Dieci anni di settore Primario che trasforma il Secondario e muove il Terziario raccontati dai ministri e dai presidenti

Agricolae compie 10 anni.

Grazie a tutti voi che contribuite con il vostro lavoro, a voi che leggete e a voi che apprezzate e in caso criticate quanto fatto da questa redazione.

Qualcuno ci ha ringraziato per il nostro lavoro, ma siamo noi a dover ringraziare tutti coloro che usano questo mezzo di informazione per conoscere e far conoscere  e – quando ci si riesce – a risolvere i problemi di questo meraviglioso comparto.

Inutile qui parlare di dati a chi i dati li conosce meglio di tutti. Come è superfluo parlare di Pil, di economia reale, lavoro, importanza strategica o di garanzia sociale. Oppure di tradizioni, cultura, bontà, storia e bellezza. Come diventa inutile parlare finanche di sicurezza alimentare e del ruolo di peace keeper che svolge il comparto nelle aree del mondo a rischio guerra: ogni paese considerato civile dovrebbe dare per scontato come tutto ciò dipenda dall’Agricoltura, settore Primario che si trasforma in Secondario e che muove il Terziario.

Ma non è mai inutile parlare di terra, perché è dalla terra che noi veniamo. Come vengono dalla terra e dal mare tutte le forme di vita che conosciamo.

E chi lavora la terra è per definizione un padre fondatore della nazione, un tutore e un eroe.

Potrebbe dunque apparire blasfemo pensare che c’è chi vorrebbe demonizzare i prodotti naturali che arrivano in tavola per sostituirli con prodotti artificiali di proprietà di pochi, nati e cresciuti nell’acciaio. O immaginare interessi economici mascherati con un buonismo ambientale che rischia di aver di buono ben poco, e certo non a tavola.

Certo che questo non farebbe bene alla terra, dato che la terra dipende da chi la cura e la ‘coltiva’. E neppure all’uomo, che dipende dalla terra stessa da cui proviene.

Un rapporto, quello tra l’uomo e la terra di dare-avere-dare.

Ma sappiamo che una società colta e civile queste cose le sa già. Altrimenti non sarebbe colta e civile.

Agri-cultura è la parola chiave del 2023 con la quale l’Italia, paese della terra e del mare, può portare nel mondo l’educazione alla cura della terra.

Perché troppo spesso guardiamo al cielo con meraviglia e troppo di rado guardiamo verso il basso, dove poggiano i nostri piedi.

Anno 2022: 

2022-2023, l’editoriale di Francesco Lollobrigida: difendere legame millenario tra la terra e gli italiani per seminare l’Italia del futuro

2022-2023, l’editoriale di Patrizio La Pietra: basta inseguire emergenze, da questo governo soluzioni strutturali

2022-2023, l’editoriale di Luigi D’Eramo: l’economia della terra è l’economia reale garanzia di ogni società

2022-2023, l’editoriale di Luca De Carlo: si riporta “la chiesa al centro del villaggio”. Settore Primario torna ad essere primario

2022-2023, l’editoriale di Mirco Carloni: ottimista per Paese che si muove per la prima volta come un’unica macchina che riparte

2022-2023, l’editoriale di Frascarelli e Zaganelli: le prospettive per l’anno che si apre

2022-2023, l’editoriale di Carlo Gaudio: la ricerca alleata del futuro per produrre sempre di piu con meno

2022-2023, l’editoriale di Ettore Prandini: di questi anni resterà l’eco nella storia, ma nessun beneficio spostando il cibo dalla terra ai laboratori

2022-2023, l’editoriale di Massimiliano Giansanti: un Paese moderno deve poter produrre ciò di cui ha bisogno

2022-2023, l’editoriale di Cristiano Fini: imprenditori agricoli capaci di trasformare ansie negative in energia positiva

2022-2023, l’editoriale di Tommaso Battista: l’anno che è stato e quello che verrà

2022-2023, l’editoriale di Carlo Piccinini: programmazione a lungo termine la sfida più grande

2022-2023, l’editoriale di Giampaolo Buonfiglio: finalmente si può invertire la rotta tracciata negli ultimi anni

2022-2023, l’editoriale di Francesco Vincenzi: sfida Anbi determinante per la sicurezza, la competitività e la bellezza del Paese

2022-2023, l’editoriale di Luigi Scordamaglia: scegliere ora da che parte stare o il prezzo di una decisione sbagliata lo pagheranno le future generazioni

2022-2023, l’editoriale di Maurizio Gardini: promuovere e realizzare un nuovo Umanesimo che metta al centro la persona

2022-2023, l’editoriale di Fabio Massimo Pallottini: sfide si chiamano sviluppo, efficienza, innovazione, resilienza e capacità di risposta al cambiamento

Anno 2021:

Fine 2021-inizio 2022, Patuanelli: risorse mai viste prima, ora Agricoltura 5.0 che nasce da transizione 4.0. Rimpianto per Pac poco semplificata da Ue

Fine 2021-inizio 2022, Battistoni: emergenze affrontate con spirito di squadra, Agroalimentare ha guadagnato ruolo centrale

Fine 2021-inizio 2022, Centinaio: fondamentale spendere presto e bene risorse e cogliere opportunità

Fine 2021-inizio 2022, Vallardi: gettate le basi per questioni fondamentali che si chiuderanno nei prossimi mesi. Investimento futuro è in agricoltore custode territorio

Fine 2021-inizio 2022, Gallinella: semplificazione e tecniche di evoluzione assistita. Agricoltura responsabile solo del 7% emissioni

Fine 2021-inizio 2022, Giansanti: serve quanto prima strategia nazionale. Allarmi Oltreoceano su impatto Farm2Fork, ma da Ue nulla

Fine 2021-inizio 2022, Prandini: criticità diventino opportunità, ora strategia nazionale ma siamo su strada giusta

Fine 2021-inizio 2022, Verrascina: soluzioni condivise e aggregazione per arrivare al Bene comune del settore

Fine 2021-inizio 2022, Mercuri: saranno mesi di attesa che non giovano a competitività, risorse non siano asfissiate da burocrazia

