Ue alle strette per non aver ascoltato Paesi e sindacati agricoli. Mentre PD, M5S, IV e LEU spingevano per stop sussidi

Ci sono voluti i trattori per le strade per far cambiare idea alla Commissione europea. Dopo mesi di politiche inascoltate da parte di alcuni Paesi membri – Italia capofila – Ursula Von der Leyen si è trovata ‘costretta’ a fare retromarcia e smentire le politiche attuate assieme a Timmermans. E a seguire il modello Italia.

La presidente della Commissione europea – che come prevedono i due trattati fondanti la Costituzione Ue – è deputata a proporre le leggi destinate a vincolare le politiche dei singoli Stati Membri, ha annunciato un dietrofront sulla riduzione dell’uso dei fitofarmaci in agricoltura sulla quale si era opposta con forza a più riprese l’Italia. Annunciando di lavorare a “sussidi pubblici” per far fronte alla perdita di resa.

L’Italia – al contrario di Francia e Germania – ha mantenuto i sussidi al gasolio agevolato mettendo sul tavolo circa un miliardo di euro l’anno e ha cercato di ‘guidare’ l’Europa nella direzione di scelte che potessero rendere sostenibile la cosiddetta transizione ecologica.

Proteste agricoltori, in Francia e Germania si chiede di seguire esempio Italia. Ecco le risposte italiane ai problemi Ue. I DATI

D’altronde in Italia si è andati vicini più volte all’eliminazione dei SAD.

Basti pensare a quando, nel 2021, il Partito Democratico presentò (due volte) una mozione per la “rimodulazione e/o eliminazione” dei Sussidi ambientalmente dannosi, i SAD, “a partire dalla prima iniziativa normativa utile, dando certezza e chiarezza ai beneficiari e prevedendo misure ad hoc per i settori maggiormente interessati, quali l’autotrasporto e l’agricoltura”. In primis il gasolio agricolo usato in mare e nei campi.

L’atto parlamentare, https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=1/00561&ramo=CAMERA&leg=18 firmato da Stefania Pezzopane e controfirmato da Buratti, Morassut, Braga, Morgoni, Pellicani e Lorenzin, tutti del Partito Democratico, ricalcava di fatto la mozione del 5 maggio 2019 che spaccò già all’epoca il Parlamento, dove tra i firmatari risultava sempre Chiara Braga e Roberto Morassut era sottosegretario all’Ambiente http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=1/00181&ramo=C&leg=18 .

In quel caso furono – a livello politico – Forza Italia, FDI e Lega a ‘bloccare’ l’eliminazione  coadiuvate dal lavoro svolto dalle organizzazioni agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri che fecero sentire il loro peso di rappresentanza a livello sindacale nazionale.

Il Partito Democratico, Italia Viva, Leu e il Movimento Cinque Stelle ci avevano provato anche due anni prima, nel 2019. Riprendendo una mozione a prima firma di Rossella Muroni presentata il 10 maggio dello stesso anno con la quale si chiedeva di eliminare i sussidi ambientalmente dannosi veniva modificata ‘salvaguardando’ però l’agricoltura” e ripresentata il 25 novembre con tanto di resoconto dell’allora sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut. Ma stop comunque agli aiuti al grano, pomodoro, riso e zootecnia.

Al punto G del testo, della mozione 1-00181 si leggeva l’intento di “pervenire alla progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi di cui alla legge 28 dicembre 2015, n. 221, attraverso un percorso di transizione che contempli ipotesi alternative e compensative con carattere di sostenibilità, anche con l’eventualità di introdurre l’obbligo di valutazione ambientale preventiva dei sussidi, con l’obiettivo di salvaguardare, innovare e rafforzare le attività produttive collegate, a cominciare dall’agricoltura”.

 

Mozione Camera maggioranza su clima: eliminare sussidi ambientalmente dannosi salvaguardando agricoltura. Ecco il catalogo: figura anche sostegno a grano, pomodoro, riso e zootecnia. E non solo

Caro energia? mozione Pd per eliminare o rimodulare gasolio agricolo. Forza Italia chiede “transizione giusta”. Con i Sad è in gioco sopravvivenza Primario

Transizione ecologica, tutti i SAD in mano a Cingolani. Tra cui zootecnia, Xylella, pesca, pomodoro, soia, gasolio, etc. Ecco la tabella

Ma le politiche della Commissioni Ue non solo hanno dovuto fare i conti con le opposizioni di alcuni paesi come l’Italia e le sue rappresentanze, ma anche con le stesse istituzioni europee che rappresentano il popolo Ue. Con il voto del 22 novembre del 2023 dell’Assemblea plenaria il Parlamento europeo aveva infatti già respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50 per cento dell’utilizzo di fitofarmaci.

Fitofarmaci, Parlamento Ue respinge proposta Commissione su riduzione. I COMMENTI

Tante le partite aperte dei dossier europei dove l’Italia punta i piedi e cerca coalizioni in ambito comunitario per frenare politiche piovute dall’alto che sembrano essere non coincidenti con la realtà. Perché dopo la politica e le rappresentanze sindacali c’è – come insegna la storia – chi scende in piazza.

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Caro energia? mozione Pd per eliminare o rimodulare gasolio agricolo. Forza Italia chiede “transizione giusta”. Con i Sad è in gioco sopravvivenza Primario

Il Caro Energia sta mettendo in ginocchio i settori produttivi e il costo delle materie prime è schizzato in alto. Gli agricoltori e i pescatori fanno i conti con le bollette sempre più alte.

In questo contesto il Partito Democratico presenta una mozione per la “rimodulazione e/o eliminazione” dei Sussidi ambientalmente dannosi, i SAD, “a partire dalla prima iniziativa normativa utile, dando certezza e chiarezza ai beneficiari e prevedendo misure ad hoc per i settori maggiormente interessati, quali l’autotrasporto e l’agricoltura”. In primis il gasolio agricolo usato in mare e nei campi.

L’atto parlamentare, https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=1/00561&ramo=CAMERA&leg=18 firmato da Stefania Pezzopane e controfirmato da Buratti, Morassut, Braga, Morgoni, Pellicani e Lorenzin, tutti del Partito Democratico, ricalca di fatto la mozione del 5 maggio 2019 che spaccò già all’epoca il Parlamento, dove tra i firmatari risultava sempre Chiara Braga e Roberto Morassut era sottosegretario all’Ambiente http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=1/00181&ramo=C&leg=18 .

Alla mozione – depositata alla Camera giovedì 9 dicembre – si contrappone quella di Forza Italia, firmata da Prestigiacomo, Barelli, D’Attis, Bagnasco, Brambilla, Calabria, Fitzgerald Nissoli, Labriola, Mazzetti, Nevi, Pittalis, Polidori, Rotondi, Saccani, Jotti, Spena, Squeri, Maria Tripodi, Marrocco e Fregolent a nome del Gruppo (che nel 2019 aveva invece firmato quella a prima firma Muroni) http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=1/00542&ramo=CAMERA&leg=18 che chiede di “avviare tutte le iniziative nell’ambito dell’Unione europea volte ad implementare le risorse del “fondo per una transizione giusta” per sostenere i territori maggiormente colpiti dalla transizione verso la neutralità climatica anche al fine di ricomprendere ulteriori poli e territori italiani in aggiunta a quelli già individuati dai piani territoriali per una transizione giusta”.

