Elezioni, ecco come si svuotano le Comagri di Camera e Senato, che perdono tutti i componenti. O quasi

Le elezioni del 25 settembre decimano le Commissioni Agricoltura che perdono molti dei componenti che in questi anni si sono più prodigati per il settore. Alla Camera ci prova il presidente Filippo Gallinella, che corre con Ipc di Di Maio, capolista in Umbria, come anche Giuseppe L’Abbate, già sottosegretario, capolista in Puglia. Cinzia Leone in Puglia e Maglione capolista in Campania. Luciano Cillis si candida in Basilicata.

Chiara Gagnarli non si candida.

Fuori anche le ‘storiche’ Pd Susanna Cenni, che era in pole position anche per una posizione all’interno dell’Esecutivo nella formazione del Governo Draghi, e Antonella Incerti, già capogruppo Pd in Comagri Camera.

La Lega perde Marco Liuni, mentre rischiano Flavio Gastaldi, posizionato al 2′ posto in Piemonte 1 – P01 Torino 2; Guglielmo Golinelli posizionato al numero 4 in Emilia-Romagna – P02 Modena, Imola, Bologna, Carpi; Aurelia Bubisutti, al terzo posto in Friuli-Venezia Giulia – P01 Intera Regione 3; Franco Manzato, in quarta posizione in Veneto 1 – P01 Venezia, Chioggia, Treviso, Castelfranco Veneto, Belluno. Lorenzo Viviani è in terza posizione in Veneto 2 – P01 Rovigo, Selvazzano Dentro, Padova. ‘Blindato’ invece Antonino Salvatore Germanà, in prima posizione in Sicilia – P02 Catania, Siracusa, Messina 1, molto attivo sulla questione Agea-Sin-Consip e l’esclusione Almaviva.

Dovrebbero farcela gli azzurri Maria Spena, candidata Lazio 1 al secondo posto a Roma Municipio I, Roma Municipio III, Roma Municipio V, al secondo posto Roma, al secondo posto Roma Municipio X, Roma Municipio XI, Roma Municipio XIV Municipio VII, Velletri, e al secondo posto Lazio 2 Viterbo, Rieti; e Raffaele Nevi, candidato Umbria – U01 Terni; Fulvia Caligiuri al secondo posto in Calabria – P01 Intera Regione 2

Con Fratelli D’Italia che vola in alto in Veneto e Piemonte “salve” Monica Ciaburro, candidata in Piemonte 2 – U05 di Cuneo e in Piemonte 1 – P01 Torino, Collegno; e Maria Cristina Caretta, posizionata al secondo posto in Veneto 1 – P01 Venezia, Chioggia, Treviso, Castelfranco Veneto, Belluno e al primo posto in Veneto 2 – P02 Bassano del Grappa, Vicenza.

Potrebbe farcela Maria Chiara Gadda capolista Azione collegio plurinominale Lombardia Varese.

Al Senato si perde invece il presidente di Commissione Gianpaolo Vallardi, Lega, (firmatario di molti provvedimenti tra cui Agricoltore custode del territorio, piccole produzioni locali, a difesa delle api, etc) ma non candidato mentre viene confermato Giorgio Bergesio, Piemonte – U05 Cuneo.

Il Pd perde Mino Taricco (che non si è candidato) mentre potrebbe rischiare Caterina Biti candidata al terzo posto in Toscana – P01 Intera Regione.

Ci prova alla Camera Ernesto Magorno, Italia Viva posizionato al secondo posto in  Calabria – P01 Intera Regione 2.

Riconfermato Patrizio Giacomo La Pietra, Fdi, in Toscana – P01 Toscana – U03 Prato.

Gisella Naturale corre alla Camera per il Movimento Cinque Stelle in Puglia – U01 Foggia posizionata al secondo posto.