Fine 2021-inizio 2022, Piazza: Enpaia continua a crescere. Bilancio supererà il 4%

Fine 2021-inizio 2022, Frascarelli e Zaganelli, Ismea: sosteniamo percorso innovazione e sostenibilità agroalimentare

Fine 2021-inizio 2022, Vaccari, Crea: Innovare è un dovere. Pronti a sostenere attuazione Pac e Pnrr

Fine 2021-inizio 2022, Dalla Bernardina, Cai Agromec: declinare potenzialità transizione digitale. Imprese agromeccaniche al centro processo innovazione

Anno 2020:

Fine 2020, Bellanova: Rinascita Italia parta da agroalimentare. Il futuro ha un cuore agricolo

Fine 2020, L’Abbate: Agroalimentare eroico in emergenza Covid. Ora gettare basi nuovo futuro

Fine 2020, Vallardi: Agricoltura gigante di cristallo. Ora innovazione, etichetta, italian sounding e irrigazione

Fine 2020, Gallinella: anno difficile per pandemia. Forze politiche siano unite per ripartire

Fine 2020, Giansanti: agricoltura stella polare. Ora piano strategico nazionale

Fine 2020, Prandini: Una parentesi da chiudere, mentre immaginiamo il futuro digitale. Il mondo ha fame d’Italia

Fine 2020, Mercuri: Agroalimentare ha dimostrato di essere Primario. Ma solo tra poco si capirà chi ce la farà a ripartire

Fine 2020, Verrascina: guardando l’anno che verrà, ma con programmazione

Fine 2020, Scanavino: agricoltura deve evolversi e adeguarsi a cambiamenti dettati da pandemia da cui non si torna indietro

Fine 2020, Serpillo: Economia alimentare si traduce in economia delle risorse naturali

Fine 2020, Santoianni: resilienza pmi italiane. Ora sia l’anno del Made in Italy

Fine 2020, Vincenzi: Anbi protagonista del Recovery Fund. Ma tutto dipende da gestione acqua, senza lasciare indietro nessun territorio

Fine 2020, Qualivita: impegnati a diffondere nel mondo la cultura del Made in Italy. VIDEO

Fine 2020, Dalla Bernardina: contoterzismo professionale strategico per l’agricoltura del futuro

Fine 2020, Tiso, Confeuro: perché il 2021 può essere l’anno della svolta. Dalla transizione verde alla rivoluzione digitale

Anno 2019: 

2019-2020, Bellanova: parole d’ordine sono nuove generazioni, donne, filiere, investimenti, innovazione, internazionalizzazione ed export. Presidio assoluto tavoli ue

2019-2020, L’abbate, Mipaaf: ottimi risultati da punto di partenza incerto. Ora guardare al futuro affrontando tutte le sfide

2019-2020, Vallardi: basta attriti politici o fondamentalismi, far fronte uniti ai due flagelli che stanno cambiando il volto agricolo dell’Italia

2019-2020, Gallinella: soddisfatto per l.Bilancio. Ora pensare in grande e alla pesca, per troppo tempo dimenticata

2019-2020, Giansanti, innovazione e strategia nazionale per far fronte a competitor sempre piu aggressivi

2019-2020, Mercuri: piu attenzione a crescita imprese e meno conflitto politico. Non mortificare settore

2019-2020, Scanavino, Cia: coniugare sostenibilita ambientale a quella economica. Traducendole in sostenibilita sociale

2019-2020, Verrascina: agricoltura ha capacita di adattamento maggiore rispetto ad altri comparti. Ma ora abbia stabilita

2019-2020, Tiso, Confeuro: basta cantilene e filastrocche. Agricoltori non sono contenti, primario resta squilibrato

2019-2020, Cappellini, Cai: anno della sfida cambiamenti climatici, competitività e agricoltura digitale

 

 

Anno 2018:

2018-2019, Centinaio: sei mesi per aggiustare il tiro. Tra agroalimentare e turismo matrimonio perfetto

2018-2019, Manzato: prossimo anno visione strategica politica agricola nazionale. Ecco i 5 pilastri. VIDEOINTERVISTA

2018-2019, Pesce: basta compartimenti stagni ma visione unitaria dell’agroalimentare

2018-2019, Vallardi: gioco di squadra tra Mipaaft e comagri Camera e Senato ha dato suoi risultati

2018-2019, Gallinella: comagri Camera piu produttiva del passato. Ecco cosa abbiamo fatto e cosa faremo. VIDEOINTERVISTA

2018-2019, Mercuri: dal governo nuovo ci aspettiamo cose nuove dedicate a settore agroalimentare. VIDEOINTERVISTA

2018-2019, Giansanti: agricoltura deve essere connessa per consentire crescita del paese

2018-2019, Scanavino: anno segnato dal maltempo. Ora strategia nazionale a tutela aree rurali

2018-2019, Verrascina: agricoltura non chiede aiuti ma investimenti per competere sul mercato

2018-2019, Serpillo: agroalimentare in grado di ridurre tensioni mediterraneo e immigrazione

2018-2019, Unci agroalimentare: premesse favorevoli e buoni propositi

Anno 2017: 

BILANCIO 2017, Martina: reddito, export e cambiamenti climatici, ma non solo. Piedi per terra e testa al mondo

BILANCIO 2017, Castiglione: sulla pesca Italia ha chiuso con infrazioni Ue. Tutto quello che e’ stato fatto per il settore

BILANCIO 2017, Formigoni: ora spazio ai giovani per dare sprint a settore

BILANCIO 2017, Sani: Camere e governo concentrate sui temi agricoli senza precedenti. Ora pac

BILANCIO 2017, Giansanti: innovazione digitale opportunita per far recuperare gap di competitivita

BILANCIO 2017, Scanavino: potenza straordinaria del made in Italy ma organizzazione precaria

BILANCIO 2017, Mercuri, ogni prodotto cooperativo comprato da qui da noi o gdo viene direttamente dall’agricoltore

BILANCIO 2017, Verrascina: aggregare agricoltura, industria e gdo. No agli scontri inutili

