Masaf, ecco l’esito interpelli. Verardi via da Ocm Vino, Gasparri alle DOC, Benini alle Filiere e Cafiero alla pesca. E non solo

Pubblicati sul sito del Masaf gli esiti delle Procedure di interpello per gli uffici dirigenziali di livello non generale.

Isabella Verardi non si occuperà più di Ocm vino e passa alla PIUE II (sotto il D.G. Damiano Li Vecchi) con le competenze in materia di relazioni internazionali.

Alle filiere dove si gioca una partita da due miliardi di euro a causa dello scorrimento della graduatoria ci sarà Cosimo Benini proveniente da Agea tramite articolo 119.
Pietro Gasparri, proveniente dal bio passa alle produzioni a indicazione geografica PQAI1.
Al biologico va Stefania Mastromarino mentre alla PQAI3 va Carmine Genovese senza però le competenze della promozione che da nuovo statuto passano alla Agebil con la nomina già pubblicata da AGRICOLAE di Teresa Nicolazzi nel ruolo di Direttore generale che oggi alle 12 ha convocato una riunione con le regioni.
Al PSR Paolo Massari mentre al Sian Alessandro Ferraro.
Roberta Cafiero passa alla pesca.
Manca all’appello la nomina del dirigente che si occuperà di promozione nell’ambito della direzione AGEBIL2 che si occuperà di ocm vino promozione di cui continua a occuparsi per il momento la Nicolazzi.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il link:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/21268




Masaf, ecco l’esito interpelli. Verardi via da Ocm Vino, Gasparri alle DOC, Benini alle Filiere e Cafiero alla pesca. E non solo

Pubblicati sul sito del Masaf gli esiti delle Procedure di interpello per gli uffici dirigenziali di livello non generale.

Isabella Verardi non si occuperà più di Ocm vino e passa alla PIUE II (sotto il D.G. Damiano Li Vecchi) con le competenze in materia di relazioni internazionali.

Alle filiere dove si gioca una partita da due miliardi di euro a causa dello scorrimento della graduatoria ci sarà Cosimo Benini proveniente da Agea tramite articolo 119.
Pietro Gasparri, proveniente dal bio passa alle produzioni a indicazione geografica PQAI1.
Al biologico va Stefania Mastromarino mentre alla PQAI3 va Carmine Genovese senza però le competenze della promozione che da nuovo statuto passano alla Agebil con la nomina già pubblicata da AGRICOLAE di Teresa Nicolazzi nel ruolo di Direttore generale che oggi alle 12 ha convocato una riunione con le regioni.
Al PSR Paolo Massari mentre al Sian Alessandro Ferraro.
Roberta Cafiero passa alla pesca.
Manca all’appello la nomina del dirigente che si occuperà di promozione nell’ambito della direzione AGEBIL2 che si occuperà di ocm vino promozione di cui continua a occuparsi per il momento la Nicolazzi.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il link:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/21268




Ocm vino, Masaf apre al dialogo e brucia i tempi: il bando entro Vinitaly. Nicolazzi il DG che se ne occuperà. Filiera lavora a proposte

Si è svolto oggi pomeriggio al Masaf il tavolo richiesto dalla filiera per parlare del nuovo bando Ocm vino Promozione Paesi Terzi, il cui iter sta per essere avviato.

Da quanto apprende AGRICOLAE da fonti Masaf, è intenzione del dicastero quest’anno “bruciare i tempi al fine di semplificare il lavoro degli operatori pubblicando il nuovo bando entro il Vinitaly”.

Sempre da fonti Masaf si apprende che “come previsto dal nuovo decreto Masaf di riorganizzazione, si occuperà del bando Ocm vino Teresa Nicolazzi. Direttore generale della direzione Bilancio e Affari generali con delega alla Promozione la cui nomina è già registrata alla Corte dei Conti”.

Si apre “una gestione aperta al dialogo”.

