Nutrinform vs Nutriscore. In gioco l’informazione ai consumatori, e non solo. Anche orientamento del mercato. Lo dice la scienza. Gli interventi

Un confronto – basato su dati e ricerche – sulla valenza per i consumatori del sistema di etichettatura Nustriscore e il sistema Nutrinform.

Il primo messo a punto dai francesi, e ideato da Serge Hercberg dell’EREN, il secondo dall’Italia (Mipaaf, Salute e Mise in particolare) per creare un’alternativa valida basata sulle porzioni.

Il webinar a Palazzo Della Valle organizzato da Confagricoltura e Agronetwork e moderato da Giulia Callini e Daniele Rossi ha generato da subito interesse da parte dello stesso Hercberg che ha risposto, la sera prima, tramite tweet con un articolo che dava per ‘infondati’ gli attacchi del Nutriscore e rimandava tutto alla volontà delle lobby dell’industria alimentare italiana.

E il conseguente invito a partecipare ‘a proposte democratiche’ da parte di Giansanti.

Tra gli interventi, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il direttore generale Franco Postorino, il presidente di Federalimentare Vacondio, il sottosegretario al Mipaaf Gian Marco Centinaio. Poi gli scienziali dalla Luiss, dal Crea, dal Format Research, dal Campus Biomedico e dal SAFE.

Nutriform vs Nutriscore, Giansanti: tutti uniti, nessun compromesso o accordo al ribasso

Nutrinform vs Nutriscore, Vacondio (Federalimentare): Nulla di scientifico nel nutriscore. Non esistono cibi cattivi, battaglia da condurre su diete e stili di vita

Nutrinform vs Nutriscore, Centinaio (Mipaaf): Nutriscore non informa, lotta tra multinazionali che danneggia produttori e consumatori

Nutrinform vs Nutriscore, Martina (Fao): Riaffermare centralità delle diete, fondamentale nella discussione su etichettatura

Nutrinform vs Nutriscore, Moretti: no a demonizzazioni che mettono a rischio nostra reputazione

Nutrinform vs Nutriscore, docenti Luiss: lo dice la scienza, etichetta a batteria funziona meglio. Ci si basi su comprensione soggettiva

Nutrinform vs Nutriscore, Ascani: 1 italiano su 4 convinto che per star bene serva dieta equilibrata

Nutrinform vs Nutriscore, Rossi, Crea: problema sui 100g. E campagna su cibi alleggeriti spinge a maggiori consumi e a mangiare di più

Nutrinform vs Nutriscore, Piretta (Campus Biomedico): No a cibi buoni o cattivi, si a dieta mediterranea e alimentazione equilibrata. Nutriscore non educativo

Nutrinform vs Nutriscore, Cimmarusti: Nutriscore non rivela sostenibilità cibo e presenza edulcoranti artificiali

Nutrinform vs Nutriscore, Postorino (Confagricoltura): Dietro al Nutriscore volontà di orientare consumatori e standardizzare alimentazione

La sera prima:

Nutriscore, l’ideatore Hercberg risponde a Tweet AGRICOLAE su iniziativa Confagricoltura: solo lobby, ecco perché Nutrinform non funziona

Nutriscore, Giansanti: iniziativa Confagricoltura è on line su You Tube, se Hercberg vorrà ascoltare proposte democratiche ne saremo lieti




Nutrinform vs Nutriscore, docenti Luiss: lo dice la scienza, etichetta a batteria funziona meglio. Ci si basi su comprensione soggettiva

“C’è una differenza tra la comprensione oggettiva e la comprensione oggettiva. Noi ci siamo focalizzati sulla prima che mette insieme pensiero ed emozione” spiegano i docenti della Luiss Marco Francesco Mazzù e Simona Romani presentando lo studio sull’etichettatura Ue nel corso del webinar organizzato da Confagricoltura per mettere a confronto il Nutriscore al Nutrinform.

“Abbiamo fatto un esperimento e abbiamo raccolto una serie di elementi per comprendere il gradimento del Nutrinfom. Ne è emerso che il sistema tiene. I consumatori hanno ben compreso il significato e le informazioni nel corso della raccolta dati del test”, prosegue Mazzù.

