Agricoltura: Carloni (Lega), rimuovere ostacoli per i giovani priorità

“Un agricoltore di oggi non fa quello che si faceva un tempo. Per questo nasce la legge della Lega. Sul fronte tecnologico rimuovere ostacoli e stimolare i giovani agricoltori alla nuova tecnologia è una priorità. Abbiamo inserito sgravi fiscali importanti come sulle spese notarili o la detrazione fiscale per spese di formazione. Se il nonno vuole passare l’azienda al nipote le spese sono dimezzate. Gli imprenditori più freschi devono capire che c’è una grande differenza tra quando si produce e quando si trasforma la materia prima e la si rende prodotto. Va combattuta con forza la concorrenza sleale da quei paesi che producono a 1/5 del nostro prezzo. Vanno date prospettive e indicata la strada: bisogna trasformare l’azienda in un’azienda di tecnologia perché oggi farà la differenza. Si deve puntare sulle filiere evolute, proteggendo il Made in Italy. Tra le altre cose sta passando il concetto che l’allevatore inquina: c’è qualcosa che è sfuggito di mano. Forse pochi sanno che il continente africano si sta preparando ad allevare in maniera intensiva. Quella carne avrà la stessa certificazione e zooprofilassi italiana? Questo ambientalismo rischia di avere un risultato opposto e andare a prendere prodotti laddove non si rispettano nemmeno i diritti umani. Non possiamo permetterlo”.
Così il presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni, a margine della conferenza alla Fondazione Enpaia.



Agricoltura e giovani. Carloni: prioritario consentire ai giovani di fare impresa agricola sostenibile e innovativa

Si è svolta la conferenza stampa “Promozione e Sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo” a Roma, presso la sede della Fondazione Enpaia, l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura, per discutere delle Disposizioni di Legge per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo.

 

Mirco Carloni, Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, nonché primo firmatario della legge, ha illustrato il testo della legge Carloni n.36 del 15 Marzo 2024. Una riforma strutturale che stanzia 156 milioni di euro dal 2024 al 2029 e 27,76 milioni annui dal 2030.

L’obiettivo della Legge è porre l’attenzione su un nuovo modello di sviluppo dell’agricoltura nazionale che tenga insieme tradizione, innovazione e giovani, in un ideale passaggio generazionale che conservi i saperi delle tradizioni locali ma che sia capace di proiettare l’agricoltura nel futuro”, ha spiegato l’On. Mirco Carloni.

La legge – continua – vuole fornire strumenti concreti che rendano l’agricoltura non solo un settore capace di attrarre i giovani, ma anche recuperare competitività ed efficienza nei mercati internazionali senza, tuttavia, dimenticare la tutela delle nostre materie prime, quei prodotti che ci hanno reso primi al mondo. Il ruolo dell’imprenditore va incentivato e incoraggiato, per questo la legge prevede una serie di misure come un regime fiscale agevolato per giovani imprenditori agricoli e imprese giovanili agricole che intraprendono un’attività d’impresa, agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici, stipulati dai giovani imprenditori agricoli e dalle imprese giovanili agricole, agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate, la concessione di un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per i giovani imprenditori agricoli che hanno iniziato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2021 e un diritto di prelazione nelle procedure di alienazione e locazione”.

 

In tal senso, prosegue l’On. Carloni: “È fondamentale creare le condizioni per permettere ai giovani di credere che in Italia si possa fare impresa agricola sostenibile e innovativa, troppo spesso il sistema ha relegato la cultura rurale a un ripiego, bisogna riportare al centro la terra dalla quale viene ogni bene”.

Alla conferenza ha preso parte Giorgio Piazza, Presidente della Fondazione Enpaia, che ha affermato: “Una visione di agricoltura che mette la figura del giovane imprenditore agricolo al primo posto, affinché possa cogliere il vantaggio della ricerca di una professione originale e che, nel difficile contesto in cui ci troviamo, riveste un ruolo strategico chiave in un’azione di supporto e rilancio dell’economia nazionale”. 




Servizio civile universale: con Enapa e Confagricoltura 70 giovani protagonisti per la divulgazione della cultura digitale

Attraverso il Patronato ENAPA, Confagricoltura partecipa al bando sperimentale del Servizio Civile Universale (SCU) dedicato al digitale. ENAPA ha ottenuto il coinvolgimento di ben 63 delle oltre 200 sedi territoriali che fanno parte del suo sistema per un totale di 70 posti disponibili per i giovani che si candideranno.

 

I partecipanti svolgeranno attività di facilitatori della cultura digitale anche con piani divulgativi a favore delle imprese presenti nelle aree rurali, per far conoscere in particolare agli attori del settore primario i nuovi servizi per l’agricoltura di precisione (Hubfarm).

 

Come previsto dalla legge, i giovani che scelgono il Servizio civile universale hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni e hanno conseguito almeno il diploma di scuola superiore. Oltre il 20% dei candidati che scelgono l’ENAPA hanno già un titolo di laurea e un altro 20% è iscritto ad un corso universitario. Il Patronato ha avviato una collaborazione con La Sapienza Università di Roma per la certificazione delle loro competenze e per la realizzazione di una piattaforma dedicata alle attività formative obbligatorie.

 

Attualmente ENAPA, ente accreditato dal 2020 presso il dipartimento dello SCU, sta portando avanti le attività avviate lo scorso settembre con 120 giovani, impegnati in oltre 100 sedi. A breve inizierà anche la selezione di oltre 720 candidature per 290 posti potenziali (oltre ad altri 30, dedicati all’area ambientale) per l’avvio dei progetti di SCU che inizieranno settembre 2024.

 

Infine, insieme agli altri enti partner del sistema confederale (FIIAF, Agriturist e ENAPRA), il Patronato di Confagricoltura è impegnato nella progettazione di uno specifico corso di formazione, che verrà inserito all’interno delle prossime attività del Servizio civile agricolo, dedicato alla valorizzazione delle aree interne, dei borghi rurali e prodotti tipici.