 

 




Truffle Ambassador, L’Abbate: dobbiamo difendere la nostra cultura culinaria dagli attacchi che stiamo subendo

“Parliamo di italianità in un momento in cui il nostro modello alimentare subisce diversi attacchi. Siamo presenti all’Expo con due prodotti di grande qualità. Il tartufo racconta un pezzo del nostro territorio, mentre il Grana Padano testimonia l’italianità attraverso il suo tempo di stagionatura, grazie ad un disciplinare rigidissimo che parte dall’allevamento delle vacche. Come si può definire tutto questo con una etichettatura al semaforo? Dobbiamo difendere questa cultura culinaria, anche nelle vetrine dove la mettiamo in mostra. Dobbiamo cercare nuovi spazi di mercato, anche in questi momenti non semplici”.

Così Giuseppe L’Abbate, Deputato XIII Commissione Agricoltura, in occasione della presentazione dell’evento Truffle Ambassador, in programma il prossimo 3 marzo all’Expo Dubai.




L’Abbate (M5S): Al via pegno rotativo anche sull’olio extravergine di oliva

“Da oggi anche il comparto olivicolo-oleario nazionale potrà beneficiare del ‘Pegno Rotativo’. È stato, infatti, implementato anche per l’olio extravergine d’oliva Dop e Igp il portale informatico del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali dove sarà possibile registrare telematicamente le operazioni. Lo strumento di accesso al credito è già attivo per il comparto vitivinicolo e ha permesso di immettere, in pochi mesi dalla sua attivazione, oltre 30 milioni di euro di liquidità nelle imprese agricole con un costo pari a zero per le casse dello Stato”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura, che avviò il ‘Progetto Credito’ quando ricopriva il ruolo di sottosegretario al Mipaaf.

“Il Pegno rotativo – aggiunge – è stato introdotto con il Dl Cura Italia grazie a un emendamento fortemente voluto dal collega Alberto Manca. Si tratta di uno strumento tecnico gradito dalle banche in quanto si può ritenere il credito garantito ai fini delle regole di Basilea e, quindi, possono essere accordate delle condizioni migliori. Un’opportunità importante e concreta per poter dare liquidità alle imprese olivicole-olearie, soprattutto in questo periodo in cui si registra un forte aumento dei costi che devono sopportare”.

“Monitoreremo l’efficacia dello strumento – assicura L’Abbate (M5S) – e interverremo, come fatto sinora, per risolvere eventuali problematiche”.




L’Abbate (M5S): Agronomi e agrotecnici potranno redigere perizie per credito d’imposta 4.0

“I dottori agronomi e forestali, gli agrotecnici laureati e i periti agrari potranno redigere le perizie tecniche per accedere al credito d’imposta Agricoltura 4.0. È stato, infatti, approvato l’emendamento del MoVimento 5 Stelle al Dl Semplificazioni e Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura.

“Si tratta di una opportuna modifica normativa – prosegue – che fa sì che le imprese del comparto primario possano continuare ad affidarsi ai propri tecnici di fiducia anche per ottenere i benefici connessi al credito d’imposta 4.0, esteso alle azioni di investimento delle aziende agricole grazie alla Legge di Bilancio 2020. Sino ad oggi, infatti, per accedere al beneficio le imprese dovevano produrre una perizia asseverata che poteva essere rilasciata solo da un ingegnere o da un perito industriale, iscritti nel rispettivo albo professionale. Non appena il Dl Semplificazioni e Governance sarà convertito definitivamente in legge, invece, le aziende agricole potranno contare su figure professionali che meglio conoscono le caratteristiche del comparto primario come dottori agronomi e forestali, agrotecnici laureati e periti agrari” conclude.