BILANCIO 2017, Serpillo: Italia promuova se stessa, puntando al mediterraneo

BILANCIO 2017, Minelli: enormi potenzialita in tutta la filiera, governo si concentri su pac

BILANCIO 2017, Alleanza cooperative pesca: per il settore chiaro e scuro

Anno 2016: 

2016-2017, Martina: il bilancio dell’anno che si chiude e quello che faremo ora. A partire dal g7. Reddito, trasparenza e semplificazione

2016-2017 VIceministro Olivero: passare da visione difensiva a visione strategica. Recuperare mercato russo e conservare quello americano

2016-2017, Formigoni: ottima collaborazione tra camera e senato. A breve anche legge su consumo del suolo, dieta mediterranea e agrumeti

2016-2017, Sani: avvicinare primario a mondo della trasformazione. In comagri pesca, biologico, forestazione e ippica

2016-2017, Guidi: occorre strategia ‘offensiva’ sui mercati. Attendiamo governo Trump che potrebbe riaprire mercato con russia

2016-2017 Scanavino: sara’ l’anno in cui si pensera alla pac post 2020. Sfida dell’agricoltura del futuro

2016-2017 Verrascina: sostenere agricoltori, basta dare credito a chi dice di farne le veci attraverso la propaganda

2016-2017, Mercuri: risorse siano destinate a opportunita di sviluppo. Anche per pac post 2020

2016-2017, Serpillo (Uci): aprirsi a paesi del mediterraneo. E rivedere sistema aiuti Ue

2016-2017, Castiglione: tanti risultati per la pesca, dal pesce spada al piano di gestione vongole che prende il via nel 2017

2016-2017, Tiozzo (Federcoopesca): maggiore attenzione a settore, uscire da atteggiamento conservatore e riprendere riforme. L’anno del feamp

Anno 2015: 

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Martina: abbiamo lavorato tanto e con impegno. Rimangono sfide entusiasmanti ma siamo pronti

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Formigoni: anno molto positivo, potenziare ritorno alla terra da parte dei giovani

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Sani: e’ stato l’anno delle politiche agricole. Ora ripetere con piu forza per l’anno che verra’

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Mercuri: tutto quello che governo investira nel settore tornerà moltiplicato a beneficio dell’economia di tutto il paese

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Guidi: l’anno con maggiore attenzione ma in cui silenziosamente settore ha sofferto di piu

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Scanavino: bene attenzione settore ma peccato per latte e zootecnia

BILANCIO 2015 E PROSPETTIVE 2016, Verrascina: nel prossimo anno tradurre successo di expo in ricchezza per gli agricoltori

Anno 2014: 

LE INTERVISTE PER 2014-2015, Maurizio Martina: sara’ l’anno della ripresa. Buono il bilancio del 2014

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Roberto Formigoni: sara’ l’anno delle sfide

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Luca Sani: finalmente politiche di sostegno concrete per il settore

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Mario Guidi: 2014 anno da dimenticare, ma sono stati buttati dei semi importanti per il settore

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Scanavino: l’anno passato e’ stato grigio, il 2015 sara’ migliore

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Franco Verrascina: anno che si chiude in chiaro scuro

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Giorgio Mercuri: un po piu’ di ottimismo mettendo da parte la rassegnazione

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Luigi Scordamaglia: guardo il bicchiere mezzo pieno, ma cambiare, cambiare e cambiare. Svolgeremo ruolo attivo

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Ettore Iani’: ogni azienda vede il futuro con 37 euro da investire

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Giampaolo Buonfiglio: sara’ l’anno delle riforme

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Paolo Tiozzo: bilancio non positivo per la pesca

LE INTERVISTE PER IL 2014-2015, Luigi Giannini: riduzione prezzo gasolio ha salvato il settore

Anno 2013: 

L’ANNO CHE VERRA, Roberto Formigoni: made in Italy, storia italiana di successo. Ecco le cose da fare subito

L’ANNO CHE VERRA, Luca Sani: affrontare la riforma del Mipaaf riconfigurandone ruolo e funzioni

L’ANNO CHE VERRA, Paolo de Castro: piu sinergia per dare solide prospettive all’agricoltura e all’agroalimentare

L’ANNO CHE VERRA, Luigi Scordamaglia: ora tutti insieme per un deciso cambio di passo

L’ANNO CHE VERRA, Antonio Piva: basta buoni propositi, ora meno burocrazia e piu credito

Massimo Coccia: la pesca che vorrei…

Giuseppe Politi: l’anno che verra’…

Franco Verrascina: l’agricoltura tra bilancio di un anno e il futuro

Ettore Iani, una domanda al ministro: se fare agricoltura e’ figo, fare impresa nella pesca e’ da sfigati?

Massimo Gargano: l’olivicoltura italiana un triciclo…A due ruote

Giampaolo Buonfiglio: allarmante “Effetto surf” del Mipaaf con cui politica agricola continua a “Non essere”

Mario Guidi: lavorare in funzione del concetto di “New normal”

Giorgio Mercuri: ogni azienda sa quale e’ il suo “Chilometro giusto”

Giuseppe Alonzo: ricerca si traduce in sviluppo e crescita economica

Arturo Semerari: al centro garanzie di credito e assicurazioni

 

 

 

 

 




Mercati e Centri Agroalimentari 4.0 – Serpillo, UCI: cambiamento epocale, ma sta a noi cambiare in meglio

“Tutto sta cambiando e sta a noi tutti cambiare in meglio. Per gli agricoltori, i consumatori e gli operatori di filiera, tutti” il dictat del Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo, intervenuto nell’evento online di AEPI Mercati e Centri Agroalimentari 4.0.

Serpillo è pronto, come sempre, a mettere in campo tutta l’esperienza culturale e professionale maturata nell’ultradecennale impegno in UCI, denso di innumerevoli battaglie e sacrifici sempre mirati alla salvaguardia dei lavoratori e delle imprese del mondo agricolo.

