mercato che vede dinamiche importanti al suo interno: innanzitutto il fatturato, che segna circa 1,25 miliardi di euro nel 2016, con un +5,2% sul 2015. Toscana e Provincia di Bolzano forniscono un terzo dell’offerta nazionale, rispettivamente con 4.518 e 3.150 aziende autorizzate. Il settore cresce anche nel mezzogiorno dove si registra l’aumento più consistente di aziende (+6,3%), rispetto al Centro (+ 1,8%) e al Nord (+0,3%).

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Per quanto riguarda la domanda, nel periodo 2005-2016 gli arrivi sono più che raddoppiati (+125%), passando da 1,3 milioni a oltre 3 milioni, con un importante incremento degli ospiti stranieri (+174%) e degli arrivi italiani (+96%). La maggior parte degli ospiti stranieri provengono dalla Germania, Paesi Bassi, Francia e Stati Uniti. L’agriturismo incide per l’11,4% degli arrivi dell’intero comparto extralberghiero.