AGRIFISH, L’ABBATE: LAVORO DI SQUADRA E APERTURA UE. USARE OCM PER CIMICE ASIATICA E AMMASSO E PROMOZIONE CONTRO I DAZI

“Da parte della commisisone c’è stata apertura e piena disponibilità a risolvere i problemi che abbiamo portato a Bruxelles”. Così ad AGRICOLAE il sottosegretario Mipaaf Giuseppe L’Abbate in merito al vertice Agrifish. Si è parlato di Pac, cimice asiatica e dazi. Ma anche di olio d’oliva.

“Abbiamo parlato di Pac e abbiamo espresso le nostre perplessità sulla cessione delle compentenze sui temi strategici da parte delle regioni, sull’introduzione dell’eco schema”, precisa L’Abbate. Che aggiunge: “nell’ambito della Pac abbiamo presentato anche una proposta con un piano speciale per l’olio d’oliva. Ma la discussione è ancora lunga”.

Per quanto riguarda i dazi “abbiamo avuto aperture e Hogan è apparso rassicurante sulla non automaticità dell’entrata in vigore”, prosegue. Nel caso in cui il 18 ottobre partissero davvero i dazi, il sottosegretario Mipaaf spiega che  aver trovato “apertura sia sull’ammasso privato che sulla promozione. I due interventi chiesti dal consorzio del Parmigiano e del Grana Padano”.

Poi la cimice asiatica: “Hogan si è dimostrato sensibile e ha aperto sulla possibilità dell’attuazione delle regole dell’Ocm. Che è quello che ci chiedevano i nostri produttori per non far saltare tutti i parametri con la perdita della produzione”, spiega ancora L’Abbate.

Sul fronte pesca infine, “facendo lavoro di squadra con i paesi del Baltico e del Mediterraneo siamo riusciti ad evitare che nella proposta di regolamento venisse introdotto l’obbligo delle telecamere a circuito chiuso sulle imbarcazioni. Una misura aggiuntiva di controllo di cui non si sente il bisogno”, conclude il sottosegretario alle Politiche agricole.




UE, GENTILONI COMMISSARIO ALL’ECONOMIA. WOJCIECHOWSKI (POLONIA) ALL’AGRICOLTURA. HOGAN AL COMMERCIO

Paolo Gentiloni commissario agli Affari Economici. La nuova squadra Ue è fatto: Dubravka Šuica guiderà le attività della Commissione nell’ambito della conferenza sul futuro dell’Europa. Johannes Hahn (Austria) al “Bilancio e amministrazione”; Didier Reynders (Belgio) alla Giustizia; Mariya Gabriel (Bulgaria) all'”innovazione e gioventu'”; Stella Kyriakides (Cipro) alla salute; Kadri Simson (Estonia) all’energia; Jutta Urpilainen (Finlandia) ai “Partenariati internazionali”; Sylvie Goulard (Francia) al “Mercato interno” e responsabile della nuova direzione generale dell’Industria della difesa e dello spazio; László Trócsányi al “Vicinato e allargamento”; Phil Hogan (Irlanda), al “Commercio”; Paolo Gentiloni, all'”Economia”; Virginijus Sinkevicius (Lituania) si occupera’ di “Ambiente e oceani”; Nicolas Schmit (Lussemburgo) al “Lavoro”; Helena Dalli (Malta) all'”Uguaglianza”; Janusz Wojciechowski (Polonia) all’agricoltura; Elisa Ferreira (Portogallo) a coesione e riforme; Rovana Plumb (Romania) sara’ incaricata dei trasporti; Janez Lenarcic (Slovenia) sara’ responsabile del portafoglio “Gestione delle crisi”. Infine, Ylva Johansson (Svezia) guidera’ il portafoglio “Affari interni”.




XYLELLA, I COMMISSARI UE HOGAN E ANDRIUKAITIS: PRONTI A SOSTEGNO FINANZIARIO PER CONTROLLO E PIANO RISTRUTTURAZIONE, MA ITALIA ATTUI MISURE EMERGENZA

“La commissione è pronta a fornire all’Italia il sostegno finanziario dell’Unione Europea per l’attuazione di una rigorosa strategia di controllo della Xylella, accompagnata da un piano di ristrutturazione del settore olivicolo interessato. Tale sostegno è tuttavia subordinato alla corretta attuazione delle misure di emergenza per la Xylella di cui alla decisione (UE) 2015/789”.