“Anni durante i quali l’Agricoltura è cambiata profondamente, in meglio, e non solo per il produttore, ma anche per il consumatore e per l’intera filiera.
La crescita dell’intero settore è palpabile in termini di stili di vita, delle produzioni, gestione della logistica distributiva, conservazione, gestione e trasporto dei prodotti di filiera e i profondi cambiamenti che caratterizzano l’evoluzione delle GDO e dei mercati, oggi connotati come 4.0, sono un punto di svolta epocale. Destinato però a lasciare solchi indelebili nel nuovo scenario post Covid-19 che si va configurando”.

Serpillo, dati Istat alla mano, ha posto in evidenza alcune implicazioni per la nuova PAC che si va delineando in cui saranno investiti oltre 20 miliardi all’anno, per 6 anni, nei settori che interessano il mondo dell’agroalimentare.

“Questa quarta rivoluzione industriale che sta investendo il mondo agricolo è destinata a cambiare profondament il contesto in cui operano le imprese e le modalità di gestione interna delle imprese stesse. Oltre al modo di essere e pensare del Coltivatore, cui vengono richieste sempre più conoscenze e competenze, anche di tipo Digitale.
Il suo ruolo sta diventando sempre più di frontiera, tra l’interno e l’esterno della sua azienda. Contesti caratterizzati da sistemi a rete, con sensori e maglie di connessioni digitali e telematiche in grado di misurare ogni elemento caratterizzante le produzioni, per valutare e tenere sotto controllo efficienza, efficacia e produttività. A garanzia di profitto e qualità”.

È chiaro il messaggio del Presidente UCI: prodotti di qualità ma anche sostenibilità ambientale delle produzioni, che affianca la sostenibilità economica e sociale.

“Queste scelte faranno in modo che saremo tutti più integratori tra sistemi diversi, con filiere globalizzate ed attori in ogni dove che per interagire efficacemente dovremo riorganizzarci per interagire in modo flessibile e adattivo.
E l’Agricoltura sarà sempre meno un lavoro di braccia e sempre piùun lavoro di mente che, logicamente, richiederà sempre più cultura, competenze, impegno e compartecipazione attiva ed integrativa.
Tutto ciò porterà a prodotti sempre più salutari, sicuri e profittevoli, a beneficio, quindi, di tutti.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo – conclude il Presidente UCI – dobbiamo puntare alla capacità di operare in sinergia, non solo con enti ed istituzioni importanti come MIPAAF, ISMEA e CREA, ma anche e soprattutto con i produttori, gli operatori di filiera e dei mercati, ed i consumatori, che devono ricevere informazioni giuste, corrette e chiare”.




Fondamenti di video animazione educativa – Serpillo, UCI: strumenti nuovi ed efficaci per didattica di avanguardia – VIDEO

 

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, parla delle forti motivazioni che hanno portato UCI a voler appoggiare e a realizzare il corso “Fondamenti di Video Animazione Educativa” e quali obiettivi si pone.

Qui di seguito Agricolae pubblica il link del video: https://fb.watch/5t6TeZutt9/

Il Prof. Antonello Capra, presidente di Emi e ideatore del corso, nel video spiega in modo esaustivo a chi si rivolge l’offerta formativa.

Qui di seguito Agricolae pubblica il link del video: https://bit.ly/3uHd1BO

Nell’ultimo video si misura l’effettiva efficacia attraverso la crescita professionale di chi vi ha partecipato. Ecco le competenze acquisite e i benefici tratti da coloro che stanno prendendo parte a questa prima edizione.

Qui di seguito Agricolae pubblica il link del video: https://bit.ly/3ohvC4T




Risorse agroalimentare – Serpillo, UCI: segnale incoraggiante, ma occorre una politica più decisionale e assertiva

“Segnale incoraggiante e decisione più che attesa, quella di incrementare le risorse dell’agricoltura” per il Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo.

“L’agroalimentare italiano è l’unico settore in salute in grado di incrementare l’occupazione e far ripartire il treno dello sviluppo economico con un forte impulso al sistema del Green.
Ma occorre una visione politica e un’azione vigorosa e coordinata capace di incidere capillarmente anche sulle aree più fragili come la riqualificazione delle zone interne, l’attenzione alle aree soggette al dissesto idrogeologico e il contrasto ai cambiamenti climatici, oggi sempre più insistenti.

Questa è la strategia su cui – continua il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani – una politica decisionale e assertiva può avviare la transizione ecologica. Questa l’impostazione più efficace per far sì che la leva della ripresa nel mondo produzione agricola favorisca in tempi utili la sostenibilità ambientale.

E la chiave di volta è quella di imprimere su tutti gli operatori del settore forti stimoli e un’adeguata incentivazione per essere pronti e competitivi nel momento in cui si riaprirà l’Ho.re.ca. e si riattiveranno i canali di esportazione nel mercato mondiale”.

Conclude Serpillo: “Questa è la strada da percorrere, che va perseguita in modo più convinto ed efficace, agendo con fermezza sul sistema burocratico che ostacola l’incentivazione allo sviluppo. Le ingenti risorse vanno accompagnate da un’azione snella e performante della pubblica amministrazione.
Perché, finora, le contrapposizioni interne alle istituzioni sembrano indebolire le pur cospicue risorse e gli strumenti straordinari che si vogliono mettere in campo”.




Per un pianeta in salute – Serpillo, UCI: imprescindibile rapporto tra cibo e ambiente. E noi andiamo nella direzione sbagliata

Diversi e tutti di grande attualità i temi toccati dal Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo, intervenuto ieri alla Tavola rotonda “Per un pianeta in salute”.

“È un obiettivo ambito già dagli anni ‘80, attraverso iniziative di sviluppo sostenibile dell’ONU e prima ancora con le grandi manifestazioni di aiuto come il Live AID del 1985, quando si credeva di poter affrontare le esigenze mondiali da “battitori liberi” anziché in modo sistemico e globale. Ma il mondo comunicava in modo diverso, l’informazione non era ancora digitale e meno ancora globalizzata.