 

 

 




Agricoltura, Odg Naturale (M5S): su incentivi per imprenditoria femminile

Atto Senato

Ordine del Giorno 0/931/1/09

presentato da

GISELLA NATURALE
martedì 30 gennaio 2024, seduta n. 098

La Commissione,
in sede di discussione del disegno di legge recante “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo” (A.S. 931),
premesso che:
l’articolo 9 del disegno di legge in parola introduce disposizioni in materia di servizi di sostituzione. Il comma 1, nello specifico, consente alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano di prevedere programmi per favorire il ricambio generazionale nelle imprese agricole;
in particolare, per il raggiungimento del detto obiettivo sono introdotti incentivi alle associazioni costituite in maggioranza da giovani imprenditori agricoli per la gestione di servizi di sostituzione nelle aziende associate, prevedendo la sostituzione dell’imprenditore, del coniuge o di un coadiuvante, la frequenza di corsi di formazione e di aggiornamento professionale da parte dei giovani imprenditori agricoli associati e l’assistenza a minori di età inferiore a otto anni;
considerato che:
la misura a sostegno dei servizi di sostituzione nell’azienda agricola mira a migliorare gli standard di vita e di lavoro dei lavoratori del settore, offrendo all’imprenditore l’opportunità di usufruire di manodopera qualificata in caso di ferie, malattia, maternità congedi parentali, decesso e partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento;
valutato che:
le donne in agricoltura svolgono un ruolo fondamentale che va oltre il dato numerico ed è riconducibile agli aspetti qualitativi e sociali legati alla loro presenza nel settore;
l’affermazione della condizione femminile in agricoltura incontra, tuttavia, alcuni ostacoli. Il superamento dei detti ostacoli richiede un rinnovato impegno politico-istituzionale che deve essere indirizzato all’introduzione di soluzioni mirate alle principali e più diffuse criticità;
impegna il Governo:
ad adottare specifiche misure tese a tutelare, nell’ambito dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, l’imprenditoria femminile, con particolare riferimento all’attuazione di politiche, strumenti e servizi per la conciliazione dei molteplici, paralleli e gravosi impegni in ambito familiare assolti dalle donne, agevolando le stesse nel percorso genitoriale.
(0/931/1/9)
Naturale, Sabrina Licheri, Nave




Agricoltura, Aic: Urgente sostenere i giovani imprenditori agricoli

“Bene l’approdo in Senato del ddl per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, il ricambio generazionale troppo lento è uno dei problemi del settore e va sostenuto con misure concrete”.

Così Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, in merito all’iter del ddl per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo, approdato oggi al Senato dopo l’approvazione alla Camera, e che prevede una spesa di circa 156 milioni dal 2024 al 2029 e di 27,76 milioni annui dal 2030.

“L’apporto dei giovani agricoltori è vitale per il settore, gli studi ci dicono che gestiscono le aziende con più attenzione per la sostenibilità a 360 gradi e le innovazioni tecnologiche. Ma vanno sostenuti a intraprendere un percorso che – come vedono ormai tutti chiaramente – è denso di incognite perché risente degli sconvolgimenti geopolitici e di quelli climatici”, – continua Santoianni – , “In Italia ancora solo il 9% delle aziende agricole è guidato da giovani under 40 mentre in Europa il dato sale all’11%, per questo crediamo che istituire un fondo per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura, gestito con meno burocrazia, e applicare un regime fiscale agevolato siano misure necessarie e anche urgenti. L’AIC seguirà con attenzione l’iter legislativo del ddl anche in questo ramo del Parlamento perché questo tema è vitale per il nostro comparto”.

 




Agricoltura, Crea: formazione, ricerca e sperimentazione elementi indispensabili per il nostro agroalimentare. VIDEOINTERVISTE DI: Lollobrigida, Gaudio, De Carlo

Si è svolta oggi la consegna degli attestati agli studenti dell’innovativo Corso di Tecnico specializzato in pratiche innovative ed ecosostenibili per la gestione dell’agroecosistema vigneto, organizzato dalla regione Veneto in collaborazione con il CREA e l’Istituto Superiore G.B. Cerletti di Conegliano Veneto. Un corso di alta formazione all’avanguardia per preparare giovani tecnici della viticoltura e accompagnarli all’assunzione a tempo indeterminato. Giovani formati per utilizzare tutte le più avanzate conoscenze per una viticoltura sempre più sostenibile e d’eccellenza.

Contestualmente – e sempre per valorizzare la cultura agroalimentare nazionale – è stato presentato  anche il volume I tesori del CREA a cura del Presidente Carlo Gaudio, che riscopre la straordinaria ricchezza di beni culturali e ambientali, presenti nei dodici Centri di Ricerca del CREA

Di seguito gli interventi: 

Formazione, Lollobrigida: stiamo coinvolgendo scuole, università e giovani per qualificare l’offerta. Lavoro in agricoltura non è umiliante. VIDEOINTERVISTA

Formazione, Gaudio (Crea): elemento indispensabile insieme a ricerca e sperimentazione. Questi i tre assi del Crea. VIDEOINTERVISTA

Formazione, De Carlo: istituti tecnici fondamentali per l’innovazione in agricoltura. VIDEOINTERVISTA

Lavoro, Lollobrigida: Governo sta investendo su lavoro e produzione. Nomine, impegno corale per trovare le figure più rappresentative. VIDEO

Agricoltura, Lollobrigida: i giovani sono una risorsa strategica per il settore. Qualità sia messa al centro. VIDEO

 

 

 




Agricoltura, Lollobrigida: i giovani sono una risorsa strategica per il settore. Qualità sia messa al centro. VIDEO

“I giovani stanno riscoprendo l’agricoltura, e l’agricoltura sta scoprendo che i giovani gestiscono meglio degli altri anche questo settore, perché hanno grande capacità di utilizzare le nuove tecnologie e questo permette di avere un’agricoltura più sostenibile e più competitiva in termini di mercato. E questo è oggettivo.”

Così il ministro Francesco Lollobrigida a margine della consegna degli attestati agli studenti dell’innovativo Corso di Tecnico specializzato in pratiche innovative ed ecosostenibili per la gestione dell’agroecosistema vigneto, organizzato dalla regione Veneto in collaborazione con il CREA e l’Istituto Superiore G.B. Cerletti di Conegliano Veneto.

“Noi ovviamente facciamo uno sforzo di cooperazione con il sistema formativo, scuole e università, ma anche di investimento. Abbiamo rilanciato il progetto “Generazione Terra” che finanzieremo con dei fondi proprio in questi giorni più che raddoppiando l’investimento. Per mettere a disposizione degli agricoltori giovani la possibilità di avere terreni e finanziamenti per prenderli – perché non tutti hanno la fortuna di avere genitori che mettono loro a disposizione le risorse. Ci sono interventi sulla fiscalità agevolata per i più giovani.