Crisi ciliegie, L’Abbate: a Noicattaro convegno sulle strategie da mettere in campo per un futuro vincente

Dalle eclatanti proteste dei produttori locali alle possibili soluzioni concrete da mettere in atto per superare la terza crisi cerasicola in appena sei anni. Si terrà lunedì 12 luglio, a partire dalle ore 18:30, presso la sala consiliare del Comune di Noicattaro (Bari) il convegno “Ciliegie – Strategie per un futuro vincente”. Introdurranno lo scenario produttivo del sudest barese i sindaci Raimondo Innamorato (Noicattaro), Tina Resta (Turi), Giuseppe Nitti (Casamassima), Giuseppe Lovascio (Conversano). Ad illustrare soluzioni, idee e innovazioni da attuare per rafforzare il comparto della ciliegia pugliese saranno il deputato Giuseppe L’Abbate (esponente M5S della commissione Agricoltura della Camera e già Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole), Stefano Vaccari (direttore del CREA, l’ente di ricerca del Mipaaf), Pasquale Redavid (presidente GAL Sud Est Barese) e Vincenzo Patruno (consigliere GAL Ponte Lama). Il confronto e l’invito è aperto a tutte le associazioni agricole e i produttori locali per pianificare in maniera condivisa le possibili soluzioni da attuare per garantire un futuro certo e redditizio al comparto cerasicolo pugliese.



Agricoltura, L’Abbate: a Potenza convegno sulle opportunità del Pnrr per la transizione ecologica in agricoltura

Le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la transizione ecologica in agricoltura e gli sviluppi per la gestione dell’acqua saranno al centro del convegno che si terrà a Potenza domani, venerdì 9 luglio, a partire dalle ore 10:00. Tra i relatori il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S, già sottosegretario alle Politiche Agricole), Giuseppe Blasi (Capo Dipartimento Politiche Europee ed Internazionali e Sviluppo Rurale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), Massimo Gargano (Direttore Generale ANBI, l’Associazione Nazionale Consorzi di Bonifica), Stefano Vaccari (Direttore CREA Ricerca). Le conclusioni saranno affidate a Francesco Vincenzi, presidente ANBI, e il deputato Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera. L’evento sarà trasmesso via streaming su Facebook.

“Illustreremo tutte le possibilità inserite nel PNRR per traghettare il comparto primario oltre la crisi pandemica e verso un futuro sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale ed economico – dichiara il deputato Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura e organizzatore del convegno “Basilicata 2050 – Terra & Acqua” –  L’agricoltura italiana, e quella del Sud in particolare, hanno una grande occasione per rinnovarsi e diventare determinanti sui mercati, nel solco delle strategie comunitarie ‘Green Deal’ e ‘Farm to Fork’. Invito le imprese agricole a prepararsi a cogliere queste possibilità: basti pensare che per il comparto primario sono a disposizione oltre 8 miliardi di euro, risorse che si sommeranno a quelle previste dalla nuova programmazione PAC. Si tratta di sfide che l’agricoltura italiana può e deve vincere” conclude.




Olio, Mariani (Fooi) ringrazia il sottosegretario Battistoni e l’onorevole L’Abbate per l’impegno profuso per costruire insieme una interprofessione rappresentativa e riconosciuta

Paolo Mariani, Presidente di FOOI, ringrazia il Sottosegretario Battistoni per l’intervento nel question time di ieri e accoglie con favore l’invito dell’Onorevole L’Abbate, che tanto si è speso per la filiera olivicola-olearia, per lavorare insieme a una nuova interprofessione del settore a beneficio di tutti gli operatori: “Proporre un’unica organizzazione interprofessionale della filiera olivicolo olearia è tra le soluzioni più auspicabili che il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali potesse proporre per risolvere la questione del deficit di rappresentanza sorto a seguito delle verifiche effettuate dagli Uffici del mipaaf”. Questo il commento del Presidente di FOOI, Paolo Mariani, che ne ha approfittato per lodare l’impegno dell’On. Giuseppe L’Abbate, membro del M5S della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, che ha nuovamente dimostrato particolare attenzione al comparto olivicolo oleario chiedendo chiarimenti sulla spinosa questione che coinvolge le due società consortili. “Auspico un fattivo coinvolgimento del Ministero e dell’onorevole L’Abbate – conclude Mariani – nelle successive fasi di confronto tra le diverse anime del comparto per arrivare alla positiva conclusione della vicenda con un’interprofessione inclusiva, rappresentativa e riconosciuta come interlocutore sui tavoli nazionali e internazionali