Dalla globalizzazione è emersa la stretta connessione tra cibo e ambiente, che ha evidenziato come la salute del pianeta dipenda da molti fattori, ma tutti legati al cibo e che possono essere sintetizzati in un solo concetto: economia circolare”. Ed essendo il cibo la chiave di accesso per comprendere e gestire le dinamiche produttive, viene da sé che tutto questo debba necessariamente essere parte integrante della politica”.

Mario Serpillo evidenzia come l’attuale disparità di risorse e l’accesso limitato al cibo inducano l’uomo ad incidere sull’equilibrio naturale, come le migrazoni, con il loro terribile tributo di vite, che sono fenomeni provocati sicuramente da diversi fattori, ma il primo di essi è sempre lo stesso: l’accesso al cibo.

“Le disparità del mondo rappresentano il fallimento totale delle politiche degli ultimi 20 anni. E il Mediterraneo ne è la prova più evidente. In quest’area l’Italia avrebbe potuto tranquillamente esercitare la propria leadership naturale nel “mare nostrum” come arbitro della situazione ma la miopia di Bruxelles unita ad altri interessi purtroppo hanno avuto la meglio.

L’Unione Coltivatori Italiani ha costituito la Confederazione per il Mediterraneo con l’intento di implementare, valorizzare e promuovere la diffusione dell’agricoltura e della pesca sostenibili, in un rapporto di cooperazione economica, orientata alla “qualità” nel contesto del Mediterraneo. E il tutto nella più assoluta trasparenza. L’impegno è grande e occorre una condivisione di pensiero e una sinergia totale, a partire dalle reti universitarie fino ai centri di ricerca e alle istituzioni territoriali come realtà delle Regioni che si affacciano sul Mediterraneo. In sostanza è un importante contributo in termini di civiltà del cibo, capacità professionale, know how e tradizioni legate alle eccellenze dei territori e allo sviluppo ecosostenibile inquadrato in una visione strategica”.

Il Presidente UCI ha toccato il tema di come sia ancora un miraggio quello della produzione di cibo sostenibile in molte zone nel mondo, al climate change che rende la fascia temperata sempre più arida o l’inquinamento da microplastiche che avvelena gli oceani mentre il neo-imperialismo sta riempiendo l’Africa di strade e maestranze privando le popolazioni locali dei loro diritti fondamentali.

“Il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza che ci permetterebbe di risalire la china, sia dal punto di vista della sostenibilità sociale che da quella ambientale, deve essere tradotta in “investimento culturale” per una sostenibilità che possa essere capita, sentita e attuata soprattutto dalle nuove generazioni. È un’occasione unica e straordinaria. Cerchiamo di non perderla”.

Agricolae, di seguito, pubblica il link dell’intervista completa: https://www.youtube.com/watch?v=_dvddJU9UqI




Riforma PAC – Serpillo, UCI: il Green seduce, ma esistono criticità sistemiche a monte, occorre un’ottica di governo più globale

È indiscutibile la contraddizione legata alla ripartizione di fondi nella riforma PAC secondo il Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo.

“È disarmonico soltanto il pensiero di penalizzare un settore chiave, una leva strategica fondamentale per la ripresa del nostro Paese che vale 522 miliardi dell’economia nazionale.

Bisognerebbe valutare quali possano essere le possibilità di nuove fonti e forme di finanziamento. E sarebbero da considerare in un’ottica di governo più globale che sia in grado di coprire le varie esigenze del complesso mondo dell’agricoltura”.

Continua Serpillo: “Oggi siamo qui a disquisire sul fotovoltaico, ma il settore della pesca continua ad essere in crisi non da ieri, ma dall’altro ieri. Per non (ri)parlare del tema delle microplastiche oppure quello dello ‘spreco’ di cibo in un mondo dove a livello globale ‘sprechiamo’ 121 chilogrammi di cibo a testa ogni anno, mentre sul pianeta quasi 700 milioni di persone soffrono la fame.

Il mondo dell’agroalimentare vive sulla propria pelle, ormai da troppo tempo, una criticità sistemica che si chiama “abbandono di terre”, “disoccupazione”, “sfruttamento dell’uomo sull’uomo”, “dissesto idrogeologico”, “impoverimento e spopolamento di aree”.
Sono questi i temi che vanno coniugati con il rilancio di un’agricoltura sostenibile e di un’economia circolare. Un’agricoltura che sia veramente 4.0, supportata dalla digitalizzazione e che prenda a cuore il tema della mobilità sostenibile per abbattere quelle che sono le forme superate e altamente inquinanti dei trasporti.

È miope – conclude il Presidente UCI – chi sostiene che l’economia italiana cresca grazie all’industria e non all’agricoltura, perché sono convinto che la reale crescita economica di un Paese avviene solo grazie ad un equilibrio sistemico tra i vari settori economici, incluso quello della sostenibilità e della solidarietà”.




Tavolo Nazionale Partenariato – Serpillo, UCI: pronti a vincere nuove sfide. E in fretta. Gli agricoltori hanno bisogno di certezze

L’Unione Coltivatori Italiani presente all’incontro di insediamento del Tavolo Nazionale di Partenariato presenziato dal Ministro Patuanelli per la costruzione del Piano Strategico Nazionale della futura Politica Agricola Comune.

“Tavolo perfettamente in linea con i nostri obiettivi e con i medesimi intenti del nostro operato sul territorio”.

Queste le parole di Mario Serpillo, Presidente Nazionale UCI, alla conclusione dell’incontro.

“L’UCI saprà garantire il proprio contributo al fine di costituire un nuovo Piano Strategico Nazionale attraverso il confronto continuo e il lavoro di sinergia con il MIPAAF.
Auspico che nella prossima Conferenza delle Regioni si possa procedere velocemente nella scelta dei criteri di assegnazione per la ripartizione delle risorse nel biennio 2021-22 perché gli agricoltori hanno necessità di certezze operative e anche grazie al NextGenerationEU potremo raccogliere, insieme alle risorse della PAC, nuove sfide per il settore agricolo”.

Continua Serpillo: “L’area tecnica nazionale dell’Unione Coltivatori Italiani delinea, rispetto al passato, alcune differenze sostanziali: il primo elemento di novità riguarda l’introduzione di un unico strumento di programmazione per entrambi i pilastri (Piano Strategico della PAC), che include i pagamenti diretti, gli interventi settoriali delle OCM e lo sviluppo rurale.

