MADE IN ITALY, TINTO: FONDAMENTALE COMUNICARE IMPORTANZA DOP E IGP AL GRANDE PUBBLICO. IL VIDEO

“Fondamentale parlare di prodotti agroalimentari italiani. Siamo ciò che mangiamo, cio che abbiamo nel frigo o nella dispensa. Io conduco Decanter su Radio Due che porta avanti il concetto di vero Made in Italy e solo con una corretta educazione alimentare e l’alfabetizzazione del pubblico è possibile portare avanti il vero made in Italy agroalimentare. È fondamentale aprirsi come un grande vino”. Così Tinto ad AGRICOLAE a margine della conferenza stampa al Mipaaft del nuovo statuto di Aicig in Origin Italia. “Il settore enogastronomico non deve parlare solo all’interno del settore ma noi ci rivolgiamo al grande pubblico. È importante la comunicazione e la buona politica che porta avanti i prodotti Dop e Igp”.




Made in Italy, Aicig diventa Origin Italia. Baldrighi: svolta storica per essere piu uniti. VIDEOINTERVISTA

Una svolta storica, per il mondo dei Consorzi di Tutela delle DOP e IGP italiane: l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG – che fino ad oggi li ha rappresentati a livello nazionale e sovranazionale – cambia volto, per dar vita ad una nuova aggregazione che avrà come punti saldi il coinvolgimento tra i soci non più solo singole realtà consortili ma anche Associazioni dei Consorzi relativi a segmenti di prodotti a denominazione specifici. Su questi presupposti si sviluppa il progetto ORIGIN ITALIA, che nasce per allinearsi ancora di più alla prospettiva internazionale e per essere in rete con le Indicazioni Geografiche sotto lo stesso ombrello OriGIn Europa, alla cui nascita le realtà consortili italiane hanno incisivamente contribuito.

La presentazione ufficiale del nuovo organismo si è tenuta questa mattina al MiPAAFT con una conferenza stampa dal titolo “Da AICIG ad ORIGIN ITALIA, il significato di una svolta” – che si è tenuta a margine dell’Assemblea Straordinaria dei Soci – cui sono intervenuti, tra gli altri, il Primo Vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, onorevole Paolo De Castro, il Capo Dipartimento DIQPAI Andrea Comacchio, Il Capo Dipartimento ICQRF Stefano Vaccari, il Presidente di AICIG Nicola Cesare Baldrighi, il Presidente di Afidop Domenico Raimondo, ed il Direttore di OriGIn Massimo Vittori.

In sostanza, come spiega il Presidente di AICIG Cesare Baldrighi“occorre essere sempre più uniti per aumentare la conoscenza del valore delle denominazioni e allo stesso tempo sensibilizzare i consumatori su temi di stretta attualità sulla tutela dei prodotti. I Consorzi di Tutela che gestiscono i prodotti DOP, IGP ed STG hanno a più riprese fatto capire di voler fare sistema. La svolta verso cui stiamo virando con la trasformazione da AICIG a ORIGIN ITALIA è rappresentata soprattutto dal fatto che anche le Associazioni dei Consorzi di Tutela per le varie categorie merceologiche,- con Afidop in primis per i formaggi DOP e Isit per i salumi sia DOP che IGP – hanno convenuto sulla necessità di dare origine ad una nuova realtà associativa, un nuovo punto di riferimento per aggregare gli organismi dei prodotti definiti nella politica di qualità UE con le Indicazioni Geografiche. Se oggi ci rendiamo protagonisti di questo importante cambiamento – ha aggiunto Baldrighi – è perché insieme crediamo di poter costruire un confronto sempre più incisivo con le istituzioni sia nazionali che sovranazionali”.

Tale operazione si contestualizza in un quadro di riferimento in continua evoluzione: il sistema delle DOP, IGP ed STG italiane, detiene il primato nella UE sia come numero di denominazioni, sia come valore e quantità prodotta . Assumendo il nome di ORIGIN ITALIA, si è inteso rendere evidente il fatto di essere parte del mondo che riunisce i produttori delle Indicazioni Geografiche non solo nell’Unione Europea ma in tutto il globo.

