AL VIA MASTER IN FILOSOFIA DEL CIBO E DEL VINO

Comunicare e raccontare i prodotti enogastronomici italiani, con un occhio sulle specialità del settore per “narrare, reinventare e rinnovare”. É questa la sfida del nuovo master in Filosofia del cibo e del vino che nasce dalla collaborazione tra la facoltà di filosofia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, l’Italian Signature  Wine Accademy (ISWA) – che raccoglie otto tra le più significative aziende vinicole italiane  (Allegrini, Arnaldo Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, MasciarelIi, Planeta e Villa Sandi) – e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo, oltre a una serie di aziende partner tra le più importanti nel settore agroalimentare (come Agriform e Molino Quagua) e nel settore commerciale (come Eataly). Mai come oggi il settore enogastronomico italiano conosce una stagione tanto vivace, seguendo un andamento destinato a crescere significativamente nei prossimi decenni, creando sfide e opportunità in un settore che ha realizzato un secondo miracolo italiano.

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La semplice conoscenza tecnica dei prodotti e uno storytelling ormai troppo legato a stilemi inflazionati non sono più in grado di restituire la complessità e la bellezza dell’enogastronomia italiana. A ciò dobbiamo aggiungere la concorrenza internazionale volta a imitare e sostituire i prodotti del Made in italy privandoli però della loro peculiarità. Tale unicità va difesa e comunicata, ripensando la tradizione e il patrimonio enogastronomici attraverso forme innovative, attuali ed efficaci. Ecco la sfida ambiziosa che il Master in Filosofia del Cibo e del Vino si propone: fornire gli strumenti per poter definire e rivisitare dal punto di vista intellettuale e creativo, oltre che tecnico e specialistico, il mondo gastronomico e enologico italiano. Non perché si chiuda in se stesso, ma perché sia comunicabile ed esportabile in tutto il mondo, mantenendo la propria tipicità, la propria storia, il proprio valore “educando anche il consumatore con obiettivi etici per tentare di elaborare un pensiero ma anche per indirizzare il mondo produttivo. Ciò con una forte attenzione al commercio estero. Perché abbiamo pensato anche a corsi di comunicazione interculturale arricchiti e completati dalle conoscenze”, ha detto Gianni Moriani responsabile del Master.

“Sono convinto nell’interesse del master, è la prima volta che viene istituzionalizzato il tema della filosofia e del cibo – ha detto Massimo Fiorio della commissione Agricoltura della Camera –. La riflessione filosofica attorno al cibo procede da anni per esempio intorno all’etica che affronta i temi dell’agricoltura e del consumo del cibo. Nella giornata di oggi c’è una novità perché questo master tende ad affrontare una serie di temi coinvolgendo il più alto numero di partecipanti provenienti anche da contesti differenti. Ma c’è anche interesse da parte della commissione Agricoltura. Stiamo cercando di capire se si sta realizzando un nuovo modello di produzione agricola. Il settore della produzione sta diventando sempre più importante anche in termini di pil ed è importante anche dal punto do vista ambientale temi clima energia”, ha concluso Fiorio.

“Perché abbiano voluto il master? Vorrei rovesciare il detto ‘non siamo ciò che mangiamo’ ma ‘mangiamo ciò che siamo’. Nel modo di essere si esprimono modelli culturali. Nel modo in cui si mangia si esprimono ritualità, cultura simbolismi antichi. Quando si vuole esportare qualcosa come olio o formaggi non possiamo limitarci a elencare le proprietà organolettiche ma dobbiamo ricordare sempre quale cultura c’è dietro”, ha aggiunto Massimo Donà diretto del Master.

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La cooperazione tra aziende, banca e università permetterà di conferire agli studenti, non solo durante la didattica in aula, ma anche nei laboratori e durante le visite presso le aziende, una formazione specialistica a completamento della Laurea. Con i mesi di esperienza di stage presso aziende di prim’ordine con cui il Master ha rapporto, avranno La possibilità di formarsi in maniera efficace e vincente all’ingresso nel mondo del lavoro. L’agroalimentare è un ambito in cui c’è ampia richiesta di professionalità esperte, dalla visione innovativa e giovane, in grado di comunicare attraverso i media più attuali e di riposizionare i prodotti su nuovi canali di mercato. Un settore sui cui i giovani possono investire, avendo nuove e numerose possibilità di sviluppo su vari fronti. Il master vuole allora esser la carta vincente per rendere questo investimento sicuro ed efficace.