Agricoltura, L’Abbate (M5s): superare la crisi cerasicola con organizzazione e innovazione e creazione igp “ciliegia terra di bari”

In questi giorni assistiamo alla terza crisi cerasicola pugliese in appena sei anni, con proteste eclatanti e disperate dei produttori locali che si ripetono purtroppo ciclicamente. Eventi che testimoniano come non siano più rinviabili quelle riforme necessarie per il futuro del comparto che si racchiudono nell’organizzazione dei produttori, nell’istituzione della Commissione Unica Nazionale per le ciliegie e nello stop alle cosiddette pratiche commerciali sleali”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura e già Sottosegretario alle Politiche agricole nel Governo Conte II, a seguito delle proteste di questi giorni dei cerasicoltori della provincia di Bari dove si concentra il 34% circa della produzione nazionale per il netto divario tra i prezzi di acquisto delle ciliegie e di vendita al pubblico nella grande distribuzione organizzata.

 

Crisi vuol dire che c’è un mondo che cambia: un mondo vecchio che va a casa e uno nuovo che arriva. Dunque all’imprenditore agricolo (si badi bene “imprenditore agricolo” non hobbista o part-time) non basterà attendere il ritorno di buoni prezzi ma dovrà accettare l’obiettivo della competitività e cambiare. L’imprenditore agricolo deve perseguire tre obiettivi fondamentali per il successo dell’impresa: programmazione, organizzazione e marketing – prosegue L’Abbate (M5S) – Le vecchie politiche di mercato sono superate e inattuabili nel futuro e la sostenibilità sarà sempre più finanziata dalla PAC (Politica Agricola Comune). Fondamentale sarà dare valore aggiunto alle produzioni. Occorre, dunque, uscire dalla logica delle commodity: per questo il progetto di istituire una IGP ‘Ciliegia di Terra di Bari’, avviato nel 1997 dalla Provincia di Bari a cura del compianto Prof. Godini dell’Università di Bari, andrebbe ripreso. Altra parola d’ordine dell’imprenditore agricolo è ‘diversificazione’ – spiega il deputato 5 Stelle – La diversificazione delle attività migliora il flusso di cassa e rende più elastica l’impresa, permettendo una compensazione interna. Ad esempio, tutti i dati ci dicono che resiste meglio alle crisi di mercato l’azienda frutticolo-zootecnica piuttosto che l’azienda frutticola specializzata”.

Risulta fondamentale, poi, costruire reti di imprese perché l’imprenditore isolato non ha futuro. “Gli strumenti normativi ci sono da tempo e la politica non può sostituirsi ai privati e imporre per legge quell’aggregazione che darebbe forza agli agricoltori, parte debole della filiera rispetto a quella degli acquirenti, industrie di trasformazione e distributori, anche per la possibilità che hanno quest’ultimi di differenziare il prodotto e per il minor grado di concentrazione del settore agricolo rispetto a quelli a valle della filiera – dichiara L’Abbate (M5S) – Questa asimmetria amplia la sproporzione tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo e favorisce le pratiche commerciali sleali su cui siamo recentemente intervenuti recependo le norme di contrasto e su cui si attende, a breve, l’emanazione del decreto legislativo da parte del ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

Infine – conclude il parlamentare 5 Stelle – un ulteriore strumento a disposizione degli agricoltori è la Cun. La Commissione Unica Nazionale, divenuta legge grazie ad un mio emendamento, permetterebbe di conferire trasparenza, compattezza, prezzi più equi e di mercato all’intera filiera. Tocca però ai produttori richiederne l’istituzione e fare in modo che le prerogative normative vengano poi, di fatto, rispettate nella Cun affinché i loro diritti alla redditività siano garantiti”.