Superata la parte formale dell’assemblea é doveroso entrare nel merito della nostra attività e quindi della ragione dell’incontro di oggi.

In primo luogo dobbiamo partire dalla crescente e consolidata considerazione che tanto in Italia quanto fuori dai confini nazionali, l’origine di un prodotto agroalimentare sia diventata una caratteristica determinante ed irrinunciabile.

I prodotti agroalimentari più rilevanti e prestigiosi, ovunque si vada, fanno sempre riferimento ad un preciso luogo di produzione. L’Unione europea ha esercitato un ruolo guida e di precursore in questo senso, oggi seguito e riconosciuto anche oltre i confini europei come attestano i numerosi accordi bilaterali ormai conclusi. In tali trattati il concetto di Indicazioni Geografiche, seppure con condizioni diverse e certamente migliorabili, é stato ovunque accettato, cosa impensabile fino a qualche anno fa dove il concetto di marchio privato registrato appariva intoccabile. Come attesta anche il progredire della nostra Associazione di appartenenza, Origin, con l’ampliarsi del numero delle proprie sedi nei diversi paesi fino agli USA ed addirittura a  Casablanca.

Inoltre le Indicazioni Geografiche sono sinonimo di produzioni locali non delocalizzabili e di marchi non cedibili. Tutti noi sappiamo bene quanta rilevanza abbiano questi temi nel nostro paese.

L’obiettivo quindi della nostra neonominata Origin Italia non può che essere quello di adoperarsi affinché tutte le produzioni DOP, IGP ed STG possano ampliare la propria attività, particolarmente attraverso i rispettivi Consorzi che Origin Italia si fregia di rappresentare.

In questo percorso la collaborazione con l’ente pubblico e soprattutto col Ministero di cui siamo ospiti, diventa uno snodo cruciale rispetto al quale Origin si propone come una estensione della Pubblica amministrazione, come uno sorta di braccio operativo che gode di maggiore dinamismo rispetto ai vincoli che un ente pubblico deve ragionevolmente rispettare. A tal fine sarà necessario trovare una comune visione sui temi strategici di maggiore rilievo ad iniziare dall’avvicinarsi della nuova PAC che deve essere un motore di ulteriore sviluppo delle Indicazioni Geografiche attraverso la spinta promozionale, la diffusione di una maggiore conoscenza del marchio DOP ed IGP, valorizzando il connubio con le possibili attività turistiche.  Promuovendo inoltre modelli organizzativi più semplici, partendo da una revisione delle modalità di valutazione e modifica dei disciplinari, tema particolarmente rilevante soprattutto per le Indicazioni Geografiche di minori dimensioni. Continuando comunque a difendere elementi di particolare significato quali i piani di regolazione dell’offerta produttiva.

Inevitabilmente questi temi coinvolgeranno i competenti uffici ministeriali e la stesura in corso di revisione dei decreti applicativi della legge 526/99 e credo che proprio in questa decisiva occasione si debba rinnovare il fattivo rapporto di collaborazione fra la nostra Associazione, portatrice degli stimoli e delle necessità che concretamente le aziende incontrano nella loro attività quotidiana, ed il lavoro della Pubblica Amministrazione, che nello svolgimento delle proprie mansioni al servizio dei cittadini potrà esprimere la più efficace sintesi dei provvedimenti utili al nostro comparto.

Contemporaneamente a questo lavoro si sta sviluppando al piattaforma informatica DOP IGP di cui attendiamo al più presto al sua attivazione ben sapendo che la conoscenza dei dati sta diventando un elemento di grande rilevanza nell’economia quotidiana.

Altrettanto delicato e meritevole di approfondimento é il tema della titolarità dei marchi “detenuti “ dai Consorzi di tutela riconosciuti, in virtù di una norma pubblica ma che molti Consorzi hanno promosso e creato ben prima della norma comunitaria del 1992 e per i quali marchi, le aziende socie dei diversi Consorzi hanno negli anni investito una cifra non lontana dai 2 miliardi di €.

