CORONAVIRUS, IWATA (GIAPPONE): CHI È GUARITO PUÒ RIAMMALARSI. CUORE E CERVELLO TRA GLI ORGANI COLPITI

“Sull’Italia non posso fare alcun commento appropriato a riguardo ma posso dire che il Giappone è arrivato troppo tardi a quest’emergenza, specialmente per ciò che concerne Tokyo”.

Così ad AGRICOLAE Kentaro Iwata, professore di malattie infettive all’Università di Kobe, che già a febbraio non aveva risparmiato critiche al governo nipponico per come era stato gestito il caso “Diamond Princess”, la nave da crociera ormeggiata al porto di Yokohama con più di 700 persone infettate e 13 deceduti.

Per ora non c’è alcuna data certa in cui poter dichiarare conclusa l’emergenza, molto dipenderà dai risultati delle misure prese” dichiara l’infettivologo giapponese, che di recente si è dichiarato pessimista sulle possibilità che il Giappone possa realizzare le Olimpiadi nell’estate 2021.

Il virus potrebbe continuare a circolare anche in inverno” prosegue “e questo potrebbe portarci ad assumere atteggiamenti e comportamenti nuovi in futuro”.

Sulle possibilità che il Covid-19 possa intaccare, oltre i polmoni, anche altri organi la risposta del professor Iwata è netta:

Il virus può danneggiare anche il cervello e il cuore ma sappiamo poco, invece, sul coinvolgimento di altri organi”.

Scettico invece sulle cure attualmente testate nel mondo contro l’epidemia da Covid-19, compresa quella con Avigan che vede il Giappone in prima linea.

Ora come ora non c’è alcuna cura valida contro il virus” dichiara Iwata.

Aggiunge infine:

“È molto probabile che chi è guarito dal virus possa essere infettato di nuovo in futuro”.

Alla teoria secondo cui il Covid-19 possa essere il risultato di un virus modificato dall’uomo, come affermato in questi giorni dal Premio Nobel 2008 per la medicina, Louc Montagnier, Iwata respinge la possibilità:

Non penso che il Covid-19 sia un virus manipolato dall’uomo dato che non abbiamo prove per pensarla in questo modo, almeno per ora”.