Cib, Fregolent (IV): biogas e biometano ancora non centrali in Europa, invertire questa tendenza e tutelare imprese. VIDEOINTERVISTA

“Io credo che il biogas e il biometano siano ormai nella nostra capacità di produrre energia, nostra intesa come italiana.” – così la senatrice Silvia Fregolent (IV) a margine dell’incontro “Think Negative” promosso da CIB nello scenario dell’Eur a Roma  – “Purtroppo l’Europa da questo punto di vista lo considera ancora non centrale rispetto a tutto ciò che riguarda la transizione energetica, perché dà molto più finanziamenti ad altre tipologie: eolico, solare… Siamo noi come Paese a dover mettere al centro il biometano e lottare perché gli impianti costruiti fino al 2017 continuino ad avere i finanziamenti che erano stati promessi, perché immagino che un imprenditore abbia fatto un business plan e rischia altrimenti di vedere saltare tutto quello che lui ha programmato e soprattutto alla fine il prodotto finale deve essere pagato adeguatamente. Noi rischiamo di far saltare le aziende che hanno investito sul biogas e biometano se la politica energetica e il giusto prezzo non diventano una questione centrale in Europa. ”

 




Agricoltura: Gadda (IV), meno burocrazia e risorse per accompagnare transizione sostenibile

“L’agricoltura e la pesca europea stanno soffrendo, servono più concretezza e meno populismo. Bisogna produrre di più, e meglio. Per questo bisogna far sì che le risorse comunitarie arrivino a terra, è proprio il caso di dirlo”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, intervenendo alla Convention del Partito democratico Europeo, alla stazione Leopolda a Firenze.

“Gli effetti dei cambiamenti climatici, la disaggregazione produttiva, il difficile accesso al credito e la crisi di liquidità, minano la sussistenza delle imprese e persino il ricambio generazionale. Bisogna sostenere la distribuzione del valore all’interno della filiera e la giusta remunerazione, attraverso una politica agricola comune che trovi negli agricoltori degli alleati e non dei nemici nella custodia del territorio.” ha concluso.



Agricoltura: Fregolent (IV), stop a scelte esasperate dell’Europa

“Non possiamo che ringraziare con Confagricoltura e il suo presidente Giansanti per aver aperto il confronto e aver messo in campo proposte costruttive per il comparto, per l’ambiente e per il nostro Paese”.
Lo dichiara la senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent nel giorno dell’assemblea straordinaria di confagricoltura che si è tenuta a Bruxelles
“Troppo spesso l’ideologia si è scontrata con la realtà. È necessario un cambio di passo in Europa sulle politiche agricole e green, per stare al fianco di chi in questi anni ha portato avanti l’agricoltura insieme al rispetto dell’ambiente. Le scelte esasperate dell’Europa hanno rischiato di compromettere un intero comparto e avere pesanti ricadute. Si devono fare i giusti distinguo – spiega – tra Paesi e produzioni, guardando con pragmatismo alle specificità, altrimenti, in nome del furore green, rischiamo di penalizzare un Paese come il nostro a forte vocazione agricola ed eccellenza nella produzione di qualità,  con una produzione pari a 75 miliardi e 62 miliardi di export”.
“Ora è il momento di dare futuro alla nostra agricoltura e a tutti quei giovani che vi investono con saperi, professionalità ed entusiasmo”, conclude.



Milleproroghe: Gadda (IV), ora esenzione Irpef per tutti. Ben svegliato governo

“L’esenzione Irpef agricola deve essere per tutti. La pezza all’ultimo minuto del governo non basta”
Così la vice presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Chiara Gadda, annunciando il sub emendamento del gruppo al Milleproroghe
“Salvini, e tutti quelli che ora si intestano la vittoria, dormivano in consiglio dei ministri?Svelata l’ipocrisia di chi continua a dare colpa all’Europa e invece mette tasse in Italia.

Meloni, Lollobrigida e compagnia, che fino all’altro ieri dicevano a Italia Viva che erano soldi buttati, pensano di salvarsi in calcio d’angolo con questo emendamento tardivo? Quindi l’esenzione Irpef agricola non è più “roba da ricchi”? Ben svegliati. Ora si ripristini in toto la misura fatta da Renzi senza escludere nessuna azienda”, conclude.