Continuando nel segno della massima disponibilità e della massima collaborazione é importante riprendere anche gli aspetti sanzionatori e l’attività ispettiva in capo ai diversi organi dello Stato ed in parte delegati ai Consorzi per una chiara definizione dei ruoli e delle competenze. Ne deriva una puntuale difesa dei marchi autentici rispetto ai tentativi di imitazione e di corretto comportamento di quanti utilizzano i marchi delle  rispettive Indicazioni Geografiche.

Altro tema di grande attualità  e che dovrà coinvolgere il più rapidamente e seriamente possibile le Indicazioni Geografiche, riguarda la sostenibilità declinata nei suoi vari aspetti: utilizzo di farmaci ed agrofarmaci, benessere animale, emissioni.

Questo tema si innesta sul più vasto e complesso sistema delle certificazioni, con sovrapposizioni spesso di difficile gestione fra certificazioni normate e certificazioni volontarie o private di singoli enti o addirittura da parte della grande distribuzione.

Si apre a questo punto un argomento estremamente delicato riguardo i rapporti col mondo della distribuzione ed ai riflessi che questi hanno con la valorizzazione delel nostre produzioni e la conseguente ricaduta sui territori che le caratterizzano e la necessaria valorizzazione della materia prima che vi si produce, elemento imprescindibile di tutte le Indicazioni Geografiche. Resta in questa direzione inapplicata la chiara divisione sugli scaffali fra i prodotti DOP, IGP ed altri prodotti similari, che  non aiuta una corretta scelta da parte degli estimatori dei nostri prodotti.  Un notevole passo avanti é rappresentato dalla direttiva UE per contrastare le pratiche commerciali sleali.

Infine voglio sottolineare il rapporto con la Fondazione Qualivita che andrà rafforzandosi significativamente a ulteriore testimonianza che l’appuntamento di oggi rappresenta la volontà e l’impegno a migliorare e rendere più efficiente il nostro sistema e la nostra organizzazione, coscienti della responsabilità che ci compete.

Augurandomi di avere toccato con completezza gli argomenti di nostro interesse, vorrei sottolineare il livello egregio al quale il sistema delle IG é comunque giunto ad oggi, nonostante le molte cose che ci proponiamo di migliorare ed al quale non saremmo potuti addivenire senza l’impegno del Ministero e dei legislatori ai quali va la nostra convinta riconoscenza”.

MADE IN ITALY, DE CASTRO: ORIGIN ITALIA IMPORTANTE PER FAR CRESCERE CONSORZI IN EUROPA, DISCIPLINARI PIÙ FLESSIBILI

Questa è un’occasione importante spiega il primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro oggi durante la presentazione di Origin Italia al Mipaaft. “Questo è un passaggio non banale. Abbiamo bisogno che il sistema dei consorzi italiani abbia nell’interlocuzione un ruolo importante in Europa. Abbiamo bisogno di crescere nel sistema della qualità e delle indicazioni geografiche”. Tra i punti cruciali da affrontare secondo il primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, anche “rendere più flessibili le modifiche dei disciplinari”: “occorre riuscire a trovare il modo di armonizzare le proposte di modifica”.

“Siamo in un’Ue a 28, forse diventeremo 27. Ma bisogna dire forse, perché per come stanno andando le cose magari rimarremo a 28. Non escludo infatti che una bocciatura di Westminster riporti a un ritorno di referendum”.

