I ministri europei dell’Agricoltura si sono riuniti a Limburg per lavorare sull’alimentazione come settore strategico per l’Europa

I ministri dell’Agricoltura federali e regionali belgi hanno invitato i loro colleghi europei in Belgio per discutere del cibo, e in particolare delle proteine, come settore strategico per il futuro dell’Europa. L’Unione europea è determinata a raggiungere un’autonomia strategica più aperta in importanti settori politici. Il contesto odierno è caratterizzato dalle proteste degli agricoltori e dai cambiamenti geopolitici, oltre che economici. La sovranità alimentare diventa quindi ancora più importante. I ministri si sono riuniti nella provincia del Limburgo in un contesto informale. Oltre alla riunione plenaria di martedì, il programma prevedeva visite in loco interregionali e pranzi con prodotti locali.
Il ministro federale belga dell’Agricoltura: “L’autonomia strategica in agricoltura è una delle priorità del Belgio per la sua presidenza del Consiglio Agrifish, quindi era importante continuare queste discussioni. Per la presidenza belga una delle soluzioni previste è la produzione europea di proteine ​​per il settore animale. È importante garantire un’agricoltura competitiva e sostenibile nel senso pieno del termine, cioè produttiva, remunerativa per gli agricoltori e la cui parola d’ordine è la qualità nutrizionale, preservando l’ambiente. I recenti conflitti geopolitici hanno inoltre dimostrato l’importanza di mantenere un elevato livello di sicurezza alimentare. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo incoraggiare l’innovazione di fronte alle grandi sfide che l’agricoltura deve affrontare”.
Ministro vallone dell’Agricoltura: “La sicurezza alimentare e la sovranità sono aspetti chiave della nostra politica agricola. La crisi attuale ci ricorda l’urgente necessità di agire per rafforzare la nostra sovranità alimentare e garantire un approvvigionamento sicuro per tutti, nonché un reddito per i nostri agricoltori. Lavorare per una strategia proteica europea e rafforzare la nostra capacità di nutrire i nostri cittadini ci consentirà di consolidare la nostra indipendenza economica”.
Ministro fiammingo dell’Agricoltura: “ I nostri agricoltori sono strategici, l’agricoltura è strategica. Oggi più che mai dobbiamo parlare di come garantire la posizione strategica della nostra agricoltura e di fornire ai nostri agricoltori gli strumenti giusti per mantenere la loro posizione strategica. Ecco perché è un onore invitare i miei colleghi ministri dell’Agricoltura qui a Limburgo per mostrare le nostre migliori pratiche, in particolare nel settore alimentare, e per discutere su come possiamo continuare a sostenere i nostri agricoltori, soprattutto in questi tempi difficili”.
Perché lavorare su cibo e proteine ​​come elementi strategici per il futuro dell’Europa?
Soprattutto in un contesto di incertezze e tensioni geopolitiche, l’Unione europea vuole agire in modo più indipendente in ambiti politici importanti e strategici. Il cibo può essere considerato uno di questi interessi strategici, e le proteine ​​ne costituiscono una parte cruciale.
Oggi l’Europa fa (fortemente) affidamento sulle importazioni per le sue fonti di proteine ​​vegetali, sia per il consumo animale che per quello umano. Questa dipendenza dalle importazioni non ha solo un impatto economico, ma anche ambientale, climatico (anche attraverso il cambiamento dell’uso del suolo nel paese di origine) e sanitario. Per questi motivi è auspicabile un’autonomia strategica più aperta sulle proteine ​​a livello europeo. Ciò non può essere raggiunto a livello degli Stati membri ma dovrebbe essere raggiunto e coordinato a livello europeo. L’Unione Europea ha bisogno di un approccio più strategico nei confronti della politica alimentare.
Anche i nostri agricoltori possono trarre vantaggio dalla produzione di proteine ​​vegetali (o nuove) come fonte alternativa di reddito. A tal fine, è fondamentale affrontare l’intera catena proteica nelle pertinenti strategie politiche (europee, nazionali e regionali) con l’obiettivo di aggiungere valore a ciascun anello della catena, garantendo al tempo stesso condizioni di parità sia all’interno dell’UE che con i paesi dell’UE. soci in affari.
I ministri europei dell’Agricoltura hanno lavorato per trovare risposte a queste domande. Questo incontro informale ha aggiunto conoscenze e input alle future strategie alimentari e proteiche europee, nazionali e regionali. I ministri hanno voluto cogliere le opportunità per l’UE, gli agricoltori, l’ambiente, il clima e la salute: ritengono cruciale un approccio sistemico e interdisciplinare per raggiungere questo obiettivo. Ciò significa anche considerare la domanda di proteine. Dopotutto, tutto inizia con la (futura) domanda del consumatore, dopodiché l’intera catena del valore si basa su questa domanda per fornire un’offerta sufficiente.
Le conclusioni preliminari dell’incontro, che sicuramente porteranno ad altri passi, sono:
  • Garantire l’autonomia strategica nella produzione di proteine ​​è essenziale e sarà necessario adottare misure per aumentare l’indipendenza dell’UE in questo settore.
  • Sarà necessario diversificare le fonti delle proteine, promuovere la produzione in Europa e valorizzare maggiormente i sottoprodotti.
  • Le sfide dovranno essere affrontate in modo trasversale e intersettoriale, dai produttori ai consumatori.
  • Sia che siano impegnati nella produzione di proteine ​​vegetali o animali, sarà inoltre fondamentale garantire che i settori produttori di proteine ​​in Europa siano in grado di beneficiare di sbocchi commercialmente validi per i loro prodotti.
  • Anche la ricerca e l’innovazione giocheranno un ruolo chiave nello sviluppo del settore.
  • Gli aiuti accoppiati costituiranno un incentivo che aiuterà a sviluppare la coltivazione delle proteine ​​vegetali in relazione alla coltivazione dei cereali.
Oltre all’incontro vero e proprio, i ministri dell’UE hanno avuto un assaggio di ciò che il Belgio ha da offrire. Il buon cibo e le buone bevande fanno parte di questo, quindi sono stati degustati diversi prodotti locali. Ove possibile, i produttori locali erano presenti per spiegare il loro processo alimentare e parlare con i visitatori europei. Naturalmente è stato visitato il paesaggio rurale sia della parte fiamminga che della parte vallone ed era il momento giusto: i fiori stavano facendo la loro magia. I ministri europei hanno visitato un’azienda agricola dove si produce la tipica carne blu belga, hanno visto gli alberi da frutto fiorire nello splendido paesaggio di Haspengouw e hanno visitato il centro di ricerca Fruit, pcfruit, che ha presentato le sue ultime innovazioni.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a grandi proteste degli agricoltori nella maggior parte dei paesi europei, anche in Belgio. Tutti e tre i ministri belgi apprezzano molto la voce degli agricoltori. Martedì mattina è stato quindi previsto un incontro con le organizzazioni degli agricoltori. Ascoltando nuovamente le loro esigenze, sia la presidenza belga che la Commissione europea potrebbero lavorare per trovare risposte alle esigenze degli agricoltori durante la riunione dei ministri.