 

È il passaggio più importante della lettera congiunta che i commissari europei alla Salute e all’Agricoltura, Vytenis Andriukaitis e Phil Hogan, hanno inviato questa mattina al Presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, che nei giorni scorsi aveva sottoposto all’attenzione delle massime autorità comunitarie il piano di ristrutturazione dell’olivicoltura delle province di Lecce, Brindisi e Taranto distrutte dal batterio, da 500 milioni di euro, redatto dai tecnici della più importante organizzazione della produzione olivicola italiana.

 

“Le cifre del piano mostrano effetti drammatici sugli oliveti e confermano la necessità di agire con determinazione e in coordinamento con i principali attori del settore olivicolo, compresa la comunità locale – scrivono i Commissari UE -. La lotta contro questo pericoloso parassita richiede che tutte le parti interessate svolgano un ruolo attivo, solo unendo le nostre forze potremo tenere questa minaccia sotto controllo, nell’interesse dell’Italia e di tutta l’Unione”.

 

Nella lunga missiva, i Commissari Andriukaitis e Hogan, sottolineando come i fondi UE previsti per le misure di finanziamento nel settore della sanità delle piante (regolamento 652/2014) siano stati erogati in misura limitata proprio a causa della carente attuazione delle norme di contrasto al batterio, ribadiscono che “nell’ambito dello stesso quadro giuridico, qualora l’Italia ne faccia ufficialmente richiesta, può essere presa in considerazione la possibilità di erogare ai proprietari delle piante distrutte indennizzi di importo pari al valore delle stesse”.

 

I Commissari UE, inoltre, si sono detti disponibili “se richiesto dalle autorità regionali ad apportare modifiche ai programmi di sviluppo rurale” rimarcando la disponibilità dei direttori generali della DG SANTE e della DG AGRI ad incontrare quanto prima i responsabili della più importante organizzazione dell’olivicoltura italiana per entrare nel dettaglio delle questioni.

 

“Ringrazio i Commissari Andriukaitis e Hogan per l’attenzione dedicata al nostro piano e per la risposta importante che deve spronare tutti, dal governo alla Regione Puglia, dai Sindaci agli agricoltori, ciascuno per la propria parte di competenza, ad accelerare nelle norme e nelle azioni di contrasto alla xylella – dichiara il Presidente di Italia Olivicola Gennaro Sicolo -. Chiederemo al Ministro Centinaio, al Presidente Emiliano e all’Assessore Di Gioia, e ai massimi esponenti scientifici che stanno studiando con serietà il caso, registrata la disponibilità ad approfondire la questione, di accompagnarci negli incontri tecnici con i Direttori Generali per dare risposte concrete e rapide al territorio distrutto dalla xylella”.

 




LATTE, OK DA UE A RITIRO PECORINO DOP. NESSUN AIUTO DI STATO. I PRIMI ‘SI’ A 80 CENTESIMI. PALITTA DIMESSO

Il presidente del Consorzio Pecorino romano Dop Salvatore Palitta si è dimesso. Nel frattempo i pastori sardi sembra siano d’accordo sul punto di caduta di 80 centesimi al litro. Ma per adesso si tratta di un gruppo che non rappresenta tutto il comparto. Nel frattempo il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio si è incontrato a Bruxelles con il commissario europeo all’Agricoltura Philip Hogan con il quale ha anche parlato della questione Sardegna e delle richieste degli allevatori sul prezzo del latte ovino.

Per quanto riguarda le misure che il governo sgta mettendo in atto, riguardano l’operato del governo italiano e sotto questo punto di vista da parte del commissario non ci sono state obiezioni. “Non c’è aiuto di Stato” riferisce Centinaio. Il governo pensa di finanziare il ritiro delle forme di Pecorino romano rimaste invendute. “Su quello che avevamo proposto – aggiunge Centinaio – abbiamo avuto l’ok anche dall’Europa, quindi l’incontro che faremo giovedì sarà molto più rilassato e disteso per quanto riguarda sia la gestione dell’emergenza che la voglia di riorganizzare questa filiera”.

