AAA direttore Agea cercasi. Ecco l’avviso di manifestazione di interesse del Mipaaf

Approvato l’Avviso Mipaaf a presentare la manifestazione di interesse per la scelta della personalità da proporre per il ruolo di Direttore dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. 

Il ministero delle Politiche agricole, in data 5 settembre, ha dato il via libera all’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse al conferimento dell’incarico di Direttore dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA, ente pubblico non economico vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

L’attuale carica – attualmente ricoperta da Gabriele Papa Pagliardini – è infatti prossima alla scadenza.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica l’avviso Mipaaf:

AGEA_DIRETTORE




Agea comunica gli obiettivi raggiunti. Pagliardini: risultati ultimi 4anni dimostrano grande impegno

“Prosegue l’erogazione degli aiuti agli agricoltori da parte dell’Organismo Pagatore AGEA che negli ultimi quattro mesi ha autorizzato decreti di pagamento in favore di oltre 541 mila beneficiari per un importo di oltre 1.109 milioni di euro”.

Così in una nota l’Agea.

“Nel periodo in cui l’Agenzia ha affrontato eventi straordinari come il subentro dei nuovi fornitori e l’emergenza Covid-19, sono stati autorizzati ingenti pagamenti di saldo della domanda unica e delle misure a superficie dello sviluppo rurale 2020, che per previsione dei regolamenti comunitari dovevano essere obbligatoriamente erogati entro il termine del 30 giugno 2021.

 

In particolare, per la domanda unica i pagamenti hanno interessato oltre 422 mila beneficiari per un importo di oltre 474 milioni di euro; per lo sviluppo rurale i pagamenti hanno interessato oltre 33 mila beneficiari per un importo di circa 147 milioni di euro.

 

Nel periodo AGEA è stata impegnata nel completare i pagamenti rispetto agli aiuti attivati nell’ambito del «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19». In particolare, negli ultimi quattro mesi sono stati erogati circa. 46 milioni di euro a oltre 25.000 beneficiari.

 

Riguardo alle filiere zootecniche in crisi, negli ultimi quattro mesi, sono stati erogati pagamenti per in favore di circa 22.500 beneficiari per circa. 13 milioni di euro. Inoltre, è attualmente in pagamento un decreto di acconto, che prevederà pagamenti per circa 15 milioni di euro.

 

Si fornisce, di seguito, un riepilogo dello stato di avanzamento complessivo del pagamento delle domande al 30/06/2021 a far data dall’avvio delle misure.

• Fondo filiere zootecniche in crisi: erogati aiuti pari a €23.560.503,59, suddivisi come segue:

o Fondo per filiere zootecniche in crisi – filiera caprina: erogati aiuti pari a €253.987,20

o Fondo per filiere zootecniche in crisi – filiera cunicola: erogati aiuti pari a €339.154,08

o Fondo per filiere zootecniche in crisi – filiera delle carni di vitello: erogati aiuti pari a €3.039.655,83

o Fondo per filiere zootecniche in crisi – filiera ovicaprina: erogati aiuti pari a €5.904.725,12

o Fondo per filiere zootecniche in crisi – filiera suinicola: erogati aiuti pari a €14.022.981,36

o Fondo per le filiere zootecniche in crisi – Ammasso privato di prosciutti di suino a denominazione d’origine protetta: erogati aiuti pari a €1.584.612,00

• Aiuti IV Gamma e I Gamma evoluta: erogati aiuti pari a €13.868.749,99

• Contenimento volontario delle rese (Decreto Ministeriale n. 9018686 del 22 luglio 2020), in favore di 2.634 beneficiari per 18.972.128,13 €;

• Aiuti straordinari zootecnia per le zone terremotate – Marche: erogati aiuti pari a €254.959,80

Per quanto concerne il comparto assicurativo, finanziato nell’ambito del Programma Nazionale di sviluppo rurale per le produzioni vegetali per le annualità dal 2015 al 2020 sono stati effettuati pagamenti negli ultimi quattro mesi a favore di circa 19 mila beneficiari per un importo di oltre 95 milioni di euro ed è stato autorizzato un provvedimento di concessione, per domande di sostegno 2019, in favore di 8 mila beneficiari per un importo di 30 milioni di euro ed è, inoltre, in elaborazione un ulteriore provvedimento di concessione per le domande di sostegno 2018 per oltre 2 mila beneficiari per un importo di ca 1.4 milioni.

