Masaf, al via il 1° tavolo ex ministri agricoltura. VIDEOINTERVISTE DI: Lollobrigida, Zaia, De Castro, Patuanelli, Bellanova, De Girolamo, Alemanno, Martina, Pecoraro Scanio, Saverio Romano, Alfredo Diana, Catania, Poli Bortone

Si è svolto oggi, convocato dal ministro Francesco Lollobrigida, il primo tavolo di confronto con i ministri che negli ultimi trenta anni hanno amministrato il dicastero delle politiche agricole. Un confronto per analizzare, attraverso l’esperienza maturata negli anni di governo, le priorità del mondo agricolo e l’asset nazionale a cui tutti hanno lavorato.

Di seguito gli interventi: 

Agroalimentare, Lollobrigida: Tanti spunti dai miei colleghi. I governi cambiano, ma devono rimanere dei punti di convergenza. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Lollobrigida: Obiettivi strategici per rendere più forte la Nazione

Agroalimentare, Zaia: emergenza per Italian Sounding vale 120 miliardi, Attenzione a sostenibilità e sovranità alimentare. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Zaia: Affidare ai giovani terre del demanio pubblico da coltivare. Tema della formazione è fondamentale. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, De Castro: riforma Ig, possibile chiusura a settembre/ottobre. Centrale sostenere agricoltori su transizione. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Patuanelli: apprezzamento per la postura Governo su temi agricoli. Scongiurare problematiche su gestione processi produttivi. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Bellanova: ora sostenere produzioni agricole, Made in Italy e reddito produttori. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, De Girolamo: Bene incontro tra ex ministri per fare sistema su agricoltura. Governo deve mostrare muscoli in Ue. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Alemanno: priorità sia difesa del suolo e lotta a italian sounding per difesa made in Italy. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Martina: bene iniziativa Lollobrigida su riunione ex ministri, uniti per rafforzare strategie. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Pecoraro Scanio: Italia modello alternativo ad agricoltura iper industrializzata. No a Ogm e cibo standardizzato. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Saverio Romano: agricoltura è traversale, unisce e non divide, un mondo che va difeso. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Alfredo Diana: periodo storico difficile, bene riflessioni su bilancio alimentare. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Catania: lavorare su legge consumo suolo e cambiamenti climatici. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Poli Bortone: Vorrei che la sovranità alimentare fosse inserita in Costituzione. VIDEOINTERVISTA

 

 

 

 

 




Coldiretti, Meloni: sovranità alimentare cruciale nel nuovo governo. Tutti gli INTERVENTI: Prandini, Gesmundo, Tajani, Patuanelli, Centinaio, De Castro, Alemanno, Pecoraro Scanio, Scordamaglia, Fontana, Martina

C’è tutto il mondo della Politica e delle imprese alla seconda giornata del Villaggio contadino della Coldiretti di Milano. Obiettivo è fare il punto sulle criticità che sta vivendo in questo momento l’agroalimentare già guardando alle soluzioni per un ‘Italia del domani. Basata sull’economia reale e sul lavoro della terra, occupazione e imprese. E per dire no, con una petizione firmata anche da Giorgia Meloni presente all’evento, al cibo sintetico. Tutto a suon di “a mano a mano” di Rino Gaetano, usato anche da Fratelli d’Italia in piazza.

Coldiretti, Meloni: Agroalimentare nel nuovo piano industriale del Paese su cui stiamo lavorando. Sovranità alimentare tema centrale. Populisti? semplicemente lucidi

Coldiretti, Tajani: Finanza sostenga economia reale, non il contrario. No distruggere Agroalimentare, rivedere Pac

Coldiretti, Prandini: Abbiamo un nemico in Ue, si chiama Timmermans. Difendere Made in Italy da cibo sintetico, siamo i più sostenibili ma Ue penalizza produzioni

Coldiretti, Gesmundo: Assurda direttiva emissioni Timmermans, sostenuto da pseudo ambientalisti e GreenPeace. Così chiudono stalle in Ue e si importa col Mercosur

Coldiretti, Gesmundo: Cibo sintetico nella mani di venti persone, già proprietari di comunicazione e medicina. Vengono spesi miliardi per occultare il problema

Coldiretti, Philip Morris: grazie ad accordo con Coldiretti il più grande impianto di questo secolo. Pesiamo mezzo punto Pil e diamo lavoro a 38mila persone

Coldiretti, Patuanelli: Cibo sintetico non è risposta. Rischio per la democrazia, si concentra nelle mani di poche multinazionali

Coldiretti, Centinaio: castello Nutriscore sta crollando e fondatore sempre più nervoso. Proseguire lavoro di squadra in Ue

Coldiretti, Scordamaglia: ci sia reciprocità con altri Paesi. Confronto sia sui numeri, non su semplificazioni ideologiche

Coldiretti, Pecoraro Scanio: Timmermans si dimetta. Alemanno: Ue decida se stare con i popoli o con Multinazionali

Coldiretti, De Castro: ci batteremo contro chi dice che agricoltura inquina come una ciminiera

Coldiretti, Fontana: essenziale intervenire contro siccità. Incrementare investimenti in agricoltura per essere indipendenti