Da quanto si apprende dagli operatori presenti, la filiera si è impegnata “a presentare a stretto giro alcune proposte mirate a semplificare l’iter”.

Riorganizzazione Masaf, avviata procedura nomine. Ecco come cambia e chi va dove

Per saperne di più:

Ocm vino, accolti dal TAR i primi ricorsi. ECCO LE ORDINANZE. Filiera chiede incontro su nuovo bando. LA LETTERA

 




Ocm vino, accolti dal TAR i primi ricorsi. ECCO LE ORDINANZE. Filiera chiede incontro su nuovo bando. LA LETTERA

Il Tar del Lazio si pronuncia sui primi ricorsi relativi all’Ocm Vino proposti da diverse organizzazioni proponenti i programmi a valere sull’avviso di competenza degli uffici ministeriali diretti da Oreste Gerini (all’epoca Direttore Generale della PQAI) e dal dirigente Isabella Verardi (dell’ufficio PQAI 5). Dirigenti che, entrambi, sembrano destinati a ricoprire nuovi ruoli.

Da quanto si legge dalle ordinanze del Tribunale amministrativo regionale dello scorso 23 febbraio di accoglimento, nella fase cautelare, dei ricorsi proposti da Univini – Viticultori Italiani e dall’Associazione Amaranth emerge come gli stessi siano stati accolti in quanto “le censure esposte nel ricorso necessitano dell’approfondimento proprio della fase di merito, per cui l’istanza cautelare può essere accolta ai soli fini della sollecita fissazione della relativa udienza ai sensi dell’art. 55, comma 10, cod. proc. Amm.”.

Art. 55, comma 10 del codice procedura amministrativa che recita testualmente: “Il tribunale amministrativo regionale, in sede cautelare, se ritiene che le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito, fissa con ordinanza collegiale la data della discussione del ricorso nel merito.”

Pertanto, con le richiamate ordinanze da una parte sembra appalesare la fondatezza delle motivazioni addotte dai ricorrenti e dall’altra si ritiene di tutelare adeguatamente gli interessi  degli stessi velocizzando la fase di trattazione nel merito dei ricorsi che è stata disposta dal collegio del TAR per il giorno 8 maggio 2024.

Nelle memorie difensive avverso i ricorsi proposti, l’Avvocatura generale dello Stato sostiene che “…In ogni caso va rimarcato che: i) l’eventuale accoglimento del ricorso, stante la riconosciuta fondatezza di uno (o più d’uno) dei motivi, avrebbe quale conseguenza il travolgimento di tutti (o almeno di parte) degli atti della procedura che andrebbe in tutto (o in parte) rinnovata”.

Il Tar del Lazio ha accolto inoltre il ricorso presentato da Santa Margherita e Kettmeir e Cantine Torresella S.p.A., Nosio S.p.A., Gruppo Italiano Vini S.p.A., Casa Vinicola Zonin S.p.A., aziende che hanno i propri progetti tra quelli approvati dagli Uffici del Ministero ed inseriti nella graduatoria di assegnazione delle risorse. Dall’ordinanza emanata dal Tar del Lazio lo scorso 6 marzo si legge in merito alla “genericità della clausola finale prevista dall’ultimo comma dell’articolo 9 del manuale dei controlli impugnato in omessa chiara indicazione dei criteri in base ai quali sarà alternativamente valutata, ai fini dell’ammissibilità delle spese, la documentazione in relazione alla quale l’interessata non sia in grado, per ragioni alla stessa non imputabili, di rispettare le prescrizioni previste dai precedenti commi del citato articolo 9…

Ordinanza con la quale il collegio del TAR, stante “il requisito del periculum in mora stante l’attualità degli eventi e delle attività promozionali interessate …” ha ritenuto di “dover accogliere l’istanza cautelare presentata dalle ricorrenti ai fini di un attento riesame da parte di A.G.E.A. dei profili critici sollevati con specifico riferimento ai rapporti di 2° livello e a quelli successivi…”.

