Peste suina: Gadda, da governo risposta da burocrati

“La peste suina africana è arrivata alle porte di Langhirano, nel distretto del prosciutto di Parma, e ancora il governo squaderna lo stesso elenco di misure che in due anni non hanno portato risultati. Di fronte a un disastro annunciato servono risorse e azioni straordinarie. Rischiamo l’azzeramento del comparto e un pesantissimo danno reputazionale”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, nella replica al question time con il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
“Parliamo di un prodotto trainante del Made in Italy che produce un volume di affari di 20 miliardi l’anno e impiega 100mila addetti. Già il Canada ha bloccato le importazioni dall’Italia. Non abbiamo capito cosa vuole fare davvero il governo Meloni rispetto al veicolo maggiore di diffusione del virus, il cinghiale. Si dice che potrà dare una mano l’esercito, bene. Ma si chiariscano subito tempi, responsabilità, numeri e funzioni. E non si capisce perché ancora non ci sia, nonostante la presenza di un commissario straordinario, una chiara ed efficace strategia nazionale con una cabina di regia con le regioni che funzioni. I cinghiali non rispettano certo i confini regionali, e dal 2022 ad oggi purtroppo il virus si è espanso. Anche sulle esportazioni va fatta una task force diplomatica, per evitare un effetto a catena dei blocchi e spiegare che un conto è la psa nei selvatici, un conto è tutelare le aziende che hanno investito in biosicurezza e non hanno casi di psa pur trovandosi nelle zone di restrizione. Il danno economico già c’è, e vanno trovate maggiori misure per sostenere il comparto, ma è anche indispensabile preoccuparsi del danno di immagine. Non possiamo dire al mondo che l’Italia non sa gestire la Psa. Servono subito risposte concrete perché i cinghiali non aspettano i burocrati. In due anni sono proliferati solo i cinghiali, la Psa, le parole spese per decantare il made in italy, e le poltrone dei commissari e sub commissari. Quello che rischia invece di essere azzerato è l’intero comparto suinicolo”, ha concluso.



Peste suina: Gadda, preservare export aziende senza animali infetti

“Sarebbe l’ora che il super commissario per la peste suina nominato dal governo Meloni, raccogliesse tutte le esperienze utili in materia e agisse con un piano incisivo di eradicazione e contenimento. Anche le Regioni facciano di più”. Lo dice Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva e vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera.

“Su come la peste suina africana sia arrivata possiamo sbizzarrirci all’infinito e già troppe parole inutili sono state spese. Su come, invece, eradicarla è urgente che il commissario straordinario Caputo e i tre sub commissari appena nominati intervengano con risorse e un piano che abbia un senso pratico. Sicuramente l’ultimo ritrovamento di un cinghiale infetto alle Porte di Langhirano rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto suinicolo italiano e una eccellenza del made in Italy come il prosciutto di Parma. Al contempo, si agisca anche dal punto di vista normativo nazionale e comunitario per mettere in sicurezza le esportazioni, purtroppo il criterio di regionalizzazione non sempre è bastato. Aziende, veterinari ed esperti propongono di separare il modello di gestione di psa nei selvatici – con i cinghiali ormai fuori controllo – da quello negli allevamenti. Il danno di immagine c’è comunque a livello internazionale. Ma almeno si preservino le aziende zootecniche suine indenni da psa, e dotate di adeguate misure di biosicurezza, ritenendole ‘isole psa free’ e consentendo loro di lavorare ed esportare. Una proposta che spero il ministro Lollobrigida tenga in considerazione, altrimenti ci troveremo a parlare delle eccellenze del Made in Italy come un ricordo, e non avremo più nulla da mettere nel piatto”, conclude.



Agricoltura: Gadda (IV), meno burocrazia e risorse per accompagnare transizione sostenibile

“L’agricoltura e la pesca europea stanno soffrendo, servono più concretezza e meno populismo. Bisogna produrre di più, e meglio. Per questo bisogna far sì che le risorse comunitarie arrivino a terra, è proprio il caso di dirlo”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, intervenendo alla Convention del Partito democratico Europeo, alla stazione Leopolda a Firenze.