Protesta trattori: Gadda, governo ostacola ricambio generazionale. Per agricoltura investimenti e non tasse

“Il governo Meloni è il governo delle nuove tasse. Vengono però messe partendo dall’anello più debole della filiera produttiva, l’agricoltura”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a Rai Parlamento.
“L’Irpef agricola, su cui il governo e il ministro Lollobrigida stanno facendo un’inversione a U, è soltanto la punta dell’iceberg. La legge di Bilancio ha tolto gli sgravi anche ai giovani agricoltori in un paese dove il ricambio generazionale è pari a zero. Italia Viva per gli agricoltori c’è sempre e sempre ci sarà perché è un settore su cui bisogna investire e fare le battaglie giuste. In Italia come in Europa, perché non si può dare sempre la colpa all’Europa quando le tasse sono state messe qui in Italia”, ha concluso.



Renzi: Lollobrigida non credibile, IV unica opposizione che chiede dimissioni. Meloni e Salvini hanno aumentato tasse agricoltori

“All’agricoltura serve un ministro competente, non un cognato incapace. Ecco perché siamo l’unica opposizione che chiede a gran voce le dimissioni di Lollobrigida (gli altri hanno paura della reazione della famiglia Meloni, evidentemente). Firmate la petizione per le dimissioni di Lollobrigida e fatela girare, se vi va. Uno che aumenta le tasse agli agricoltori e poi prova a cavalcare le proteste dei trattori non è credibile. Anche perché aumentare le tasse agli agricoltori come ha fatto il tandem Meloni/Salvini non è un problema solo per gli agricoltori: è un problema per i cittadini perché aumenta il prezzo finale al consumatore. Alla fine la LolloTax ve la ritrovate nel carrello del supermercato: questo è l’errore assurdo dei Cognati d’Italia”.

Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua enews.

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Protesta trattori, Faraone(IV): Fdi e Lega d’accordo su stop esenzioni Irpef

“Quando decisero di cancellare le esenzioni dell’Irpef per gli agricoltori nella legge di Bilancio, o di tassare i trattori con un decreto del 13 dicembre scorso, in maggioranza erano tutti d’accordo”.

Lo scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.

“Dal ministro Lollobrigida, che le propose, alla Lega. La protesta dei trattori li ha sorpresi. Prima hanno dato la colpa all’Europa e hanno provato a spedire i trattori a Bruxelles. Ma dato che gli agricoltori non sono stupidi e visto che la verità viene sempre a galla, adesso non gli resta che rinfacciarsi a vicenda l’aumento delle tasse. Come se ne esce? Si reintroducano le esenzioni Irpef e si taglino le tasse introdotte dal governo Meloni sugli agricoltori, come proposto dagli emendamenti di IV. Poi Meloni dovrebbe riflettere sull’inadeguatezza del ministro Lollobrigida, forse sarebbe il caso di spedirlo in tribuna”, conclude.



Agricoltura: Gadda (IV), governo sbugiardato costretto a marcia indietro

“Il governo, sbugiardato da Italia Viva, ha dovuto fare marcia indietro sull’ennesima tassa a carico degli agricoltori. Meglio tardi che mai”.
Lo dichiara la vicepresidente del gruppo di Italia Viva alla Camera e vice presidente della commissione agricoltura Maria Chiara Gadda, che durante il question time aveva denunciato l’introduzione dell’obbligo di assicurazione anche per i trattori non circolanti.
“Oggi Fratelli d’Italia e il ministro Salvini annunciano un emendamento al decreto Milleproroghe- spiega – per rinviare di 6 mesi l’assicurazione obbligatoria anche per i mezzi agricoli che rimangono fermi. Ci si chiede poi perché una proroga di soli sei mesi, giusto per salvare la faccia prima del voto alle europee?Un ennesimo balzello di fatto, che senza la denuncia di Italia Viva mercoledì in aula sarebbe passato in cavalleria senza che nessuno di maggioranza e delle altre opposizioni se ne fosse accorto. Lo stesso film visto con l’Irpef agricola, dove oggi tutti chiedono a gran voce un ripensamento al governo.”
“Che abbiamo colto nel segno è evidente dal nervosismo dei parlamentari di maggioranza, che invece di ringraziare una opposizione costruttiva come quella di Italia Viva ci attaccano a sproposito. Il punto è uno solo, questo è il governo dalle due facce: di giorno dice di stare dalla parte degli agricoltori, giusto perché tra pochi mesi ci saranno le elezioni europee, e di notte mette le tasse”, conclude.



Agricoltura: Gadda, Iv sempre coerente su sostegni a settore

“Che fa il governo dei coda di paglia o del vorrei ma non posso? Per coprire il fatto che non sanno come ripristinare l’Irpef agricola mi si accusa addirittura di avere firmato nel 2019 una mozione per togliere i sussidi al carburante agricolo”. Lo scrive su Facebook Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera.