Con l’accoglimento, il collegio del TAR “sospende l’efficacia degli atti impugnati, con obbligo di A.G.E.A. di procedere al riesame dei profili evidenziati in parte motiva….” fissando per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 22 maggio 2024.

In questo caso la controversia riguarda i contenuti del “Manuale di rendicontazione e controlli 2023-2024” emanato da AGEA e in particolare di quanto previsto dall’ultimo capoverso del punto 9 del manuale che prevede quanto segue: “Resta inteso che nel caso in cui non venga prodotto alcun documento relativo alle spese afferenti ai rapporti di 2° livello o di eventuali livelli successivi, oppure qualora venga prodotta documentazione lacunosa e/o incompleta, anche a seguito delle richieste di cui al successivo art. 12, l’ammissibilità delle spese medesime sarà valutata sulla base della documentazione nella disponibilità di Agea e dell’ Organismo di controllo incaricato”.

Una modalità che secondo i giudici amministrativi sembra omettere di fare quella chiarezza che da sempre viene auspicata dagli operatori.

Sono nel frattempo iniziati – da parte dei nuovi vertici dirigenziali del ministero – i primi confronti con le Regioni e le organizzazioni professionali del settore sulle nuove regole che andranno a disciplinare le modalità di accesso alla misura agevolativa per l’anno 2025.

A riguardo, le organizzazioni professionali della filiera vitivinicola, come da lettera formalizzata lo scorso 04 marzo (che AGRICOLAE è in grado di pubblicare) auspicano “un confronto con l’Amministrazione, al fine di poter rappresentare talune riflessioni per superare, già a partire dalla prossima annualità, quelle complessità che hanno caratterizzato il bando 2023/2024”.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica le ordinanze del TAR e la lettera degli operatori:

AGEA Manuale rendicontazione e controlli 23.24

Lettera OOPP filiera vino su promozione paesi terzi

N. 00542_2024 REG.RIC_Sospensione Manuale Agecontrol

N. 01010_2024 REG.RIC_Promozione vino sui paesi terzi_UIV

N. 01012_2024 REG.RIC_Promozione vino sui paesi terzi_Associazione Amaranth

 




Ocm vino, ecco la graduatoria finale. I DECRETI

Pronta la graduatoria Masaf – già pubblica da qualche tempo – dell’OCM vino Promozione.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il decreto originario, quello rettificato e infine quello che ha subito la seconda rettifica:

MASAF_2023_DECRETO PROMOZIONE OCM VINO

MASAF DECRETO OCM VINO RETTIFICA

MASAF DECRETO OCM VINO SECONDA RETTIFICA

Era già stato scritto:

Ocm vino, ecco le graduatorie regionali senza soglie minime: a Gruppo Generali 64 euro per portare vino italiano in Usa, Giappone, Corea




Ocm vino, ecco le graduatorie regionali senza soglie minime: a Gruppo Generali 64 euro per portare vino italiano in Usa, Giappone, Corea

108,15 euro (su un investimento totale di 216 euro) per far conoscere il vino italiano in Canada e 181,69 euro (a fronte di un investimento di 378,53 euro) per farlo conoscere in Cina.

Pronte le graduatorie regionali provvisorie Ocm vino deputate a sostenere il vino italiano all’estero. L’eliminazione delle soglie minime di investimento previste dal nuovo decreto approvato dagli uffici di Oreste Gerini e su cui ha lavorato l’ufficio di Isabella Verardi, sembra aver portato – come si evince leggendo alcune graduatorie dalle quali è possibile accedere a tutti i beneficiari e i relativi importi come quella del Veneto e del Lazio – a finanziamenti di alcune centinaia di euro per portare il vino Made in Italy nel mondo. Anche ad aziende che coprono grandi fette di mercato.

