Reddito agricoltori, Carloni: bene l’ok della Camera alla legge per fissazione prezzi minimi. VIDEOINTERVISTA

Dobbiamo fare in modo che il prodotto e questo tipo di attività, sia remunerazione. Una delle cose che stiamo perseguendo, non oggi ma da un anno in Comagri era rappresentare una proposta di legge che riguardasse la fissazione dei costi per la cessione della materia prima vincolata ai costi minimi di produzione. Se voi avete osservato attentamente i trattori che protestavano qualche giorno fa c’era scritto Fissiamo i costi di produzione, rispettate i costi di produzione”.

Così Mirco Carloni, presidente Commissione agricoltura della Camera, a margine dell’evento Generazione formaggi, la formula vincente del dop, organizzato oggi a Roma.

“Tutto questo significa che nella filiera agroalimentare, oggi, possono entrare a volte materie prime che arrivano da paesi terzi, a volte, come il latte che stamattina al Brennero è stato fermato, altri prodotti che vengono acquistati dalla nostra filiera agroalimentare ad un prezzo che è sotto il costo di produzione. Questo è un fatto che l’Italia poteva fermare da molto tempo su iniziativa di tutta la Commissione Agricoltura.

Oggi pomeriggio è stata approvata questa proposta di legge alla Camera dei deputati in Aula, che fissa e dà la delega al Governo per stabilire di anno in anno, in base alle variabili, quali sono i costi minimi per la cessione della materia prima. Credo che questa sia una risposta di grande importanza e che va veramente al cuore del problema che hanno gli agricoltori in questo momento, cioè di poter guadagnare dai loro sacrifici”.




Crea, audizione Rocchi a Comagri Camera: “Non solo ricerca pura. Obiettivo è creare modelli business”

L’obiettivo è “provare a mettere a terra progetti innovativi cercando di trasformarli in modelli di business. Cioè fare in modo che tutto quello che avviene nei laboratori di ricerca non solo pura si possa poi trasferire sul campo. Comprendo, almeno sulla carta, quello che di buono fa il Crea e i limiti oggettivi di una struttura cresciuta in maniera non sempre coerente, ma tutti i bravi ricercatori all’interno di questa struttura sicuramente saranno un punto di partenza”. Lo ha detto il professore della Sapienza di Roma Andrea Rocchi durante l’audizione di oggi alla Commissione Agricoltura della Camera per la valutazione della sua nomina a presidente del Crea.

“Cercherò di inserirmi sulla filiera dell’innovazione”, ha assicurato Rocchi, “ma allo stesso tempo di costruire infrastrutture e collegamenti non solo territoriali con le Regioni o altro, ma anche strutture che possano in maniera specifica, a mo’ di incubatori, creare le condizioni per cui l’innovazione vada veramente nel campo e sia utile a voi, sicuramente, per prendere decisioni spesso molto onerose, ma allo stesso tempo anche all’agricoltore e alla filiera di settore, per capire dove investire e soprattutto cosa fare in un mondo che oggettivamente cambia di continuo”.

“Forse il momento è veramente quello giusto per cercare di dare, con un colpo di reni, un valore aggiunto a questa filiera fondamentale per la sopravvivenza ma soprattutto per lo sviluppo di un paese importante come il nostro”, ha concluso il neopresidente designato del Crea.

In questo modo Rocchi ha risposto alle sollecitazioni giunte in audizione dai membri dell’opposizione e della maggioranza della Commissione. Se da un lato gli onorevoli Stefano Vaccari (Pd) e Maria Chiara Gadda hanno espresso al neopresidente la raccomandazione di conservare l’autonomia della ricerca all’interno del Crea, i deputati Marco Cerreto (FdI), Davide Bergamini e Giandiego Gatta (Forza Italia) si sono soffermati soprattutto sulla necessità di calare nel mondo agricolo e a favore delle imprese le attività di ricerca all’interno dell’ente, chiedendo di rafforzare la sinergia con il Masaf e tra politica, aziende e associazioni.

