L’Abbate (M5S): Agronomi e agrotecnici potranno redigere perizie per credito d’imposta 4.0

“I dottori agronomi e forestali, gli agrotecnici laureati e i periti agrari potranno redigere le perizie tecniche per accedere al credito d’imposta Agricoltura 4.0. È stato, infatti, approvato l’emendamento del MoVimento 5 Stelle al Dl Semplificazioni e Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura.

“Si tratta di una opportuna modifica normativa – prosegue – che fa sì che le imprese del comparto primario possano continuare ad affidarsi ai propri tecnici di fiducia anche per ottenere i benefici connessi al credito d’imposta 4.0, esteso alle azioni di investimento delle aziende agricole grazie alla Legge di Bilancio 2020. Sino ad oggi, infatti, per accedere al beneficio le imprese dovevano produrre una perizia asseverata che poteva essere rilasciata solo da un ingegnere o da un perito industriale, iscritti nel rispettivo albo professionale. Non appena il Dl Semplificazioni e Governance sarà convertito definitivamente in legge, invece, le aziende agricole potranno contare su figure professionali che meglio conoscono le caratteristiche del comparto primario come dottori agronomi e forestali, agrotecnici laureati e periti agrari” conclude.




Caa-Agea, Orlandi: vanno in tribunale contro la convenzione anche giornalisti e notai e tutto il Comitato Unitario professionale. Professioni a rischio discriminazione

Il 26 gennaio la prima udienza versus la convenzione Caa-Agea. Da quanto apprende AGRICOLAE infatti UniCaa, il Caa costituito da agronomi e liberi professionisti, andrà a far valere i propri diritti dinanzi al Tar al quale ha fatto ricorso in seguito al via libera della Convenzione.

“Sarebbe opportuno per uniformità di giudizio”, secondo il presidente del Collegio degli agrotecnici Roberto Orlandi, “far coincidere le udienze di tutti i ricorsi nella medesima giornata chiedendo l’anticipo delle udienze al 26 oppure lo spostamento dell’udienza UniCaa alla stessa giornata della prima udienza cautelare che cade a febbraio”.

“Un rinvio che non ha effetti sulla tempistica in quanto la convenzione in essere entrerà in vigore il prossimo 31 marzo”, spiega ad AGRICOLAE.

La questione ha preoccupato anche altre categorie non ‘agrarie’. Il Cup, il Comitato unitario professionale, ha deciso in un’assemblea dello scorso 11 gennaio, di partecipare ad adiuvandum al ricorso presentato dal Collegio degli Agrotecnici.

“Che il Cup scenda in campo si traduce nel fatto che oltre agli agrotecnici – unico interveniente diretto come ordine professionale – parteciperanno anche gli architetti (che hanno doppia adesione anche all RPT), agrotecnici, attuari, biologi, assistenti sociali, consulenti del lavoro, infermieri, giornalisti, psicologi, veterinari, le ostetriche, i tecnici di radiolpaogia medica, gli spedizionieri doganali e i notai. Per un totale di iscritti agli ordini secondo il Rapporto sulla situazione sociale dell’Italia del Censis del 2020 sono al 31 dicembre del 2019 1 milione e 180mila”, spiega ancora il presidente del Collegio degli Agrotecnici.

“L’interesse degli altri ordini è chiaro perché il principio portato avanti da Agea è devastante. Vengono espulsi dal mercato del lavoro degli operatori economici in relazione alla figura giuridica utilizzata per lavorare. Vale a dire che Agea ritiene idoneo un soggetto se è dipendente ed inidoneo quello stesso soggetto se è libero professionista indifferentemente dal livello di professione”, conclude.

 

 

 

 




Crea, dottori agronomi e forestali scrivono lettera a Bellanova: preoccupati e perplessi per nomina Gaudio

Continuano le perplessità da parte del mondo scientifico per l’imminente nomina di Carlo Gaudio presidente del Crea. Questa volta è il Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali ad esprimere “preoccupazione e perplessità” inviando una lettera al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

“Pur non esprimendo giudizi sulla persona – proseguono – sarebbe auspicabile la scelta di un profilo attinente agli ambiti di ricerca generali del Crea”.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la lettera:

 




AGEA, A FRONTE SFORZI GOVERNO A TUTELA LAVORO, ECCO PROPOSTA DEI PROFESSIONISTI CHE SALVA 2000 POSTI. SI ASPETTA OK PAGLIARDINI

Gli agronomi, gli agrotecnici e i periti agrari hanno redatto la controproposta da presentare al direttore generale di Agea Gabriele Papa Pagliardini per risolvere la questione relativa alla prossima convenzione Caa che – così come è stata studiata dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – fa perdere circa duemila posti di lavoro di laureati professionisti. Che non è cosa da poco nell’era post covid, quando ritrovare un lavoro puo diventare un impresa difficile.

