Psa, interrogazione Centinaio (Lega): su strategia abbattimento e indennizzi imprese

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01085

presentata da

GIAN MARCO CENTINAIO
giovedì 18 aprile 2024, seduta n.181

CENTINAIO, BERGESIO – Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. – Premesso che:

nella provincia di Pavia continua a registrarsi la presenza di cinghiali positivi al virus della peste suina africana, nonostante gli sforzi fino ad oggi compiuti per contrastare sull’intero territorio la diffusione della malattia;

nell’area di Ponte Nizza e in Oltrepò, che già nella scorsa estate avevano fatto registrare segnali allarmanti in termini di diffusione dei contagi, sono stati infatti individuati diversi casi infetti, che devono essere necessariamente affrontati con misure risolute;

la diffusione del virus è infatti preoccupante e rischia di coinvolgere via via tutti i territori limitrofi, arrivando ad espandersi anche nelle province di Lodi e Milano;

già in passato gli interroganti hanno più volte denunciato con atti di sindacato ispettivo la criticità della situazione, richiamando l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di adottare misure straordinarie ed urgenti per contrastare la diffusione del virus;

il commissario straordinario alla peste suina africana, in base a quanto stabilito dall’articolo 29 del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, al fine di contrastare la diffusione della malattia, ha adottato il piano straordinario delle catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e azioni strategiche per l’elaborazione dei piani di eradicazione nelle zone di restrizione da peste suina africana per gli anni 2023-2028;

è ormai urgente attivare in maniera incisiva tutte le azioni di contrasto alla diffusione del virus nelle aree colpite, a cominciare da quella del pavese, e in quelle a rischio, anche con l’obiettivo di riequilibrare la presenza di cinghiali sul territorio, come fatto efficacemente in altri Paesi;

la probabilità che la peste suina africana arrivi ad interessare i più importanti distretti agroalimentari italiani è concreta e mette a rischio l’intera filiera della carne fresca e lavorata, che rappresenta una parte fondamentale dell’economia del territorio,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, sulla base degli indirizzi del piano delle catture, voglia mettere in atto tutte le azioni necessarie all’attivazione di una strategia di abbattimento strutturata e più incisiva;

quali interventi intenda mettere in atto al fine di implementare le misure di indennizzo alle imprese agricole per le perdite di reddito subite per via dell’applicazione delle misure sanitarie di prevenzione, eradicazione e contenimento della peste suina africana.

(3-01085)




Vinitaly, Fivi: tavola rotonda su health warning con Centinaio, Cesconi, Buffo

Il pericolo degli health warning sulle etichette di vino torna alla ribalta a Vinitaly. Negli spazi della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, oggi si è tenuta la tavola rotonda “Health warnings: la filiera del vino sotto attacco-Cosa è cambiato in un anno”, al quale hanno partecipato Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato della Repubblica, Lorenzo Cesconi, presidente FIVI, e Livio Buffo, fondatore di oscarwine – sito internet diventato in pochi anni uno dei punti di riferimento del settore – e Ceo dell’agenzia di comunicazione Cenacoli.

“Chi produce vino di qualità, legato al territorio e specchio di una stagione – ha sottolineato Lorenzo Cesconi, presidente FIVI – non produce solamente alcol: questo vino, infatti, è un prodotto complesso, che il consumatore cerca, acquista e consuma non certo con lo scopo di ubriacarsi. Noi vignaioli siamo quindi in prima linea per promuovere il consumo consapevole, responsabile e moderato – non a caso abbiamo aderito al programma Wine In Moderation – ma non possiamo accettare che il vino sia trattato come una semplice bevanda alcolica, perché non lo è. Inoltre, non possiamo permettere che il tema dei consumi alimentari continui a essere affrontato superficialmente e a senso unico. Sembra quasi che si voglia scaricare sul consumatore tutto il peso delle politiche della salute: i fattori che influenzano lo stato di salute di un individuo e di una comunità sono tanti e porre l’accento solo e soltanto sulla responsabilità individuale è un modo per dribblare i problemi, ancora più complessi, legati ad altri determinanti di salute come il contesto socioeconomico, la qualità e l’accessibilità della sanità pubblica, le condizioni ambientali e di lavoro. Noi siamo pronti a fare il nostro, come sempre, se veniamo coinvolti come parte della soluzione, non come causa del problema.”