 




Made in Italy, Comagri Camera. Tinelli (UIV): serve nuovo quadro normativo per prodotti a basso tenore alcolico

“Il vino rappresenta il 12% dell’export agroalimentare italiano, quindi circa 7 miliardi. A questi valori si aggiungono quelli delle industria delle tecnologia per la produzione e il confezionamento, un settore profondamente radicato e che ci vede leader mondiali, che ha superato i 2 miliardi di euro di export. Sono numeri importanti di un settore in salute, ma c’è qualche problema di competitività, parlando dei costi energetici e delle materie prime, a partire dal vetro, salito del 20%, per questo servono sostegni in questi settori. Tuttavia gli interventi non hanno sterilizzato l’aumento e questa è una delle priorità per il governo”.

“Un ulteriore aspetto è quello normativo, soprattutto la norma quadro sulla produzione e la commercializzazione del vino in Italia, del 2016. Qui servirebbe una migliore gestione delle nostre denominazioni, un più efficace sistema dei controlli e della tracciabilità e una nuova normativa sui prodotti a basso tenore alcolico, per cui c’è un aumento di interesse a livello internazionale”.

“Per la competitività internazionale serve la diversificazione, visto che siamo predominanti su 5 nazioni con il 65%, serve espandersi altrove. Diventa fondamentale individuare un piano pluriennale di promozione istituzionale per il vino, coordinato dal MAE, insieme all’ICE, con una cabina di regia unica copartecipata dalle imprese. Parallelamente serve una promozione della dieta mediterranea, di cui il vino è parte fondamentale. C’è poi il tema del turismo enoturistico. Nel 2019 abbiamo registrato 14milioni di visite. Serve una armonizzazione tra le singole regioni. In qualsiasi iniziativa istituzionale l’enoturismo deve essere al centro della promozione”.

Così Nicola Tinelli, Unione Italiana Vini, nell’audizione di oggi presso la Commissione Attività produttive, in merito all’indagine conoscitiva sul made in Italy e la valorizzazione e lo sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi.




Comagri, nominati i presidenti. Al Senato Luca De Carlo (FdI) e alla Camera Mirco Carloni (Lega). Dentro anche Molinari. Poi Caretta, Castiglione, Vaccari

Nominati i presidenti delle commissioni agricoltura, industria, commercio e Turismo di Camera e Senato. Al Senato Luca De Carlo (FdI) e alla Camera Mirco Carloni (Lega).

Senato, De Carlo, il più votato d’Italia, nominato presidente della Commissione agricoltura, industria, commercio e turismo

Carloni (Lega): Per me onore presiedere commissione, ora riprendere lavoro su PAC

https://agricolae.eu/camera-eletti-gruppo-lega-in-commissioni-permanenti/

Era stato scritto: 

Working in progress sulle commissioni agricoltura, industria, commercio e Turismo di Camera e Senato che dovrebbero essere definite nella giornata di oggi alla Camera e domani al Senato accorpando in entrambe le camere quella che era la Comagri con l’ex commissione Attività produttive.

Da quanto apprende AGRICOLAE alla Camera il presidente sarà l’ex assessore leghista delle Marche Mirco Carloni.

Tra i membri dovrebbero figurare, secondo quanto si apprende, Giuseppe Castiglione, già sottosegretario Mipaaf oggi in quota Azione e Maria Chiara Gadda. Mentre per il Partito Democratico Antonella Forattini, Stefania Marino, Andrea Rossi e Stefano Vaccari come capogruppo. Per Fratelli D’Italia Maria Cristina Caretta (la donna più votata di Montecitorio) mentre per la Lega entrerà lo stesso capogruppo Riccardo Molinari.


Il 30 agosto era gia stato scritto:

Addio Comagri Senato. Le competenze della IX commissione di Palazzo Madama entreranno nella X

Speciale Elezioni, i più votati vengono dall’agricoltura ma Comagri Senato sparisce. Ecco il deputato che viene dal Mipaaf e chi resta e chi va




Approvvigionamento materie prime, Comagri Senato. Le dichiarazioni di Coldiretti, Unci, Agrinsieme e Uecoop

Si è svolta quest’oggi nell’ambito dell’affare assegnato n. 772 (problematiche inerenti alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime agroalimentari ed agroindustriali) l’audizione di rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e degli organismi della cooperazione.