Quando un Ati decide di fare promozione in un Paese, tutti i partecipanti – diversamente dal passato – hanno l’obbligo di partecipare. Era prevista una soglia che poi – fanno sapere alcuni esponenti regionali ad AGRICOLAE – ragionando assieme al ministero, è stato deciso di togliere. E ora ogni regione fissa le proprie.

“Hanno scritto che potevamo definire il minimo per progetto e per paese, ma comunque non sotto i 100.000 e 50.000 (P. emergente 25.000) rispettivamente”, precisano ad AGRICOLAE. “Ma non hanno dato possibilità di fissare minimo per azienda.
Quindi potrebbe succedere, essendoci la regola per cui se una ATI va in un paese, tutti i componenti ATI devono fare qualcosa in quel paese, un soggetto di un ATI possa aver fatto una singola azione a spesa irrisoria dentro un progetto che comunque rispetta i minimi previsti”.

Qui di seguito AGRICOLAE riporta la lettera inviata in data 05 07 2023 dalla Regione Veneto – il cui assessore è anche il coordinatore delle regioni per quanto attiene l’agricoltura – in cui veniva chiesta agli uffici di Oreste Gerini e di Isabella Verardi la definizione di una soglia minima:

CONTRIBUTO REGIONI AVVISO OCM VINO 05 07 23

Se si confrontano i decreti del 2022 e quello del 2023 emerge che i commi 7 e 8 all’articolo 5, deputati a fissare le soglie minime dei progetti per la promozione 2022-2023, sono spariti nel decreto successivo per la campagna 2023-2024.

MIPAAF_2022_DECRETO PROMOZIONE COM VINO 2022-23

MASAF_2023_DECRETO PROMOZIONE OCM VINO 2023-24

Un meccanismo che ha “consentito” Le Tenute del Leone Alato, del Gruppo Genagricola – la più estesa azienda agricola italiana, controllata dal Gruppo Generali che vanta un fatturato di circa 60 milioni di euro – a beneficiare di 64,93 euro di contributi comunitari a fronte di un investimento di 129,85 previsto negli Stati Uniti, in Giappone, in Corea del Sud e nel Sud Est asiatico.

Presumibilmente per essere presenti e partecipare, al pari di altre aziende partecipanti un raggruppamento proponente, ad un evento “comune” a tutte le aziende del gruppo. Nel caso dell’azienda Le Tenute del Leone Alato, l’investimento di 129,85 euro moltiplicato per le 20 aziende partecipanti il programma proposto dall’Associazione Vigneto Italia si arriva ad un investimento complessivo di euro 2.597,00 con un contributo richiesto di euro 1.298,50).

Una ‘strategia’ che arriva proprio in un momento d flessione dei volumi (non del valore) dell’export del vino italiano nel mondo che difficilmente può essere sostenuto da investimenti da 120 euro.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica le graduatorie provvisorie:

GRADUATORIA ABRUZZO B

GRADUATORIA ABRUZZO

GRADUATORIA BASILICATA

GRADUATORIA CALABRIA

GRADUATORIA EMILIA ROMAGNA

GRADUATORIA FVG

GRADUATORIA LAZIO A

GRADUATORIA LAZIO B

GRADUATORIA MARCHE

GRADUATORIA PIEMONTE

GRADUATORIA PUGLIA

GRADUATORIA SARDEGNA

GRADUATORIA SICILIA B

GRADUATORIA SICILIA

GRADUATORIA TOSCANA

GRADUATORIA UMBRIA

GRADUATORIA VENETO




Masaf pronto per la riorganizzazione più semplice ed efficace e vicino a chi lavora. Ecco il DECRETO riformulato e approvato in Cdm

Masaf pronto per la riorganizzazione. AGRICOLAE pubblica qui di seguito in formato PDF il decreto riformulato – dopo che il Consiglio di Stato aveva alzato delle perplessità – e approvato lunedì in Consiglio dei ministri deputato a semplificare e velocizzare il lavoro degli operatori della terra. E a rendere la pubblica amministrazione più efficace al fine di rendere più competitivo il Made in Italy agroalimentare.