“La questione delle etichette – spiega il senatore Gian Marco Centinaio – è cruciale per la tutela dei nostri prodotti agroalimentari. Dalla sicurezza dei consumatori alla protezione delle Indicazioni Geografiche dalle imitazioni, tutto passa da questa ‘vetrina’, perché da essa le persone decidono inizialmente i propri acquisti. È fondamentale quindi che l’etichetta contenga le informazioni giuste e necessarie per una scelta consapevole, senza inutili allarmismi o complicazioni burocratiche. Non si possono buttare centinaia di migliaia di etichette perché a un certo punto un burocrate di Bruxelles decide di cambiare una dicitura, così come non si può cedere alle richieste assurde di Paesi con problemi di alcolismo, solo perché loro non riescono a gestire il fenomeno. Il consumo di vino moderato previsto nella dieta mediterranea non è nocivo, anzi può portare anche benefici alla salute. Se non possiamo inserire nelle etichette tutti i fattori da prendere in considerazione, come dieta e stili di vita, di sicuro possiamo evitare di trasformare il vino in quello che non è, cioè un nemico da combattere”.

“Questo evento – spiega Livio Buffo – fa seguito a quello di un anno fa tenuto proprio qui a Vinitaly e a un secondo incontro organizzato da Cenacoli alla Camera dei Deputati, entrambi dedicati al delicato caso degli health warnings sulle bottiglie di vino in Irlanda, questione recentemente allargatasi al Belgio dove il Ministero della Salute è stato autorizzato a sviluppare un’avvertenza sanitaria che dovrà comparire in tutte le forme di pubblicità delle bevande alcoliche. Inutile nascondere che il consumo di vino possa avere delle conseguenze per la salute ma equipararlo alle sigarette – inserendo sulle bottiglie scritte sulla nocività del prodotto – e parlare addirittura di danni identici a quelli del fumo è un’esagerazione.”

“In Irlanda c’è un serio problema di alcolismo – continua il fondatore di oscarwine – ma va affrontato come tale: non credo che chi beve smetterà di farlo o ridurrà le quantità perché spaventato da un avviso su un’etichetta. Ho citato le sigarette. Secondo un’indagine dell’Istituto Bruno Leoni, grazie a politiche fiscali ad hoc e ai prodotti a rischio ridotto, in Svezia c’è stato un crollo dei fumatori dal 25 al 5 per cento che ha permesso alla nazione scandinava di diventare il primo Paese a qualificarsi come smoke-free society. Questo significa che per combattere un vizio la strada è quella della cultura, della conoscenza di un problema e di alternative. Detto questo, bisogna anche considerare le spese per tutti i produttori di vino che, se vorranno vendere in quei paesi dove verranno adottati gli health warnings, dovranno adeguare le loro etichette alle leggi locali, costretti a creare una linea di label diversa per ogni paese.”

Al termine dell’evento, Livio Buffo ha annunciato una novità sul tema degli health warnings e su un diverso utilizzo delle etichette: “Cenacoli sta organizzando alcuni eventi per approfondire questo tema e mantenere vivo il dibattito. Inoltre, abbiamo sviluppato un progetto di comunicazione sul vino che sarà presentato fra alcune settimane: si tratta di un qualcosa di innovativo che dimostrerà come anche le etichette possano servire a fare cultura e trasmettere messaggi in maniera utile ed efficace.”




Vinitaly, Centinaio: vino italiano prodotto di alta qualità legato a territorio. Consumo moderato non fa male a salute.VIDEOINTERVISTA

“E ancora una volta il consumatore sta scegliendo il top. Noi abbiamo sempre detto che il prodotto italiano è un prodotto di qualità. Abbiamo sempre detto che il prodotto italiano è un prodotto che rappresenta i territori, che rappresenta quel made in Italy di cui siamo orgogliosi. Però lo dicevamo noi, allora la cosa sulla quale dobbiamo lavorare è il fatto che debbano cominciare a dirlo i consumatori e soprattutto i giovani consumatori. Il fatto che ci siano sempre più giovani che sono interessati al settore del vino e soprattutto al prodotto di qualità e al prodotto legato al territorio, penso che sia l’obiettivo al quale dobbiamo lavorare tutti.”

Così ad AGRICOLAE il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.