Tutto ha avuto inizio dalla risoluzione del Parlamento europeo sull’emergenza climatica globale approvata il 28/11/2019.

Tra le categorie a rischio sussidi ambientalmente dannosi – SAD ci sono sia l’agricoltura che la pesca che si troverebbero a far fronte ad enormi sacrifici.

Il catalogo dei SAD originario, a seguito del tavolo di lavoro cui partecipò anche il Mef, fu rivisitato spuntando tutta la parte agricola lasciando solo il gasolio.

Tra i sussidi ambientalmente dannosi, figuravano, per quanto riguarda il settore dell’Agricoltura e della pesca, prima della rivisitazione:

Indennità giornaliera per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima nei periodi di fermo obbligatorio;

Estensione della garanzia per i finanziamenti a favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura;

Sostegno specifico per la zootecnia bovina da carne: macellazione bovini;

Sostegno specifico per i seminativi: premio per la soia;

Sostegno specifico per i seminativi: premio per il riso;

Sostegno specifico per i seminativi: premio pomodoro da industria;

Sostegno specifico per i seminativi: frumento duro;

Misure per la competitività delle filiere agricole strategiche e per il rilancio del settore olivicolo nelle aree colpite da Xylella fastidiosa;

Sostegno specifico per la zootecnia bovina da latte;

Sostegno specifico per la zootecnia bufalina da latte;

Sostegno specifico per la zootecnia bovina da latte in zone montane;

Razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia;

Misura 4 PSR 2014-2020: Investimenti in immobilizzi materiali;

Misura 6 PSR 2014-2020: Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese;

Aiuti nel settore degli ortofrutticoli: sostegno ai programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori;

Regime di pagamento di base;

I commenti:

Forza Italia contraria alla mozione Pd sull’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi

Era già stato scritto:

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Bioeconomia circolare, Morassut: Impostare dibattito pubblico per arrivare a soluzioni condivise. Risolvere complessità per una svolta su economia circolare

“Siamo in un momento, riguardo ai temi di economia circolare, di transizione abbastanza positivo e che ci spinge a degli impegni e delle azioni pratiche” dichiara Roberto Morassut, sottosegretario ambiente e tutela del territorio e del mare, nel corso del webinar organizzato da Confagricoltura e Agronetwork sul tema della bioeconomia circolare.

“Il recepimento delle quattro direttive europee per l’economia circolare ha un punto essenziale, ovvero che siamo chiamati ad allestire un programma nazionale di gestione del ciclo dei rifiuti che ha l’obiettivo di affrontare il riequilibrio del sistema territoriale e tecnologico. Uno dei problemi che abbiamo è quello sulla materia di riciclaggio e la produzione di materia seconda, perché si ricicla tantissimo senza però riuscire a riutilizzarla” prosegue.

“C’è poi un grande problema di squilibrio impiantistico e che va ad alimentare il ciclo illegale dell’economia dei rifiuti.

Importante sarà poi affrontare la questione del dibattito pubblico, cioè di come, prima di impostare determinate scelte nei territori, in termini di impianti, si possa avere da parte delle popolazioni una convergenza, una discussione e una consapevolezza piena” sottolinea Morassut.

“C’è dunque tantissimo lavoro da fare, stiamo però impostando come ministero le strategie per segnare una svolta importante per l’economia circolare. Abbiamo una grande esperienza e tradizione in questo campo ma paghiamo la nostra disorganizzazione e complessità” conclude.




ASSEMBLEA ANBI 2020, TUTTI GLI INTERVENTI DI VINCENZI, GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), L’ABBATE (MIPAAF), VALLARDI (COMAGRI SENATO) E BLASI (MIPAAF), MARGIOTTA, MORASSUT, DAGHETTA

“In Italia, nel 2019, la disponibilità d’acqua è stata indispensabile per generare il 17,3% del Prodotto Interno Lordo, cioè 288 miliardi di euro. Il nostro è un Paese ricco d’acqua, perché annualmente cadono circa 300 miliardi di metri cubi di pioggia, di cui però ne riusciamo a trattenere al suolo solo 45. Quasi 50 anni fa, nel 1971, la Conferenza Nazionale sulle Acque indicò in almeno 17 miliardi di metri cubi, la capacità d’invaso necessaria a rispondere alle esigenze di crescita del Paese nel 1980. Quarant’anni dopo la potenzialità di raccolta delle 534 dighe italiane è ferma a 11,9 miliardi. Risulta evidente l’importanza, soprattutto nella prospettiva di un rilancio dell’Italia collegato al New Green Deal, di aumentare sensibilmente la capacità d’invaso per sopperire alle accresciute esigenze idriche.”

Ad evidenziare tali dati è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irriguein occasione della prima giornata dell’Assemblea ANBI, quest’anno in modalità ”streaming” per ottemperare all’normative igienico-sanitarie anti Covid-19.

Il settore, che utilizza maggiori risorse idriche, è l’agricoltura, con circa 20 miliardi di metri cubi all’anno, soprattutto nel Nord Italia, per irrigare complessivamente 3.300.000 ettari. Sta, però, crescendo in molte aree del Paese – prosegue il Presidente di ANBI – la richiesta d’irrigazione per migliorare la competitività sui mercati; inoltre, numerose produzioni agricole, a causa del ripetersi di stagioni siccitose accompagnate da alte temperature, necessitano ora di risorse idriche durante l’intero arco dell’anno. Infine, va considerato che una costante disponibilità d’acqua ridurrebbe lo spopolamento delle aree collinari e montane. Risulta quindi fondamentale rendere disponibile più risorsa idrica – conclude Vincenzi – attraverso la realizzazione anche di piccoli invasi e l’incremento della superficie servita da impianti irrigui.

 

ANBI, VINCENZI: NON CI PUÒ ESSERE AGRICOLTURA SENZA ACQUA, BATTAGLIA DA PORTARE AVANTI ANCHE IN UE. PRONTI A METTERE A CANTIERE 3.800 PROGETTI PER OLTRE 54MILA POSTI LAVORO

“Il mondo dei consorzi di bonifica sta dimostrando che stando vicino ai territori si riduce la distanza tra popolazione e istituzioni, ed è un tassello importante da portare avanti. Oggi è il momento per passare dalle parole ai fatti” dichiara Francesco Vincenzi, presidente ANBI, nel corso dell’assemblea webinar.

“Il paese si è trovato di fronte ad una pandemia inaspettata, il governo ha fatto uno sforzo enorme nel contenere la malattia e la crisi economica e occupazionale, sono state messe in campo risorse importanti ma notiamo che purtroppo solo il 20% di questi provvedimenti vedono la ricaduta sul territorio, il resto fa fatica a decollare, creando distanza tra cittadini e governo” prosegue.