“Sono 3800 i rispondenti che hanno validato gli strumenti oggetto della nostra ricerca, ovvero la comprensione soggettiva. Queste misure si sono rivelate affidabili”, prosegue Romani ed aggiunge come “su ognuno delle subdimension della comprensione soggettiva sia emersa la superiorità di comprensione del Nutriform rispetto al Nutriscore”.

 

 

 




Expo Dubai, agora che riunira il mondo nella nuova sfida della ripartenza. Gli interventi VIDEO

dL’Italia prosegue il suo percorso verso l’Esposizione Universale di Dubai, rinviata al prossimo il 1° Ottobre 2021 come annunciato dal Bureau International des Expositions, l’organismo inter-governativo che organizza le Esposizioni Universali.

Decine di partner e sponsor del Padiglione Italia oltre ai rappresentanti del sistema delle Nazioni Unite hanno voluto confermare il senso della loro presenza all’Expo nella città emiratina con video messaggi al Commissariato per la Partecipazione del nostro Paese ora pubblicati sul sito www.italyexpo2020.it e sui canali social.

“L’Expo di Dubai – dicono responsabili di aziende, associazioni attive sui temi della sostenibilità e dell’agroalimentare, istituzioni accademiche, scientifiche e culturali – rappresenta una occasione imperdibile di rilancio per l’economia del Paese oltre che dell’immagine dell’Italia sulla scena globale.”

Nel video di sintesi degli interventi in Italiano e Inglese diffuso dal Commissariato Italiano si evidenzia anche come “Dubai diventerà un’agorà planetaria che permetterà a tutti di riunirci attorno alle grandi sfide del presente e del futuro e tirar fuori il meglio di noi”.
“Noi non ci fermiamo – dichiarano – proseguiamo il nostro percorso verso l’Expo con fiducia e determinazione”. L’Italia prosegue il suo percorso verso l’Esposizione Universale di Dubai, rinviata al prossimo il 1° Ottobre 2021 come annunciato dal Bureau International des Expositions, l’organismo inter-governativo che organizza le Esposizioni Universali.

Decine di partner e sponsor del Padiglione Italia oltre ai rappresentanti del sistema delle Nazioni Unite hanno voluto confermare il senso della loro presenza all’Expo nella città emiratina con video messaggi al Commissariato per la Partecipazione del nostro Paese ora pubblicati sul sito www.italyexpo2020.it e sui canali social.

“L’Expo di Dubai – dicono responsabili di aziende, associazioni attive sui temi della sostenibilità e dell’agroalimentare, istituzioni accademiche, scientifiche e culturali – rappresenta una occasione imperdibile di rilancio per l’economia del Paese oltre che dell’immagine dell’Italia sulla scena globale.”

Nel video di sintesi degli interventi in Italiano e Inglese diffuso dal Commissariato Italiano si evidenzia anche come “Dubai diventerà un’agorà planetaria che permetterà a tutti di riunirci attorno alle grandi sfide del presente e del futuro e tirar fuori il meglio di noi”.

“Noi non ci fermiamo – dichiarano – proseguiamo il nostro percorso verso l’Expo con fiducia e determinazione”.

I videomessaggi inviati sono di:

Maher Nasser, Commissario partecipazione ONU a Expo Dubai; Paola Caniglia, direttore commerciale OTIM, Patrizia Lombardi, presidente RUS; Paolo Galli, professore ordinario di Ecologia e direttore del MaRHE Center presso l’Università degli studi di Milano- Bicocca; Pia Acconci, Università di Teramo; Paola Severino, Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli; Stefania Giannini, vice direttore generale UNESCO; Enrico Giovannini, portavoce ASviS; Stefano Fantoni, champion di ESOF2020; Giuseppe Sala, direttore del dipartimento di scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di MIlano; Stefano Boeri, presidente Triennale; Angelo Riccaboni, presidente del Segretariato italiano di PRIMA; Paolo Verri direttore Matera 2019; Carlo Ratti, architetto e progettista del Padiglione Italia; Marta Dassù, senior advisor european affairs – The Aspen Institute; Grabriella Greison, fisica e narratrice; Massimo Inguscio, presidente del CNR; Diana Bracco, presidente del Cluster nazionale Alisei – scienze della vita; Luigi Contu, direttore dell’agenzia Ansa; Gianmarco Chiocci, direttore ADNKronos, Gaetano Colucci, SAIPEM; Andreina Boero, Presidente Gruppo Boero; Luigi Scordamaglia, presidente Cluster CL.A.N., Rodolfo Errore, presidente SACE; Leonardo Profumo, amministratore delegato Leonardo S.p.a.

