Dieci anni di settore Primario che trasforma il Secondario e muove il Terziario raccontati dai ministri e dai presidenti

Agricolae compie 10 anni.

Grazie a tutti voi che contribuite con il vostro lavoro, a voi che leggete e a voi che apprezzate e in caso criticate quanto fatto da questa redazione.

Qualcuno ci ha ringraziato per il nostro lavoro, ma siamo noi a dover ringraziare tutti coloro che usano questo mezzo di informazione per conoscere e far conoscere  e – quando ci si riesce – a risolvere i problemi di questo meraviglioso comparto.

Inutile qui parlare di dati a chi i dati li conosce meglio di tutti. Come è superfluo parlare di Pil, di economia reale, lavoro, importanza strategica o di garanzia sociale. Oppure di tradizioni, cultura, bontà, storia e bellezza. Come diventa inutile parlare finanche di sicurezza alimentare e del ruolo di peace keeper che svolge il comparto nelle aree del mondo a rischio guerra: ogni paese considerato civile dovrebbe dare per scontato come tutto ciò dipenda dall’Agricoltura, settore Primario che si trasforma in Secondario e che muove il Terziario.

Ma non è mai inutile parlare di terra, perché è dalla terra che noi veniamo. Come vengono dalla terra e dal mare tutte le forme di vita che conosciamo.

E chi lavora la terra è per definizione un padre fondatore della nazione, un tutore e un eroe.

Potrebbe dunque apparire blasfemo pensare che c’è chi vorrebbe demonizzare i prodotti naturali che arrivano in tavola per sostituirli con prodotti artificiali di proprietà di pochi, nati e cresciuti nell’acciaio. O immaginare interessi economici mascherati con un buonismo ambientale che rischia di aver di buono ben poco, e certo non a tavola.

Certo che questo non farebbe bene alla terra, dato che la terra dipende da chi la cura e la ‘coltiva’. E neppure all’uomo, che dipende dalla terra stessa da cui proviene.

Un rapporto, quello tra l’uomo e la terra di dare-avere-dare.

Ma sappiamo che una società colta e civile queste cose le sa già. Altrimenti non sarebbe colta e civile.

Agri-cultura è la parola chiave del 2023 con la quale l’Italia, paese della terra e del mare, può portare nel mondo l’educazione alla cura della terra.

Perché troppo spesso guardiamo al cielo con meraviglia e troppo di rado guardiamo verso il basso, dove poggiano i nostri piedi.

Anno 2022: 

2022-2023, l’editoriale di Francesco Lollobrigida: difendere legame millenario tra la terra e gli italiani per seminare l’Italia del futuro

2022-2023, l’editoriale di Patrizio La Pietra: basta inseguire emergenze, da questo governo soluzioni strutturali

2022-2023, l’editoriale di Luigi D’Eramo: l’economia della terra è l’economia reale garanzia di ogni società

2022-2023, l’editoriale di Luca De Carlo: si riporta “la chiesa al centro del villaggio”. Settore Primario torna ad essere primario

2022-2023, l’editoriale di Mirco Carloni: ottimista per Paese che si muove per la prima volta come un’unica macchina che riparte

2022-2023, l’editoriale di Frascarelli e Zaganelli: le prospettive per l’anno che si apre

2022-2023, l’editoriale di Carlo Gaudio: la ricerca alleata del futuro per produrre sempre di piu con meno

2022-2023, l’editoriale di Ettore Prandini: di questi anni resterà l’eco nella storia, ma nessun beneficio spostando il cibo dalla terra ai laboratori

2022-2023, l’editoriale di Massimiliano Giansanti: un Paese moderno deve poter produrre ciò di cui ha bisogno

2022-2023, l’editoriale di Cristiano Fini: imprenditori agricoli capaci di trasformare ansie negative in energia positiva

2022-2023, l’editoriale di Tommaso Battista: l’anno che è stato e quello che verrà

2022-2023, l’editoriale di Carlo Piccinini: programmazione a lungo termine la sfida più grande

2022-2023, l’editoriale di Giampaolo Buonfiglio: finalmente si può invertire la rotta tracciata negli ultimi anni

2022-2023, l’editoriale di Francesco Vincenzi: sfida Anbi determinante per la sicurezza, la competitività e la bellezza del Paese

2022-2023, l’editoriale di Luigi Scordamaglia: scegliere ora da che parte stare o il prezzo di una decisione sbagliata lo pagheranno le future generazioni

2022-2023, l’editoriale di Maurizio Gardini: promuovere e realizzare un nuovo Umanesimo che metta al centro la persona

2022-2023, l’editoriale di Fabio Massimo Pallottini: sfide si chiamano sviluppo, efficienza, innovazione, resilienza e capacità di risposta al cambiamento

Anno 2021:

Fine 2021-inizio 2022, Patuanelli: risorse mai viste prima, ora Agricoltura 5.0 che nasce da transizione 4.0. Rimpianto per Pac poco semplificata da Ue

Fine 2021-inizio 2022, Battistoni: emergenze affrontate con spirito di squadra, Agroalimentare ha guadagnato ruolo centrale

Fine 2021-inizio 2022, Centinaio: fondamentale spendere presto e bene risorse e cogliere opportunità

Fine 2021-inizio 2022, Vallardi: gettate le basi per questioni fondamentali che si chiuderanno nei prossimi mesi. Investimento futuro è in agricoltore custode territorio

Fine 2021-inizio 2022, Gallinella: semplificazione e tecniche di evoluzione assistita. Agricoltura responsabile solo del 7% emissioni

Fine 2021-inizio 2022, Giansanti: serve quanto prima strategia nazionale. Allarmi Oltreoceano su impatto Farm2Fork, ma da Ue nulla

