Comagri Camera, La Pietra: Olio, lavoriamo per favorire aggregazione tra Ceq e Fooi. A febbraio tavolo di settore

La normativa comunitaria prevedere il riconoscimento di una sola organizzazione interprofessionale per ogni settore. In caso del settore olivicolo oleario il Ceq, Consorzio extravergine qualità, è stato riconosciuto dal Masaf in quanto possessore dei requisiti in materia. Concordo però sulla necessità di una maggiore cooperazione tra le due organizzazioni di settore alfine di raggiungere una maggiore rappresentatività ai tavoli Ue di settore. Già in passato si è cercato di trovare un accordo tra il Ceq e la Filiera olivicola olearia italiana per costituire un’unica organizzazione interprofessionale. È intenzione proseguire però su questa via promuovendo incontri di riavvicinamento per favorire la loro aggregazione. Colgo l’occasione per informare che a febbraio è mia intenzione convocare un tavolo di settore con tutta la filiera.”

Così il sottosegretario Masaf Patrizio La Pietra nel corso delle interrogazioni a risposta immediata in Comagri Camera.




Olio, Mariani (Fooi) ringrazia il sottosegretario Battistoni e l’onorevole L’Abbate per l’impegno profuso per costruire insieme una interprofessione rappresentativa e riconosciuta

Paolo Mariani, Presidente di FOOI, ringrazia il Sottosegretario Battistoni per l’intervento nel question time di ieri e accoglie con favore l’invito dell’Onorevole L’Abbate, che tanto si è speso per la filiera olivicola-olearia, per lavorare insieme a una nuova interprofessione del settore a beneficio di tutti gli operatori: “Proporre un’unica organizzazione interprofessionale della filiera olivicolo olearia è tra le soluzioni più auspicabili che il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali potesse proporre per risolvere la questione del deficit di rappresentanza sorto a seguito delle verifiche effettuate dagli Uffici del mipaaf”. Questo il commento del Presidente di FOOI, Paolo Mariani, che ne ha approfittato per lodare l’impegno dell’On. Giuseppe L’Abbate, membro del M5S della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che ha nuovamente dimostrato particolare attenzione al comparto olivicolo oleario chiedendo chiarimenti sulla spinosa questione che coinvolge le due società consortili. “Auspico un fattivo coinvolgimento del Ministero e dell’onorevole L’Abbate – conclude Mariani – nelle successive fasi di confronto tra le diverse anime del comparto per arrivare alla positiva conclusione della vicenda con un’interprofessione inclusiva, rappresentativa e riconosciuta come interlocutore sui tavoli nazionali e internazionali




OLIO: BATTESIMO IN INDIA PER FILIERA OLIVICOLA OLEARIA ITALIANA (FOOI)

FILIERA OLIVICOLA

FOOI, la filiera olivicola olearia italiana, parteciperà dal 3 al 5 novembre prossimi ad una missione imprenditoriale in India, a New Delhi, guidata dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto

FOOI, la filiera olivicola olearia italiana, parteciperà dal 3 al 5 novembre prossimi ad una missione imprenditoriale in India, a New Delhi, guidata dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto. La missione si terrà in occasione della manifestazione fieristica “World Food India” (WFI), di cui l’Italia è Focus Country. La partecipazione italiana  è stata organizzata da ICE-Agenzia, in collaborazione con Confindustria e sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Internazionale e del Ministero dello Sviluppo Economico.

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Per l’interprofessione dell’olio di oliva italiano si tratta della prima missione ufficiale all’estero. La partecipazione di FOOI si svolgerà nell’ambito di un evento interamente dedicato alla filiera della produzione e della trasformazione alimentare, compreso il comparto delle macchine per il food processing e packaging. Obiettivo del Governo Modi è la trasformazione del Paese nel maggiore hub mondiale per il food processing e si stimano, secondo ICE-Agenzia  investimenti per 33 mld di USD nei prossimi 10 anni. Il comparto agroalimentare in India, con un tasso medio di crescita dell’8,8% offre notevoli opportunità per le imprese italiane operanti nella filiera della trasformazione e della meccanizzazione agricola; e l’Italia si configura come primo fornitore di macchine per il food processing.

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L’India, che non è un Paese tradizionalmente consumatore di olio di oliva, da qualche anno ha incominciato ad interessarsi alla sua coltivazione. Le fasce medio alte della popolazione indiana sono consapevoli del benessere indotto da una dieta a base di olio di oliva e questo sta alimentando la domanda interna di oli extra vergine di oliva.

La filiera dell’olio di oliva italiana sarà presentata alle istituzioni ed operatori indiani nel corso dell’evento “Italy as Focus Country” che si terrà a New Delhi il pomeriggio del 3 novembre. Sono previsti, altresì, incontri con operatori commerciali ed un seminario con prove comparative di assaggio per esaltare la tradizione olearia del nostro Paese attraverso i concetti della biodiversità, della tracciabilità e della qualità del prodotto.

Alessandro Di Bona