Coldiretti, Martina: grazie per leadership che svolge a tutela agricoltura e cibo sano in tavola

Elezioni, Aldo Mattia, Coldiretti, alla Camera con Fratelli d’Italia

Era già stato scritto:

Coldiretti, Prandini e Salvini lanciano da Milano il Ministero della Sovranità Agroalimentare. VIDEOINTERVISTE E INTERVENTI




Agrifood Tech. Innovazione, ricerca e formazione per sviluppare il settore agroalimentare. TUTTI GLI INTERVENTI E LE VIDEOINTERVISTE

Innovazione, ricerca, digitale, blockchain, formazione. Questi alcuni dei molti temi affrontati oggi in occasione del convegno Agrifood Tech 5.0 Summit, organizzato a Roma da The Innovation Group.

Dunque l’innovazione digitale e la sostenibilità del settore agricolo al centro dell’evento che ha messo a confronto Organizzazioni, Istituzioni e Aziende, alla luce degli attuali scenari geopolitici e delle sfide in campo nazionale ed europeo, dal Pnrr alla Pac fino al Farm to Fork e al Green Deal.

Di seguito tutti gli interventi:

Agrifood tech 5.0, Patuanelli: Dobbiamo impegnarci nella sfida dell’innovazione per salto di qualità settore agroalimentare

Agrifood Tech, Giansanti: Promuovere la cultura digitale tra gli agricoltori e investire su infrastrutture

Agrifood Tech, Prandini: Puntare su cisgenetica, Tea e blockchain per sviluppare sistemi agricoli. VIDEOINTERVISTA

Agrifood Tech, Mercuri: Accelerare su innovazione tecnologica, ricerca e formazione. VIDEOINTERVISTA

Agrifood Tech, Vaccari (Crea): obiettivo economic self security, reagire alle crisi mondiali per garantire funzionamento filiere produttive. VIDEOINTERVISTA

L’innovazione in agricoltura e la guerra. Vaccari, Crea: L’obiettivo della economic self-security

Agrifood tech, Frascarelli (Ismea): oggi bandiera italiana sui prodotti non basta più, il consumatore vuole informazioni

Agrifood tech, Pagliardini (Agea): La nuova Pac sposta il baricentro dell’erogazione dalla conformità alla performance

Agrifood Tech, Vacondio: Diventare più produttivi e creare valore aggredendo mercati esteri. VIDEOINTERVISTA

Agrifood tech, Ferrari (Italmopa): innovare attraverso la tecnologia, granoduro.net e granoscan strumenti per aiutare gli agricoltori

 

Agrifood Tech, Carrozza (CNR): Concentrare le conoscenze nell’ambito della genetica e del biotech

Agrifood Tech, Martina (Fao): Puntare su tecnologia e digitale per evolvere i sistemi agricoli

 

 

 




Architettura verde e Pac, Mipaaf. Dalla tutela ambientale alla sostenibilità fino al reddito agricolo. Tutti gli interventi: Patuanelli, Cingolani, Orlando, Vallardi, Martina e Ismea

Architettura verde, cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente. Ma anche ricerca e innovazione, elementi imprescindibili per far fronte alle urgenti sfide europee e globali.

Questi i principali temi emersi alla Tenuta presidenziale di Castelporziano dove, presso il Salone dei trofei, si è svolto il convegno organizzato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali “L’architettura verde nell’ambito della nuova Politica Agricola Comune”.

Al centro dell’incontro, dunque, i profili verdi introdotti dalla nuova PAC con il modello di “architettura verde” a favore del clima e dell’ambiente ed il confronto sulle prospettive di sviluppo garantite dai finanziamenti europei al mondo dell’agricoltura e dell’ambiente, con i relativi percorsi per superare le eventuali criticità sulla strada verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Di seguito tutti gli interventi:

Architettura verde, Patuanelli: Pac cambiamento radicale, nove obiettivi da raggiungere

Architettura verde, Patuanelli: Ecoschemi fondamentali per sostenere la transizione. VIDEOINTERVISTA

Architettura verde, Cingolani: Dobbiamo intervenire sul clima salvaguardando la sostenibilità sociale

Architettura verde, Orlando: L’agricoltura è un’opportunità di crescita per il paese

Architettura verde, Vallardi: gestire meglio l’acqua per rispondere ai cambiamenti climatici

Architettura verde, Martina (FAO): Dobbiamo evitare il “divorzio” tra agricoltura, ambiente e alimentazione

Architettura Verde, Ismea: PAC grande opportunità per coniugare dimensione economica, ambientale e sociale. Le slide




Architettura verde, Martina (FAO): Dobbiamo evitare il “divorzio” tra agricoltura, ambiente e alimentazione

“Dobbiamo assumerci la responsabilità di creare una strategia aderente ai dettami europei, consapevoli di dover evitare i “divorzi” tra agricoltura e ambiente e tra agricoltura e alimentazione. Siamo concentrati sul miglioramento della produzione e la sostenibilità attraverso l’innovazione, la tecnologia, i dati e infine il capitale umano: servono elementi di professionalità per sfruttare queste occasioni. Abbiamo 4 parole d’ordine: diversificazione, connessione, distintività, integrazione”.