Il ministro ha poi commentato le dimissioni del presidente del Consorzio per la tutela del Pecorino romano Dop, Salvatore Palitta, spiegando che ne dovrà esaminare le motivazioni, ma che il governo non pensa a un commissariamento del Consorzio stesso. “Andremo a vedere il lavoro del Consorzio, che è un lavoro di tutela e di promozione. Se il Consorzio ha tutelato e promosso, non ha niente da aver paura, se invece ci sono state delle mancanze… Il consorzio dovrebbe tutelare anche i produttori, ma sono convinto che non ci siano problemi”, ha spiegato.

LATTE, DA SARDEGNA OK A SFIRS PER ECCEDENZA PECORINO ROMANO PER REGOLARE OFFERTA. PERCORSO PER ARRIVARE OLTRE UN EURO/LITRO

quote latteSarà la Sfirs (Societa’ finanziaria Regione Sardegna) ad avere il compito di predisporre azioni dirette ad affrontare il tema delle eccedenza di pecorino romano, in diretta collaborazione con il sistema bancario e dei consorzi fidi, in modo da movimentare sino a 18 milioni di euro che equivalgono potenzialmente a 30 mila quintali di prodotto pecorino romano. L’ok è arrivato dalla Giunta della regione Sardegna con l’obiettivo di alleggerire le scorte in eccesso e dare un segnale al mercato attraverso una regolazione dell’offerta.

Dal tavolo tecnico cui hanno partecipato l’assessore Raffaele Paci, Sfirs, Abi, Confidi, Banco di Sardegna, Intesa San Paolo, Banca Nazionale del Lavoro, UniCredit, Banca del Mezzogiorno e Banca di Arborea e il Consorzio Pecorino romano, è emerso, da un lato l’impegno a valutare la proroga fino a dicembre 2019 dei finanziamenti della campagna 2017-2018 concessi alle imprese di trasformazione, al fine di garantire maggiore liquidità; dall’altro la conferma che la Commissione regionale Abi è al lavoro per estendere la moratoria di un anno – già annunciata dal Banco di Sardegna – sui finanziamenti in corso concessi ai pastori.

È stato infine confermato l’obiettivo di costruire un percorso strutturato per portare il prezzo del latte oltre l’euro, in pochi mesi e con effetto retroattivo: a fine maggio è previsto il primo step col controllo dei prezzi, a ottobre la definizione del prezzo finale sulla produzione novembre 2018-ottobre 2019. Il calcolo del prezzo finale viene definito agganciandolo non solo al prezzo di vendita del pecorino romano ma anche a quello del pecorino sardo e del fiore sardo, che hanno un prezzo maggiore sul mercato.




Pac, Tajani: Parlamento Ue si opporra a qualunque taglio agricolo. Ne discuteremo con prossimo commissario. VIDEOINTERVISTA

“Il Parlamento europeo si oppone e si opporrà a qualsiasi taglio alla Pac. Abbiamo fatto una proposta alternativa che non prevede tagli, anzi prevede un aumento del bilancio comunitario puntando su risorse proprie. E faremo di tutto perché l’agriucoltura non sia colpita dalla Brexit”. Così ad AGRICOLAE il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in merito al Bilancio Agricolo.

“In più – prosegue poi – ci sono dieci miliardi di euro per l’innovazione e ricerca nel settore agricolo nel pacchetto Orizzonte Europa”. Hogan si è detto disponibile a un apertura di dialogo per salvaguardare l’agricoltura europea e italiana. “Hogan ha fatto la proposta, vedremo chi sarà il prossimo commissario all’Agricoltura. Purtroppo non credo che vedremo chiudere il bilancio con questa commmissione agricola”, conclude. “Sarà da vedere chi andrà al suo posto e quali saranno le prossime posizioni. Noi bloccheremo qualunque taglio all’agricoltura”.