“Abbiamo la volontà di mettere in sicurezza il territorio e finire le opere incompiute, ancora troppe ce ne sono sul nostro territorio, specialmente in agricoltura ed è un lusso che non ci possiamo permettere. Abbiamo la volontà di mettere a cantiere oltre 3.800 progetti per oltre 11 mld di euro che andranno a creare più di 54mila posti di lavoro” sottolinea il presidente di Anbi.

“Bisogna sostenere la nostra agricoltura perché ha dimostrato la sua strategicità e l’importanza anche sociale che riveste nel nostro paese ma non ci può essere agricoltura senza acqua. È una battaglia da portare avanti anche in Europa insieme alla sfida della sostenibilità che non dobbiamo subire bensì governare” conclude Vincenzi.

ANBI, GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA): AGRICOLTURA FONDAMENTALE PER TENUTA SOCIALE, ECONOMICA E AMBIENTALE. ORA PUNTARE AD AUTOSUFFICIENZA ALIMENTARE

“Dobbiamo passare dal dire al fare. Oggi la popolazione affamata mondiale aumenta, cresce anche lo spreco alimentare per oltre 2 miliardi di tonnellate, si unisce a questo il tema delle megalopoli responsabili delle emissioni nocive e del consumo di energia, tutto questo per dire che la geografia e la demografia stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella gestione del territorio” dichiara nel corso del webinar Anbi Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.

“Il ruolo degli agricoltori è fondamentale per la manutenzione del territorio e per la tenuta sociale, economica e ambientale dell’Italia e del mondo. Senza agricoltura non ci può essere nessuno di questi aspetti” prosegue.

“L’emergenza corona virus ha rimarcato il ruolo essenziale dell’agricoltura ed è evidente come non si possa rinunciare ad una forte agricoltura capace di assicurare ai cittadini l’autosufficienza alimentare.

In Italia non lo siamo ancora perché riusciamo a produrre solo il 75% di quello che l’Italia chiede. Un aumento e il raggiungimento numerico dell’auto sufficienza alimentare libererebbe per l’Italia oltre 50 miliardi di pil, quindi risorse economiche importanti.

Ci vogliono però le giuste condizioni per produrre ma ancora troppi sono i limiti strutturali del paese” sottolinea Giansanti.

“L’agricoltura ha bisogno di acqua e deve dimostrare al territorio di saperlo manutenere.

Il digitale ci aiuterà a produrre meglio ed a stare più attenti ai temi della sostenibilità. Sul green deal partiremo in vantaggio, perché siamo già avanti per ciò che riguarda un percorso verde poiché l’Italia ha saputo dimostrare di saper gestire l’ambiente in maniera molto diversa rispetto al altri paesi, preservando il nostro territorio” conclude Giansanti.

FRAMMENTAZIONE REGIONALE OSTACOLA PROGRAMMAZIONE AGRICOLA- GIANSANTI PRESIDENTE CONFAGRICOLTURA AD ASSEMBLEA ANBI

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“Si parla in questi giorni di Decreto Legge Semplificazioni, di cui stiamo attendendo di conoscere il testo definitivo; per noi agricoltori, alla base della semplificazione, dovrebbe essere l’eliminazione dell’agricoltura dal titolo 5 della Costituzione, perché aver frammentato, su base regionale, la capacità degli agricoltori di fare politiche per il settore, quando ci troviamo ad agire su uno scenario globale, oggi è un forte limite per il Paese.”

Lo afferma il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenuto al webinar “L’urgenza dell’Italia è trasformare l’emergenza in opportunità”, svoltosi nel contesto dell’Assemblea Nazionale ANBI, l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

“L’emergenza Coronavirus – afferma Giansanti – ha rimarcato il ruolo centrale dell’agricoltura e il fatto che non si può rinunciare ad una forte agricoltura, in grado di garantire l’autosufficienza alimentare. L’Italia non è autosufficiente nella produzione agricola: riusciamo infatti a produrre il 75% di quello, che è il fabbisogno nazionale. Il raggiungimento dell’autosufficienza alimentare libererebbe 50 miliardi di PIL. Siamo a fianco di ANBI nell’appello lanciato alle Istituzioni di velocizzare e semplificare la cultura del fare. Noi siamo pronti, ma servono le giuste condizioni per poter produrre”.

ASSEMBLEA ANBI, GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA): AGRICOLTORI ESSENZIALI PER LA TENUTA DEL TERRITORIO

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“Oggi, a livello mondiale, la popolazione affamata sta crescendo; a questo aspetto si aggiungono l’aumento dello spreco alimentare nei Paesi evoluti e la continua antropizzazione del territorio. A livello mondiale, e ancor di più in Italia, laddove c’è spazio non urbanizzato, ci sono gli agricoltori che dunque assumono un ruolo essenziale nella manutenzione del territorio e nella tenuta sociale, economica ed ambientale dell’Italia e del Mondo”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo al webinar dell’assemblea dell’Associazione Nazionale delle Bonifiche (ANBI).

“L’agricoltura – ha proseguito Giansanti – dovrà sostenere le esigenze alimentari di una popolazione mondiale in crescita, con sempre meno suolo a disposizione, in un contesto caratterizzato dai cambiamenti climatici; questo si tradurrà inevitabilmente per gli agricoltori in un aumento delle produzioni, anche attraverso il miglior utilizzo delle acque. Su questi aspetti aiuterà senz’altro la nuova rivoluzione che l’agricoltura si avvia ad affrontare, quella del digitale, attraverso l’introduzione delle tecnologie più evolute, che permetteranno di produrre meglio e di essere sempre più attenti ai temi della sostenibilità”.

L’emergenza Covid 19 – ha quindi posto in evidenza – ha mostrato quanto sia importante avere un settore primario efficiente e produttivo, in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori. Davanti alle sfide che ci aspettano occorre affrontare con lungimiranza e in modo strategico la gestione delle risorse idriche, dando sempre più rilievo a ricerca e innovazione. Ed è fondamentale affrontare le criticità del settore, tra cui una rete infrastrutturale vetusta e un tasso di dispersione elevato.

“In quest’ottica – ha concluso il presidente di Confagricoltura – occorre affermare l’obiettivo fondamentale dei consorzi di bonifica di contribuire al progresso dell’agricoltura, come enti strumentali ma anche progettuali, facendo investimenti e ricerca per la gestione delle acque, lo sviluppo di reti, il riuso dell’acqua”.