Fine 2021-inizio 2022, Prandini: criticità diventino opportunità, ora strategia nazionale ma siamo su strada giusta

Fine 2021-inizio 2022, Verrascina: soluzioni condivise e aggregazione per arrivare al Bene comune del settore

Fine 2021-inizio 2022, Mercuri: saranno mesi di attesa che non giovano a competitività, risorse non siano asfissiate da burocrazia

Fine 2021-inizio 2022, Piazza: Enpaia continua a crescere. Bilancio supererà il 4%

Fine 2021-inizio 2022, Frascarelli e Zaganelli, Ismea: sosteniamo percorso innovazione e sostenibilità agroalimentare

Fine 2021-inizio 2022, Vaccari, Crea: Innovare è un dovere. Pronti a sostenere attuazione Pac e Pnrr

Fine 2021-inizio 2022, Dalla Bernardina, Cai Agromec: declinare potenzialità transizione digitale. Imprese agromeccaniche al centro processo innovazione

Anno 2020:

Fine 2020, Bellanova: Rinascita Italia parta da agroalimentare. Il futuro ha un cuore agricolo

Fine 2020, L’Abbate: Agroalimentare eroico in emergenza Covid. Ora gettare basi nuovo futuro

Fine 2020, Vallardi: Agricoltura gigante di cristallo. Ora innovazione, etichetta, italian sounding e irrigazione

Fine 2020, Gallinella: anno difficile per pandemia. Forze politiche siano unite per ripartire

Fine 2020, Giansanti: agricoltura stella polare. Ora piano strategico nazionale

Fine 2020, Prandini: Una parentesi da chiudere, mentre immaginiamo il futuro digitale. Il mondo ha fame d’Italia

Fine 2020, Mercuri: Agroalimentare ha dimostrato di essere Primario. Ma solo tra poco si capirà chi ce la farà a ripartire

Fine 2020, Verrascina: guardando l’anno che verrà, ma con programmazione

Fine 2020, Scanavino: agricoltura deve evolversi e adeguarsi a cambiamenti dettati da pandemia da cui non si torna indietro

Fine 2020, Serpillo: Economia alimentare si traduce in economia delle risorse naturali

Fine 2020, Santoianni: resilienza pmi italiane. Ora sia l’anno del Made in Italy

Fine 2020, Vincenzi: Anbi protagonista del Recovery Fund. Ma tutto dipende da gestione acqua, senza lasciare indietro nessun territorio

Fine 2020, Qualivita: impegnati a diffondere nel mondo la cultura del Made in Italy. VIDEO

Fine 2020, Dalla Bernardina: contoterzismo professionale strategico per l’agricoltura del futuro

Fine 2020, Tiso, Confeuro: perché il 2021 può essere l’anno della svolta. Dalla transizione verde alla rivoluzione digitale

Anno 2019: 

2019-2020, Bellanova: parole d’ordine sono nuove generazioni, donne, filiere, investimenti, innovazione, internazionalizzazione ed export. Presidio assoluto tavoli ue

2019-2020, L’abbate, Mipaaf: ottimi risultati da punto di partenza incerto. Ora guardare al futuro affrontando tutte le sfide

2019-2020, Vallardi: basta attriti politici o fondamentalismi, far fronte uniti ai due flagelli che stanno cambiando il volto agricolo dell’Italia

2019-2020, Gallinella: soddisfatto per l.Bilancio. Ora pensare in grande e alla pesca, per troppo tempo dimenticata

2019-2020, Giansanti, innovazione e strategia nazionale per far fronte a competitor sempre piu aggressivi

2019-2020, Mercuri: piu attenzione a crescita imprese e meno conflitto politico. Non mortificare settore

2019-2020, Scanavino, Cia: coniugare sostenibilita ambientale a quella economica. Traducendole in sostenibilita sociale

2019-2020, Verrascina: agricoltura ha capacita di adattamento maggiore rispetto ad altri comparti. Ma ora abbia stabilita

2019-2020, Tiso, Confeuro: basta cantilene e filastrocche. Agricoltori non sono contenti, primario resta squilibrato

2019-2020, Cappellini, Cai: anno della sfida cambiamenti climatici, competitività e agricoltura digitale

 

 

Anno 2018:

2018-2019, Centinaio: sei mesi per aggiustare il tiro. Tra agroalimentare e turismo matrimonio perfetto

2018-2019, Manzato: prossimo anno visione strategica politica agricola nazionale. Ecco i 5 pilastri. VIDEOINTERVISTA

2018-2019, Pesce: basta compartimenti stagni ma visione unitaria dell’agroalimentare

2018-2019, Vallardi: gioco di squadra tra Mipaaft e comagri Camera e Senato ha dato suoi risultati

2018-2019, Gallinella: comagri Camera piu produttiva del passato. Ecco cosa abbiamo fatto e cosa faremo. VIDEOINTERVISTA

2018-2019, Mercuri: dal governo nuovo ci aspettiamo cose nuove dedicate a settore agroalimentare. VIDEOINTERVISTA

2018-2019, Giansanti: agricoltura deve essere connessa per consentire crescita del paese

2018-2019, Scanavino: anno segnato dal maltempo. Ora strategia nazionale a tutela aree rurali

2018-2019, Verrascina: agricoltura non chiede aiuti ma investimenti per competere sul mercato

2018-2019, Serpillo: agroalimentare in grado di ridurre tensioni mediterraneo e immigrazione

2018-2019, Unci agroalimentare: premesse favorevoli e buoni propositi

Anno 2017: 

BILANCIO 2017, Martina: reddito, export e cambiamenti climatici, ma non solo. Piedi per terra e testa al mondo

BILANCIO 2017, Castiglione: sulla pesca Italia ha chiuso con infrazioni Ue. Tutto quello che e’ stato fatto per il settore

