VINO, AGRI: MODERATO APPREZZAMENTO SU SPESA PNS E OCM, AZIONI ANCORA PARZIALI

“In un Paese in cui per anni si è stentato a spendere le risorse disponibili dall’UE, dai fondi strutturali ai PSR, è già una notizia che nel 2017 sia stata impiegata la totalità dei fondi europei per il Programma Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo. E’ importante, e merita apprezzamento, che i produttori abbiano indirizzato le proprie scelte verso il consolidamento strutturale dell’attività, con la ristrutturazione dei vigneti, e la promozione dei vini verso i Paesi terzi e i nuovi spazi di mercato”.

 

Lo ha dichiarato Pietro Minelli, presidente di AGRI (Confederazione Agricola ed Agroalimentare) commentando i dati diffusi dal Mipaaf in relazione alla spesa per il PNS (Programma nazionale di sostegno del comparto vitivinicolo), che in totale ha sfiorato i 337 milioni di euro per l’anno in corso.

 

“Non siamo alla totale espressione di un’eccellenza del made in Italy – ha aggiunto il presidente di AGRI – basti pensare alla tormentata via dell’attuazione del Testo Unico del vino, e molto c’è ancora da lavorare per elevare la produttività e la collocazione sui mercati del nostro vino, ma col PNS si sono compiuti passi apprezzabili: oltre a quanto citato, la prevenzione dalle crisi di mercato e il contributo per l’assicurazione dei raccolti contro gli sfavorevoli eventi climatici ed altre condizioni avverse. Sono azioni parziali, ma che vanno nella giusta direzione di un’elevata competitività”.