INNOVAZIONE E TECNOLOGIA: IL CREA AL MAKER FAIRE

Dalla tracciabilità elettronica e le applicazioni digitali ed IoT per la trasformazione brassicola ai biomateriali, passando per il monitoraggio ambientale attraverso la modellistica, il drone e i sistemi digitali per l’’irrigazione di precisione. Queste e molte altre innovazioni vengono presentate dal CREA al Maker Faire, il più importante salone internazionale delle innovazioni tecnologiche, che si svolge a Roma dal 12 al 14 ottobre. Il CREA ha, infatti, raccolto la sfida tecnologica dell’agricoltura 4.0 per far fronte alle esigenze di un consumatore sempre più esigente ed attento alla qualità dei prodotti e alla tutela dell’ambiente. Proprio per questo i ricercatori saranno a disposizione per rispondere alle domande e alle curiosità dei visitatori, illustrando i prototipi open-source presenti nello spazio espositivo e realizzati negli ultimi anni per i settori agro-alimentare e forestale.

Per garantire una maggiore trasparenza e accesso alle informazioni e, conseguentemente, accrescere la consapevolezza del consumatore nelle scelte d’acquisto, è stato realizzato un sistema modulare per la tracciabilità elettronica tramite tecnologie open-source e smartphone adattabile a diversi scopi. Tale sistema consente di immagazzinare una grande mole di informazioni, la maggior parte delle quali acquisite in maniera automatizzata, seguendo e tracciando il prodotto lungo tutto il percorso della filiera. Per definire, inoltre, la qualità dei prodotti è stato realizzato un nastro trasportatore dotato di sensori per la selezione, il riconoscimento e la qualificazione dei prodotti agro-alimentari e forestali. Tale dispositivo analizza i prodotti grazie all’acquisizione di informazioni e dati fino a 70 parametri diversi (colore, forma, spettro). È inoltre presente anche un impianto pilota ad alta accuratezza sensorizzato per la produzione di birra, lo sviluppo di nuovi prodotti derivati da fermentazione, di nuove ricette di birre e il test di ingredienti nuovi/modificati. L’impianto è interamente controllabile con applicazione via smartphone in remoto e consente il logging automatico e storicizzazione dei dati per fini analitici.

In termini di sostenibilità ambientale Il CREA sta operando su diversi fronti. In un’ottica di economia circolare, infatti, sta impiegando le biomasse vegetali come bioraffinerie utilizzando scarti di frutta e biomassa vegetale, per ottenere complessi biologicamente attivi da impiegare in vari settori, dalla cosmesi al settore alimentare, ma anche biomateriali innovativi ad alto contenuto tecnologico come bioplastiche, biofilm edibili, materiali per sensoristica e per l’agricoltura, sia per la coltivazione che per la difesa fitosanitaria, utilizzando processi di sintesi solvent-free ed ecocompatibili. Non solo. Lo stato di salute delle piante viene rilevato e misurato in relazione all’inquinamento atmosferico attraverso l’uso di droni. Questo può aiutare a comprendere eventuali fattori di stress prima che si manifestino danni visibili e suggerire le giuste quantità di acqua da somministrare alle colture. Infine grazie ai modelli di simulazione applicati ai sistemi agricoli si posso ottenere scenari che ricostruiscano ad esempio l’impatto dei cambiamenti climatici sulla produttività delle colture agrarie o l’impatto di patogeni fungini a partire dai cambiamenti climatici.

«È con grande soddisfazione, ma anche con una punta di orgoglio – ha dichiarato Salvatore Parlato, Presidente del CREA – che partecipiamo ad una kermesse internazionale di questa portata. Ancora una volta l’agroalimentare si dimostra un settore in grado di richiedere e offrire sempre di più innovazione e competitività. Le ricerche e le innovazioni messe in campo e che oggi sono qui esposte rappresentano la dimostrazione concreta del grande lavoro che il CREA sta facendo in tal senso » .

«L’innovazione in agricoltura – ha dichiarato Alessandra Pesce, Sottosegretario di stato delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo – rappresenta innegabilmente una vera sfida che ci consente di cogliere le opportunità offerte dal digitale. L’agricoltura di precisione, infatti, si impone sempre più per la funzione strategica che esercita per il nostro Paese, in termini di competitività e di attrattività. L’innovazione per essere realmente efficace deve puntare sulle specificità locali dei diversi territori e delle loro vocazioni».