Cai-Bf, da Antitrust ok a ingresso Consorzio agrario Siena: “restano numerosi concorrenti facenti capo a multinazionali”. IL BOLLETTINO

Semaforo verde da parte dell’Antitrust, per l’entrata dei Consorzi agrari in BF che sarà così titolare di un numero di azioni rappresentanti una partecipazione pari al 36% del capitale sociale di CAI, mentre i Consorzi Agrari deterranno il restante 64% del capitale.
L’Autorità Garante per la Concorrenza del mercato, nell’adunanza del 13 febbraio ha deliberato che “l’operazione in esame non ostacola, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge n. 287/1990, in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante”. E pertanto di “non avviare l’istruttoria di cui all’articolo 16, comma 4, della legge n. 287/1990”.

Nel Bollettino N.9 del 4 marzo, l’Antitrust precisa inoltre che “anche a voler includere nelle quote di mercato le quantità di seme lavorate per conto terzi, si rileva che, nell’intero settore della produzione e vendita di sementi, sono presenti numerosi e qualificati concorrenti. In particolare, nei due mercati relativi alle sementi di frumento (duro e tenero), sono presenti altri importanti operatori, alcuni dei quali facenti capo a grandi gruppi internazionali, tra i quali: Syngenta ([10-15]%), Limagrain Italia ([10-15]%), APSOV/Conase ([10- 15]%) e R.A.G.T. Semences ([5-10]%)”.

BF S.p.A. (di seguito BF) è una società quotata in borsa, holding dell’omonimo gruppo societario (“Gruppo BF”), che svolge la propria attività principalmente nei settori agro-industriale e zootecnico, delle sementi e nella fornitura di servizi a favore di operatori attivi nel settore agricolo. Il capitale sociale di BF è suddiviso tra diversi investitori, nessuno dei quali tuttavia esercita, individualmente o congiuntamente, un’influenza determinante sull’attività di BF. In particolare la compagine azionaria di BF è così articolata: Dompè Holding S.r.l. (25%), ARUM S.p.A., (22%), Fondazione Cariplo (7%); Eni Natural Energies S.p.A. (5%); Fondazione Enasarco (5%); ISMEA (4%); Intesa San Paolo S.p.A. (4%); INARCASSA (4%); ENPAIA (3%). Il restante capitale sociale, pari a circa il 19%, è flottante in borsa. Nell’esercizio finanziario 2022, BF ha realizzato in Italia un fatturato consolidato pari a circa [100-532] milioni di euro senza contare l’apporto delle attività di CAI.
Consorzi Agrari d’Italia S.p.A. (CAI) opera, direttamente o tramite società controllate, nella commercializzazione di cereali e proteici, fertilizzanti, sementi, fitofarmaci, materie plastiche e impiantistica, irrigazione, mangimi e zootecnico, meccanizzazione agricola, garden e alimentari, offrendo altresì servizi alle imprese agricole. CAI è stata costituita nell’ambito di un progetto di riorganizzazione del sistema dei Consorzi.
L’operazione notificata consiste nell’ingresso da parte di CAPSI nel capitale sociale di CAI. Ad esito dell’operazione, CAI sarà soggetta al controllo congiunto di BF, da un lato, e dei Consorzi Agrari, dall’altro, tra i quali – in virtù dell’odierna operazione – si aggiungerà CAPSI. La ratio dell’operazione può essere inquadrata nell’ambito del processo di sviluppo del CAI, il quale potrà beneficiare dell’apporto degli asset conferiti da CAPSI.
In particolare, l’accordo tra le Parti prevede quanto segue:
– CAPSI creerà un ramo d’azienda costituito da tutte le attività, materiali e immateriali, relative al core business svolto da CAPSI, unitamente ad alcuni immobili strumentali allo svolgimento dell’attività caratteristica, impianti e attrezzature (ad eccezione delle macchine relative al settore meccanizzazione), beni immateriali, capitale circolante, personale e relative passività, disponibilità liquide ed una parte dell’indebitamento finanziario (“Ramo di Azienda CAPSI”);
– CAI delibererà un aumento di capitale che verrà sottoscritto da CAPSI, mediante l’apporto del Ramo di Azienda CAPSI, e da BF, mediante conferimento in denaro.
Ad esito di tale sottoscrizione, BF sarà titolare di un numero di azioni rappresentanti una partecipazione pari al 36% del capitale sociale di CAI, mentre i Consorzi Agrari deterranno il restante 64% del capitale. Contestualmente le Parti sottoscriveranno un patto parasociale relativo alla disciplina del funzionamento e della governance di CAI (“Patto Parasociale CAI”) mediante il quale BF, da un lato, e i Consorzi Agrari, dall’altro, a cui si aggiungerà CAPSI, continueranno ad esercitare il controllo congiunto su CAI.
Parallelamente i Consorzi Agrari (incluso CAPSI) sottoscriveranno un patto parasociale ulteriore in forza del quale, a fronte di ciascuna riunione dell’assemblea dei soci di CAI, i Consorzi Agrari dovranno riunirsi preventivamente “al fine di deliberare in merito all’esercizio del diritto di voto sulle materie poste all’ordine del giorno della predetta riunione assembleare”. Qualunque decisione assunta in tale sede sarà poi vincolante per tutti i Consorzi Agrari.
Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il bollettino del 4 marzo:



Gruppo Bf chiude il cerchio e progetto di filiera integrata da i suoi frutti: valore produzione passa da 46 a 458 mln. Ebitda passa da 6,8 a 21,2 mln. Primario si trasforma in Secondario e muove il Terziario

Dal seme al prodotto, fino alla tavola passando per i carburanti e i servizi.
Bf Spa chiude il cerchio e il progetto di filiera integrata e sinergica dalla terra ai servizi da i suoi frutti: in un anno il valore della produzione passa da 46 milioni di euro del 2021 a 458 milioni nel 2022 con un Ebitda che dai 6,8 mln tocca quota 21,2 milioni di euro. 
E’ quanto emerge dalla Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 approvata nella giornata di oggi 28 settembre dal Consiglio di amministrazione di B.F. S.p.A.
Il Primario si trasforma attraverso l’industria in Secondario per muovere infine il Terziario in una logica di equilibrio e identità ma anche di tecnologia, competenze e servizi al mercato: unico comun denominatore: la terra.
Un andamento che – a fronte anche degli step fatti negli ultimi mesi e attesi da tempo – fa presumere – come aveva già scritto AGRICOLAE a luglio 22 – che il Gruppo possa chiudere sopra il miliardo di euro di valore di fatturato entro l’anno.
 

PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2022

 

Nel corso del primo semestre 2022 il Gruppo BF ha proseguito il percorso di integrazione di filiera e di crescita conseguendo, attraverso il know-how acquisito e la rete sviluppata, il presidio di filiere chiave che, in un contesto di mercato caratterizzato da elevata variabilità nei costi di fornitura e nelle tempistiche di approvvigionamento dei materiali, si è confermato un modello di business valido e competitivo.

L’aggregazione con Consorzi Agrari d’Italia S.p.A. (“CAI”) ed il presidio sulle attività svolte dalla stessa, nell’ambito della fornitura di beni e servizi al comparto agricolo, contribuiscono al rafforzamento del controllo delle filiere chiave.

 

“Capacità di innovare e di diversificare, incremento della dimensione aziendale, approccio al mercato flessibile e in grado di accelerale i processi decisionali in funzione degli obiettivi, razionalizzazione dei processi, creazione di partnership e integrazione di filiera sono alla base della crescita del Gruppo BF, che si conferma operatore di riferimento nella filiera agroindustriale 100% italiana e nello sviluppo di servizi al comparto agricolo.” Dichiara l’Amministratore Delegato di B.F. S.p.A. Dott. Federico Vecchioni.

 

La relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 comprende BF e le controllate Bonifiche Ferraresi S.p.A. Società Agricola, S.I.S. – Società Italiana Sementi S.p.A. (“SIS”), B.F. Agro-Industriale S.p.A., BF Agricola s.r.l. Società Agricola, ed include, non presenti nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2021, CAI e le sue controllate Eurocap Petroli S.p.A., Sicap s.r.l., Italian Tractor s.r.l., Quality Seeds s.r.l., Cons. Ass. s.r.l., Emilcap soc. cons. a r.l., Consorzio Agrario Assicurazioni s.r.l., Assicai s.r.l., Sicuragri-Tuscia s.r.l. (entrate nel perimetro di consolidamento a partire dal 1° ottobre 2021), IBF Servizi S.p.A. (“IBF”) e la sua controllata Agronica s.r.l. (entrate nel perimetro di consolidamento a partire dal 1° novembre 2021).

 

Il valore della produzione ammonta a Euro 452,8 milioni rispetto a Euro 46,1 milioni rilevati nel primo semestre 2021. La crescita è imputabile alla variazione del perimetro di consolidamento e agli effetti dell’integrazione con le società partecipate in termini di sviluppo di sinergie e di efficientamento.

