AMBIENTE, CATANIA INTERROGA ALLA CAMERA GALLETTI SU DISCARICA MAGLIANO ROMANO

Sbarca al Question Time alla Camera dei Deputati la contestata vicenda della discarica di Magliano Romano, da anni oggetto delle accorate proteste dei cittadini, sulla quale gravano sette pareri contrari del Tar del Lazio e le attenzioni della magistratura.

“Giornali e televisioni nazionali si sono occupati della discarica che insiste su un terreno di elevatissimo pregio paesaggistico e ambientale” ha detto Mario Catania (CP) nell’interrogazione al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, ricordando che “nel febbraio 2017 l’Associazione Ecologica Monti Sabatini ha inviato due diffide, chiedendo di annullare due delibere regionali, ed il Comitato Bacino Valle del Treja ha presentato un esposto in procura”.

“Considerando inoltre che – ha continuato l’ex Ministro dell’Agricoltura – l’elevato flusso di calore geotermico potrebbe portare ad uno sminuimento delle caratteristiche fisiche del livello di impermeabilizzazione della discarica con diffusione del percolato nelle falde acquifere”, ha chiesto al rappresentante del Governo “se non ritenga utile verificare le criticità riscontrate nel sito, quando sono così unanimemente evidenziate dalla società civile, anche indagando e supervisionando sulle molteplici autorizzazioni rilasciate dalla Regione, a partire da quella del 2007 che ha consentito di trasformare una cava di tufo in discarica”.




CONTRAFFAZIONE, CATANIA, CP: COMBATTERLA ANCHE SUL WEB

“La contraffazione è un fenomeno grave per i suoi connotati, si è passati da una contraffazione di carattere locale, su scala ridotta, a una di carattere globale, gestita dalla criminalità organizzata. È un fenomeno lesivo per l’economia nazionale, non riguarda solo la moda ma vari ambiti merceologici fino a causare un pericoloso intreccio tra la criminalità mondiale e il grave danno all’economia nazionale”. Lo afferma Mario Catania, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, intervenuto oggi a Milano al Forum Indicam, l’Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione.

 

“Sono tre i punti di criticità – spiega Catania – che riguardano la contraffazione: l’atteggiamento del consumatore che spesso ha un livello bassissimo di sensibilità nei confronti della contraffazione; il secondo riguarda la legislazione penale in vigore per contrastare questo fenomeno dilagante e il terzo punto è il rapporto tra web e contraffazione. Un problema in forte crescita che non solo tocca l’e-commerce ma viaggia anche attraverso i social network. Per questo motivo, bisogna rafforzare le pene per i reati connessi alla contraffazione. Il rafforzamento delle sanzioni penali è imprescindibile per un efficace contrasto alla contraffazione così come è importante il presidio del web per prevenire fenomeni di illecito anche attraverso i social network. Ma bisogna fare in fretta senza aspettare che intervenga l’Unione europea” conclude il presidente della Commissione Anticontraffazione.




PCP, CATANIA: BISOGNA SOSTENERE ANCHE LA PICCOLA PESCA COSTIERA

tonno-rosso“Siamo convinti che sulla Politica comune della pesca si possa effettivamente arrivare ad un accordo politico entro il prossimo giugno. Lavoreremo insieme alla presidenza irlandese per raggiungere questo risultato”. Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, partecipando a Bruxelles ai lavori del Consiglio europeo dei Ministri dell’agricoltura e della pesca.

“Voglio ricordare – ha spiegato il Ministro Catania – che, relativamente al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, dobbiamo ancora affrontare la delicata questione della ripartizione delle risorse finanziarie fra i Paesi membri. Per l’Italia ciò rappresenta un punto molto sensibile. In questa fase storica dobbiamo avere attenzione verso quelle realtà, come la piccola pesca costiera, che mostrano una situazione di sofferenza sociale. È giusta una politica rigorosa di contenimento dello sforzo di pesca, bisogna però dare sostegno alle imprese di pesca: occorre una chiave di ripartizione delle risorse finanziarie che tenga conto dell’entità del numero dei pescatori ed anche della diffusione della piccola pesca costiera”.

“Per quanto riguarda altri temi, dobbiamo stare attenti a non riaprire discussioni che già abbiamo chiuso nello scorso giugno. Sui rigetti, ad esempio, abbiamo già raggiunto un accordo in consiglio. Ora, se vogliamo andare incontro alla posizione del Parlamento, possiamo prendere in considerazione l’eventualità di alzare la soglia di tolleranza, ma credo che, in generale, la posizione di giugno debba essere confermata”.
com/neo