“Gli effetti dei cambiamenti climatici, la disaggregazione produttiva, il difficile accesso al credito e la crisi di liquidità, minano la sussistenza delle imprese e persino il ricambio generazionale. Bisogna sostenere la distribuzione del valore all’interno della filiera e la giusta remunerazione, attraverso una politica agricola comune che trovi negli agricoltori degli alleati e non dei nemici nella custodia del territorio.” ha concluso.



Ippicoltura, Gadda (IV): lascia basiti parere Commissione Finanze. Governo dia risposte a settore. VIDEOINTERVISTA

“Un parere che la Commissione Agricoltura attende ormai da tanti, aggiungo troppi mesi. L’atto Camera 329, la proposta di legge di riordino della filiera dell’ippicoltura è stato il mio primo atto parlamentare in questa legislatura, a fronte di un dibattito molto ampio che ha coinvolto tutto il settore nella scorsa e che aveva portato a un voto all’unanimità alla Camera. La fine anticipata della legislatura non aveva consentito di portare in approvazione definitiva una proposta di legge che mira a riorganizzare il settore e a riconoscere, anche dal punto di vista fiscale, le imprese all’interno della filiera agricola. Purtroppo il parere che è giunto dalla Commissione Finanze lascia piuttosto basiti.”


Cosi l’onorevole Maria Chiara Gadda (Italia Viva), vicepresidente della commissione Agricoltura, ad AGRICOLAE a margine del dibattito in commissione Agricoltura sulla disciplina dell’Ippicoltura.

“Quindi io spero che il Governo, in particolare il Ministero dell’agricoltura, dopo tanti, troppi mesi di attesa, possa finalmente prendere in mano, con una relazione tecnica adeguata, questo provvedimento: perché, se leggiamo il parere appunto della Commissione finanze, si dice di provvedere ad escludere dal novero delle attività di ippicoltura l’allevamento svolto in forma imprenditoriale. Quindi, viene da chiedersi chi debba svolgere questo tipo di attività e allo stesso modo escludere la valorizzazione e la promozione delle razze autoctone e non autoctone. Chi dovrebbe farla questa attività? E l’elenco delle condizioni fatte dalla Commissione Finanze è assai lungo, assai articolato. Questo parere dimostra che evidentemente non si è compreso come è organizzata la filiera dell’ippicoltura, quali sono le diverse fasi del ciclo produttivo da descrivere come attività agricole, attività connesse e quali attività commerciali.

Io ritengo che la proposta di legge invece declini questi aspetti in modo molto preciso, perché appunto in Commissione agricoltura si è fatto un lavoro molto dettagliato dal punto di vista tecnico e attendiamo – inoltre –  anche il parere della Commissione bilancio. La proposta di legge doveva arrivare in Aula per la settimana dell’11 marzo: io spero che queste ore siano utili al Governo per risolvere un problema, ma soprattutto per dare delle risposte a un settore che da troppo tempo le attende.“




Agricoltura: Gadda (Iv), ddl florovivaismo primo passo riconoscimento filiera

“Avremmo preferito una legge immediatamente attuabile e con risorse certe, ma questa delega è un primo passo per riconoscere e riordinare un settore importante del Made in Italy”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera e relatrice del provvedimento, nel corso della dichiarazione di voto riguardante il ddl delega sul florovivaismo. “Il florovivaismo è una filiera trainante del nostro Made in Italy, ad alta densità di investimenti e specializzazione. Lo dimostrano i numeri: le aziende sono oltre 27mila per un giro d’affari di oltre 3 miliardi, 100mila gli addetti di tutto il comparto. Ci sono però alcuni punti di debolezza che vanno risolti attraverso un piano strategico nazionale in grado di sostenere le imprese nella transizione energetica, nella ricerca e innovazione, nella formazione tecnica. Il settore florovivaistico ha subito più di altri l’aumento dei costi energetici e dei mezzi tecnici di produzione, gli effetti dei cambiamenti climatici e la diffusione di fitopatie, il calo del potere d’acquisto delle famiglie e la competizione internazionale”, ha aggiunto. “Da relatrice, sono soddisfatta che si sia giunti finalmente a qualificare i centri per il giardinaggio definendone la loro collocazione all’interno della filiera florovivaistica. Significa riconoscere una eccellenza italiana, caratterizzata da alti tassi di occupazione. Italia Viva ha contribuito concretamente al miglioramento del testo e quando si sostengono le nostre imprese, noi votiamo favorevolmente e non ci prestiamo a piccole polemiche strumentali. L’ottimo è nemico del bene, e da qualche parte si doveva iniziare. Il senato approvi il testo in fretta e il governo non deluda le aspettative delle imprese. Si facciano subito i decreti attuativi e si stanzino risorse vere perché una legge delega non può essere una scatola vuota”, ha concluso Gadda