Credito, L’Abbate (M5s): con il Sostegni bis, anche le imprese agricole potranno sommare fondo di garanzia e ipoteca

Le aziende agricole potranno sommare alla garanzia del Fondo per le Piccole e Medie Imprese, gestito da Mediocredito Centrale, anche altre garanzie, come quella ipotecaria, tipica del settore primario. Ciò è previsto dal Sostegni Bis dove abbiamo fortemente voluto che il cumulo di garanzie, attualmente consentito solo per il settore turistico-immobiliare ai sensi del Decreto Liquidità, fosse esteso al comparto primario che basa la propria attività appunto su una base immobiliare e necessita, per questo, di investimenti a lunga scadenza”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura, che al Mipaaf da sottosegretario del Governo Conte II ha portato avanti il ‘Progetto Credito’.
Raggiungiamo oggi – prosegue – un ulteriore importante risultato per il comparto primario dopo il traguardo dell’accesso diretto al Fondo PMI gestito da Mediocredito Centrale, introdotto dal MoVimento 5 Stelle nel Decreto Cura Italia, che ha permesso finanziamenti ad agricoltura e pesca per oltre 3 miliardi di euro da luglio 2020 a oggi. Nel settore agricolo, caratterizzato da bassi indici di sofferenza rispetto agli altri settori produttivi, l’accoppiamento tra garanzia ipotecaria e una bassa garanzia del Fondo PMI renderà fattibili tutte quelle operazioni creditizie complesse, a lunga scadenza, destinate agli investimenti cosiddetti ‘durevoli’. Sono investimenti che affrontano gli elementi cruciali del rilancio delle aziende agricole: l’aumento della ‘dimensione’, l’innovazione di processo e di prodotto, la green economy, il passaggio generazionale”.
L’innovazione nel campo delle garanzie – aggiunge L’Abbate -, insieme alla attivazione dei ‘Regolamenti in Esenzione’ da parte del Fondo PMI, renderanno tutto il comparto delle garanzie pubbliche in grado di supportare il rinnovamento delle imprese agricole“.
Il motto, che rivendico con orgoglio, è sempre lo stesso: l’agricoltura non è la cenerentola che chiede nuovi sostegni bensì uno dei settori in grado di guidare il rilancio dell’economia nazionale alla sola condizione di ricevere strumenti idonei al suo sviluppo. Il credito, grazie all’effetto leva e per la verifica che impone ai progetti imprenditoriali, assume valore centrale in questo importante ruolo assegnato al settore primario” conclude.



Agricoltura, L’Abbate (M5S): Incontra la sottosegretaria Macina per la questione enfiteusi

“La promessa di occuparci della questione enfiteusi, sino alla sua definitiva soluzione, è per noi un dovere che, nei fatti, stiamo portando avanti nonostante le oggettive difficoltà del caso. Nessuno ha la bacchetta magica per cambiare le cose da un giorno all’altro ma, di certo, abbiamo la ferma volontà politica di superare questa impasse, dando voce alle richieste degli agricoltori e dei comitati di cittadini”. È il commento del deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura a margine dell’incontro con la sottosegretaria alla Giustizia, Anna Macina, sulla questione enfiteusi. Il vetusto retaggio medievale, tornato prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni, ha visto ingaggiare diverse diatribe legali tra proprietari e enfiteuti, costretti di punto in bianco a dover pagare cifre spropositate per riscattare quelli che tutti loro ritenevano essere i propri terreni.

“Mi occupo di enfiteusi sin dal 2016, quando ho portato in Parlamento la questione con una interrogazione all’allora Governo Renzi – prosegue –. Se eliminare tout court questo diritto non sarà materialmente possibile, anche perché gli atti notarili riportano il richiamo all’enfiteusi, sono certo che si potrà addivenire ad una conclusione in grado di permettere un affrancamento dell’enfiteusi in maniera non penalizzante per gli agricoltori che, per decenni se non per secoli, hanno apportato migliorie ai terreni avuti in concessione con il proprio lavoro e il proprio sudore”.

