Ambiente, interrogazione Zanella (AVS): su impianto siderurgico Danieli in zone ZSC e ZPS Friuli Venezia Giulia

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01102

presentato da

ZANELLA Luana

testo di

Lunedì 5 giugno 2023, seduta n. 113

ZANELLA. — Al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

il Gruppo Metinvest B.V. e Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A. (nel seguito, Danieli) avrebbero manifestato interesse a realizzare un investimento industriale in Italia, contemplante la realizzazione di uno stabilimento siderurgico, con riferimento al quale sono stati individuati alcuni siti sul territorio nazionale ed è in essere un’attività di approfondimento in ordine alla sua attuabilità;

con nota del 26 aprile 2022 la Danieli ha comunicato alla regione autonoma FVG l’interesse a proseguire nella realizzazione di un nuovo insediamento industriale siderurgico nella zona industriale Aussa-Corno nel comune di San Giorgio di Nogaro (UD), avuto riguardo al carattere strategico del sito, al netto dei presupposti ed essenziali interventi di infrastrutturazione e implementazione;

con deliberazione n. 764 del 25 maggio 2022 la stessa Giunta regionale ha deliberato il rilevante interesse regionale alla promozione di un accordo di programma ai sensi e per gli effetti dell’articolo 19 della legge regionale n. 7 del 2000 del FVG, ai fini dell’attuazione dell’investimento industriale prospettato nei Terreni di Punta sud nel comune di San Giorgio di Nogaro;

con deliberazione n. 1005 dell’8 luglio 2022, ancora la Giunta regionale ha approvato uno schema di Accordo quadro tra la regione autonoma FVG, l’Università degli Studi di Trieste e l’Università degli Studi di Udine per la realizzazione dello «Studio di tutela ambientale propedeutico al progetto integrato di infrastrutturazione industriale, capacità logistica e implementazione dell’accessibilità al porto di San Giorgio di Nogaro», stante l’importanza della tutela dell’habitat lagunare, della morfologia della linea di costa, dei corpi idrici marino costieri e tenuto conto della necessità di coniugare le prospettive di sviluppo con le esigenze del tessuto sociale e del contesto ambientale;

lo stabilimento siderurgico verrebbe localizzato nei Terreni di Punta sud nel comune di San Giorgio Nogaro adiacenti la laguna di Marano e Grado individuata ai sensi della direttiva 92/43/CEE «Habitat» e della Direttiva 2009/147/CEE «Uccelli» rispettivamente quale zona speciale di conservazione (ZSC) e zona di protezione speciale (ZPS) all’interno della rete europea Natura 2000;

l’ambito lagunare riveste inoltre una particolare valenza ambientale, risultando sottoposto a molteplici vincoli e supporta la presenza di considerevoli attività nei settori commerciali e produttivi, della nautica da diporto turistico-ricreativa nonché nel settore della pesca e della molluschicultura;

con legge regionale 5 agosto 2022, n. 13 (assestamento di bilancio per gli anni 2022-2024) la regione autonoma FVG è stata autorizzata a sottoscrivere un accordo di programma, al fine di perseguire lo sviluppo del tessuto economico-produttivo regionale e la crescita della filiera siderurgica presente nell’agglomerato industriale di interesse regionale dell’Aussa-Corno e più in particolare di un investimento industriale strategico di valenza sovranazionale da localizzarsi nei terreni di Punta sud, cui si provvede con un’autorizzazione di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2022 –:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se risulti che la regione autonoma FVG abbia sottoscritto un accordo di programma con gruppi industriali per la realizzazione di un nuovo insediamento industriale siderurgico nella zona industriale Aussa-Corno nel comune di San Giorgio di Nogaro e quali siano, per quanto di competenza, le valutazioni in merito alla localizzazione di detto stabilimento in relazione agli impatti ambientali sugli habitat del delicato ecosistema lagunare di Marano e Grado, già oggetto in passato della dichiarazione dello stato di emergenza in ordine alla situazione socio-economico ambientale.
(4-01102)