Ue, Giansanti: raccolti primi risultati ma centrale garantire reddito e stabilità ad agricoltori. VIDEO

“Dopo la nostra assemblea del 26 febbraio a Bruxelles, dove abbiamo presentato un manifesto in dieci punti, abbiamo iniziato a raccogliere i primi risultati. Molto ancora c’è da fare ma non posso che ovviamente plaudire a quelle che sono le prime soluzioni offerte dal Consiglio dei ministri e dalla Commissione. Certo c’è ancora molto da fare, i lavori parlamentari di queste settimane, comunque, hanno anche dato alcuni segnali negativi se pensiamo all’approvazione della legge sulle emissioni industriali. Quindi su questo ovviamente dobbiamo continuare a lavorare insieme alle istituzioni per trovare delle soluzioni e rafforzare il settore primario.

Oggi è fondamentale dare garanzia e stabilità al reddito degli agricoltori, ma soprattutto certezze, certezze a tutti i nostri consumatori.”

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti in merito al consiglio Agrifish in corso a Bruxelles.




Ue, sostegno agli agricoltori: il Consiglio approva una revisione mirata della politica agricola comune. Rafforzata protezione Ig. I COMMENTI

“Oggi i rappresentanti degli Stati membri nel comitato speciale per l’agricoltura hanno approvato una revisione mirata di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (PAC) proposti dalla Commissione europea come risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori.

Questa revisione affronta le questioni riscontrate, ad esempio, con l’attuazione dei piani strategici della PAC e mira a semplificare, ridurre gli oneri amministrativi e fornire una maggiore flessibilità per rispettare determinate condizionalità ambientali.

Abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo agito rapidamente per rispondere alle loro preoccupazioni in un momento in cui si trovano di fronte a numerose sfide. La revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra garantire una maggiore flessibilità per gli agricoltori e gli Stati membri e ridurre gli oneri amministrativi, mantenendo al contempo un elevato livello di ambizione ambientale nella politica agricola comune.”

David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura, le riforme istituzionali e il rinnovamento democratico

Garantire una risposta mirata

La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della PAC e del regolamento sul finanziamento, la gestione e il monitoraggio della politica agricola comune (il cosiddetto «regolamento orizzontale»).

Il testo trova un attento equilibrio tra la necessità di mantenere l’alto livello di ambizione ambientale e climatica nell’attuale PAC e la garanzia di affrontare le preoccupazioni degli agricoltori.

Adattamento delle condizionalità

Il Comitato speciale per l’agricoltura ha approvato oggi le modifiche alle norme sulle buone condizioni agricole e ambientali (GAEC) proposte dalla Commissione europea.

I GAEC sono un insieme di nove standard vantaggiosi per l’ambiente e il clima che si applicano agli agricoltori che ricevono sostegno ai sensi della PAC. Queste norme sono anche indicate come condizionalità, dato il legame tra il rispetto di questi requisiti e il sostegno fornito agli agricoltori.

Uno dei principali cambiamenti è che viene introdotta una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarle. Una volta all’anno, gli Stati membri dovranno informare la Commissione di tali deroghe.

Inoltre, vengono introdotte esenzioni specifiche da alcune norme GAEC, come ad esempio:

Per il GAEC 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: gli Stati membri avranno una maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, in base alle specificità nazionali e regionali

Per GAEC 7 sulla rotazione delle colture: la rotazione delle colture rimarrà la pratica principale, ma gli Stati membri saranno in grado di utilizzare la diversificazione delle colture come alternativa; questo è meno impegnativo per gli agricoltori, specialmente nelle aree soggette a siccità o alte precipitazioni

Per GAEC 8: gli agricoltori saranno obbligati solo a mantenere le caratteristiche paesaggistiche esistenti e d’ora in poi saranno incoraggiati, su base volontaria, a mantenere la terra incolta o a creare nuove caratteristiche paesaggistiche attraverso eco-schemi.

La revisione approvata esenta inoltre le piccole aziende agricole di dimensioni inferiori a 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità ai sensi della PAC.

Poiché ciò riguarda il 65% dei beneficiari della PAC, ma rappresenta solo circa il 10% dei terreni agricoli, ridurrà significativamente l’onere amministrativo relativo ai controlli per gli agricoltori e le amministrazioni nazionali, pur mantenendo gli obiettivi ambientali.

Maggiore flessibilità per gli Stati membri e gli agricoltori

In linea con le precedenti richieste degli Stati membri, la revisione garantirà che i paesi dell’UE possano ora modificare i loro piani strategici della PAC due volte all’anno su base permanente, anziché una volta, così com’è attualmente.

Ciò fornirà agli Stati membri una maggiore flessibilità per affrontare le mutevoli condizioni. Oltre a questo, sarà ancora possibile avere tre richieste aggiuntive di modifiche durante l’intero periodo di programmazione.

Passi successivi

Il presidente della commissione speciale per l’agricoltura invierà ora la lettera di offerta al Parlamento europeo.

La commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di utilizzare la procedura d’urgenza per questa proposta. La posizione del Parlamento in prima lettura dovrebbe essere adottata in plenaria il 22-25 aprile 2024.

Il regolamento sarà quindi formalmente adottato dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Se tutto va come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine di questa primavera.

Dato il tempo estremamente breve tra l’adozione della proposta da parte della Commissione (15 marzo 2024) e la sua prevista entrata in vigore, ciò dimostra l’impegno delle tre istituzioni ad affrontare rapidamente l’attuale situazione degli agricoltori europei.