BILANCIO 2017, Formigoni: ora spazio ai giovani per dare sprint a settore

BILANCIO 2017, Sani: Camere e governo concentrate sui temi agricoli senza precedenti. Ora pac

BILANCIO 2017, Giansanti: innovazione digitale opportunita per far recuperare gap di competitivita

BILANCIO 2017, Scanavino: potenza straordinaria del made in Italy ma organizzazione precaria

BILANCIO 2017, Mercuri, ogni prodotto cooperativo comprato da qui da noi o gdo viene direttamente dall’agricoltore

BILANCIO 2017, Verrascina: aggregare agricoltura, industria e gdo. No agli scontri inutili

BILANCIO 2017, Serpillo: Italia promuova se stessa, puntando al mediterraneo

BILANCIO 2017, Minelli: enormi potenzialita in tutta la filiera, governo si concentri su pac

BILANCIO 2017, Alleanza cooperative pesca: per il settore chiaro e scuro

Anno 2016: 

2016-2017, Martina: il bilancio dell’anno che si chiude e quello che faremo ora. A partire dal g7. Reddito, trasparenza e semplificazione

2016-2017 VIceministro Olivero: passare da visione difensiva a visione strategica. Recuperare mercato russo e conservare quello americano

2016-2017, Formigoni: ottima collaborazione tra camera e senato. A breve anche legge su consumo del suolo, dieta mediterranea e agrumeti

2016-2017, Sani: avvicinare primario a mondo della trasformazione. In comagri pesca, biologico, forestazione e ippica

2016-2017, Guidi: occorre strategia ‘offensiva’ sui mercati. Attendiamo governo Trump che potrebbe riaprire mercato con russia

2016-2017 Scanavino: sara’ l’anno in cui si pensera alla pac post 2020. Sfida dell’agricoltura del futuro

2016-2017 Verrascina: sostenere agricoltori, basta dare credito a chi dice di farne le veci attraverso la propaganda

2016-2017, Mercuri: risorse siano destinate a opportunita di sviluppo. Anche per pac post 2020

2016-2017, Serpillo (Uci): aprirsi a paesi del mediterraneo. E rivedere sistema aiuti Ue

2016-2017, Castiglione: tanti risultati per la pesca, dal pesce spada al piano di gestione vongole che prende il via nel 2017

2016-2017, Tiozzo (Federcoopesca): maggiore attenzione a settore, uscire da atteggiamento conservatore e riprendere riforme. L’anno del feamp

Anno 2015: 

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Martina: abbiamo lavorato tanto e con impegno. Rimangono sfide entusiasmanti ma siamo pronti

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Formigoni: anno molto positivo, potenziare ritorno alla terra da parte dei giovani

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Sani: e’ stato l’anno delle politiche agricole. Ora ripetere con piu forza per l’anno che verra’

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Mercuri: tutto quello che governo investira nel settore tornerà moltiplicato a beneficio dell’economia di tutto il paese

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Guidi: l’anno con maggiore attenzione ma in cui silenziosamente settore ha sofferto di piu

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Scanavino: bene attenzione settore ma peccato per latte e zootecnia

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Verrascina: nel prossimo anno tradurre successo di expo in ricchezza per gli agricoltori

Anno 2014: 

LE INTERVISTE PER 2014-2015, Maurizio Martina: sara’ l’anno della ripresa. Buono il bilancio del 2014

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Roberto Formigoni: sara’ l’anno delle sfide

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Luca Sani: finalmente politiche di sostegno concrete per il settore

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Mario Guidi: 2014 anno da dimenticare, ma sono stati buttati dei semi importanti per il settore

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Scanavino: l’anno passato e’ stato grigio, il 2015 sara’ migliore

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Franco Verrascina: anno che si chiude in chiaro scuro

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Giorgio Mercuri: un po piu’ di ottimismo mettendo da parte la rassegnazione

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Luigi Scordamaglia: guardo il bicchiere mezzo pieno, ma cambiare, cambiare e cambiare. Svolgeremo ruolo attivo

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Ettore Iani’: ogni azienda vede il futuro con 37 euro da investire

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Giampaolo Buonfiglio: sara’ l’anno delle riforme

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Paolo Tiozzo: bilancio non positivo per la pesca

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Luigi Giannini: riduzione prezzo gasolio ha salvato il settore

Anno 2013: 

L’ANNO CHE VERRA, Roberto Formigoni: made in Italy, storia italiana di successo. Ecco le cose da fare subito

L’ANNO CHE VERRA, Luca Sani: affrontare la riforma del Mipaaf riconfigurandone ruolo e funzioni

L’ANNO CHE VERRA, Paolo de Castro: piu sinergia per dare solide prospettive all’agricoltura e all’agroalimentare

L’ANNO CHE VERRA, Luigi Scordamaglia: ora tutti insieme per un deciso cambio di passo

L’ANNO CHE VERRA, Antonio Piva: basta buoni propositi, ora meno burocrazia e piu credito

Massimo Coccia: la pesca che vorrei…

Giuseppe Politi: l’anno che verra’…

Franco Verrascina: l’agricoltura tra bilancio di un anno e il futuro

Ettore Iani, una domanda al ministro: se fare agricoltura e’ figo, fare impresa nella pesca e’ da sfigati?

