Meccanizzazione agricola, Confai Lombardia: bene Nuova Sabatini e Pnrr

“L’impegno da pare del Governo a rifinanziare con 680 milioni di euro la Nuova Sabatini per favorire l’innovazione nella filiera agrimeccanica attraverso l’acquisto di macchinari, beni strumentali e software risponde alle esigenze di specializzazione e digitalizzazione delle imprese agromeccaniche, che proprio nella Nuova Sabatini hanno l’unico strumento di co-finanziamento utile”.

Così afferma Sandro Cappellini, coordinatore di Confai Lombardia, dopo l’annuncio dell’on. Giuseppe L’Abbate della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

“La Nuova Sabatini e i fondi del Piano nazionale di ripartenza e resilienza (Pnrr) sono l’occasione per accompagnare il sistema agricolo verso una nuova fase in grado di coniugare produttività e ambiente – prosegue Cappellini – purché si individui un percorso coerente con l’effettiva architettura dei soggetti imprenditoriali impegnati in campo. È assolutamente necessario sviluppare la diffusione delle nuove tecnologie, ma è ormai indifferibile prendere coscienza del ruolo professionale dalle imprese agromeccaniche”.

 




Meccanizzazione agricola, Cai e Argo Tractors rinnovano accordo per il prossimo biennio

È stato sottoscritto il rinnovo del’intesa tra Argo Tractors e la Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (CAI) che prevede agevolazioni privilegiate per i soci dell’associazione che acquistino trattori del gruppo Reggiano a marchio Landini, McCormick e Valpadana. La firma dell’accordo, che riprende i termini di quello sottoscritto due anni fa, si è tenuta nella sede di Fabbrico della multinazionale leader della meccanizzazione agricola, alla presenza del Country Manager, Mario Danieli, e di Gianni Dalla Bernardina, che nei giorni scorsi è stato confermato Presidente della confederazione.

Proprio in quell’occasione, Argo Tractors ha avuto l’opportunità di presentare tre dei modelli di punta del suo marchio McCormick: X8.680, X7.624 VT-Drive e X6.430 VT-Drive, ribadendo l’investimento nella produzione di trattori di sempre maggior livello tecnologico e di alta potenza, che in questi anni hanno trovato largo successo presso gli agromeccanici e contoterzisti italiani, a cui l’azienda reggiana ha rinnovato il sostegno e l’affiancamento nella propria attività

In questo quadro, si rinnova l’importante accordo che prevede la consegna ai soci CAI che acquistino un trattore del gruppo Argo Tractors un bonus da utilizzare sull’acquisto di ricambi originali. Come dimostrato in questi due anni di intesa, l’obiettivo è quello di fornire agli agromeccanici di CAI gli strumenti più idonei per affrontare al meglio il proprio lavoro, con massima attenzione alla sicurezza, efficienza ed efficacia.

“L’intesa sottoscritta da CAI e Argo Tractors conferma un percorso comune che vede nello sviluppo della meccanizzazione agricola tecnologicamente avanzata uno strumento per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità raccomandati anche dalla Commissione europea – afferma il presidente di CAI, Gianni Dalla Bernardina -. Le imprese agromeccaniche sono attori sempre più determinanti per una transizione ecologica in agricoltura, che allo stesso tempo tenga conto degli aspetti economici, produttivi e di competitività del sistema agricolo”.

“Grazie a questo accordo rinnoviamo il nostro impegno a sostegno dell’attività degli agromeccanici, che hanno premiato in questi anni i grandi investimenti che la nostra azienda sta mettendo in campo per offrire prodotti sempre più tecnologicamente all’avanguardia, che mettano allo stesso tempo al centro il lavoro dell’uomo e l’ambiente”. Così Mario Danieli commenta la firma dell’intesa, “rinnovando al Presidente Dalla Bernardina le congratulazioni e il buon lavoro per il nuovo prestigioso mandato alla guida dell’associazione e ringraziando per la possibilità avuta di mostrare, nel corso dell’Assemblea di Verona, alcuni dei nostri prodotti McCormick di punta. I tre modelli, l’X8.680, X7.624 VT-Drive e X6.430 VT-Drive, sono il risultato del concreto impegno di Argo Tractors in ricerca e sviluppo per dar vita a trattori di alta e altissima potenza, che ci permettono di affermarci sempre più tra i leader mondiali della meccanizzazione agricola”.