Di seguito tutte le dichiarazioni:

Coldiretti:

In questa fase, sul tema in questione, abbiamo riscontrato due criticità. Da un lato i trasporti internazionali, abbiamo registrato a causa del covid e di scelte commerciali, una carenza di container che sta aumentando e complicando i costi di trasporto. Questo penalizza le nostre esportazioni e il traffico di merci in entrata.

Dall’altro lato abbiamo un aumento dei costi di alcune materie prime che impattano su filiere strategiche. Pensiamo al settore zootecnico ad esempio, con l’aumento dei principali mangimi.

È dunque sempre più necessario investire per uno sviluppo e una ripresa post covid che veda un aumento della capacità di auto approvvigionamento su tutte le filiere.

Le consistenti risorse previste dal Pnrr e dal decreto sostegni devono perciò andare in questa direzione, perché rendere più forti le nostre filiere significa poter affrontare anche il tema dell’auto approvvigionamento.

Unci agroalimentare:

La difficoltà dell’approvvigionamento delle materie prime dell’agroalimentare è chiaramente una derivazione del covid, che ha messo però in luce tutti i limiti della nostra capacità di auto rifornirci rispetto al mercato.

Dobbiamo insistere su un programma di opportunità da dare ai nostri produttori primari, occorre metterci a disposizione e partire sull’utilizzo delle nuove tecnologie e di una blockchain interamente italiana.

C’è da sottolineare poi la carenza di manodopera che ha avuto per conseguenza una sottoproduzione. Bisogna guardare al futuro prossimo cercando di capire quali sono i nostri limiti e i nostri errori e come poter approcciare a questa blockchain interamente italiana.

Agrinsieme:

Vogliamo evidenziare come questo tema sia una problematica che riguarda il nostro paese ma anche l’intero pianeta, perché come evidenziato anche dalla Fao nel 2050 raggiungeremo quasi i 9 miliardi di abitanti sulla terra. Per nutrire l’intera popolazione mondiale la produzione alimentare dovrà quindi raddoppiare. In questo ci scontriamo però con le limitazioni fisiche, dovute al fatto di non poter estendere all’infinito i terreni. L’unica possibilità che avremo è perciò quella di fare leva sugli investimenti in agricoltura per espandere la produzione. Intendiamo con questo il miglioramento delle infrastrutture rurali, della logistica, dell’organizzazione di filiera e un maggior accesso a strumenti di produzione moderni, che possano rendere perciò l’agricoltura moderna, digitale e resiliente. Occorrerà quindi coniugare il tema della sostenibilità con quello della maggior produzione alimentare.

Uecoop:

Oggi ci troviamo sotto attacco a causa della volatilità dei prezzi, accentuato dalla pandemia. C’è poi un problema legato alle condizioni climatiche avverse che si sono sviluppate in paesi maggiormente produttori come il Brasile o l’Argentina, che non sono state in grado di rispondere alle richieste massive arrivategli. A questo poi si aggiunge la Cina che da sola importa 90 mln di tonnellate di soia, con l’Italia che produce nemmeno il 30% del suo fabbisogno nazionale.

Tutto questo genera un cortocircuito alimentare, che si aggrava in un paese due risulta fortemente deficitario e che necessita di un potenziamento produttivo. Soprattutto occorre partire con un piano proteico nazionale per recuperare competitività rispetto i paesi concorrenti, perché essere dipendenti nella produzione di materie prime relative alla mangimistica accentua gli squilibri sul mercato internazionale.




Contoterzisti, appello di Uncai al presidente Comagri Gallinella

Uncai chiede al Presidente della Commissione agricoltura alla Camera, l’onorevole Filippo Gallinella, più attenzione ai contoterzisti nel nuovo testo della proposta di legge “Disposizioni per la semplificazione in agricoltura”. “Gli agromeccanici sono sicuramente una componente dell’agricoltura italiana – sottolinea il presidente di Uncai Aproniano Tassinari -. Non crediamo di chiedere troppo se, dopo quasi vent’anni durante i quali nulla è stato fatto per la categoria, si rimette mano alle norme che ne regolano lo svolgimento dell’attività, dando voce, prima di tutto, alle 10.000 aziende artigiane rappresentate soprattutto da Uncai, che svolgono principalmente, se non in forma esclusiva, l’attività agromeccanica”.