Quindi sono molti gli interventi che ha messo in campo il nostro governo per continuare nelle azioni corrette e anche di implementarle. E ritengo che questo lavoro sinergico tra l’agricoltura e i giovani che rappresentano il futuro anche in questo settore sia strategico per l’Italia.”

Quali sono le sfide che il settore si trova ad affrontare?

“Noi abbiamo grandi potenzialità. Una sfida è difensiva, dobbiamo difendere il prodotto italiano, dobbiamo continuare a garantirne la qualità perché l’Italia è percepita come brand di qualità, come un marchio di qualità. Quando uno parla di Italia la associa a questo elemento che dà un valore aggiunto in termini economici. E può essere una fonte di crescita e di ricchezza, quella ricchezza che permette poi di aumentare i salari, di garantire l’assistenza a coloro che non possono lavorare come deve essere in una nazione civile. Ci sono poi sfide che riguardano i mercati e che vanno relazionate con attenzione rispetto alle potenzialità che abbiamo. Alla luce della produzione che noi, come tutte le nazioni, stiamo cercando di organizzare. E lo stiamo facendo con alcuni riscontri che almeno le nostre aziende ci conferiscono in termini positivi.”

In questa difesa del made in Italy che ruolo può giocare il Pnrr?

“Rispetto ai fondi del Pnrr stiamo cercando di spenderli tutti e di spenderli soprattutto bene.”

Lavoro, Lollobrigida: Governo sta investendo su lavoro e produzione. Nomine, impegno corale per trovare le figure più rappresentative. VIDEO

Formazione, Lollobrigida: stiamo coinvolgendo scuole, università e giovani per qualificare l’offerta. Lavoro in agricoltura non è umiliante. VIDEOINTERVISTA




Manodopera, Lollobrigida: lavoro in agricoltura non è svilente ma grande opportunità di crescita, anche economica. Lavoriamo per attrarre giovani

-Sulle iniziative volte a colmare il divario tra offerta e domanda di lavoro nel settore agricolo, con particolare riferimento all’impiego dei giovani.

“L’occupazione in agricoltura conta 1,2 milioni di lavoratori, il 90% rapporti a tempo determinato per un totale di 121 milioni giornate lavoro.

Durante il click day sono pervenute 120mila domande prevalentemente provenienti dal settore agricolo ma solo 44mila sono state soddisfatte. Per il 2023 la richiesta di manodopera del mondo agricolo è di circa 100mila lavoratori. Indispensabili per dare continuità alla produzione agricola.”

Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida nel corso del question time alla Camera.

“Esiste dunque una richiesta di manodopera che resta insoddisfatta. Credo allora che oggi chi non è occupato e manca di formazione scolastica adeguata possa guardare con interesse al lavoro agricolo. Ritengo anzi che sia il modo per rientrare nel mondo del lavoro dalla porta principale.

Non possiamo infatti avere una visione retrograda e vergognosa del lavoro nel mondo agricolo, considerato umiliante e poco retribuito. Non è così, è invece una grande opportunità.

È necessario che i giovani e non solo siano adeguatamente formati per affrontare questa sfida e ringrazio gli istituti agrari più di ogni altro per questo. La proposta che il presidente Meloni ha rilanciato a Vinitaly per il liceo del Made in Italy sul quale investiremo con sempre maggiore attenzione.

Ci sono più altre misure per i giovani come Generazione Terra di Ismea. È stato previsto poi il contratto di lavoro occasionale subordinato nel settore agricolo. Lavorare in agricoltura può essere ora e ancora di più in futuro una occasione di crescita, compreso sul lato economico.”

Stagionali, grido dall’allarme per la mancanza di forza lavoro in Italia. I commenti di Giansanti, Prandini, Fini, Battista, Messina (Assoturismo), Iucci (Anie), Serpillo (Uci), Ance, Santoianni (Aic)

Vinitaly, Meloni: giovani mettono insieme tradizione e innovazione, vogliamo creare un liceo del Made in Italy

Vinitaly, Lollobrigida: Promuovere nel mondo la nostra qualità. Orgoglioso di aver coinvolto studenti degli istituti agrari. Occorre immigrazione legale, organizzare seriamente i flussi

 




Giovani, Carloni: presentata proposta di legge per favorire e sostenere il ricambio generazionale in agricoltura. Ecco il testo

“Fare l’agricoltore è una cosa bella. E può essere davvero il futuro di quei tanti giovani che hanno scelto di investire in questo settore. Si è registrato, infatti, un boom di domande per accedere ai fondi messi a disposizione delle nuove generazioni per acquistare i terreni agricoli.

È necessario, quindi, favorire e sostenere il ricambio generazionale. Perché i giovani stanno scegliendo di fare gli agricoltori, di fare impresa con moderne tecnologie e nuove specializzazioni. Ed è per questo che abbiamo presentato una proposta di legge per la promozione dell’imprenditoria giovanile nel settore. L’obiettivo è introdurre un sistema organico di norme interne che – a integrazione delle norme europee – dimostrino l’interesse dello Stato a favore dei giovani agricoltori.”

Così il presidente della Comagri Camera, Mirco Carloni, in merito alla proposta di legge inerente al ricambio generazionale, che rappresenta oggi una delle maggiori sfide per l’agricoltura italiana.

“Fare l’agricoltore non è solo un mestiere bello ed a contatto con la natura, ma deve anche essere remunerativo. Quindi se vogliamo che i giovani continuino l’attività dei padri e proseguano a produrre quei prodotti di eccellenza che sono un nostro vanto, dobbiamo assolutamente fare in modo che questo sia anche un mestiere socialmente considerato” sottolinea ad AGRICOLAE.

“Le nuove generazioni sono spesso costrette ad affrontare numerosi ostacoli burocratici, oltre che vincoli e difficoltà, per accedere alla terra. Il tessuto imprenditoriale di questi giovani – fino a 40 anni di età – rimane però dinamico, appassionato e aperto all’innovazione.

Occorrono misure concrete per permettere ai ragazzi non solo l’insediamento ma anche la permanenza – in modo sostenibile –nel settore agricolo. Con questa proposta di legge si vuole disporre l’istituzione di un fondo destinato al cofinanziamento di programmi predisposti dalle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano per favorire il primo insediamento dei giovani nel settore dell’agricoltura. Sono previsti, inoltre, un regime fiscale agevolato per i soggetti che intraprendono un’attività d’impresa agricola, lo sgravio dagli oneri contributivi per un massimo di cinque anni e diverse misure per favorire la permanenza dei giovani nel settore agricolo.”

