Assemblea Fedagripesca Confcooperative: Piccinini nuovo presidente. VIDEOINTERVISTE E INTERVENTI DI: Patuanelli, Piccinini, Mercuri, Centinaio, Giansanti, Fini, Frascarelli e Verrascina

È Carlo Piccinini il nuovo presidente di Confcooperative FedAgriPesca. Quarantanove anni, modenese, laurea in Economia e Commercio, vice presidente della cantina sociale di Carpi Sorbara, Piccinini è stato alla guida di Fedagripesca Emilia Romagna dal 2014 al 2022 ed è attuale presidente di Confcooperative Modena.

L’elezione è arrivata nel corso dell’Assemblea nazionale svoltasi oggi a Roma alla presenza di oltre 300 delegati. Piccinini subentra al Presidente uscente Giorgio Mercuri, che è rimasto in carica due mandati.

Di seguito tutti gli interventi in occasione dell’Assemblea di Fedagripesca Confcooperative presso l’hotel Villa Pamphili Roma: 

Fedagripesca, Patuanelli: Cultura della conservazione non sfoci in quella dell’abbandono

Fedagripesca, Piccinini: aumento costi produttivi, transizioni ecologiche e costo del lavoro le sfide da affrontare. VIDEOINTERVISTA

Fedagripesca, Mercuri: Problematiche non sono cambiate in questi anni. Ora la politica aiuti a vincere le sfide dell’agroalimentare. VIDEOINTERVISTA

Fedagripesca, Centinaio (Mipaaf): Buon lavoro a neo presidente Piccinini

Fedagripesca, Giansanti: benvenuto a Piccinini, parte una nuova stagione per dare un indirizzo all’agroindustria italiana

Fedagripesca, Fini (Cia): servono nuovi strumenti per rispondere alla crisi, oltre sostenibilità ambientale

Fedagripesca, Frascarelli (Ismea): Sostenibilità e produttività non sono in contrapposizione tra loro. VIDEOINTERVISTA

Fedagripesca, Verrascina (Copagri): Buon lavoro al nuovo presidente Carlo Piccinini. Sfide complesse su agroalimentare, ora fondamentale fare sistema

Nomine, Carlo Piccinini è il nuovo presidente di Fedagripesca Confcooperative. Rimandare la farm to fork e ridurre il cuneo fiscale

Pesca. Battistoni (Mipaaf): Grazie a Mercuri per lavoro svolto. Buon lavoro a Carlo Piccinini per nuovo incarico

Agroalimentare, Fai-Cisl: Auguri a Carlo Piccinini, nuovo presidente Confcooperative-Fedagripesca

 

 

 




La geopolitica del cibo: scenari e prospettive del sistema agroalimentare. INTERVENTI E VIDEOINTERVISTE DI: Giansanti, Prandini, Verrascina, Mercuri, Saccardi, Caputo, Bellanova, Renzi, Gadda e Farinetti

“La geopolitica del cibo”, questo il titolo del seminario organizzato da Italia Viva a Roma per affrontare e discutere delle criticità e del futuro del sistema agroalimentare, alla luce dei mutati equilibri internazionali.

Molti i temi affrontati nel corso dell’incontro, dall’attuale contesto alimentare con le sue prospettive strategiche, fino al rapporto tra geopolitica e accesso al cibo, senza dimenticare le opportunità che l’economia circolare può portare in chiave di sviluppo economico e sociale.