BENE PROPOSTA ANBI PER INFRASTRUTTURARSI ED INCREMENTARE DISPONIBILITA’ IDRICHE-DAGHETTA (CIA)

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“Le nostre grandi produzioni non possono essere messe in discussione e per farlo abbiamo necessità di risorsa idrica quando occorre. ANBI  ha oggi frequentato e messo in condizione il Paese di affrontare le necessità generate dai mutamenti climatici, affermando il valore della risorsa acqua. La progettualità esecutiva ed utile dei Consorzi sarà decisiva per l’approvvigionamento idrico in questo periodo di grandi difficoltà economiche del Paese. Sarà quindi fondamentale dare il via in fretta ai cantieri proposti da ANBI per immagazzinarla. Oltre a questo, la messa in sicurezza delle aree più fragili e di quelle produttive rappresenta un punto fermo, puntando sulle infrastrutture e sulla velocizzazione delle pratiche per realizzarle.”

E’ quanto dichiara Giovanni Daghetta, componente del Consiglio Nazionale della Cia, intervenuto all’odierna Assemblea ANBI on web.

DAGHETTA (CIA) AD ASSEMBLEA ANBI 2020: “AVANTI SU NUOVE INFRASTRUTTURE. BENE PROPOSTA PER PIU’ RISORSE IDRICHE”

Posted by Redazione × Pubblicato il 07/07/2020 at 16:30

“Le grandi produzioni agricole italiane sono stategiche, come ha dimostrato anche l’emergenza Coronavirus, e per continuare a garantire il necessario approvigionamento di cibo sano e di qualità al Paese c’è bisogno del ruolo imprescindibile della risorsa idrica”. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Daghetta della Giunta nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, intervenendo all’odierna Assemblea ANBI on web.

“ANBI oggi ha riaffermato ancora una volta il valore dell’acqua anche rispetto al tema dei cambiamenti climatici -ha spiegato Daghetta-. In questo senso, un’efficiente progettualità esecutiva dei Consorzi di bonifica sarà decisiva per assicurare l’apporto idrico, ancor più in questo periodo di grandi difficoltà economiche. Sarà, quindi, fondamentale dare il via in fretta ai cantieri proposti da ANBI per ridurre al minimo gli sprechi, incrementare le disponibilità idriche e modernizzare le reti. In particolare la messa in sicurezza delle aree più fragili e produttive del Paese deve essere un punto fermo, lavorando sulle infrastrutture e sulla velocizzazione di procedure e pratiche burocratiche per realizzarle”.

ANBI, L’ABBATE (MIPAAF): INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE BINOMIO STRATEGICO PER IL FUTURO DEL PAESE. ASSICURARE ACCESSO AD ACQUA PER AGRICOLTURA DI QUALITÀ

“Il binomio del futuro sarà innovazione e sostenibilità ambientale, ed il sistema agroalimentare deve e può avere nel quadro degli investimenti, nella gestione e tutela del territorio un ruolo strategico fondamentale. Per questo il Mipaaf ha messo in campo un’articolata strategia nazionale sul risparmio idrico, la lotta al dissesto idrogeologico e la tutela del territorio” dichiara Giuseppe L’Abbate, sottosegretario Mipaaf.

“Abbiamo puntato sull’immediata cantierabilità delle opere, dobbiamo poi spingere sull’innovazione perché occorre far sapere al mondo quanto di buono sappiamo fare e dare così un valore aggiunto alle nostre produzioni” prosegue.

“È impensabile inoltre un’agricoltura che abbia valore aggiunto senza avere accesso all’acqua e dobbiamo far sì che ogni agricoltore sia raggiunto dalla fornitura. La sfida del futuro è renderla disponibile per tutti ed essere in grado di gestirla nonostante il fenomeno dei cambiamenti climatici” evidenzia L’Abbate.

“Abbiamo messo in campo un enorme mole di risorse finanziarie ma sappiamo di avere problemi in alcune parti del territorio. Nel decreto rilancio e nel cura Italia abbiamo però introdotto alcune misure proprio a misura dei consorzi perché crediamo nel loro ruolo strategico all’interno del paese” conclude.

NEL FUTURO AGRICOLO NUOVI INVASI ED USO ACQUE REFLUE – SOTTOSEGRETARIO L’ABBATE AD ASSEMBLEA ANBI

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Il binomio innovazione e sostenibilità ambientale saranno fondamentali nel nostro futuro immediato per il  rilancio degli investimenti e per la gestione del territorio all’insegna di risparmio idrico , lotta al dissesto idrogeologico ed  integrazione dei fondi di finanziamento tra diverse amministrazioni”: il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con delega all’innovazione, Giuseppe L’Abbate, rimarca il sostegno e la volontà politica governativa nel sostenere il settore, a partire dalle misure del recente Decreto Rilancio.

Oltre a questo panorama generale, il Sottosegretario evidenzia l’importanza della cantierabilità immediata e l’incidenza del valore irrinunciabile dell’innovazione per promuovere quanto di buono facciamo nel “made in Italy”.

“E’ impensabile un’agricoltura senza la risorsa acqua – afferma L’Abbate –  Tutti gli imprenditori agricoli dovrebbero averla. I cambiamenti climatici modificano le quantità disponibili; quindi è basilare accumularla, impegnando risorse finanziarie utili per risolvere le criticità di molte aree del territorio italiano, in particolare l’ approvvigionamento in certi periodi dell’anno . Oltre a questo – conclude il Sottosegretario – è fondamentale il riuso dei reflui depurati in agricoltura, grazie a sistemi avanzati: un’occasione che non si può  perdere.”

CONSORZI DI BONIFICA SONO ESEMPIO IN UN’ITALIA CHE DEVE RILANCIARE LE PROPRIE COMPETENZE TECNICHE – SOTTOSEGRETARIO MORASSUT AD ASSEMBLEA ANBI

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“Le caratteristiche fisiche dell’Italia rappresentano grandi opportunità, specie in termini di biodiversità, ma anche elementi di fragilità idrogeologica del territorio”: ad evidenziarlo è Roberto Morassut, Sottosegretario all’Ambiente, intervenuto alla prima giornata dell’Assemblea ANBI 2020 on web. 

“In tale contesto si inserisce l’attività dei Consorzi di bonifica, tratto italiano di un Paese speciale – sottolinea Morassut – Importanti, perché esprimono una notevole capacità tecnica nella realizzazione di opere pubbliche.”

Se il Decreto Semplificazioni darà una mano a rendere più spediti i procedimenti legati alle gare di appalto, per Morassut tuttavia “c’è un punto limite: occorre innanzitutto far bene le cose e per questo c’è bisogno di rilanciare le capacità tecniche in un Paese, dove i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono peraltro comunque un concentrato di competenze.”

Sul tema del dissesto idrogeologico, Morassut ricorda, infine, come resta fondamentale l’analisi delle emergenze da parte delle Autorità di Distretto Idrografico, ma che l’attuazione dei Piani resta ad altri livelli istituzionali. Su questo, Morassut rimarca come ancora oggi manchi il coordinamento tra enti, che va invece ricercato  anche grazie al Decreto Semplificazione.

“Il tema della difesa suolo – conclude il Sottosegretario all’Ambiente – è fondamentale per le prospettive economiche ed occupazionali anche nell’ottica del Green New Deal”.