Di seguito AGRICOLAE pubblica in pdf la proposta di legge sulle disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo: 

leg.19.pdl.camera.752.19PDL0018690

 

La presente proposta di legge si compone di diciotto articoli, divisi in sei capi.

Il capo I reca le finalità e le definizioni della legge.

L’articolo 1 definisce le finalità, consistenti nella promozione e nello sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo.
L’articolo 2 reca le definizioni di « impresa giovanile agricola » e di « giovane imprenditore agricolo », specificando i requisiti soggettivi e oggettivi, tra cui il limite massimo di età di quaranta anni.

Il capo II reca le misure per il sostegno dell’insediamento dei giovani nell’agricoltura.

L’articolo 3 dispone l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di un fondo destinato al cofinanziamento di programmi predisposti dalle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano per favorire il primo insediamento dei giovani nel settore dell’agricoltura, volti in particolare ad agevolare l’acquisto di terreni e di beni strumentali per l’avvio dell’attività imprenditoriale agricola, l’ampliamento di un’unità minima produttiva definita in base alla localizzazione, all’indirizzo colturale e all’impiego di mano d’opera al fine di garantire l’efficienza aziendale, e l’acquisto di complessi aziendali già operativi.

L’articolo 4 introduce un regime fiscale agevolato per i soggetti che intraprendono un’attività d’impresa agricola. Tale regime si applica al reddito dell’impresa nel caso di soggetti costituiti in forma diversa dal- l’impresa individuale e dalla società semplice; nel caso degli imprenditori individuali e dei soci di società semplici, si ap- plica ai redditi derivanti dalle attività non soggette alla disciplina del reddito agrario.

L’articolo 5 prevede agevolazioni in materia di contratti di compravendita di fondi rustici, al fine di evitare l’abbandono delle attività agricole.

L’articolo 6 dispone lo sgravio dagli oneri contributivi per un periodo massimo di cinque anni al fine di incentivare l’ingresso nell’agricoltura di giovani fino a quarant’anni di età.

Il capo III reca misure per favorire la permanenza dei giovani nel settore agricolo e il ricambio generazionale.

L’articolo 7 introduce un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione, nella misura del 25 per cento delle spese sostenute e documentate per investimenti in beni strumentali materiali o immateriali che migliorino il rendimento dell’azienda agricola e siano conformi alle norme del- l’Unione europea.

L’articolo 8, volto ad agevolare l’amplia- mento delle superfici coltivate, sostituisce la disciplina prevista dal comma 5 dell’articolo 14 della legge 15 dicembre 1998, n. 441, recante norme per la diffusione e la valorizzazione dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, disponendo una riduzione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali in favore dei giovani agricoltori che acquistino o permutino terreni.

L’articolo 9 prevede agevolazioni fiscali per i redditi derivanti da agricoltura multifunzionale, stabilendo che il reddito imponibile dei giovani agricoltori per le attività di fornitura di beni e servizi relativi alle attività connesse a quella agricola non- ché alla fornitura di beni e servizi quali, a titolo esemplificativo, l’agricoltura sociale, l’enoturismo, l’oleoturismo e le fattorie didattiche sia determinato applicando il coefficiente di redditività del 15 per cento sui corrispettivi delle operazioni registrate o soggette a registrazione agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto.

L’articolo 10 disciplina il diritto di prelazione tra più soggetti confinanti, prevedendo un favor nei riguardi del coltivatore diretto o dell’imprenditore agricolo professionale di età compresa tra diciotto e quaranta anni.

L’articolo 11 introduce un credito d’imposta per interventi di riqualificazione di fabbricati rurali, pari al 25 per cento delle spese sostenute e documentate, utilizzabile esclusivamente in compensazione.

L’articolo 12 reca misure per il finanziamento dei programmi regionali concernenti la gestione dei servizi di sostituzione nelle aziende associate costituite da giovani agricoltori, prevedendo in particolare, tra i casi di sostituzione, la sostituzione dell’imprenditore, del coniuge o di un coadiuvante, la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento professionale e l’assistenza a minori di età inferiore a otto anni. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito dei programmi per favorire il ricambio generazionale delle imprese, possono prevedere ulteriori misure e incentivi mediante lo strumento del patto di famiglia.

Il capo IV reca disposizioni per l’accesso al credito.

L’articolo 13 stabilisce che il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e l’Associazione bancaria italiana, di concerto con il Ministero del- l’economia e delle finanze, previa intesa con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, definiscono, con apposita convenzione, le modalità e i criteri di accesso dei giovani imprenditori agricoli ai finanziamenti e alle altre forme di prestito bancario agevolato nonché alla dilazione del debito. Le agevolazioni si applicano a tutti i tipi di contratto bancario e consistono nella riduzione del costo del servizio non inferiore a due terzi del tasso EURIBOR da applicare nei periodi di validità del certificato. Per finanziare tali agevolazioni, a decorrere dall’anno 2023 è istituito un fondo di garanzia nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze.

L’articolo 14 prevede misure per favorire l’accesso al microcredito. In particolare, si modifica l’articolo 111 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, nel senso di ampliare, possibilità di accesso al microcredito in favore dei soggetti che possiedono la qualifica di giovane imprenditore agricolo, anche se costituiti in forma societaria, in quest’ultimo caso a condizione che la maggioranza delle quote o del capitale sociale sia detenuta da persone fisiche di età inferiore a quaranta anni aventi la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agri- colo professionale.

Il capo V

L’articolo 15 istituisce l’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile in agricoltura presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al fine di favorire sinergie amministrative nel campo dell’imprenditoria giovanile, anche attraverso il raccordo tra iniziative ministeriali e regionali.

Infine, il capo VI reca ulteriori misure a favore dell’imprenditoria giovanile nell’agricoltura.

L’articolo 16, in materia di successioni e donazioni, prevede che i trasferimenti per causa di morte o per donazione di beni costituenti l’azienda, compresi i fabbricati, le pertinenze, le scorte vive e morte e gli altri beni strumentali all’attività aziendale, a favore di discendenti entro il terzo grado in possesso della qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale, aventi età compresa tra diciotto e quaranta anni, sono esenti dall’imposta sulle successioni e donazioni, dalle imposte catastali e di bollo e sono soggetti alla sola imposta ipotecaria in misura fissa. Inoltre, gli onorari notarili per la stipulazione degli atti di cui al medesimo articolo sono ridotti di un sesto.