“Ringrazio la sottosegretaria Macina e confido che si possa raggiungere al più presto un risultato positivo” conclude.




Agricoltura, L’Abbate (M5s): “La Puglia investa in infrastrutture irrigue per il rilancio post-Xylella

Fornire acqua in quantità e qualità sufficienti e a un costo adeguato diviene ora in Puglia, e in particolare in Salento, una priorità per il rilancio agricolo dei territori colpiti da Xylella fastidiosa”. Lo dichiara Giuseppe L’Abbate, deputato M5S in commissione Agricoltura alla Camera commentando il via libera ai reimpianti di agrumeti e alberi da frutto nelle zone infettate dal batterio da quarantena, concessa dal Comitato fitosanitario nazionale del Ministero delle Politiche Agricole. “Sarà cruciale saper utilizzare in maniera efficiente gli 880 milioni di euro che il Governo ha stanziato nel PNRR per la resilienza dell’agrosistema irriguo – prosegue – che si sommano al miliardo di euro di investimenti per il risparmio idrico e la lotta al dissesto idrogeologico già previsti nel Fondo di sviluppo e coesione e nelle scorse leggi di bilancio. La Puglia deve iniziare a lavorare per fare suoi finalmente questi finanziamenti e per non lasciare a bocca asciutta l’agricoltura locale”.
Nessuna delle opzioni alternative date dal Mipaaf per i reimpianti, infatti, può essere una realtà sostenibile senza una adeguata disponibilità di acqua. Neppure la coltivazione di mandorle, su cui è necessario permettere all’impresa agricola di scegliere liberamente quale varietà impiantare, in base al proprio business plan, dato che l’evidenza empirica ci dimostra che nessuna è stata compromessa dalla Xylella in Puglia” conclude.



Agricoltura: estesa sino a 10 anni la durata dei prestiti covid-19 di Ismea

Le imprese agricole e agroalimentari potranno chiedere finanziamenti sino a 10 anni con garanzia gratuita al 70% per importi superiori a 30mila euro. È il risultato di un impegno sostenuto da sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole e portato avanti con successo da Ismea attraverso una interlocuzione proficua con Bruxelles”. Ad annunciarlo è il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S della commissione Agricoltura della Camera. “I prestiti con garanzia dello Stato previsti dal Dl Liquidità, in questo tragico periodo pandemico, rappresentano una concreta opportunità di rilancio per le imprese ma scontano, sinora, un problema legato alla loro durata, fissata dalla Commissione Ue a 6 anni. Un limite ancor più stringente per le caratteristiche proprie delle imprese agricole e agroalimentari – spiega L’Abbate – che non consentiva di effettuare investimenti di largo respiro. La concessione della maggior durata, ottenuta caparbiamente da Ismea, premia un’incessante attività iniziata al Mipaaf con il ‘progetto credito’ finalizzato a sostenere le imprese con prodotti creditizi rispondenti alle loro peculiarità produttive. Potendo contare su una durata più ampia, per chi ha avuto problemi di liquidità a seguito della pandemia nel comparto primario sarà più semplice e allettante effettuare investimenti innovativi per migliorare le produzioni”.

L’Abi, l’associazione bancaria italiana, ha già emanato una circolare per informare gli istituti di credito mentre è mia ferma intenzione lavorare affinché la stessa possibilità operativa venga concessa anche al Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale che, grazie a un nostro emendamento, ha permesso finanziamenti per oltre 2,5 miliardi di euro, da luglio a oggi, alle imprese agricole” conclude.

Fabiano Spera




Covid, L’Abbate (M5s): road map riaperture ristoranti sostiene agroalimentare italiano

La road map sulle riaperture di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi rappresenta una svolta determinante per il comparto agroalimentare nel superare la pandemia”. A dichiararlo è il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S della commissione Agricoltura della Camera, alla luce della proposta di ritorno alle somministrazioni di cibi e bevande con tavolini all’aperto, sia a pranzo che a cena, nelle regioni in fascia gialla a partire dal 26 aprile e, dal 1° giugno, anche al chiuso a pranzo.