https://italyexpo2020.it/2020/05/05/expo-dubai-in-un-video-la-sintesi-dei-messaggi-dei-nostri-partner/

“La crisi legata al Covid 19 è la sfida della nostra epoca”, dice Maher Nasser, il Commissario per la partecipazione Onu a Expo Dubai 2020. “E’ il momento della riflessione, della consapevolezzache quello che stiamo attraversando rimarà nei libri di storia”, dichiara nel video messaggio Paola Camiglia, direttore commerciale OTIM. Mentre Patrizia Lombardi, presidente RUS, spiega che “guardare il futuro con positività è l’obiettivo della rete dell’Università per lo Sviluppo sostenibile che vede in Expo 2020 l’occasione per riprendere i temi” lasciati in sospeso. Parla di cambiamenti climatici Paolo Galli, dell’Università degli studi La Bicocca di Milano insieme a sviluppo sostenibile, tutela degli oceani e della biodiversità marina”. “La nostra capacità di reazione è emersa da subito nel mondo della scuola e dell’università”, spiega invece Pia Acconci, dell’Università di Teramo. Per Paola Severino, università Luiss Guido Carli, l’emergenza Covid “ha stimolato la nostra intelligenza e la nostra fantasia per innovare i nostri modelli di insgnamento”. Stefania Giannini, vice direttore Unesco, si augura che “nel padiglione italiano sia possibile cogliere le lezioni di questo momento imaginando una società migliore con l’educazione al centro della nuova comunità”. Enrico Giovannini, portavoce AsviS ribadisce invece che “l’alleanza per lo sviluppo sostenibile è fortemente impegnata in tutto questo con università, partner, società civile e imprese per disegnare il futuro che vogliamo”.

Stefano Fantoni, champion di ESOF2020 sottolinea poi che “le sfide portano a progressi per chi le sa affrontare con saggezza e lungimiranza”. Giuseppe Sala, direttore del Dipartimento Scienze e Tecnologie Aerospaziali presso il Politecnico di Milano spiega come Expo 2020 “dimostri come sia potente l’aiuto trasversale e sinergico tra diversi campi di ricerca e perimentazione dell’ingegneria”.

Il design nei prossimi anni dovrà guardare con grande attenzione al rapporto con la natura e dovrà – spiega il presidente della Triennale Stefano Boeri – porsi il problema della sostenibilità”.

Due i cambiamenti “che stanno emergendo per Angelo Riccaboni, presidente fondazione PRIMA: “la maggiore importanza della sicurezza alimentare e il rapporto tra cibo e salute”. “Questa sfida ci sta facendo imparare molte cose” per Paolo Verri, direttore di Matera 2019. “Come usare al meglio la cultura digitale e preparare la conoscenza”.

Carlo Ratti, fondatore Ratti&Associati spiega che “occorre trovare nuovi modi di lavorare, magari più sostenibili, collegandoci in digitale”. Marta Dassù, Senior Advisor European affairs – The Aspen Institute, spiega invece che “questa crisi è una specie di stress test e l’istituto darà il suo contributo in particolare sul ruolo delle donne”.

Gabriella Greison, fisica e narratrice ribadisce che “tante mentalità scientifiche femminili danno al vita progresso, niente nella vita va temuto, va solo compreso”.

Massimo Inguscio, presidente CNR, interviene poi spiegando che “la scienza di tutto il mondo sta rispoendendo compatto. Oltre 40 vaccini sono in via di sviluppo e nuovi farmaci e tecniche diagnostiche”.

“Dubai diventerà un Agorà planetario e permetterà a tutti di riunirci attorno alle grandi sfide del presente e del futuro. Tira fuori il meglio di noi” spiega Diana Bracco, presidente del Cluster nazionale ALISEI – Scienze della vita e già presidente di EXPO Milano 2015 e commissario generale per il Padiglione Italia.

“EXPO sarà un momento vitale per la ripartenza dell’economia e delle relazioni internazionali”, spiega Luigi Contu, direttore Ansa. E Gianmarco Chiocci, direttore ADNKRONOS, aggiunge che “tutto intorno a noi sta cambiando velocemente e mai come adesso abbiamo bisogno di punti di riferimento fermi”.