Florovivaismo: Gadda, ddl primo passo per riconoscimento filiera

“Avremmo preferito una legge immediatamente attuabile e con risorse certe, ma questa delega è un primo passo per riconoscere e riordinare un settore importante del Made in Italy”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera e relatrice del provvedimento, nel corso della dichiarazione di voto riguardante il ddl delega sul florovivaismo.
“Il florovivaismo è una filiera trainante del nostro Made in Italy, ad alta densità di investimenti e specializzazione. Lo dimostrano i numeri: le aziende sono oltre 27mila per un giro d’affari di oltre 3 miliardi, 100mila gli addetti di tutto il comparto. Ci sono però alcuni punti di debolezza che vanno risolti attraverso un piano strategico nazionale in grado di sostenere le imprese nella transizione energetica, nella ricerca e innovazione, nella formazione tecnica. Il settore florovivaistico ha subito più di altri l’aumento dei costi energetici e dei mezzi tecnici di produzione, gli effetti dei cambiamenti climatici e la diffusione di fitopatie, il calo del potere d’acquisto delle famiglie e la competizione internazionale. Da relatrice, sono soddisfatta che si sia giunti finalmente a qualificare i centri per il giardinaggio definendone la loro collocazione all’interno della filiera florovivaistica. Significa riconoscere una eccellenza italiana, caratterizzata da alti tassi di occupazione. Italia Viva ha contribuito concretamente al miglioramento del testo e quando si sostengono le nostre imprese, noi votiamo favorevolmente e non ci prestiamo a piccole polemiche strumentali. L’ottimo è nemico del bene, e da qualche parte si doveva iniziare. Il senato approvi il testo in fretta e il governo non deluda le aspettative delle imprese. Si facciano subito i decreti attuativi e si stanzino risorse vere perché una legge delega non può essere una scatola vuota”, ha concluso



Pesca, Gadda: fare chiarezza su graduatorie progetti filiera

“E’ urgente che il governo faccia al più presto chiarezza sulle graduatorie legate ai progetti di filiera di imprese e cooperative del settore ittico soggetti a notifica”. Lo dice Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a proposito di un’interrogazione a sua firma al ministro dell’Agricoltura.
“Il settore della pesca e dell’acquacoltura sta vivendo un progressivo impoverimento, con guadagni provenienti dagli sbarchi diminuiti di oltre il 30% in un decennio. Alle storiche fragilità si sono aggiunte situazioni di crisi come l’invasione del granchio blu, che sta mettendo in ginocchio tante imprese. E’ per questo fondamentale che le risorse legate ai progetti di filiera arrivino con tempestività per supportare l’innovazione delle imprese e, soprattutto, la capacità di trasformazione e commercializzazione del prodotto. Bene che i 50 milioni originari siano stati integrati con altri 80, le tanto vituperate risorse comunitarie serviranno per rispondere a più imprese della pesca e dell’acquacoltura che hanno partecipato ai bandi di filiera. E’ per questo indispensabile che sia fatta chiarezza rispetto a quando usciranno le graduatorie per i rimanenti 5 programmi più strutturati notificati alla Ue. La mia interrogazione era stata depositata a luglio scorso e ancora non è giunto riscontro su questo punto. Questi progetti sono strategici e urgenti, soprattutto se pensiamo alle imprese colpite dal granchio blu in Veneto e Emilia-Romagna che ne potrebbero beneficiare”, conclude.



