Manovra, ecco i testi su cui si è lavorato stanotte e i subemendamenti. Riorganizzazione Masaf ed eventuale accorpamento o soppressione enti vigilati con revoca incarichi

Lavori finiti all’una di questa notte sulla Manovra di bilancio per presentare, alle 8 del mattino, il quarto emendamento del Governo.
Alle 10 – da quanto apprende AGRICOLAE – è prevista una seduta senza votazioni per le inammissibilità dei 4 emendamenti del Governo. Mentre il termine dei sub-emendamenti è fissato alle 17.00 di oggi (ufficioso).
Sempre da quanto si apprende alle 17.00 dovrebbero anche riprendere i lavori (seduta non ancora convocata) per poi andare avanti finché non si finisce, fino a tarda serata.
Nel caso in cui i lavori stasera dovessero ancora andare a rilento per ostruzionismo, si andrà in Aula senza mandato.

Presente all’articolo 78 anche l’emendamento da parte del governo per la semplificazione e la razionalizzazione del ministero per le Politiche agricole e della Sovranità alimentare che prevede, “la ricognizione degli organismi, dei comitati e delle commissioni, comunque denominati, operanti presso il suddetto ministero e degli organi degli enti dallo stesso controllati o vigilati con la revisione della rispettiva composizione e delle modalità di funzionamento, controllo e rendicontazione, in ogni caso con eliminazione di ogni forma di compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati per i componenti, potendo procedere anche alla diversa composizione o alla trasformazione di finalità e funzioni, alla preposizione di organismi di nuova istituzione con apposita missione, all’accorpamento ovvero alla soppressione di quelli reputati non utili o funzionali per il migliore proseguimento dell’azione amministrativa e la più efficiente gestione delle risorse finanziarie, e, quanto agli organi degli enti, alla eventuale revoca degli incarichi conferiti”

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica i testi al maxiemendamento su cui si è lavorato questa notte:

EMENDAMENTI GOVERNO RAZIONALIZZAZIONE MASAF ED ENTI VIGILATI

51.22 e 96.042 A FIRMA DI TUTTI I GRUPPI

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la bozza del fascicolo dei subemendamenti. Dove figura anche il tabacco:

BOZZA FASCICOLO SUBEMENDAMENTI

Era già stato scritto:

Manovra, ecco la prima tranche del Maxiemendamento. All’articolo 29 risolta la questione tabacco

Manovra, ecco il secondo e il terzo pacchetto del Maxiemendamento su enti locali e ‘altre esigenze’




OCM VINO, ECCO CONSUNTIVO DEL PIANO NAZIONALE DI SOSTEGNO 2018. TUTTI I DATI E LE REGIONI IN DIFFICOLTA. ANCORA NULLA PER BANDI PROMOZIONE

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, attraverso la pubblicazione del decreto 3815/2017 a firma del capo dipartimento delle politiche europee ed internazionali Giuseppe Blasi, ha reso noto il consuntivo del Piano nazionale di sostegno vino relativo all’esercizio comunitario 2018.

Il quadro generale, nel complesso, appare estremamente positivo per il nostro Paese ed evidenzia tutte le capacità del settore vitivinicolo italiano di sostenere, attraverso gli importanti finanziamenti comunitari, la competitività delle nostre produzioni.

Non mancano tuttavia le solite note negative riferite alla incapacità di diverse Regioni, ormai conclamata da diversi anni di trend negativi, di riuscire a sostenere l’export del vino italiano di qualità attraverso l’utilizzo dei fondi destinati alla promozione del vino europeo nei paesi extra UE.

In tale contesto, appare paradossale, per certi versi, che proprio le regioni che hanno difficoltà a presentare programmi di investimento promozionali destinati, a loro volta, a sostenere la vendita delle proprie produzioni di qualità DOCG, DOC e IGT in confezioni commerciali nei mercati extra UE, come la Sardegna (-41,8%), il Lazio (-41,45%), la Puglia (-24,62%) e la Sicilia (-24,33%), siano al contrario quelle con i maggiori incrementi di spesa per gli investimenti nelle cantine. Investimenti strutturali inversamente proporzionali alla capacità di accrescere il valore del nostro export.

Sicuramente sulle performance negative di queste regioni ha anche pesato e purtroppo continuerà a pesare

il quadro normativo di riferimento (Decreto Martina) che molte perplessità ha destato e continua a destare tra gli operatori italiani del settore che vista la sua vigenza continueranno, in generale, ad essere penalizzati rispetto ai colleghi europei.

Gli operatori confidano che il nuovo ministro Centinaio abbia a cuore le sorti del settore, vero traino dell’export agroalimentare italiano, e si decida al più presto ad attivare un tavolo tecnico con le organizzazioni per una profonda rivisitazione del disposto normativo adeguato ad una strategia nazionale che mai è stata attivata dal Ministero da quando è entrata in vigore la nuova OCM vino (2008-2009).