CAI e le sue società controllate hanno contribuito al valore della produzione consolidato per Euro 393,2 milioni, mentre IBF e la sua società controllata hanno contribuito al valore della produzione consolidata per Euro 4,8 milioni (quindi complessivamente per l’88% del totale valore della produzione).

 

L’EBITDA ammonta a Euro 21,2 milioni rispetto ad Euro 6,8 milioni del 2021.

CAI e le sue società controllate hanno contribuito all’EBITDA consolidato per Euro 14,6 milioni, mentre IBF e la sua società controllata hanno contribuito all’EBITDA consolidato per Euro 2,1 milioni (quindi complessivamente per il 79% del totale EBITDA).

 

Il settore agroindustriale comprende le business unit agricola, zootecnia, confezionato, a perimetro di consolidamento costante rispetto al primo semestre 2021, e la business unit service, riferita ai servizi innovativi forniti da IBF Servizi e dalla sua controllata Agronica s.r.l., incluse nel perimetro di consolidamento nel primo semestre 2022. Il settore agroindustriale ha registrato una crescita del valore della produzione del 48% (a parità di perimetro di consolidamento 30%) ed un miglioramento della marginalità (incremento dell’EBITDA MARGIN pari al 4%, a parità di perimetro di consolidamento 3%) rispetto al primo semestre 2021.

Alla base dei positivi risultati si evidenziano la realizzazione di un piano colturale che, oltre ad aver fatto rilevare maggiore marginalità sulle colture raccolte al 30 giugno 2022, è stato pienamente integrato con l’attività zootecnica e con l’attività di trasformazione della materia agricola in prodotto confezionato, l’aumento dei volumi di vendita dei prodotti confezionati e l’inserimento di nuovi prodotti a marchio Le Stagioni d’Italia.

 

Il settore carburanti, non presente nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2021, si riferisce all’attività di commercializzazione e di distribuzione di prodotti carbo-lubrificanti per il settore agricolo e di fornitura dei servizi connessi, svolta da Eurocap Petroli S.p.A. Il settore carburanti contribuisce al valore della produzione per 136 milioni di Euro (pari al 30% del totale valore della produzione) e all’EBITDA per 5,9 milioni di Euro (pari al 28% del totale EBITDA).

 

Il settore sementi nel primo semestre 2022 comprende la divisione sementi di CAI e Quality Seeds s.r.l., non presenti nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2021, che hanno contribuito al valore della produzione per Euro 23,5 milioni (pari al 5% del totale valore della produzione) e all’EBITDA per Euro 1 milione (pari al 5% del totale EBITDA). Il settore sementi rileva, a parità di perimetro di consolidamento riferibile a SIS, un aumento del valore della produzione del 5% ed un miglioramento della marginalità (incremento dell’EBITDA MARGIN pari all’1% rispetto al primo semestre 2021), grazie all’ampliamento realizzato da SIS della propria rete e struttura commerciale che ha consentito di cogliere importanti opportunità di mercato.

 

Il settore riconducibile alla società CAI, non presente nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2021, contribuisce al valore della produzione per 234,2 milioni di Euro (pari al 52% del totale valore della produzione) e all’EBITDA per 7,7 milioni di Euro (pari al 36% del totale EBITDA). Le principali attività, in termini di contribuzione, si riferiscono alla commercializzazione di cereali, di fitofarmaci e di concimi.

 

L’EBIT si attesta a Euro 7,2 milioni, rispetto al valore di Euro 2,1 milioni del primo semestre 2021, dopo aver rilevato ammortamenti per Euro 13,9 milioni, contro Euro 4,6 milioni del primo semestre 2021, per effetto dell’entrata in funzione dei nuovi investimenti del settore agroindustriale e dell’ampliamento del perimetro di consolidamento.

 

Il risultato della gestione finanziaria del primo semestre 2022, che riporta oneri finanziari netti per Euro 1,8 milioni rispetto ad oneri finanziari netti di Euro 0,7 milioni del primo semestre 2021, determina un risultato ante imposte positivo pari a Euro 5,4 milioni verso un risultato ante imposte positivo del primo semestre 2021 pari a Euro 1,4 milioni.

 

Il risultato netto positivo è pari a Euro 4,2 milioni rispetto ad un risultato netto positivo di Euro 1,3 milioni del primo semestre 2021.

 

L’indebitamento finanziario netto passa da Euro 25,6 milioni a fine 2021 a Euro 70,5 milioni al 30 giugno 2022. Il dato a fine 2021 si riferiva anche a IBF Servizi e CAI, a partire dalla data di inclusione nel perimetro di consolidamento.

