Mozzarella Dop, il Consorzio presenta il primo progetto sull’intelligenza artificiale contro i prodotti falsi

Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop punta sull’Intelligenza Artificiale come strumento innovativo per la tutela di un prodotto Dop e ha realizzato il primo progetto in Italia per l’utilizzo dell’IA con l’obiettivo di contrastare i prodotti fake e il fenomeno dell’Italian sounding.

L’iniziativa sarà presentata in conferenza stampa il prossimo 9 aprile alle ore 11 nella sala Cavour del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste in via XX Settembre a Roma.

All’incontro con i giornalisti interverranno Matteo Lorito, rettore dell’università Federico II di Napoli e presidente del Comitato scientifico del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop; Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela; Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio; Angela Nobile, responsabile settore Vigilanza del Consorzio; Giorgio Ciardella, Cto Farzati Spa. Modera Mauro Rosati, direttore di Origin Italia.




Mozzarella di Bufala Dop, export oltre il 40%: al via nuovo tour internazionale di promozione

Il Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop punta sull’export e moltiplica le iniziative di promozione all’estero. Dalla Francia al Giappone, la Bufala Campana guarda sempre più ai mercati stranieri, che diventano centrali anche nella strategia di sviluppo delle attività del Consorzio. L’export del comparto vale infatti oltre 300 milioni di euro e ha superato per la prima volta il 40% dell’intera produzione.

Il tour internazionale, che porterà la mozzarella Dop in diversi continenti, inizia domenica prossima, 25 febbraio, da Parigi, dove si apre il “Salon du Fromage” negli spazi di “Paris Expo Porte de Versailles” fino al 27 febbraio. La mozzarella di bufala campana parteciperà alla rassegna nell’ambito della collettiva curata dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice) nella Hall 7.3, stand E037. Proprio la Francia rappresenta il primo mercato per l’export della Bufala Dop, assorbendo circa un terzo del totale. I francesi sono tra i maggiori appassionati di formaggio al mondo: nel 2021 hanno consumato circa 29 kg di formaggio pro capite e in questa quantità sono compresi in media 1,9 kg di mozzarella, prodotto che è al terzo posto delle preferenze oltralpe secondo il report 2023 di France Agrimer.

Il nostro comparto arriva all’appuntamento parigino in uno scenario ancora difficile”, fa sapere il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo. Il 2023 si è chiuso infatti con una leggera flessione della produzione di mozzarella di bufala campana Dop, attestatasi a 55.707 tonnellate, facendo registrare un calo dello 0,28 per cento rispetto al 2022.

Segnali incoraggianti, invece, arrivano dall’export: secondo il monitor Distretti di Intesa Sanpaolo, nel terzo trimestre 2023 la mozzarella di bufala campana ha messo a segno un +10 per cento, mentre la filiera del lattiero-caseario si è fermata a un +3 per cento. “Il nostro prodotto piace sempre di più sulle tavole di tutto il mondo e l’export rappresenta un asset fondamentale, su cui il Consorzio ha deciso di investire”, spiega il presidente Raimondo.

Già programmate le altre tappe della missione internazionale.

Dal 5 all’8 marzo il Consorzio prenderà parte al “Foodex” di Tokyo, la principale fiera giapponese ed evento di grande richiamo commerciale per l’intera area Asia Pacifico. In calendario sono previste una serie di attività promozionali dedicate al sistema dei prodotti Dop, con la regia dell’Unione europea.

Dal 18 al 21 marzo ci si sposta in Spagna, alla rassegna “Alimentaria” di Barcellona (Hall 3, level 0, stand 500), evento biennale che coinvolge i principali attori del settore agroalimentare internazionale. Il Consorzio promuoverà iniziative anche in collaborazione con la Regione Campania. La Spagna rappresenta uno dei mercati più promettenti e oggi vale il 5 per cento delle esportazioni di Bufala Dop.

Dal 7 al 10 maggio si torna invece in Italia per essere protagonisti al “Cibus” di Parma.

 




Mozzarella Dop, il packaging è sempre più green. Due mozzarelle su tre viaggiano in confezioni sostenibili

l comparto della mozzarella di bufala campana Dop è sempre più green: due mozzarelle su tre infatti arrivano sulle tavole di tutto il mondo confezionate in packaging secondari ecocompatibili. Il dato emerge da un’indagine statistica del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop su un campione rappresentativo di soci.

Sulla produzione totale di circa 50 milioni di chili, quasi 32 milioni di chili viaggiano in imballaggi sostenibili, soprattutto carta e cartone, al posto del polistirolo. Un trend in continua crescita dal 2015, che testimonia impegno e sensibilità sul tema da parte dei produttori di mozzarella di bufala campana Dop e che delinea per la filiera un futuro sempre più rispettoso dell’ecosistema.