Massimo Gargano: l’olivicoltura italiana un triciclo…A due ruote

Giampaolo Buonfiglio: allarmante “Effetto surf” del Mipaaf con cui politica agricola continua a “Non essere”

Mario Guidi: lavorare in funzione del concetto di “New normal”

Giorgio Mercuri: ogni azienda sa quale e’ il suo “Chilometro giusto”

Giuseppe Alonzo: ricerca si traduce in sviluppo e crescita economica

Arturo Semerari: al centro garanzie di credito e assicurazioni

 

 

 

 

 




Il Crea per Expo 2020 Dubai: un grande patrimonio di ricerca pubblica per rafforzare e innovare il nostro agroalimentare

Oggi a BUONO! Storie italiane di agricoltura, territori e cibo sostenibili, la manifestazione dedicata alla cultura del cibo e all’alimentazione sostenibile, per promuovere sistemi agroalimentari più giusti, sani e attenti all’ambiente, il CREA ha reso l’innovazione in agricoltura protagonista. Con Expo Dubai il nostro Paese, infatti, presenterà le migliori soluzioni per l’agricoltura digitale, la transizione ecologica e la salubrità degli alimenti. Queste sono le linee di ricerca del CREA, in attuazione del protocollo di cooperazione tra il MIPAAF e il Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai.

«Un grande patrimonio di ricerca pubblica per rafforzare la competitività e la sostenibilità delle nostre produzioni  agroalimentari. Dubai è un’occasione imperdibile» ha dichiarato Alessandra Pesce, Dirigente di Ricerca del CREA, nel suo intervento «e il CREA con la sua storia e autorevolezza si impegnerà per mostrare le soluzioni tecnologiche e organizzative all’avanguardia».

BUONO! l’evento che racconta l’importanza del cibo per il nostro futuro, il valore di una dieta equilibrata come quella mediterranea, le buone pratiche e le innovazioni,  è organizzato da Maker Faire Rome in collaborazione con Santa Chiara Lab – Università di Siena, con il supporto di Rural Hack e Agro Camera, con la partecipazione di Asvis, Arsial, Borghi Autentici, Commissariato Italiano per Expo Dubai, Apre, il supporto della Regione Lazio e in accordo con il Ministero degli Affari Esteri.




GOVERNO, MIPAAFT CONTESO TRA PD E M5S. ECCO I NOMI. MA FORNO VERDE ANCORA ACCESO

Step by step il Movimento Cinque Stelle e il Pd continuano a lavorare per portare domani al Colle la soluzione della crisi di governo di ferragosto.

La proposta accolta dal Pd Renzi/Zingaretti è quella di un Conte-bis. E già si lavora ai nomi che occuperanno i ministeri che – stando all’ipotesi che l’accordo giallo-rosso vada in porto – saranno lasciati vacanti dalla Lega.

Da quanto si apprende il Pd vorrebbe spendere i nomi di Gentiloni, Misiani, Orlando per i ministeri chiave. Ma Renzi vorrebbe spingere la Bellanova. Tra i nomi da titolare di un dicastero figurerebbe anche Francesco Boccia, già presidente della commissione Bilancio della Camera nella passata legislatura.

E l’agricoltura? La partita è tutta aperta tra il Pd e il M5S. Si tratta di un dicastero lontano dai riflettori della politica quotidiana ma da alto potenziale per quanto riguarda lo sviluppo economico e sociale legato alle linee guida del futuro-ipotetico governo bicolore.

Da una parte il Pd può spendere nomi come quelli di Susanna Cenni, Maria Chiara Gadda, Dario Stefano. Anche se in cima alla lista c’è, da quanto apprende AGRICOLAE, Paola De Micheli sempre che non vada a ricoprire il ruolo di sottosegretario a Palazzo Chigi al posto di Giorgetti.

Il Movimento Cinque Stelle può contare sull’attuale sottosegretario (originaria candidata ministro per l’M5S) Alessandra Pesce e nomi ‘sicuri’ come quelli di Filippo Gallinella, attuale presidente di Commissione Agricoltura della Camera.

Nel caso in cui il ministro fosse giallo, si aprirebbe la partita sottosegretari tra i candidati Dem: Colomba Mongiello o ancora Dario Stefano.

Nel caso in cui il ministro fosse Pd, il sottosegretario potrebbe andare a qualche nome pentastellato noto della Comagri di Camera o Senato.

Tutto questo sempre che il forno rosso riesca a confezionare il proprio accordo da portare al Quirinale. Da quanto apprende AGRICOLAE infatti sembrerebbe che sebbene si stia lavorando apertamente all’accordo con il Nazareno, stiano procedendo parallelamente in underground i dialoghi giallo-verdi per un ritorno di fiamma. Il forno verde non sembra essere ancora spento del tutto.




2018-2019, Pesce: basta compartimenti stagni ma visione unitaria dell’agroalimentare

“Il 2018 si è contraddistinto per una visione strategica unitaria dell’agroalimentare con l’avvio e la definizione dei piani di filiera in particoalre per quei settori che piu di altri hanno subito delle difficoltà dal punto di vista della redditività”. Così ad AGRICOLAE il sottosegretario Mipaaft Alessandra Pesce nel salutare il 2018 in attesa del 2019. “L’altro elemento fondamentale – spiega – è quello di dare slancio alla ricerca e ai sistemi di formazione con la collaborazione degli skateholder, università e Crea così che il settore abbia gli strumenti per fare dei salti in avanti in termini di redditività e di comeptitività. Sempre all’insegna del tema della sostenibilità”, prosegue.

Poi lavoro: “si apre una stagione di contrasto al caporalato. Ma non solo in termini repressivi ma anche in termini positivi, così da far emergere e premiare le aziende sane”. Infine il sottosegretario sottolinea la “grande collaborazione istituzionale” all’interno del Mipaaft, con gli altri ministeri e con gli skateholder. “Non è più tempo di compartimenti stagni. Occorre avere una visione allargata della realtà con una contaminazione di vari settori. Altrimenti – conclude – non si va da nessuna parte”.