L’articolo 17, in materia di adempimenti contabili, consente ai giovani agricoltori di optare per la redazione del bilancio in forma abbreviata anche in deroga alle con- dizioni di cui all’articolo 2435-bis del co- dice civile.

Infine, l’articolo 18, in materia di vendita diretta di prodotti agricoli, prevede che nei mercati per la vendita diretta di pro- dotti agricoli ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, esercitata su aree pubbliche mediante l’utilizzo di posteggi, i comuni possono riservare ai giovani agricoltori una quota di posteggi fino al 50 per cento del loro numero complessivo.

Per saperne di più: 

Banca nazionale delle Terre Agricole ISMEA: sesta edizione con 20 mila ettari all’asta

Ismea, boom di domande per Generazione Terra. Esaurita in un solo mese la dotazione finanziaria rivolta ai giovani

 




Oscar Green, Coldiretti: l’importanza dei giovani in agricoltura. VIDEOINTERVISTE E INTERVENTI DI: Lollobrigida, Abodi, Prandini, Gaudio, Zaganelli, Gesmundo

Sono stati assegnati oggi gli Oscar Green della Coldiretti, che ha visto premiate le migliori innovazioni e idee dei giovani, dal contadino robot all’avvocato agricoltore che aiuta i detenuti, dalle posate di cardo al fagiolo della fertilità fino all’Ape Pack per conservare i salumi. Molti però i temi toccato nel corso dell’incontro, dalle infrastrutture alla ricerca, dalla scuola all’Europa fino alle criticità legate al cibo sintetico.

Di seguito tutti gli interventi: 

Oscar Green, Lollobrigida: Presto una legge per normare cibo sintetico, preservare il futuro dell’agricoltura. Superato vincolo su autoconsumo

Oscar Green, Lollobrigida: ai giovani consiglio di lavorare in agricoltura, oggi passione diventa anche economicamente vantaggiosa. VIDEO

Oscar Green, Prandini: fare presto su legge contro consumo e produzione cibo sintetico, bene le parole del ministro. Altri paesi ci seguiranno

Oscar Green, Prandini: Dare centralità ai giovani garantendo accesso al credito e terreni. VIDEOINTERVISTA

Oscar Green, Abodi: collaborazione sistemica per aiutare i giovani e il settore agricolo. VIDEO

Oscar Green, Gaudio: bene partnership Crea-Coldiretti giovani, ricerca e innovazione le parole d’ordine

Oscar Green, Zaganelli (Ismea): giovani hanno colto nel binomio agricoltura-innovazione uno strumento di sviluppo del settore. VIDEOINTERVISTA

Oscar Green, Gesmundo: accompagnare e sostenere i giovani, sono il nucleo della futura agricoltura del paese

Lavoro: Coldiretti, ecco i vincitori dell’Oscar Green

Lavoro: Coldiretti, come diventare agricoltori in dieci mosse

Lavoro: Coldiretti, giovani imprenditori crescono solo nei campi

Lavoro: Coldiretti, nei campi c’è posto per 100mila giovani

 




Oscar Green, Lollobrigida: Presto una legge per normare cibo sintetico, preservare il futuro dell’agricoltura. Superato vincolo su autoconsumo

Le imprese sono l’ossatura di questa nazione, le imprese agricole e di trasformazione, le imprese che riescono a chiudere il ciclo ed a produrre, e che allo stesso tempo creano anche fonti energetiche. Hanno un ruolo  centrale nella difesa e nella tutela dell’ambiente. Gli agricoltori non sono nemici dell’ambiente perché è proprio questo che gli garantisce la sopravvivenza e la continuità in termini generazionali, perchè quella terra viene ereditata dai genitori ed ai figli poi intendono trasmetterla, quindi manutenerla è un dovere e una fonte di reddito e di interesse.

Il futuro dell’agricoltura va preservato, ci devono essere impegni chiari da parte della politica e di tutte le istituzioni sul piano del riconoscimento del valore eccezionale che ha sia sul punto di vista culturale che economico. La nostra agricoltura é la più sostenibile del pianeta ed è agganciata ai valori di riconoscibilità dei prodotti ed alla tipicità.”

Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, nel corso degli Oscar Green di Coldiretti ai giovani agricoltori.

“Dobbiamo evitare il consumo di territorio e rispettare tutte le regole, ma lavorando con la ricerca e l’innovazione dobbiamo risolvere tutte le criticità, in questo modo possiamo trovare le soluzioni anche per aumentare le rese produttive. Dall’altra parte invece abbiamo posizioni ideologiche che dicono di smettere di utilizzare fitofarmaci, ma ci sono patologie da affrontare. E se i fitofarmaci non le usiamo noi le produzioni europee scompariranno e dovremmo importare dai quei paesi che invece li usano. Serve investire sulla ricerca e sui metodi che possono permettere di eliminare pesticidi e agrofarmaci.

Sul Pnrr dovremmo aver risolto il problema sul vincolo dell’autoconsumo. Ieri nel decreto abbiamo inserito una norma che dovrebbe superare questo tipo di vincolo per permettere di produrre energia da mettere in rete e utilizzare in maniere più ampia di quanto previsto.

Stiamo cercando di risolvere anche il vincolo sui trattori elettrici. Che però non esistono. Stiamo allora lavorando sulla rottamazione dei modelli di prima generazione per ridurre le emissioni, questo è pragmatismo.

Sulle carni sintetiche, arriveremo a normare su questo aspetto per evitare che si diffonda la sottocultura della cancellazione di un modello di sviluppo, giustificandolo con principi di tutela dell’ambiente e che invece servono al mercato per standardizzare i prodotti. Inoltre delocalizzando la produzione e accentrandola nelle mani di poche persone.

La sovranità alimentare mira a difendere la nostra cultura e la nostra agricoltura.”

Oscar Green, Prandini: fare presto su legge contro consumo e produzione cibo sintetico, bene le parole del ministro. Altri paesi ci seguiranno




Oscar Green, Gaudio: bene partnership Crea-Coldiretti giovani, ricerca e innovazione le parole d’ordine

“Questa è la terza volta che ho il piacere e l’onore di vedere gli Oscar Green e questa moltitudine di giovani che si impegnano nell’innovazione in agricoltura. Riguardo la filiera la parola chiave è partnership, ma la parola italiana è ancora più bella, collaborazione, perché comprende ancora più termini, non solo quelli di un accordo economico e sociale di impresa. Significa infatti anche finalità comuni, indipendenza nell’azione e reciprocità, quindi orizzonti comuni nel raggiungimento di questi obiettivi.”