“C’è una parte di comunità scientifica e soprattutto di opinione pubblica e magari anche un po’ di colleghi giornalisti che continuano a far passare il messaggio che il vino fa male ed è un prodotto che in alcuni casi fa venire il cancro o cose del genere. Non c’è una ricerca scientifica di altissimo livello, a livello internazionale, che lo confermi.

Di conseguenza il lavoro che tutti dobbiamo fare è far sì che passi il messaggio che il consumo moderato di questo prodotto non fa male alla salute.

É logico che se eccediamo fa male anche bere una bevanda gasata analcolica . L’importante è sempre rimanere nella moderazione e quindi il lavoro che dobbiamo fare deve andare in quella direzione anche con i giovani.“




Made in Italy: Centinaio, tutela qualità è garanzia per nostro futuro

“Il Made in Italy non rappresenta solo i prodotti del nostro Paese, ma una tradizione, un’abilità che consentono a quei prodotti di essere unici al mondo. È questo che ci permette di distinguerci e affermarci nei mercati internazionali. Istituzioni, produttori e anche i consumatori hanno il dovere di tutelare e promuovere la qualità e l’immagine del Made in Italy, perché esso rappresenta la grandezza della nostra storia e la garanzia per il nostro futuro”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“È stato giusto scegliere il giorno di nascita di Leonardo Da Vinci per celebrare il Made in Italy. Leonardo si applicava al massimo in ogni settore, dall’arte alle scienze, dalla filosofia fino alla produzione di vino. È lui il simbolo del Genio italiano, che non si esprime solo nel ‘fare’, ma nel ‘saper fare’. Questa attitudine rimane nel nostro DNA ed è possibile distinguerla anche nella capacità di accompagnare e spesso guidare il progresso scientifico e tecnologico in diversi campi, a partire da quello agroalimentare”, conclude Centinaio.



Vino: Centinaio, bene crescita enoturismo. Ora investire in formazione

“I dati anticipati da Nomisma Wine Monitor sulla crescita dell’enoturismo in Italia rappresentano un segnale importante, che dimostrano da un lato la vivacità del settore e dall’altro la giusta intuizione di volerlo regolamentare con una legge apposita, che sta trovando applicazione in sempre più Regioni”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), che da ministro dell’Agricoltura e del Turismo nel 2019 firmò il decreto attuativo delle norme votate in maniera bipartisan dal Parlamento.
“L’enoturismo può essere una ricchezza sia per le cantine, che così possono ampliare e differenziare la loro attività, sia per tutto il comparto turistico, che attrae così ulteriori visitatori e vede aumentare gli introiti. È importante prendere consapevolezza di queste potenzialità e investire anche nella formazione di figure specifiche, che sappiano garantire un’offerta sempre più di qualità, in grado di rispondere a un pubblico particolarmente esigente. Per questo – conclude Centinaio – rivolgo un appello alle Regioni affinché prendano consapevolezza di questa esigenza e si muovano di conseguenza”.



Bracconaggio ittico: Centinaio, tuteliamo ecosistema e pesca sportiva

“Il Senato ha approvato oggi la proposta della Lega contro la pesca illegale e il bracconaggio ittico nelle nostre acque interne. Vogliamo tutelare laghi, lagune, fiumi e canali italiani da chi distrugge l’ecosistema utilizzando mezzi vietati, come veleni e corrente elettrica, per catturare e uccidere pesci destinati soprattutto al mercato dell’Est Europa. Un’azione che danneggia l’ambiente e colpisce le attività di pesca sportivo-ricreativa. L’impegno delle Forze dell’Ordine non può essere sufficiente a presidiare tutti i bacini, per questo servono divieti più stringenti, come quelli approvati oggi. Ringrazio i colleghi Giorgio Maria Bergesio, primo firmatario della proposta di legge, e la relatrice Mara Bizzotto per il loro lavoro, che ha reso possibile questo risultato”. Lo scrive sui social il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.