“Stavamo nel governo Conte, con Pd e M5S che volevano andare in quella direzione. Noi abbiamo firmato un testo dove su nostra mediazione si citò una progressiva revisione che avrebbe comunque dovuto essere compensata agli agricoltori (stessa riformulazione, peraltro, che usa spesso questo governo quando ci sono odg sul tema). Con la collega Fregolent si fece allora un question time alla Ministra Bellanova per tenere il punto. Risultato è che non ci fu alcuna revisione, grazie a noi. Mentre il cosiddetto governo politico Meloni le tasse agli agricoltori le ha aumentate davvero. L’Irpef è la punta di un iceberg che si porta con sé anche azzeramento sgravi per giovani e donne, l’abbassamento delle compensazioni iva sugli animali vivi. Pure l’obbligo di assicurazione per i trattori fermi. Io nel 2019, non solo dicevo le stesse cose di oggi ma lo facevo insieme a Fregolent e Bellanova in un governo dove eravamo minoranza. Alcuni hanno coraggio, altri mentono”, conclude.




Agricoltura: Gadda, settore soffre ma no a strumentalizzazioni

“Le proteste in Europa mostrano una sofferenza reale del settore agricolo e della pesca, ma proprio per la serietà della situazione bisogna evitare strumentalizzazioni”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a Sky.
“Il dibattito pubblico e le scelte di questo governo si concentrano molto spesso sulla parte finale della filiera agroalimentare, quella della trasformazione. Ma oggi è proprio il settore primario a essere in grande difficoltà. Penso al comparto allevatoriale, all’olivicoltura, all’ortofrutta. L’agricoltura è uno dei settori produttivi che più risente dei cambiamenti climatici e, come dimostra la crisi del Mar Rosso, anche delle dinamiche geopolitiche. Dobbiamo per questo fare una battaglia in Europa perché non prevalga il populismo, la transizione sostenibile va fatta ma garantendo reddito e produzione ad agricoltori e pescatori. Il governo deve tuttavia fare anche i compiti a casa, è facile dire che è sempre colpa dell’Europa: per esempio sui tempi di pagamento dei fondi europei, o evitando di perdere fondi comunitari come si sta rischiando per quelli sulla promozione del vino. E non aiuta certo l’agricoltura mettere nuove tasse come l’Irpef agricola, che porterà anche a pagare migliaia di euro in più. Brutto messaggio affermare, come sta facendo il governo Meloni, che ci sono aziende che hanno avuto benefici di cui non avevano bisogno. Il ministro dell’agricoltura dica quali sono le filiere strategiche su cui il nostro Paese vuole investire, perché nessuno lo ha capito”, ha concluso.



Governo: Gadda (Iv), su tasse è ‘vorrei ma non posso’ Per imprese agricole anche 10mila euro in più di Irpef

“Questo è il governo del ‘vorrei ma non posso’. Tante buone intenzioni che poi nella pratica non si sono declinate”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente dei deputati di Italia Viva, a Superpartes.

“La legge di Bilancio è piena di microtasse ma anche di tasse grandi. Un governo che, da un lato, dice di sostenere il Made in Italy ma dall’altro si dimentica di rinnovare le agevolazioni sull’Irpef agricola del governo Renzi. Quest’anno ci saranno delle imprese che pagheranno anche 10mila euro in più di tasse. E poi c’è il grande capitolo delle famiglie. Sempre nella legge di Bilancio, ci sono aumenti che riguardano l’acquisto di pannolini, prodotti per l’infanzia e molto molto poco per l’economia reale. Davvero il governo pensa che “il Carrello della spesa tricolore” abbia fatto la differenza per i cittadini che non arrivano a fine del mese, tra mutui, salari bassi, servizi scarsi e potere d’acquisto eroso dall’inflazione. Noi abbiamo sostenuto, votandola, la riforma fiscale e quindi Italia Viva non è il partito che tifa perché l’Italia non funzioni. Però vogliamo che questa fiducia sia ben riposta e soprattutto si completi la riforma fiscale mettendoci risorse”.




Agroalimentare, IV. Caputo: Il sud paga un prezzo altissimo nell’innovazione. Adeguare Pac per cambiare indirizzo

“Nel Mezzogiorno paghiamo un prezzo altissimo nell’innovazione, così non possiamo immaginare un futuro. Parlo anche di modelli gestionali. La politica comune oggi è fuori binario, la PAC è nata in condizioni diverse ed oggi ha bisogno di un adeguamento, inutile bloccare oggi la coltivazione dei terreni, serve cambiare indirizzo”.

Così Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania, in occasione dell’incontro La geopolitica del cibo organizzato a Roma da Italia Viva.