Per le produzioni zootecniche sono stati effettuati pagamenti per polizze agevolate a favore di oltre mille beneficiari per un importo di oltre 550 mila euro e sono stati autorizzati quattro provvedimenti di concessione, per le annualità 2015-2016-2017-2018, in favore di oltre 4 mila beneficiari per un importo di ca 1.3 milioni di euro.

Per il comparto assicurativo finanziato da fondi nazionali e relativo alle strutture e alle carcasse sono stati effettuati pagamenti riferiti alle annualità dal 2015 al 2018 rispettivamente per oltre 4.400 posizioni per ca. 3 milioni di euro. È altresì in elaborazione un ulteriore decreto afferente allo smaltimento delle carcasse che prevederà pagamenti per ca. 80 mila euro.

 

Inoltre, negli ultimi quattro mesi sono altresì stati erogati pagamenti relativi alle seguenti misure:

 

Domanda Unica

• Domanda Unica (Campagna 2018), in favore di 5.691 beneficiari per 7.499.459,55 €;

Vitivinicolo

• Distillazione di crisi – fondi regionali, in favore di 28 beneficiari della Regione Puglia per 2.678.053,96 €, in favore di 8 beneficiari della Regione Lazio per 999.768,27 €, in favore di 12 beneficiari della Regione Umbria per 250.547,15 € e in favore di 2 beneficiari della Regione Campania per 395.520,00 €;

• Investimenti “Piano Nazionale di Sostegno Vino”, R. 1308/13, art. 50 (Multicampagna), in favore di 22 beneficiari per 1.619.619,46 €;

• Investimenti “Piano Nazionale di Sostegno Vino”, R. 1308/13, art. 50 (Campagna 2021), in favore di 33 beneficiari per 2.814.617,40 €;

• Ristrutturazione e riconversione vigneti, Regg. CE. n. 1308/2013, n. 555/08, 2016/1149 e 2016/1150 ( Multicampagna), in favore di 520 beneficiari per 2.103.662,34 €;

• Ristrutturazione e riconversione vigneti, Regg. CE. n. 1308/2013, n. 555/08, 2016/1149 e 2016/1150 ( Campagna 2021), in favore di 1.138 beneficiari per 19.847.387,28 €.

Programmi Operativi

• Programmi operativi (Reg. UE 1308/13, art.33 e Reg. UE 2017/892, art.11) in favore di 117 beneficiari per 43.308.103,33 €;

• Aiuti IV Gamma e I Gamma (Saldo Campagna 2020), in favore di 32 beneficiari per 13.868.749,99 €;

Aiuti ai frantoi

• Interventi compensativi nei confronti dei frantoi oleari (Xylella), in favore di 61 beneficiari per 471.343,20 €;

• Aiuto per la ripresa produttiva dei frantoi della Regione Puglia colpiti da gelate eccezionali (Anticipi Campagna 2021), in favore di 120 beneficiari per 2.084.221,33 €;

 

Nel periodo infine sono state raccolte le domande uniche e le domande delle misure a superfici e animali dello sviluppo rurale della Campagna 2021, presentate dalle aziende agricole principalmente attraverso i CAA.

Alla scadenza dei termini di presentazione (25 giungo 2021) risultano presentate un totale di 450.620 domande uniche, di cui 55.199 relative al regime dei Piccoli Agricoltori.

 

Relativamente al PSR Superfici e animali, alla data del 30/06/2021 risultano presentate domande per I PSR che AGEA gestisce riferite a 147.183 tipologie di operazioni.