Così il presidente del Crea Carlo Gaudio nel corso degli Oscar Green di Coldiretti ai giovani agricoltori.

“Diamo poi attuazione all’interno di un protocollo di intesa ampio, fatto con Coldiretti e Divulga, ad un accordo attuativo proprio con i giovani di Coldiretti. Una partnership col Crea in cui ricerca e innovazione sono le parole d’ordine.”




Oscar Green, Gesmundo: accompagnare e sostenere i giovani, sono il nucleo della futura agricoltura del paese

“Riprendiamoci il futuro è lo slogan che i nostri giovani hanno voluto per questa diciassettesima edizione, e per noi è molto importante. Questa platea deve poi essere il giardino di quella che sarà la futura classe dirigente di Coldiretti. Abbiamo consegnato al paese la nostra progettualità a tutto tondo, dove ogni cosa si concatena con le cose dette precedentemente. Ad esempio, dentro al ragionamento che Coldiretti sta svolgendo sulla sostenibilità noi già quattro anni fa avevamo tirato fuori il problema degli invasi, un tema fondamentale per continuare a fare agricoltura e vivere con serenità all’interno delle città. Siccome sprechiamo oltre il 70/80% di acqua piovana perchè non raccoglierla e farla diventare il punto di riferimento nei momenti di necessità del paese? Queste necessità non riguardano solo l’agricoltura. Al primo posto c’è l’uso civile di questa acqua. Abbiamo creato un meccanismo per il quale questo tipo di lavoro si autofinanzia con la produzione di energia, tramite il sistema di acqua a caduta, senza impatti sul paesaggio.”

Così il segretario generale Coldiretti Vincenzo Gesmundo, nel corso degli Oscar Green di Coldiretti ai giovani agricoltori.

“Se poi diamo spazio al cibo sintetico nemmeno ci servirà più l’agricoltura o gli invasi, perché finirà il settore agricolo in Italia e in Europa.

Verso i giovani non sempre siamo stati all’altezza nell’accompagnarli, ed invece questo è il nucleo della futura agricoltura del paese. Questo anche come Coldiretti dobbiamo saper migliorare e dare il giusto apporto a queste imprese così avanzate e ricche di futuro.

Si dice braccia sottratte all’agricoltura, ma in realtà senza cervello non si può fare agricoltura moderna e gestire le imprese di fronte a tutte le innovazioni presente. Solo stando insieme, infine, possiamo vincere tutte le sfide che abbiamo davanti.”




Ismea. Nasce “Generazione Terra”, la misura dedicata ai giovani per l’acquisto di terreni agricoli. VIDEOINTERVISTE E INTERVENTI DI: Lollobrigida, Frascarelli, Zaganelli

ISMEA, nel ruolo di Organismo fondiario nazionale, membro dell’AEIAR  (Associazione europea degli organismi per la ristrutturazione fondiaria) promuove da oltre 70 anni in Italia la formazione e l’ampliamento della proprietà coltivatrice, in ottica di ricambio generazionale. 

Di seguito AGRICOLAE pubblica il rapporto Ismea “Giovani e Agricoltura”: 

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Dal 2020, anche in considerazione della crisi economica connessa all’emergenza sanitaria da COVID-19, l’Istituto ha deciso di sospendere gli interventi fondiari, privilegiare le misure per la liquidità delle imprese e riprogettare le finalità, le modalità operative e i requisiti di accesso ad nuovo strumento di intervento. 

Nasce così “Generazione Terra”, misura dedicata ai giovani già attivi in agricoltura o che nell’agricoltura vedono il loro futuro. 

Di seguito gli interventi e la descrizione della misura: 

Ismea Lollobrigida: progetto Generazione Terra per dare possibilità a giovani con idee e passione. VIDEO

Ismea, Lollobrigida: mettere al centro formazione e valorizzazione filiera. Fondamentale il sostegno ai giovani

Ismea, Frascarelli: grande futuro per l’agricoltura, progetto Generazione Terra dedicato alle competenze per i giovani. VIDEOINTERVISTA

Ismea, Frascarelli: Con Generazione Terra sosteniamo i giovani agricoltori, obiettivo è creare impresa di successo

Ismea, Zaganelli: no a logiche emergenziali, lavoriamo con misure strutturali mettendo al centro i giovani e la terra

Ismea, Lollobrigida: in Irlanda problema serio con consumo eccessivo di alcool, ma scelta strada sbagliata. VIDEO

Firmato al Masaf il protocollo tra Rete Nazionale degli Istituti Agrari e ISMEA. Lollobrigida: “Mettiamo in rete risorse per valorizzare giovani”

Giovani, Gioia (Anga-Confagricoltura): bene Generazione Terra per favorire insediamento e permanenza nel settore primario

Descrizione della misura

Generazione Terra” finanzia fino al 100% del prezzo di acquisto di un terreno agricolo da parte di giovani che intendono ampliare la superficie della propria azienda agricola, acquistare un terreno già condotto in affitto o comodato d’uso ovvero avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in agricoltura.  

 

Possono accedere alle agevolazioni tre tipologie di soggetti:

  • giovani imprenditori agricoli (under 41 anni)
  • giovani startupper con esperienza (under 41 anni) in campo agrario dimostrata dall’appartenenza a casse previdenziali o ordini professionali di settore;
  • giovani startupper con titolo (under 35 anni) di studio superiore in campo agrario o di laurea.

 

A seconda della tipologia di soggetto, i massimali di intervento sono: 

  • 1.500.000 euro, in caso di giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza
  • 500.000 euro, in caso di giovani startupper con titolo.

 

L’operazione si attua con l’acquisto del terreno da parte di ISMEA e la contestuale rivendita al giovane che si obbliga a rimborsare ratealmente il prezzo; a garanzia dell’operazione è iscritto sul terreno un patto di riservato dominio (PRD) in favore dell’Istituto. Nel caso in cui il valore del terreno superi i massimali di intervento, l’operazione può realizzarsi, nei limiti dei massimali stessi, con la concessione di un mutuo ipotecario, con iscrizione di ipoteca di primo grado per un valore cauzionale complessivo pari al 120 per cento dell’importo del finanziamento concesso.