ANBI, 450 MLN PER LA SISTEMAZIONE DEL TERRITORIO. E UN MILIARDO PER LE INFRASTRUTTURE IDRICHE. TUTTI GLI INTERVENTI

VINCENZI (ANBI): SBLOCCATI 450 MILIONI COMPLESSIVI PER LA SISTEMAZIONE DEL TERRITORIO

“Vogliamo un paese più bello, con meno differenze e con un’agricoltura e un territorio di eccellenza. Ringrazio allora la buona politica che ha sbloccato 450 milioni complessivi per la sistemazione del territorio” ha dichiarato il presidente Anbi Francesco Vincenzi nel corso dell’incontro di quest’oggi a Roma.

“Siamo europeisti ma spesso i vincoli e gli obiettivi promossi dall’Ue sono di difficile esecuzione e complicati da raggiungere ma in questo abbiamo ricevuto un grande aiuto dal ministero che di ha messo in grado di lavorare. Solo se abbiamo un comparto ministeriale che funziona possiamo avere infatti una buona politica. L’obiettivo -ha proseguito Vincenzi- è costruire una traiettoria per il futuro, dando certezze a imprese e cittadini nonostante i processi drammatici che andiamo ad affrontare, come immigrazione e fame. Bisogna perciò costruire un percorso virtuoso per i nostri agricoltori con la pac post 2020 e l’acqua dovrà essere l’impronta sempre presente nella politica agricola comune perché è fondamentale per i nostri territori e la nostra agricoltura.

Dobbiamo trainare il paese verso una progettualità reale e concreta, ha concluso il presidente Anbi, con lavori cantierabili in tempi brevi. È necessario premier le economie vere del Made in Italy per far capire che con gli investimenti territorio e imprese possono creare reddito”.

CENTINAIO: UN MILIARDO DI EURO PER INFRASTRUTTURE IDRICHE

“Un miliardo di euro destinati alle infrastrutture idriche”. E’ quanto ammonta lo stanziamento economico messo a disposizione dal Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo per il piano irriguo e le riserve d’acqua, ribadito questa mattina dal Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio intervenendo alla trasmissione Frankenstein di Rai 2. “Da Nord a Sud c’è la necessità di avere a disposizione dei fondi da investire in infrastrutture e bacini idrici che consentano l’approvvigionamento in ogni stagione”, – ha dichiarato il Ministro Gian Marco Centinaio. – “L’obiettivo che avevamo e abbiamo è stato quello di mettere a disposizione un miliardo nelle scorse ore per le infrastrutture idriche del nostro Paese. Vuol dire che ci sarà la possibilità di fare ammodernamento e costruire nuovi invasi soprattutto nelle regioni del Sud. Invasi che potranno essere utili per trattenere l’acqua da utilizzare anche nella stagione estiva”.

PESCE: DARE CONCRETEZZA E REDDITIVITÀ A IMPRESE PER SOSTEGNO AREE MARGINALI

“C’è la necessità di riallineare il gap tra nord e sud, e per far questo non possiamo continuare a puntare sulle paure ma è invece sulla concretezza che possiamo basare qualcosa. L’impegno è di non utilizzare le paure dei cittadini ma di fare scelte concrete anche se non sempre condivise da tutti”, così il sottosegretario Mipaaft Alessandra Pesce nel corso della conferenza organizzato dall’Anbi.

“Il partnerariato europeo sulla pac rappresenta una nuova sfida, assieme al tema acqua che è fondamentale per l’agricoltura e impatta per efficienza e produttività sui costi aziendali. Questo governo punta tanto sul Made in Italy e sui suoi strumenti di tutela, per questo diventa fondamentale mantenere la redditività in quelle aree fragili e marginali del nostro paese. Bisogna scongiurare l’abbandono del territorio perché con esso verrebbe meno anche la sicurezza garantita dai presidi territoriali, perciò incentivare la redditività delle imprese significa anche aiutare il territorio.

Infine abbiamo necessità di puntare su innovazione e ricerca, ha dichiarato Pesce, e sopratutto di un network avanzato in agricoltura. Serve ragionare sulla formazione e costruire filiera in aree dove c’è minor capacità di sviluppo, nel nuovo anno punteremo molto su questo aspetto con l’interessamento e la collaborazione di tutti i soggetti preposti.”

VALLARDI: CONSORZI DI BONIFICA REALTÀ INDISPENSABILE

“È un mondo indispensabile quello dei consorzi di bonifica e nel nostro paese è una realtà che funziona molto bene” ha dichiarato il presidente comagri senato, Gianpaolo Vallardi a margine della conferenza Anbi su “Salvaguardia del territorio e innovazione”.

“Sul piano irriguo sono arrivati i finanziamenti e altri ancora giungeranno, si tratta di un lavoro di squadra da fare tutti insieme. Mi preme sottolineare che non ci può essere agricoltura senza una gestione oculata e giusta della risorsa idrica, e per far fronte alle nuove esigenze e ai nuovi investimenti serve puntare sulla tecnologia e la formazione dei nostri agricoltori. Il governo su questi temi sta prestando la massima attenzione e i finanziamenti sono la dimostrazione di segnali concreti.

Per quanto riguardo alcune problematiche dell’anbi -ha concluso Vallardi- è assurdo mettere l’Imu sulle loro proprietà, perché si tratta di un lavoro fatto per la collettività e l’interesse di tutti. Massima attenzione poi anche al costo dell’energia per i consorzi di bonifica, è necessario ridurre la spesa perché si tratta solo di buonsenso giacche i costi ricadono su tutti i cittadini.”

