NUTRISCORE, AVEVA DETTO ‘SI’ ANCHE LA SPAGNA. MA ORA CARCEDO E’ ANDATA VIA E LA PALLA PASSA A SALVADOR ILLA

Anche la Spagna stava pensando all’uso del Nutriscore francese. Il Paese – dal punto di vista delle produzioni alimentari – più simile all’Italia, nel 2018 aveva pensato di prestare il fianco al “modello francese” adottando il Nutriscore. Una scelta dell’ormai ex ministro della Salute – ex da ieri – Maria Luisa Carcedo. Ora la palla passerà al suo successore di stampo progressista, Salvador Illa.

L’agenzia del governo spagnolo per gli affari dei consumatori, la sicurezza alimentare e la nutrizione aveva annunciato infatti il 12 novembre del 2018 una serie di misure volte ad affrontare l’obesità, compreso l’uso di Nutriscore.

Maria Luisa Carcedo, ministro spagnolo della salute, del consumo e dell’assistenza sociale che aveva rimpiazzato Carmen Monton e che ha lasciato il posto ieri al nuove ministro Salvador Illa, aveva detto che”queste informazioni permetteranno ai cittadini di confrontarsi facilmente con altri prodotti simili e di prendere una decisione informata e motivata per seguire una dieta più sana”. Non solo, sempre Carcedo aveva precisato che il governo aveva esaminato le altre etichette della parte anteriore della confezione ma aveva poi rifiutato di usarle perché “non sono state implementate dalle amministrazioni, non soddisfano gli obiettivi di promozione della scelta più sana e possono anche confondere il consumatore”. E “non sono sostenuti da associazioni scientifiche e professionisti”, aveva poi aggiunto nel corso degli XI NAOS awards (Nutrizione, Attività fisica e prevenzione dell’obesità) che si sono svolti presso la sede del ministero della salute, del consumo e del benessere sociale..

Non aveva perso tempo – a fronte della mano tesa spagnola ai francesi – Serge Hercberg, professore di nutrizione all’Università di Parigi 13′ facoltà di medicina, che faceva parte del team di ricercatori che ha sviluppato Nutriscore, che aveva scritto su twitter, definendo la decisione del governo spagnolo “un passo avanti per l’Europa”.

Carcedo aveva infine annunciato la volontà di sviluppare un protocollo o una guida nazionale che “garantisca l’equilibrio e la qualità nutrizionale” degli alimenti “in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS”.

Ora bisogna vedere come la penserà il ministro della Salute del governo Sanchez nato dalla formazione del governo di coalizione progressista.