6 MILIARDI DA MIT PER PIANO INVASI – SOTTOSEGRETARIO MARGIOTTA AD ASSEMBLEA ANBI

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“L’Italia ha bisogno di un colpo di reni, in quanto l’obiettivo non è tornare alla normalità, ma bisogna tornare al di sopra della soglia, dalla quale siamo caduti a causa del Covid-19, perché quella soglia non era soddisfacente. Dobbiamo fare grandi sforzi, tenendo conto delle opportunità, che oggi ci sono. I provvedimenti approvati ieri, il Decreto Semplificazioni da un lato e dall’altro l’allegato dedicato all’elenco delle opere prioritarie da commissariare, sono i primi due passi, che nei prossimi mesi permetteranno di dare, all’Italia, l’impulso necessario.”

Ad affermarlo è Salvatore Margiotta, Sottosegretario al Ministero Infrastutture e Trasporti, intervenuto all’odierna Assemblea ANBI 2020 on web.

“Il Governo e il MIT – prosegue Margiotta – stanno lavorando bene e le infrastrutture idriche entreranno a far parte delle grandi cose necessarie per dare un nuovo impulso all’Italia. L’obiettivo, non solo italiano ma mondiale, è quello di fronteggiare le carenze e lo stress idrico; la risposta non può che essere la gestione integrata, sostenibile ed efficiente della risorsa acqua. Il ruolo dei Consorzi di bonifica è stato negli ultimi anni virtuoso, anche al Sud. Il MIT sta lavorando sul Piano Invasi, con 6 miliardi di euro da programmare ed investire nelle opere idrauliche, che risultano prioritarie.”

ANBI, VALLARDI: TRASFORMARE EMERGENZA IN OPPORTUNITÀ. RIPARTIRE DAL MEZZOGIORNO MA ITALIA A DUE VELOCITÀ TRA NORD E SUD

“La commissione agricoltura al senato ha lavorato parecchio cercando di fotografare la situazione di questo paese ed emerge in tutta la sua nitidezza come l’Anbi gestisca bene il territorio e c’è assoluta necessità di questo ente che è tra le eccellenze del nostro paese” dichiara Gianpaolo Vallardi presidente Comagri senato.

“Abbiamo però visto in senato, facendo un’analisi di tutte le regioni italiane, per quanto riguarda la gestione dell’acqua sia per bonifica che irrigazione, che c’è un’Italia a due velocità con un nord che funziona e un sud con grossi problemi” prosegue.

“L’urgenza è trasformare l’emergenza in opportunità ma ci vuole coraggio. Dal punto di vista politico siamo fermi in attesa di ripartire, servono investimenti e purtroppo se ne è sentito parlare molto ma ne sono stati visti pochi. Nel decreto rilancio dovrebbe arrivare qualcosa, anche per il settore dei consorzi di bonifica e ben venga perché è uno dei settori che aiuterà molto il rilancio del paese dando lavoro a parecchia gente e perché tanti sono i progetti in cantiere” evidenzia Vallardi.

“Bisogna ripartire dal mezzogiorno perché è in grande difficoltà ma prima bisogna sistemare la gestione politica amministrativa, compresa quella di alcuni enti irrigui che sono commissariati. Se non ripartiamo da questi aspetto diventa inutile anche riversare finanziamenti, la cartina tornasole di questi fondi malgestiti sono infatti le tante opere incompiute che in quel territorio ci sono. Ci vuole quel coraggio che fino ad ora forse ci è mancato per risolvere quegli scandali che siamo tanto bravi ad evidenziare” conclude il presidente della Comagri senato.

ORA SERVE IL CORAGGIO DEI FATTI – VALLARDI PRESIDENTE COMAGRI SENATO AD ASSEMBLEA ANBI

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La Commissione Agricoltura ha lavorato molto bene, realizzando una fotografia dell’attuale situazione del Paese, mostrando il ruolo fondamentale svolto dai Consorzi di bonifica ed irrigazione nella gestione del territorio, lavorando in maniera propositiva per la risoluzione delle criticità;  dall’analisi fatta è emerso però  che, anche in questo settore, l’Italia viaggia a due velocità diverse tra Nord e Sud“: la dichiarazione è di Gianpaolo Vallardi, Presidente della  Commissione Agricoltura del  Senato, intervenuto alla prima giornata dell’Assemblea Nazionale ANBI 2020, l’Associazione dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, organizzata quest’anno on-line nel rispetto delle normative anti Covid-19.

“L’urgenza è di trasformare questa emergenza in un’opportunità e per fare ciò ci vuole coraggio – continua il Presidente della ComAgri Senato- Fondamentale in questo momento sono gli investimenti, di cui abbiamo tanto sentito parlare e che speriamo si concretizzino con il Decreto Rilancio.”

“Il settore della bonifica è fondamentale per il Paese – conclude Vallardi – In questo momento è in grado di creare nuovi posti di lavoro al servizio delle necessità per il territorio grazie alla grande quantità di progetti approvati e pronti per essere realizzati. Per ripartire è necessario, però, migliorare l’aspetto politico- amministrativo, strumento imprescindibile per la gestione delle risorse destinate alla bonifica.”

ANBI, BLASI (MIPAAF): LAVORARE AFFINCHÉ NESSUNA PARTE DEL TERRITORIO RESTI INDIETRO SU SVILUPPO E INNOVAZIONE

“È vero che dobbiamo trasformare questa disgrazia in opportunità ma servono scelte coerenti in questa fase. Ci dobbiamo impegnare tutti quanti e tutti quanti possiamo fare ancora di più ma lavorare in Smart working per la pubblica amministrazione, ed anche per il privato, non è certo la modalità migliore per raggiungere questi obiettivi, ci sono grandissime difficoltà” dichiara Giuseppe Blasi, capo dipartimento Mipaaf.

“Prima del 2010 gli investimenti nel settore delle infrastrutture irrigue venivano scelti attraverso un piano di riparto precostituito in conferenza stato regioni, quindi ad ogni regione spettava una quota e venivano finanziati una serie di investimenti la cui realizzabilità in tempi ben definiti era discutibile” prosegue.

“Questo ha prodotto delle lungaggini incredibili e per questo nel 2015 abbiamo cambiato la modalità ponendo i vari soggetti proponenti in concorrenza. Un sistema competitivo che ha preso a riferimento solo progetti esecutivi. Questa modalità ha dato risultati eccezionali ed in un anno tutti i soggetti che hanno ricevuto i finanziamenti hanno appaltato. Questo però ha comportato che una parte importantissima del territorio non è stata in grado di rispondere ai nostri bandi” sottolinea Blasi.

“Il tema della capacità è un tema che va affrontato e nel caso dei consorzi di bonifica è un tema che va ad incidere su tutto l’assetto costituzionale, perché significa che un territorio sarà costretto a rimanere indietro senza poter avere sviluppo” conclude.