I sette giorni ‘agricoli’ della Camera. Tutti gli appuntamenti

Si apre una settimana intensa di lavori per la Commissione Agricoltura della Camera.

Peste suina, audizione del Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute, Generale Covetti

Nel corso della settimana la Commissione svolgerà l’audizione informale del Generale di Brigata Raffaele Covetti, Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute, in merito alla catena di controlli sui prodotti alimentari importati posta in essere in relazione al diffondersi della peste suina.

La Commissione si riunirà poi in sede di Comitato dei nove, per l’esame in Assemblea del disegno di legge recante “Delega al Governo in materia di florovivaismo” (C. 1560389-A – Rel. Gadda, IV-C-RE).

Infine, la Commissione svolgerà le interrogazioni nn.  5-01097 Gadda: Sulle iniziative per dare risposta alle imprese di pesca che hanno presentato progetti nell’ambito dei contratti di filiera5-01214 Iaia: Sulle iniziative per supportare le imprese mitilicole di Taranto, colpite da eventi meteorologici avversi, e 5-01982 Vaccari: In merito all’elenco dei beneficiari della Pac e dei fondi di coesione tra il 2014 e il 2021.




Milleproroghe: Gadda (IV), ora esenzione Irpef per tutti. Ben svegliato governo

“L’esenzione Irpef agricola deve essere per tutti. La pezza all’ultimo minuto del governo non basta”
Così la vice presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Chiara Gadda, annunciando il sub emendamento del gruppo al Milleproroghe
“Salvini, e tutti quelli che ora si intestano la vittoria, dormivano in consiglio dei ministri?Svelata l’ipocrisia di chi continua a dare colpa all’Europa e invece mette tasse in Italia.

Meloni, Lollobrigida e compagnia, che fino all’altro ieri dicevano a Italia Viva che erano soldi buttati, pensano di salvarsi in calcio d’angolo con questo emendamento tardivo? Quindi l’esenzione Irpef agricola non è più “roba da ricchi”? Ben svegliati. Ora si ripristini in toto la misura fatta da Renzi senza escludere nessuna azienda”, conclude.



Irpef, arriva ok da Governo. Ecco il TESTO BOLLINATO. Meloni: provvedimento proposto su mio preciso indirizzo. LE REAZIONI

Accordo trovato sull’emendamento al Milleproroghe per l’Irpef agricola. La modifica, già annunciata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, riduce l’Irpef agricola per gli imprenditori con una dichiarazione dei redditi fino ai 10mila euro e “altri emendamenti andranno ad aiutare questo mondo”. Oltre all’esenzione dell’Irpef per tutti fino a 10 mila euro, chi ha un reddito fra i 10 e i 15mila potrà avere uno sgravio dell’Irpef del 50%.

Di seguito AGRICOLAE pubblica il testo bollinato: 

BOLLINATO IRPEF AGRICOLA 

La scelta di garantire, in un momento di difficoltà del mondo agricolo, un ulteriore intervento di sostegno è frutto del lavoro del Ministero dell’Agricoltura e dell’Economia che hanno elaborato una proposta di intervento fiscale più equa e che raccoglie le istanze proposte in occasione del tavolo con le organizzazioni agricole che si è svolto la settimana scorsa. Un incontro nel quale ho recepito le proposte delle organizzazioni e al quale ho presentato i tanti risultati ottenuti dal nostro Governo in Italia in favore del mondo agricolo. Il nostro impegno adesso sarà ancora più forte in Europa dove chiederemo che l’agricoltura venga rimessa al centro del dibattito.”

Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito al provvedimento sull’Irpef agricola.