 

L’attività di raccolta delle domande di aiuto delle aziende prosegue con il supporto dei CAA relativamente alle domande tardive, quelle di modifica (ai sensi dell’art.15) ed alle richieste di anticipazione, fino al 12/7 p.v.

 

I risultati raggiunti negli ultimi quattro mesi esprimono il grande impegno con il quale l’Agea ha affrontato passaggi cruciali nella gestione del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) e delle fasi di emergenza determinate dalla pandemia, garantendo, senza soluzione di continuità l’erogazione di risorse importanti per gli agricoltori italiani. Possiamo guardare con fiducia alle nuove sfide di modernizzazione del SIAN, all’interno del processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, per semplificare l’impegni amministrativi degli agricoltori, così il Direttore dell’Agea Gabriele Papa Pagliardini”  

Fabiano Spera

Era stato già scritto:

Agea, Corte dei Conti: Retribuzione Dg ‘fuorilegge’, bilanci non presentati in tempo, troppe frodi, pochi controlli, troppi contenziosi. Dati non comunicati. La relazione

 




Agea, De Bonis: “Bene decisione Ue di intervenire su conflitto interessi Papa Pagliardini”

“Siamo molto soddisfatti della decisione dell’Ue di intervenire nella vicenda del presunto conflitto di interessi del direttore di AGEA Gabriele Papa Pagliardini. La Commissione europea ha fatto sapere che solleciterà le autorità competenti a un chiarimento sulla questione, dal momento che Papa Pagliardini, lo ricordo ancora una volta, risultava socio di una società di consulenza (la Agrirevi S.p.A.) facente capo a una singola organizzazione agricola. In quanto tale, la sua imparzialità come direttore del principale Organismo pagatore in agricoltura risulta seriamente compromessa. Proprio per questo motivo avevo sollecitato più volte, anche con un’interrogazione parlamentare, la ex Ministra Bellanova a intervenire per rimediare a questa stortura, che tra l’altro è in aperta violazione dell’articolo 61 del regolamento finanziario Ue. Che Papa Pagliardini abbia poi ritirato le sue quote da Agrirevi non è certo sufficiente a sanare la situazione. Faccio quindi appello al neoministro Patuanelli affinché verifichi se vi sono le condizioni per le dimissioni del direttore da AGEA, anche alla luce della volontà comunitaria di intervenire nella vicenda”.

 

Lo dichiara il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, nel commentare la notizia di un prossimo intervento della Commissione europea presso le autorità italiane competenti affinché sia corretta la situazione del direttore di AGEA Papa Pagliardini.




Caa-Agea, lavoratrici, laureate e immigrate scrivono a Bellanova e a Premier: noi ai margini a causa Convenzione Pagliardini. Per i suoi trascorsi la sentiamo vicina, ci tuteli contro nuovo caporalato. Le lettere

Monta ancora la questione relativa all’esclusione dei professionisti laureati ed agrotenici dal sistema Sian come previsto dalla nuova convenzione Agea.

E dalle aule del Parlamento (dove Pd, Lega, Fratelli d’Italia e Movimento Cinque Stelle hanno fatto interrogazioni e presentato emendamenti) si passa al lavoro sul campo.

AGRICOLAE pubblica di seguito alcune lettere inviate al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova da parte di coloro che si apprestano a diventare nuovi disoccupati a causa della nuova convenzione Agea. Oscurandone i nomi.