L’indebitamento finanziario, comprende complessivi Euro 26,8 milioni relativi ai contratti di lease, in applicazione dell’IFRS 16, e riflette gli investimenti effettuati nel primo semestre 2022 oltre a risentire dell’andamento del ciclo finanziario delle attività che nel corso del primo semestre generano un maggior assorbimento di circolante.

 

L’epidemiologia da Covid 19 ha caratterizzato anche il corso del primo semestre 2022, pur con impatti minori in termini di mobilità e rischio pandemico. In tale contesto, la priorità del Gruppo è stata quella di garantire, in linea con le indicazioni delle autorità competenti e in continuità con il passato, la sicurezza di tutti i dipendenti e, in generale, di tutti gli stakeholders al fine di assicurare la continuità del processo produttivo e di approvvigionamento.

In merito al conflitto in corso, si rileva che il Gruppo non opera né direttamente né indirettamente con i mercati russi e/o ucraini, pertanto gli effetti sulle performance economiche possono essere ricondotti a quelli legati all’evoluzione del quadro macro economico mondiale, con particolare riferimento all’andamento dei mercati finanziari e dei prezzi delle commodities e delle materie prime energetiche nonchè ai limiti alla circolazione dei beni e alla dinamica inflattiva dei prezzi.

 

 

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

 

Come già comunicato al mercato, nel più ampio progetto di sviluppo del polo cerealicolo, in data 14 luglio 2022 BF ha sottoscritto un contratto per l’acquisto di una partecipazione pari all’intero capitale sociale di BIA S.p.A., attiva nella produzione e commercializzazione di couscous da filiera italiana. Il closing dell’operazione è previsto entro il 15 ottobre 2022.

 

In data 28 luglio 2022, BF, Società Consortile Consorzi Agrari d’Italia S.c.p.A., Consorzio Agrario dell’Emilia Società Cooperativa, Consorzio Agrario del Tirreno Società Cooperativa, Consorzio Agrario Centro Sud Società Cooperativa, Consorzio Agrario Adriatico Società Cooperativa, CAI e Consorzio Agrario Nordest Società Cooperativa (“Consorzio Nordest”) hanno sottoscritto e dato esecuzione all’accordo di investimento recante i termini e le condizioni di una complessiva operazione avente ad oggetto (i) il conferimento da parte di Consorzio Nordest in CAI del ramo d’azienda costituito dai compendi aziendali strumentali alle attività di commercializzazione, produzione ed erogazione di servizi e prodotti agricoli, a liberazione dell’aumento di capitale sociale di CAI allo stesso riservato, per Euro 56,5 milioni, oltre a sovraprezzo per Euro 5,1 milioni e (ii) la sottoscrizione da parte di BF di un aumento di capitale sociale in denaro di CAI alla stessa riservato per Euro 25 milioni.

verrà diffuso a borsa chiusa. è la semestrale del cambio pelle, raccontata in questi anni. i numeri, troverai quelli definitivi, nel cs: passa da una semestrale del 2021 con una valore della produzione di 46 milioni a una del 2022 con un valore della produzione di 458 milioni e un ebitda di 21.2 milioni (6.8 milioni nel 2021) questo significa che il Gruppo, come annunciato anche in tua intervista, dovrebbe chiudere il 2022 sopra al miliardo di euro di valore di fatturato. I pilastri che stanno iniziando ad andare a regime sono: terra, tecnologia/competenze e servizi al mercato.

La relazione sarà resa disponibile nei termini di legge presso la sede della Società in Jolanda di Savoia, nel sito della Società (www.bfspa.it, sezione Investor Relations – Relazioni Finanziarie) e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato “1Info” (www.1info.it).

Per saperne di più:

Bonifiche Ferraresi chiude il cerchio e ‘impermeabilizza’ Made in Italy da speculazioni straniere con una leva fino a 1,3 mld. Network italiano alla conquista del mondo partendo dall’Agricoltura

Giornate in campo, Cai-Sis-IBF. Vecchioni: Innovazione si traduce in sostenibilità e sicurezza alimentare. Ottimizzare produzioni in qualita e quantità. VIDEOINTERVISTA

Coldiretti, Vecchioni (BF): L’accordo con Eni ci fa crescere come technology company sviluppando investimenti in Africa – VIDEOINTERVISTA

BF Spa: Consorzio Agrario Nordest entra in CAI. Aumenti di capitale pari a 81.5 milioni