Di seguito tutti gli interventi: 

Agroalimentare, IV. Farinetti (Eataly): In Italia molte aziende agricole non pagano le tasse. In tre anni dovremmo dichiarare l’Italia totalmente biologica

Agroalimentare, Giansanti: Ripensare tutto il modello alimentare globale. Un errore dire che agricoltura non paga le tasse. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Prandini: Risorse Pnrr da utilizzare per progetti strategici. Sviluppare politiche di defiscalizzazione costo lavoro. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Verrascina (Copagri): si al bio ma senza contrasti con agricoltura tradizionale. Dl aiuti non contrasta rischio chiusura aziende – VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, Mercuri: Pac non risponde più alle esigenze attuali di autosufficienza. Parlare di Italia solo bio è ipocrisia. VIDEOINTERVISTA

Agroalimentare, IV. Renzi: Con guerra rischio carestia e aumento immigrazione. Lavorare per una Conferenza di pace. VIDEO

Agroalimentare, IV. Saccardi: Per più autonomia recuperare terreni abbandonati

Agroalimentare, IV. Caputo: Il sud paga un prezzo altissimo nell’innovazione. Adeguare Pac per cambiare indirizzo

Agroalimentare, IV. Bellanova: Su autosufficienza energetica e alimentare occorre avere visione. Centrale diffondere redditività nelle filiere

Agroalimentare, IV. Giansanti: Affrontare crisi alimentare globale, fondamentale aumentare produzione. Logistica, infrastrutture e digitale centrali

Agroalimentare, IV. Prandini: Errore destinare 30% del Pnrr ai Comuni. Centrale tema idrico e bacini accumulo, insieme a digitale e innovazione

Agroalimentare, IV. Verrascina: Bene lavorare sulla qualità ma occorre produrre di più, garantendo il giusto reddito agli agricoltori

Agroalimentare, IV. Mercuri: Mondo produttivo e cooperativo collaborino per sostenere crescita e innovazione settore agricolo

Agroalimentare, IV. Caputo: Più flessibilità in determinazione Pac

Agroalimentare, IV. Gadda: cibo fattore geopolitico fondamentale

 

 

 




Agroalimentare, IV. Mercuri: Mondo produttivo e cooperativo collaborino per sostenere crescita e innovazione settore agricolo

“La filiera agricola si è occupata di garantire e programmare la produzione anche a fronte della crisi. Ci siamo accorti di non essere autosufficienti e di non avere politiche europee agricole adeguate. La carenza di cereali ci ha messo in difficoltà ed ora serve che mondo produttivo e cooperativo collaborino, per evitare spostamenti da una filiera all’altra. Oggi ad esempio c’è chi sta abbandonando il pomodoro per dedicarsi ai semi di girasole: non possiamo permettercelo. Forse non soffriremo carestie particolari nel nostro paese, ma subiremo quelle di altri paesi. Dobbiamo mettere in campo tutte le risorse e la cooperazione, con i suoi progetti collettivi, può dare una grande contribuito per la crescita e l’innovazione”.

Così Giorgio Mercuri, presidente Alleanza Cooperative, in occasione dell’incontro La geopolitica del cibo organizzato a Roma da Italia Viva.




Agrifood Tech. Innovazione, ricerca e formazione per sviluppare il settore agroalimentare. TUTTI GLI INTERVENTI E LE VIDEOINTERVISTE

Innovazione, ricerca, digitale, blockchain, formazione. Questi alcuni dei molti temi affrontati oggi in occasione del convegno Agrifood Tech 5.0 Summit, organizzato a Roma da The Innovation Group.

Dunque l’innovazione digitale e la sostenibilità del settore agricolo al centro dell’evento che ha messo a confronto Organizzazioni, Istituzioni e Aziende, alla luce degli attuali scenari geopolitici e delle sfide in campo nazionale ed europeo, dal Pnrr alla Pac fino al Farm to Fork e al Green Deal.