Al fine di comprendere meglio il passaggio da AICIG ad ORIGIN ITALIA, è utile sottolineare come i risultati ottenuti nel
riconoscimento delle Indicazioni Geografiche a livello internazionale sia dovuto in maniera importante proprio alle azioni ed alla
presenza dell’Italia nelle trattative che hanno condotto agli accordi internazionali sulla tutela di esse. Dalla Conferenza di Stresa del
1951 -primo accordo a tutela delle denominazioni di origine e tipiche dei formaggi che ha condotto nel 1954 alla prima legge
nazionale e al riconoscimento dei Consorzi con attività di vigilanza su produzione e commercio – al Regolamento CEE 2081 e 2082
del 1992 che ha sancito il riconoscimento delle DOP, IGP ed STG a livello di Comunità Europea, allora composta da 12 Paesi.
L’Italia ha avuto un ruolO di primo piano anche nel 2003 quando, con l’obiettivo di riunire i produttori delle IG anche di altri
continenti, nasce di fatto la rete OriGIn, che nel 2018 ha poi trovato terreno fertile affinché si sviluppasse una omologa realtà anche a
livello europeo prima ed italiano poi.

MADE IN ITALY, TINTO: FONDAMENTALE COMUNICARE IMPORTANZA DOP E IGP AL GRANDE PUBBLICO. IL VIDEO

“Fondamentale parlare di prodotti agroalimentari italiani. Siamo ciò che mangiamo, cio che abbiamo nel frigo o nella dispensa. Io conduco Decanter su Radio Due che porta avanti il concetto di vero Made in Italy e solo con una corretta educazione alimentare e l’alfabetizzazione del pubblico è possibile portare avanti il vero made in Italy agroalimentare. È fondamentale aprirsi come un grande vino”. Così Tinto ad AGRICOLAE a margine della conferenza stampa al Mipaaft del nuovo statuto di Aicig in Origin Italia. “Il settore enogastronomico non deve parlare solo all’interno del settore ma noi ci rivolgiamo al grande pubblico. È importante la comunicazione e la buona politica che porta avanti i prodotti Dop e Igp”.




MADE IN ITALY AGROALIMENTARE SUL WEB: RINNOVATO ACCORDO TRA MIPAAFT, ICQRF, CONSORZI DI TUTELA ED EBAY

È stato siglato oggi dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo il protocollo d’intesa tra eBay e l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF), l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG), la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani (Federdoc), per la difesa del Made in Italy agroalimentare sul web.

L’accordo, della durata di due anni, ha come obiettivo quello di proteggere dalle contraffazioni sul sito web eBay le indicazioni geografiche italiane Dop e Igp, tutelare il Made in Italy agroalimentare e vitivinicolo e favorire la presenza nel mercato online dei prodotti italiani autentici e di qualità. L’intesa prevede anche una nuova collaborazione, tra Mipaaft, ICQRF ed eBay per garantire la protezione dei consumatori online anche sotto il profilo delle corrette informazioni in etichetta di tutti prodotti agroalimentari in vendita.

“Dobbiamo difendere la qualità dei nostri prodotti Made in Italy e fare il più possibile per contrastare l’italian sounding. Il rinnovo dell’intesa di oggi va proprio in questa direzione. In questi anni l’accordo con eBay ha portato a ottimi risultati. Non bisogna abbassare la guardia. Insieme all’ICQRF, che si cura della tutela delle eccellenze italiane in giro per il mondo, stiamo lavorando con tutti, sotto ogni punto di vista, affinché i nostri prodotti di qualità vengano apprezzati così come sono e non ci siano contraffazioni – ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio.  – In questa direzione va l’allargamento dell’intesa con eBay anche sul controllo delle etichette. I cittadini devono essere messi nella condizione di scegliere con la massima trasparenza ciò che mangiano, la provenienza del prodotto, le materie prime con cui il l’articolo è composto per poter acquistare consapevolmente e al sicuro da ogni tipo di frode”.

“Il rinnovo dell’accordo con Mipaaft, AICIG e Federdoc conferma l’impegno costante di eBay per la promozione del Made in Italy e rappresenta un’altra tappa importante nel percorso intrapreso per la tutela e promozione delle eccellenze italiane sulla nostra piattaforma – ha spiegato Andrea Moretti, Direttore Affari Legali di eBay in Italia – In particolare, questo protocollo d’intesa non solo costituisce uno strumento prezioso per fare rete con istituzioni e consorzi ma conferma il nostro impegno nella lotta alla contraffazione, da sempre uno dei temi chiave per eBay”.