Al via alleanza strategica tra Bf, Eni e Intesa Sanpaolo: tre operazioni collegate fra loro che fanno crescere il polo

Nascono due nuove alleanze strategiche tra il Gruppo BF, Intesa Sanpaolo e ENI.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione di BF Spa ha approvato un accordo di ampio respiro con Eni  che si articola in tre operazioni collegate tra loro:

  • la costituzione di una equity joint-venture paritetica tra ENI e BF che avrà come oggetto progetti di ricerca e sperimentazione agricola di sementi di piante oleaginose da utilizzare come feedstock nelle bioraffinerie Eni;
  • l’acquisto da parte di ENI di una partecipazione di minoranza nel capitale sociale di Bonifiche Ferraresi S.p.A – n 393.750 azioni, rappresentative del 5% del capitale sociale della stessa – a fronte del pagamento di un prezzo pari ad Euro 20 milioni. L’acquisto consente a BF di rilevare una plusvalenza di circa Euro 6,7 milioni.
  • l’investimento nel capitale sociale di BF da parte di ENI attraverso un aumento di capitale riservato –  ENI deterrà n. 6.201.550 azioni BF di nuova emissione pari al 3,32% del capitale sociale di BF per un controvalore complessivo di circa Euro 20 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione di BF Spa ha deliberato di proporre all’assemblea un aumento di capitale riservato a Intesa Sanpaolo S.p.A  per il suo ingresso nel capitale sociale di BF per un controvalore complessivo di circa Euro 20 milioni.

Due grandi alleanze che rafforzano il disegno strategico e il posizionamento industriale del Gruppo. Oltre all’importante dotazione di capitale, queste partnership aprono nuovi mercati, forniscono know how e riconoscono la leadership di BF nel comparto agroindustriale nazionale”, dichiara Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BF Spa.

Il Consiglio di Amministrazione di B.F. S.p.A. (“BF” o la “Società”), riunitosi in data odierna, ha esaminato tre temi di primaria importanza per la continua crescita del Gruppo BF.

 

Accordo strategico con Eni S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un accordo di ampio respiro con Eni S.p.A. (“ENI”) che si articola in tre operazioni collegate tra loro:

  • la costituzione di una equity joint-venture paritetica tra ENI e BF avente ad oggetto: (a) lo svolgimento di attività di ricerca, sperimentazione e analisi da parte di BF o di società del gruppo BF su sementi di piante oleaginose al fine di poterle utilizzare come feed-stock per le bio-raffinerie ENI; (b) la valutazione della possibilità di produrre economicamente le stesse sementi nei Paesi in cui ENI è presente; (c) la possibilità di sviluppare progetti pilota in uno o più dei Paesi in cui ENI è presente, e (d) la formazione di personale di ENI o della joint venture che possa essere utilizzato nelle filiere di sviluppo dei progetti di biofeedstock. I risultati della joint venture verranno periodicamente valutati dalle parti, fermo restando che è previsto un periodo di attività minimo di 36 mesi. Successivamente, la joint venture potrà essere sciolta ove i risultati non vengano ritenuti in linea con le aspettative;
  • l’acquisto da parte di ENI di una partecipazione di minoranza nel capitale sociale di Bonifiche Ferraresi S.p.A. Società Agricola (“Bonifiche Ferraresi”). In particolare, BF venderà e trasferirà a ENI, che acquisterà, n. 393.750 azioni di Bonifiche Ferraresi, rappresentative del 5% del capitale sociale della stessa, a fronte del pagamento di un prezzo pari ad Euro 20 milioni. L’acquisto consente a BF di rilevare una plusvalenza di circa Euro 6,7 milioni. In caso di scioglimento della joint venture dopo l’iniziale periodo di 36 mesi, ENI avrà la facoltà di concambiare le azioni Bonifiche Ferraresi in azioni BF a valori predeterminati;
  • l’investimento nel capitale sociale di BF da parte di ENI attraverso un aumento di capitale riservato ad esito del quale ENI deterrà n. 6.201.550 azioni BF di nuova emissione pari al 3,32% del capitale sociale di BF. Ove l’assemblea dei soci di BF esprima parere favorevole sulla proposta del Consiglio di Amministrazione, le azioni saranno sottoscritte da ENI a un prezzo unitario di Euro 3,225 per azione, per un controvalore complessivo di circa Euro 20 milioni.