SERVE UN’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA EFFICIENTE PER RISPETTARE OBIETTIVI E TEMPI – BLASI CAPODIPARTIMENTO MIPAAF AD ASSEMBLEA ANBI

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“Per trasformare un problema in opportunità, abbiamo bisogno di fare scelte coerenti. Le modalità lavorative, che abbiamo sperimentato in questi mesi, non sono state tra le più performanti per raggiungere gli obiettivi: la dimostrazione è l’ufficio per le strutture irrigue del Ministero che, con la sola modalità da remoto, non avrebbe potuto completare, in 3 mesi , le procedure richieste dal programma di investimenti della  Commissione Europea”: così Giuseppe Blasi , Capo Dipartimento Mi.P.A.A.F., afferma, intervenendo alla prima giornata dell’Assemblea Nazionale ANBI, l’Associazione dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, quest’anno in via telematica nel rispetto delle normative anti Covid-19.

“A partire dal 2015, abbiamo cambiato le modalità di erogazione dei finanziamenti, attuando un sistema competitivo per i progetti esecutivi, individuando in questo modo solo i soggetti, che possedevano i requisiti necessari per ottenere gli investimenti. Il risultato è stato eccezionale  – afferma il Capo Dipartimento Mi.P.A.A.F. – Tutti i soggetti, che hanno ottenuto i finanziamenti, hanno appaltato i lavori. Così facendo, però, si sono accentuate le diversità fra le competenze espresse dai diversi territori; è altresì necessario che tutti i territori siano in grado di rispondere alle nostre richieste e per questo ci siamo inseriti all’interno del processo di affidamento dei finanziamenti prima in mano alle Regioni. Il ruolo fondamentale, che i Consorzi di bonifica esprimono – conclude Blasiè quello di rappresentare importanti progettualità per il territorio in gestione, contribuendo alla ripresa del PIL del Paese.”

SUPERARE IL REGIONALISMO PER INFRASTRUTTURE IDRICHE SUD ITALIA – LUCA BIANCHI DIRETTORE GENERALE SVIMEZ AD ASSEMBLEA NAZIONALE ANBI

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“Parto da un presupposto, che dà la dimensione di una piacevole certezza: il settore agricolo ed agroalimentare si è confermato in assoluto, anche in questa ultima e recente crisi generata dalla pandemia, come uno dei più resilienti e dinamici. Ma ora è chiamato a compiere un salto di qualità”: è questa la sfida indicata da Luca Bianchi, economista e Direttore Generale di Svimez (Associazione Sviluppo Industriale nel Mezzogiorno) all’odierna Assemblea Nazionale ANBI 2020 on web.

“L’obbiettivo è potenziare la dotazione infrastrutturale idrica del Meridione. Fa strano pensare che ancora oggi gli investimenti più massici nel Sud Italia siano quelli della Cassa per il Mezzogiorno. Occorre, tuttavia, superare il regionalismo perché, per poter incidere sulle grandi reti di adduzione al servizio sia delle comunità che del sistema della produzione agricola, servono piani sovraregionali” aggiunge Bianchi.

“Se vogliamo ripartire con determinazione e diversamente dal passato – conclude il Direttore Generale di SVIMEZ – serve, in buona sostanza, un piano interregionale per investire su un unico e complessivo progetto di potenziamento delle dotazioni infrastrutturali idriche ed irrigue, superando ogni localismo e la proposta dell’ANBI e dei suoi Consorzi di bonifica associati va nella direzione giusta.”

OCCORRE RIVEDERE RAPPORTO FRA INDIRIZZI POLITICI E FATTIBILITA’ TECNICA DI PROGETTI ED INVESTIMENTI – FABRIZIO CURCIO CAPO DIPARTIMENTO CASA ITALIA AD ASSEMBLEA NAZIONALE ANBI

Posted by Redazione × Pubblicato il 07/07/2020 at 16:32

“Le amministrazioni, la politica e le strutture tecniche sono chiamate oggi ad un grande lavoro di squadra per trasformare questa emergenza in opportunità”: è quanto dichiara Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in apertura del suo intervento all’Assemblea ANBI 2020 on web.

“Il tema centrale – prosegue Curcio – è la necessità di sviluppare un’accurata e seria analisi sulle dinamiche del rapporto tra l’indirizzo politico e la fattibilità tecnica dei progetti nei settori idrico, agricolo, nonchè della prevenzione e della sicurezza idraulica dei territori. Dobbiamo promuovere un ragionamento su come il forte e qualificato indirizzo politico debba poi trovare attuabilità concreta.”

“Il mio – aggiunge il Capo Dipartimento di “Casa Italia” – è un discorso sul merito e sul metodo. Il merito, le competenze, le capacità, la visione strategica ci sono, ma ora occorre confrontarsi sul metodo necessario per garantire concretezza e rapida finalizzazione alle progettualità necessarie per lo sviluppo del Paese, come quelle elaborate e presentate da ANBIanche nelle sue articolazioni regionali. Ricordo che, proprio insieme ad ANBI, al Ministero Economia e Finanze (MEF) ed all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale abbiamo presentato nel D.L. Semplificazione una norma, che consente una rapida ripartenza degli investimenti nel settore idrico al servizio della produzione agricola, della prevenzione, della sicurezza idraulica del Paese. Ecco, mi auguro – conclude Curcio – che quella norma possa presto trovare applicazione.

3800 PROGETTI PER QUASI 55.00 POSTI DI LAVORO E’ UN IMPEGNO CONSORZI DI BONIFICA PER L’ITALIA –

Posted by Redazione × Pubblicato il 07/07/2020 at 16:33

“Fiducia nel futuro, visione per il Paese, coraggio di fare scelte”: sono questi gli asset indicati da Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, a conclusione della prima giornata dell’Assemblea ANBI 2020, quest’anno in streaming nel rispetto delle normative igienico-sanitarie anti Covid-19.

“Oggi solo il 20% dei provvedimenti del Governo trova concreta ricaduta sul territorio di un Paese, dove mediamente servono 11 anni per realizzare un’opera pubblica ed i grandi investimenti per le infrastrutture  idriche al Sud risalgono ancora al tempo della Cassa per il Mezzogiorno – evidenzia il Presidente di ANBILe progettualità dei Consorzi di bonifica ed irrigazione mettono, a servizio del Paese, oltre 3.800 progetti, capaci di garantire quasi 55.000 posti di lavoro: è il nostro impegno nella gestione del territorio e per la sua economia, ma  ora è anche il tempo del coraggio della politica, perché l’agricoltura del Made in Italy necessita di acqua, seppur nel rispetto del principio di sostenibilità: questo è e sarà un nostro obbiettivo in Italia ed in Europa, il nostro impegno e la nostra responsabilità per le imprese, i consumatori e la sicurezza idrogeologica per i cittadini.”