GALLINELLA: FARE SERIA RIFLESSIONE SU PIANO STRATEGICO ACQUA

“La gestione dell’acqua è un tema fondamentale per l’agricoltura e il territorio, perciò i 350 mln del psrn sono importanti ma i fondi non bastano mai perché i progetti sono tantissimi -ha dichiarato Gallinella durante l’incontro promosso da Anbi- però ci impegniamo a trovare ulteriori stanziamenti poiché la messa in sicurezza è una questione prioritaria e centrale. Ci impegniamo inoltre a risolvere quelle criticità che riguardano il costo dell’energia, con la necessità di spendere meno per gli impianti idrovori e la questione imu per i consorzi di bonifica.

Per ciò che riguarda la politica agricola comune, ha concluso il presidente comagri camera, verrà sicuramente fatto un piano strategico per l’acqua ma molta attenzione va riservata alla differenza tra territorio e territorio. Serve fare una seria riflessione perché un territorio senza acqua rimane irrimediabilmente indietro rispetto alle altre realtà. Esprimo massima condivisione e su questa la politica farà poi le sue scelte.”

BONACCINI: PIANO INVASI IN CONFERENZA PER ESSERE APPROVATO L’8 NOVEMBRE

“Bisogna ridurre l’inquinamento perché i cambiamenti climatici costituiscono ormai una spesa economica e sociale devastante per il nostro paese” ammonisce Stefano Bonaccini, presidente Conferenza delle regioni.

“Uno degli obiettivi stabilito è quello del piano invasi per definire meglio la risorsa acqua. L’8 novembre spero di approvare il piano per i territori ma servono finanziamenti perché le regioni lavorino bene. Per quanto riguarda i fondi di sviluppo e coesione sono stati messi in campo finanziamenti per 245 mln che per ora permettono di lavorare. Aspettiamo adesso quelli della pac per il sud Italia.

Dobbiamo capire, ha continuato Bonaccini, che bisogna fare scelte per l’oggi e il domani coi fondi, puntando in special modo sulle infrastrutture irrigue. Necessitiamo di una politica del fare che coinvolga tutta l’Italia è riduca le distanze del paese.

È grave infine che sul dissesto idrogeologico non si sappia ancora quanti e quali fondi ci siano a disposizione, proprio nel periodo in cui le regioni stanno decretando i bilanci. Grave perché sono risorse fondamentali per i territori”.




Mipaaft, Alessandra Pesce: la mia missione? Ottimizzare, il potenziale del mezzogiorno. Puntare su innovazione e sostenibilita. VIDEOINTERVISTA

L’obiettivo di fame zero nel 2030 che è stato lanciato con la giornata mondiale dell’alimentazione non deve essere uno slogan ma un obiettivo di lavoro e si fonda sull’adozione di ricerca e innovazione che permettano di andare verso una maggiore sostenibilità della coltivaiozne e verso un arricchimento dei paesi in via di sviluppo”. Così ad AGRICOLAE il sottosegretario Mipaaft Alessandra Pesce. “Noi abbiamo davanti un grande problema legato da un lato ai cambiamenti climatici e dall’altro a una popolazione sempre crescente”, prosegue. “Quello che come paese possiamo portare avanti è un operazione di sostegno attraverso la messa a sistena e di adattamento di quelle che sono le innovazioni a favore del totale eradicamento della fame nel mondo”.

“L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione nell’agricoltura e nell’agroalimentare”, continua il sottosegreario Mipaaft. “La nostra storia e i nostri prodotti lo testimoniano. Dobbiamo creare maggiori legami tra domanda e offerta di innovazioni, proporre modelli di trasferimento tecnologico. Le innovazioni e le tecnologie sono per le grandi aziende, l’Italia è fatta invece di molte aziende medio-piccole. Per questo dobbiamo puntare su un sistema a rete – prosegue – dove c’ è un incrocio immediato tra la Gdo e la produzione”. Infine la formazione: “c’è un bisogno formativo molto forte per adattare i processi innovativi alla realtà. E’ chiaro che il nostro agroalimentare punta su questo e noi dobbiamo dare delle risposte”.

Le deleghe che mi sono state assegnate rappresentano di fatto un fil rouge per la valorizzazione delle produzioni tipiche del Mediterraneo e per lo sviluppo del Mezzogiorno. Un potenziale – spiega ancora il sottosegretario – di cui beneficierà l’intero paese. L’azione nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari e agricole nel Mezzogiorno infatti avrà una ricaduta positiva per l’intero paese in termini di valore aggiunto”, prosegue. “Le produzioni ortofrutta e cereali rappresentano delle vere eccellenze e occorre fare in modo che riescano ad esplicare tutto il loro potenziale attraverso un organizzazione di filiera e un riconoscimento del valore lungo la catena, dalla produzione, alla trasformazione fino alla distribuzione attraverso la collaborazione di tutti gli attori coinvolti.

 

Alessandro Di Bona

 




MADE IN ITALY, FILIERA AGROALIMENTARE AL CENTRO DI UNA NUOVA STRATEGIA. SE NE PARLA IL 18 OTTOBRE A ROMA CON GLI ATTORI DEL COMPARTO

Promuovere le produzioni italiane, difenderle dalla contraffazione e dall’Italian Sounding, rafforzare il nostro peso in Europa, rendere la filiera sempre più competitiva garantendo un’adeguata remunerazione per imprenditori e lavoratori, tutelare i consumatori con cibo sicuro e di qualità, migliorare l’export creando un sistema Paese più efficace. Far diventare la filiera agroalimentare un formidabile volano di sviluppo per il Made in Italy e per la crescita. Di tutto ciò, su iniziativa della casa editrice Edagricole che celebra i suoi 80 anni, discuteranno Giovedi 18 Ottobre alle ore 10, presso l’auditorium Santa Chiara a Roma, le istituzioni, il governo, le principali associazioni del mondo agricolo, gli industriali e i distributori. Uno studio di Nomisma preparato per l’occasione introdurrà il dibattito dove in Panel dedicati interverranno: il Sottosegretario alle politiche agricole forestali e del turismo Alessandra Pesce, il Vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro, il Presidente della Commissione agricoltura della Camera Filippo Gallinella, il Presidente della Commissione
agricoltura del Senato Giampaolo Vallardi, il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, l’industriale Cosimo Rummo, l’ex Ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo, il Presidente di
Coldiretti Lazio David Granieri, il Presidente di Federdistribuzione Claudio Gradara, il Presidente della Cia Dino Scanavino, il Presidente di Copagri Francesco Verrascina, il Presidente di Alleanza Cooperative Italiane Giorgio Mercuri. A tirare le somme sarà il Ministro Gianmarco Centinaio intervistato dai giornalisti Alessandro Giuli e Fabrizio Ratiglia.