Di seguito tutti gli interventi:

Agrifood tech 5.0, Patuanelli: Dobbiamo impegnarci nella sfida dell’innovazione per salto di qualità settore agroalimentare

Agrifood Tech, Giansanti: Promuovere la cultura digitale tra gli agricoltori e investire su infrastrutture

Agrifood Tech, Prandini: Puntare su cisgenetica, Tea e blockchain per sviluppare sistemi agricoli. VIDEOINTERVISTA

Agrifood Tech, Mercuri: Accelerare su innovazione tecnologica, ricerca e formazione. VIDEOINTERVISTA

Agrifood Tech, Vaccari (Crea): obiettivo economic self security, reagire alle crisi mondiali per garantire funzionamento filiere produttive. VIDEOINTERVISTA

L’innovazione in agricoltura e la guerra. Vaccari, Crea: L’obiettivo della economic self-security

Agrifood tech, Frascarelli (Ismea): oggi bandiera italiana sui prodotti non basta più, il consumatore vuole informazioni

Agrifood tech, Pagliardini (Agea): La nuova Pac sposta il baricentro dell’erogazione dalla conformità alla performance

Agrifood Tech, Vacondio: Diventare più produttivi e creare valore aggredendo mercati esteri. VIDEOINTERVISTA

Agrifood tech, Ferrari (Italmopa): innovare attraverso la tecnologia, granoduro.net e granoscan strumenti per aiutare gli agricoltori

 

Agrifood Tech, Carrozza (CNR): Concentrare le conoscenze nell’ambito della genetica e del biotech

Agrifood Tech, Martina (Fao): Puntare su tecnologia e digitale per evolvere i sistemi agricoli

 

 

 




Vinitaly, Mercuri: Vino parte della dieta mediterranea e alimento che fa bene alla salute. Cooperazione rappresenta 60% produzione nazionale. VIDEOINTERVISTA

“Oggi abbiamo voluto lanciare un messaggio importante attraverso l’intervento di persone che hanno fornito dei dati scientifici sull’aspetto salutistico del vino. Innanzitutto si è chiarito che non è una bevanda ma è un alimento, in grado di fare bene alla salute se utilizzato a pasto da una certa età in poi. Soprattutto si è sottolineato il vino come elemento essenziale di cultura e storia. Abbiamo voluto avvalorare quella posizione del mondo produttivo italiano rispetto al fatto che noi siamo per la salute e rispetto alla salute vogliamo che il vino faccia parte della dieta mediterranea che oggi è riconosciuta in tutto il mondo.”

Così ad AGRICOLAE Giorgio Mercuri, Alleanza Cooperative, nel corso di Vinitaly 2022.

“La cooperazione rappresenta oggi quasi il 60% della produzione italiana, oggi il mondo produttivo del vino passa attraverso le cooperative perchè con questa intesa i piccoli produttori possono vedere valorizzate le loro produzioni. Proprio perché abbiamo l’attenzione al sociale rispetto ai territori e alle persone, vogliamo non solo vendere il nostro vino ma vedere anche la storia delle nostre generazioni. Se siamo un paese longevo lo dobbiamo probabilmente anche al vino.”




Confcooperative, tempesta dei prezzi sulla filiera del vino: Censis calcola 1,1 miliardi in più. Tutti gli INTERVENTI e le VIDEOINTERVISTE

Extracosti da oltre 1,1 miliardi di euro a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime: è questo il conto salato che sta per abbattersi sulla filiera vitivinicola italiana. Una vera tempesta dei prezzi che intaccherà la redditività delle imprese e rischia di comprometterne anche la capacità competitiva sui mercati internazionali . Il rapporto del Censis è stato presentato presso la sede di Confcooperative, che chiede un intervento nazionale ed europeo per salvaguardare un settore strategico dell’agroalimentare italiano.

Questo il comunicato stampa

Vino, Confcooperative: da aumenti energia e materie prime extracosti da 1,1 miliardi per la filiera

Questa la dichiarazione del presidente di Alleanza Cooperative Giorgio Mercuri

Extracosti sulla filiera del vino, Mercuri (Confcooperative): prossima campagna vitivinicola con prezzi di produzione più alti

Questa la dichiarazione di Luca Rigotti, Coordinatore vitivinicolo Alleanza cooperativa alimentari

Extracosti sulla filiera del vino, Rigotti (Confcooperative): rischiamo di non avere contenitori in vetro. Urge spostare gli obblighi di sostenibilità