La seconda discontinuità prevede un unico Piano Strategico per tutto il territorio nazionale: ciò ha un impatto importante sulla politica di sviluppo rurale che, in Italia, è costituzionalmente basata su un sistema incardinato in programmi regionali che, per la prima volta, dovranno coordinarsi con gli interventi nazionali all’interno di una medesima cornice programmatoria e di monitoraggio strategico.

Altro elemento di rottura è il cosiddetto New Delivery model, che prevede un rafforzamento dell’orientamento ai risultati della PAC, nonché nuovi meccanismi di verifica dell’efficacia attuativa degli Stati membri, quali la Performance Clearance e la Performance Review”.

Conclude Serpillo: “Dalla prossima programmazione non si correrà più il “rischio disimpegno” a livello regionale, poiché il target di monitoraggio sarà a livello nazionale. Altro tema impattante è l’architettura verde: ci sono ancora questioni aperte su quanto dedicare agli ecoschemi (misure obbligatorie per lo Stato, ma facoltative per gli agricoltori)”.




7° Censimento Agricoltura iItaliana – Serpillo, UCI: “Strumento sostanziale a disposizione dei produttori italiani”

“Con forte spirito professionale ci siamo messi a disposizione dei produttori italiani attraverso il CAA Agriservizi per portare avanti l’attività censuaria, oggi più delicata del solito visto il momento storico che stiamo vivendo”.

Così il Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo, sull’avvio della raccolta dati per il 7° Censimento Generale dell’Ggricoltura Italiana, l’ultimo a cadenza decennale. Strumento conoscitivo che sarà destinato ad essere sostituito da un futuro censimento di tipo permanente.

“Il ruolo che ci è stato attribuito riconosce i grandi passi avanti compiuti dalle nostre strutture grazie all’impegno dei nostri operatori. È evidente che i tempi e le modalità delle rilevazioni dovranno essere previamente concordati dai rilevatori del CAA Agriservizi con gli agricoltori.
Sono certo che nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, si saprà raccogliere un’alta qualità dei dati statistici”.

Il 7° Censimento Generale dell’Agricoltura rileva le principali caratteristiche strutturali delle aziende agricole a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale.
I dati raccolti consentiranno di produrre un quadro informativo statistico dettagliato su una molteplicità di fenomeni agricoli, di sviluppo rurale e di sostenibilità ambientale.
Una rilevazione preziosa per la nostra agricoltura, con un ruolo centrale affidato da ISTAT ai Centri di Assistenza Agricola che, grazie ad un provvedimento del Ministero, di concerto con Agea, hanno potuto avviare la raccolta dei dati delle entità oggetto di censimento, siano esse persone fisiche o giuridiche, operazione da svolgere entro il 30 giugno.

Le principali novità di questo anno riguardano il questionario in formato esclusivamente digitale ed il ruolo dei Centri di Assistenza Agricola (CAA) nella Rete di rilevazione.

I rilevatori delle sedi del CAA Agriservizi potranno, insieme ai produttori, assistere gli agricoltori nella compilazione delle interviste affidate dall’Istat, fornendo informazioni relative a:

– notizie anagrafiche sul conduttore;
– notizie generali sull azienda;
– utilizzazione dei terreni;
– consistenza degli allevamenti;
– etodi di gestione degli allevamenti;
– attività connesse e notizie sul capo azienda;
– manodopera aziendale;
– commercializzazione e altre informazioni quali ad esempio gli effetti del Covid sulle imprese.

I rilevatori del CAA Agriservizi, muniti di tesserino di riconoscimento, contatteranno le aziende secondo un elenco attribuito da ISTAT, per fissare un appuntamento presso la sede del CAA e aiuteranno gli agricoltori nella compilazione e la presentazione del questionario.

Per informazioni e assistenza, è possibile rivolgersi alla sede del Caa Agriservizi
www.caaagriservizi.it




Esternalizzazione – Serpillo, UCI: “Di fronte a una scelta per non perdere terreno. In tutti i sensi”.

 

“L’esternalizzazione odierna è dovuta soprattutto ad una questione di mancato bilanciamento dei costi produttivi, lasciati tutti in capo alle aziende agricole. Lo squilibrio rischia di favorire il ricorso a pratiche deprecabili e che vanno estirpate, quali lo sfruttamento della manodopera straniera con logiche di semiclandestinità, fatto che rende i lavoratori “invisibili” e privi di qualsiasi diritto sostanziale”.

Queste le parole del Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo, sulla questione dell’esternalizzazione.

“È una questione di sostanziale importanza per il settore agricolo, che invece merita scelte di governo tempestive, trasparenti e soprattutto chiare ed in grado di stabilire con quali condizioni ci si possa rivolgere alle varie componenti del processo produttivo per garantire la salvaguardia delle tradizioni importanti del nostro agroalimentare.

Manca, in questo momento, la capacità di rendere finanziariamente sostenibili le condizioni produttive, fattispecie che consentirebbe di riconoscere l’importanza del fattore immigrazione nei processi economici e civili del nostro Paese e di legittimare chi offre il proprio lavoro per la nostra economia, anziché sfruttarlo.

Il “tema cibo” sta diventando sempre più drammaticamente “emergenza primaria”, sia per i cambiamenti climatici che per le desertificazioni accelerate, e questo ci pone davanti a una scelta. Quella di avere un’agricoltura produttiva ed efficiente in grado di esportare e tutelare le nostre tradizioni e che abbia un peso economico rilevante nei mercati internazionali, oppure quella di un’agricoltura alla resa totale. Quella destinata a perdere terreno in una competizione impari con le economie moderne super performanti e sempre alla ricerca della perfezione nel soddisfare una domanda alimentare che, tra l’altro, è in fase decrescente”.

Oggi produciamo meno e sentiamo aleggiare nell’aria parole come “corridoi verdi” oppure “acquistare dall’estero” merci che potremmo tranquillamente produrre in Italia. E la qualità superiore che ci viene sistematicamente riconosciuta farebbe da contrappasso ai costi di produzione più alti.