DE CASTRO A HOGAN: ATTIVARE AMMASSO PRIVATO PRODUTTORI DI ZUCCHERO

TORNANO VOUCHER IN AGRICOLTURA E TURISMO. DI MAIO APRE. CENTINAIO DA CONFAGRICOLTURA: FARE IL PRIMA POSSIBILE

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Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio apre ai Voucher in agricoltura e nel turismo.”Con l’abolizione dei voucher è venuto meno uno strumento di pagamento del lavoro accessorio: baby sitter, giardinieri… lavori del tutto dignitosi ma non inquadrabili in nessun contratto. Su queste categorie è doveroso fare un riflessione che partirà dal Parlamento ma che non prevede di lasciare nessuno spazio allo sfruttamento. Questo sarà il punto di partenza”, ha detto indi fronte alle commissioni Industria e lavoro del Senato. Dal canto suo, il ministro dell’agricoltura con delega al Turismo Gian Marco Centinaio, aveva già detto la sua sui voucher in diverse occasioni. E ribadisce l’importanza dello strumento per il settore nel corso dell’assemblea Confagricoltura a Bruxelles.

“Nel momento in cui è stato lanciato il decreto Dignità non erano presenti i voucher, allora ci siamo confrontati e ho deciso di proporli a Di Maio che si è fermato. Io non volevo reintrodurre i voucher come erano prima e in questo da parte di Di Maio e M5S c’è stata apertura sull’argomento”. E aggiunge: “il mio obiettivo è che vengano approvati il più velocemente possibile”.

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA, CENTINAIO: PARTIAMO DA QUI PER PERCORSO COMUNE

“L’evento di oggi – afferma il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio all’assemblea Confagricoltura a Bruxelles – rappresenta una delle prime tappe di un percorso che intendo portare avanti sui territori sia con le associazioni di categoria sia con le Regioni per ascoltare e poter dare risposte concrete agli operatori del settore, affrontando le sfide che abbiamo di fronte sia in chiave nazionale che europea. A partire dalla riforma della PAC. Lunedì 16 luglio sarò di nuovo a Bruxelles per discutere in Consiglio di semplificazione e sussidiarietà. Abbiamo bisogno di una Europa che cammini al nostro fianco. Sul fronte interno, vogliamo dare sostegno a chi aggrega e costruisce progetti di investimento che vedano lavorare insieme Istituzioni locali e soggetti privati nel rilancio delle nostre aree agricole, anche in chiave turistica. Dobbiamo dimostrare anche all’estero cos’è davvero il sistema Italia. Difendiamo le nostre eccellenze, investiamo su innovazione e ricerca, potenziamo l’export. Un discorso globale che dalla terra e dalla tradizione di ogni singola realtà del nostro Paese arrivi in tutto il mondo.”

Il ministro Centinaio ha poi ribadito: sono favorevole ai voucher ma non com’erano prima. Mettiamoli nel decreto Il più in fretta possibile

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA A BRUXELLES, GIANSANTI: SERVE EUROPA FORTE COESA E SOLIDALE

“Rilancio degli investimenti, aggregazione dell’offerta, diffusione delle innovazioni. Solo un piano organico di crescita sostenibile e duratura, che permetta di competere sui mercati in ogni parte del mondo, può garantire un futuro all’agricoltura italiana”. Ha aperto così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, l’assemblea 2018 “Coltiviamo l’Italia”, che quest’anno si svolge a Bruxelles. Una scelta sindacale convinta, per affermare l’attaccamento dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli all’Unione Europea, ai suoi valori, ai suoi principi, alla sua lunga storia di pace e benessere.

GIANSANTI: SERVE EUROPA FORTE COESA E SOLIDALE

“Per realizzare il nostro progetto – ha continuato Giansanti – abbiamo bisogno di un’Europa forte, coesa e solidale. Capace di promuovere uno sviluppo duraturo e sostenibile. Sotto il profilo economico, sociale e ambientale. Invece, l’Unione Europea vive una fase di grandi difficoltà”.

NELL’UE MOLTI PROBLEMI DA MIGRANTI A BREXIT MA ANCHE TUTELA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE E DI QUALITÀ DEI PRODOTTI AGRICOLI SUL MERCATO BRITANNICO

Giansanti ha ricordato nella relazione all’assemblea una serie di problemi che impattano sull’Ue a cominciare dalle migrazioni che hanno scosso la solidarietà tra gli Stati membri, perché manca una protezione efficace delle frontiere esterne. Ma anche il mancato raggiungimento dell’intesa sulle condizioni che dovrebbero regolare il periodo transitorio dopo l’uscita del Regno Unito. E tra i problemi che restano da risolvere c’è anche quello della tutela delle indicazioni geografiche e di qualità dei prodotti agricoli sul mercato britannico. Come sostiene il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, l’Euro è irreversibile, ma la “governance” dell’Eurozona resta ancora inadeguata. E l’austerità fine a se stessa non può essere la terapia valida in tutte le circostanze. Una ricetta che sta generando disomogeneità nello sviluppo economico dei Paesi e disuguaglianze sociali insostenibili.