PESCE (MIPAAFT) A ITALIA OLIVICOLA: RILANCIAMO PIANO OLIVICOLO. ENTRO NOVEMBRE TAVOLO OLIVICOLO. RENDERE FILIERA COESA

“Rilanciamo il Piano olivicolo nazionale senza alcuna incertezza”. Così la sottosegretaria alle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo,  Alessandra Pesce, nel corso della presentazione a Roma di Italia Olivicola. “Riguardo al piano olivicolo passato e futuro – ha aggiunto – mi impegno personalmente a convocare il Tavolo olivicolo sulla cui base verrà elaborato il nuovo Piano olivicolo nazionale entro il mese di novembre. E in quel tavolo presenteremo lo stato di avanzamento delle attività che sono state svolte e prenderemo tutti gli elementi per la finalizzazione delle ultime risorse che sono disponibili e quindi la pianificazione per il 2019”.

In merito all’invito del presidente Sicolo di Italia Olivicola a collaborare con tutti gli attori della filiera,  la sottosegretaria Pesce ha sottolineato: “Non so in passato, ma credo che in questa situazione di Governo le porte siano realmente aperte. Il contributo di idee alla definizione di strategie e la volontà di rendere la filiera coesa io credo sia assolutamente il nostro compito e su questo noi non ci tireremo indietro”.




PESCE RISPONDE A COMAGRI CAMERA SU GRANO, ETICHETTE, IMPORT, RISO, AGRICOLTURA SOCIALE

GRANO, PESCE: CONFRONTO CON IL CREA E PORTATORI INTERESSI COMPARTO PRODUTTIVO

“Il grano duro Cappelli è una varietà storica – ha ricordato il sottosegretario – e si configura come una varietà di pubblico dominio. Per questo nel prospetto di costituzione non è presente il costitutore ed è stato identificato il CREA di Foggia quale responsabile della conservazione e purezza” della varietà “senza che questa subisca modificazioni apprezzabili”. Da ciò ne consegue che ai materiali di propagazione della varietà non può essere associato alcun diritto del costitutore” in quanto la “privativa protegge la varietà e per essere tutelata uno dei requisiti è la novità”. In assenza di diritti di proprietà individuale “si può far riferimento solo alle disposizioni che disciplinano la commercializzazione delle sementi del 1971”, osserva Pesce che aggiunge: “Questo ministero fin dal momento dell’iscrizione ha indicato il Crea come unico soggetto responsabile del mantenimento della purezza genetica della varietà. In tale contesto il Crea ha anche il diritto di sviluppare licenze con terzi a cui affidare la riproduzione del seme per la moltiplicazione ai fini della successiva diffusione e commercializzazione e e i ricavi sono interamente reinvestisti nell’attività di ricerca del comparto di riferimento. Ad oggi la licenza è stata attribuita per l’Italia alla società italiana sementi (Sis) per il periodo 23 dicembre 2016 – 22 dicembre 2031 previo avviso pubblico per l’acquisizione da parte di ditte sementiere. La Sis ha dato il via ad attività di moltiplicazione con la campagna 2017. La licenza limita l’esclusiva alla sola moltiplicazione del seme certificato per ottenere il seme di seconda produzione di libera vendita. La campagna di commercializzazione 2017 ha approvato 64mila ettari a frumento duro di cui 393 afferiscono alla varietà Cappelli”. Va considerato, ha aggiunto il sottosegretario “che le varietà commercializzate nell’annata 2017 sono state oltre 180” e con riferimento alla campagna di semina 2017-2018 “gli ettari destinati alla produzione Cappelli sono poco meno di 5000 e quasi 500 gli agricoltori coinvolti con un offerta di prezzo di acquisto di 60-80 euro al quintale per prodotto convenzionale e biologico”. “Per evitare, tuttavia, qualsiasi problema sulla tematica” del grano duro Cappelli “questo ministero – ha concluso Pesce – procederà quanto prima a un confronto articolato con il Crea e con i portatori di interessi del comparto produttivo, nell’ambito del gruppo di lavoro per la protezione delle piante sezioni sementi, in cui sono presenti tutti gli attori della produzione agricola, ferma restando la necessità di tutelare e mantenere il seme in purezza”.

