Agricoltura, Mongiello (Tecnologi Alimentari): favorire sinergia fra aziende, professionisti e istituzioni a tutela delle produzioni italiane

“Apprendiamo, con molto piacere, del disegno di legge presentato in Senato dai senatori della Lega in Commissione Agricoltura Giorgio Maria Bergesio, Gianluca Cantalamessa e Mara Bizzotto, a cui il Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari esprime profonda gratitudine. Al contempo, chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico in modo da allineare il lavoro della Commissione a quelli che sono gli obiettivi del nostro mandato”. Lo ha dichiarato Laura Mongiello, Presidente Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari, in merito al disegno di legge della Lega presentato in Senato, con l’obiettivo di riconoscere l’alta professionalità svolta dai tecnologi alimentari, mettendola al servizio delle imprese. “Siamo consapevoli che solo la sinergia tra professionisti, aziende e istituzioni possa dare il giusto contributo alle produzioni italiane che si distinguono sempre più per l’elevato livello di qualità”.




ELEZIONI, CHI E DENTRO E CHI E’ FUORI DEI PROTAGONISTI DELLE COMAGRI CAMERA E SENATO. I COMMENTI

Si sta finendo di fare i conti, numeri alla mano, per rimettersi al lavoro e costituire le nuove commissioni Agricoltura. Tra gli inquilini della Comagri della Camera della 17esima legislatura, a rientrare per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle sono Chiara Gagnarli, Giuseppe L’Abbate, Paolo Parentela e Filippo Gallinella. Massimiliano Bernini non si è ricandidato come anche Loredana Lupo mentre Silvia Benedetti è stata eletta ma passerà al Misto.

“E’ nata la terza repubblica. Lavorerò per portare avanti il mio impegno in agricoltura”, dichiara ad AGRICOLAE Filippo Gallinella. “Le prime due cose che voglio fare – prosegue – è aprire un “punto agricolo” in Umbria perché me lo hanno chiesto tanti agricoltori; e ‘mettere casa’ in Agea per essere pungolo al fine di velocizzare i pagamenti”.

Tra gli specializzati agricoli del Partito Democrativo rimane Susanna Cenni (che era però da tempo passata alla Bilancio e che passerà ora alla commissione Ambiente). Per il Pd rimane fuori il presidente della XIII della Camera Luca Sani insieme a Paolo Cova, Colomba Mongiello, Nicodemo Oliverio, Marco Carra, Giuseppe Romanini, Laura Venittelli, sono fuori. “Se al risultato elettorale si risponde con la tattica o con l’arroganza, si va poco lontano. Occorre umiltà e agire nell’interesse del Paese”, scrive Sani su Facebook. Fuori anche Alessandra Terrosi, Francesco Prina, Maria Antezza e Giorgio Zanin. Rimane dentro Mino Taricco, che passa però al Senato e Gian Pietro Del Moro. Lello Di Gioia, Massimo Fiorio e Luciano Agostini Siro Marrocu non si sono ricandidati. Fuori Anche Mario Catania, che ha scelto di non candidarsi. “Il grande lavoro che ha trovato spazio in commissione nella scorsa legisaltura ci auguriamo che possa essere implementato a partire dale questione inevase come la partita legata ai vitigni resistenti e il tema di tutte quelle parti su cui c’è stata una battaglia, come gli Ogm. Su cui, dopo lo studio della Sant’Anna, occorrerà fare una riflessione”, dichiara Giorgio Zanin ad AGRICOLAE che si augura che il lavoro di squadra fatto nella 17esima legislature prosegua nella diciottesima con il medesimo spirito”. Fuori anche Basilio Catanoso, Forza Italia, e Roberto Caon. In forse Fabrizio Di Stefano e dentro invece Paolo Russo: “Tra i miei primi punti – spiega Russo ad AGRICOLAE – la proposta di legge per far diventare patrimonio d’Italia i territori dove si coltiva il pomodoro di San Marzano Dop”. Ma non solo: “anche la reintroduzione dei voucher in agricoltura e l’istituzione del ministero dell’Alimentazione e del cibo per rendere il made in Italy davero competittivo nel mondo”.

Tra I nomi ‘illustri’ dell’Agricoltura rimane fuori anche l’ex ministro forzista Nunzia De Girolamo e il viceministro Andrea Olivero.

In forse – tra i ‘ripescati’ – Carmelo LoMonte, Lega.

Anche il presidente della Commissione Agricoltura Senato Formigoni non è passato. Al Senato sono passate Daniela Donno e Elena Fattori, entrambe in quota M5S. Anche il presidente della Commissione Agricoltura Senato Formigoni non è passato, in quota centrodestra.

