Non finisce mai la storia Sian. E, a bando fatto, vinto e ‘comprovato’ dalla stessa Consip, tutto viene rimesso in discussione. Con una perdita di denaro di circa 40 milioni di euro l’anno. Con un emendamento presentato al Ddl Semplificazione in discussione al Senato che azzera tutto. Questo nonostante il raggruppamento di impresa Leonardo SPA sia arrivato primo ai bandi di gara e abbia ricevuto su carta intestata Consip del 12 novembre 2018 – come da documentazione allegata in PDF di cui AGRICOLAE è venuta in possesso – il placet per il “comprovato possesso dei requisiti economico finanziari e tecnico professionali”. Tutto da rifare.
Tutto nasce da una lettera dell’Anac di diverse pagine in cui venivano sollevate fra l’altro perplessità sul fatto che alcune imprese concorrenti erano anche presenti nell’attuale compagine privata di Sin.
I contributi europei per il settore agro-alimentare che valgono oltre 6 miliardi all’anno sono erogati alle imprese agricole tramite AGEA-Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura nonché’ attraverso 8 analoghe “agenzie” regionali (dove istituiti), rispetto alle quali AGEA risulta ente di coordinamento con l’Unione Europea.
Le attività di controllo che AGEA è tenuta a svolgere sui contributi erogati e’ svolta tramite la società in house, SIN Spa controllata da AGEA al 51% dove il restante 49% è in mano a soci privati, con capofila la società ALMAVIVA che, insieme alle altre aziende consociate, svolge tutte le attività operative che talvolta hanno fatto registrate disfunzioni, oggetto di critiche degli imprenditori agricoli.
SIN è stata costituita con una durata di 9 anni (scadenza settembre 2026) conclusi i quali si sarebbe dovuta fare una nuova gara, per scegliere altri soci privati oppure appaltare in altro modo le attività; la nuova gara e’ stata gestita da AGEA insieme a CONSIP ed ANAC e la scelta è stata quella di dividere le attività in 4 distinti lotti, in modo tale da aumentare la concorrenza.
Il nuovo bando di gara è stato pubblicato il 30 settembre 2016 con presentazione offerte al 6 dicembre. ritardo. Al tempo stesso, con un provvedimento legislativo ( D.L. 24 giugno 2016 n.113), la durata di SIN è stata “prorogata” sino all’aggiudicazione della nuova gara da parte di CONSIP.
I 4 lotti in cui e’ stata divisa la nuova gara sono precisamente i seguenti
- Voli aerei valore 15 milioni di euro.
- Attività agronomiche valore 180 milioni di euro.
- Informatica valore 300 milioni di euro.
- Coordinamento valore 60 milioni di euro.
per un totale di 540 milioni di euro una durata di 60 mesi, con la sola esclusione del lotto 1 che ha durata fi 36 mesi. La divisione in più lotti ha stimolato la concorrenza, con piu’ cordate concorrenti.
Dopo la presentazione delle offerte di gara sulla vicenda è precipitato un lungo silenzio, sino a febbraio 2018, quando CONSIP ha reso noto i punteggi delle offerte tecniche e delle offerte economiche.
Sul lotto 3, che rappresenta la colonna portante del sistema, si sono presentati 3 Raggruppamenti: quello di ALMAVIVA; quello di LEONARDO e poi IBM.
ALMAVIVA, pur essendo l’attuale gestore del servizio, è però risultata perdente nel confronto con LEONARDO, che si è aggiudicato il lotto 3: i punteggi, per tutti i lotti, sono stati resi nel febbraio 2018.
Dopo la pubblicazione di punteggi totali CONSIP ha provveduto all’aggiudicazione del solo dei voli aerei, il lotto 1, necessario per la prosecuzione dell’attività, che non può essere interrotta, ma non ha mai assegnato i restanti 3 lotti, nonostante le offerte economiche fossero inferiori ai costi attuali, in alcuni casi anche della metà; la mancata aggiudicazione potrebbe aver creato un danno erariale di rilevante entità pari, per il solo anno 2018, in circa 40 milioni di euro, e cosi pure nel 2017 per i ritardi nell’indizione della gara.
Il decreto-legge n. 135 del 14 dicembre 2018 denominato “Semplificazioni” è attualmente all’esame del Senato (AS 989) presso le Commissioni congiunte 1 Affari costituzionali ed 8 Lavoro; la conversione deve avvenire entro il 12 febbraio 2019 e l’accordo politiche nelle forze di maggioranza è quello di definire il testo al Senato ed inviarlo “blindato” alla Camera per l’approvazione definitiva.
Il 18 gennaio 2019 i due relatori Daisy Pirovano (Lega) e Mauro Coltorti (M5S) hanno presentato un emendamento che di fatto annulla la gara, prevede di bandirne un’altra ed aggiudicarla entro il 2019 e, qualora ciò non avvenisse, sostituire i servizi posti adesso in gara con approvvigionamento diretto tramite CONSIP a prezzi “non superiori” a quelli attuali.
La gara viene “tolta” alle imprese che l’hanno legittimamente vinta. La differenza fra i 4 lotti dell’attuale gara ed il lotto unico (previsto dall’emendamento) sembra comportare il solo risultato di restringere il numero dei concorrenti in quanto pochissimi possono vantare un fatturato come quello totale richiesto. Per AGEA poco o nulla cambia, posto che resta sempre lei l’Amministrazione aggiudicataria del servizio.
I ritardi nell’emanazione della gara e nell’aggiudicazione sono già costati 80 milioni di euro di maggiore spesa La proroga dell’ attuale affidamento e dei connessi rapporti contrattuali almeno sino al 31 dicembre 2019, con il mantenimento degli attuali costi, potrebbe comportare per l’Erario un danno di ulteriori 40 milioni di euro nel 2019, per un totale di 120 milioni spesi in più del necessario nel triennio.
L’emendamento prevede anche che, se al 31 dicembre 2019 la nuova gara da bandire non fosse assegnata, le attività svolte da SIN proseguirebbero “avvalendosi di CONSIP” cioè con approvvigionamento tramite gli accordi-quadro già definiti da CONSIP ed sarebbe interessante vedere chi sono le aziende potenzialmente beneficiarie.
Ora l’emendamento, accantonato, è al vaglio del Senato. Dove sono a rischio le risorse per le aziende agricole pugliesi colpite dalle gelate.