«L’impegno del Consorzio è di sostenere ancora di più processi di ammodernamento che riducano ulteriormente l’impatto della filiera sull’ambiente, condividendo gli obiettivi rilanciati nel pre-vertice della Fao, appena conclusosi a Roma, per trasformare i sistemi alimentari globali in ottica sostenibile per clima e ambiente», commenta il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani.

Un tema fondamentale e prioritario, che sarà oggetto di lavoro e di approfondimento anche da parte del Comitato Scientifico del Consorzio, presieduto dal rettore dell’università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, e composto dall’ex ministro Luigi Nicolais e dal docente dell’università di Parma, Germano Mucchetti.




Mozzarella Dop, cartoline e annullo di Poste Italiane per celebrare i 40 anni del Consorzio di Tutela

Una serie di cartoline “limited edition” e un annullo postale speciale, dedicato ai 40 anni del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, fondato il 13 luglio 1981. È la nuova iniziativa del Consorzio per celebrare domani l’anniversario della sua costituzione, in collaborazione con la Divisione Filatelia di Poste Italiane.

Sono sei i soggetti scelti per le cartoline, che hanno l’obiettivo di raccontare e valorizzare le bellezze storico-artistiche e paesaggistiche dell’area di produzione della mozzarella di bufala campana Dop, una zona che comprende, oltre alla Campania, anche il basso Lazio, parte della provincia di Foggia in Puglia e il comune di Venafro in Molise.

Nelle stampe sono stati “immortalati” i templi di Paestum, la Reggia di Caserta, il parco nazionale del Circeo e l’arco San Felice di Vieste nel parco nazionale del Gargano, accanto alle varie fasi di produzione della Bufala Campana, dalla filatura fino alla mozzatura. Un’altra serie è incentrata solo sulla mozzarella e l’ultima raffigura la mappa stilizzata dell’intera area Dop.

Domani, 13 luglio, tra le ore 9 e le 15, collezionisti e appassionati potranno richiedere l’annullo speciale e le cartoline, recandosi nella sede del Consorzio di Tutela, nelle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta, con ingresso da via Gasparri, dove sarà allestito un servizio filatelico temporaneo di Poste Italiane. Inoltre il materiale sarà disponibile anche negli uffici postali, su richiesta degli interessati.

«In occasione dei nostri 40 anni, era doveroso un tributo a un territorio straordinario qual è l’area di origine della mozzarella di bufala campana Dop, composta da luoghi di grande fascino, ricchi di storia, cultura e natura», dichiara il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, che aggiunge: «Un’area dove insistono ben 3 parchi nazionali e 10 parchi regionali, ma anche luoghi e monumenti di richiamo internazionale. Questo è il nostro ecosistema, fatto di bellezza e di valori fondanti che ci appartengono, come l’operosità, la solidarietà e l’orgoglio di riuscire a produrre ogni giorno un prodotto simbolo dell’Italia nel mondo».




Mozzarella dop, il 24 giugno convegno per i 40 anni del consorzio con il ministro Patuanelli

L’evoluzione della filiera bufalina sarà al centro del convegno “I 40 anni del Consorzio di Tutela – Storia e futuro della Mozzarella di Bufala Campana Dop” in programma giovedì prossimo, 24 giugno, dalle ore 12 nella Sala Romanelli della Reggia di Caserta, con pubblico in presenza solo su invito e nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

L’iniziativa rientra nel programma di appuntamenti per celebrare il compleanno dell’organismo di tutela, fondato il 13 luglio 1981. Ospiti d’eccezione della tavola rotonda saranno il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e lo scrittore Maurizio de Giovanni. Invitato il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. A moderare l’incontro il direttore del “Sole 24 Ore”, Fabio Tamburini.

Dopo i saluti del direttore della Reggia vanvitelliana, Tiziana Maffei, la prima parte dei lavori sarà dedicata all’analisi economica del comparto e alla trasparenza verso i consumatori e il mercato. A scattare un’istantanea su questi temi sarà lo chief economist di Intesa San Paolo, Gregorio De Felice, insieme al direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, e al presidente del Dqa (ente di certificazione della Bufala Campana Dop) Claudio Destro. Grande attesa per l’intervento dello scrittore de Giovanni, che ha inserito la Mozzarella di Bufala Campana nel suo Pantheon di elementi fondativi, al fianco di San Gennaro, la pizza e Diego Armando Maradona.