Il provvedimento sull’Irpef – che è stato proposto dal Governo su mio preciso indirizzo – garantisce un intervento progressivo che esenta maggiormente gli agricoltori che si trovano più in difficoltà ed esclude dal beneficio coloro che oggettivamente non ne hanno bisogno, ai quali invece negli anni passati è stato concesso, creando una disparità di trattamento rispetto ad altri italiani nelle loro stesse condizioni.
In questi anni, infatti, sono state esentate dall’Irpef immotivatamente anche persone particolarmente ricche. 


Inoltre, l’intervento garantisce per due anni un nuovo modello fiscale permettendo agli agricoltori di fare scelte di natura imprenditoriale con una prospettiva più ampia rispetto alla sola annualità prevista in precedenza. 

Ringrazio il Ministro Giorgetti e il Viceministro Leo che hanno individuato le risorse a copertura dell’intervento, il Ministro Lollobrigida che ha elaborato insieme a loro la proposta, e i Vicepresidenti del Consiglio Antonio Tajani e Matteo Salvini per il lavoro svolto.”

 

 

Lega lancia le sue proposte. Salvini: alzare esenzione irpef, leggi su controllo prezzi e fauna selvatica, no a Mercosur

Agricoltori. Lollobrigida: esenzione irpef per due anni conferma impegno governo Meloni

Agricoltori: Lega, accolto nostro appello, bene Irpef al 50% per redditi fino a 15mila

Agricoltori: Carloni, accolta proposta Lega su Irpef. Vince buonsenso

Agricoltori, Bergesio (Lega): bene su Irpef, come volevamo

Agricoltori, Cantalamessa (Lega): bene sforzo in più su Irpef, dimostrata determinazione

Agricoltori: Furgiuele (Lega), siamo e saremo sempre dalla loro parte

Agricoltori, Bizzotto, Lega: soddisfazione per intervento su Irpef come chiesto da Lega

Agricoltori: Pierro (Lega), prevale buonsenso, accolte nostre posizioni

Agricoltori: Bruzzone (Lega), bene nuove misure Irpef, pragmatismo Salvini decisivo

Agricoltori: Bergamini (Lega), su Irpef prova di concretezza 

Agricoltori, Murelli, Lega: positivo maggiore sforzo Governo, come invocato da Salvini

Trattori, Messina (Fdi): “Noi al fianco di agricoltori con esenzione Irpef”

Protesta agricoltori, Centinaio: no a diatriba Lega-FdI oppure perderemo tutti

Trattori: Vaccari (Pd), doppia sconfitta per governo

Protesta agricoltori, Vallardi (FI): parole di Tajani su esenzione Irpef sono ponderate e realiste, senza ricorrere a demagogia

Agricoltori: Centinaio, oltre Irpef non dimentichiamo altre richieste

Agricoltori: Pucciarelli (Lega), Irpef come auspicato da Salvini è risposta concreta

Agricoltori: Carloni (Lega), grazie a impegno Lega obiettivo raggiunto per settore

Agricoltori, Ciocca (Lega), bene governo su Irpef agricola, avanti contro eurofollie

Agricoltura, Tiso(Confeuro): Bene intesa su irpef ma non basta: agire su giusta remunerazione prodotto

Agricoltori, Germanà (Lega): bene governo su Irpef, altra dimostrazione concretezza

Agricoltori, Borghesi (Lega): confermata linea Salvini per iniziativa Governo su Irpef

Agricoltura, Capozzella (M5S FVG): problema protesta interessano tutti. Regione FVG agevoli e incentivi il settore

Agricoltori: Bruzzone (Lega), bene Governo con linea Salvini per nuove misure Irpef

Protesta trattori: Faraone, da governo retromarcia su Lollotax

Agricoltura, D’Eramo: Su Irpef accolto spirito nostre proposte. Ora avanti con battaglie in Ue

Protesta trattori: Gadda, governo ostacola ricambio generazionale. Per agricoltura investimenti e non tasse

Irpef, Confagricoltura: Un passo importante nella giusta direzione

Milleproroghe: Gadda (IV), ora esenzione Irpef per tutti. Ben svegliato governo

Emendamenti PD Irpef agricola. De Carlo (FdI): I padri della vera Sinistra si stanno rivoltando nella tomba