Il prezzo di emissione esprime uno sconto di circa il 10% rispetto al prezzo medio ponderato registrato dal titolo BF nell’ultimo trimestre. Tale sconto è stato ritenuto congruo dal Consiglio di Amministrazione di BF che, nelle proprie valutazioni, è stato coadiuvato da un esperto indipendente ed ha tenuto conto del fatto che ENI ha assunto un impegno di lock-up, relativo alle azioni sottoscritte, della durata di diciotto mesi a partire dalla data di sottoscrizione e integrale liberazione dell’aumento di capitale da parte di ENI.

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che l’esclusione del diritto di opzione a favore di ENI trovi giustificazione nelle particolari caratteristiche di quest’ultima, nel rapporto di lungo corso che si viene a instaurare con tale società e il suo gruppo e delle operazioni di cui ai precedenti punti (i), (ii) e del presente punto (iii). Subordinatamente all’approvazione della delibera di aumento di capitale da parte dei soci di BF, ENI si è impegnata a sottoscrivere l’aumento di capitale entro il 31 gennaio 2022.

 

Aumento di capitale riservato a Intesa Sanpaolo S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di proporre all’assemblea un aumento di capitale riservato a Intesa Sanpaolo S.p.A. (“Intesa”) avente i medesimi termini di quello riservato ad ENI. In particolare, il Consiglio di Amministrazione propone all’assemblea dei soci di deliberare l’emissione di n. 6.201.550 azioni BF pari al 3,32% del capitale sociale di BF da offrire a Intesa. Ove l’assemblea dei soci di BF esprima parere favorevole alla proposta del Consiglio di Amministrazione, le azioni saranno sottoscritte da Intesa a un prezzo unitario di Euro 3,225 per azione, per un controvalore complessivo di circa Euro 20 milioni.

Come detto, il prezzo di emissione esprime uno sconto di circa il 10% rispetto al prezzo medio ponderato registrato dal titolo BF nell’ultimo trimestre. Tale sconto è stato ritenuto congruo dal Consiglio di Amministrazione di BF che, nelle proprie valutazioni, è stato coadiuvato da un esperto indipendente ed ha tenuto conto del fatto che Intesa ha assunto un impegno di lock-up, relativo alle azioni sottoscritte, della durata di diciotto mesi a partire dalla data di sottoscrizione e integrale liberazione dell’aumento di capitale da parte di Intesa.

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che l’esclusione del diritto di opzione a favore di Intesa trovi giustificazione nelle particolari caratteristiche di quest’ultima e della sua presenza nel mondo dell’agribusiness. In particolare l’ingresso di Intesa nel capitale della Società si inquadra nel supporto della Banca al gruppo BF, di cui Intesa riconosce il ruolo di primario operatore di mercato con forte attenzione ai temi ESG e focalizzato sulla filiera agroalimentare, settore fondamentale per l’economia italiana e il Made in Italy. L’investimento risulta inoltre in linea con il piano di sviluppo di Intesa Sanpaolo nel settore agroalimentare, in particolar modo nel mondo delle filiere produttive, confermato dalla recente costituzione della Direzione Agribusiness all’interno della Divisione Banca dei Territori. Il Consiglio di Amministrazione ritiene che l’ingresso di Intesa nel capitale della Società possa rappresentare il primo passo di intese future capaci di creare valore per la Società e i suoi stakeholder.

Subordinatamente all’approvazione della delibera di aumento di capitale da parte dei soci di BF, Intesa si è impegnata a sottoscrivere l’aumento di capitale entro il 31 gennaio 2022.

In merito alle iniziative con Eni e Intesa: “Due grandi alleanze che rafforzano il disegno strategico e il posizionamento industriale del Gruppo. Oltre all’importante dotazione di capitale, queste partnership aprono nuovi mercati, forniscono know how e riconoscono la leadership di BF nel comparto agroindustriale nazionale” – Federico Vecchioni, Amministratore Delegato di BF Spa.

Nelle operazioni, BF è stata assistita da Equita in qualità di advisor finanziario, da Bonelli Erede in qualità di advisor legale e dal Dott. Ruggero Mazza, in qualità di advisor fiscale.

Modifiche statutarie

Il Consiglio di Amministrazione ha voluto sottolineare l’impegno di BF rispetto ai temi della sostenibilità, dell’impegno sociale e della governance (ESG). In quest’ottica, il Consiglio di Amministrazione ritiene di proporre all’assemblea dei soci di specificare nello statuto la vocazione della Società al rispetto e alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, alla conservazione delle specie e degli habitat, alla gestione oculata delle risorse, a beneficio della collettività e delle generazioni future, all’applicazione di sistemi all’avanguardia nel campo dell’agricoltura di precisione e in quello agro-industriale, investendo in tecnologie avanzate.