Questa la dichiarazione di Andrea Toma, del Censis

Extracosti sulla filiera del vino, Toma (Censis): tempesta dei prezzi, oltre 1,1 miliardi in più pesano sul settore vitivinicolo

Queste le videointerviste 

Vino, extracosti sulla filiera. Toma (Censis): effetti dell’aumento dei prezzi di energia e di materie prime arriveranno fino al 2023 – VIDEOINTERVISTA

Vino, extracosti sulla filiera. Rigotti (Confcooperative): costi stanno erodendo margini filiera. Valutiamo l’utilizzo di contenitori diversi dal vetro – VIDEOINTERVISTA

Vino, extracosti sulla filiera. Mercuri (Confcooperative): imitare Francia e Spagna per un tetto massimo sul costo dell’energia – VIDEOINTERVISTA




Fine 2021-inizio 2022, Mercuri: saranno mesi di attesa che non giovano a competitività, risorse non siano asfissiate da burocrazia

“L’aumento dei costi di molte delle materie prime, fondamentali per le attività agroindustriali, stanno destando molta preoccupazione nelle imprese che saranno chiamate ad affrontare nei prossimi mesi importanti investimenti per le opportunità che scaturiranno dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza.

Molte risorse economiche vengono infatti purtroppo assorbite per far fronte all’aumento dei costi di materie prime. E’ evidente che prima di fare investimenti, le aziende tenderanno ad aspettare tempi migliori e ciò rallenterà inevitabilmente quella accelerata per lo sviluppo e la crescita del nostro paese che tutti aspettano dall’arrivo delle risorse del Pnrr”.

Così ad AGRICOLAE il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri nel tracciare il bilancio 2021 e nel guardare al prossimo anno.

“Se la situazione rimarrà quella attuale o peggiorerà nei prossimi mesi dal punto di vista sia di approvvigionamento di materiali che dell’aumento dei costi, sicuramente le aziende agroalimentari, oltre a dover far fronte a molte difficoltà nella gestione della loro attività ordinaria, dovranno gioco forza rallentare o rimandare anche tutte le iniziative di innovazione e digitalizzazione (ad es. con aggiornamenti di linee di lavorazione o altro) che sono connesse all’imminente percorso di utilizzo delle risorse del Pnrr”, prosegue.

In altre parole, spiega ancora Mercuri, è chiaro che se l’acciaio e il ferro continueranno ad avere costi più alti e se continueranno ad allungarsi per le aziende i tempi di consegna di materiali edili o elettronici, le risorse economiche potrebbero non essere sufficienti.

“Lo scenario del prossimo anno a mio avviso è che saranno mesi di attesa: è vero che arriveranno grandi opportunità dalle risorse del PNRR, però è altrettanto vero che il post pandemia crea preoccupazioni. Sicuramente il primo semestre del 2022 non sarà per l’agroindustria un periodo di investimenti, ma di attesa. Le aziende preferiranno attendere per verificare ciò che accade sul fronte dei costi delle materie prime, prima di programmare le proprie iniziative”.

“E’ una situazione che certo non agevola le nostre imprese nella difesa della competitività su uno scenario internazionale rispetto alle aziende europee”.

Quanto alle nostre aspettative, come mondo cooperativo auspichiamo che nell’ambito delle politiche di attuazione del Pnrr ci sia un forte intervento sulla burocrazia perché molte delle iniziative hanno bisogno di aspetti autorizzativi che provengono da enti  pubblici, spesso ancora caratterizzati da una burocrazia asfissiante, soprattutto in alcune aree più svantaggiate del nostro paese”.

Anche relativamente agli aspetti di mercato, “seppure i segnali sull’export siano positivi, ci sono grosse difficolta nel mercato interno dove l’aumento dell’inflazione pesa ancora troppo sulla parte produttiva e contribuisce purtroppo ad indebolire dal punto di vista economico le aziende”, continua ancora il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari.