“Il futuro della tradizione: le sfide della Bufala Dop” è il titolo della seconda parte del convegno, che rivolgerà lo sguardo agli scenari che verranno, con l’intervento dei rappresentanti delle istituzioni e del presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo.




Mozzarella dop, podcast e contest fotografico per i 40 anni del consorzio

In occasione del quarantesimo anniversario (13 luglio 1981- 13 luglio 2021), il Consorzio di Tutela lancia nuovi progetti per raccontare la Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Arriva il “MozzaCast”, il primo podcast sulla mozzarella di bufala campana DOP con le voci dell’attore e musicista Peppe Servillo e della chef Rosanna Marziale, uno storytelling nuovo per il comparto: 5 puntate che saranno pubblicate sulle principali piattaforme di podcast e sui canali social del Consorzio, prodotte dal podcaster Damiano Crognali. La prima puntata è già on air anche sul sito ufficiale www.mozzarelladop.it con una sorpresa: una “intervista impossibile” alla Bufala, liberamente tratta da un racconto dello scrittore Antonio Pascale, sul modello di quelle realizzate da Italo Calvino, Umberto Eco e altri intellettuali in un fortunato ciclo radiofonico della Rai negli anni Settanta. L’obiettivo è raccontare la storia millenaria e l’autenticità della Bufala Dop, che il Consorzio custodisce e promuove da ormai quarant’anni. Come nasce il bianco lucente della bufala campana Dop, quali sono i profumi, i sapori e i colori della terra da cui proviene? “MozzaCast” condurrà gli ascoltatori nel mondo della mozzarella di bufala, che stimola la fantasia dei migliori chef, entusiasmando i consumatori ovunque nel mondo.

La community digitale è inoltre protagonista del contest fotografico #ilovemozzarelladop, per raccontare storie del presente e del passato attraverso ricordi e foto legati alla mozzarella. Gli scatti più belli saranno premiati dalla giuria presieduta dalla fotografa Alessandra Farinelli. L’iniziativa è rivolta a tutti i fan della Bufala Campana su Instagram.

Numero speciale anche della rivista ufficiale del Consorzio di Tutela, “Bufala News Magazine”, interamente dedicata all’anniversario. Un numero da collezione, disponibile on line sul sito del Consorzio. I primi 40 anni sono l’occasione di un bilancio della propria storia ed è quello che è stato tracciato nel magazine, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Per l’occasione, sono stati pubblicati 40 messaggi di auguri, arrivati da chef (con ben 20 ricette a base di mozzarella di bufala campana DOP), attori, scrittori e artisti che hanno un rapporto speciale con la Bufala Dop. In copertina l’illustrazione originale della disegnatrice Valentina Scannapieco che reinterpreta “in chiave bufalina” la primavera di Arcimboldo.




Mozzarella Dop, il consorzio di tutela compie 40 anni. Le tappe

Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop compie 40 anni dalla sua fondazione e celebra la ricorrenza con un fitto programma di iniziative. Era il 13 luglio 1981 quando un gruppo di lungimiranti imprenditori decise di unire le forze e puntare alla salvaguardia e promozione di quello che oggi è diventato uno dei prodotti simboli del Made in Italy.

Quarant’anni dopo, il metodo di lavorazione non è cambiato, grazie all’innovazione tecnologica sono stati elevati gli standard qualitativi e migliorata la logistica, così, da prodotto locale, la Bufala Campana è diventata un fenomeno mondiale, incarnando lo stile di vita italiano, fatto di gusto e piacere. Nel 2020 sono state prodotte 50.176 tonnellate di mozzarella a marchio Dop e l’export ha raggiunto una quota del 37%, con in testa Francia, Germania e Spagna, ma con mercati emergenti come Cina e Giappone, dove si avvertono i primi effetti degli accordi di tutela internazionali.

 

«In 40 anni di attività, il Consorzio ha promosso un brand iconico che ha saputo raccontare anche l’evoluzione del nostro Paese, coniugando tradizione e modernità», dichiara il presidente Domenico Raimondo.

 

Oltre al compleanno del Consorzio, il 12 giugno prossimo ricorrono anche i 25 anni del riconoscimento del marchio DOP alla mozzarella di bufala campana. Un doppio anniversario che sarà celebrato dal Consorzio con un vero e proprio calendario di appuntamenti sia dal vivo sia sui social. In programma convegni, contest e iniziative digitali.