Fuori anche Angelica Saggese, Donatella Albano e Laura Fasiolo, tutte in quota Partito Democratico. Dentro invece Laura Cantini, sempre Pd.

Roberto Ruta, Maria Teresa Bertuzzi e Leana Pignedoli non si sono ricandidate.

Passato in quota Lega Stefano Candiani.

Fuori – salvo ‘ripescaggi – per Forza Italia al Senato Francesco Scoma e Cristina De Pietro. E per Forza Italia Nicolo Ghedini.

Rieletto Dario Stefano, passato al Pd poco prima delle elezioni.




PD, ECCO I NOMI ‘AGRICOLI’ IN LISTA COME E DOVE. E COSA FARANNO: “INQUIETANTE RITORNO LEGA AL MIPAAF”

LISTE PD

Ecco i nomi dei candidati Pd ‘agricoli’ in corsa. Dove, come e cosa faranno. Tutti preoccupati per ritorno della Lega al Mipaaf

Tutta la notte al lavoro nelle stanze del Nazareno. Fino alle 4.30 del mattino, quando si sarebbe trovata la quadra. Candidato al secondo posto proporzionale Camera circoscrizione Grosseto-Siena-Arezzo, collegio Toscana Sud il presidente della commissione Agricoltura della Camera Luca Sani. In posizione eleggibile. “Mi candido per continuare il buon lavoro fatto in questi anni a favore dell’agricoltura italiana”, spiega ad AGRICOLAE. “Abbiamo messo le basi, ora occorre costruire un impalcatura ancora più solida a favore di un settore che ha dimostrato grandi performance negli ultimi tempi. Mai è stato dato in passato tanto al settore agricolo ed agroalimentare come in questa legislatura passata. E le ipotesi di ritorno al Mipaaf del Centro destra sono abbastanza inquietanti”.

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OLIVERIO

“Soddisfatto di essere stato scelto per correre per il partito”

Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura, blindato. “Ci siamo!
Il partito mi ha voluto in campo, alla Camera dei Deputati, con una doppia e impegnativa presenza per le imminenti eiezioni politiche:
Al proporzionale Calabria nord e all’Uninominale Crotone”, spiega ad AGRICOLAE. “Continua il mio impegno per favorire la crescita della nostra agricoltura. Continua il lavoro svolto in questi anni in parlamento. In prima linea ancora una volta – prosegue – per difendere l’impresa agricola , per sostenere il reddito degli agricoltori, per tutelare la salute dei cittadini per difendere il territorio, per rafforzare la competitività del settore  primario che è vanto dell’economia italiana”.

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MONGIELLO

“Proseguire lavoro svolto fin qui. Grazie per la fiducia accordatami”

Colomba Mongiello viene blindata a Bari da Emiliano – come seconda capolista dopo Marco Lacarra, segretario regionale del Partito in Puglia. Mentre Francesco Boccia unico capolista di Emiliano, a Lecce. “Sono grata per la fiducia accordatami dal presidente Emiliano e da Matteo Renzi per la candidatura alla Camera dei deputati nel listino proporzionale di Bari. Evidentemente è stato premiato il lavoro legislativo da me promosso in Comagri che ha avuto e che avrà ripercussioni positive per il sistema agroalimentare italiano e meridionale in particolare”, dichiara Mongiello ad AGRICOLAE.

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Mino Taricco numero 2 nella lista proporzionale Piemonte 2, subito dopo il ministro Pinotti. Dunque in posizione eleggibile. Si tratta della lista che raccoglie le sette province piemontesi che fa circa 2 milioni e cento abitanti.

Zaia ha azzerato procedura di recupero quote latte. Si tema ritorno Lega al Mipaaf

“Al momento una grande voglia di partire in campagna elettorale per raccontare quello che abbiamo fatto”, spiega ad AGRICOLAE. “Per ora grande soddisfazione per la posizione che mi è stata assegnata che implica il riconoscimento del lavoro fin qui svolto”. Per quanto riguarda le quote latte si tratta per Taricco di “un epilogo pazzesco dovuto a Zaia che con la legge 33 ha fatto nel 2009 saltare tutte le procedure di recupero credito che stavano arrivando a completamento. Facendo ripartire tutto da zero. Motivo per il quale ora ci prendiamo la procedura comunitaria”.

Susanna Cenni “candidata nel collegio uninominale 11 per la Camera a Poggibonsi” fa sapere ad AGRICOLAE mentre è dal notaio a fare i documenti necessari.