Il 2022 va considerato come un anno di transizione tra il vecchio e il nuovo che verrà. Nei fatti questi due anni di pandemia hanno compromesso molte delle certezze che avevano le aziende, adesso siamo in una fase di ripresa, ma si fa fatica a rispondere alle aspettative di mercato, perché spesso le aziende, gravate dall’aumento dei costi di produzione, non riescono a far fronte ad un aumento della richiesta di prodotti agroalimentari”, conclude.




Latte, Mercuri, Alleanza cooperative: Tavolo occasione per indicizzare prezzo per settore merceologico e costi produzione

“C’è un tavolo che il ministro Patuanelli ha convocato e riteniamo che possa rappresentare l’opportunità per discutere relativamente ai problemi che stanno vivendo gli allevatori e trovare soluzioni che siano strutturali al settore che sta soffrendo da troppo tempo il calo del prezzo e il calo dei consumi”.

Così ad AGRICOLAE Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari in merito al tavolo del latte convocato in settimana dal ministro Patuanelli nel tentativo di chiudere il protocollo di intesa redatto nel corso del precedente incontro di filiera presso il Mipaaf.

“Questa può essere l’occasione – prosegue – per mettere a punto un meccanismo comune di indicizzazione del prezzo che tenga conto dell’andamento dei settori merceologici e dei relativi prezzi di produzione.




G20, Mercuri (Alleanza cooperative), “è la filiera cooperativa il modello principe di sostenibilità”

“La cooperazione agroalimentare e della pesca è il modello imprenditoriale che consente di raggiungere appieno gli obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale e di garantire al contempo una crescita inclusiva che assicura lavoro e reddito a soci e dipendenti”. Lo ha detto il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri intervenendo all’Open Forum sull’Agricoltura sostenibile svoltosi oggi a Firenze nell’ambito del G20 dell’Agricoltura. 

“Oggi come nel passato – ha spiegato Mercuri – le cooperative consentono a piccoli e grandi produttori di avere massa critica per poter commercializzare i loro prodotti sul mercato. Inoltre, dal momento che le cooperative non delocalizzano,  la ricchezza rimane lì dove è prodotta, contribuendo così alla tenuta occupazione e ad una crescita economica inclusiva”.  

Il presidente Mercuri ha avuto modo di soffermarsi su due esempi significativi: la filiera del vino e del lattiero-caseario.  

“Un recente studio Winemonitor Nonisma – ha spiegato il Presidente di Alleanza cooperative agroalimentari – ha dimostrato come le riduzioni maggiori del vigneto italiano si siano registrate proprio in quelle regioni dove mancano cooperative strutturate e dimensionate, mentre in territori come Trento e Bolzano, Emilia Romagna, Abruzzo e Veneto, è proprio la significativa presenza di cooperative molto grandi per fatturato a garantire una tenuta della coltivazione della vite. Altro esempio è quello delle cooperative lattiero-casearie che contribuiscono in maniera significativa all’impiego e alla coesione sociale in molte zone soggette a vincoli naturali, dove mancano alternative per i piccoli allevatori e i costi sono anche molto elevati per via delle scarse condizioni agro-climatiche.  

“È grazie alle cooperative, autentico presidio del territorio – ha concluso Mercuri – che molti piccoli allevatori di montagna continuano a veder raccolto e valorizzato il proprio latte. Se non ci fossero le cooperative molte aziende agricole avrebbero già chiuso o si sarebbero trasferite altrove. Anche in questo caso, il valore aggiunto che le cooperative trasferiscono ai soci viene reinvestito nel territorio contribuendo all’economia locale ed al presidio ambientale”.  

All’Open Forum ha partecipato anche Cristian Maretti, Co-presidente di Alleanza cooperative Agroalimentari e vice presidente della cooperativa ravennate Fruttagel, che ha raccontato il percorso svolto in tema di sostenibilità ambientale della cooperativa ravennate che ha raggiunto negli ultimi anni una quota pari al 25% di produzione biologica e che è stata recentemente insignita del premio di “innovatori responsabili” promosso dalla Regione Emilia Romagna. “Una grande attenzione al materiale compostabile per la linea dei surgelati riesce inoltre a trasferire contenuti virtuosi di sostenibilità fino al consumatore finale”, ha dichiarato.  