Per Gaetano Colucci, direttore Sustainability Identity and Corporate Comunication-Saipem, spiega che “sarà un palcoscenico unico per presentare al mondo le soluzioni dell’ingegno italiano”.

Un’occasione, per Andreina Boero, presidente del Gruppo Boero, “per raccontare attraverso il colore, la bellezza, la passione, la creatività e il saper fare che da sempre tutto il mondo ci riconosce”.

“Sarà l’occasione mondiale in cui faremo vedere al mondo di nuovo un Italia straordinaria, piena di valori, di qualità delle nostre produzioni alimentare e del nostro bellissimo paesaggio”, spiega Luigi Scordamaglia, presidente CLAN. “Siamo orgogliosi – aggiunge Rodolfo Errore, presidente SACE – di poter aiutare le imprese italiane in questa importante vertrina internazionale che ci permette di diffondere ancora di più il made in Italy e il Know How del nostro paese”.

“Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo SPA ribadisce infine che “noi non ci fermiamo e proseguiamo il nostro percorso verso l’expo con fiducia e determinazione”.

 

 

 

 

I videomessaggi inviati sono di:

Maher Nasser, Commissario partecipazione ONU a Expo Dubai; Paola Caniglia, direttore commerciale OTIM, Patrizia Lombardi, presidente RUS; Paolo Galli, professore ordinario di Ecologia e direttore del MaRHE Center presso l’Università degli studi di Milano- Bicocca; Pia Acconci, Università di Teramo; Paola Severino, Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli; Stefania Giannini, vice direttore generale UNESCO; Enrico Giovannini, portavoce ASviS; Stefano Fantoni, champion di ESOF2020; Giuseppe Sala, direttore del dipartimento di scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di MIlano; Stefano Boeri, presidente Triennale; Angelo Riccaboni, presidente del Segretariato italiano di PRIMA; Paolo Verri direttore Matera 2019; Carlo Ratti, architetto e progettista del Padiglione Italia; Marta Dassù, senior advisor european affairs – The Aspen Institute; Grabriella Greison, fisica e narratrice; Massimo Inguscio, presidente del CNR; Diana Bracco, presidente del Cluster nazionale Alisei – scienze della vita; Luigi Contu, direttore dell’agenzia Ansa; Gianmarco Chiocci, direttore ADNKronos, Gaetano Colucci, SAIPEM; Andreina Boero, Presidente Gruppo Boero; Luigi Scordamaglia, presidente Cluster CL.A.N., Rodolfo Errore, presidente SACE; Leonardo Profumo, amministratore delegato Leonardo S.p.a.




CREA, ECCO I NOMI DEI 25 CANDIDATI A DG: VENGONO DAL MIPAAF, MIUR, CNR, INEA, ASI, INAIL, REGIONE LAZIO E UNIVERSITA

Venticinque nomi in gara per il posto da direttore generale del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica i nominativi – appresi da fonte Crea – in ordine alfabetico che hanno partecipato al bando di gara. Uno di loro sarà il prossimo direttore generale del centro di ricerca più grande d’Italia per quanto riguarda l’agroalimentare con oltre duemila dipendenti.

Ora il commissario ha un mese e mezzo di tempo – entro il 17 aprile – per avviare l’iter.

1. Ambrosio Giuseppe (già direttore generale del Crea e capo di gabinetto Mipaaf).
2. Battiston Roberto (già presidente Asi, Agenzia spaziale italiana).
3. Blefari Maria Grazia (dirigente della Provincia di Reggio Calabria)
4. Bonati Guido (ricercatore Crea, attivo nel campo della ricerca tra gli enti vigilati Mipaaf dai tempi dell’Inea)
5. Buttazzoni Luca (proveniente dal Crea, dal campo di ricerca Zootecnia)
6. Caputo Vito (Mipaaf)
7. Cobis Fabrizio (Miur)
8. Corona Piermaria (proveniente dal Crea, settore forestazione)I
9. Costantini Marco Arturo (proviene dal mondo dell’energia)
10. Di Fiore Giovanni (già professore di Economia aziendale alla LUISS)
11. Fusco Andrea (proviene dalla Regione Lazio)
12. Gatto Emilio (Mipaaf)
13. Grillo Santo Darko (proviene dall’Asi, Agenzia spaziale italiana)
14. Manelli Alberto (Già direttore generale INEA)
15. Marconi Lorenzo (ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare – INFN, sede di Firenze)
16. Orrico Pierpaolo (proviene dal CNR)
17. Perri Enzo (ricercatore CREA, sede di Cosenza)
18. Preti Alessandro (proviene dal CNR)
19. Proietti Laura (CREA)
20. Pulina Giuseppe (Già professore di Zootecnia presso l’Università di Sassari)
21. Romito Graziella (Mipaaf)
22. Sirica Anna (proviene dal Politecnico di Bari)
23. Spinello Marco (INAIL)
24. Tasias Ilias (proviene dal dipartimento delle Politiche di Coesione)
25. Vaccari Stefano (Icqrf-Mipaaf)