Il Consiglio di Amministrazione ha poi ritenuto di cogliere l’occasione per proporre all’assemblea degli azionisti ulteriori modifiche statutarie relative:

  1. all’ampliamento dell’oggetto sociale, prevedendo la possibilità di esercitare l’attività di BF sia in Italia sia all’estero. Viene poi meglio descritta l’attività sociale che si articola in tre aree principali: (a) l’attività agricola e zootecnica, (b) l’attività di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari, e (c) l’attività di fornitura di beni e servizi agli operatori del settore agro-industriale;
  2. all’adozione del voto maggiorato ai sensi dell’articolo 127-quinquies del TUF. Più in particolare, verrà proposto agli azionisti di attribuire ai soci che ne faranno richiesta e che deterranno le azioni BF per almeno 24 mesi, la facoltà di esprimere due voti per azione;
  3. all’introduzione della facoltà prevista dall’articolo 2441, quarto comma, del codice civile che consente alle società quotate di escludere il diritto di opzione nei limiti dal 10% del capitale sociale preesistente;
  4. alla possibilità di presentare liste con un numero di candidati inferiore a quello dell’intera composizione del Consiglio di Amministrazione. Questo al fine di favorire la più ampia partecipazione dei soci alla vita sociale;
  5. all’adozione della deroga alle disposizioni di cui all’articolo 104, commi primo e primo-bis, del TUF, consentendo così agli amministratori della Società di compiere atti od operazioni che possano contrastare con il conseguimento degli obiettivi di una offerta pubblica di acquisto qualora il tentativo di scalata sia ritenuto non conforme all’interesse sociale.

Infine verranno proposte modifiche di dettaglio agli artt. 2, 3, 4, 5, 11, 13, 14, 16, 17, 18, 20, 21, 22, 24, 25, 26, 28, 30, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 42 il cui contenuto verrà descritto nell’apposita relazione degli amministratori che sarà pubblicata ai sensi di legge.

Maggioranze richieste

Come previsto dall’Articolo 32 dello statuto sociale, l’adozione delle delibere relative all’aumento di capitale riservato a Eni, all’aumento di capitale riservato a Intesa e alle modifiche statutarie richiede il voto favorevole dei soci che rappresentino almeno il 70% del capitale sociale della Società.

Diritto di recesso

La proposta di introduzione nello statuto sociale del corporate purpose sopra illustrata, così come quella relativa all’ampliamento dell’oggetto sociale, attribuisce ai soci che non abbiano concorso all’assunzione della relativa delibera il diritto di recesso ai sensi dell’articolo 2437 del codice civile (il “Diritto di Recesso”).

Il valore di liquidazione di ciascuna azione BF da riconoscere agli azionisti che esercitino il Diritto di Recesso è stato determinato in Euro 3,62, in conformità a quanto disposto dall’articolo 2437-ter del codice civile. Tale valore presuppone che l’avviso di convocazione dell’assemblea venga pubblicato in data 19 novembre 2021 e pertanto, il periodo preso a riferimento per calcolare la media aritmetica dei prezzi di chiusura rilevati in Borsa è quello di 6 (sei) mesi precedenti il 19 novembre 2021.

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto rispondente all’interesse sociale porre un limite massimo all’esborso che la Società potrebbe trovarsi a sostenere in caso di esercizio del Diritto di Recesso. Così ha ritenuto di prevedere che l’efficacia della delibera che attribuisce il Diritto di Recesso, sia soggetta alla condizione che l’ammontare in denaro eventualmente da pagarsi da parte della Società per l’acquisto delle azioni oggetto di Diritto di Recesso che non siano state acquistate da soci o terzi nell’ambito dell’offerta in opzione, dell’offerta in prelazione e dell’eventuale collocamento a terzi, sia inferiore a Euro 6.000.000,00. Tale condizione potrà essere rinunciata dalla Società.

 

Convocazione dell’assemblea ordinaria e straordinaria

Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’assemblea in sede ordinaria cui sottoporre la nomina di un amministratore a seguito di dimissioni e cooptazione ex art. 2386 c.c. e l’integrazione del compenso del Collegio Sindacale e in sede straordinaria cui sottoporre, l’aumento di capitale riservato ad Eni, l’aumento di capitale riservato a Intesa nonché le modifiche statutarie sopra descritte, per il 21 dicembre 2021 alle ore 9,00. L’avviso di convocazione verrà pubblicato domani con le modalità previste dalla normativa di legge e regolamentare vigente e applicabile.