Meccanizzazione agricola, Dalla Bernardina confermato alla presidenza di Cai

Gianni Dalla Bernardina è stato rieletto presidente di Cai (Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani), settore che rappresenta 18.000 aziende, per una fatturato di circa 4,5 miliardi di euro (fonte: Crea-Mipaaf). L’imprenditore veronese resterà in carica fino al 2024.

Green Deal e Recovery Fund. “Nell’ambizioso disegno del Green Deal e delle strategie Farm to Fork e Biodiversity – ha detto questa mattina Dalla Bernardina nel corso dell’assemblea annuale – l’agricoltura di domani sarà sempre più multifunzionale, con un minore numero di imprese attive, ma fortemente specializzate e integrate, chiamate a garantire produzioni adeguate in quantità e qualità non soltanto in ambito locale, ma con uno sguardo al mondo intero”.

Nuovo modello agricolo. “Allo stesso tempo – ha proseguito – il settore primario è chiamato a interpretare un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla tecnologia più che sull’ideologia, senza favoritismi né arbitrarie esclusioni. Il mancato coinvolgimento del contoterzismo agricolo non porterà ad un’agricoltura più verde. Un recente studio dell’Università di Milano a chiarito infatti che il ricorso all’impresa agromeccanica può ridurre l’impatto ambientale di oltre il 50% rispetto alla gestione in proprio”.

L’intervento di De Castro. All’assemblea è intervenuto in collegamento l’on. Paolo De castro, componente della commissione Agricoltura al Parlamento europeo. “Fra Recovery Plan e Next Generation EU – ha dichiarato De Castro – l’Europa ha impresso una spinta all’innovazione, alla digitalizzazione e a un’agricoltura più sostenibile, un disegno che intercetta il ruolo dell’agromeccanico, che ha una propensione ad investire per agevolare quelle economie di scala che consentono di migliorare la competitività e ridurre i costi”.

Nella riforma della Politica agricola comune, relativamente alla quale un accordo potrebbe essere raggiunto entro il primo semestre di quest’anno sotto la presidenza portoghese, “sarà garantita agli Stati membri una maggiore flessibilità, senza per questo derogare a regole condivise e proiettate a garantire all’agricoltura un equilibrio fra le dimensioni ambientali, economiche e sociali”.

Per Cai serve una politica di visione, in grado di difendere le filiere agricole e, contemporaneamente, di “tutelare il ruolo delle imprese agromeccaniche, che hanno investito oltre 100 milioni di euro nelle attrezzature per l’agricoltura di precisione, sostenendo da sole la ripresa delle immatricolazioni di trattori nel 2020, nonostante la pandemia”.

Sostenere le imprese agromeccaniche nella nuova visione di agricoltura. Ciò nonostante, pur essendo le imprese agromeccaniche il vero motore dell’agricoltura moderna, tecnologica e improntata alla sostenibilità, con un fatturato del settore di circa 4,5 miliardi di euro, “nelle politiche agricole nazionali non vi è traccia di provvedimenti mirati a sostenere una crescita inclusiva dell’agricoltura, peraltro senza alcun onere per lo Stato. Quali timori incutono le imprese agromeccaniche, senza le quali l’agricoltura italiana è destinata a regredire?”, ha provocatoriamente chiesto Dalla Bernardina.

Anche di fronte alle sfide della rivoluzione verde e delle innovazioni in agricoltura che le risorse del Recovery Fund possono agevolare, serve per il numero uno di Cai “un disegno politico che premi la specializzazione e la professionalità, abbandonando soluzioni di comodo come i finanziamenti a pioggia, che hanno dominato la politica agricola nazionale degli ultimi trent’anni, con i risultati che tutti possiamo vedere”.

Le battaglie sindacali. Sul fronte sindacale, la nascita di Cai nel 2017 ha portato l’integrazione fra Unima e Confai, completando a livello europeo il processo di integrazione nel Ceettaar.

Cai è intervenuta anche a sventare il disegno inserito nel “Decreto clima”, volto a eliminare le agevolazioni sul gasolio agricolo, che avrebbe comportato un aumento dei costi di produzione per oltre 1,2 miliardi di euro.