Così Maurizio Martina, vice direttore generale della FAO, in occasione dell’evento “L’architettura verde nell’ambiente nella nuova Politica Agricola Comunitaria”, tenutosi alla tenuta presidenziale di Castelporziano.




Forum Coldiretti, dalla carne sintetica ai consumi fino al Nutriscore. Dall’energia al Big data e innovazione. Tutti gli interventi della prima giornata

Al via oggi a Roma, a Villa Miani, il Forum Coldiretti sull’agricoltura e sull’alimentazione. Molti i temi affrontati: dalla Carne sintetica (ribattezzata Frankestein meat) alla Dieta unica che qualche multinazionale vorrebbe imporre, fino al Nutriscore. Ma anche il tema della tracciabilità, della blockchain e del 5G, agricoltura di precisione e il grande tema – ancora poco sentito in Italia – del Big data dell’agricoltura, conditio sine qua non perché gli agricoltori possano ‘rinnovarsi’ all’insegna della sostenibilità e del rilancio economico.

Qui di seguito AGRICOLAE riporta tutti gli interventi della prima giornata del Forum:

Forum Agricoltura, Prandini: Cibo sintetico inquina più di quello tradizionale e non conosciamo le conseguenze per la salute. VIDEOINTERVISTA

Coldiretti, Prandini: tracciabilita si traduce in valore economico. Dati e innovazione accompagnino sostenibilità

Forum Agricoltura, Prandini: Nutriscore e cibo sintetico vanno di pari passo. Sostenibilità strumentalizzata per interessi economici

Forum Agricoltura, Gesmundo: Dietro carne sintetica interessi giganteschi da multinazionali. No a dieta unica valida per tutti

Forum Agricoltura, Niola: Cibo sintetico privo di identità. Assurdo rinunciare a storia, tradizione e cultura del Made in Italy

Coldiretti, Speranza: Chi fa buona agricoltura fa buona salute, in Europa puntiamo sulla dieta mediterranea

Coldiretti, De Castro: scontro tra culture ma consumatori non vogliono dieta unica calata dall’alto. Carne sintetica fa paura. VIDEOINTERVISTA

Forum Agricoltura, Weber (Divulga): In Italia c’è forte resistenza di fronte alla carne sintetica, percepita come innaturale

Coldiretti, Petrini (Slow Food): no alla transizione ecologica governata dalla tecnocrazia, serve rispetto per i produttori

Forum Agricoltura, Centinaio: Tutelare Made in Italy, zootecnia non è male del paese

Coldiretti, Tremonti: assolutamente fondamentale che ogni paese mantenga propria indipendenza alimentare, soprattutto Italia. VIDEOINTERVISTA

Alimentazione, assessore Rolfi: no alla carne sintetica nelle mense pubbliche scolastiche

Consumi, Coldiretti/Ixe’, no a carne frankenstein da 95% italiani

Consumi, Coldiretti: le 5 bugie della carne frankenstein

Forum Agricoltura, Fitoussi: Europa cerca maestri e non alleati. Nei vertici internazionali Ue non ha alcun peso

Coldiretti, D’Alema: la pandemia è stata l’occasione per mettere da parte l’austerità, ma l’Europa deve limitare le regole

Forum Agricoltura, Tremonti: Transizione ecologica può essere drammatica. Col digitale rischi alti per disoccupazione

Forum Agricoltura, Gualtieri: Roma più grande città agricola d’Italia. Farmer market grande occasione di sviluppo

Consumi alimentari, Valerii (Censis): Trasparenza, tracciabilità e qualità elementi fondamentali. Si conferma modello italiano

Rapporto Coldiretti/Censis, le abitudini alimentari nel post pandemia

Covid, Coldiretti/Censis, spinge 79% italiani “a caccia” di contadini

Forum agricoltura, Kalibata (ONU): Stare vicino a piccoli agricoltori e cooperative, i più colpiti da cambiamenti climatici

Coldiretti, Brunetta: Green Pass paradigma per il rilancio dei settori economici e dell’agricoltura

Consumi, Coldiretti, 1,5 mln chili bresaola 100% made in italy

Coldiretti, Pecoraro Scanio: La carne artificiale è aberrante, dobbiamo costruire attorno alla dieta mediterranea – VIDEOINTERVISTA

Forum Coldiretti, Rigamonti fa squadra su bresaola 100% italiana con I salumifici Beretta, Del Zoppo, Panzer

 

Forum Coldiretti, Agromeccanici Cai: pronti a sostenere percorso di tracciabilità

Energia, Coldiretti, arriva nei campi primo trattore a biometano

Coldiretti, Zarri (ENI): entro i primi anni ’30 arriveremo alla produzione industriale di energia da fusione nucleare

Forum Agricoltura, Tamburi (Enel): Pronti a cambio di passo su transizione energetica. Avanti su mobilità elettrica

Forum Agricoltura, Gubitosi (TIM): Dati e intelligenza artificiale il futuro. Sviluppare 5G per agricoltura di precisione

Forum Agricoltura, Cingolani: Investire in ricerca e innovazione per raggiungere obiettivo decarbonizzazione




Educazione alimentare, Martina: Fame zero sempre più lontana, Italia capofila su consapevolezza del food. VIDEOINTERVISTA

“Mi fa molto piacere che ci sia questo appuntamento, la considero una giornata di rinascita. Ed è bellissimo che la Presidenza della Repubblica e la Coldiretti abbiano scelto questo luogo e questo tema. Oggi più che mai abbiamo bisogno di far avanzare la consapevolezza di quanto sia fondamentale lavorare per la buona educazione alimentare”.