RISO, PESCE, MIPAAF: SU IMPORT DAL SUD-EST ASIATICO MASSIMA ATTENZIONE

riso“Il ministro Centinaio ha fin dall’inizio incrementato i controlli sul riso – ha detto la Pesce -. In linea con le direttive del ministro, dallo scorso luglio sui risi di importazione dal sud-est asiatico sono stati attivati su tutto il territorio nazionale una serie di controlli straordinari finalizzati alla verifica della qualità e della presenza di principi attivi di prodotti fitosanitari non ammessi dall’Ue. È stata così avviata un’azione congiunta dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi, Capitanerie di porto, Agenzie delle dogane e monopoli e Finanza con controlli nei punti di entrata. I controlli hanno riguardato soprattutto i porti di Ravenna, Genova, Brindisi e Bari principali siti di arrivo di vettori dal sud-est asiatico. Nelle 140 verifiche eseguite sono stati controllati 180 prodotti. Ad oggi dai 44 campioni analizzati 4 sono irregolari come un basmati che reca una presenza di principi attivi superiori alla soglia limite. Rilevo inoltre che nell’ambito dei vasti controlli a tutela del made in Italy l’Icqrf ha effettuato un sequestro lo scorso luglio di otre 3800 kg di riso integrale rosso”. “Considerati i significativi risultati di questi ultimi tempo – ha concluso il sottosegretario – il ministro intende perseguire e implementare l’attività di controllo intrapresa. Il ministro sottoporrà infine la questione all’attenzione della commissione europea affinché anche gli altri Stati membri assicurino al pari di quanto avviene in Italia, un adeguato livello di controllo. L’intento è di evitare che risi provenienti da paesi terzi di scarsa qualità o contenenti residue di sostanze pericolose per la salute umane siano introdotti sui territori dell’Unione a danno della qualità dei risi commercializzati nell’Ue e degli interessi dei produttori e dei consumatori”.

AGRICOLTURA SOCIALE, PESCE: DECRETO DOPO OK COMMISSIONI SUBITO LA FIRMA MINISTRO

CONFEURO: PRODUTTIVITA' AGRICOLA CRESCE ANCORA, LE ISTITUZIONI RIFLETTANO“Le tematiche attinenti all’agricoltura sociale rappresentano un aspetto particolarmente importante per il ministero – ha spiegato la Pesce -. Riteniamo infatti che sia una effettiva risposta ai bisogni di welfare nelle aree rurali e costituisca un importante volano nei processi di coesione sociale ed economica nei confronti dell’integrazione delle categorie fragili della popolazione. La legge 141 prevede che con decreto del ministro e previa intesa in Conferenza Stato-Regioni e acquisito il parere delle commissioni competenti, vengano definiti i requisiti minimi delle attività di agricoltura sociale. Per ora è stata acquisito il parere in Conferenza il 21 dicembre 2017, il 15 gennaio 2018 lo schema è stato trasmesso al Senato e alla Camera per il parere non reso in tempo prima dello scioglimento del Parlamento. Il 12 settembre lo schema di decreto è tornato nuovamente alle commissioni competenti per il parere. Tuttavia occorre evidenziare che questa amministrazione in considerazione della notevole importanza riconosciuta alla materia, ha invitato i componenti dell’Osservatorio a predisporre dei gruppi di lavoro al fine di procedere alla stesura di linee guida che rafforzino il sistema dell’agricoltura sociale in chiave partecipativa e condivisa. In tal senso sono numerose le attività svolte, workshop gruppo di lavoro. Rassicuro che non appena ottenuto l’assenso delle commissioni parlamentari il ministro procederà alla firma del decreto”, ha concluso la sottosegretaria.

ETICHETTE: PER ORA OK A ENTRAMBE LE DENOMINAZIONI “SIA PER ESTESO SIA PER ACRONIMO” MIPAAF O MIPAAFT

“Il ministero è a conoscenza delle problematiche emerse per le etichette sui prodotti dopo la modifica della denominazione del ministero – ha sottolineato il sottosegretario -. Preso atto di ciò, e della difficoltà delle aziende, per garantire una gradualità nell’applicazione delle nuovo normative, abbiamo comunicato con una nota del 10 settembre a tutti gli organismi coinvolti che è consentito l’uso di entrambe le denominazioni “sia per esteso sia per acronimo”. Premesso ciò “considerata la necessità di fornire al cittadino corretto informazione provvederemo in tempi certi i tempi entro cui adeguare la dicitura in etichetta. In questo modo si auspica che queste informazioni siano in grado di rassicurare sul costante impegno di questa amministrazione a tutela delle aziende italiane e dei prodotti di qualità certificata”, ha concluso Pesce.

IMPORT, PESCE: COSTANTE MONITORAGGIO DEI FLUSSI DI DERRATE ALIMENTARI EXTRA-UE

“I termini degli accordi internazionali per i prodotti agricoli provenienti da paesi come Marocco o Egitto non si applicano al settore fitosanitario dell’Unione – ha detto il sottosegretario -. Questa è disciplinata da norme dedicate per evitare introduzione e diffusione di organismi nocivi ai vegetali. Attualmente la norma di riferimento è la direttiva 2029 del 2000 che a partire dal 14 dicembre 2019 sarà abrogata e sostituita da un regolamento del 2016 con cui è stato istituito un nuovo regime fitosanitario nell’Ue. Pertanto i paesi terzi che intendono avviare spedizioni nell’Unione devono attenersi a queste regole. L’ICQRF, comunque, collabora costantemente con le dogane per monitorare i flussi delle derrate alimentari extra UE. In ogni caso è intendimento del ministero adoperarsi nelle sedi competenti in ambito Ue al fine di approfondire le implicazioni correlate differenziali standard sanitari che contraddistinguono le produzioni agroalimentari di paesi terzi importate verso il territorio nazionale al fine di evitare impatti sul comparto produttivo italiano”, ha concluso Pesce.




IMPORT, PESCE: COSTANTE MONITORAGGIO DEI FLUSSI DI DERRATE ALIMENTARI EXTRA-UE

ETICHETTE: PER ORA OK A ENTRAMBE LE DENOMINAZIONI “SIA PER ESTESO SIA PER ACRONIMO” MIPAAF O MIPAAFT

AGRICOLTURA SOCIALE, PESCE: DECRETO DOPO OK COMMISSIONI SUBITO LA FIRMA MINISTRO

CONFEURO: PRODUTTIVITA' AGRICOLA CRESCE ANCORA, LE ISTITUZIONI RIFLETTANO