In Italia oltre il 95% delle operazioni di raccolta meccanizzata viene svolta dai contoterzisti. Sono soprattutto di loro pertinenza anche le operazioni di interramento dei reflui, anziché di spargimento, le semine localizzate, le minime lavorazioni dell’agricoltura conservativa e i trattamenti fitosanitari di precisione. “Inoltre i contoterzisti favoriscono la sicurezza dei lavoratori e promuovono la diffusione dell’innovazione sostenibile e dell’efficienza energetica nel settore agricolo”, prosegue il presidente di Uncai.

“Oggi siedono in Parlamento numerosi deputati e senatori realmente e concretamente interessati alle sorti dell’agricoltura italiana. Abbiamo visto fare scelte importanti per il settore soprattutto in questo lunghissimi mesi di pandemia. Manca però sempre quel passo verso e in favore degli agromeccanici e di progetti di investimenti che avranno una ricaduta sicura in campo. Uncai ha un’agenda che sta condividendo con le istituzioni e con gli stessi agricoltori, in particolare con Confagricoltura. I temi principali sono l’esercizio e la disciplina dell’attività di agromeccanico e il rinnovo sostenibile delle macchine agricole, un mercato oggi trainato solo dai contoterzisti: si tratta di argomenti che le “Disposizioni per la semplificazione in agricoltura” articola per altre categorie attive nel settore e non per gli agromeccanici. Ci auguriamo che il testo arrivi in porto entro la fine della legislatura, integrato con la valorizzazione e la certificazione delle imprese agromeccaniche professionali”, conclude Aproniano Tassinari.




PNRR, Comagri Camera approva il piano nazionale di ripresa e resilienza

La Commissione Agricoltura della Camera ha espresso parere favorevole, senza alcun voto contrario, al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tra le condizioni si è posta rilevanza sull’ammodernamento di macchinari e impianti, innovazione tecnologica, lo sviluppo del biometano agricolo nell’ottica di un’economia circolare e la previsione di uno specifico stanziamento, al di fuori dei fondi FEASR, per il rimboschimento e la tutela del patrimonio forestale.

 

Si tratta di un programma cruciale per il futuro del comparto agroalimentare italiano che, tra queste risorse e quelle della Politica Agricola Comune, potrà contare su oltre 50 miliardi di euro nei prossimi sette anni – dichiara la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Investimenti mirati all’innovazione e all’aumento della produttività, in una visione di una agricoltura davvero sostenibile, potranno guidare le imprese italiane nel rilancio post pandemia garantendo redditività e competitività. L’alta qualità delle produzioni nazionali deve essere sostenuta dall’innovazione tecnologica e da un’economia circolare che in agricoltura può trovare pieno fondamento. Siamo certi che il ministro Patuanelli – conclude Chiara Gagnarli (M5S) – saprà interpretare le necessità del comparto agricolo: dal Parlamento siamo pronti ad un confronto proficuo per il raggiungimento degli obiettivi prefissatici”.




Patuanelli in Comagri Senato: per mitigare cambiamenti climatici servono ulteriori sforzi per ridurre emissioni derivanti da attività agricole, focus su zootecnia

Sostenibilità, trasparenza, equa distribuzione del valore e transizione ecologica. E proprio “per la mitigazione dei cambiamenti climatici – spiega il ministro delle Politiche agricole in audizione in Comagri Senato – servono ulteriori sforzi per ridurre emissioni derivanti da attività agricole. in questo senso il settore zootecnico è molto importante perché è la principale fonte delle emissioni totali”.

“Le scelte da fare – ha poi detto – devono essere integrate per andare incontro alla nuova crescita post pandemica: potenziare il sistema favorendo le connessioni tra conusmatori e produttori e investendo sull’economia circolare lasciando spazio a nuove frontiere; assistere gli operatori del settore a salvaguardare l’equilibro ecologico; sostenere la nuova imprenditoria favorendo lo sviluppo nelle aree marginali; contrastare il lavoro nero e il caporalato; favorire gli scambi sulla sostenibilità dell’agricoltura in funzione alle nuove sfide ed esigenze. Ma anche combattere gli sprechi alimentari prevedendo lutilizzo delle risorse rinnovabili”, spiega.

Parole d’ordine: equa distribuzione, sostenibilità, innovazione e trasparenza.