Trattori. Pogliese (FdI): grazie a governo Meloni per agricoltori Irpef più giusta

Agricoltura, Fallucchi (Fdi): Irpef piu’ giusta grazie a governo Meloni

Agricoltori, Cerreto (FDI) la proroga biennale della riduzione Irpef restituisce certezze




Protesta trattori: Gadda, governo ostacola ricambio generazionale. Per agricoltura investimenti e non tasse

“Il governo Meloni è il governo delle nuove tasse. Vengono però messe partendo dall’anello più debole della filiera produttiva, l’agricoltura”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a Rai Parlamento.
“L’Irpef agricola, su cui il governo e il ministro Lollobrigida stanno facendo un’inversione a U, è soltanto la punta dell’iceberg. La legge di Bilancio ha tolto gli sgravi anche ai giovani agricoltori in un paese dove il ricambio generazionale è pari a zero. Italia Viva per gli agricoltori c’è sempre e sempre ci sarà perché è un settore su cui bisogna investire e fare le battaglie giuste. In Italia come in Europa, perché non si può dare sempre la colpa all’Europa quando le tasse sono state messe qui in Italia”, ha concluso.



Agricoltura: Gadda (IV), governo sbugiardato costretto a marcia indietro

“Il governo, sbugiardato da Italia Viva, ha dovuto fare marcia indietro sull’ennesima tassa a carico degli agricoltori. Meglio tardi che mai”.
Lo dichiara la vicepresidente del gruppo di Italia Viva alla Camera e vice presidente della commissione agricoltura Maria Chiara Gadda, che durante il question time aveva denunciato l’introduzione dell’obbligo di assicurazione anche per i trattori non circolanti.
“Oggi Fratelli d’Italia e il ministro Salvini annunciano un emendamento al decreto Milleproroghe- spiega – per rinviare di 6 mesi l’assicurazione obbligatoria anche per i mezzi agricoli che rimangono fermi. Ci si chiede poi perché una proroga di soli sei mesi, giusto per salvare la faccia prima del voto alle europee?Un ennesimo balzello di fatto, che senza la denuncia di Italia Viva mercoledì in aula sarebbe passato in cavalleria senza che nessuno di maggioranza e delle altre opposizioni se ne fosse accorto. Lo stesso film visto con l’Irpef agricola, dove oggi tutti chiedono a gran voce un ripensamento al governo.”
“Che abbiamo colto nel segno è evidente dal nervosismo dei parlamentari di maggioranza, che invece di ringraziare una opposizione costruttiva come quella di Italia Viva ci attaccano a sproposito. Il punto è uno solo, questo è il governo dalle due facce: di giorno dice di stare dalla parte degli agricoltori, giusto perché tra pochi mesi ci saranno le elezioni europee, e di notte mette le tasse”, conclude.



Protesta trattori, Montaruli (Fdi): Iv scarica responsabilità su vecchi alleati

“Fa sorridere il tentativo da parte degli esponenti di Italia Viva, che attaccano il nostro capogruppo Foti, di scaricare le responsabilità di quanto firmato all’epoca sul Pd e M5S, gli alleati dell’allora maggioranza. Ma fa sorridere un po’ meno gli agricoltori. Gadda e Fregolent possono dire quello che vogliono, ora che i trattori sono scesi in strada e hanno bisogno di visibilità e probabilmente devono rispondere al loro leader di partito. A maggior ragione dopo gli ultimi annunci. Resta il fatto che il ministro Bellanova prometteva in aula durante un question time, il 2 ottobre 2019, che avrebbe mantenuto il gasolio agevolato. Il 25 novembre le due deputate co-firmavano una mozione per ridurre i SAD fino ad arrivare all’eliminazione. ‘Salvaguardando’ l’agricoltura, scrivevano sul documento teso ad abolire uno degli aiuti più necessari a chi lavora la terra. Purtroppo per loro le carte noi le sappiamo leggere senza lasciare spazio a libere interpretazioni lastricate dalle ‘buone intenzioni’. Anche perché se il gasolio agricolo all’epoca non fu tolto, fu proprio grazie all’intervento da parte dell’allora opposizione di centrodestra sostenuto dalle organizzazioni agricole”.