Così ad AGRICOLAE il vicedirettore Fao Maurizio Martina nel corso del primo campo scuola in fattoria nella tenuta presidenziale di Castelporziano con i bambini provenienti dalle scuole di tutta Italia inaugurato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 1° festa dell’educazione alimentare nelle scuole.

Dall’osservatorio Fao dobbiamo essere estremamente sinceri: gli obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 sono oggi a rischio, in particolare la fame zero”, prosegue. “La pandemia ha purtroppo aumentato di milioni di persone i soggetti coinvolti dalla malnutrizione e dalla fame.  Quindi serve un’accelerazione nella consapevolezza e nelle azioni, e questo è il compito che ha l’Italia che presiede il G20, co-presiede Cop26 e che ospiterà il Food System Summit delle Nazioni unite”, conclude.




FAO: AIC, ‘Martina e l’Italia daranno importante contributo a sfide globali dell’agroalimentare’

Il Presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori Giuseppino Santoianni esprime soddisfazione per la nomina a special advisor e vicedirettore generale aggiunto della FAO di Maurizio Martina. «È un risultato portato a casa dall’Italia e che Martina, forte della sua esperienza come Ministro delle politiche agricole, saprà svolgere al meglio», commenta Santoianni. «La pandemia ha aperto gli occhi anche ai più reticenti sull’interdipendenza dei sistemi di produzione e approvvigionamento agroalimentare a livello mondiale, che rende ancora più strategico un forum a carattere sovranazionale come la FAO. Ci attendono nei prossimi mesi appuntamenti molto importanti a livello multilaterale. Alcuni li ha menzionati lo stesso Martina: il G20, il Food Summit promosso dall’ONU e il progetto Food Coalitionpresentato dall’Italia, a cui si aggiungono obiettivi epocali come l’adozione di sistemi di produzione sostenibili che allevino le sofferenze degli ecosistemi e l’obiettivo Fame Zero dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Augurando buon lavoro a Maurizio Martina, ribadiamo la massima disponibilità dell’AIC a fare la sua parte in una sfida che ci coinvolge tutti». 




Fao, Coldiretti, Prandini e Gesmundo: buon lavoro a Martina per rivoluzione green

“L’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e l’arrivo alla Fao di una personalità di grande esperienza e carica umana come Maurizio Martina è sicuramente un valore aggiunto” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’augurare buon lavoro all’ex ministro delle Politiche agricole per l’incarico di Special Advisor e Vicedirettore Generale aggiunto della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

 

“Maurizio Martina porta alla Fao il patrimonio di un’esperienza politica e umana, espressa anche come saggista, maturata attraverso eventi come Expo 2015, incarichi di Governo, responsabilità parlamentari e un impegno continuo per l’agroalimentare italiano” sottolinea Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale della Coldiretti.

 

Siamo sicuri che – conclude Prandini – l’esperienza maturata nell’agricoltura italiana che è leader nella qualità e sicurezza alimentare aprirà nuove e proficue opportunità di collaborazione per contribuire alla svolta green dell’agroalimentare, all’insegna della sostenibilità ambientale ed economica per garantire prezzi equi al lavoro di chi ogni giorno nel mondo si impegna in agricoltura.




Martina: vado alla Fao come vice direttore generale aggiunto e lascio impegni politici

Maurizio Martina alla Fao come special advisor e vicedirettore generale aggiunto.

A comunicarlo è lo stesso Martina che annuncia sui social di “lasciare gli impegni politici per iniziare un nuovo capitolo di impegno”.

Una scelta, spiega, “carica di forti emozioni personali”.