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paolo cova

“I sondaggi dicono che il centrosinistra non è forte in Lombardia ma è tutto da vedere, anche perché per gli uninominali quello che conta è il rapporto con il territorio e quello che si è fatto”

Paolo Cova è stato invece candidato nel collegio 4 di Milano: “dove fisicamente abito”, spiega ad AGRICOLAE. “I sondaggi dicono che il centrosinistra non è forte in Lombardia ma è tutto da vedere, anche perché per gli uninominali quello che conta è il rapporto con il territorio e quello che si è fatto”. Poi una battuta sulle quote latte, dossier già pronto per il tavolo del prossimo membro di governo che siederà al Mipaaf: “Sicuramente quello delle quote latte è un problema grave che riguarda 1500 aziende. Pensare però che ci sia un governo di centrodestra che ripercorra le stesse strade degli anni precedenti fa pensare”, spiega. “Abbiamo cercato di risolverlo in questi anni, gli allevatori hanno preferito fare altre scelte. Le strade da percorrere sono nella legalità e nel rispetto di chi ha già pagato sostenendo anche gli stessi imprenditori agricoli, perché le soluzioni ci sono”.

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Saggese

“La differenza tra noi e gli altri in questi anni si è vista e spero che il mondo agricolo ci sostenga”

Angelica Saggese candidata nel Senato nel collegio proporzionale Campania 3. Buone le possibilità sono perché al primo posto c’è Pittella. “Mi auguro che si possa continuare il lavoro positivo fin qui svolto”, spiega ad AGRICOLAE. “La differenza tra noi e gli altri in questi anni si è vista e spero che il mondo agricolo ci sostenga. Abbiamo ancora in sospeso il testo unico sulla pesca che con grande rammarico abbiamo portato a termine solo in parte. Poi etichettatura e rafforzare in tutti i modi la tutela del made in Italy, soprattutto nell’anno del Cibo”.

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antezza

“E’ mia intenzione proseguire nella battaglia portata avanti finora per far funzionare meglio Agea”

Maria Antezza nel proporzionale Senato al secondo posto. “E’ mia intenzione proseguire nella battaglia portata avanti finora per far funzionare meglio Agea. In primis sul rispetto dei tempi di pagamento”, spiega ad AGRICOLAE. “Dobbiamo ancora dare parere come commissione al testo di riforma”.

 

Marco Carra candidato nel collegio uninominale Camera di Mantova. Un collegio interamente mantovani composto da 40 comuni. “La battaglia sarà durissima dato che i collegi nel nord ci vedono a rincorrere lo schieramento della Destra che si è riunificato. “Penso che abbiano combinato talmente tanti disastri che sarebbe bene che non tornassero, sia quelle quote latte che sull’insieme delle questioni agricole che non sono stati in grado che la Lega ha avut esprimere. E’ vero che la Lega ha avuto le responsabilità politiche di quanto è accaduto, ma lo ha avuto con la copertura di Forza Italia. Il Mipaaf è stato usato come merca merce di scambio politico.

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Giuseppe Romanini nel collegio di Parma uninominale, sotto di sei punti ma che potrebbe recuperare.

Francesco Prina uninomale a Abbiategrasso, Milano. Sotto di oltre dieci punti

Alessandra Terrosi quarta al Senato a Viterbo. Una sfida difficile.

Laura Venittelli, in collegio Senato Molise. Tutto da vedere.

Giovanna Palma candidata in Campania

Fuori sono rimasti, tra chi ha deciso di non candidarsi e chi ha superato le tre legislature previste da statuto, Capozzolo, Fiorio, Agostini, Lello Di Gioia, Pignedoli, Bertuzzi, Albano. Marrocu.




PIZZA NAPOLI: MONGIELLO (PD), RICONOSCIMENTO UNESCO È OPPORTUNITÀ PROMOZIONE E TUTELA

PIZZA NAPOLI-UNESCO

Mongiello: riconoscimento da parte dell’UNESCO ci offre uno strumento in più per intensificare l’azione di contrasto alle imitazioni estere della pizza napoletana

“La pizza napoletana è una summa della Dieta Mediterranea e bene ha fatto l’UNESCO ad inserirla tra dei patrimoni culturali dell’umanità”. Lo afferma la deputata Pd Colomba Mongiello, vice presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione, commentando la notizia dell’avvenuto riconoscimento dell’Arte dei Pizzaioli Napoletani. “Un risultato straordinario – dice – costruito grazie ad un lavoro di squadra a cui ho avuto il piacere di partecipare. La pizza ha contribuito a promuovere nel mondo l’immagine del nostro Paese ed è uno dei simboli della qualità della cultura gastronomica italiana e della produzione agroalimentare. Il risultato assai importante, pure sotto il profilo commerciale, è stato raggiunto anche grazie alla scelta, compiuta dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, di puntare esclusivamente su questo simbolo del nostro stile di vita e della nostra cultura”.