 

«Oggi il Consorzio è la sintesi e il frutto di anni di sacrifici fatti innanzitutto dai soci fondatori, che hanno creduto nel valore dello stare insieme e hanno fatto di tutto per ottenere il marchio Dop», sottolinea Raimondo e aggiunge: «Partendo da quella loro esperienza abbiamo percorso tanta strada, che ha portato la Bufala Campana al successo sia nazionale che mondiale, scalando la classifica dei prodotti Dop, tanto che oggi siamo il terzo formaggio italiano per valore, contiamo 80 soci e 1400 allevamenti che forniscono latte, il tutto racchiuso in un territorio magnifico».

 

«La pandemia – prosegue il presidente del Consorzio – ha fatto da spartiacque anche per la nostra storia, ora ripartiamo con ancora più forza dalle due mission istituzionali: tutela e promozione. Ulteriori sforzi vanno fatti per far conoscere e acquistare il nostro prodotto, mettendo sempre la qualità al primo posto. Oggi per spedire una mozzarella di bufala fuori dall’Italia ci sono ancora molte difficoltà, perché è freschissima, viaggio con il liquido di governo e ha dei costi sostenuti. Farla mangiare in Australia richiede un grande lavoro a monte, che va semplificato. Su questo continueremo a lavorare per garantire un futuro di sviluppo alla filiera».

LE PRINCIPALI TAPPE DELLA STORIA DEL CONSORZIO DI TUTELA

 

13 luglio 1981: Nascita del Consorzio di Tutela

 

1993: Riconoscimento nazionale della denominazione

 

1996: Ottenimento marchio DOP

 

2001: Prima registrazione del marchio all’estero (USA)

 

2008: Modifica del disciplinare con ampliamento dell’area DOP

 

2011: Nuovo Statuto del Consorzio

 

2012: Adozione Codice Etico

 

2014: Entrata in vigore del sistema di tracciabilità della filiera bufalina

 

2016: Nuova sede del Consorzio nelle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta

 

2017: Fondazione della Scuola di Formazione lattiero-casearia del Consorzio

 

13 luglio 2021: quarantesimo anniversario della nascita del Consorzio

Fabiano Spera




Mozzarella dop, il rettore della Federico II alla guida del comitato scientifico del consorzio

Il rettore dell’Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, è il nuovo presidente del Comitato Scientifico del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop. Con Lorito entra a far parte dell’organismo anche l’ex ministro Luigi Nicolais, presidente, tra l’altro, della Fondazione Carditello; a completare il team di altissimo profilo è il professor Germano Mucchetti, Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari al Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma. Le nomine sono state decise dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio.

L’obiettivo è di rilanciare le attività del Comitato in una forte sinergia con il mondo dei saperi. La mission dell’organismo è proprio il raccordo tra mondo scientifico, accademico e produttivo, per affrontare le sfide della filiera.

«Ringrazio i componenti del Comitato per aver accettato l’incarico, siamo felici di lavorare con autorevoli esponenti dell’università e delle istituzioni sulla strada dell’innovazione per la nostra filiera», commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e aggiunge: «La loro storia, l’impegno costante sugli stessi temi a noi cari, ci hanno spinto a chiederne la collaborazione per delineare il futuro che attende il nostro comparto, sempre più legato alla formazione dei giovani, e per ammodernare una tradizione secolare, qual è la produzione di mozzarella di bufala campana. Siamo convinti che questa sia la strada da seguire», conclude Raimondo.

«Riteniamo centrale l’interconnessione, in un confronto costante, tra accademia, Consorzio e aziende: ricerca, sviluppo e formazione vanno implementati su tutti gli anelli della filiera, è questa l’impostazione di lavoro che ci siamo dati», spiega Marco Nobis, consigliere di amministrazione del Consorzio di Tutela.

 

«Sono lieto e onorato di ricevere l’incarico di presidente del Comitato Scientifico del Consorzio, compito che affronterò con entusiasmo, con l’obiettivo di incentivare una forte sinergia con il mondo accademico che rappresento. La mozzarella di bufala campana è un grande motore economico della regione ed è decisivo preparare giovani in grado far sviluppare il comparto. Porteremo avanti un approccio multidisciplinare, coinvolgendo i vari dipartimenti, da economia ad agraria e ingegneria», dichiara il rettore Lorito.

«Ringrazio il presidente Raimondo e il Consorzio per la stima nei miei confronti e sono felice di poter dare il mio contributo a una filiera importante, con cui già stiamo portando avanti progetti legati ai temi della sostenibilità. Così scienza e uso della scienza si mettono insieme ed è fondamentale che vadano a braccetto», sottolinea il professor Nicolais.

