Nebrodi, Pignatone (M5S): maxi processo mafia dei pascoli è dimostrazione presenza Stato

Con il maxi processo contro la mafia dei Nebrodi, detta anche “mafia dei pascoli”, che vede 97 imputati. Grazie al lavoro della Dda di Messina è stata scoperta la maxi truffa ai danni dell’Ue, dove i fondi destinati all’Agricoltura venivano intercettati e dirottati nelle casse della mafia, ai danni delle imprese oneste di tutto il settore. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre lavorato per contrastare i reati ai danni del settore agricolo, un esempio è la legge contro i reati agroalimentari, attualmente in discussione alla Camera. Con questo maxi processo dimostriamo ancora una volta che lo Stato c’è e che la lotta a tutte le mafie non si ferma”.

Lo dichiara il su Facebook il deputato siciliano del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone.




AGEA, UE AVVIA INDAGINE SU CONTROLLI IN SICILIA PER VERIFICARE SE CONFORMI ALLE NORME. LA LETTERA

La Commissione europea scrive ad Agea e all’ambasciatore straordinario Maurizio Massari per avvisare di un’indagine imminente da parte della Dg Agri relativa al programma di sviluppo rurale per la regione Sicilia. La stessa Sicilia dove si è svolta l’operazione dei Nebrodi che ha portato a numerosi arresti per truffa sui fondi europei per l’agricoltura traendo in inganno l’Agea.

“La verifica da parte della Dg Agri è prevista – si legge nella raccomandata di cui AGRICOLAE è venuta in possesso – in conformità all’articolo 47 del regolamento Ue n.1306/2013 a partire dal prossimo 11 maggio 2020.

“L’indagine – scrive Bruxelles – è intesa a verificare se i sistemi di gestione e controllo attuati in Sicilia in relazione alle misure di sviluppo rurale (popolazione FEASR misure forestali) sono conformi alle disposizioni della pertinente normativa dell’Unione europea”.

L’audit verterà soprattutto “sul lavoro svolto dall’organismo di certificazione integrato dall’attività di audit svolta direttamente dai revisori della Commissione Ue sull’organismo pagatore per gli elementi per i quali la Dg Agri non può trarre garanzie sulla legittimità e regolarità dell’organismo di certificazione”.

L’organismo di certificazione dovrà assicurare che siano disponibili tutti i documenti giustificativi, vale a dire tutta la documentazione, in formato elettronico che cartaceo – documenti di lavoro e copie dei documenti oggetto di verifica – che consenta di esaminare il lavoro svolto.

L’Audit europeo contemplerà soprattutto il metodo , la valutazione del rischio, la tecnica di campionamento e valutazione della rappresentatività utilizzata da Agea. Inoltre verrano presi in esame i principali elementi dell’ambiente di controllo per le misure forestali, i metodi utilizzati e i risultati della valutazione.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la lettera in formato PDF:

LETTERA DG AGRI AD AGEA