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Nei prossimi giorni si aprirà per me un nuovo capitolo d’impegno. Lascerò le mie responsabilità politiche e istituzionali nazionali per iniziare l’esperienza in FAO come Special Advisor e Vicedirettore generale aggiunto.
Come tanti possono capire, si tratta di una scelta carica di forti emozioni personali: dopo più di vent’anni di militanza politica diretta, compio un passo nuovo nell’esperienza diplomatica internazionale.
Sono molto grato al Direttore Generale QU Dongyu per la fiducia e al nostro Governo per aver seguito la proposta tramite il prezioso lavoro del Ministro degli Esteri e della Farnesina oltre che della nostra Rappresentanza permanente.
Si tratta davvero di un capitolo d’impegno affascinante e ambizioso. In questi anni ho sempre cercato di dare il massimo per supportare, a livello nazionale e non solo, una nuova visione delle responsabilità che ci riguardano sui temi cruciali della sovranità e della sicurezza alimentare legati all’equità dello sviluppo agricolo, alla dignità delle persone coinvolte, alla resilienza dei territori.
L’esperienza di EXPO 2015 e il lavoro al ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nella scorsa legislatura mi hanno consentito di sviluppare ancora meglio competenze e di arricchire il mio bagaglio su questo fronte. Che si trattasse della lotta al caporalato o della difesa del reddito dei nostri agricoltori mi sono sempre fatto guidare da alcuni principi inderogabili.
Ora si apre per me la possibilità di continuare questo impegno al servizio di una straordinaria esperienza multilaterale come la FAO lavorando sui temi dell’agenda G20, del prossimo Food Summit promosso dall’ONU e sul progetto della “Food Coalition” presentato proprio dall’Italia. Io credo in una nuova stagione della cooperazione multilaterale, che si misuri senza reticenze anche coi suoi limiti, per offrire oggi e in futuro le giuste risposte alla comunità internazionale.
Mai come oggi il diritto al cibo, la lotta alla fame, la difesa della biodiversità del pianeta e il sostegno a sistemi agricoli e alimentari più equi e sostenibili sono drammatiche urgenze e questioni decisive.
Mai come oggi la rivoluzione tecnologica e digitale impone nuove coordinate di lavoro, se vuole essere per tutti e non per pochi, anche quando pensiamo al cibo. E ciò è tanto più vero durante e dopo la pandemia da Covid che stiamo affrontando. Il virus è un pauroso moltiplicatore della fame e crisi sanitaria e crisi ambientale hanno proprio nelle questioni alimentari e agricole un punto di caduta essenziale.
Ovunque nel mondo stanno aumentando drammaticamente le persone in sofferenza alimentare, lo vediamo anche alle nostre latitudini. I sistemi di produzione, trasformazione e consumo di cibo hanno bisogno di scelte coraggiose per essere più equi. L’obiettivo “Fame Zero” dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile per non essere mancato ha bisogno subito di azioni concrete di svolta.
Insomma, c’è un sacco di lavoro da fare e potersi misurare con queste sfide dalla FAO penso sia una grande occasione che carica di responsabilità e di impegno. Credo in una nuova stagione della cooperazione e del multilateralismo.
Io ci proverò come sempre mettendoci tutto quello che posso (e anche di più).
Permettetemi infine di ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato fino a qui. E sopratutto la straordinaria comunità del mio partito, a cominciare da tutti i militanti di base, perché al di là di tante parole, rappresentano davvero una delle esperienze cruciali di valore della democrazia nel nostro Paese. Il pensiero più forte è per loro e per tutte le persone che mi hanno insegnato qualcosa quando ci siamo incontrati.
Rappresenterò ancora il nostro Paese, anche se in modo diverso. E certo, questo non è un addio ma un arrivederci.
Quello che posso assicurare è che cercherò ogni giorno di essere sempre fedele ai valori di solidarietà, giustizia sociale e libertà che mi hanno insegnato e che penso debbano sempre riempire di significato ogni nostra esperienza e ogni nostro impegno.



Cibo sovrano, Martina (Pd): Temi della sovranità e salute alimentare fondamentali per il futuro dei paesi

“Il libro è il tentativo di raccontare ciò che sta cambiando sui temi della sovranità alimentare nell’incrocio storico che stiamo vivendo, dunque crisi sanitaria, alimentare e ambientale.

L’obiettivo è anche raccontare in termini geopolitici quanta forza ha la questione alimentare per ogni paese e quanto bisogno c’è di discutere sui temi della sovranità e della salute alimentare” dichiara nel corso della presentazione del suo libro il già ministro dell’agricoltura Maurizio Martina.

“Anche in Europa abbiamo avuto, in alcuni momenti, grandi difficoltà a gestire le dinamiche dei sistemi alimentari durante la pandemia. Alcune tradizionali filiere molto forti sono andate in difficoltà, come in America la filiera della carne. A questo si aggiunge la crisi ambientale e il grande tema della riorganizzazione delle filiere. In tutto questo c’è molta responsabilità nostra come addetti al settore perché dobbiamo essere più bravi a portare tali temi fuori dalla cerchia ristretta degli specialisti” prosegue.

“Se guardiamo ai sistemi alimentari non si possono nascondere le tante difficoltà e fragilità che emergono, nonostante ciò ci sono soggetti che stanno facendo numeri impressionanti. Questo perché c’è una concentrazione di potere molto rilevante, pensiamo ad Amazon che fa +60% del suo fatturato alimentare. Abbiamo pochi soggetti forti a scapito di molto soggetti deboli, ed è una questione fondamentale da affrontare. Sono partite che rimandano al tema dell’equità e della giusta remunerazione degli agricoltori” sottolinea.

“C’è poi il tema tecnologico e dell’innovazione che partecipa alla transizione verde. Dobbiamo affrontare anche la questione della configurazione giuridica del genoma editing, diverso dalla questione ogm, un tema cruciale e assolutamente politico” conclude Martina.