Ue. Il Consiglio adotta una legge per rafforzare la protezione delle indicazioni geografiche per alimenti e bevande

Di seguito i commenti: 

Ue, Lollobrigida: Vittoria Italia per PAC più giusta e meno burocratizzata

Pac: Foti (Fdi), revisione è vittoria del governo Meloni

Consiglio agricolo Ue, Maretti (Legacoop Agroalimentare): strategico il ruolo delle politiche dell’Europa

Ue, Giansanti: raccolti primi risultati ma centrale garantire reddito e stabilità ad agricoltori. VIDEO

Ue: Coldiretti, bene semplificazione Pac, ora moratoria sui debiti

Agricoltura, Cerreto (FdI): Consiglio Ue approva revisione mirata norme Pac, vittoria del Governo Meloni

Pac, Calandrini (FdI): Cambiamenti della Politica agricola risultato del serio lavoro del governo Meloni

 

 

 

 

 




Ue, Lollobrigida: grazie a Italia agricoltura a massimi livelli. Consiglio Ue ha condiviso e approvato nostre proposte. I COMMENTI

“Grazie all’Italia e a Giorgia Meloni si torna a parlare di agricoltura ai massimi livelli. Con il documento strategico che ho presentato in Agrifish sulla revisione della Pac, la nostra Nazione ha gettato le basi per rimettere in discussione il valore intrinseco e i futuri orizzonti della Politica Agricola Comune e oggi è riuscita a ridare centralità al settore. I contenuti sostanziali del documento, condivisi con le organizzazioni di categoria, sono stati ripresi ed approvati nelle conclusioni del Consiglio Ue a Bruxelles. Un passo in avanti importantissimo che si è concretizzato soprattutto grazie al lavoro portato avanti dall’Italia”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“È stato raggiunto un risultato eccezionale, che apre la strada ad una centralità ritrovata e al consolidamento del ruolo strategico dell’agricoltura. Il Consiglio europeo ha sottolineato infatti l’importanza del settore agricolo per la sicurezza alimentare e l’autonomia strategica dell’Unione, il valore di comunità rurali e il ruolo essenziale della politica agricola comune”, ha continuato il ministro. “Nelle conclusioni, il Consiglio ha richiamato la Commissione Ue e l’Agrifish a lavorare su misure straordinarie, come la semplificazione, il giusto reddito, gli strumenti di sostegno aggiuntivo, come l’estensione del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza leale, basata su regole sia a livello globale sia nel mercato interno. Tutti punti su cui il Governo Meloni, sin dal suo insediamento, ha insistito in tutti i consessi internazionali. Nell’ambito del Consiglio si è discusso anche della regolazione delle importazioni di grano dall’Est. Sono state annunciate misure più rigide che regoleranno l’import di grano e potranno prevenire la destabilizzazione del mercato”, ha concluso il ministro.

Di seguito i commenti: 

Consiglio Ue, dalla Russia alla sicurezza Ue fino all’agricoltura e Medio Oriente. LE CONCLUSIONI E IL DOCUMENTO

Grano, Commissione Ue propone aumento tariffe su prodotti cerealicoli russi e bielorussi. Von der Leyen: nostro impegno per sicurezza alimentare

Consiglio Ue, Meloni: soddisfatti per le misure approvate per l’agricoltura e per la proroga degli aiuti

Ue: Coldiretti, fondamentale ok aiuti di Stato per moratoria debiti

Consiglio Ue. Filiera italia: vittoria dell’Italia e del buon senso

Confagricoltura: bene la proposta della Commissione Ue di introdurre dazi sui cereali dalla Russia

Cereali, Tiso(Confeuro): Stop a importazioni turche e russe. Per Italia e Ue autonomia produttiva

Cia, bene Consiglio europeo su semplificazione, giusto prezzo e aiuti di Stato

Consiglio Ue: Giansanti a Bruxelles incontra Wojciechowski e si complimenta con Meloni, Lollobrigida e Fitto per il risultato

Ue, Prandini: fondamentale proroga Ue aiuti di stato per agricoltori. Bene semplificazione per terreni a riposo. VIDEOINTERVISTA

 

 




Ue, il 26 marzo in programma prossimo Consiglio Agrifish. Nell’ordine del giorno mercati e conflitto russo-ucraino

Il Consiglio “Agricoltura e pesca” si riunirà martedì 26 marzo 2024. Sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione europea, i ministri dell’Agricoltura procederanno a uno scambio di opinioni su risposte rapide e strutturali alla situazione nel settore agricolo. La discussione fa seguito al lavoro svolto dalla Commissione dopo la sessione del Consiglio “Agricoltura e pesca” del 26 febbraio 2024. Il Consiglio discuterà anche della situazione del mercato, in particolare a seguito della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il ministro ucraino per la Politica agraria e l’alimentazione Mykola Solskyi si esprimerà dinanzi al Consiglio.