«Proseguo con piacere nel mio impegno di studio e ricerca nel comparto della bufala campana. Il lavoro di squadra con il Consorzio e gli altri colleghi consentirà di affrontare al meglio le tematiche di attualità di una delle principali filiere del Made in Italy», afferma il professor Mucchetti.




Mozzarella dop, intesa con Deliveroo per tutela e promozione

La tradizione secolare della Bufala Campana – che affonda le sue radici nella storia, a partire dall’XI secolo – e l’innovazione di Deliveroo. È questo il binomio alla base del Protocollo d’Intesa firmato oggi dal Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e la piattaforma leader dell’online food delivery.

 

L’accordo – siglato dal presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e dal General Manager di Deliveroo Italy, Matteo Sarzana – è il primo ad essere raggiunto dal Consorzio con una piattaforma di online food delivery  e ha l’obiettivo di sviluppare iniziative per la promozione e tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Per farlo, il Consorzio e Deliveroo dedicheranno a ristoratori e consumatori attività di comunicazione e informazione per il corretto utilizzo della denominazione del prodotto, ma anche sulla sua identificazione, conservazione e impiego.

 

La sfida lanciata dall’accordo è quella di cogliere le opportunità offerte dall’innovazione per la tutela e valorizzazione di un prodotto della tradizione gastronomica che, grazie alle sue caratteristiche e alla sua versatilità, ben si adatta anche ai nuovi canali di commercializzazione e distribuzione come l’online food delivery.

 

Tra le azioni previste dal protocollo figurano: campagne di comunicazione volte a far comprendere la caratteristiche che distinguono la Bufala Campana a marchio DOP; vademecum con i riferimenti normativi che regolano il corretto utilizzo della denominazione di origine in un menù; consigli utili su come valorizzare il prodotto. La sinergia potrà portare  anche ad iniziative congiunte in occasione di fiere ed eventi.

 

Al centro del progetto c’è innanzitutto la trasparenza verso i consumatori, che puntiamo a raggiungere e informare in maniera massiccia grazie alla capillarità e alla forza di Deliveroo. Attraverso questa iniziativa pilota, siamo certi di poter intercettare segmenti di pubblico non sempre coinvolti dalle nostre iniziative promozionali. Sarà l’incontro tra nuovi operatori del mercato agroalimentare e un prodotto fortemente legato al territorio e alle tradizioni.”, commenta il presidente Domenico Raimondo.

 

La missione di Deliveroo è portare il miglior cibo nella casa degli italiani. Oggi è un giorno importante, perché la Mozzarella di Bufala Campana DOP è un grande simbolo di italianità. Vogliamo valorizzare l’eccellenza, tutelare e promuovere la sua denominazione, e tutto il Made in Italy, integrando questa filiera strategica nella piattaforma Deliveroo” dichiara Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italy.

 

            Nota su Deliveroo

  • Deliveroo è un premiato servizio di consegna fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Collabora con oltre 115mila ristoranti e 100mila rider per garantire la miglior esperienza di consegna di cibo a domicilio al mondo.
  • Deliveroo opera in più di 800 città in 12 Paesi tra cui Australia, Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Irlanda, Olanda, Singapore, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Regno Unito.

 

Nota sul Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP

  • Il Consorzio, nato nel 1981, è l’unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione della Mozzarella di Bufala Campana DOP. Dal 2016 ha sede nelle Cavallerizze della Reggia di Caserta.

●             Il Consorzio conta 80 soci; nel 2020 sono state prodotte 50.832 tonnellate di bufala DOP; fatturato al consumo 760 milioni di euro; occupati 11.000 (indotto compreso).




Mozzarella Dop, Paolo Russo (FI): “Latte congelato solo fino a giugno”

“La mozzarella di bufala campana DOP non si tocca: utilizzare il latte congelato  significa sacrificarne la qualità e mortificare il lavoro dei produttori artigianali che continuano a rispettare le regole dettate dalla tradizione e dal disciplinare. É per questo che ho appena presentato un’ interpellanza al Ministro dell’Agricoltura: adotti ogni provvedimento per tutelare uno dei più importanti simboli del made in Italy che rischia di essere trasformato in un prodotto senza più quell’identità che deriva da una ricetta esclusiva fatta di sapore e tradizione territoriale”: è quanto annuncia il deputato Paolo Russo, responsabile nazionale del dipartimento Sud di Forza Italia, che ha firmato l’iniziativa parlamentare dopo che il Mipaaf ha prorogato al 30 giugno 2021  l’autorizzazione, concessa con un decreto del 18 marzo scorso, ad utilizzare latte congelato per realizzare mozzarella di bufala campana DOP in deroga al disciplinare che stabilisce l’impiego esclusivo di latte fresco entro 60 ore dalla mungitura.  