Cibo sovrano, la geopolitica del cibo ai tempi del Covid. Cia Umbria incontra Martina (Pd) su nuovo modello di politica agroalimentare

Com’è cambiata la geopolitica del cibo in tempo di pandemia globale? È il tema centrale del libro che l’On. Maurizio Martina ha scritto proprio durante il primo lockdown italiano, nella primavera scorsa, e che Cia Umbria ha voluto presentare in diretta sul canale YouTube di Cia-Agricoltori Italiani (auditorium Giuseppe Avolio) ieri pomeriggio, 16 novembre. Un dibattito a più voci che, oltre al protagonista autore della pubblicazione edita da Mondadori, e al presidente Cia nazionale Dino Scanavino, ha coinvolto esperti di politica agricola ed economia a livello mondiale: Raimondo Serra, capo unità aggiunto della Commissione Europea Dg Agri unità Asia e Australia, Giulio Menato, capo unità aggiunto della Commissione Europea Dg Agri unità Americhe, Fabio Artuso, consulente esperto della World Bank e il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera On. Filippo Gallinella. A fare gli onori di casa, il presidente Cia Umbria Matteo Bartolini.

“Si può rischiare una crisi alimentare – ha detto l’On. Maurizio Martina, autore del libro – a livello planetario anche con raccolti abbondanti nei campi e grandi riserve di cibo a disposizione? Sì.  Durante la pandemia da Covid-19 migliaia di animali sono stati abbattuti a causa del crollo delle vendite, migliaia di persone si mettevano in fila ai centri di assistenza per avere almeno un pasto al giorno. Il virus ha cambiato la domanda e l’offerta alimentare e, in tempi di emergenza, hanno prevalso le restrizioni protezionistiche, le interruzioni dei trasporti e delle spedizioni. Nel frattempo, i prezzi di alcuni alimenti sono schizzati alle stelle. Su tutto questo incombe la crisi climatica e ambientale, in atto da tempo e potenzialmente molto più distruttiva. Una minaccia tanto forte da dover richiamare l’intera società a nuovi impegni, al ripensamento complessivo di modelli di sviluppo, che già si sono dimostrati insufficienti e rischiosi di fronte al lockdown da coronavirus. Questo libro cerca di analizzare, con molti dati, ma anche con esperienze dirette, i vari aspetti che hanno frenato la globalizzazione e hanno accelerato le spinte sovraniste, anche in campo agricolo e alimentare, con effetti devastanti. Elementi che hanno cambiato il quadro geopolitico, che deve trovare un modello di sviluppo del tutto nuovo e più sostenibile. Un cambiamento che riguarda anche l’Italia, cuore del Mediterraneo”.

“Il Coronavirus ha stravolto l’economia mondiale – ha detto il presidente Cia Umbria Matteo Bartolini – che già viveva una situazione di difficoltà considerando la lotta epocale ai cambiamenti climatici, il clima di negoziati internazionali sempre più complicati e una dura guerra dei dazi tra Europa e Usa, ma anche tra Usa e Cina. La crisi pandemica, inoltre, ha avuto un fortissimo impatto sulla povertà in Italia, con un terzo delle famiglie italiane che hanno visto il proprio reddito ridursi di oltre il 25%.  Siamo arrivati alla seconda ondata in condizioni più drammatiche rispetto alla prima, e questo è un chiaro segnale per i policy maker per mettere in campo strumenti che evitino il ripetersi di quanto già accaduto. Dobbiamo valutare quale strategia adottare alla luce di nuove consapevolezze: che esiste il benessere solo se nessuno resta indietro, che il modello agricolo è vittima delle crisi ambientali, sanitarie e sociali ma è anche carnefice, e che per questo motivo l’economica non può essere la priorità indiscussa su tutto. Dobbiamo oggi rivedere il modello di globalizzazione con nuove regole, ripartendo insieme, come noi di Cia Umbria diciamo da tempo. Solo uniti potremo risolvere problemi complessi, di cui il libro di Martina offre una profonda e attenta analisi, che richiedono soluzioni complesse”.

“La pandemia – è intervenuto a conclusione del dibattito il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- sta mostrando le sue conseguenze sul piano geopolitico. La corsa agli approvvigionamenti, i prezzi dei cereali alla borsa di Chicago, il rallentamento degli scambi commerciali, mostrano che il mondo interconnesso non è solo quello che viaggia sulle reti digitali, ma anche e sempre di più, quello del settore primario, della produzione e dello scambio di prodotti agricoli e agroalimentari. Il mondo che ci stiamo lasciando alle spalle ha, invece, privilegiato un’idea di convivenza che relegava questo settore alla marginalità. Dunque, stiamo imparando nostro malgrado che intorno a questi temi si svilupperanno le politiche mondiali dei prossimi anni. Il libro di Martina ha il pregio di portare a riflettere su questa contemporaneità deflagrante. Siamo chiamati tutti a rispondere alle domande che nascono da queste pagine: politica, rappresentanza di categoria e sindacale. Provare a costruire una risposta democratica è una sfida che interpella le istituzioni, l’economia e la società tutta. Cia-Agricoltori Italiani -ha concluso Scanavino- non intende certo sottrarsi. Occorre riflettere e offrire un contributo serio a una discussione così epocale”.