Poco è stato cambiato – leggendo il testo – se non la riformulazione dei tre capi dipartimenti in un ottica più coerente rispetto alle funzioni che sono deputati a svolgere.

Accolto inoltre il suggerimento di mantenere il capitolo relativo all’Ocm vino all’interno delle funzioni del dipartimento che fa attualmente capo a Blasi.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il DPCM:

DPCM RIORGANIZZAZIONE MASAF_riformulazione PER 20CDM

Era stato scritto:

Masaf, ecco il TESTO del decreto che lo riorganizza e lo cambia. 3 dipartimenti e Comitato coordinamento che fa capo al capo Gabinetto

Masaf, Consiglio Stato boccia riorganizzazione: manca ratio modifiche. Ma promuove ruolo raccordo Capo gabinetto. IL PARERE




Ocm vino, ufficio Masaf di Gerini proroga di 4 settimane istruttorie e graduatorie. Come chiesto per vie brevi dalle regioni. Francia e Spagna già partiti. Il decreto

Proroga di quattro settimana per completare l’istruttoria e la pubblicazione delle graduatorie dell’Ocm vino Promozione Paesi Terzi.

Si prolunga l’attesa per gli operatori del settore che hanno presentato le proprie proposte progettuali nel rispetto di termini che sono coincisi con il mese di agosto e il periodo “feriale” delle aziende e con le complicate operazioni vendemmiali (coincise con uno dei peggiori attacchi da peronospora che ha falcidiato le produzioni nazionali.

Ieri gli uffici del Ministero delle Politiche Agricole e della sovranità alimentare e Forestale che fanno capo a Oreste Gerini coadiuvati da Isabella Verardi (che da quanto si apprende sarebbe anche presidente del Comitato di valutazione) hanno deciso di prorogare i termini istruttori delle domande di finanziamento pervenute nel rispetto dei termini stabiliti dai diversi avvisi (nazionali e regionali) che in base al Decreto direttoriale dello scorso 21 luglio, a firma del D.G. Oreste Gerini, avrebbero dovuto concludersi il prossimo 6 ottobre (con la pubblicazione delle graduatorie per i programmi multiregionali) ed il prossimo 13 ottobre (per i programmi nazionali e regionali).

Molte le aziende di operatori che hanno revocato le ferie ai propri dipendenti per poter rispettare i termini decisi dagli uffici preposti del Masaf.

Tutto differito al termine del 3 novembre p.v.  motivate, nel Decreto che AGRICOLAE pubblica a pie di pagina, dal fatto che “sono pervenute, per le vie brevi, ulteriori richieste da parte delle strutture regionali, che segnalano difficoltà nella conclusione delle istruttorie di valutazione dei progetti da parte dei Comitati di Valutazione nei tempi stringenti stabiliti dal Decreto Direttoriale 385535 del 21/07/2023. Si chiede pertanto, ai fini di una equilibrata e omogenea conclusione delle procedure, di valutare l’opportunità di concedere una proroga alla scadenza prevista dal 06/10/2023 al 03/11/2023 per i progetti regionali” (una richiesta quindi partita dalle Regioni alle quali il MASAF non ha posto alcuna obiezione (visto che probabilmente è utile agli stessi uffici ministeriali chiamati a valutare le proposte progettuali di propria competenza…).

A fronte delle richieste di proroga da parte delle O.o.p.p., prima del periodo estivo, agli operatori del settore era stata concessa una proroga di 5 giorni per la presentazione delle domande di finanziamento (con una procedura aggravata dall’obbligo di presentare “tre preventivi comparabili da presentare sono di supporto alla individuazione dei costi previsti dal progetto. (risposta fornita dagli uffici ministeriali alla domanda n. 01 pubblicata nella FAQ dello scorso 11 agosto…).