G20, Mercuri: Cooperazione esempio chiaro di modello economico per lo sviluppo sostenibile




Ismea, da Cdm ok a nomina di Angelo Frascarelli. I commenti

Il Consiglio dei ministri ha deliberato, su proposta del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, acquisito il parere delle competenti commissioni parlamentari, la nomina del professor Angelo Frascarelli a presidente dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, Ismea.

Era già stato scritto:

Ismea, pronta per il Cdm la nomina di Frascarelli presidente. Dopo tensioni tra Pd e M5S, i pentastellati hanno avuto la meglio

Qui di seguito AGRICOLAE riporta i commenti:

De Castro: Frascarelli presidente Ismea, grande esperto di politica agricola ue

Battistoni (Mipaaf): “Buon lavoro a prof. Frascarelli, nuova guida ISMEA”

Ismea, Centinaio (Mipaaf): Buon lavoro a Frascarelli. Settore primario leva crescita paese

Agricoltura: Lega, buon lavoro a Frascarelli nuovo Presidente Ismea, da noi parere favorevole

Agricoltura, Gagnarli (M5s): Parlamento approva nomina di Frascarelli alla guida di Ismea

Agricoltura, Naturale (M5s): presidenza Ismea, nomina Frascarelli votata all’unanimita’

Agricoltura, Alleanza cooperative: “buon lavoro a Frascarelli, nuovo presidente Ismea”

Ismea, Giansanti, Confagricoltura: congratulazioni a Frascarelli, stretta collaborazione con lavoro istituto

Agricoltura, Coldiretti: buon lavoro al nuovo presidente Ismea

Copagri, Ismea: congratulazioni e buon lavoro al presidente Angelo Frascarelli

Cia: buon lavoro al presidente Ismea Angelo Frascarelli

 

Assalzoo, congratulazioni e auguri di buon lavoro ad Angelo Frascarelli, neo presidente di Ismea

Ismea, agromeccanici-Cai: prof. Frascarelli uomo giusto, ha visione per coniugare mercati, servizi e futuro agricoltura




Miele, Centinaio: 5 mln a settore apistico un inizio. Bene progetto Confcooperative su ruolo produttori per economia e ambiente

“Ringrazio il presidente Mercuri e tutta la cooperazione per il grandissimo lavoro che stanno facendo, in questo caso per il settore apistico e del miele. Si va nella direzione in cui ho sempre creduto, ovvero una stretta collaborazione fra agricoltura e turismo. Avevo preso l’impegno di destinare parte dei fondi stanziati per aiutare i settori colpiti dalle gelate dei mesi scorsi anche agli imprenditori apistici. Pochi giorni fa è arrivata la conferma dalla Commissione Bilancio. Sono stati stanziati cinque milioni di euro per il settore, che non aveva mai usufruito di misure simili. È stato fatto un primo passo al quale spero ne seguano altri”. Lo ha evidenziato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, sen. Gian Marco Centinaio, partecipando al webinar “Alveare Italia – La straordinaria rete dei messaggeri del miele italiano”, iniziativa di AgriReteService, società di servizi di Confcooperative FedagriPesca, che ha coinvolto circa 25 tra associazioni e cooperative apistiche, presenti in dieci regioni italiane e che rappresentano circa 300.000 alveari (pari a circa il 20% del patrimonio apistico nazionale), tutte aderenti a Confcooperative. “È un progetto che mi è subito piaciuto. Avere dei messaggeri vuol dire avere ambasciatori – ha aggiunto il sottosegretario -, persone competenti che parlano con entusiasmo del proprio lavoro e dell’intero settore. Purtroppo non tutti conoscono il ruolo delle api per il nostro ecosistema ed è per questo importante comunicare anche il ruolo dei produttori di miele e la qualità del prodotto italiano. Non si tratta solo di aiutare un segmento economico del nostro paese ma anche di tutelare l’ambiente e fare una scelta di vita”.