La durata dell’operazione arriva a 30 anni, di cui al massimo 2 di preammortamento, e prevede un tasso di interesse, fisso o variabile (a scelta del giovane), ancorato ai valori di mercato e dipendente dal profilo di rischio del richiedente. 

Generazione Terra” riserva ai Giovani Startupper (con titolo o con esperienza) un premio di primo insediamento di 70 mila euro per abbattere, fino al 70%, l’importo delle rate di prezzo con scadenza nei primi cinque anni del piano di ammortamento. Il premio viene erogato in due tranche: per un massimo del 60% all’atto della concessione dell’aiuto e per il restante 40% dopo l’accertamento, da parte di ISMEA, dell’avvenuta realizzazione del piano aziendale.

 

Ulteriori caratteristiche della misura:

  • riduzione del 50% degli oneri (fiscali e notarili) che assistono l’operazione
  • spese di istruttoria limitate a euro 500
  • agevolazioni fiscali della piccola proprietà contadina* 

(*Al pari degli imprenditori già attivi, anche gli startupper – grazie alla novità introdotta dal Governo Meloni in legge di bilancio (art. 1, comma 110)  – potranno, nell’ambito di GENERAZIONE TERRA, usufruire delle agevolazioni fiscali della piccola proprietà contadina (imposta di registro e ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1%) impegnandosi nell’atto di trasferimento a conseguire, entro il termine di ventiquattro mesi, l’iscrizione nell’apposita gestione previdenziale e assistenziale prevista per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali. Per le operazioni fondiarie di ISMEA, si tratta di un’importante semplificazione per essere vicino alle nuove generazioni nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale in agricoltura).

I numeri dell’intervento fondiario ISMEA a favore dell’insediamento dei giovani 

Il patrimonio fondiario di ISMEA in ammortamento interessa oltre 100 mila ettari distribuiti sull’intero territorio nazionale.

 

Dal 2010 al 2019 (ultimo anno di attivazione del bando per le operazioni fondiarie ISMEA dedicate esclusivamente al primo insediamento) sono state create 746 aziende agricole a conduzione giovanile, per una superficie complessiva di oltre 27 mila ettari ed un importo finanziato di 473 milioni di euro. La maggior parte delle operazioni finanziate ricadono in Sicilia e in Puglia che da sole rappresentano oltre la metà delle aziende agricole nate grazie all’intervento ISMEA. 

Cosa cambia con “Generazione terra” 

Rispetto al passato: 

  • Generazione Terra” non si rivolge solo ai giovani che intendono insediarsi in agricoltura per la prima volta ma anche a quelli che in agricoltura sono già attivi, conducono da almeno due anni una propria impresa e vogliono ampliare la base fondiaria o consolidare quella già condotta in affitto;
  • Generazione Terra” punta alle competenze per garantire innovazione nel settore; per accedere 
  • alla misura gli startupper devono dimostrare di aver maturato esperienza in agricoltura ovvero di aver conseguito un titolo di studio di livello superiore in campo agricolo o di livello universitario;
  • Generazione Terra” offre massimali di intervento diversi in relazione alla tipologia del soggetto richiedente e alla sua età anagrafica;
  • Generazione Terra” non prevede limiti di intervento minimo e può quindi, accertata la sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, favorire lo sviluppo di imprenditorialità anche nelle aree a maggiore rischio di abbandono;
  • Generazione Terra” offre, per la prima volta, la scelta tra tasso fisso e variabile e prevede la possibilità di una rinegoziazione del tasso di interesse e dello spread dell’operazione dopo i primi cinque anni di ammortamento;
  • per “Generazione Terra” gli oneri notarili e fiscali sono ridotti del 50%.

Il ricambio generazionale in agricoltura e l’accesso alla terra

Il coinvolgimento dei giovani nel settore agricolo è un obiettivo della politica agricola comune europea e una sfida importante per l’Italia. Mentre il tasso di disoccupazione giovanile raggiunge livelli molto elevati, ampie parti del territorio sono interessate dallo spopolamento, dall’invecchiamento della popolazione e dalla contrazione dell’attività agricola, creando squilibri sociali ed economici e l’abbandono dei terreni, con gravi conseguenze anche ambientali.

Secondo i dati contenuti nell’ultimi rapporto Ismea-RRN “Giovani e agricoltura” nelle aree rurali il numero dei giovani si è ridotto del 44% negli ultimi 10 anni, ponendo a rischio la tenuta demografica e socioeconomica di interi territori. Anche il ruolo del capo azienda “giovane” (fino a 40 anni) in agricoltura, come rivelano i dati dell’ultimo censimento dell’Istat, non pare decollare: la percentuale di aziende agricole con a capo un giovane è scesa dall’11,5% del 2010 al 9,3% del 2020. Si tratta di una tendenza coerente con quanto si sta verificando negli altri settori economici, che dipende anche dalla maggiore attrattività di altre forme di impiego e dalla fuga verso l’estero. 

Allo stesso tempo, tuttavia, si stanno delineando le caratteristiche di una nuova generazione di imprenditori agricoli, che sfruttando le nuove tecnologie e cogliendo le ultime tendenze dei consumi, rappresentano una spinta per rinnovare il settore agricolo e farlo uscire da una visione ormai obsoleta, ma ancora diffusa, che lo relega a qualcosa di antiquato e poco redditizio.

Emerge infatti dall’ultima rilevazione censuaria come ci sia una forte correlazione tra le nuove generazioni e una maggiore competitività, capacità di innovare, di fare rete, di diversificare le fonti di reddito e produrre valore nel territorio. Mediamente i giovani sono più formati, le aziende da loro condotte sono più grandi, più orientate al mercato, il loro livello di digitalizzazione è il doppio dell’agricoltura nel complesso, così come più elevata risulta la propensione all’innovazione. I giovani sono poi in prima linea anche nel modello di agricoltura multifunzionale, che sta cambiando la percezione del settore primario italiano, spesso con importanti ricadute sull’ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l’agricoltura sociale. 

Dato il fondamentale ruolo dei giovani per la sostenibilità e la competitività di lungo periodo del settore e per la vitalità delle aree rurali, il ricambio generazionale nel settore primario è riconosciuto come priorità nell’agenda politica dell’Italia e dell’UE.