 

Il link per rivedere l’evento sul canale YouTube di Cia-Agricoltori Italiani:




Martina: Con Covid 100 mln di nuovi poveri nel mondo, Occidente non è immune da rischio mancanza cibo. Recovery fund occasione storica. VIDEO

“Si discute di tutto ma troppo poco della centralità del diritto al cibo dentro una fase emergenziale come questa. La banca mondiale qualche giorno fa ha segnalato un dato incredibile: rischiamo di avere nel mondo 100 milioni di nuovi poveri a causa del Covid.

Il fatto stesso che il premio Nobel sia stato consegnato al Word Food Program ci dice della centralità di questo tema” dichiara Maurizio Martina a margine della presentazione del suo libro “Cibo Sovrano.  Le guerre alimentari globali al tempo del virus” nella sede di Coldiretti a Roma.

“Credo che la pandemia ha reso evidente che anche l’Occidente non è immune dai rischi di non poter garantire cibo sano e sufficiente alla propria popolazione. Quindi discutere della sovranità alimentare, cioè di come produciamo, distribuiamo, trasformiamo è una questione decisiva per gli stati e il popolo” sottolinea.

“Sul recovery fund dobbiamo essere consapevoli di avere di fronte una responsabilità enorme come classe dirigente del paese. Abbiamo lo spazio per un investimento straordinario storico ed è un occasione imperdibile ma bisogna spendere bene su investimenti strategici” conclude Martina.




Covid, ‘cibo sovrano’ con Martina, Zingaretti e Meloni

La pandemia di Covid-19 ha colpito tutti i settori, dalla finanza alla manifattura, dal commercio alle materie prime, stravolgendo intere catene di approvvigionamento, comprese quelle del cibo. Domani, martedì 13 ottobre 2020 dalle ore 17,00 al Centro congressi Palazzo Rospigliosi, Sede Coldiretti, in via XXIV Maggio 43 a Roma la presentazione del Libro “Cibo Sovrano.  Le guerre alimentari globali al tempo del virus” di Maurizio Martina. Per l’emergenza alimentare il virus è stato un pauroso acceleratore e secondo l’autore il mondo ha toccato con mano l’inadeguatezza di due visioni opposte, quella dei «globalisti» e quella dei «sovranisti». Per questo il libro propone di indagare, senza reticenze, i limiti e le debolezze di entrambe. All’incontro di presentazione dopo il saluto di apertura di Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale Coldiretti, intervengono Giorgia Meloni, Presidente Fratelli d’Italia, Nicola Zingaretti, Segretario Partito Democratico, Ettore Prandini, Presidente Nazionale Coldiretti. Modera il dibattito Bruno Vespa.




OCM VINO, DECRETO DI MODIFICA INTERVIENE SU DM MARTINA 2018-19 MA NON SU DM CENTINAIO CHE VIGE IN TEMPO DI COVID. ITALIA INSEGUE FRANCIA SU DISTILLAZIONE VINI QUALITA

Da un’attenta analisi emerge che il decreto di modifica Ocm vino al vaglio giovedì 7 della Conferenza Stato Regioni interviene sull’annualità 2018-2019 ma non su quella del 2020 lasciando aperte le problematiche relative al sostegno dell’esportazione e della promozione del vino italiano all’estero.

Risolve quindi le annualità pregresse ma non quelle relative all’emergenza Covid.

In sostanza la modifica al vaglio della Conferenza stato regioni interviene sul decreto Martina ma non sul decreto Centinaio che vige per i programmi 2019-2020.

Intanto si prende tempo per trovare la quadra sull’estensione della distillazione dei vini generici anche a quelli di qualità DOC e DOCG come ha fatto la Francia. La preoccupazione sarebbe infatti quella che l’Italia arrivi impreparata rispetto agli altri competitor Ue.

Per saperne di più:

VITICOLTURA, FRANCIA: SETTORE DIMENTICATO DA UE, PRONTO PIANO NAZIONALE DI SOSTEGNO. ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE VINO: IN EUROPA CALO DEI CONSUMI DEL -35%

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Colpita dalle tasse negli Stati Uniti e dalle conseguenze dell’epidemia di Covid-19, la viticoltura francese beneficerà di aiuti pubblici.

L’annuncio è stato fatto giovedì sera dal Ministro dell’Agricoltura: “Annuncerò nei prossimi giorni un piano nazionale di viticoltura con Bruno Le Maire, perché l’Europa non si è occupata di questo settore” ha dichiarato Didier Guillaume su CNews, senza specificare i termini specifici del piano.

Così riporta il quotidiano francese Sud Ouest sul proprio sito.

“Sulla viticoltura, c’è un vero problema”, ha affermato, ricordando che alla fine del 2019, i viticoltori francesi erano già stati gravemente colpiti dalle tasse imposte dall’amministrazione americana di Donald Trump su Vini francesi, in rappresaglia per una controversia commerciale transatlantica relativa all’aeronautica. “Sono le vittime collaterali di un dibattito economico tra Airbus e Boeing di cui hanno sofferto molto”, ha detto il ministro.