Agricoltura, Mercuri (Alleanza cooperative), “bene stanziamento risorse per fondo bieticoltura”

“La firma da parte del Ministro Stefano Patuanelli del provvedimento che definisce le modalità di erogazione delle risorse del Fondo per il sostegno alla bieticoltura è un segnale di grande attenzione nei confronti di un comparto che ha risentito delle politiche di liberalizzazione varate a livello europeo nel settore dello zucchero e la cui situazione di grave crisi e precarietà è stata indubbiamente accentuata dall’emergenza pandemica”.

Così il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri commenta la notizia della sottoscrizione del decreto ministeriale di attuazione dell’articolo 68 del  decreto legge n. 73 del 2021, il c.d decreto legge sostesgni bis.

“L’Italia non può permettersi di abbandonare – afferma Mercuri – la produzione bieticolo-saccarifera. Con i 25 milioni di euro messi a disposizione dal Governo sarà possibile aiutare concretamente i bieticoltori soci delle nostre cooperative che hanno deciso di perseverare con costanza e dedizione nella produzione di zucchero italiano”.

“Dobbiamo dare atto al Ministro Patuanelli – conclude Mercuri – della tempestività con cui il decreto è stato adottato, segno tangibile di una sensibilità e di una vicinanza reale ai problemi dei bieticoltori, del cui grido di allarme, come Alleanza cooperative agroalimentari, ci siamo sempre fatti latori in tutte le sedi istituzionali nazionali ed europee, proponendo ed appoggiando sin dal principio la misura oggi varata”.




Pac, Fieragricola fa il punto sulla riforma che cambierà volto agricolo d’Europa. I pro e i contro. Gli interventi

Una fotografia scattata sulla nuova Pac dai principali attori protagonisti della riforma, da coloro che dovranno ora mettere in pratica la riforma.

Fieragricola, in collaborazione con Food Trend Foundation, ha organizzato una tavola rotonda nel corso della quale le istituzioni, le organizzazioni agricole e le cooperative hanno detto la loro esprimendo i pro e i contro, con le soddisfazioni e le perplessità, di una riforma destinata a cambiare il volto agricolo d’Europa dei prossimi anni.

Fieragricola, De Castro: Pac più forte ed equa che fornisce strumenti importanti ad agricoltori

Fieragricola, Dorfmann: Farm to fork strategia superficiale e troppo ideologica. Su Pac raggiunto difficile equilibrio tra Comm. Agricoltura e Ambiente

Fieragricola, Mercuri: Pac con più compiti e meno risorse. Ora più debole legame tra agricoltura e produzione di cibo

Fieragricola, Giansanti: Pac basata su burocrazia. Grave taglio risorse, non fornisce riposte a sfide future e non incentiva imprese

Fieragricola, Verrascina (Copagri): burocrazia colpirà doppiamente gli agricoltori, ora programmazione efficace PSN con associazioni

Fieragricola, Apolito (Coldiretti): Su Pac partita ancora da giocare. Farm to Fork, senza analisi d’impatto rischia di compromettere lavoro agricoltori

Fieragricola, Scanavino: Ridurre burocrazia Pac. Green e sostenibilità diventino elementi di vantaggio per nostre produzioni

Fieragricola accende i riflettori sulla riforma della Politica agricola comune 2021-2027




Pac, Ue trova la quadra su Piani strategici e condizionalità, ora Ocm e piani orizzontali. De Castro: partita si chiude. Le reazioni tra chi è soddisfatto e chi si aspettava di più

All’una e 40 di questa notte abbiamo trovato l’accordo sui piani strategici. Ora stiamo lavorando per i regolamenti Ocm e i piani orizzontali che sono meno problematici. In ogni caso la partita si chiude oggi”.