GIANSANTI: SERVE SALTO DI QUALITÀ, INNOVAZIONE DIGITALE PUÒ CONTRIBUIRE

È necessario un salto di qualità, perché “una maggiore e migliore diffusione dell’innovazione digitale potrebbe contribuire al salto di qualità che i cittadini chiedono – ha sottolineatp nella sua relazione il presidente Giansanti -. Superare la logica della tecnologia come strumento di controllo ed entrare nel mondo del supporto alle imprese, per conoscere tempestivamente gli andamenti dei mercati, per orientare le scelte aziendali e dei governi, per programmare le produzioni”.

GIANSANTI: SUL BILANCIO UE LA NOSTRA PROPOSTA È FAR SALIRE LA CAPACITÀ DI SPESA ALMENO FINO AL LIVELLO INDICATO DAL PARLAMENTO EUROPEO

Il presidente di Confagricoltura è quindi passato alle proposte che la Commissione europea ha presentato, il 2 maggio scorso, sul quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027. “È stata di fatto prospettata una riduzione dei fondi destinati all’agricoltura italiani di poco inferiore ai 3 miliardi di euro a prezzi correnti nell’intero periodo – ha spiegato il presidente -. Per i programmi di sviluppo rurale, sempre a prezzi correnti, il taglio proposto supera il 15 per cento. La nostra proposta è di far salire la capacità di spesa del bilancio della Ue, almeno fino al livello indicato dal Parlamento europeo”. La Commissione ha anche previsto di fissare un massimale per l’erogazione degli aiuti diretti alle imprese di maggiore dimensione: il cosiddetto “plafonamento”. E di introdurre, inoltre, un meccanismo di riduzione dei pagamenti in relazione alla superficie aziendale, la “degressività”. Ovvero di ridurre gli aiuti alle imprese che producono per il mercato, che assumono più manodopera, che sono più aperte alle innovazioni, togliendo molto a un numero estremamente ridotto, mettendone a rischio la competitività, per redistribuire poco, pochissimo, a molti.

GIANSANTI: PAC VA INQUADRATA NEL CONTESTO DI CRISI DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE CON IL RITORNO DEI DAZI

La riforma della PAC deve essere necessariamente inquadrata anche nel contesto della crisi in atto nel sistema multilaterale di regolazione del commercio internazionale. “Stiamo assistendo – ha evidenziato Giansanti – al ritorno dei dazi e delle contromisure di ritorsione su base bilaterale. Un processo che può alterare i normali flussi commerciali. Anche a danno dei consumatori, perché il costo per l’alimentazione può salire”. Per il presidente di Confagricoltura la crisi che stiamo attraversando è il risultato di un processo di globalizzazione che è avanzato troppo in fretta e senza un adeguato assetto di regole. “Non possiamo – ha detto il presidente – continuare a mettere in competizione prodotti ottenuti con metodi di produzione diversi in termini di sicurezza alimentare, protezione dell’ambiente e tutele sociali”.

GIANSANTI: SOLLECITIAMO LA TUTELA DI UN MODELLO SOCIALE, ECONOMICO, DI CONSERVAZIONE DELLE RISORSE NATURALI

“Non stiamo chiedendo di essere posti al riparo dalla libera concorrenza – ha concluso Giansanti -. Stiamo sollecitando la tutela di un modello sociale, economico, di conservazione delle risorse naturali che unisce gli interessi dei consumatori, degli agricoltori, dei cittadini. Dell’intera collettività”.

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA, HOGAN: IMPAZIENTE DI LAVORARE PER PAC PIÙ SEMPLICE

«Sono molto felice che Confagricoltura abbia deciso di organizzare la propria Assemblea Generale a Bruxelles. Ciò dimostra la dimensione europea della politica agricola e la grande importanza dell’agricoltura italiana per la UE». Lo ha detto il commissario europeo all’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan. «Sono impaziente di lavorare con voi – ha concluso – per definire una politica agricola più moderna e semplificata per i nostri agricoltori».