Date: lun 19 ott 2020, 14:19
Subject: questione agea\agrotecnici
To: <[email protected]>

Egreg. Sen. Teresa BELLANOVA
Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari.
Via XX Settembre, 20
00187 ROMA.
e-mail: [email protected]
Pec: [email protected]

Gentile Sig.ra Ministra,

Le scrivo per rappresentarLe la mia viva preoccupazione rispetto alla prossima Convenzione
che AGEA è intenzionata a proporre ai Centri di Assistenza Agricola per l’anno in corso e per il successivo.
Sono preoccupata perché l’iniziativa di AGEA, prevedendo l’obbligo di assunzione degli operatori dei CAA, esclude da questa importante attività di assistenza alle aziende agricole i liberi professionisti come la sottoscritta.
Scrivo a Lei perché so che, per i suoi trascorsi di vita e professionale, è in grado di comprendere la mia preoccupazione. Negli anni ho fatto grandi sacrifici, e la mia famiglia con me, per portare avanti la mia vita personale e professionale.
Ho studiato e mi sono iscritta ad un albo professionale perché questo era ciò per cui mi sentivo portata e realizzata. Ho aperto da poco un mio sportello CAA, investendo delle risorse economiche, dove lavoro personalmente, con il mio compagno, per offrire supporto e aiuto alle imprese agricole della mia regione, l’Emilia Romagna.
E dopo tutta questa fatica? Mi ritrovo, ancora con le “ossa rotte” dalla pandemia in corso, a rischiare di dover rinunciare a tutto, a dover terminare la mia attività.
Quel poco che ho, messo su con la perseveranza che solo le donne hanno, rischia di venire eliminato da una disposizione di Agea che sinceramente non riesco neanche a comprendere.
Non ci sono lavoratori di seria A di serie B e questo Lei lo sa bene perché questo principio è stato centrale nella sua vita, sia personale che professionale.
È quindi alla sua sensibilità che mi rivolgo per chiederle di intervenire su Agea, che è controllata dal suo dicastero, per evitare che tante donne come me si ritrovino, dopo tante difficoltà, di nuovo ai margini della società.

Sono certa che farà di tutto, come sempre ha fatto, per tutelare noi “lavoratrici” che alla fine non facciamo nulla di male e chiediamo solo di essere messe in condizione di dare il nostro contributo allo sviluppo dei nostri territori e del nostro Paese.

Ringraziando dell’attenzione, invio distinti saluti

Altra lettera:

Gentile Sig.ra Ministra,

sono una professionista che lavora presso un Centro di assistenza agricola della Calabria.

Il mio è un lavoro molto particolare che richiede una specifica formazione e tanti anni di esperienza. Ho fatto sia l’una che l’altra cosa ed ora sono preoccupata perché Agea, prevedendo l’obbligo di assunzione degli operatori Caa nella prossima convenzione, mi escluderebbe da questa importante attività di supporto che svolgo per le aziende agricole della mia regione: una regione tanto nella ma anche tanto difficile.

Scrivo a Lei perchè so che, per i suoi trascorsi di vita e professionali, è in grado di comprendere la mia preoccupazione. Negli anni io e la mia famiglia abbiamo fatto sacrifici, per permettermi di avere una vita soddisfacente e degna.

Ho studiato, mi sono impegnata e ora, con il Covid che rischia di metterci di nuovo in difficoltà. c’è il pericolo anche di dover abbandonare la mia attività perché i professionisti non sembrano avere il diritto di svolgere un lavoro.

Lei si è battuta tanto per combattere il caporalato, una vera e propria piaga che fa breccia nella disperazione delle persone e che le annulla cancellando i loro diritti e le loro aspirazioni.

Ecco, io credo che anche questa convenzione, per certi versi, sia un atto di caporalato da parte di alcune realtà più organizzate nei confronti di chi, da solo, affronta il mercato.

So che queste sono parole forti, ma altrettanto forte è la mia delusione per quello che potrebbe accadere se questa fantomatica convenzione vedesse la luce.

Io ho sempre fatto la mia parte con l’idea che chi è più bravo e più competitivo va avanti perché se lo merita. Ora rischio invece di venire ‘fermata’ mentre seguo la mia strada perché qualcuno non la pensa come me.

Lei, sono certa, la pensa come me. Ed ecco il motivo della mia lettera, che mi scuso se è scritta in modo così diretto.

La ringrazio sin da ora per quello che potrà fare per aiutarmi a proseguire nel mio cammino, nella mia vita, professionale e non solo.