“Il fatto che i ristoranti siano chiusi e che non beviamo più vino nei ristoranti provoca una grande sofferenza nel settore vitivinicolo”, ha aggiunto. Il ministro ha anche confermato che parte del vino prodotto in eccesso aveva ottenuto autorizzazioni di distillazione per produrre gel idroalcolico.

Le cooperative vinicole francesi, italiane e spagnole, che rappresentano in totale la metà della produzione europea, avevano chiesto alla Commissione europea “di aprire senza indugio una distillazione di crisi europea di 10 milioni di ettolitri con un budget eccezionale investimento europeo di 350 milioni di euro “.

Riconoscendo la crisi del settore, la Commissione europea ha autorizzato la distillazione e lo stoccaggio del vino, ma non ha rilasciato fondi aggiuntivi per finanziare queste operazioni, a differenza di altri settori agricoli anche in crisi (bestiame), a causa del Epidemia di Covid-19, scrive sempre Sud Ouest.

L’organizzazione internazionale del vino (OIV) ha recentemente dipinto un quadro cupo della situazione del consumo di vino in Europa, che quest’anno potrebbe scendere del 35% in volume a causa delle chiusure dei luoghi di consumo legate alla lotta contro la pandemia. La Francia è uno dei tre principali produttori di vino al mondo, insieme a Italia e Spagna. I soli tre paesi rappresentano anche il 25% del consumo mondiale di vino.

Era già stato scritto:

OCM VINO, ECCO DECRETO DI MODIFICA. OPERATORI MESSI AL SICURO DA SANZIONI MA SOLDI RISCHIANO DI TORNARE A BRUXELLES. RICHIESTE OPERATORI DISATTESE. A OPPORSI LA CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA E SICILIA

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Pronto il decreto di modifica per l’Ocm promozione vino che sarà portato giovedì 7 maggio in Conferenza Stato regioni per far fronte all’emergenza Covid.

Il provvedimento interviene sui programmi approvati lo scorso mese di dicembre con decorrenza il primo dicembre 2020 che – a regime ordinario – avrebbero dovuto connsetire investimenti per la promozione del vino italiano nel mondo per oltre 200 milioni di euro.

L’emergenza Covid che è intervenuta a gamba tesa su tutti i gangli del settore economico nazionale ha colpito pesantemente il settore vitivinicolo con forti contrazioni in termini sia di flussi che di esportazioni.

A fronte delle richeste degli operatori che chiedevano al Mipaaf e alla regioni modifiche per poter atte a rendere meno cogenti i vincoli presenti sulla programmazione già approvati in Conferenza Stato regioni, il decreto – che AGRICOLAE pubblica in anteprima in PDF a pie di pagina – mette al sicuro gli operatori dagli aspetti sanzionatori collegati ai programmi approvati ma non interviene per creare le condizioni per consentire agli operatori di poter spendere le risorse comunitarie che a questo punto rischiano di tornare a Bruxelles.

Come già accaduto nell’esercizio 2017-2018 quando sono tornati a Bruxelles 11 milioni di euro destinati alla promozione delle aziende agricole tricolore.

Gli operatori chiedevano: di innalzare il livello del finanziamento dal 50 al 60% come previsto da regolamento Ue 132/2020; attivazione più varianti dei progetti approvati dove ne veniva concessa una sola; la neutralizzazione delle sanzioni in caso di mancato raggiungimento di una soglia minima di spesa progettuale.

A opporsi a modifiche che potessero permettere di accedere alle risorse – da quanto apprende AGRICOLAE – sarebbero state le regioni Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Alla regione Toscana si deve la quadra trovata.

Sempre da quanto si apprende la Commissione Ue avrebbe dato il via libera al ministero rigaurdo all’utilizzo delle eventuali economie rinvenienti dal piano di sostegno nazionale vino per finanziare la distillazione di crisi per cui sarebbe necessario un plafond di circa 50 milioni di euro.

Ora si vedrà se il Mipaaf, libero dai vincoli della Conferenza Stato regioni, riuscirà a intervenire con una modifica del decreto direttoriale che sovraintende i programmi 2020 venendo incontro alle esigenze manifestate dalla filiera.

Si legge nel decreto:

“All’articolo 16 del decreto del ministro delle Politiche agricole 10 agosto 2017, n. 60710, dopo il comma 2 è inserito il seguente: “3. La previsione di cui precedente comma 1, lett.C) esclusivamente per l’annualità 2018/2019 non si applica ai beneficiari che hanno stipulato il contratto con Agea entro i termini cui all’articolo 8, comma 1, lett. d) del decreto dorettoriale 27 luglio 2018 n. 55508 e che presentano una rendicontazione ammissibile inferiore all’80 per cento del costo complessivo del progetto”.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il decreto:

DECRETO DI MODIFICA OCM VINO

Tra le altre questioni agricole all’ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni la proroga dei termini di presentazione della domanda unica della Pac; lo schema di decreto sulla definizione dell’importo totale per gli aiuti de minimis; e – di concerto con la Farnesina e il Mise – lo schema di decreto per il Piano di promozione straordinaria del Made in Italy.