“Non vorrei – spiega Russo – che la deroga al disciplinare più che costituire un  fatto  straordinario  spianasse la strada a modifiche sostanziali. É per questo motivo che ho chiesto al ministro di consentire  l’utilizzo delle eccedenze congelate   soltanto fino a giugno 2021 e comunque solo a condizione che sia evidenziato in etichetta che il prodotto finale è realizzato, in via eccezionale, con  latte congelato e non con latte fresco”.

“Nessun Consorzio di tutela di formaggi DOP – aggiunge Russo – né del Parmigiano Reggiano, né del Grana Padano e nemmeno del Gorgonzola, dell’Asiago o del Pecorino ha chiesto, nonostante la crisi determinata dal Covid, deroghe al disciplinare di produzione che ne minassero il valore evocativo dell’areale di produzione. Tutti, ragionevolmente, hanno semmai  richiesto sostegni al mercato. É questa, infatti, l’unica strada da percorrere perché ogni altro provvedimento destinato ad incidere sugli ingredienti e sul procedimento di lavorazione determinerebbe il totale snaturamento della mozzarella di bufala campana DOP e per giunta la esporrebbe ulteriormente ai tentativi di contraffazione e di plagio”.

“Sostenere una filiera  che è unanimemente riconosciuta come un comparto produttivo strategico per l’alta qualità delle produzioni, a cominciare proprio dal latte significa da un lato mettere in campo risorse e ristori per i danni economici subiti a causa della crisi economica in atto e dall’altro alzare un argine contro tutte quelle furbizie che minerebbero irrimediabilmente la storia di un prodotto. L’oro bianco della Campania  non può essere trasformato in un cubotto che nulla a che vedere con quelle perle di sapore che fino ad oggi il mondo intero ha gustato”, conclude il deputato.




Mozzarella Dop e Pasta di Gragnano Igp, al via la web serie con gli chef

I due Consorzi di Tutela lanciano una web serie a puntate: un viaggio da Nord a Sud

nelle cucine degli chef per abbinare queste eccellenze alle varie tradizioni regionali

5 novembre 2020 – Mozzarella di Bufala Campana Dop e Pasta di Gragnano Igp sono le protagoniste del “Grand Tour d’Italia”, un viaggio lungo la penisola, tra cultura ed enogastronomia, per capire come vengono utilizzate dagli chef queste due eccellenze simbolo del Made in Italy a tavola.

È la nuova web-serie a puntate, frutto dell’accordo di collaborazione siglato tra i Consorzi di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop e della Pasta di Gragnano Igp.

Un videoracconto con gli chef di nove regioni italiane, attraversando l’Italia da Nord a Sud alla scoperta di luoghi, cucine e abbinamenti originali. Il risultato è un tour della bellezza, in cui i due tesori del Sud si contaminano con le tradizioni dei vari territori italiani, ammodernando piatti e ricette, grazie all’utilizzo della Bufala Dop e della Pasta di Gragnano Igp,. Un’occasione inoltre per ammirare paesaggi e luoghi di incantevole fascino dal punto di vista storico-artistico, ma anche turistico e paesaggistico. Le due eccellenze sono state cucinate a oltre 2mila metri di altitudine, al rifugio Boch sulle Dolomiti del Brenta, poi sono diventate un gelato a Firenze e tutto si concluderà con l’interpretazione del maestro Alfonso Iaccarino.

Le varie tappe, in continuo aggiornamento, si possono guardare on line all’indirizzo www.bufalacampanaepastadigragnano.it .

Ecco i luoghi e gli chef coinvolti: Milano, Eugenio Roncoroni – Al Mercato; Vercelli, Costardi Bros. – Christian e Manuel Ristorante; Madonna di Campiglio, Chiara e Roberta Scalfi – Rifugio Boch; Bologna, Irina Steccanella – Irina Trattoria; Firenze, Simone Bonini – Gelateria Carapina; Acuto (Frosinone), Salvatore Tassa – Colline Ciociare; Lecce, Alessandra Civilla – Alex; Modica (Ragusa), Accursio Craparo – Accursio Ristorante; Sant’Agata sui due Golfi a Massa Lubrense (Napoli), Alfonso Iaccarino – Don Alfonso 1890.

«Questo nuovo progetto – commenta Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop – testimonia ancora una volta che il cibo è cultura e che Mozzarella Dop e Pasta di Gragnano Igp sono elementi iconici per tutta l’Italia e ben oltre i confini nazionali. Una conferma importante in un momento difficile per tutti, che ci spinge a insistere ancora di più sulla strada delle sinergie istituzionali, anche per intercettare le nuove esigenze dei consumatori emerse dall’emergenza coronavirus».