“Battaglie vinte sui depositi di gasolio denaturato e relativamente a fantasiose interpretazioni delle normative legate alla circolazione stradale dei mezzi agricoli, premiano l’impegno di Cai, ma denunciano allo stesso tempo il problema interpretativo delle norme e il rischio di penalizzare intere categorie produttive con nuovi oneri burocratici, amministrativi e finanziari”, ha sottolineato Dalla Bernardina.

Fra gli obiettivi sindacali a breve termine di Cai c’è il conseguimento dell’Albo delle imprese agromeccaniche, che potrebbe finalmente dare alla categoria la dignità che merita.

Il nuovo consiglio di Cai. Il nuovo consiglio nazionale di Cai è composto da: Gianni Dalla Bernardina, Sandro Cappellini, Fabrizio Zuccali, Roberto Ferrari, Rossella Guizzardi, Michele Pedriali, Gianfranco Pini, Lido Calugi, Gianfranco Tirabasso, Carlo Felletto, Andrea Morroni, Rolando Esposto Pirani, Gianluca Ravizza, Matteo Tamburelli. Revisori dei conti: Paolo Lucherini, Marco Perletti, Claudio Sesani (effettivi); Riccardo Tabasso, Luca Vallone (supplenti).




A CERNOBBIO ACCORDO CAI-COLDIRETTI PER INNOVAZIONE NELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA

La Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai) e Coldiretti hanno siglato oggi a Cernobbio, nell’ambito della 16ª edizione del Forum internazionale
dell’agricoltura e dell’alimentazione (organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello Studio Ambrosetti), un accordo triennale per il “Piano di azione  per l’innovazione e la competitività nella meccanizzazione in agricoltura”.

“L’accordo sottoscritto oggi fra Cai e Coldiretti – dichiara il presidente di Cai, Gianni Dalla Bernardina – persegue obiettivi educativi, scientifici, sociali e culturali, di difesa dell’ambiente e di valorizzazione del patrimonio rurale e paesaggistico italiano”.

“Cai e Coldiretti – prosegue – sono convinte che la crescita della filiera agricola italiana passi attraverso la promozione della tracciabilità, della distintività del prodotto agricolo, ma anche attraverso l’innovazione tecnologica che le imprese agromeccaniche sono in grado di garantire, nell’ottica della competitività dell’agricoltura professionale”.

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Gli obiettivi. In particolare, Coldiretti e Cai si impegnano a collaborare congiuntamente per valorizzare l’agricoltura di precisione e raggiungere l’obiettivo indicato dal Mipaaf di almeno il 10% di aziende agricole che ne utilizzeranno le tecnologie innovative entro il 2021; sostenere il finanziamento comunitario delle iniziative agromeccaniche per lo sviluppo della competitività del settore; sostenere la proposta di legge sull’imprenditore agromeccanico; favorire il riconoscimento degli imprenditori agromeccanici quale categoria produttiva che, in ragione della sua importanza numerica e qualitativa, possa essere rappresentata da Cai all’interno del Cnel; attivare convenzioni, accordi e iniziative comuni fra le singole aziende del settore per permettere l’accesso capillare delle tecnologie avanzate e innovative a tutti gli operatori del comparto agricolo; proporre progetti di filiera strutturati e innovativi che creino valore aggiunto alle aziende agricole, alle aziende agromeccaniche e al comparto.

L’accordo, inoltre, prevede la promozione e la diffusione di operazioni colturali professionale ad alto valore aggiunto e di elevato profilo ambientale, come la minima lavorazione, la semina diretta, l’agricoltura di precisione, quella biologica, i trattamenti con fitofarmaci sostenibili, il supporto alla produzione di bioenergia.

Allo scopo, Coldiretti e Cai istituiscono entro 30 giorni una Commissione composta da quattro membri (due per organizzazione), che avrà il compito di verificare e coordinare le iniziative comuni per l’attuazione del protocollo.

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I numeri del contoterzismo in Italia. Secondo il rapporto annuale Crea, il volume d’affari del contoterzismo ammonta a circa 3,7 miliardi di euro. La superficie complessivamente lavorata in conto terzi è di quasi 6,4 milioni di ettari, pari al 50% della Sau (Superficie agricola utile) nazionale.

Le imprese agromeccaniche professionali sono 9.800 (fonte: Unioncamere). A queste si devono aggiungere altre 4.800 imprese che svolgono attività connesse all’agricoltura. Oltre il 75% delle imprese agromeccaniche italiane aderisce a Cai.