Nell’attuale PAC 2023-27 ai giovani viene dedicato un obiettivo specifico, – il settimo -, che consiste nell’attirare e sostenere i giovani agricoltori e i nuovi agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale sostenibile nelle zone rurali. Il principale strumento dedicato al ricambio generazionale in agricoltura del Piano strategico della PAC italiano (PSP) è l’intervento di primo

insediamento, già previsto nei Programmi di sviluppo rurale regionali (PSR), comparso per la prima volta nel 2000, venendo successivamente riconfermato nel 2007, nel 2014 e ancora una volta nel 2023. Oltre al primo insediamento, la strategia contenuta nel PSP prevede il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori, una delle voci dei pagamenti diretti (primo pilastro), che consiste in un’integrazione al reddito nella fase di avviamento. Per sostenere la liquidità aziendale, oltre al premio base per la sostenibilità, garantito ai giovani neo-insediati in via prioritaria, si aggiungerà questo pagamento complementare annuale, giustificato dall’esigenza di contrastare l’instabilità del reddito agricolo e il gap rispetto a quello conseguibile in altri settori, che costituisce un deterrente per il ricambio generazionale.

In questo contesto lo strumento di accesso al capitale fondiario gestito da ISMEA risulta complementare alle opportunità offerte dalla politica di sviluppo rurale, che non finanziano specificatamente l’acquisto di terreni.  Il difficile accesso alla terra si conferma tra i principali deterrenti al turn over in campagna. Per un giovane aspirante imprenditore agricolo che non opera in continuità familiare, il capitale fondiario è spesso un investimento molto oneroso rappresentando la principale barriera di accesso per questo tipo di professione. 

Il mercato fondiario in Italia 

L’Italia è tra i Paesi che hanno prezzi di acquisto dei terreni e canoni di locazione più elevati in Europa: un ettaro di terreno destinato a colture erbacee in Italia costa mediamente quasi sei volte in più rispetto a un terreno francese e tre volte rispetto a un terreno spagnolo. Per effetto di prezzi così elevati il capitale fondiario mediamente pesa per il 60% sul valore dell’attivo aziendale, con punte che arrivano anche all’81% nelle aziende meno capitalizzate come quelle, per esempio, specializzate nella coltivazione di cereali.  

Secondo l’ultima indagine annuale del CREA sul mercato fondiario, mediamente il prezzo di acquisto dei terreni in Italia sfiora i 21.000 euro ad ettaro, con un differenziale molto accentuato tra il nord della Penisola e le altre aree: si va infatti dai 42.300 euro a ettaro nel Nord Est ai 29.100 del Nord Ovest ai 15.000 euro nel resto d’Italia, sebbene vi siano fluttuazioni estremamente elevate rispetto ai valori medi a seconda dei territori e delle specificità dei terreni stessi. 

Di riflesso agli alti prezzi di acquisto dei terreni ha avuto notevole impulso negli ultimi anni il mercato degli affitti. Dall’ultimo censimento dell’agricoltura, emerge come circa il 50% della Superfice Agricola Nazionale sia ormai coltivato con contratti di locazione (5 milioni di ettari) e di comodato gratuito (1,2 milioni ettari). Il ricorso all’affitto è cresciuto del 27% nell’ultimo decennio e rappresenta oggi la componente principale della domanda di terra, ad esclusione delle zone in cui l’agricoltura è poco remunerativa (nelle aree montane e in quelle marginali). A trainare la domanda sono appunto i giovani che intendono insediarsi per la prima volta in agricoltura e per i quali la scelta della locazione è un’alternativa più accessibile, data l’elevata immobilizzazione di capitali nel caso si intenda percorrere la strada dell’acquisto dei terreni.




Ismea, Lollobrigida: mettere al centro formazione e valorizzazione filiera. Fondamentale il sostegno ai giovani

“Questa è la sala dei consigli superiori dell’agricoltura, realizzata in un ministero che parla dell’evoluzione dell’importanza dell’agricoltura in questa nazione.

Cavour intui che l’agricoltura serviva a difendere un modello culturale, in una parola la nostra civiltà.

La Sostenibilità è diventato un concetto importante, vuol dire sostenere anche la propria civiltà e il modello di sviluppo. Non si cancella l’agricoltura, l’agricoltore deve spiegare quotidianamente che non è nemico della terra, se noi riceviamo questo patrimonio e lo trasmettiamo ai nostri figli, perché dovremmo consegnare una cosa rovinata?”

Così il ministro Masaf Francesco Lollobrigida, nel corso della presentazione della nuova misura ISMEA denominata “Generazione Terra”, che finanzia l’acquisto dei terreni agricoli da parte dei giovani.

“Dobbiamo lavorare ad una strategia diversa da quella messa in campo, che disincentiva la coltivazione. L’abbandono dei territori delle aree interne ha prodotto danni ambientali gravi, per questo dobbiamo produrre le nostre produzioni che hanno valore non nella quantità ma nella tipicità dei prodotti.

L’Italia deve puntare sulla qualità, l’obiettivo è cibo per tutti ma con qualità. La standardizzazione dei prodotti, a mio avviso, non è l’obiettivo. Dobbiamo invece aiutare a nello sviluppo le tante imprese, anche le piu piccole, ad avere un mercato, capace di valorizzare l’eccezionale biodiversità del sistema italia.

Il prodotto italiano è garanzia di qualità, bisogna spiegare differenze tra prodotti, anche dicendo che prezzo maggiore significa maggiore attenzione al prodotto stesso.

C’è la volonta da parte di questo ministero di mettere al centro la formazione e valorizzare un’unica grande filiera in cui il valore deve essere creato e giustamente redistribuito.

Oggi Ismea mette a disposizione economie per sviluppare questo settore per chi ha buone idee, ma non mezzi economici per realizzarle.

Proporremo la valorizzazione di un processo in cui si promuove il prodotto italiano utilizzando i migliori testimonial: i nostri studenti, il corpo insegnante, lasciamo i freddi stand alle fiere fatte per forza, le cose vanno fatte con volontà e voglia.

Auspico che da parte degli istituti ci sia una propositività, ho trovato tante idee e poche risorse, noi le risorse le abbiamo, dobbiamo metterle in rete. Speriamo che in futuro qualsiasi governo si assuma la responsabilità di avere punti di riferimento comuni, tra cui l’interesse nazionale, sostenere i giovani, il non arrivare alla delocalizzazione, sono punti che travalicano l’esperienza di questo governo e che devono rimanere. L’Agricoltura non è seconda a nessuno, tuteliamo cio che abbiamo di prezioso