 




Mozione Camera maggioranza su clima: eliminare sussidi ambientalmente dannosi salvaguardando agricoltura. Ecco il catalogo: figura anche sostegno a grano, pomodoro, riso e zootecnia. E non solo

Fermo l’impegno del ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova a tutelare il settore agricolo e della pesca precisando che il comparto “non è il problema ma la soluzione dei cambiamenti climatici”. Ripescando una mozione presentata lo scorso 10 maggio da Rossella Muroni, Leu, controfirmata da Pd, Italia Viva, Movimento Cinque Stelle viene modificata cercando di salvaguardare l’agricoltura. E discussa lunedì 25 novembre con tanto di resoconto del sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut. Praticamente tutta la maggioranza coesa su un fronte: mettere mano ai SAD, i sussidi ambientalmente dannosi.

La mozione 1-00181 – che si limita ad essere un impegno e non un provvedimento esecutivo e la cui votazione è stata rinviata – tratta gli “eventi climatici estremi – alluvioni, siccità, ondate di calore, livello del mare e l’aumento del cuneo salino che si susseguono con sempre maggiore frequenza in diverse parti del mondo, determinando danni economici a persone, ad animali e a interi sistemi produttivi” si prevede “l’urgenza di un intervento netto e deciso per invertire tale processo non è più in alcun modo rinviabile, come ampiamente dimostrato dal sempre crescente numero di allarmi che giungono dall’intera comunità scientifica”.

Al punto G del testo, si legge l’intento di “pervenire alla progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi di cui alla legge 28 dicembre 2015, n. 221, attraverso un percorso di transizione che contempli ipotesi alternative e compensative con carattere di sostenibilità, anche con l’eventualità di introdurre l’obbligo di valutazione ambientale preventiva dei sussidi, con l’obiettivo di salvaguardare, innovare e rafforzare le attività produttive collegate, a cominciare dall’agricoltura”.

Tra i sussidi ambientalmente dannosi, figurano, per quanto riguarda il settore dell’Agricoltura e della pesca:

Indennità giornaliera per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima nei periodi di fermo obbligatorio;

Estensione della garanzia per i finanziamenti a favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura;

Sostegno specifico per la zootecnia bovina da carne: macellazione bovini;

Sostegno specifico per i seminativi: premio per la soia;

Sostegno specifico per i seminativi: premio per il riso;

Sostegno specifico per i seminativi: premio pomodoro da industria;

Sostegno specifico per i seminativi: frumento duro;

Misure per la competitività delle filiere agricole strategiche e per il rilancio del settore olivicolo nelle aree colpite da Xylella fastidiosa;

Sostegno specifico per la zootecnia bovina da latte;

Sostegno specifico per la zootecnia bufalina da latte;

Sostegno specifico per la zootecnia bovina da latte in zone montane;

Razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia;

Misura 4 PSR 2014-2020: Investimenti in immobilizzi materiali;

Misura 6 PSR 2014-2020: Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese;

Aiuti nel settore degli ortofrutticoli: sostegno ai programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori;

Regime di pagamento di base;

Intervenuto in aula il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Roberto Morassut che, tra le altre cose, ha precisato: “Quello che è certo è che il Governo ha messo al centro della propria azione e forse anche della propria identità questa materia che è una materia ribollente, difficile, non è una materia che crea soltanto consenso, è anche una materia che divide, che può creare conflitti, che può creare resistenze e lo stiamo vedendo in molti casi, ma che va affrontata sapendo che il tempo è una variabile indipendente di tutto questo.

C’è un proverbio che è stato ricordato nel recente congresso di Legambiente che voglio ricordare concludendo questa discussione, è un proverbio africano molto significativo e molto illuminante che dice: se vuoi andare veloce corri da solo; se vuoi andare lontano cammina con gli altri. Oggi noi abbiamo l’obbligo di correre con gli altri cioè di andare veloci e di arrivare lontano e dobbiamo farlo naturalmente non issando bandiere di partito ma attraverso una grande operazione culturale”.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il catalogo dei SAD:

csa_ii_edizione_2017_luglio_2018

catalogo_sussidi_ambientali 2016(1)

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la mozione:

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=1/00181&ramo=C&leg=18

Tutto nasce dalla risoluzione del Parlamento europeo sull’emergenza climatica globale. E che oggi è stata approvata. A commentare è stata la responsabile Ambiente del Pd Chiara Braga: “Oggi il Parlamento europeo ha approvato la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale. Il Pd ha presentato da mesi una mozione a prima firma del nostro vicesegretario Orlando perche’ anche l’Italia faccia la stessa cosa”. “Finalmente questa settimana la questione è stata discussa alla Camera, condivisa da tutta la maggioranza, ora – aggiunge – è importante che tutto il Parlamento sostenga questa proposta. Le emissioni continuano a crescere, l’Italia anche in questi giorni è sconvolta da nord a sud da calamità causate dai cambiamenti climatici. Non c’è più tempo: chiediamo al ministro Costa e al nostro governo di dichiarare subito – conclude Braga – lo stato di emergenza climatica e ambientale”.




BELLANOVA SALTA CDM PER TENERE FEDE A IMPEGNI E INCONTRARE ASSOCIAZIONI. MA GOVERNO DELLA GREEN ECONOMY INVESTE SOLO 2 NOMINE SU 42 PER MIPAAFT E MATTM

Prima l’agricoltura della politica? Da quanto apprende AGRICOLAE Teresa Bellanova ha ‘saltato’ il consiglio dei ministri del governo giallorosso deputato alla nomina dei sottosegretari per tenere fede alla promessa fatta alle associazioni di categoria con le quali aveva stabilito un incontro nella mattinata di oggi per parlare delle emergenze del settore.

Il Consiglio dei ministri infatti era inizialmente previsto alle 15.00, spostato poi alle 9.30 sovrapponendosi all’incontro stabilito al Mipaaft.

Ma Governo giallo rosso, che secondo le parole di Giuseppe Conte doveva essere improntato sulla Green Economy, l’economia circolare e sostenibile, sembra investire poco proprio sui due ministeri competenti: su 42 sottosegretari e viceministri, solo uno all’Agricoltura (Giuseppe L’Abbate) e uno all’Ambiente (Roberto Morassut).

Che perdono, rispetto alla consuetudine degli ultimi anni, un sottosegretario ciascuno.




GOVERNO, ECCO LA FORMAZIONE SOTTOSEGRETARI, GABINETTI E SEGRETERIE. E GLI INCERTI

Mentre alle Camere si discute la fiducia, si lavora al completamento della squadra di governo.

AGRICOLAE è in grado di anticiparne – sebbene non completamente – la formazione. incluse le segreterie tecniche, i capo di gabinetti e altro:

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Giuseppe Conte premier; E.Carelli o V.Crimi sottosegretari M5s (Editoria); A.Martella o W.Verini (Editoria), R.Morassut (delega Roma Capitale); R.Chieppa sottosegretario con delega attuazione del programma servizi Segreti; Alessandro Goracci segretario generale; Ermanno Di Francisco capo legislativo; Andrea Benvenuti segreteria tecnica. Sebbene sembrerebbe che Morassut vada al Mit.