«Il nostro è un Paese straordinariamente biodiverso – aggiunge Giuseppe di Martino, presidente del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp – questo viaggio gastronomico guidato dalla Pasta di Gragnano Igp e dalla Mozzarella Dop racconta e valorizza l’Italia nelle sue specificità territoriali e geografiche. Un’operazione che assume un’ulteriore valenza in questo particolare periodo storico, operando su base collettiva a beneficio delle nostre eccellenze alimentari, del territorio e del consumatore».

Non è la prima collaborazione tra i due principali Consorzi per la Tutela di Dop e Igp agroalimentari del Centro Sud Italia. A febbraio scorso, le due realtà hanno infatti siglato un’alleanza che ha dato vita a un polo di tutela e valorizzazione che vale circa un miliardo di euro. In virtù di questa intesa, sono state già avviate collaborazioni nel settore della vigilanza, con controlli incrociati sui due prodotti, e della promozione.




MOZZARELLA DOP: +100% EXPORT IN 10 ANNI, BATTUTI FORMAGGI FRANCESI

 

MOZZARELLA DOP: +100% EXPORT IN 10 ANNI

MOZZARELLA DOP: +100% EXPORT IN 10 ANNI, BATTUTI FORMAGGI FRANCESI

Dal 2006 al 2016 l’export della mozzarella di bufala campana Dop è cresciuto di oltre il 100%, passando dal 15,6% al 32,1%. Nello stesso periodo la produzione di bufala campana è aumentata del 31%. E il 2017 si prefigura come l’anno del record assoluto, visto che nei primi otto mesi si è già registrato un ulteriore incremento del 7,5% di produzione rispetto al 2016. Sono proprio le esportazioni a trainare il comparto.

I nuovi dati sulla bufala campana, elaborati dal Consorzio di Tutela, arrivano all’indomani dell’analisi sull’export di Coldiretti, che assegna proprio alla mozzarella Dop una delle migliori performance, in particolare in Francia.

Secondo Coldiretti, mai così tanto formaggio italiano è stato consumato all’estero come in questo 2017, che ha fatto segnare un aumento del 7% in quantità rispetto allo scorso anno, cifra che ha portato all’84% l’incremento delle spedizioni nel corso dell’ultimo decennio, vincendo la sfida con i formaggi francesi.

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La mozzarella di bufala campana Dop fa ancora meglio, raddoppiando il suo export tra il 2006 e il 2016. In valore assoluto il dato è ancora più significativo: si è passati infatti dalle 5.280 tonnellate esportate nel 2006 alle 14.190 del 2016, il che vuol dire +168,7%.

La Francia resta il primo Paese di destinazione (il 27,63% delle mozzarelle all’estero finisce Oltralpe), seguita a ruota da Germania (23,6%) e Regno Unito (13%). Il Giappone (3,17%) e l’Europa dell’Est fanno segnare il trend migliore, con in testa Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria (1,39% nei tre Paesi).

Si registra tuttavia una forte richiesta da parte di Paesi lontani che non riesce appieno a essere soddisfatta. I mercati oltreoceano riconoscono un valore aggiunto di natura economica alla bufala campana, che non si è ancora tradotto in ricchezza del comparto, a causa dei costi elevatissimi della logistica.

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“I numeri testimoniano che nel mondo c’è tanta voglia di mozzarella di bufala campana Dop e noi ne siamo orgogliosi”, commenta il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e aggiunge: “Sono cifre che indicano un potenziale altissimo e ci spingono a impegnarci ancora di più per competere sui mercati globali.

Dobbiamo vincere la sfida della logistica, che oggi assorbe valori economici che potrebbero invece essere a vantaggio dell’intera filiera. Lo possiamo con le nuove tecnologie, grazie alle quali puntiamo a cambiare le modalità di trasporto e di conservazione del prodotto, per dare valore aggiunto alla filiera”.

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Intanto il prossimo 20 novembre il Consorzio di Tutela mozzarella di bufala campana volerà in Sudafrica e sarà a Cape Town per partecipare al workshop su “Protezione e promozione dei prodotti a Indicazione geografica”, promosso dall’Ambasciata d’Italia a Pretoria, in sinergia con i ministeri dell’Economia e del Turismo sudafricani e l’Unione Europea.

Si discuterà con esperti internazionali delle strategie di sviluppo e promozione di Dop e Igp: L’obiettivo dell’iniziativa è far comprendere l’importanza di acquistare prodotti europei a marchio Dop e Igp rispetto a quelli generici.