Lo dichiara Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Agricoltura: Gadda, Iv sempre coerente su sostegni a settore

Agricoltura, Italia Viva a Foti: con Iv nessun taglio. Carta canta ma bisogna saper leggere

Agricoltori. Foti (FdI): Renzi dimentica che IV appoggiò scelte a base proteste di oggi

Ue alle strette per non aver ascoltato Paesi e sindacati agricoli. Mentre PD, M5S, IV e LEU spingevano per stop sussidi

Proteste trattori, Renzi: mozione di sfiducia Lollobrigida e petizione sulla mia e-news

 




Agricoltura: Gadda, Iv sempre coerente su sostegni a settore

“Che fa il governo dei coda di paglia o del vorrei ma non posso? Per coprire il fatto che non sanno come ripristinare l’Irpef agricola mi si accusa addirittura di avere firmato nel 2019 una mozione per togliere i sussidi al carburante agricolo”. Lo scrive su Facebook Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera.

“Stavamo nel governo Conte, con Pd e M5S che volevano andare in quella direzione. Noi abbiamo firmato un testo dove su nostra mediazione si citò una progressiva revisione che avrebbe comunque dovuto essere compensata agli agricoltori (stessa riformulazione, peraltro, che usa spesso questo governo quando ci sono odg sul tema). Con la collega Fregolent si fece allora un question time alla Ministra Bellanova per tenere il punto. Risultato è che non ci fu alcuna revisione, grazie a noi. Mentre il cosiddetto governo politico Meloni le tasse agli agricoltori le ha aumentate davvero. L’Irpef è la punta di un iceberg che si porta con sé anche azzeramento sgravi per giovani e donne, l’abbassamento delle compensazioni iva sugli animali vivi. Pure l’obbligo di assicurazione per i trattori fermi. Io nel 2019, non solo dicevo le stesse cose di oggi ma lo facevo insieme a Fregolent e Bellanova in un governo dove eravamo minoranza. Alcuni hanno coraggio, altri mentono”, conclude.




Agricoltura, Italia Viva a Foti: con Iv nessun taglio. Carta canta ma bisogna saper leggere

“Spiace vedere che il deputato Foti non sa di cosa parla, e se lo sa è in malafede. Con Italia Viva al governo non ci sono mai stati tagli all’agricoltura, questo è un fatto.
Così le parlamentari di Italia Viva Silvia Fregolent e Maria Chiara Gadda rispondono al capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.
“Carta canta, ma bisogna saper leggere. Il capogruppo di Fratelli d’Italia si appella a una mozione, che oltretutto prevedeva compensazioni, e non guarda ai risultati. Se Foti ha ancora qualche dubbio – spiegano – può rivedere il nostro question time del 2019 alla ministra Bellanova proprio per chiarire che non vi fossero tagli che avrebbero portato danni a tutto il comparto agricolo e ricadute sui cittadini”.

“In un governo come quello Conte2, dove c’erano forze quali il Pd e il M5S che volevano un ripensamento sui sussidi, fu proprio la presenza di italia Viva ad arginare ogni taglio. Così mentre noi non abbiamo tolto il sussidio, loro hanno aumentato le tasse, non solo eliminando l’esonero Irpef agli agricoltori, ma anche eliminando gli sgravi contributivi per i giovani, per l’imprenditoria femminile, mettendo l’obbligo di asssicurazione persino per i trattori fermi, o abbassando le compensazioni iva per il settore dell’ allevamento.  Anche questi sono fatti”, concludono.

Agricoltura: Gadda, Iv sempre coerente su sostegni a settore

Agricoltori. Foti (FdI): Renzi dimentica che IV appoggiò scelte a base proteste di oggi

Ue alle strette per non aver ascoltato Paesi e sindacati agricoli. Mentre PD, M5S, IV e LEU spingevano per stop sussidi

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