Per il Presidente UCI il contoterzismo deriva da una  questione di dotazione di parco macchine ed è funzionale al settore produttivo.

“Il costo delle macchine agricole è molto elevato e bisognerebbe dotare di idonei strumenti finanziari almeno le imprese agricole che svolgono tale attività a livelli imprenditoriali, contestualizzando il processo all’interno di una programmazione economica di impresa efficace”.

Conclude Serpillo: “È questa l’Italia a cui dobbiamo tendere se vogliamo tornare ad avere un’economia sana e in piena legalità. In fondo si tratta soltanto di saper vivere”.




Controlli alimenti – Serpillo, UCI: Governo si adoperi con massima urgenza per evitare vuoto normativo da far west

“Auspico che il governo si determini con tempestività per rimediare alla svista che è stata fatta nella pubblicazione del Decreto sui controlli alimentari, che abroga l’art 5 della legge 283 del 1967”.

Così il Presidente Nazionale UCI, Mario Serpillo, in merito al vulnus legislativo che dal prossimo 26 marzo prevede che chi commercerà alimenti avariati, con parassiti o additivi nocivi fuorilegge, non sarà più persegubile penalmente.

“Bisogna ora agire più rapidamente possibile per evitare che si vada a creare un vuoto normativo da far west”.




Nutriscore – Serpillo, UCI: “Umiliazione esecrabile alla dignità delle istituzioni”

 

“Vicenda gravissima, ma ormai questa stagione ci ha abituati a ribaltamenti di fronte inattesi e drammatici!”.

Durissimo il Presidente UCI, Mario Serpillo sull’entrata a gamba tesa di Ricciardi nel mondo dell’agroalimentare.

“In questo caso gli scienziati giocano a fare i politici e così facendo contrabbandano il valore della “verità scientifica” con gli interessi e le logiche delle lobby e con le dinamiche politiche legate a interessi che esulano fortemente dall’obiettivo della salute pubblica, della trasparenza e della lealtà nei confronti del consumatore.

Scopriamo oggi l’angoscia di essere strumento di verità relative e commerciali ma soprattutto di interessi di lobby globali estremamente potenti in grado di distorcere qualsiasi cosa orientando e piegando ai loro interessi l’opinione pubblica.

Ribadiamo – continua Serpillo – che l’autorità mondiale dell’OMS e quella europea delle politiche relative alla sicurezza alimentare, con questa vicenda rischia di essere messa fortemente in discussione. Spero che l’accaduto vada non soltanto al vaglio delle autorità scientifiche ma anche di quelle giudiziarie, considerando gli effetti negativi di questa vicenda sull’opinione pubblica, sugli interessi e sulla salute dei cittadini. Di certo non si potrà chiudere con un episodio giornalistico o un passaggio di cronaca dal quale non scaturisca un’inchiesta e un atto di responsabilità nazionale ed europea.

Il popolo italiano è stanco delle solite dinamiche poco chiare e oggi pretende comportamenti coerenti con i provvedimenti che determinano la tenuta della credibilità istituzionale, e questo vale per tutti i campi.

Vale per la vicenda di AstraZeneca, dove le autorizzazioni ai vaccini vengono date da autorità sovranazionali, oltreché nazionali, che avrebbero il compito di prevenire i fenomeni gravissimi di questi giorni e vale, allo stesso modo, anche per l’episodio, che ci ha lasciati basiti, di un carico di rifiuti speciali di amianto, “trasferito” in Sardegna nel silenzio più assoluto. E non si è speso un articolo per giustificare o chiarire quale fosse l’atteggiamento delle istituzioni pubbliche. Soltanto per dare all’opinione pubblica, al popolo sardo, un minimo di riscontro istituzionale anzi, forse un minino di riguardo alla dignità dei cittadini”.

Le istituzioni – conclude Serpillo – anche se impegnate su altri fronti non possono esimersi, dal dare dimostrazione di responsabilità istituzionale su quello che è avvenuto, in un silenzio assordante”.




Avanguardia didattica: “Start” per il primo Corso professionale in “Fondamenti di video animazione educativa”

È il secondo Progetto di successo, dopo il Festival internazionale dell’Animazione Educativa “School in Motion”, messo a punto dall’Associazione non profit EMI-Educazione Multimediale Innovativa in partnership con UCI-Unione Coltivatori Italiani ed organizzato dall’Ente di formazione ANAPIA, con il riconoscimento del MIUR.
Ieri, dunque, lo start del primo laboratorio sperimentale su scala nazionale, destinato ai Docenti e finalizzato alla realizzazione di prodotti audiovisivi animati, a valenza educativa, non complessi. Dinanzi ad una nutrita e attenta platea di professionisti della Scuola, si è svolta online la prima lezione di sceneggiatura e analisi del testo filmico.
Il Corso ha una durata totale di 100 ore, è strutturato in videoconferenze in modalità sia sincrona che asincrona, sulla base di 2 appuntamenti settimanali; è interamente pagabile con la Carta del Docente, usufruendo anche delle Borse di Studio offerte dall’Ente promotore. Si concluderà a Luglio, con il rilascio agli iscritti del Certificato delle Competenze (D.L. n°13 del 16.01.2013) e la produzione individuale di un cortometraggio a scopo educativo, utilizzabile nelle classi.

“Ho appoggiato e voluto fortemente la realizzazione di questo Corso, per fornire un supporto alla classe docente in un periodo storico molto difficile e nuovi stimoli alle generazioni di studenti che costituiranno i pilastri del nostro futuro. Direzione decisa e imprescindibile oggi, per potenziare i sistemi di apprendimento nella Società di domani” le parole del Presidente Nazionale dell’UCI, Mario Serpillo.