Ringraziando dell’attenzione, invio distinti saluti


Altra lettera al premier Conte:

Egregio Signor Presidente,
mi presente come una mamma lavoratrice, libero professionista e in stato
di gravida per la seconda volta.
Ho seguito con molta incredulità quello che sta accadendo con AGEA e le
sue nuove convenzioni
Per un momento mi sembrava di essere nel mio paese di origine (Perù),
dove le imposizione venivano fatte pur non essendoci dei chiarimenti,
riunioni o delle chiare disposizione governative.
Questa imposizione di Agea non ha precedenti, dal presupposto che noi
come liberi professionisti, riconosciuti a pieno regime dal Governo;
anzi, promossi vivamente da voi, come unico modo di far fronte al
precariato; ora ci vediamo aggrediti da voi stessi.
Essendo una donna che ha lottato molto per raggiungere i suoi obbiettivi
in modo positivo e onesto, e il cui sostegno economico deriva nel 60%
della collaborazione con il CAA; in questo momento di rilevante
congiuntura economica nel mondo, dove il lavoro si vede fortemente
minacciato da mille fallimenti industriali e istituzionali; mi sono
permessa di scrivere queste righe, che senza dubbio sono la voce di
oltre duemila lavoratori professionisti.
Sono cosciente che le mie parole hanno poco peso per voi, ho fatto un
tentativo nella mia personale disperazione, con l’augurio che si possa
avere dei chiarimenti (non ancora avute a tutte le ordine professionali)
sulle nuove normative che mettono in piede tale AGGRAVIO.
Cordiali saluti

 




Caa-Agea, agrotecnici diffidano Pagliardini per esclusione conenzione. La diffida

Si alza ancora il livello dello scontro fra i professionisti del settore agrario ed AGEA (che li vuole escludere dal poter svolgere attività nei CAA-Centri Agricoli di Assistenza).

 

AGEA aveva fissato al 20 novembre l’ultimo giorno utile per la firma, da parte dei CAA, della nuova Convenzione che esclude i professionisti già a partire dal 2021 ed il giorno prima il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha inviato una diffida al Direttore di AGEA, Gabriele PAPA PAGLIARDINI, intimandogli il ritiro “in autotutela” della Convenzione la quale si pone -è scritto nell’atto- “in contrasto l’art. 7 del Decreto 27 marzo 2008 sui CAA” che consente ai professionisti di operare liberamente nonchè “con il diritto al lavoro, riconosciuto e tutelato costituzionalmente (art. 1, 4 e 35), e con il divieto (art. 3 Cost.) di operare discriminazioni” mentre l’art. 41 della Costituzione prevede che “l’iniziativa economica è libera”.

 

Ma che effetti ha una simile diffida? Lo spiega Roberto ORLANDI, Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati. “In primo logo, quella diffida è un atto dovuto: la legge sembra chiara. Dopo avere chiesto da febbraio, inutilmente, ad AGEA di ripensarci e dopo avere presentato, a maggio, insieme agli altri Albi di settore, delle proposte di mediazione (alle quali AGEA nemmeno ha risposto), altro non rimaneva da fare.

La diffida indica al Direttore di AGEA, PAPA PAGLIARDINI, la presunta violazione di legge, togliendo così ogni alibi; determina quello che in diritto è l’elemento psicologico del “dolo intenzionale”. In altri termini: il Direttore di AGEA non può più dire che, agendo, non credeva di compiere la violazione che gli è stata contestata”.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la diffida:

DIFFIDA AD AGEA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per il vero il Direttore di AGEA ha sempre affermato di agire nel giusto e di non danneggiare nessuno; tuttavia, dopo la diffida, se a seguito dei ricorsi che saranno certamente presentati da più parti risultasse confermata la violazione di legge cui fanno riferimento gli Agrotecnici, si aprirebbe per il Dott. PAPA PAGLIARDINI uno scenario spiacevole, quello del possibile abuso d’ufficio (art. 323 cp), con ulteriori aggravanti, qualora risultassero dei conflitti di interesse.