Tutto dipenderà ora dal migliore al netto di eventuali giochi politici. Il Movimento Cinque Stelle da quanto si apprende sarebbe interessato all’ente destinato ad assumere un ruolo centrale in un contesto economico e politico basato su innovazione, sostenibilità e green.

AGRICOLAE è certa della sua fonte.

CREA, BATTISTON: MAI PARTECIPATO A CONCORSO PER DG

Posted by Redazione × Pubblicato il 04/03/2020 at 10:02

AGRICOLAE RICEVE E PUBBLICA:

Chiedo immediata correzione sul vostro sito e sulle forme che usate per la comunicazione, (twitter etc), non ho mai partecipato a questa selezione.  Mi riservo di agire legalemente nel caso in cui la correzione non sia pubblicata celermente e con eguale evidenza.

Roberto Battiston




AGRONETWORK, CONFAGRICOLTURA: AGROALIMENTARE VALE 140 MLD ED E’ IL PRIMO COMPARTO ECONOMIA ITALIANA. FARE SISTEMA

“Sono contento di questa nostra iniziativa che nasce dagli imprenditori per gli imprenditori. Agronetwork, l’associazione nata da Confagricoltura, Nomisma e università Luiss Guido Carli, intende progettare e rilanciare la competitività delle imprese, sviluppando i temi comuni imprenditoriali”. Queste le parole di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, nel corso del convegno sulla web reputation.
“L’agroalimentare rappresenta il primo comparto dell’economia italiana, con un fatturato di 140 miliardi di euro ed un export di 35 miliardi. È necessario però fare sistema e rafforzare questo settore trainante, il quale, nonostante i numeri, fa difficoltà ad emergere nel mercato globale. E l’Italia non può permettersi, ha aggiunto Giansanti, di rimanere indietro in un mercato che si fa sempre più veloce. Per questo nasce Agronetwork, con lo scopo non solo teorico, ma pratico di accompagnare e sviluppare le imprese nel mercato”. “Se vogliamo essere protagonisti nel mondo non serve il protezionismo,  che rappresenta un ostacolo allo sviluppo, dobbiamo al contrario scegliere la via del mondo, dell’apertura al mercato globale. È fondamentale aprirci alle innovazioni, il che significa un modo nuovo di fare impresa. Ciò significa far diventare preponderante il tema del digitale e della web reputation per fare impresa. Si pensi ad esempio al tema della pasta che contiene glifosato, è una notizia falsa che ci danneggia, diventa allora fondamentale difendere la propria reputazione”.
“Agronetwork, ha concluso Giansanti, dovrà diventare il contenitore delle tendenze del mondo che verrà, e dovrà avere il compito di governare queste stesse forze”.
Nel corso del convegno promosso da Agronetwork, ha preso parola Paola Severino, rettore università Luiss.”Oggi è un evento importante perché mette in contatto il mondo dell’università e il mondo dell’impresa. Dobbiamo incentivare queste occasioni e non rimanere rinchiusi in delle torri d’avorio. La reputazione, ha dichiarato il rettore della Luiss, non sempre è un bene che teniamo in conto, ma ce ne accorgiamo solo nel momento in cui veniamo attaccati. La diffusione virale delle notizie web colpisce più in profondità delle normali fake news, si tratta di un grave problema perché lede l’integrità professionale”. “Il consumatore si affida ormai sempre più alle informazioni che provengono dai media più diffusi, che sono quelli web, per questo, specialmente in campo agroalimentare, è importantissimo il tema della reputazione aziendale. Alla base, ha concluso la Severino, ci deve però essere sempre una concorrenza leale, dobbiamo premiare le imprese virtuose, rispetto a quelle che si fondono su fake news e sul ledere la professionalità altrui”.