Agricoltura, interrogazione Vaccari (Pd Camera): su iniziative per sostegno a reddito agricoltori

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01026

presentato da

VACCARI Stefano

testo di

Martedì 27 febbraio 2024, seduta n. 251

VACCARI, FORATTINI, MARINO, ANDREA ROSSI, FERRARI, GHIO, FORNARO e CASU. — Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste . — Per sapere – premesso che:

la scorsa settimana, mentre l’Assemblea di Montecitorio dedicava ore alla discussione e all’approvazione di una proposta di legge voluta dal Ministro interrogato per istituire il premio annuale «Maestro dell’arte della cucina italiana», stanziando 2 mila euro all’anno, gli agricoltori italiani chiedevano di rimettere al centro l’impresa agricola e il suo reddito, la creazione di un osservatorio europeo sui prezzi e l’attuazione efficace della direttiva sulle pratiche commerciali sleali costringendo, peraltro, il Governo a fare marcia indietro rispetto agli sgravi fiscali e contributivi che improvvidamente aveva abolito con la legge di bilancio 2024;

la Commissione europea, accogliendo le motivazioni alla base delle proteste degli agricoltori che hanno interessato praticamente tutto il continente comunitario, ha predisposto un primo pacchetto di misure per semplificare la burocrazia e gli impegni ambientali della nuova Politica agricola comune (Pac) riducendo gli oneri per gli agricoltori dell’Unione europea, con il fine ultimo di andare a semplificare l’erogazione dei fondi comunitari;

si apprende da alcuni organi di stampa che il Ministro interrogato presenterà al prossimo Consiglio Agrifish un documento come proposta dell’Italia per modificare la politica agricola dell’Unione europea, esautorando, a giudizio degli interroganti, ancora una volta ruoli e funzioni del Parlamento, così come previsto dalla legge n. 234 del 2012;

il documento, sempre secondo quanto appreso dalla stampa, che ha come titolo «L’agricoltura, la Pac e la sovranità alimentare europea. Riconnettere cibo e società», proporrebbe un rafforzamento della dotazione di risorse della politica agricola comune distinguendo tra gli obiettivi da raggiungere a breve termine da quelli che bisogna rinviare alla futura riforma della politica agricola dell’Unione europea –:

come il Governo intenda difendere gli interessi delle imprese agricole e il loro reddito, a partire da una più efficace attuazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali, dalla creazione di un osservatorio europeo sui prezzi e gli accordi di filiera, garantendo al Parlamento di svolgere pienamente il proprio ruolo nella definizione delle scelte relative alla nuova «Pac 2023-2027» che maggiormente incideranno sul futuro dell’agricoltura italiana.
(3-01026)




Agricoltori, Cerreto (FdI): rispettino tutti regole, non più asimmetrie tra ciò che si produce e si importa

“Grande successo del No paper presentato dal ministro Lollobrigida all’Agrifish di Bruxelles, che ha chiesto, tra l’altro, una revisione repentina della PAC particolarmente apprezzata da tutti i paesi membri presenti. Finalmente si pone con forza il problema della mancanza di reciprocità nei rapporti commerciali ricordato stamattina in conferenza stampa presso il Masaf. I nostri agricoltori che devono rispettare clausole sociali e di sostenibilità ambientale devono vedere anche i concorrenti extraeuropei soggiacere alle stesse regole, altrimenti si continuerà ad avere asimmetrie tra ciò che produciamo ad un certo costo e quello che importiamo, prodotto ad un costo notevolmente inferiore per il mancato rispetto di dette regole. Inoltre rivoluzionaria la metodologia annunciata che investirà Ismea di calcolare il costo medio di produzione di un determinato prodotto al di sotto del quale si sarà soggetti a verifiche e controlli.” Lo ha dichiarato Marco Cerreto, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura della Camera.



Copagri. Pac, bene intervento Lollobrigida ad Agrifish ma da Bruxelles risposte parziali su semplificazione

Ringraziamo il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida per l’importante contributo apportato ai lavori del Consiglio Agricoltura e Pesca dell’UE, durante i quali ha presentato un documento, condiviso con le parti sociali e illustrato oggi al Dicastero, contenente una serie di proposte per intervenire nel breve e medio periodo sull’efficacia e sulla semplificazione della PAC”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo all’odierna conferenza stampa organizzata dal Masaf all’indomani del Consiglio Agrifish.