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA A BRUXELLES, TAJANI: SETTORE DETERMINANTE PER PAESE, NO AI TAGLI UE

“Faremo in modo che l’agricoltura sia considerata determinante per l’economia reale. Combattiamo qui a Bruxelles contro i tagli al settore”, ha sottolineato Tajani aggiungendo che il Ceta va considerato come “un accordo vantaggioso per le nostre imprese”. Plauso di Confagricoltura a Tajani poi per la richiesta del presidente del Parlamento dei voucher per agricoltura e turismo contro il lavoro nero

TAJANI: PIÙ RISORSE, UNA PAC SEMPLIFICATA E UN SISTEMA PIÙ COMPETITIVO E APERTO ALL’INNOVAZIONE

Tajani si è poi soffermato sui temi del bilancio pluriennale dell’Unione Europea e della riforma della Pac ammettendo che “le proposte della Commissione per il bilancio devono essere riviste al rialzo, compresi i fondi da destinare all’agricoltura. La capacità di spesa del bilancio dell’Unione – ha osservato -deve essere pari almeno all’1,3% del PIL degli Stati membri. È importante il sostegno espresso oggi da Confagricoltura alla posizione del Parlamento Europeo. Le risorse finanziarie per l’agricoltura devono essere adeguate, perché il settore ha direttamente a che fare con la sicurezza alimentare dei cittadini, con la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali”. In sostanza, ha concluso il presidente dell’Europarlamento “sono due gli obiettivi da conseguire: una PAC semplificata e un sistema più competitivo e aperto all’innovazione”.

 

 




OMNIBUS, CIOCCA (LEGA): BENE APPROVAZIONE. ATTENZIONE DICHIARAZIONI HOGAN

Con 503 voti a favore, 87 contrari e 13 astenuti l’Europarlamento ha approvato la riforma di metà percorso della Politica agricola comune, riforma che sarà già attiva dal 1° gennaio. “Un voto positivo – commenta Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega Nord – che ha premiato aspetti importanti in vista della nuova Pac ma, tra le righe, anche alcune anticipazioni del commissario Hogan sulle quali riflettere”.

“Riscontro positivo quindi per il mantenimento del ruolo dell’agricoltore attivo e per gli aggiustamenti sul tema annoso dei vincoli del Greening”. “Alcune aree – precisa Ciocca –  saranno esentate ed alcune colture saranno ricomprese nella lista di quelle equivalenti, ad esempio il riso, coltura sommersa, è stata riconosciuta per l’assolvimento obblighi del Greening”;

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“Positive anche le deroghe per le organizzazioni di produttori rispetto alle regole della concorrenza, gli agricoltori potranno unirsi per contrattare sul mercato il loro valore all’interno della filiera”. “Sono aggiustamenti importanti – prosegue Ciocca – per andare a modificare una PAC ad oggi ancora negativa, onerosa, obsoleta e troppo burocratica”. “Attenzione alle comunicazioni del Commissario Hogan del 29 novembre scorso”. Dopo aver ufficialmente comunicato l’apertura dell’iter legislativo per la riforma della nuova PAC, Hogan ha presentato novità non del tutto incoraggianti”.

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“Quello che ci preoccupa – precisa Ciocca – è che l’agenda dell’Unione prevede per alcuni topic fondamentali come il tema dei migranti, un sacrificio rispetto ad alcune voci di bilancio, la prima delle quali è la PAC essendo quella che assorbe più risorse”. “Su questo tema dobbiamo essere vigili e confermare un plafond generale adeguato perché fondamentale per il settore”.

“Infine anche uno spunto positivo, ovvero la necessità di declinare alcune funzioni e compiti agli Stati membri. Per fare questo il Commissario prevede la delega di una serie di funzioni, tra le quali ci interesserebbe la possibilità di declinare meglio gli impegni sull’ambiente. Si tratta di una novità importante che, accompagnata dalla presenza di un Governo “capace” potrà sicuramente portare benefici al comparto agricolo”.




