FRONERI, PELLEGRINI: FORTE SOSTEGNO ISTITUZIONALE ALLE POSIZIONI DI FAI, FLAI E UILA

In merito all’incontro svoltosi questa mattina al Mise sulla vertenza Froneri, il segretario nazionale della Uila-Uil Pietro Pellegrini ha dichiarato: “Siamo soddisfatti dell’incontro. Dopo una situazione pregressa con Nestlé che non sosteneva più negli ultimi anni il business del gelato, lavoratori e sindacato guardavano con favore la nuova joint venture. Purtroppo, a distanza di un anno, ci troviamo con 120 licenziamenti a Parma e Milano. L’on. Bellanova è stata molto severa nei confronti dell’azienda richiamandola alla ‘responsabilità sociale’, nonché all’affidabilità tra le Parti e invitandola a rivedere la propria posizione, pietrificata sulla scelta di cessazione di attività.  Ci auguriamo che nel prossimo incontro, già stato fissato per il prossimo 6 novembre, potremo avere risposte diverse da quelle ascoltate fino a questa mattina e vorremmo non sentir più parlare di licenziamenti. Le istanze di Fai Flai e Uila hanno trovato forte sostegno e condivisione da parte delle istituzioni di Parma, il sindaco e l’assessore alle attività produttive. Avevamo ragione nel sostenere che l’azienda doveva intraprendere scelte e percorsi diversi”.

 

 

 




UILA: FRONERI CONFERMA VOLONTÀ DI CHIUDERE PARMA. GIOVEDÌ INCONTRO AL MISE

Si è tenuto ieri presso la sede dell’Aidepi il secondo incontro di esame congiunto per la procedura di licenziamenti collettivi aperta da Froneri (ex Nestlé gelati) a Parma che riguarda 120 lavoratori. L’azienda ha confermato la volontà di chiudere la produzione nello storico stabilimento produttivo e l’unico elemento di novità, anche secondo quanto emerso dall’incontro di qualche giorno fa presso la Regione Emilia Romagna, è la manifestazione di interesse da parte di alcuni imprenditori per rilevare il sito. Una soluzione che auspichiamo possa concretizzarsi, ma per il momento tutto è rimandato all’incontro, convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico su richiesta di Fai, Flai e Uila che si svolgerà giovedì 26 ottobre.

Occorre lavorare per un piano sociale in grado di tutelare l’occupazione e capace di preservare l’ennesimo territorio da aziende che decidono di tagliare capacità produttiva e forza lavoro. Ci auguriamo di trovare soluzioni adeguate in tempi utili, anche con il sostegno delle istituzioni e della politica.