“A Lollobrigida va poi dato atto di essersi prontamente attivato per far sì che l’agricoltura venisse inserita tra gli argomenti all’ordine del giorno del prossimo vertice dei capi di governo dell’UE, in programma il 21 e 22 marzo, così da dare gambe agli orientamenti politici approvati dai ministri dell’agricoltura europei, che non hanno al momento alcun valore legislativo, e arrivare così a degli atti vincolanti ed esecutivi”, ha proseguito il presidente, ribadendo il suo disappunto per le proposte dell’Esecutivo comunitario.

“Le parziali aperture arrivate da Bruxelles, infatti, dove il Consiglio Agrifish ha approvato le proposte della Commissione Europea per semplificare la PAC, non sono ancora soddisfacenti in quanto arrivano con grande ritardo rispetto alle reali esigenze dell’agricoltura e poiché, soprattutto, rimandano molte questioni decisive al prossimo autunno o comunque a conclusione del cosiddetto ‘semestre bianco’”, ha spiegato.

“Pur riconoscendo l’impegno delle istituzioni comunitarie, che hanno di fatto accolto le motivazioni alla base delle proteste degli agricoltori che hanno interessato praticamente tutto il continente comunitario, riteniamo insufficienti le proposte messe sul tavolo, in quanto non di rapida e immediata attuazione”, ha rimarcato Battista, secondo cui “ai produttori agricoli italiani serve un cambio di passo immediato che riequilibri le tre anime della sostenibilità, ovvero quella economica, ambientale e sociale”.

“In questo senso, restano fondamentali le scelte che saranno operate in ambito nazionale, anche grazie alla annunciata semplificazione del processo di modifica dei piani strategici della PAC, tema sul quale la Commissione UE si è impegnata a collaborare con gli Stati membri”, ha concluso il presidente della Copagri, ad avviso del quale “ci sono interventi che vanno ripensati, a partire dagli ecoschemi e dai gravosi obblighi della cosiddetta ‘condizionalità rafforzata’, e altri che devono assumere una maggiore centralità, quali il credito agricolo, la gestione del rischio e il tanto decantato ricambio generazionale”.

 

 




Masaf, la conferenza stampa sulle pratiche sleali e sul documento di riforma della PAC. INTERVENTI e VIDEOINTERVISTE: Lollobrigida, Assenza, Proietti, Prandini, Fini, Battista

Oggi il Masaf ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dei nuovi dati sulle pratiche sleali e l’attività ispettiva del ICQRF e sul documento presentato dall’Italia nel consiglio Agrifish per la modifica della Pac.

TUTTI GLI INTERVENTI E LE VIDEOINTERVISTE:

Pratiche Sleali, Assenza (Masaf): si lavora su latte, olio, cereali e porti

Ismea, Proietti: monitoriamo prezzi all’ingrosso e al consumo, nostro istituto è scrigno di dati a disposizione degli operatori

Agricoltura, Lollobrigida: ultima PAC scritta male, serve semplificazione. Altri paesi pronti a seguirci

Agricoltura, Lollobrigida: Commissario Ue ci ha ringraziati, serve dare giusto valore a lavoro agricoltori

Agricoltura, Prandini: UE deve dare risposte entro il mese di marzo. Dopo il voto europeo modifiche sostanziali a PAC. VIDEOINTERVISTA

Agricoltura, Battista: documento italiano presentato in UE è condiviso, ci aspettiamo cambiamenti anche in Italia. VIDEOINTERVISTA

Agricoltura, Fini: documento italiano in Ue condivisibile, può portare benefici anche nel breve periodo. VIDEOINTERVISTA

UE, Lollobrigida: sul nostro documento apprezzamento da tutti i paesi e da Wojciechowski. Pac va rinnovata. VIDEOINTERVISTA




Agricoltura, Lollobrigida: Commissario Ue ci ha ringraziati, serve dare giusto valore a lavoro agricoltori

“L’Europa paga per non coltivare e non per lavorare. Serve garantire invece il giusto prezzo e trasparenza, dando valore al lavoro degli agricoltori agricoltori. Tutto questo è possibile grazie all’analisi dei dati che permette di avere il giusto il costo di produzione che  compenserà l’agricoltore che così non dovrà essere assistito dai sussidi”.