“Servono nuovi stimoli nella didattica e, di conseguenza, nuovi strumenti che siano efficaci, immediati e al passo con i tempi” afferma il Prof. Antonello Capra, Presidente di EMI e ideatore di questo secondo progetto di avanguardia didattica.
“Attraverso la video animazione – prosegue il Prof. Capra – si potrà potenziare il mondo della Scuola, rivitalizzando l’interazione tra il corpo docente e gli alunni. La video animazione non è di per sé un facilitatore di apprendimento: lo diventa nel momento in cui si conosce correttamente la grammatica che è alla base di questo linguaggio.
L’animazione non è, come spesso si pensa, un linguaggio esclusivo per l’infanzia, ma un linguaggio per tutte le età: pensiamo all’uso saggio che se ne è fatto all’interno di trasmissioni televisive come Quark e agli importanti contributi del maestro Bozzetto; questi casi hanno dimostrato un altissimo potenziale comunicativo che può essere sfruttato validamente anche all’interno delle Scuole.
Come docenti, abbiamo l’opportunità di comunicare in maniera diversa, più ricca e direi più inclusiva all’interno delle aule scolastiche. Fondamenti di video animazione educativa, pertanto, è un Corso che vuole offrire agli insegnanti un’opportunità nuova: apprendere sia la teoria che la pratica per poter progettare, e chiaramente realizzare, animazioni per la didattica, con lo scopo di rendere il lavoro all’interno delle classi più personalizzato, più inclusivo e mirato anche ai bisogni educativi speciali”.

Allora, avanti tutta e un augurio speciale dalla redazione di Agricolae per questa nuova avventura.




Governo, Serpillo, UCI: auguri a Patuanelli, certi che potrà dare ‘Primaria’ importanza al comparto

“Auspichiamo buon lavoro al neo ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, fiduciosi che possa portare a termine – a fronte anche della precedente esperienza al Ministero dello Sviluppo economico – le importanti sfide che si trovano ad affrontare l’agricoltura e l’agroalimentare italiano in questo particolare momento storico”.

Così il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani-UCI, Mario Serpillo, nel dare il benvenuto al neo ministro Mipaaf Stefano Patuanelli.

“È bene ricordare che le sfide da affrontare non riguardano solo quelle generate dall’emergenza pandemica in termini economici e sociali, ma anche quei problemi strutturali e atavici che condannano da sempre il settore ‘Primario’ per definizione ad essere trattato come un comparto marginale e non di prima rilevanza. Spesso scordandosi che rappresentano un quarto del Pil nazionale senza considerare le economie che da esso dipendono, dall’industria del packaging a quella dei trasporti”, prosegue Serpillo.

“Siamo certi che lei, ministro, saprà dare Primaria importanza al comparto”.




Primo Corso per docenti: “Fondamenti di Video Animazione Educativa” Serpillo-Capra: “Nuova opportunità per allinearsi con i tempi”

“È la decisa direzione verso il futuro dei giovani il motivo per cui l’UCI, attraverso il nostre Ente di formazione ANAPIA e l’Istituto Cartesio, siamo main sponsor del primo Corso per creare video animazioni a scopo educativo”.

Così, a Radio UCI, il Presidente Nazionale di UCI ed ANAPIA, Mario Serpillo.

“Le nuove generazioni, soprattutto in questo momento, hanno bisogno di una forte carica motivazionale che dia loro nuovi stimoli e molta voglia di conoscenza. Ma per fare questo è fondamentale rendere più efficienti e potenziare i sistemi di apprendimento nel mondo della didattica, affinché gli insegnanti abbiano i giusti strumenti per fare al meglio il proprio lavoro.
Siamo sicuri che, attraverso la videoanimazione, si possa vivacizzare il mondo della Scuola e rivitalizzare il dialogo tra il corpo docente e gli alunni, in modo da concretizzare un progetto di grande utilità per la Società futura”.

L’ideatore del progetto e Presidente di EMI-Educazione Multimediale Innovativa, il prof. Antonello Capra, aggiunge: “L’animazione è un linguaggio in grado di rendere semplice anche la trattazione di argomenti complessi ed è un modo di comunicare estremamente creativo e dinamico. Qualsiasi insegnante sa quanto queste componenti siano importanti nella didattica”.

Continua il prof. Capra: “L’animazione non è di per sé un facilitatore di apprendimento, ma lo diventa nel momento in cui si conosce correttamente la grammatica alla base di questo linguaggio che, sia nei programmi televisivi che in rete, sta dimostrando un altissimo potenziale comunicativo.

Credo sia il momento – conclude il prof. Capra – di cogliere una nuova opportunità per allinearsi con i tempi. L’opportunità di apprendere sia la teoria che la pratica per poter progettare e realizzare animazioni per una didattica più personalizzata e più inclusiva, anche per i bisogni educativi speciali”.




Canapa industriale al Tavolo Mipaaf: Serpillo, UCI: “Nuove prospettive per i giovani: il nostro impegno è premiato”

Ieri, l’Italia, alla presenza del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, ha istituzionalizzato la filiera della canapa industriale.

“Un traguardo raggiunto che riconosce il grande impegno e la forte determinazione che abbiamo condiviso e sostenuto per molto tempo attraverso ANCICA” – così Mario Serpillo, Presidente Nazionale UCI, all’insediamento formale del Tavolo della filiera della canapa industriale.

“La strada è sicuramente quella giusta – conclude Serpillo – quella dello sviluppo delle filiere in grado di apportare contributi significativi ai territori, implementando l’occupazione e producendo business nuovi e sostenibili. Le armi vincenti della canapa sono proprio l’ecosostenibilità e la pluralità degli utilizzi a cui si presta. Due “plus valori” importantissimi che faranno sì che l’agricoltura italiana, a tutto tondo, possa trarne grandi vantaggi anche da un punto di vista economico”.

Il Presidente di ANCICA, Antonino Chiaramonte, “Il risultato ottenuto, grazie a un lungo lavoro di sinergia con UCI Nazionale, è l’inizio di un percorso che fornirà un importante incremento al settore dell’agricoltura. Il mondo dei produttori di canapa adesso, finalmente, ha un interlocutore diretto. Siamo pronti a dare il nostro contributo per lavorare su un piano di settore che possa incentivare la produzione, sostenendo la ricerca e l’innovazione tecnologica e rafforzando le politiche di filiera”.