Agricoltura: Centinaio, modifiche Pac risultato buono ma parziale

“Le modifiche alla PAC approvate dal Comitato speciale Agricoltura rappresentano certamente un passo avanti rispetto alle restrizioni imposte finora. È un buon risultato ottenuto anche grazie all’impegno del governo italiano. Ma si tratta ancora di una soluzione parziale, che alleggerisce vincoli e burocrazia ma non risolve i troppi problemi degli agricoltori”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“La questione è semplice: l’Europa non può più pensare di pagare gli agricoltori per non coltivare. Deve invece aiutarli a fare meglio il loro lavoro, cioè conciliare sostenibilità ambientale ed economica, favorire le innovazioni tecnologiche e contrastare la concorrenza sleale degli altri Paesi. Per fare questo, non bastano poche modifiche alle norme esistenti. Green Deal, PAC e accordi commerciali vanno rivisti profondamente. È quello che la Lega vuole fare, se riusciremo a far nascere una nuova maggioranza di centrodestra in Europa”, conclude Centinaio



Agricoltura: Centinaio, orgoglioso per sperimentazione TEA a Pavia

“La sperimentazione su campo delle TEA in Italia inizierà da Pavia con piante di riso in grado di resistere all’attacco di un fungo dannoso. Ho lavorato molto in Parlamento affinché si arrivasse a questo risultato e ora sono orgoglioso che il primo passo di queste tecnologie, così promettenti per la sostenibilità e lo sviluppo della nostra agricoltura, sia fatto proprio nella mia provincia. L’Italia si conferma all’avanguardia nel settore agroalimentare, non solo con la propria tradizione, ma anche per la sua capacità di innovare mantenendo intatte la qualità dei prodotti e la sicurezza dei consumatori”. Lo scrive sui social il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.



Centinaio: l’accordo sulla filiera del mais è un buon modello

“L’accordo quadro per sostenere la filiera del mais italiano non è solo una buona notizia per il settore, ma anche un buon modello di collaborazione tra gli attori coinvolti, impegnati nel promuovere i loro prodotti e nel garantire il giusto prezzo agli agricoltori. Voglio quindi esprimere il mio apprezzamento a Confagricoltura, AMI, Assalzoo, Compag, AIRES, Copagri, Cia-Agricoltori italiani, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi e Origin Italia per questa iniziativa, che contribuirà a una maggiore sostenibilità della filiera e alla stabilità produttiva, grazie a una più certa programmazione”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.



Giornata paesaggio: Centinaio, grazie ad agricoltori che lo custodiscono

“Nella Giornata Nazionale del Paesaggio, voglio ringraziare e garantire il mio sostegno a chi ogni giorno lavora per proteggere il nostro territorio e valorizzarlo al meglio. Mi riferisco in particolare ai nostri agricoltori, che proprio per questo motivo abbiamo voluto promuovere per legge come ‘custodi dell’ambiente e del territorio’. Se il nostro Paese è conosciuto e ammirato in tutto il mondo per il suo straordinario patrimonio paesaggistico, è anche grazie a loro”.

Lo scrive in una nota il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.




Industria agroalimentare, Centinaio: Italia primeggia grazie a ricerca e tecnologia, dettiamo linea ad altri. VIDEOINTERVISTA

”Attraverso la ricerca scientifica e tecnologica siamo sempre stati considerati i primi quindi dobbiamo dettare la linea agli altri senza essere comunque troppo autoreferenziali. La filiera, dal mondo agricolo fino alla distribuzione, deve essere consapevole che insieme si deve andare nella giusta direzione. In Europa serve inoltre maggiore collaborazione tra politica e privato, ed è prioritario ascoltare chi è sul campo per portare le istanze all’attenzione delle istituzioni europee, senza voli pindarici e senza regole che creerebbero disagio sociale”.

Così Gianmarco Centinaio, vicepresidente del Senato, a margine a margine dell’incontro “Ricerca e tecnologie per il futuro dell’industria agroalimentare” promosso dall’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari (OTAN) e da Federalimentare.




Tecnologia per il futuro dell’industria agroalimentare. Il convegno al Senato di Federalimentare. VIDEOINTERVISTE e INTERVENTI

Oggi il Senato ha ospitato il convegno “Ricerca e tecnologie per il futuro dell’industria agroalimentare”svolto al Senato e promosso dal Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari (OTAN) e da Federalimentare, ha voluto proprio sottolineare l’importanza delle tecnologie agroalimentari per il benessere collettivo e il ruolo che l’innovazione tecnologica, applicata all’industria alimentare, può garantire per favorire un accesso al cibo sicuro e di elevata qualità.