Così Francesco Lollobrigida, Ministro Masaf, in occasione della conferenza stampa organizzata al ministero.

“Stiamo lavorando al blocco europei sul cibo sintetico, già 14 nazioni hanno appoggiato la nostra proposta su una produzione che è una potenziale minaccia per l’ambiente. Ricordo poi che l’UE in passato aveva già vietato produzioni di questa natura, vedi la pecora Dolly.

“Oggi dobbiamo potenziare la gestione del rischio per affrontare il cambiamento climatico. Le nostre aziende sono state messe in ginocchio da cambiamenti, come le gelate, le alluvioni e le catastrofi, per questo serve una riorganizzazione. In Italia ci troviamo di fronte ad un modello anomalo, con meno assicurati e in base alla normativa non potremmo aiutare gli agricoltori non assicurati, anche se lo facciamo con i disastri, per questo serve un cambiamento anche con il mondo assicurativo.

Abbiamo apprezzato la conferenza stampa post Agrifish del Commissario europeo Janusz Wojciechowski, che ha ringraziato l’Italia. Ora guardiamo anche ai Paesi dell’Euromed, i 9 che si affacciano sul Mediterraneo. Questo ci consente di guardare oltre oltre il “Condominio Europa”. È ovvio, mentre altri guardavano i loro appartamenti, altri guardavano il pianerottolo: ad esempio il mare del Nord ha un pesca diversa dal nostro, ma abbiamo subito perdite in modo più impattante.

Ringrazio Giorgia Meloni che ha rimesso l’agricoltura su piano principale”.




Agrifish, Vallardi (Forza Italia): Sistema Italia si dimostra compatto e propositivo, i miei complimenti alle Associazioni di categoria

Le proteste di ieri a Bruxelles dimostrano ancora una volta la voglia di cambiamento degli agricoltori europei e soprattutto italiani, i quali hanno manifestato principalmente contro le misure della Pac: sostengo fermamente che vada rivista e migliorata senza dimenticare gli sforzi fatti fino ad ora’ così commenta Gianpaolo Vallardi le misure della Commissione per il comparto agricolo, emanate durante il meeting Agrifish.

‘Il punto cardine che va rivisto riguarda le ambizioni ambientali della Commissione. Il problema è che si è voluto esternalizzare il danno ambientale verso Paesi terzi aumentando di fatto le importazioni e di conseguenza anche il carbon footprint da esse derivante’ spiega Vallardi, Responsabile regionale agricoltura e fonti rinnovabili per Forza Italia in Veneto.

‘A preoccupare gli agricoltori inoltre sono gli eccessivi adempimenti burocratici richiesti. Si stima che ogni imprenditore agricolo passi due giorni interi a settimana compilare formulari e schede per ottenere gli aiuti previsti dalla PAC. Sono circa 84 giorni all’anno impegnati per la macchina amministrativa con un costo pari a circa 6 miliardi annui per l’agricoltura. Questo è inaccettabile.’ chiarisce preoccupato Vallardi, da sempre vicino alle istanze del settore agricolo.

‘I temi da affrontare sono molteplici a cui bisogna dare risposte concrete, ponderate e fattibili, senza cadere in slogan propagandistici, acchiappa voti’ continua Vallardi.

‘Il mio plauso va alle Associazioni di categoria, che hanno portato sui tavoli europei proposte intelligenti e praticabili nel breve e lungo periodo. Sono certo che tramite il loro indispensabile apporto tutto il comparto ne gioverà e avremo soluzioni reali a favore del settore’. Conclude Vallardi, congratulandosi con tutte le associazioni agricole.

‘Forza Italia si mette a disposizione per aiutare le associazioni a ottenere risultati in tempi brevi e certi’.

 




Agrifish, Caretta (FdI) grazie a impegno italiano UE cambia approccio ad agricoltura

“L’intenso lavoro del ministro Lollobrigida e di tutto il governo Meloni che in questi mesi hanno chiesto in ogni occasione possibile che la UE cambiasse approccio nei confronti del mondo agricolo sta dando i frutti sperati. Oggi ad Agrifish il ministro Lollobrigida, con coerenza e caparbietà, ha ribadito la necessità di imprimere una svolta alle politiche agricole europee, a partire da una profonda revisione della Pac, così come richiesto dagli agricoltori italiani ed europei. Finalmente si comincia a vedere un cambio di marcia che potrà solo produrre risultati positivi per gli agricoltori e per tutti noi cittadini europei”.




