Elezioni, terremoto riconteggio: rischiano Bossi, Speranza fino a Mattia. Su sito Viminale ci sono ancora tutti

Roberto Speranza rischia di non essere eletto in Campania e così anche Aldo Mattia in Basilicata e Umberto Bossi in Lombardia. A prendere i loro posti sarebbe Forza Italia. Secondo Il Quotidiano del Sud infatti, il riconteggio sarebbe ancora in atto in otto situazioni e tra oggi e domani sarebbe atteso un risultato che non esclude nuove sorprese dell’ultima ora. Secondo il responsabile del Partito dei Radicali di Perugia Michele Guaitini, “Forza Italia potrebbe strappare un seggio al Pd. Ci sono 5294 voti di differenza ma arrivano rumors di consistenti differenze con i dati presenti nei verbali per cui la prendiamo in considerazione. Entrerebbe Guido Milanese e potrebbe uscire il ministro della Salute Roberto Speranza. Anche se il seggio per il Pd potrebbe anche saltare in Veneto salvando così l’attuale ministro della Salute .

In Basilicata invece due casi: uno che partirebbe dal riconteggio dei voti che riguardano la Calabria dove l’ultimo seggio con i resti è stato preso dal Centrodestra con il Centrosinistra non troppo lontano, 1795 voti di differenza. Nel caso in cui il centrosinistra riuscisse con il riconteggio a prendere il seggio – spiega Guaitini – avremmo una infinita serie di effetti a cascata. Enza Bruno Bossio del Pd conquisterebbe il seggio in Calabria dove lo perderebbe Elisa Scutellà del M5S. Infine in Basilicata Fdi perderebbe il seggio di Aldo Mattia e lo conquisterebbe Forza Italia con Michele Casino.

In Abruzzo infine, viene conteso l’ultimo seggio il terzo polo e il centrosinistra per 3660 voti. Qualora il centrosinistra riuscisse a strapparlo entrerebbe Stefania Di Padova del Pd a danno di Giulio Sottanelli di TP, il quale recupererebbe il proprio seggio in Umbria con Giacomo Leonelli al posto di Emma Pavanelli del M5S.

In Piemonte 1 perderebbe il seggio per il Pd Maria Cecilia Guerra e lo conquisterebbe Forza Italia con Immacolata Zurzolo. Infine in Lombardia 2 Bossi perderebbe il suo seggio a favore di Alessandra Todde del M5S che lascerebbe il suo posto in Sardegna alla Cherchi.

Attualmente sul sito Eligendo del Viminale, gli eletti sono ancora tutti al loro posto, da Speranza a Bossi passando per Mattia. Ma le lettere ancora non sono arrivate a tutti.

Governo, Meloni aspetta Salvini per sciogliere nodo del veto su Viminale. Mise, Lavoro o Infrastrutture. Mipaaf a rischio autogol




Coldiretti, Meloni: sovranità alimentare cruciale nel nuovo governo. Tutti gli INTERVENTI: Prandini, Gesmundo, Tajani, Patuanelli, Centinaio, De Castro, Alemanno, Pecoraro Scanio, Scordamaglia, Fontana, Martina

C’è tutto il mondo della Politica e delle imprese alla seconda giornata del Villaggio contadino della Coldiretti di Milano. Obiettivo è fare il punto sulle criticità che sta vivendo in questo momento l’agroalimentare già guardando alle soluzioni per un ‘Italia del domani. Basata sull’economia reale e sul lavoro della terra, occupazione e imprese. E per dire no, con una petizione firmata anche da Giorgia Meloni presente all’evento, al cibo sintetico. Tutto a suon di “a mano a mano” di Rino Gaetano, usato anche da Fratelli d’Italia in piazza.

Coldiretti, Meloni: Agroalimentare nel nuovo piano industriale del Paese su cui stiamo lavorando. Sovranità alimentare tema centrale. Populisti? semplicemente lucidi

Coldiretti, Tajani: Finanza sostenga economia reale, non il contrario. No distruggere Agroalimentare, rivedere Pac

Coldiretti, Prandini: Abbiamo un nemico in Ue, si chiama Timmermans. Difendere Made in Italy da cibo sintetico, siamo i più sostenibili ma Ue penalizza produzioni

Coldiretti, Gesmundo: Assurda direttiva emissioni Timmermans, sostenuto da pseudo ambientalisti e GreenPeace. Così chiudono stalle in Ue e si importa col Mercosur

Coldiretti, Gesmundo: Cibo sintetico nella mani di venti persone, già proprietari di comunicazione e medicina. Vengono spesi miliardi per occultare il problema

Coldiretti, Philip Morris: grazie ad accordo con Coldiretti il più grande impianto di questo secolo. Pesiamo mezzo punto Pil e diamo lavoro a 38mila persone

Coldiretti, Patuanelli: Cibo sintetico non è risposta. Rischio per la democrazia, si concentra nelle mani di poche multinazionali

Coldiretti, Centinaio: castello Nutriscore sta crollando e fondatore sempre più nervoso. Proseguire lavoro di squadra in Ue