 

Ci auguriamo che il Comitato Tecnico Scientifico confermi, attraverso la redazione di appositi protocolli di sicurezza da seguire opportunamente, la pianificazione del ritorno alla normalità per le attività ristorative  prosegue L’Abbate  Con le chiusure imposte per fronteggiare la pandemia Covid-19, il comparto agroalimentare italiano ha difatti accusato perdite stimate per oltre 9,6 miliardi di euro per mancati acquisti nel 2020 di cibi e bevande; in primis vino, pesce, birra, carne, frutta e verdura che, in molti casi, difficilmente hanno potuto giovarsi dell’aumento dei consumi casalinghi, in aumento del 12%”.


“Un ulteriore incentivo alle riaperture
 è rappresentato dalla conferma per il 2021 nel Decreto Sostegni della normativa sui dehors prevista sin dal Decreto Rilancio  conclude il deputato 5 Stelle   La semplificazione delle procedure per l’occupazione di suolo pubblico per i tavoli all’aperto è prevista sino a fine anno, mentre l’esonero della Tosap è previsto quantomeno per il primo semestre”.




Agroalimentare, L’Abbate: al via il nuovo bando “macchinari innovativi” per il Sud Italia

Sarà possibile presentare domanda a partire dal prossimo 13 aprile al secondo sportello del bando “Macchinari Innovativi” con cui il Ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione l’ulteriore tranche da 132,5 milioni di euro. “Si tratta di una importante occasione da cogliere per le micro, piccole e medie imprese e per le reti d’impresa agroalimentari delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia  dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S della Commissione Agricoltura della Camera -. L’intervento mira a sostenere i programmi di investimento diretti da 400mila a 3 milioni di euro che prevedano l’acquisizione di tecnologie abilitanti finalizzate a consentire la trasformazione tecnologica e digitale nonché soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare. In questo modo  prosegue L’Abbate  sosteniamo il percorso delle imprese agroalimentari italiane nei principi del Green Deal europeo e della strategia Farm to Fork. Le risorse, erogate da Invitalia, saranno concesse come contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, per una percentuale sulle spese ammissibili pari al 75%. Il finanziamento agevolato, non assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni conclude il deputato M5S.




Ambiente, L’Abbate (M5s): Parlamento pronto ad inasprire sanzioni per chi raccoglie datteri di mare

L’Italia ha vietato la pesca del dattero sin dal 1998 mentre, dal 2006, il divieto è stato esteso a tutta l’Unione europea. Ora, però, è giunto il momento, non più rinviabile, di inasprire le pene per chi devasta l’habitat marino. I procedimenti penali, purtroppo, tendono a definirsi per motivi sociali verso l’ammenda più bassa pari ad appena 2.000 euro mentre le misure accessorie previste dalla norma non trovano pienamente applicazione, dato che le attività vengono svolte con piccoli battelli pneumatici da diporto di scarso valore e da persone non iscritte nei registri dei pescatori professionaliLo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, componente del MoVimento 5 Stelle della commissione Agricoltura della CameraPresenteròprosegue L’Abbateun emendamento al Decreto-legge sui reati alimentari per aumentare il potere deterrente della norma e dare manforte al lavoro, egregio, delle Capitanerie di Porto che con controlli serrati ha fatto sì che il fenomeno diminuisse nell’ultimo triennio

devastazione della parte sommersa dei faraglioni di Capriall’emissione di 19 ordinanze cautelariLithophaga lithopjaga è una specie protettadivieto di pesca del dattero di mare è disciplinato dal Decreto Legislativo n. 4 del gennaio 2012 che prevede una sanzione penale con arresto da due mesi a due anni ovvero ammenda da 2.000 a 12.000 euro.