LOMBARDIA. AGROALIMENTARE, FAVA: CON UN FATTURATO DI 25 MILIARDI SIAMO UNO STATO, NE PARLERO’ CON HOGAN

fava

Al commissario Hogan chiedero’, fra i diversi argomenti che abbiamo in agenda, azioni mirate a garantire il passaggio generazionale delle imprese agricole

“I numeri evidenziati dalla Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi sul valore dell’agroalimentare in Lombardia, pari a 25 miliardi di euro, cioe’ un quarto cioe’ del business nazionale, con 52.000 imprese attive e 126.000 addetti in tutta la regione, confermano quanto la regione va dicendo da tempo e cioe’ che la Lombardia e’, a tutti gli effetti, uno Stato. Questi numeri mi confortano anche in vista dell’incontro con il commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, in programma martedi’ pomeriggio a Bruxelles”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura della
Lombardia, Gianni Fava, commentando appunto i dati del Registro Imprese, diffusi questa mattina.

“Al commissario Hogan chiedero’, fra i diversi argomenti che abbiamo in agenda, azioni mirate a garantire il passaggio generazionale delle imprese agricole, che a settembre 2017 in Lombardia erano 45.225, in diminuzione dell’1,4% rispetto al 2016”. “La sfida – ha proseguito l’assessore Fava – sara’ quella di sostenere l’agricoltura e garantire, nell’ambito di un fatturato in crescita in Lombardia, una piu’ equa redistribuzione della marginalita’ all’interno dei vari anelli delle filiere”.




PAC POST 2020, AGRINSIEME: BENE OBIETTIVI MA PREOCCUPAZIONE PER ECCESSIVA DISCREZIONALITÀ A LIVELLO NAZIONALE

PAC POST 2020

Agrinsieme, preoccupazione eccessiva discrezionalità a livello nazionale su Pac post 2020

“Condividiamo in larga misura gli obiettivi evidenziati nella comunicazione sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura approvata oggi dal Collegio dei Commissari ma esprimiamo preoccupazione per il rischio di una progressiva ri-nazionalizzazione della PAC”.  Questo il commento di Agrinsieme, il coordinamento delle organizzazioni Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza Cooperative Agroalimentari in merito alle ipotesi di studio di bilancio comunitario dopo il 2020.

“In una fase molto delicata nella quale iniziano a circolare alcune preoccupanti indiscrezioni su possibili tagli draconiani al budget dell’UE post 2020, accogliamo positivamente l’odierna comunicazione sul futuro dell’agricoltura europea, che mira a garantire che la PAC continui anche nel futuro a rispondere alle sfide poste dalla competitività economica, dal ricambio generazionale, dalla sicurezza alimentare e dal contrasto dei rischi conseguenti al cambiamento climatico e alle crisi di mercato”.

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“Registriamo tuttavia con preoccupazione l’orientamento della Commissione Europea volto a demandare agli Stati membri la messa a punto di piani strategici per il raggiungimento degli obiettivi definiti a livello comunitario: sebbene siano ampiamenti condivisibili gli obiettivi della semplificazione e della flessibilità, temiamo che l’eccessiva sussidiarietà concessa agli Stati membri possa condurre ad una sostanziale rinazionalizzazione della PAC e a conseguenti distorsioni di trattamento  tra produttori e cooperative agricole dei 27 Stati membri. Occorre poi evitare che si discrimini tra imprese: la comunicazione diffusa oggi evoca chiaramente il rischio di plafonamento dei pagamenti e di regressività con tagli alle aziende di maggiori dimensioni”.

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“Importante, inoltre, il rafforzamento del legame tra politica agricola e commercio internazionale attraverso una definizione mirata delle priorità nei negoziati bilaterali, il superamento delle numerose barriere non tariffarie ancora presenti in molti Paesi e il rafforzamento della politica di promozione dei prodotti agroalimentari dell’UE”.

“Strategica, inoltre, la volontà di investire sulla ricerca e sull’innovazione per riuscire a garantire un’agricoltura sempre più sostenibile e competitiva, che incentivi l’ingresso di nuove generazioni”.

“Evidenziamo infine – così conclude Agrinsieme – la necessità di confermare e rafforzare anche nel futuro periodo di programmazionele misure oggi contenute nelle organizzazioni comuni di mercato di ortofrutta e vino e di estenderle anche ad altri settori, per consentire la strutturazione di filiere produttive in molti Stati membri”.