“L’ormai nota espressione Farm to fork deve voler dire rafforzare i rapporti tra agricoltori e consumatori”, prosegue.

“L’emergenza Covid ha evidenziato la centralità della filiera del cibo dal punto di vista economico ma anche geopolitico. E nonostante la chiusura del canale Horeca, l’export di settore ha registrato una crescita”.

“Il settore agricolo può contare in totale di 50 miliardi di euro di fondi per i prossimi sette anni”. Contratti di filiera, logistica. Questi alcuni dei temi che saranno affrontati nei prossimi giorni nell’incontro con il ministro Mef Daniele Franco.

“Il Piano di resilienza e il Farm to Fork sono due occasioni senza precedenti ma solo se riusciremo a coniugare sostenibilità e competitività utilizzando anche l’agricoltura di precisione e il processo di innovazione tecnologica”, prosegue. “Molto è stato fatto per estendere alle imprese agricole la misura 4.0”, insiste Patuanelli.

“Un percorso verso la transizione verde attraverso la digitalizzazione delle aree verde, energie rinnovabili e innovazione”.

Il ministro spiega che ogni euro investito si comporta da lega economica. “Occorrono investimenti per rendere piu moderna la logistica e la mobilitazione delle merci con ricadute anche dal punto di vista ambientale attraverso l’efficientamento della logistica”, prosegue.

“Previsto lo sviluppo di progetti di immazzinamento e stoccaggio”, aggiunge. “Occorre garantire risorse per garantire occupazione nelle aree interne. Una delle questioni chiave è la mitigazione dei cambiamenti climatici. E questo riguarda anche il settore zootecnico al Nord” ma il settore in Italia “ha un impatto ambientale minore del valore medio in Europa”.

Poi i macchinari di nuova generazione e meccanizzazione e il miglioramento del benessere animale.

Contrastare i cambiamenti climatici – torna a ripetere il ministro – è una priorità. In quest’ottica il progetto Mipaaf per prevenire e contrastare il dissesto idrogeologico mira a una gestione sostenibile delle foreste che si traduce in un potenziale economico.

“L’Italia è comunque più avanti di molti altri paesi in ambito sostenibilità. La leadership italiana poi sulla produzone bio è indiscussa ma occorre potenziare ricerca e controlli”.

La ricerca è “una leva di sviluppo imprenscindibile” per garantire la competitività dell’agricoltura in Italia. Allo scopo di promuovere la digitalizzazione dell’agricoltura nelle aree rurali, è stata avviata la riforma Sian”.

Poi sulla Pac: “nella consapevolezza che resta un’asse portante è necessario accelerare i lavori in modo da consentire l’avvio degli interventi. Ma non meno importante è gestire la fase transitoria. Per questo ho già preso contatti con il coordinatore degli assessori all’Agricoltura Pentassuglia”.

“La predisposizione del piano strategico nazionale richiede la partecipazione di tutti i soggetti interessati ma l’attività agricola richiede l’interessamento di tutti i cittadini”, prosegue poi.

 

 




Fattori: dopo 14 mesi di lavoro ok a legge su aste a doppio ribasso. Ora anche le filiere etiche di produzione, importazione e distribuzione

“Ci sono voluti 14 mesi e i richiami per una procedura di infrazione da parte della Ue prima di approvare questa legge in commissione, ma oggi un nuovo strumento di sostegno ai produttori agricoli ha visto luce”. E’ il commento Con AGRICOLAE della Sen. Elena Fattori a margine dell’approvazione di Commissione Agricoltura del Senato della Legge sulle aste a doppio ribasso di cui è relatrice insieme al Sen. Taricco.

“Già dalla scorsa legislatura avevo iniziato questa battaglia per una pratica che devasta la filiera, mette sotto ricatto i produttori agricoli e alimenta il caporalato” continua la Fattori nel mostrare soddisfazione per l’epilogo dell’iter del meccanismo che consentiva ai grandi distributori di indire aste elettroniche per acquistare prodotti alimentari dai produttori abbassando il prezzo di vendita a livelli talmente bassi da non remunerare i costi di produzione.