Uno slittamento che potrebbe ora generare due conseguenze per gli operatori del settore coinvolti:

  1. mancate certezze sul rispetto dei termini istruttori ma soprattutto sulla finanziabilità delle attività promozionali previste dai programmi da loro presentati (sembra che in alcune Regioni le richieste superino le disponibilità con la conseguenza di esclusione di alcuni programmi);
  2. seppure è vero che dal D.D. del 21 luglio viene garantita la finanziabilità delle attività promozionali previste dai programmi con efficacia retroattiva (16 ottobre 2023) è pur vero che la proroga rischia di avere conseguenze anche finanziarie per gli operatori del settore che potrebbero non accedere ai contributi eventualmente ammessi prima del prossimo mese di febbraio (posto che è molto verosimile che l’Agea non riuscirà a contrattualizzare l’erogazione dei finanziamenti con le imprese ammesse prima del 31 dicembre  p.v. e che le procedure per l’erogazione degli anticipi richiedono mediamente 45 gg. e che quindi saranno costrette ad auto finanziare le importanti attività di promozione e comunicazione che storicamente si concentrano con il periodo natalizio.

Nel frattempo gli operatori francesi e spagnoli hanno emanato i propri bandi con anticipo (il 5 maggio la Francia ed il 20 giugno la Spagna) e sono pronti a partire.

Qui d seguito AGRICOLAE pubblica il decreto:

MASAF_2023_0550425_Allegato_OCMPromozioneVino2023_24_Decretoprorogaistruttoria_signed




Vino, Lollobrigida: educare il mondo a modello Italia. Su Ocm eviteremo meccanismi farraginosi ma trasparenza non è aggirabile

“Proteggere il vino da una serie di aggressioni volte a criminalizzarne il consumo. Il vino fa parte della nostra alimentazione sostanzialmente da sempre e siamo una nazione che vanta il record per longevità seconda solo al Giappone. E il Trentino – dove il consumo del vino non è secondario all’interno del quadro nutrizionale delle persone – supera per longevità anche il Giappone”.

Così il ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida a TrentoDoc.

“Questo l’abbiamo provato a spiegare, lo abbiamo spiegato perché leggiamo alcuni atteggiamenti, sulle etichette allarmistiche che vengono promosse in alcune nazioni, che a nostro avviso sono tese più a chiudere il mercato a questo prodotto, che sempre più cresce in alcune aree europee e mondiali, piuttosto che a salvaguardare la salute. Se è vero che il consumo eccessivo di vino è evidentemente dannoso, come è dannoso il consumo eccessivo di qualsiasi alimento, è altrettanto vero che un consumo moderato non fa male, anzi per alcuni medici è un uso consigliato, per esempio i cardiologi spessissimo danno indicazioni di consumi moderati di vino per avere maggior benessere”.

“Intanto – prosegue – abbiamo attuato tutti i ricorsi alle Corti che devono giudicare se queste etichette sostanzialmente intervengono sul libero mercato così come viene previsto in Europa e con la tendenza necessaria ad avere etichettature uniche in tutta Europa. Ho incontrato il mio collega a Bruxelles chiedendogli di parlare del vino nella sua definizione complessa, quindi la maggior parte del vino è acqua, vitamine e proprietà nutritive positive e come tutti gli italiani in maniera elegante gli ho portato una bottiglia di vino pensando che non la accettasse, poi invece lui ha spiegato che era un problema di natura sanitaria, perché loro hanno un problema con l’alcolismo gravissimo, ma chiunque conosce un po l’Irlanda sa che il problema che hanno è l’eccesso di uso d’alcol peraltro di qualità spesso non propriamente analoga alla nostra e concentrato tra il venerdì e il sabato sera. Quindi dovrebbero consigliare sulle etichette, o magari a livello scolastico nel momento della formazione, come non abusare degli alcolici e magari consigliare di seguire il metodo che utilizziamo noi italiani di assumere alcolici in maniera mediamente moderata”.