econdo il Censis per gli italiani sono importanti i valori etici e sociali che li orientano nella scelta dei prodotti. Il 66,7% è pronto a rinunciare a prodotti che potrebbero essere dannosi per la salute, il 52,6% a quelli non in linea con criteri di sicurezza alimentare, il 43,3% a quelli la cui produzione e distribuzione non rispetta l’ambiente e il 35,6% a quelli per la cui produzione non sono tutelati i diritti dei lavoratori e dei fornitori. Accanto a questi numeri, emerge inoltre come l’industria alimentare abbia una elevata reputazione sociale verso la quale l’86,4% degli italiani dichiara di avere fiducia ed è una fiducia trasversale, che coinvolge il 93,8% degli anziani, l’84,2% degli adulti e l’81,6% dei più giovani. Tutto ciò certifica come, grazie alla ricerca, alla scienza e alla tecnologia gli alimenti e l’industria di trasformazione abbiano prodotto una rivoluzione positiva nelle abitudini e nelle scelte degli italiani che ricercano cibi sicuri e di qualità.

QUI DI SEGUITO LE VIDEOINTERVISTE E GLI INTERVENTI

Industria agroalimentare, Centinaio: Italia primeggia grazie a ricerca e tecnologia, dettiamo linea ad altri. VIDEOINTERVISTA

Otan-Federalimentare. Presentato al Senato il convegno “Ricerca e tecnologie per il futuro dell’industria agroalimentare”

Industria agroalimentare, Urso: Più investimenti per avviare modelli produttivi sostenibili

Industria agroalimentare, Carloni: garantire produzione tramite innovazione, competenza, tecnologia e ricerca. VIDEOINTERVISTA

Industria agroalimentare, De Rita (Censis): il settore è stato capace di adattarsi ai nuovi stili di consumo. VIDEOINTERVISTA




Ue: Centinaio, su case green e allevamenti compromessi insufficienti

“È impossibile scendere a patti con l’ambientalismo ideologico di questa maggioranza europea. Nonostante gli sforzi della Lega, ancora una volta gli interessi delle famiglie italiane e delle imprese zootecniche sono stati messi in secondo piano dal Parlamento di Strasburgo, che ha approvato oggi i provvedimenti sulle case green e sulle emissioni agricole e industriali. Le ennesime due eco-follie che i nostri europarlamentari sono riusciti a correggere solo parzialmente, arrivando così a compromessi che riteniamo comunque insufficienti e che quindi non abbiamo votato. Per quanto riguarda in particolare la direttiva sulle emissioni, ci auguriamo che il Consiglio europeo rigetti questo testo, che aumenta ulteriormente il carico burocratico e finanziario sulle imprese che allevano suini e pollame, senza apportare reali benefici all’ambiente”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.



Il vicepresidente del Senato Centinaio in visita a Puratos

Promessa mantenuta. Il vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana, Gian Marco Centinaio, questa mattina, venerdì 8 marzo, ha fatto visita al quartier generale di Puratos Italia, azienda con sede a Parma che fa parte di Puratos Group, multinazionale che offre una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato, in oltre 130 Paesi in tutto il mondo.

L’incontro segue all’invito che Alberto Molinari general manager dell’azienda parmigiana, aveva rivolto al vicepresidente del Senato durante l’ultima edizione di Sigep, Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianale e Caffè. Molinari, che è anche presidente di AIBI, Associazione Italiana Bakery Ingredients aderente ad ASSITOL (Confindustria), gli aveva infatti proposto di conoscere più da vicino questa realtà aziendale, emblematica del settore, approfondendo con l’occasione le principali tematiche del comparto.

Ad accogliere il vicepresidente Centinaio, insieme allo stesso Molinari, erano presenti Andrea Carrassi, direttore generale di ASSITOL,  e Igor Calderari, segretario di AIBI.

La visita, durata complessivamente circa tre ore, si è sviluppata in due momenti. I vertici di Puratos e di AIBI-ASSITOL hanno presentato le principali attività svolte. In particolare, Puratos ha evidenziato la costante attenzione alla salute dei consumatori nella realizzazione dei propri prodotti e nelle scelte di approvvigionamento, la forte propensione alla ricerca e all’innovazione, e il progetto di crescita in atto che sta portando un aumento sia di fatturato che di personale occupato (oltre 124 milioni di euro nel 2023 e 253 dipendenti).

All’interno di ASSITOL AIBI rappresenta le imprese produttrici di ingredientistica per panificazione, pizzeria e pasticceria, collaborando strettamente con le istituzioni e gli altri attori della filiera, sia in Italia che a livello internazionale, in sinergia con ASSITOL.