Nel contempo, nonostante il nuovo parere emesso dalla DG AGRI lo scorso 27 giugno che ha salvato la promozione italiana negli USA e in Canada, tutto tace dagli uffici ministeriali (che nell’ambito del PNS di sostegno vino hanno la competenza per la sola misura della promozione sui Paesi terzi mentre tutte le altre misure fanno capo alla direzione generale di Felice Assenza) sul fronte dell’atteso decreto che dovrà stabilire le modalità di accesso alla misura promozione per l’esercizio 2018/2019. Un quadro temporale sempre più allarmante per gli operatori del settore che potrebbero confrontarsi con termini di presentazione dei propri programmi promozionali a ridosso dell’ormai imminente periodo feriale e delle successive operazioni vendemmiali, con il rischio di trovarsi di fronte bandi che anziché introdurre le sempre auspicate semplificazioni procedurali potrebbero recare pericolosissime ed ingiustificate complicazioni.

Il Consuntivo:

PNS VINO Consuntivo 2018

Rimodulazione dotazione finanziaria:

2018_3815_Rimodulaz.Dotaz.Finanz.2018

Per saperne di più:

OCM VINO PROMOZIONE. LA DG AGRI UE ACCOGLIE LE TESI ITALIANE. SALVA LA PROMOZIONE EUROPEA NEGLI USA E CANADA. ECCO LA LETTERA

 

 




LEGGE DI BILANCIO, ECCO ULTIMA BOZZA INTEGRALE. E LE QUESTIONI “AGRICOLE”

LEGGE DI BILANCIO

Sono molte, da quanto apprende AGRICOLAE, le questioni relative al settore agricolo ed agroalimentare (nonché ambientali) presenti nella legge di Bilancio.

Sono molte, da quanto apprende AGRICOLAE, le questioni relative al settore agricolo ed agroalimentare (nonché ambientali) presenti nella legge di Bilancio. Dalla bozza datata 25 ottobre di cui si è venuti in possesso, (e che pubblichiamo integralmente in PDF) si possono tirare le fila dei provvedimenti relativi al settore.

Tra i temi trattati dalla legge di bilancio, i distretti del cibo al fine di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale. Ma anche garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari sono istituiti i distretti del cibo.

Obiettivo è anche quello di dare una definizione precisa dei distretti del cibo attraverso alcuni paramtri:

  1. a) i distretti rurali e i distretti agroalimentari di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 già riconosciuti alla data di entrata in vigore della presente legge;

 

  1. b) i sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole, agroalimentari, di cui all’articolo 36, comma 1, della legge 5 ottobre 1991, n. 317, e successive modificazioni;

 

  1. c) i sistemi produttivi locali anche a carattere interregionale, caratterizzati da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea, nazionale e regionale;

 

  1. d) i sistemi produttivi locali localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati dalla significativa presenza di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree;

 

  1. e) i sistemi produttivi locali caratterizzati dall’interrelazione e dall’integrazione fra attività agricole, in particolare quella di vendita diretta dei prodotti agricoli, e le attività di prossimità di commercializzazione e ristorazione esercitate sul medesimo territorio, delle reti di economia solidale e dei gruppi di acquisto solidale.

 

  1. f) i sistemi produttivi locali caratterizzati dalla presenza di attività di coltivazione, allevamento, trasformazione, preparazione alimentare e agroindustriale svolte con il metodo biologico o nel rispetto dei criteri della sostenibilità ambientale, conformemente alla normativa europea, nazionale e regionale vigente.

 

Saranno le regioni – secondo quanto prevede la Legge di Bilancio – a provvedere all’individuazione dei distretti del cibo e alla successiva comunicazione al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, presso il quale è costituito il Registro nazionale dei distretti del cibo.

Al fine di sostenere gli interventi per la creazione e il consolidamento dei distretti del cibo si applicano le disposizioni relative ai contratti di distretto, di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, articolo 66, comma 1.

I criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione degli interventi di cui al comma 4 sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

 

iva agevlalta

La legge di Bilancio prevede anche l’iva agrevolata per la carne

Altro punto focale della Legge di Bilancio riguarda il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale al fine di favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole colpite da calamità naturali o eventi climatici eccezionali, nonché di promuovere interventi innovativi per la prevenzione dei rischi.

Poi l’IVA agevolata per la carne: con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare entro il 31 gennaio di ciascuna delle annualità 2018, 2019 e 2020, ai sensi dell’articolo 34, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

Il decreto recita che le percentuali di compensazione applicabili agli animali vivi delle specie bovina e suina sono innalzate, per ciascuna delle annualità 2018, 2019 e 2020, rispettivamente in misura non superiore al 7,7 per cento e all’8 per cento

Altra misura nella legge di Bilancio è quella relativa all’ambiente ed il territorio attraverso il Fondo per il miglioramento della qualità dell’aria. Fondo da ripartire “per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità ambientale dell’aria. Come anche per la riduzione delle emissioni di polveri sottili in atmosfera nei centri urbani”. Il cosiddetto Bonus Verde.

Infine il Piano invasi per la programmazione e realizzazione degli interventi necessari alla mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, viene adottato il Piano nazionale per la realizzazione di invasi multiobiettivo. E per la diffusione di strumenti mirati al risparmio di acqua negli usi agricoli e civili.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la bozza integrale:

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