SOTTOSEGRETARIO PCM

Riccardo Fraccaro M5S; Alberto Tabacchi capo di gabinetto

MIPAAFT

Teresa Bellanova ministro PD; L’Abbate sottosegretario; Cenni sottosegretario (in forse); Fiorentino capo di gabinetto (sembrerebbe che resti dal precedente governo); Andrea Battiston vice capo di gabinetto; Alessia Fragassi caposegreteria o da definire.

MISE

Stefano Patuanelli ministro M5S; E.Carelli o S.Buffagni, G.Lupo, L.Castelli o C.Ruocco sottosegretari M5S; G.Benamati; L.Marattin, S.Margiotta, A.Giacomelli, M. Del Barba, A.martella o G.Manzella sottosegretari Pd; Vito Cozzoli capo di gabinetto; Enrico Esposito capo legislativo;

BENI CULTURALI E TURISMO

Dario Franceschini ministro PD; F.D’Uva sottosegretario; L.Bonaccorsi o L.Casini se non fa il capo di gabinetto); Salvatore Nastasi segretario generale.

AMBIENTE

Sergio Costa ministro M5S; C.Braga o A.Martella sottosegretario; R.Muroni sottosegretario; Pier Luigi Petrillo capo di gabinetto; Amedeo Speranza capo ufficio legislativo; Tullio Berlenghi capo segreteria tecnica.

AFFARI EUROPEI

Enzo Amendola ministro PD; G.P. Manzella sottosegretario;

AFFARI REGIONALI

Francesco Boccia ministro PD; F. Gaudiani M5S sottosegretario;  Francesco Rana capo di gabinetto

INNOVAZIONE

Paola Pisano ministro M5S; L.Carabetta o F.Nogarin o G.Lupo o E.Dessi sottosegretario;

ECONOMIA

Roberto Gualtieri ministro PD; S.Buffagni con possibile delega partecipate) o L.Castelli sottosegretari M5S; A.Misiani o C.De Vincenti sottosegretari PD; L.Carbone o L.Fiorentino o A.Stancarelli capo di gabinetto; Federico Giammusso alla segreteria tecnica; Ignazio Vacca capo segreteria particolare con Giorgio Fano per l’agenda del ministro.

INFRASTRUTTURE

Paola De Micheli ministro PD; S.Buffagni, F.Nogarin, G.Lupo, E.Desi sottosegretari M5S; S.Margiotta, L.D’Alfonso sottosegretari PD o A. Ferrari PD; Alessandra Dal Verme capo di gabinetto; Mario Capolupo capo legislativo; M.Cesare, Calise o Sichel alla segreteria tecnica.

GIUSTIZIA

Alfonso Bonafede, ministro M5S; V.Ferraresi sottosegretario M5S; W.Verini, G.Migliore, S.Margiotta in quota Pd; Fulvio Baldi capo di gabinetto; Mauro Vitiello capo legislativo; Tommaso Salvadori alla segreteria tecnica

INTERNI

Luciana Lamorgese ministro, C.Sibilia o V.Baldino o N.Morra sottosegretari in quota M5S; E.Fiano o F.Mirabelli in quota PD;

DIFESA

Lorenzo Guerini ministro PD; F Castiello M5S

LAVORO

Nunzia Catalfo ministro M5S; L.Bobba sottosegretario in quota PD;

PARI OPPORTUNITA

Elena Bonetti ministro M5S; da definire

ISTRUZIONE

Lorenzo Fioramonti ministro M5S; L.Azzolina sottosegretario M5S; S.Malpezzi o A.Ascani sottosegretari Pd; R.Battiston sottosegretario o F. Verducci sempre sottosegretario;

ESTERI

Luigi Di Maio ministro M5S; M.Di Stefano sottosegretario M5S; L.Quartapelle o M.Sereni sottosegretari in quota Pd; Ettore Sequi capo di gabinetto;

SPORT

Vincenzo Spadafora ministro M5S; da definire

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Fabiana Dadone ministro M5S; U.Grassi sottosegretario M5S; A.Ascani sottosegretario PD; Guido Carpani capo di gabinetto.

RAPPORTI CON IL PARLAMENTO

Federico D’Incà ministro M5S; G.Brescia sottosegretario M5S; Marco Caputo capo di gabinetto;

SALUTE

Roberto Speranza ministro Leu; P.Sileri o G.Trizzino sottosegretari M5S; M.Sereni sottosegretario Pd; Goffredo Zaccardi capo di gabinetto; Federica Zaino segreteria tecnica.

SUD E COESIONE

Giuseppe Provenzano ministro PD; B.Lezzi sottosegretario M5S; Laura Cremolini portavoce; Raffaele La Regina segreteria




GOVERNO, MIPAAFT AL M5S. MA TUTTO DIPENDE DA PIATTAFORMA ROUSSEAU. PER ORA NESSUNA COMUNICAZIONE E SE WEB DICE NO, ACCORDO SALTA

Roberto Morassut, Andrea Orlando, Andrea Marcucci, Ettore Rosato, Paola De Micheli, Lorenzo Guerini, Tommaso Nannicini. Questi alcuni dei nomi in pole per le cariche di ministri e sottosegretari che dovrebbe incassare il Partito Democratico dalla possibile alleanza con il Movimento Cinque Stelle.

Ma anche Francesco Boccia, Franco Gabrielli, Ermete Realacci, Chiara Braga e Camilla Sgambato, Maria Chiara Gadda, Susanna Cenni, Colomba Mongiello. Infine Paolo Gentiloni.

Renzi e Zingaretti fuori, a muovere i fili da dietro le quinte.

Morassut è zingarettiano Doc, Andrea Orlando corre per se; Andrea Marcucci, renziano Doc; Paola De Micheli, zingarettiana Doc; Lorenzo Guerini, moderato; Tommaso Nannicini, renziano Doc; Ermete Realacci della corrente Gentiloni; Camilla Sgambato, renziana Doc; Chiara Braga, renziana Doc; Maria Chiara Gadda, renziana; Colomba Mongiello, corrente Emiliano (Zingaretti); Susanna Cenni, di corrente Cuperlo.

L’agricoltura, da quanto si apprende da fonti del Nazareno, dovrebbe andare al Movimento Cinque Stelle. Nel senso che, sempre da quanto si apprende, nonostante si sia pensato a possibili nomi dem, il Pd non avrebbe ancora rivendicato la guida del Mipaaft nei negoziati in corso. Sebbene la situazione sia ancora molto liquida.

I nomi in pole sono Filippo Gallinella oppure un “tecnico di alto livello”.

Ora, se l’accordo M5S-Pd dovesse andare a compimento, la partita si gioca domani sulla piattaforma Rousseau. Se gli iscritti diranno Niet, l’accordo salta.

Per ora, sempre da quanto apprende AGRICOLAE, non è stata data alcuna comunicazione interna. Ma il tempo stringe, sempre di più. E nel caso il tempo a disposizione per dare la parola al web è costantemente in riduzione.

Resta acceso il forno verde.