Fai Cisl Friuli Venezia Giulia: Stefano Gobbo eletto segretario generale

Stefano Gobbo è il nuovo segretario generale della Fai Cisl Friuli Venezia Giulia, categoria degli agro-alimentaristi che in regione conta circa 3200 iscritti. Ad eleggerlo è stato il Consiglio Generale della federazione regionale, riunitosi oggi a Tricesimo (Udine), in presenza del segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota, di Alberto Monticco segretario generale Cisl FVG, Renato Pizzolito segretario generale FNP FVG, il Direttore di Inas FVG Stefano Cattarossi e i coordinatori delle strutture territoriali. Andrea Menegoz è stato eletto segretario generale aggiunto, una novità per la federazione friulana, che vede eletti come componenti di segreteria anche Francesca Pezzutto, Marco Savi e Massimiliano Nardini.

Stefano Gobbo succede a Claudia Sacilotto che dopo due mandati da segretaria generale nella federazione agroalimentare regionale, proseguirà a pieno titolo il suo impegno nella segreteria Cisl Friuli Venezia Giulia, dove attualmente ricopre le deleghe alle politiche di genere e al patronato Inas. Grande emozione della segretaria generale uscente, che nel suo intervento ha ripercorso la lunga storia sindacale che l’ha vista impegnata per 30 anni nella federazione agroalimentare della Cisl, prima in Fisba, dal 1991, e dopo la fusione tra Fisba e Fat, in Fai Cisl, dove ha ricoperto vari incarichi dirigenziali. Molte le battaglie sindacali che ha sostenuto, a tutela di lavoratrici e lavoratori rappresentati nelle attività produttive del territorio, tra le quali la Maruzzella, le Latterie Friulane, l’Acqua Paradiso, la Bob Martin.

“Raccolgo una grande eredità che con impegno, costanza e serietà porterò avanti con il supporto e il contributo dell’intera segreteria – ha dichiarato il nuovo segretario generale Stefano Gobbo – Claudia ha saputo trasmetterci il senso di appartenenza a questa organizzazione e l’attenzione ai bisogni di lavoratrici e lavoratori. Penso all’ultimo risultato ottenuto, il rinnovo del contratto regionale degli operai agricoli, uno dei primi dieci in Italia, e alle molte vertenze superate. Il nostro obiettivo sarà consolidare le azioni nei settori del nostro comparto, dall’agricoltura alla pesca, dalla forestazione ai consorzi di bonifica, potenziare la bilateralità, proseguire l’ottima collaborazione con i servizi Cisl. Daremo continuità ad un percorso tracciato, con la cura di farlo crescere nel tempo.”

“Grande serietà, etica e lavoro di squadra, è questo l’esempio che Claudia e l’intera federazione agroalimentare ha dato in questi anni e che Stefano saprà ben rappresentare e proseguire. Al nuovo segretario generale e alla sua squadra, auguro un buon lavoro, all’insegna dell’ascolto di lavoratrici e lavoratori, offrendo tutto il supporto e la collaborazione della confederazione regionale” sono le parole di Alberto Monticco, segretario generale Cisl Friuli Venezia Giulia.

“Siamo tutti emozionati nel salutare e ringraziare Claudia Sacilotto, con la quale ho condiviso un lungo percorso sindacale e personale – afferma Onofrio Rota Segretario Generale Fai Cisl nazionale –  Passione, appartenenza, visione è questo che ha sempre contraddistinto Claudia nel suo impegno sindacale che ha raccolto grandi soddisfazioni e durante il quale non sono mancate le sfide e i cambiamenti. Al neo segretario generale Stefano Gobbo, al suo segretario aggiunto Andrea Menegoz e alla nuova squadra della Fai regionale auguro di contribuire attivamente al progetto della nostra federazione, nella tutela dei diritti dei lavoratori e della qualità del lavoro, nello sviluppo dell’economia del territorio, nella salvaguardia dell’ambiente e in particolare della montagna, cornice di questa regione. Saremo al fianco della nuova squadra regionale, per far crescere l’azione di rappresentanza in questo strategico territorio.”