“AICIG – ha commentato il Presidente dell’Associazione Italiana dei Consorzi della Indicazioni Geografiche Cesare Baldrighi – esprime la massima soddisfazione per il rinnovo del Protocollo, siglato con l’intento di tutelare le Indicazioni Geografiche online attraverso la rimozione di annunci di vendita posti a violazione dei prodotti. Un accordo che condividiamo in ogni sua parte, compreso l’allargamento dell’intesa al controllo sulle etichette introdotto in questo protocollo e annunciato dal Ministro Centinaio. La nostra Associazione, in rappresentanza dei Consorzi, plaude quindi al rinnovo e auspica di continuare con fattiva collaborazione di tutte le parti a tutelare in rete sia i prodotti evocati fraudolentemente, sia i consumatori che in questo modo avranno la garanzia di acquistare solo denominazioni originali”.

“Il commercio elettronico è una realtà in continua crescita, caratterizzato dall’estrema rapidità nella formulazione degli ordini e nella consegna dei prodotti. È poi una pratica commerciale con una dimensione globale. Questo lascia prefigurare la necessità di intervenire con immediatezza per le attività di tutela dei prodotti DOP e IGP – così il Presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro – La collaborazione fra il fornitore del servizio eBay, l’autorità nazionale di riferimento Mipaaft e le associazioni dei Consorzi dei prodotti DOP ed IGP permette di intervenire prontamente e in sinergia per assicurare la tutela dei consumatori e favorire la commercializzazione dei prodotti.”




UN NUOVO SEMINARIO FORMATIVO DI AICIG, TRA NEUROSCIENZE ED IMMAGINE AZIENDALE

AICGPromozione e valorizzazione dei prodotti secondo la strategia del packaging, ovvero come i dettagli possano fare la differenza nell’orientamento della scelta di prodotti DOP e IGP: uno spunto di dibattito che è stato approfondito nel corso del seminario formativo di AICIG in programma questa mattina, lunedì 24 settembre, a Roma nella sede dell’Associazione. Questo è infatti il tema su cui si è svolto l’incontro che ha coinvolto i rappresentanti dei Consorzi ed un esperto in materia di neuroscienze e scienze comportamentali, il quale ha portato il proprio contributo scientifico su come i dettagli nel packaging siano in realtà degli asset in grado di fare la differenza nella creazione del desiderio di acquisto di un prodotto DOP o IGP.

In particolare, dopo l’introduzione della Responsabile Tecnica di AICIG Rita Serafini, a nome dei Consorzi sono intervenuti per portare l’esperienza di Best Practice delle proprie realtà, il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Sabina DOP Stefano Petrucci, il Responsabile Tecnico Direttore del Consorzio di Tutela Chianti Classico DOP Fiammetta Nizzi Grifi ed il Direttore del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP Salvatore Chiaramida.

Leo Bertozzi, segretario di AICIG, ha dichiarato: “Il packaging è quell’attività attraverso la quale un’azienda delinea  la propria identità di prodotto.  Infatti, nonostante il termine packaging riconosca il processo materiale di confezionamento di un prodotto, l’attività di packaging fa riferimento ad una serie di aspetti immateriali legati alla realizzazione della confezione con la quale il prodotto si presenta sul mercato.
In altre parole, – continua il segretario Bertozzi – studiare un confezionamento vuol dire elaborare ed utilizzare una serie di meccanismi estetici che hanno lo scopo di comunicare un’idea, un’esigenza, un valore a colui che andrà ad utilizzare il prodotto, e cioè il consumatore. Tale accezione è ancor più consistente nel settore agroalimentare, dove il packaging ha, per l’azienda, una valenza strategica sempre maggiore”.