 

Ulteriore documentazione

L’ulteriore documentazione, relativa alla suddetta assemblea straordinaria degli azionisti e alle materie poste all’ordine del giorno, sarà messa a disposizione nei modi e nei tempi previsti dalla normativa di legge e regolamentare vigente e applicabile.

 

B.F. S.p.A. è una holding di partecipazioni, quotata alla borsa di Milano e che vede tra i suoi azionisti investitori istituzionali, istituti di credito ed imprenditori privati. La società è attiva, attraverso le sue controllate, in tutti i comparti della filiera agroindustriale italiana: dalla selezione, lavorazione e commercializzazione delle sementi (attraverso S.I.S. Società Italiana Sementi S.p.A.), alla proprietà dei terreni dai quali si ricavano prodotti agricoli 100% Made in Italy (attraverso Bonifiche Ferraresi S.p.A. Società Agricola, la più grande azienda agricola italiana per SAU – Superficie Agricola Utilizzata e BF Agricola s.r.l. Società Agricola), alla loro trasformazione e commercializzazione (attraverso B.F. Agro-Industriale s.r.l.) attraverso un proprio marchio di distribuzione (Le Stagioni d’Italia) oppure in partnership con le più importanti catene della GDO. La società è anche presente nel mercato dei servizi a favore degli operatori agricoli (attraverso IBF Servizi S.p.A. in partnership con ISMEA, ente finanziario del Mipaaf). Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito “www.bfspa.it.

 




PROGETTO FUSIONE CONSORZI-BONIFICHE FERRARESI SI INCEPPA SUL CONSORZIO NORD EST. CHE VOTA CONTRO. PRANDINI: FUGHEREMO OGNI DUBBIO, PROGETTO VA AVANTI

Incidente di percorso per il progetto di fusione tra Bonifiche ferraresi e i rami di azienda dei consorzi attraverso la costituzione di una Newco. Il progetto – che prevede che alcuni consorzi agrari conferiscano gli asset in una nuova Newco – determina che il 51% della proprietà resti in mano agli stessi consorzi agrari mentre il 49% agli azionisti di mercato, tra cui Bonifiche, il cui amministratore delegato è Federico Vecchioni, potrebbe essere un potenziale azionista.

La costituzione della NewCo prevede infatti che il presidente venga nominato dai consorzi e l’amministratore delegato venga nominato dal gruppo BF.

I consorzi coinvolti sono il Cai, l’Emilia, Nord Est, Adriatico, Terre Padane, Centro Sud e Tirreno.

In questi giorni si stanno svolgendo i consigli di amministrazione in merito all’accordo di investimento che include la fusione tra i consorzi e il gruppo Bf. Il progetto ha avuto per ora l’ok da parte del consiglio del consorzio del Tirreno e del consiglio del Consorzio Emilia dove però si sono dimessi i membri afferenti a Confagricoltura come anche dell’Adriatico, del Centro Sud. Il consorzio Terre Padane si aggiorna invece al 30 di aprile per il nuovo Cda dopo una serie di mal di pancia interni. Il Collegio sindacale ha infatti scritto nella propria relazione che “l’operazione è da ritenersi non condivisibile, rischiosa e per cui censurabile”.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la relazione del collegio sindacale:

RELAZIONE COLLEGIO SINDACALE

Mentre – da quanto apprende AGRICOLAE – si è invece arenato, nel pomeriggio di ieri, al Consorzio Nord Est dove – nel corso della votazione del consiglio del consorzio, dove mancavano tre consiglieri della Coldiretti – ha vinto il ‘no’. 15 a 14  non hanno dato l’ok al progetto di fusione.

Da quanto apprende AGRICOLAE sembrerebbe comunque che il progetto prosegua per decollare entro il 30 giugno.

“Effettivamente era in programma una delibera per realizzare questa grande nuova società il cui obiettivo è mettere in rete i consorzi agrari e il gruppo Bf”, spiega ad AGRICOLAE il presidente della Coldiretti nonchè presidente del Consorzio Nord Est Ettore Prandini. “Ci sono state presentate delle osservazioni, motivo per il quale si è verificata una impasse, che non va a pregiudicare però la bontà dell’operazione”, prosegue. “Anzi, dal mese di maggio presenterò una nuova delibera cercando di dare risposte ai consiglieri per fugare i dubbi manifestati. Come in tutti i momenti di confronto ci si incontra e ci si scontra – conclude – ma per trovare soluzioni. E il progetto va avanti”.