Agroalimentare, IV. Bellanova: Su autosufficienza energetica e alimentare occorre avere visione. Centrale diffondere redditività nelle filiere

“Con la guerra abbiamo scoperto come il comparto agricolo sia il futuro. Oggi dobbiamo parlare del tema dell’autosufficienza energetica, dova paghiamo una mancanza di visione. Altro tema è quello dell’autosufficienza alimentare. É vero che siamo la produzione agricola del lusso, ma dobbiamo avere visione, come sul recupero delle aree interne e delle terre incolte. Lanciamo allora una campagna di messa a dimora, magari proponendola all’Anci. Ci sono terreni così frazionati di cui non si conosce neppure la proprietà, potremmo coinvolgere l’Ismea. L’agricoltura oggi significa precisione ma serve anche strategia idrica: la mancanza di pioggia è un’emergenza dentro altre emergenze. Tutto questo si affronta attraverso le filiere, diffondendo la ricchezza, con una maggiore redditività. La guerra porta ricadute pesantissime sui paesi importatori, che potrebbero portare ad una maggiore emigrazione, per questo l’Europa deve dotarsi di una politica di sviluppo proprio per questi paesi, così da farsi trovare pronti”.

Così Teresa Bellanova, viceministro delle infrastrutture e mobilità, in occasione dell’incontro La geopolitica del cibo organizzato a Roma da Italia Viva.




Agroalimentare, IV. Prandini: Errore destinare 30% del Pnrr ai Comuni. Centrale tema idrico e bacini accumulo, insieme a digitale e innovazione

“Oggi dobbiamo puntare sui bacini di accumulo, altrimenti è inutile affrontare certi argomenti. Siamo stati 4 mesi senza acqua nel Nord Italia. Dobbiamo programmare pensando ai bisogni futuri, così da valorizzare i sistemi produttivi. Vero che siamo un paese di eccellenze, ma non possiamo dimenticare la produttività, che parte proprio dalla capacità idrica.”

Così Ettore Prandini, presidente Coldiretti, in occasione dell’incontro La geopolitica del cibo organizzato a Roma da Italia Viva.

“Abbiamo poi diverse sfide, come quella delle energie rinnovabili, ma dobbiamo pensare a forme nuove e ragionare su un nuovo nucleare, diverso da quello attuale e più sicuro. Dobbiamo ragionare sul costo per le nostre aziende e qui dobbiamo pensare alla logistica dell’agroalimentare, dove abbiamo un gap competitivo di 13 miliardi di euro rispetto ai nostri concorrenti. Dico una cosa impopolare: é un errore strategico destinare il 30% del Pnrr ai comuni, perché non faranno niente di strategico. Serve una visione maggiore, dobbiamo crescere, formare ed educare, anche i funzionari pubblici, che devono essere presenti anche ai massimi livelli europei. Potremmo imitare la Francia creando un sistema di relazioni dentro le nostre ambasciate, per migliorare l’internazionalizzazione.

Dobbiamo lavorare sull’agricoltura di precisione e gestire i dati. Usa e Cina hanno una piattaforma di Blockchain e anche l’Europa deve crearla, così da creare un patrimonio di informazioni da difendere, evitiamo di dare agli altri i nostri sistemi produttivi. Se avessimo utilizzato i 20 miliardi per il reddito di cittadinanza per calare i costi per la manodopera che subiscono le aziende, saremo più competitivi. Sgravare il costo del lavoro aumenta la competitività, oggi rischiamo di non avere più stagionali in agricoltura, ma solo così generi ricchezza, anche per il ceto medio. Basta parlare di agricoltura come abbiamo fatto negli ultimi 30 anni”.




Agroalimentare, IV. Verrascina: Bene lavorare sulla qualità ma occorre produrre di più, garantendo il giusto reddito agli agricoltori

“Dobbiamo lavorare sulla qualità, ma dobbiamo produrre di più, per rispondere alla situazione attuale. Quello attuale può essere uno schiaffo che ci permette di reagire e disegnare l’Italia che verrà. Abbiamo risorse incredibili, ma dobbiamo essere più bravi a spenderle ed a progettare il futuro. L’agricoltura è strategica? Vogliamo riconoscergli questo ruolo? Gli aumenti di questo periodo hanno fatto chiudere molte aziende, ma sono stati causati anche dall’accampamento cinese di molte materie prime. Per dare ricchezza e posti di lavoro vanno da una parte date risorse in modo giusto, ma non basta. Bene recuperare i terreni set-aside, ma soprattutto bisogna convincere gli agricoltori a seminare, perché oggi non c’è redditività. Non possiamo produrre più in perdita, dobbiamo fare sistema”.

Così Franco Verrascina, presidente Copagri, in occasione dell’incontro La geopolitica del cibo organizzato a Roma da Italia Viva.