CHI E’ AICIG – L’Aicig – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche – è un’associazione senza scopo di lucro costituita tra i Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf ai sensi dell’art. 14 della Legge 21 dicembre 1999, n. 526. La maggioranza dei Consorzi di tutela italiani ha individuato nella formula associativa la chiave strategica competitiva per tutelare, valorizzare e promuovere all’unisono le rispettive indicazioni geografiche, espressioni del patrimonio agroalimentare del nostro Paese che rivelano le identità storico – culturali dei distretti di riferimento.

LA MISSION DI AICIG – Nell’ottica di fornire sostegno a tali realtà distrettuali nel 2006 viene istituita l’Aicig, il cui obiettivo principale è supportare la politica delle Indicazioni Geografiche in sede nazionale, comunitaria e internazionale, nonché favorire lo sviluppo omogeneo del settore, promuovendo un costante confronto tra tutti i Consorzi Soci.

I NUMERI DI AICIG – Ad oggi AICIG rappresenta 66 realtà consortili relative a denominazioni agroalimentari (vini esclusi) italiane, rappresentative di circa il 95% delle produzioni italiane ad indicazione geografica. Ad essere maggiormente rappresentati sono i prodotti caseari (22 denominazioni), gli ortofrutticoli e cereali, freschi e trasformati (22 denominazioni), i prodotti a base di carne (11 denominazioni), gli olii (6 denominazioni), le carni fresche (3 denominazioni)  e gli aceti balsamici (3 denominazioni).

LE IG IN ITALIA ED IN EUROPA – Ad oggi sono 297  le Indicazioni Geografiche italiane (vini esclusi), a fronte di 1.409 a livello europeo (fonte Qualivita). Il valore economico delle DOP e IGP italiane ammonta a circa 15 miliardi di euro (fonte portale EU Door).




CETA, BALDRIGHI: UNICO BALUARDO ITALIANO CONTRO ITALIAN SOUNDING

“Le quote di importazione di formaggio italiano in Canada senza dazio passano da 11 mila a 29mila tonnellate in cinque anni. Questo è l’unico dato che conta. Così ad AGRICOLAE il presidente dell’Associazione nazionale Consorzi indicazioni geografiche vigilata dal Mipaaf, Aicig, nonché presidente del Consorzio del Grana Padano Cesare Baldrighi in merito alle polemiche che si sono alzate riguardo al Ceta. E a chi vorrebbe che non tornasse neppure in aula. “Bene ha fatto il ministro Centinaio a dire che è necessario aspettare”, prosegue. “Occorre istituire quanto prima un tavolo tecnico per valutare gli esiti della situazione”. Ma non è solo questo, spiega ancora Baldrighi. “L’accordo sul Ceta è l’unico baluardo concreto in nostro possesso per combattere le falsificazione. Il vero nemico all’estero del made in Italy è l’Italian sounding”.




MIPAAF-T, BALDRIGHI, AICIG: BENE SINERGIA PRODUTTIVA TRA MADE IN ITALY E TURISMO PER ESPRIMERE POTENZIALE INESPRESSO

Bene per il presidente di Aicig, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, Cesare Baldrighi, la decisione di trasferire il dipartimento del Turismo all’interno del Mipaaf: “si potrebbe tradurre in un’importante ulteriore attrattività per l’italia”, spiega ad AGRICOLAE. “E per i prodotti a denominazione di origine non può essere che un nuovo elemento di diffusione, di marketing e di conoscenza del prodotto nel mondo. Questa decisione può portare – precisa – a una sinergia produttiva”. “Un passo importante” che per Baldrighi “non deve far dimenticare tuttavia quello che è il core busness del ministero dell’agricolura”. Il turismo italiano – prosegue – ha un potenziale ancora inespresso che potrebbe trovare proprio in una sinergia con i prodotti del made in Italy di eccellenza una valvola di sfogo che può divenire un volano per l’economia del sistema Paese dando nuovo impulso sia all settore agroalimentare che alle imrpese turistiche”, conclude.