 

Nel frattempo, di fronte all’ipotesi di vedere espulsi dal sistema dei CAA 2.500 professionisti, peraltro i soggetti maggiormente indipendenti e preparati, in Parlamento sono insorte sia la maggioranza che l’opposizione, con interrogazioni ed emendamenti presentati dal PD, dal Movimento 5 Stelle, dal Gruppo Misto, da Forza Italia e da Fratelli d’Italia.

 

“Lo abbiamo detto fin dal primo giorno -conclude il Presidente Orlandi-: siamo disponibili al dialogo ma non rinunciare alla libertà di svolgere, in modo legittimo, l’attività per la quale abbiamo ottenuto una specifica abilitazione, almeno fin quando il diritto al lavoro avrà tutela costituzionale. Su questo non indietreggeremo di un sol passo, costi quel che costi”.

 

 

 




Confagricoltura Campania: “Psr Campania che raggiunge target di spesa è ottima notizia e buon viatico per programmazione 2021-2022

“L’annuncio in serata di ieri dall’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo del raggiungimento dell’obiettivo di spesa del Programma di sviluppo rurale della Campania 2014-2020 per l’anno in corso, con quasi due mesi di anticipo sulla scadenza del 31 dicembre è un’ottima notizia”. E’ questo il primo secco commento di Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania nell’apprendere del pieno utilizzo della quota 2020 del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del programma dedicato al cofinanziamento degli investimenti delle imprese agricole della regione, notizia comunicata ieri pomeriggio all’assessore dal direttore di Agea, Gabriele Papa Pagliardini.

 

Una notizia positiva dunque, che giunge in un momento nel quale Confagricoltura Campania ritiene vi sia anche la necessità di compiere ogni sforzo possibile nel sostenere il settore agricolo per il ruolo che gli si riconosce in questo momento di difficoltà, caratterizzato dalla seconda ondata dell’epidemia di Covid-19.

 

“Il raggiungimento del target 2020 per il Psr Campania – osserva Marzano – ha visto un’accelerazione di spesa importante tra ottobre e la prima decade di novembre, quando sono stati effettuati pagamenti Psr per oltre 91 milioni di euro, stando ai dati Agea”.

 

“E tale elemento di dinamismo – conclude – è sicuramente un buon viatico per il lavoro di riprogrammazione e spesa da effettuare sul biennio 2021-2022, alla luce del recente accordo di compromesso sul bilancio dell’Unione europea 2021-2027, che sul Recovery fund assegna all’Italia altri 1,22 miliardi per l’agricoltura.”




Regione Campania raggiunge obiettivo spesa fondi Ue agricoltura. Caputo: scongiurato disimpegno Psr. Ora si guarda al biennio

“La Campania supera ufficialmente la soglia del disimpegno ed evita il taglio delle risorse nel Piano di Sviluppo rurale – lo ha annunciato Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura della Regione Campania – ‘Mi è stato comunicato questo pomeriggio, nel corso di un incontro a Roma, dal direttore di AGEA, Gabriele Papa Pagliardini. Abbiamo speso oltre il 100% delle risorse per un totale di oltre 217 milioni di euro impiegati nell’arco del 2020 a favore delle imprese e gli agricoltori campani. Non è finita qui con il conseguimento di questo risultato, – aggiunge Caputo – ulteriori risorse saranno spese entro la fine dell’anno.

Nonostante gli ostacoli e le difficoltà anche legate all’emergenza covid-19, sono stati rispettati i tempi dettati dalla Commissione europea per assecondare le necessità di crescita della nostra agricoltura e del mondo rurale.

Abbiamo impiegato tutte le energie a disposizione per centrare il target e, per questo, un ringraziamento va alla struttura dell’Assessorato per il lavoro svolto e per le sinergie che siamo riusciti a sviluppare tra regione Campania, le organizzazioni e i beneficiari del settore agricolo. Adesso – conclude Nicola Caputo – è il momento di definire gli obiettivi per il prossimo biennio, per una agricoltura campana più ambiziosa e per una maggiore qualità delle spesa”.