“Abbassando i prezzi in maniera insostenibile per gli agricoltori, si andava ad alimentare anche il sottocosto del mercato del lavoro, generando terreno fertile per i caporali. Inoltre – continua la senatrice di Sinistra Italiana – prendono forma anche le filiere etiche di produzione, importazione e distribuzione, un sistema di tutela del made in Italy e dei consumatori”, conclude.




Biologico, approvato a unanimità in ComAgri Senato il ddl. I commenti

Approvato dalla ComAgri Senato, all’unanimità e in sede redigente per l’Aula, il ddl per la ‘tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico’.

Agricoltura, Lega: Approvato da Comagri Senato il DL su agricoltura Biologica. Via libera al Marchio Italiano

Agricoltura: Taricco (Pd), dal Senato primo si’ a ddl quadro sul biologico, settore lo aspetta

Agricoltura, Mollame (M5s): approvato in commissione ddl su agricoltura biologica, maggiore garanzia per i prodotti italiani e tutela per l’ambiente




ComAgri Eu Report, tutti gli interventi in vista del futuro rilancio

Una fotografia del settore agroalimentare dopo l’anno difficile registrato nel 2020 e in vista dell’anno futuro tutto dedicato al rilancio del paese. Con spazio all’agroalimentare, digitalizzazione e innovazione.

Qui di seguito AGRICOLAE riporta gli interventi nel corso del report della commissione agricoltura del parlamento europeo

Comagri Eu report, De Castro: anno difficile. Ma votata condizionalità sociale per la prima volta

Comagri Eu Report, L’Abbate: Garantire sostenibilità sociale ed economica insieme a quella ambientale. Su etichettatura partita ancora aperta

Comagri Eu Report, Borriello (Ismea): Utilizzare subito i 2,4 mld dei fondi sviluppo rurale in attesa del Recovery Plan

Comagri Eu Report, Verrascina (Copagri): Vincoli ambientali non diventino fattore per calo produttività delle imprese e aumento delle importazioni

Comagri Ue Report, Di Stefano (Coldiretti): Obiettivi Farm to Fork condivisibili, ma lavorare per maggiore coerenza e trasparenza

Comagri Ue Report, Fini (Cia): Biologico non sia unica soluzione per agroalimentare italiano. Fondamentale non perdere competitività, puntare su ricerca e innovazione

Comagri Eu Report, Taricco: ora riflettere su come utilizzare risorse subito e senza sprechi

Comagri Eu Report, Incerti: grazie a lavoro de Castro. Innovazione e digitalizzazione saranno il futuro

Comagri Eu Report, Cenni:fondamentale stringere un patto tra imprese e decisori politici per la crescita dell’agroalimentare italiano

Comagri Eu Report, Mantegazza: bene regolamento transitorio




Comagri Camera, i lavori di oggi

La XIII Commissione Agricoltura, in sede di Comitato dei nove, ha svolto l’esame degli emendamenti sul testo A recante Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico (C. 1824/A – Rell. Loss, Lega e Gadda, IV).

Ha svolto inoltre l’audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di Confartigianato, nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente (COM(2020)381 final)




Audizione Cna Agroalimentare su sistema alimentare equo. Mercoledì alle 15 diretta webtv

Mercoledì 28 ottobre, alle ore 15, la Commissione Agricoltura, presso l’Aula della Commissione Ambiente, svolge l’audizione, in videoconferenza, di rappresentanti del Cna Agroalimentare, nell’ambito dell’esame della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.

L’appuntamento viene trasmesso in diretta webtv.




ComAgri Camera, i lavori di oggi

La XIII Commissione Agricoltura ha svolto, in videoconferenza, l’audizione informale di rappresentanti di Filiera Italia, nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente (COM(2020)381).




ComAgri Camera, i lavori di oggi

La XIII Commissione Agricoltura, in sede consultiva, ha espresso alla III Commissione Affari esteri parere favorevole sul disegno di legge di Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti all’Accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e dell’area atlantica contigua, con Annessi e Atto finale, fatto a Monaco il 24 novembre 1996, adottati a Monaco il 12 novembre 2010 (C. 1704 Governo – Rel. Viviani, Lega).

In sede di deliberazioni di rilievi, ha espresso i propri rilievi alla V Commissione Bilancio sullo Schema di relazione all’Assemblea sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund (Rel. Gallinella, M5S).