Così ad AGRICOLAE Paolo De Castro sulla partita Pac che si sta per chiudere.

Ok dunque alla Condizionalità sociale “che era un punto importante per il Parlamento europeo”, prosegue De Castro. Oltre agli aiuti accoppiati, la conferma del 13 per cento piu 2 per le proteine e l’architettura verde. “Ora si lavora sulla rifinitura e i dettagli: regolamento Ocm e orizzontale”, conclude.

Le condizionalità su cui si è trovata la quadra, vincolano tra le altre cose il sostegno al reddito ad una serie di pratiche ambientali e non solo. Come il contrasto all’erosione del suolo e all’uso di pesticidi. Poi la copertura del suolo in periodi sensibili e rotazione delle colture.

Il Parlamento e il Consiglio Ue hanno concordato di destinare per lo sviluppo rurale il 35% dei pagamenti diretti.

Le reazioni:

Pac, Battistoni (Mipaaf): ci riteniamo soddisfatti

Nuova PAC in dirittura d’arrivo. Dorfmann: “La politica agricola europea sarà più equa”

Pac, Confagricoltura: “il lavoro svolto ha migliorato il testo, ma ci saremmo aspettati di piu’”

Pac, Alleanza cooperative: bene accordo sulla riforma, con definizione quadro giuridico agricoltori e cooperative possono programmare propri investimenti

Pac, Copagri: accordo su piani strategici spiana strada riforma 2023-27

Pac, Coldiretti, accordo su cuore riforma agricola da 50 mld. Prandini, sostenere competitività e redditi imprese

Federvini, soddisfazione per l’accordo raggiunto sulla Pac tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione Ue

Pac, Uila: intesa a un passo

Confagricoltura Alessandria interviene sulla Riforma della PAC

Riforma Pac, Rota (Fai Cisl): “inseriti anche i diritti dei lavoratori, primo risultato importante di una battaglia storica”

Riforma Pac, De Castro: primo accordo sui piani strategici

Ue, Coldiretti, accordo su riforma agricola da 50 mld per Italia

Pac – Filiera Italia “Bene l’accordo. Ora implementazione concreta senza trascurare la food security”




Vivite, ecco come tiene (e cresce) il vino della cooperazione: Mercuri, Centinaio, Saccone, Rigotti, Pantini

Nell’anno dell’emergenza pandemica il sistema vitivinicolo cooperativo (423 cantine per 4,9 miliardi di euro di giro d’affari e una produzione pari al 58% del vino italiano), ha mostrato la sua resilienza, registrando nel complesso una sostanziale tenuta del proprio fatturato (+1%), su cui ha inciso positivamente l’incremento di vendite nel canale della grande distribuzione organizzata (+6%, dato Iri, 2021) e quello sulle esportazioni (+3%). È questo il dato più significativo emerso oggi nel corso di Vivite Talk del vino cooperativo, iniziativa organizzata da Alleanza Cooperative Agroalimentari.

Vivite, vino cooperativo tiene malgrado il covid ed il crollo dell’Horeca: nel 2020 fatturato a +1% e vendite in Gdo +6%

Vivite, Alleanza Cooperative. Mercuri: Oltre 4,9 mld il valore del vino cooperativo. Resilienza, sostenibilità e innovazione i nostri pilastri

Vivite, Vino, Centinaio: Cooperazione emblema resilienza e importanza di fare sistema

Vivite, Alleanza Cooperative. Saccone (Ice): Promosso piani di gratuità e promozione per aiutare aziende. Bene accordo con Tannico e piattaforme online

Vivite, Alleanza Cooperative. Rigotti: Progetto cooperativo è progetto di valore. Investire in formazione, promozione e sostenibilità

Vivite, Alleanza Cooperative. Pantini (Nomisma): Presidiare mercati Usa, Germania e Corea. Puntare su digitalizzazione, E-commerce e Gdo. Attenzione a prodotti basso costo