Cap, Agrifish, here is the document presented by Lollobrigida with the Italian demands

According to AGRICOLAE, here is the document presented today by the Minister of Agriculture, Francesco Lollobrigida, at the Agrifish Council in Brussels.

THE TEXT:

MAIN ITALIAN REQUESTS contained in the document “Agriculture, CAP, food sovereignty of the EU: reconnecting food and society” (presented as AOB to the Agrifish Council of 26 February):

The document highlights a number of difficulties linked to the environmental ambitions of the CAP, which are already inadequately funded, and to the expected reduction in financial resources.
The Italian side therefore proposes measures in the short and medium term to relaunch a fairer and simpler CAP:
– Radical simplification, not only by reviewing procedures where possible, but also by launching a programme for their systematic digitalisation.
– Ensuring adequate financial resources to support farmers’ incomes and maintain a viable rural fabric. Current funding is insufficient to ensure the necessary balance between economic and environmental sustainability.

– Increasing support for young people as an exception to the current CAP.
– Opening up EU and national stocks of agricultural products, based on specific needs, including local needs, expressed by Member States, to be supported by EU funds and also state aid.
– Increasing the financial envelope of the agricultural crisis reserve, to be financed from non-CAP resources, in order to avoid further cuts in direct payments.
– Reciprocity of production standards applied to third countries.
– Revision of the proposal for a regulation on nature protection so as not to impose additional burdens on the agricultural sector. Similarly, the commitments in the Soil Monitoring Directive need to be aligned with the actions in the CAP Strategic Plans.




Ue: Cia, primi passi ancora insufficienti e tempistiche inadeguate

 “Pochi passi avanti e un risultato nel complesso insufficiente. Mancano le risposte che il mondo agricolo si aspettava sulla drastica semplificazione degli adempimenti burocratici della Pac. Nella difficile situazione contingente, le aziende agricole -dichiara Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani– hanno più che mai bisogno di sostegno con interventi efficaci e immediati. Ci sembra, invece, che le tempistiche decise a Bruxelles non siano adeguate all’urgenza della crisi”. In merito all’equa distribuzione del valore lungo la filiera alimentare, Cia ritiene che non sia stata ancora colta la gravità del problema. I prezzi al consumo dei prodotti agricoli aumentano ma il reddito degli agricoltori si assottiglia, come già sottolineato nella nostra manifestazione a Roma del 26 ottobre. La giusta remunerazione agli agricoltori era stata, infatti, posta con grande enfasi da Cia all’attenzione delle istituzioni, con la richiesta di istituire un osservatorio europeo sui prezzi e le marginalità che condividesse dati di mercato e analisi a breve e lungo termine. “Ora ci aspettiamo un impegno da parte di tutti -conclude Fini- per individuare interventi da attuare a breve a sostegno degli agricoltori”.



Agricoltura, Procaccini (FDI-ECR): proposte italiane concrete a sostegno del settore

“Il documento presentato oggi dal ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida al Consiglio UE Agrifish, rappresenta una base importante per ridefinire l’intera politica agricola europea a favore degli agricoltori. Misure concrete, che da subito possono dare risposte alle esigenze del settore agricolo, mirando al supporto e valorizzazione delle produzioni ed eliminare la cappa ideologica che domina anche la politica agricola della UE”. 

Lo afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo. 

“Come sostenuto dal ministro Lollobrigida e in linea con il lavoro svolto da Fratelli d’Italia al Parlamento UE, la politica agricola UE deve essere modificata perché pensata prima del profondo mutamento del quadro geopolitico e quindi non più in linea con le esigenze del settore agricolo. Le proposte dell’Italia prevedono il sostegno al reddito degli agricoltori e il rafforzamento delle azioni per garantire la sovranità alimentare, con l’aumento del budget per un equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica a tutela degli agricoltori. Oltre a misure strutturali, come il rafforzamento della direttiva europea contro le pratiche sleali per tutelare le produzioni UE, e accordi commerciali internazionali basati sulla reciprocità, il documento italiano prevede l’aiuto alle produzioni e al sostegno dei prezzi dei prodotti agricoli, ma anche la moratoria sui mutui, semplificazione burocratica e per accesso ai finanziamenti e la sospensione della regola della messa a riposo dei terreni con effetto immediato”, conclude Procaccini.