L’Associazione, che rappresenta il 90% del settore, monitora con attenzione le tendenze di consumo: secondo i dati della sua ricerca sul mercato dell’arte bianca, il pane fresco artigianale è ancora il preferito dagli italiani. Per il 66,4% dei consumatori è fondamentale la scelta degli ingredienti, per oltre il 30% il pane deve essere di tipo salutistico. La ricerca del benessere si evidenzia ancora di più quando si parla di pasticceria, che oggi vede preferire produzioni “healthy”, quindi con meno zucchero e meno grassi, mentre appare assai rilevante la scelta di consumo a favore dei prodotti “free from”. Questo scenario, così diversificato, spiega l’importanza che le aziende del mondo bakery hanno conquistato nell’agroalimentare italiano. Grazie all’impegno del settore a favore di qualità, attenzione alle materie prime e al benessere, oggi anche i pastry chef e i panificatori più importanti si rivolgono con fiducia alle aziende del mondo bakery.

La seconda parte della visita si è svolta all’interno del moderno Innovation Center, uno dei nove distribuiti in tutta Italia, in cui l’azienda offre formazione qualificata ai propri clienti, mettendo a loro completa disposizione le competenze degli specialisti impegnati nella Ricerca e Sviluppo affiancati dai Technical Advisor, consulenti tecnici di panificazione e pasticceria altamente specializzati.

A margine del cordiale incontro il general manager Alberto Molinari ha ringraziato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio per avere dimostrato ancora una volta un particolare interesse per il mondo produttivo italiano con un’attenzione speciale per il settore alimentare che, con la sua straordinaria qualità e varietà dell’offerta, rende unico nel mondo il nostro Paese e rappresenta un volano economico di grande valore. Sulla stessa linea il direttore generale di ASSITOL Andrea Carrassi: “Sostenere le aziende associate senza il costruttivo confronto con le istituzioni, per l’Associazione sarebbe impossibile. Siamo grati al vicepresidente Centinaio per la vicinanza ai problemi e alle richieste del mondo imprenditoriale e associativo, che ha dimostrato anche oggi con la sua visita in una realtà che rappresenta bene il saper fare italiano”.

Da parte sua l’onorevole Gian Marco Centinaio ha dichiarato: “Questi incontri con persone che danno corpo e idee all’Italia che produce, che offre lavoro, che aiuta a crescere, non solo economicamente il nostro Paese, sono preziosi perché ci permettono di mantenere vivo il rapporto tra chi è chiamato a ricoprire ruoli istituzionali di rappresentanza e il mondo reale. Oggi qui a Parma, grazie a Puratos e AIBI-ASSITOL, ho avuto la piacevole conferma che possiamo contare su interlocutori preparati e affidabili insieme ai quali si può costruire un futuro migliore”.

 




Ue: Centinaio, reciprocità non valga solo per lavoro forzato

“L’accordo tra Parlamento e Commissione UE contro il lavoro forzato rappresenta un passo avanti nell’affermare il principio della reciprocità nel commercio tra l’Europa e altri Paesi. Una regola che dovremmo impegnarci a estendere anche ad altri campi, dalla tutela della salute alla sostenibilità ambientale. Solo così potremo combattere la concorrenza sleale di quelle aree del mondo che si rifiutano di contribuire al progresso e alla salvezza del Pianeta”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio.
“Quando il bando europeo sarà attivo, finalmente non potranno più attraversare i nostri confini merci prodotte attraverso schiavitù, lavoro minorile e altre forme di sfruttamento”, spiega il senatore della Lega. “Non si tratta solo di affermare un doveroso principio umanitario, ma in questo modo difendiamo i nostri prodotti, soprattutto quelli agroalimentari, dalla concorrenza a basso prezzo proveniente dall’Asia o dal Sud America”.
“Ma gli agricoltori scesi nelle piazze di mezza Europa ci chiedono di impedire l’ingresso nei nostri mercati anche di prodotti realizzati attraverso l’uso di fitofarmaci nocivi per la salute, vietati sui nostri campi, o coltivazioni intensive che danneggiano l’ambiente. In questo senso, l’intesa provvisoria sul lavoro forzato è solo un tassello di un puzzle ben più ampio, che la Commissione di Ursula Von der Leyen non ha avuto in questi cinque anni il coraggio e la volontà di comporre”, conclude Centinaio.