MADE IN ITALY: SIGNIFICATO SALVAGUARDIA E PROTEZIONE DOP E IGP: AICIG PRESENTA ATTIVITA’ 2017 

AICIG

AICIG, PRESENTATE LE ATTIVITA’ 2017 SU DOP E IGP

Salvaguardia, significato e protezione delle DOP e delle IGP: questi i tre main topics che hanno caratterizzato la conferenza stampa tenutasi ieri a Roma presso la sede di AICIG con la quale sono state presentate le attività associative portate avanti nel corso del 2017. Argomenti che per il mondo delle Denominazioni rivestono una primaria importanza: dalla salvaguardia delle produzioni intese anche come patrimonio culturale di interi territori, alla definizione del significato intrinseco dei marchi DOP e IGP fino alla riconosciuta esigenza del legislatore europeo di prevederne una tutela sui generis, specialmente per quei marchi collettivi che in aree geografiche extra-UE godono di tutela inferiore rispetto a quella concessa ai marchi commerciali, nell’ottica di un pieno ed effettivo riconoscimento dei diritti di proprietà intellettuale ad essi connessi, soprattutto all’interno degli accordi bilaterali e multilaterali che l’Unione europea sottoscrive con i Paesi terzi.

 

#####
In tale attività, a rivestire un ruolo da protagonista sono le realtà consortili, per le quali si rende necessario o quantomeno auspicabile procedere secondo un approccio articolato ma soprattutto condiviso: a fare la differenza è l’esperienza e le buone pratiche messe in atto da esse nello svolgimento delle funzioni pubbliche a cui vengono delegati, anche attraverso un dialogo costante animato con organizzazioni di settore di altri Paesi europei.  Se a livello nazionale infatti essi agiscono con specifiche e mirate attività di vigilanza, a livello internazionale grazie all’intervento dei Consorzi è possibile tutelare Ex Officio le Denominazioni se i tentativi di imitazione o frode intervengono entro i confini dell’Unione Europea, mentre si fanno portavoce degli interessi rappresentati con accordi di libero scambio multilaterale se l’abuso proviene da Paesi extracomunitari, vedi CETA con il Canada o quelli recentemente siglati con Cina e Giappone. A livello multilaterale, in sede di Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale  OMPI/WIPO, il riferimento é la Convenzione di Lisbona.

#####

In Italia, a rappresentare la maggioranza dei Consorzi di tutela di DOP e IGP è l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG, che attraverso la voce del Presidente Cesare Baldrighi tiene a sottolineare come “la rete dei Consorzi realmente rivesta un ruolo strategico nella definizione di politiche per la valorizzazione e la tutela dei prodotti DOP e IGP. AICIG – prosegue – riunisce infatti 64 Consorzi di tutela riconosciuti che rappresentano oltre il 90% del valore economico complessivo espresso dalle DOP e IGP italiane e circa 1/3 del valore economico totale della produzione europea attribuita alle Indicazioni Geografiche  agroalimentari. Attraverso il sistema dei consorzi – aggiunge – si va a tutelare quella biodiversità caratteristica del patrimonio agroalimentare italiano, riflesso in una varietà e moltitudine di prodotti che spesso difettano di adeguata visibilità e dei quali occorre raccontarne le peculiarità, perseguendo anche lo spirito insito in quella strategia di crescita economica attesa per il 2020 e registrata da quelle filiere della qualità certificata che hanno necessità di “recuperare terreno”, in termini di valore economico espresso, rispetto a produzioni già affermate sui mercati”.

 

#####
Presentando il resoconto delle attività di AICIG per il 2017, è stato altresì ribadito in sede di conferenza stampa come di fatto vada avanti con successo l’azione di contrasto alle frodi online intrapresa insieme a ICQRF, Federdoc e i colossi dell’e-commerce Ebay, Amazon e Alibaba: grazie alla ratifica di specifici accordi oggi appare infatti più facile intervenire, facendo rimuovere gli annunci di vendita posti a violazione dei prodotti. Ciò significa disporre di un efficace strumento di tutela del consumatore che in questo modo può ricevere maggiori garanzie di autenticità per il made in Italy agroalimentare acquistato in rete.