Psr Fvg 2014-2020: catalogo formativo per lo sviluppo rurale. Quattro nuovi corsi presto al via

La produzione in proprio di nuovi prodotti da forno per l’agriturismo, le tecniche di potatura invernale e le tecniche di potatura verde e la gestione dell’agrosistema, tenendo conto del microbioma del suolo, cioè l’insieme del suo patrimonio genetico e delle sue interazioni ambientali. Sono i quattro temi di altrettanti nuovi corsi inclusi nel Catalogo per lo Sviluppo Rurale, realizzati attraverso i fondi dell’intervento 1.1 del PSR della Regione FVG 2014-2020, che continuano ad essere attivi nonostante il coronavirus, restano totalmente gratuiti e sono disponibili in un’ampia varietà per soddisfare le necessità del mondo agricolo, agroalimentare e forestale regionale.

I nuovi corsi partiranno non appena raggiunto il numero minimo di partecipanti e potranno essere sia in modalità in presenza sia in formazione a distanza, a seconda delle necessità e della disponibilità.

Fino ad oggi sono stati 3.283 gli allievi formati attraverso 460 corsi svolti tra coaching individuali e percorsi collettivi in aula, per un totale di 9.432 ore di formazione erogate. Nel 2020, a seguito delle misure di contenimento, i corsi erano stati sospesi, ma sono poi immediatamente ripresi in modalità a distanza. Solo dall’inizio di quest’anno sono già stati avviati 36 coaching e 9 corsi. Altri 20 coaching sono già programmati.

“Il catalogo formativo per lo sviluppo rurale – commenta Karen Miniutti, Autorità di Gestione del PSR FVG 2014-2020 – si dimostra sempre più uno strumento valido specialmente per la sua capacità di ampliarsi e innovarsi. La formazione, soprattutto in un periodo come questo, nel quale si attende una ripresa – continua – svolge un ruolo fondamentale nell’aumentare le capacità di sviluppo e competitività delle aziende agricole, e La Regione e il PSR si stanno impegnando anche in questo senso – sottolinea – per aumentare le occasioni di crescita del settore. E’ stata potenziata l’attività formativa che può essere svolta in modalità e–learning, già richiesta in precedenza dal territorio, e un’ulteriore opportunità – conclude – è data dalla possibilità di svolgere anche la parte teorica relativa al coaching in modalità FaD”. Visionabile sulle pagine del portale www.svilupporurale.fvg.it, il catalogo formativo si focalizza in larga parte sull’ammodernamento e la gestione dell’impresa agricola, agrituristica o agroindustriale (tra cui sviluppo multifunzionalità, strategie di internazionalizzazione, e-commerce e social media marketing), il ricambio generazionale, la sostenibilità ambientale nonché ai corsi che esaminano e spiegano le più svariate tematiche inerenti il settore agroforestale. Per tutte le informazioni su modalità di iscrizione e di partecipazione è possibile rivolgersi al personale dell’AT Cefap (tel. 0432/821111 – e-mail [email protected]).




AGEA, AL VIA AUDIZIONI COMAGRI PER RICONFERMA PAGLIARDINI. COMACCHIO PASSA A ERSA. FRIULI SCRIVE A MIPAAF. LA LETTERA

Andrea Comacchio va all’Ersa, l’agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia. Dopo essere stato nominato direttore di Agea da Gian Marco Centinaio e revocato da Teresa Bellanova – a seguito di ricorsi e mal di pancia parlamentari – l’attuale Capo dipartimento Mipaaf (DIQPAI) passa all’agenzia del Friuli. Per stessa richiesta della regione che – da quanto apprende AGRICOLAE – scrive al ministero di Teresa Bellanova: “Con la presente si comunica la volontà dell’Amministrazione regionale di attribuire al dott. Andrea COMACCHIO l’incarico Direttore generale dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale – ERSA, a decorrere dalla prima data utile e fino al 1° agosto 2020. Si chiede pertanto l’adozione dei conseguenti provvedimenti di competenza al fine di poter procedere con gli atti formali di conferimento, con decorrenza possibilmente dal 1° novembre 2019″.