Legame con il territorio di origine, tradizione, sicurezza e tracciabilità rappresentano la marcia in più sul mercato internazionale. Così si punta ad aumentare in Sudafrica il consumo di bufala campana, che già è presente in alcune grandi realtà del Paese.




MADE IN ITALY, CARELLA (PD): TUTELARE MARCHIO MOZZARELLA BUFALA CAMPANA DOP

 

“Cresce la preoccupazione per la modifica del disciplinare di produzione per la mozzarella di bufala campana DOP allo scopo di commercializzare il prodotto a temperature negative. Tale modifica è stata proposta dal Consorzio per la tutela e trasmessa al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per l’approvazione”. Così il deputato Pd Renzo Carella. “Ho affrontato questa questione alla Camera dei deputati – continua Carella – attraverso un atto di sindacato ispettivo il 5 luglio 2017 (3-03142) che si concretizzava con la risposta del Governo nella seduta n.853 del 19 settembre 2017:  “Il Mipaaf ha ricevuto in data 1 giugno 2017, dal Consorzio di tutela riconosciuto , la richiesta di modifica del disciplinare della mozzarella di bufala campana DOP, e al momento lo stesso ministero è in attesa dei pareri delle regioni competenti, come previsto dal decreto interministeriale n. 911 del 2014”.

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“Cosi come si apprende dai giornali – prosegue -, i pareri delle regioni interessate alla produzione di mozzarella di bufala campana  Dop,  Puglia, Molise e Campania sono contrari alla modifica del disciplinare (la regione Campania in primo momento avevo dato parere positivo), la regione Lazio nel parere firmato dall’assessore all’agricoltura Hausmann, precisa che in caso di approvazione la modifica sia esclusivamente riservata al prodotto destinato alle preparazioni gastronomiche e alla cottura in ristorazione”.

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“Chiedo all’assessore regionale Hausmann di bocciare in toto la modifica proposta al disciplinare, evitando dubbi e perplessità, ma soprattutto – conclude l’esponente Pd – di tutelare il lavoro e l’esperienza degli allevatori di bufale e di tutelare questo antichissimo prodotto rurale del Mezzogiorno d’Italia”.

 




MOZZARELLA DOP, INAUGURATO IL CORSO PER CASARI: STUDENTI ANCHE DA AUSTRALIA E USA

È “sold out” il primo corso per diventare casaro, promosso dalla neonata Scuola di formazione lattiero-casearia, fondata dal Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop e accreditata dalla Regione Campania.

L’inaugurazione delle attività si è tenuta oggi con l’accoglienza degli allievi nella sede del Consorzio di Tutela, all’interno della Reggia di Caserta. Venti in totale i posti disponibili, che sono andati subito esauriti, con richieste anche dall’estero: tra gli studenti ci sono anche un giovane australiano e un americano. Il corso si svolge in collaborazione con la società FormaMentis di Battipaglia, durerà 500 ore, di cui 100 di aula, 200 di laboratorio e 200 di stage finale presso un caseificio socio del Consorzio.

L’obiettivo della Scuola di formazione, unico esempio al Centro-sud e la prima in Italia gestita da un Consorzio di Tutela, è da un lato creare i casari del futuro, trasmettendo così alle nuove generazioni una tradizione che risale al XII secolo, fatta di sapere, tecnica e artigianalità; dall’altro fornire supporto per l’aggiornamento dei dipendenti dei caseifici.

“Abbiamo dato ufficialmente il via a un progetto ambizioso ma decisivo per il futuro del nostro comparto, dove 1 addetto su 3 ha meno di 32 anni”, commenta il Presidente del Consorzio, Domenico Raimondo. “Avevamo il dovere di puntare sulle capacità dei nostri giovani – aggiunge – così puntiamo a innalzare ancora di più la qualità del nostro prodotto e a saper competere in un mondo ipertecnologico e globalizzato. Fa piacere notare la presenza di ragazzi che arrivano anche da oltreoceano, possiamo dire che il settore della mozzarella di bufala campana Dop contribuisce al ritorno dei cervelli”.

La Scuola formerà tutte le figure professionali necessarie a una moderna filiera produttiva, dal marketing all’export. Sono già in calendario infatti altri due corsi: il 10 e il 17 novembre si terrà quello incentrato sulla conoscenza dei mercati internazionali, dal titolo “International Export Agrifood: prime scelte strategiche”; il 24 e il 25 novembre invece sarà la volta del corso su “Innovazione tecnologica nella produzione lattiero-casearia”, dedicato ad avviare e monitorare la trasformazione di un’azienda.