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“Il riconoscimento da parte dell’UNESCO – evidenzia ancora Mongiello – ci offre uno strumento in più per intensificare l’azione di contrasto alle imitazioni estere della pizza napoletana: un caso di scuola dell’italian sounding contro cui Parlamento e Governo hanno deciso di intensificare le attività di tutela e valorizzazione del prodotto Made in Italy. Grazie all’impegno di Alfonso Pecoraro Scanio ed al sostegno diffuso dei parlamentari e delle organizzazioni agricole, prime fra tutte Coldiretti – conclude Colomba Mongiello – abbiamo l’opportunità di avviare una capillare azione di promozione dell’autentica filiera produttiva della pizza napoletana, fondata su ingredienti d’eccellenza, alcuni dei quali già certificati, e sulla sapienza artigianale acquisita ed elaborata da pizzaioli professionisti”.




GRANO-PASTA, MONGIELLO E GINEFRA, PD: TAR CONFERMA TRASPARENZA

“La decisione del Tar del Lazio di respingere la richiesta di sospensione del decreto interministeriale che introduce l’obbligo di indicazione d’origine del grano nella pasta, conferma la bontà dell’operato del MIPAAF e del MISE quale coronamento della nostra lotta per il diritto dei consumatori alla trasparenza su origine prodotti della filiera Grano/Pasta”. È quanto dichiarano i deputati dem Colomba Mongiello e Dario Ginefra che aggiungono: “il Tar Lazio ha confermato la prevalenza dell’interesse pubblico volto a tutelare l’informazione dei consumatori.

Oltre l’85% degli italiani considera importante conoscere l’origine delle materie prime per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, in particolare per la pasta. Riteniamo” – concludono i deputati pugliesi – che questo provvedimento andrebbe esteso a tutta l’U.E., atteso che si tratta di una misura che assicura equità, competitività e giustizia. Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili: Paese di coltivazione del grano: nome del Paese nel quale il grano viene coltivato; Paese di molitura; nome del Paese in cui il grano è stato macinato, Paesi U.E. e Paesi non U.E”.

 




XYLELLA, MONGIELLO E GINEFRA, PD: MISURE BRUXELLES RISPONDONO A RICHIESTE ITALIANE

“Bene Bruxelles che oggi, nel testo approvato  di modifica delle misure europee di emergenza per la gestione delle aree contaminate dalla xylella fastidiosa, ha introdotto nuove disposizioni che rispondono alle richieste avanzate dall’Italia per risolvere questa emergenza.

Bene il no all’abbattimento delle piante monumentali risultate non contaminate che si trovano nei 100 metri da una pianta infetta e bene la possibilità di reimpianto delle specie ospiti nella zona infetta , ad esclusione degli ultimi 20 km più.

Gli olivicoltori possono finalmente tirare un respiro di sollievo. Da oggi si potrà avviare un piano di rilancio dell’agricoltura salentina e pugliese fortemente penalizzata con grave danno degli olivicoltori e dare un contributo concreto alla conservazione di questo prezioso e unico territorio”. Così i deputati pugliesi Colomba Mongiello e  Dario Ginefra .

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CAPORALATO, MONGIELLO, PD: FOGGIA CAPITALE DELLA BUONA OCCUPAZIONE

“Foggia diventa la capitale della buona occupazione in agricoltura con l’attivazione della sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità”. L’afferma l’on. Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera, commentando l’annuncio dei ministri Martina, Orlando e Poletti ad un anno dall’entrata in vigore della legge contro il caporalato.”La legalità, oltre ad essere un valore, finalmente diventa una scelta conveniente per le imprese e per i lavoratori – continua Mongiello – che determinerà la sconfitta chi alimenta questo immondo business criminale.

I dati positivi sull’occupazione, +5%, e il versamento dei contributi, +7%, dimostra che la strategia adottata di concerto da Parlamento e Governo sta producendo buoni frutti. Anche sotto il profilo del contrasto al lavoro nero, giacché sono aumentati in misura considerevole i controlli e le sanzioni ai danni di chi altera la concorrenza sfruttando i lavoratori, italiani e stranieri.

La decisione di partire da Foggia per sperimentare nuove forme d’incontro tra domanda e offerta di lavoro è il ricoscimento del ruolo positivo svolto dalle organizzazioni sindacali e datoriali territoriali e del buon lavoro legislativo svolto a livello parlamentare da chi rappresenta la Capitanata e la Puglia.

Finalmente si mette a valore, anche economico, il rispetto delle norme e l’adesione ad una visione etica della produzione agricola – conclude Colomba Mongiello – offrendo alle imprese sane e che agiscono legalmente anche maggiori opportunità d’investimento”.