In un primo momento – da quanto aveva appreso AGRICOLAE – sembra che a Comacchio fosse stato offerto di entrare al Crea senza un preciso incarico”.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la lettera dell’ERSA:

LETTERA ERSA AL MIPAAF

Al via nel frattempo le audizioni nelle commissioni Agricoltura di Camera e Senato per la ricoferma di Pagliardini a direttore generale Agea.




CONFAGRICOLTURA FVG: AGRITURISMO CONSOLIDA LA SUA CRESCITA

 

AGRITURISMO CONFAGRICOLTURA FVG

AGRITURISMO FRIULI VENEZIA GIULIA

“In Friuli Venezia Giulia l’attività agrituristica segnala una crescita leggermente superiore rispetto alla media italiana. Secondo i recenti dati forniti dall’Istat, relativi al 2016, rispetto al 2015 gli agriturismi attivi in regione sono passati da 643 a 656 (+13), con un aumento del 2,0 per cento (la crescita precedente segnava un +1,7 per cento), mentre in Italia, la crescita media è del +1,9 per cento”, dice Maria Pia Bianchi, presidente regionale di Agriturist, aderente a Confagricoltura.

La maggior parte degli stessi sono collocati in pianura (348), 227 in collina e solo 81 nei territori montani. Queste strutture, complessivamente, dispongono di 4.360 posti letto e 25.745 posti a sedere (coperti). Nel 2016, sono 13 le aziende che hanno cessato l’attività mentre risultano essere 26 le nuove autorizzazioni. Curioso l’andamento del genere dei conduttori regionali di queste imprese.

I conduttori maschi, infatti, crescono “solo” dello 0,7 per cento (su una media nazionale del 2,0 per cento), mentre le femmine conduttrici crescono del 5,0 per cento, molto al di spora della media nazionale che si ferma all’1,6 per cento.

“L’agriturismo, dunque, si conferma ancora essere una risposta imprenditoriale gradita alle aziende agricole per sostenere il loro reddito in un’ottica polifunzionale, ma anche in considerazione di un buon trend di crescita dell’ospitalità rurale. Infatti, i recenti dati statistici divulgati dalla Regione Friuli VG segnalano, nei primi nove mesi del 2017, una crescita turistica degli arrivi negli agriturismi pari all’11,9 per cento e delle presenze pari all’8,2 per cento mentre, in Italia, sono ben 11 milioni i turisti che preferiscono recarsi in agriturismo, in maggior parte (54 per cento) accompagnati dalla famiglia”, conclude Bianchi.

 

 

 

 

 




CONFCOOPERATIVE FVG: BENE TUTELA RIBOLLA GIALLA

«È stato fatto un gran lavoro e il risultato raggiunto è ottimo», è il commento di Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg (le cantine cooperative regionali trasformano oltre il 40 per cento dell’uva del Fvg, prodotta da 2.300 agricoltori associati), alla notizia rimbalzata da Roma sull’esclusività della coltivazione della Ribolla gialla per il solo territorio del Fvg.

«Nei mesi che ci hanno visti impegnati da protagonisti per la costituzione della Doc interregionale del Pinot grigio “Delle Venezie”, in accordo con gli altri componenti dell’Ati, abbiamo indicato nella tutela della Ribolla gialla un obiettivo importante per la nostra viticoltura, singola e associata. Il traguardo raggiunto ci fa ben sperare per l’ampliamento della tutela anche nei confronti della vicina Slovenia e nell’accelerazione per la costituzione della Doc regionale Ribolla gialla, capace di far andare a braccetto le esigenze dei vignaioli, la qualità del prodotto e rappresentare un valido punto di partenza affinché questo vitigno autoctono diventi il testimonial enoico del Fvg».