CAA, ANTITRUST DA RAGIONE AD AGEA. AGROTECNICI PRONTI A RICORSO E A DIFFIDA PENALE VERSUS PAGLIARDINI. IL PARERE DEL GARANTE

I liberi professionisti da settembre non potranno più essere chiamati a lavorare nei Centri di assistenza agricola. E gli viene impedito l’accesso al Sian, il sistema nazionale informativo in agricoltura, escludendoli dai giochi.

L’Antitrust da ragione ad AGEA sulla questione che nei mesi scorsi ha creato non poche tensioni tra l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura e il Collegio degli Agrotecnici

“L’Antitrust ritiene – si legge nella missiva di cui AGRICOLAE è venuta in possesso e che pubblica in PDF a pié di pagina – che la disposizione in esame non sia in contrasto con le norme a tutela della concorrenza in quanto, pur riducendo la possibilità, per i Caa, di avvalersi di collaboratori esterni, appare giustificata e proporzionata.

“In particolare – scrive il Garante – avendo deciso di continuare ad avvalersi dei Caa, per l’espletamento delle proprie funzioni di organismo pagatore, Agea, conformemente a quanto consentitole dall’articolo 6 d.legs. 78/2018, ha stabilito regole più stringenti per il personale chiamato a svolgere le delicate attività di interlocuzione e rendicontazione con l’organismo pagatore attraverso l’interazione con il sistema informativo Sian.

Si deve evidenziare, sul punto, che il Sian è il sistema informativo pubblico che contiene informazioni cruciali nella distribuzione dei fondi pubblici e pertanto non risulta ingiustificato richiedere il massimo controllo e la massima attenzione rispetto ai soggetti idonei ad interagire con lo stesso”.

“In questa prospettiva, prosegue ancora l’Antitrust – la costituzione di un rapporto di lavoro dipendente, anche a tempo determinato, e il conseguente inserimento dell’operatore nell’organizzazione sindacale, anche a carattere temporaneo, potrebbe assicurare da un lato la riconduzione alla diretta responsabilità dei Caa dell’esercizio delle sole attività correlate all’accesso al Sian stesso, in ragione della natura di interesse pubblico generale che connota i servizi stessi, e dall’altro l’innalzamento del livello della tutela e della qualità dei processi di lavoro attraverso la formazione degli obblighi a carico del soggetto dipendente; il rafforzamento della responsabilità del datore di lavoro; la definizione e la miglior distribuzione dei carichi di alvoro dei songoli operatori; l’eliminaizone delle fattispecie di conflitto di interesse tra l’attività dei professionisti e le funzioni amministrative delegate al Caa”.

Quindi – chiude l’Antitrust – “la clausola convenzionale in esame non risulta in contrasto con l’articolo 7 del DM 27 marzo 2008 che consente ai Caa di avvalersi anche di collaboratori esterni nell’esercizio delle proprie attività in quanto tra l’altro, resta inalterata la facoltà dei Caa di avvalersi di collaboratori esterni, fatta eccezione per le attività connesse all’utilizzo del Sian”.

Parlano di “monopolio dei Caa sindacali” gli agrotecnici. Da quanto apprende AGRICOLAE sembrerebbe che il Collegio nazionale degli Agrotecnici, che aveva già interpellato l’Antitrust sulla vicenda, si stia apprestando ad impugnare il parere favorevole ad Agea per difetto di istruttoria (“non risultandone svolta alcuna” fanno sapere) ed sarebbe stato inoltre incaricato un pool di avvocati penalisti per la presentazione di una diffida penale per abuso di ufficio nei confronti del direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini diffidandolo nel proseguire nel tentativo di espellere i liberi professionisti dal settore dei Caa.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il parere dell’Antitrust:

PARERE ANTITRUST AGEA