La proposta – che ora è al vaglio di Pagliardini – prevede che i Caa si possano avvalere sia dei propri dipendenti sia dei professionisti iscritti all’albo. Ma non dei collaboratori che rappresentano attualmente una zona grigia non troppo circoscritta e il cui lavoro resta garantito da una forma di collaborazione variegata, non specificatamente afferente alle altre due tipologie.

Il direttore Agea e i presidenti degli ordini sono previsti in audizione in commissione Agricoltura del Senato nella giornata di domani. Presumibilmente, oltre agli affari assegnati relativi alla convocazione, saranno interpellati anche sulla convenzione Caa. Sono molti infatti, tra deputati e senatori, che hanno storto il naso all’idea che lo Stato (essendo Agea un ente pubblico vigilato dal Mipaaf) possa far volontariamente perdere il lavoro a duemila persone attraverso la modifica di una convenzione. Cosa che assume ancora più rilievo a fronte degli sforzi da parte del governo proprio per garantire il lavoro in un momento di emergenza del Paese.

Sempre domani il direttore Agea ha in programma una riunione con i Caa originariamente prevista per la mattina di oggi. Posticipata in attesa della proposta dei professionisti.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica in PDF la proposta dei professionisti che salva duemila posti di lavoro e al contempo mantiene l’architettura della proposta di Pagliardini. Senza un retromarch assoluto:

AGEA-CAA. PROPOSTA PROFESSIONISTI




PAGLIARDINI E AGROTECNICI, AGRONOMI E PERITI CONVOCATI IN COMAGRI SENATO

Il direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini è stato convocato, martedì alle 13.30 in commissione Agricoltura del Senato per parlare dell’affare assegnato sul crollo del prezzo del latte. Sempre martedì all 12.00 sono stati convocati i periti agrari, gli agronomi e gli agrotecnici sull’affare assegnato dei danni degli animali selvatici in agricoltura. Probabilmente – vista la portata della querelle sulla convenzione Caa e i duemila posti di lavoro a rischio – non è casuale che siano convocati entrambi lo stesso giorno.

Nel momento in cui il latte e i rivenditori rimasti aperti hanno aumentato il prezzo, non è chiaro come mai il prezzo del latte abbia subito un crollo pasasndo dai 0,39-0,40 a litro (il prezzo della sopravvivenza che garantisce l’ammortamento delle spese) a 0,34.




AGEA, DOPO LITI E VIDEOCALL DI 4 ORE PAGLIARDINI ALLE STRETTE SU CONVENZIONE CAA CHIEDE CONTROPROPOSTA A PROFESSIONISTI

Toni accesi –fino al calor bianco – nella videoconferenza nel corso della quale si sono incontrati i professionisti (agronomi, agrotecnici, periti agrari) e la dirigenza Agea, Pagliardini, Lorenzini e Martinelli.

L’incontro era stato fissato dopo che in commissione Agricoltura alla Camera il numero uno dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – che doveva essere audito in merito alle misure intraprese per far fronte all’emergenza Covid – era stato messo sotto torchio dai componenti Comagri relativamente alla nuova convenzione dei Caa. Che esclude i professionisti e mette a rischio circa duemila posti di lavoro.

Una mossa questa che – in tempo di Coronavirus dove il lavoro è un bene più prezioso che mai – ha fatto storcere il naso a non poche persone, oltre che ai diretti interessati.

In un clima di diffide penali, antitrust, lettere e comunicati stampa, l’ultimo capitolo si è svolto nella giornata di ieri: in un incontro digitale durato quattro ore nel corso del quale ognuno ha detto la sua. Da quanto si apprende non senza alzate di toni.

Sempre da quanto si apprende, sembrerebbe che a mettere alle strette Pagliardini sulla bontà della convenzione, siano stati gli agronomi, insieme agli agrotecnici. Tanto da portare il dg a chiedere una contro-proposta da valutare assieme alle altre parti interessate rivisitando così – e sarebbe per la terza volta – la convenzione Caa messa già a punto e pubblicata da AGRICOLAE il 14 maggio.

Oggi, lunedì 18, alle ore 11, è previsto un altro incontro virtuale, stavolta tra Agea e i Caa.

Da quanto apprende AGRICOLAE sembrerebbe inoltre che alcuni membri della commissione Agricoltura della Camera abbiano intenzione di riconvocare Pagliardini per vederci chiaro sulla vicenda. E che in commissione Agricoltura al Senato qualcuno lo stia aspettando al varco.

Nel frattempo gli agrotecnici hanno preparato una diffida penale – annunciata nei giorni scorsi – che dovrebbe essere recapitata a breve nei confronti del numero uno Agea.

AGEA, AGRONOMI NON SI PRESENTANO A RIUNIONE SU CONVENZIONE CAA

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Da quanto apprende AGRICOLAE gli agronomi – dopo la videocall di ieri in cui hanno fatto sentire le proprie esigenze manifestando forti perplessità a Pagliardini riguardo alla convenzione Caa – non si sono presentati alla riunione fra gli ordini professionali di oggi prevista per le 14:00 per mettere insieme una contro proposta congiunta