Coldiretti, Scordamaglia: ci sia reciprocità con altri Paesi. Confronto sia sui numeri, non su semplificazioni ideologiche

Coldiretti, Pecoraro Scanio: Timmermans si dimetta. Alemanno: Ue decida se stare con i popoli o con Multinazionali

Coldiretti, De Castro: ci batteremo contro chi dice che agricoltura inquina come una ciminiera

Coldiretti, Fontana: essenziale intervenire contro siccità. Incrementare investimenti in agricoltura per essere indipendenti

Coldiretti, Martina: grazie per leadership che svolge a tutela agricoltura e cibo sano in tavola

Elezioni, Aldo Mattia, Coldiretti, alla Camera con Fratelli d’Italia

Era già stato scritto:

Coldiretti, Prandini e Salvini lanciano da Milano il Ministero della Sovranità Agroalimentare. VIDEOINTERVISTE E INTERVENTI




MADE IN ITALY, NAUFRAGA PROGETTO TERMINAL DEL GUSTO BY CAMPAGNA AMICA COLDIRETTI. DOVEVA ESSERE RETE FORMATA DA 61 IMPRESE E COOPERATIVE UECOOP. E ORA LA REGIONE CHIEDE RESTITUZIONE DI 2 MLN DI EURO

Ricordate il Terminal del Gusto di Civitavecchia nato da un’idea che portava l’egida Coldiretti che doveva mostrare, come fosse una ‘vetrina’, il made in Italy agroalimentare a tutti i turisti in arrivo e in partenza? Un nulla di fatto. E ora la Regione Lazio, nel bollettino n.94 (che AGRICOLAE allega in PDF) pronuncia “la decadenza totale degli aiuti concessi al beneficiario IL BUONO SRL, titolare della domanda di aiuto n.8475921014 con recupero dell’importo indebitamente percepito”. Si tratta di un contributo pubblico – si legge nella determina regionale – di 1.999.999.92  concesso con l’atto 873/RM/2014 del 21/11/2014. L’importo complessivo erogato – di cui la regione chiede la restituzione – è pari a 1.997.741,20 euro maggiorato dagli interessi legali. La prima tranche, da poco più di un milione di euro, è stata pagata il 27 /05/2015 mentre la seconda tranche da 989mila euro è stata pagata il 16/11 2015.

La motivazione è dovuta al fatto che, in violazione del comma 1, lettera B dell’articolo 22 dell’allegato 1 della Deliberazione della giunta regionale del Lazio n. 412/2008 e degli impegni sottoscritti con l’atto di concessione, il beneficiario ha cambiato l’assetto proprietario come da provvedimento del Tribunale Civile di Roma – sezione fallimentare n.681/2017 del 22/09/2017.

Risale infatti a mesi fa l’annuncio della richiesta di autofallimento. Con molti creditori alle porte che provengono da operatori economici locali.

Riguardo al fallimento del progetto il “Terminal del gusto” di Civitavecchia, Aldo Mattia già direttore di Coldiretti Lazio e presidente del Buono Srl, sentito da AGRICOLAE, riferisce che “non si tratta di un progetto nato da Coldiretti ma dalla società il Buono Srl, di cui non risulto titolare”. L’attuale direttore di Coldiretti Basilicata dichiara inoltre che, a seguito della richiesta di autofallimento, non risultano più titolari e che qualsiasi domanda dovrà essere pertanto rivolta al curatore fallimentare che sta gestendo la pratica.

“È stata data alla Coldiretti del Lazio la possibilità di sperimentare questo percorso, e in questa regione il porto che gestisce il maggior traffico turistico internazionale, è Civitavecchia” aveva dichiarato in un’intervista Aldo Mattia a MicroFinanza all’epoca del progetto quando era direttore di Coldiretti Lazio e presidente di BUONO SRL. “Ricevuto questo mandato sono stati subito organizzati una serie d’incontri con gli agricoltori locali, al fine di raccogliere le adesioni per costituire quella che sarebbe stata la società di gestione del progetto: “Il Buono srl”. Una società composta da 10/12 imprenditori agricoli laziali. Subito dopo abbiamo iniziato la costruzione della rete d’imprese agricole e sono già 60 quelle che hanno sottoscritto quel contratto che garantirà al “Terminal del Gusto” il prodotto agroalimentare da vendere ai turisti, che sarà per un 60% laziale e per il restante 30%, nazionale. Questa rete d’imprese è però destinata a crescere man mano che si svilupperà il volume di affari, nel frattempo Coldiretti ha promosso la nuova centrale di cooperative VoiCoop e le cooperative aderenti porteranno nel Terminal del Gusto, carne, pesce, pasta, ecc” aveva poi precisato.
Doveva essere –  si legge sul sito della Coldiretti da un comunicato stampa del 2015 – “uno spazio multifunzionale per la commercializzazione dei prodotti e delle eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy, che verrà integrato da un servizio di accoglienza e ristorazione, grazie a una rete composta da 61 imprese nazionali e cooperative aderenti a Ue-Coop, che hanno deciso di investire sul futuro”.
Qui di seguito AGRICOLAE pubblica in PDF il bollettino della Regione Lazio