L‘altra cosa però che dobbiamo fare, prosegue ancora il ministro, è ragionare con le altre nazioni europee e i paesi produttori di vino dell’intero pianeta “per evitare la demonizzazione del vino ed è quello che stiamo facendo”.

Noi dobbiamo provare ad abbinare il vino anche ad alcune questioni che rappresentano il benessere anche fisico. Io per esempio ho scelto di promuovere la candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco, che è una cosa che l’Italia avrebbe dovuto fare forse anche in passato per metterla sullo stesso piano di chi oggi ha ottenuto questo riconoscimento, Francia, Messico, Corea e Giappone, e ovviamente la cucina italiana non sono solo i piatti, sono i nostri monumenti, la biodiversità, tutto quello che rende particolare il nostro modo di produrre e di trasformare ed evidentemente il vino è tra questi e abbinarlo ad eventi sportivi”.

“La cucina nel suo complesso è ovviamente accompagnata dal vino che gli sportivi bevono perché sport è benessere e buona alimentazione è benessere, le due cose vanno in parallelo, e a livello mondiale poter raccontare i nostri prodotti, spiegarli cercando di dotarci di tutti i patrimoni di natura scientifica che sono alla base sempre di ogni promozione corretta di un prodotto”.

Necessario, per Lollobrigida, “far crescere l’attenzione, far crescere la conoscenza e permettere a chi non ha la fortuna di aver avuto un’educazione alimentare mediamente presente in Italia di arrivare al nostro livello culturale che fa percepire il vino come un elemento positivo e non un elemento negativo”.

Questo è un ulteriore sostegno a un’azione che gli imprenditori, quelli trentini tra i primi, fanno anche in maniera autonoma e che noi come governo intendiamo supportare in ogni modo e lo stiamo provando a fare anche legandolo ad altri tipi di eventi. Il viaggio della nave più bella del mondo, il Vespucci, sul quale svolgiamo iniziative in ogni porto per raccontare la cucina, presentare i nostri migliori prodotti, tra i quali il vino. L’abbiamo fatto agli scavi di Pompei dove 2000 anni fa si mangiava e si beveva vino. A Vinitaly lo scorso anno abbiamo scelto, proprio quando eravamo nell’ambito del dibattito sulla questione irlandese, io il collega San Giuliano, di portare due opere d’arte straordinarie, il Bacco del Caravaggio e il Bacco di Guido Reni, che rappresentano il vino nella storia anche con quelle sue connotazioni culturali. Chi conosce il quadro del Caravaggio sa che nel vino riesce ad elevarsi un artigiano a divinità, certo è una suggestione forte ma che serve a raccontare il vino da tanti punti di vista e quest’anno ripeteremo la stessa esperienza inserendo anche possibilmente una rappresentazione del museo di Torgiano dove c’è la storia del vino anche con alcuni elementi che lo richiamano a migliaia di anni fa a sistemi di produzione che poi la ricerca e le tecnologie hanno permesso di affinare e rendere così competitivo come oggi sappiamo essere questo prodotto e così sicuro dal nostro punto di vista”.

Noi, anche rispetto ai nostri cugini d’oltralpe, abbiamo forse dato poco spazio a quel valore aggiunto che è comunicare bene il nostro prodotto. Certo, in alcune aree, in Trentino, in Veneto, in Lombardia, c’è stato un recupero importante in termini promozionali e i risultati sono di fronte agli occhi di tutti. Proprio a Lione ho constatato come c’è una crescita eccezionale delle nostre bollicine rispetto allo champagne, soprattutto perché a parità di qualità del prodotto spesso i nostri prezzi sono più bassi di quelli dei francesi e quindi si sta facendo largo e si apre quel mercato ma se ne possono aprire altrettanti. Io credo che i nostri risultati siano eccezionali, ma che siano una base di partenza per quelle che sono le nostre potenzialità”.

Per quanto riguarda i fondi per la comunicazione extra Eu per le cantine italiane, ovvero l’Ocm vino Promozione Paesi Terzi, “vogliamo semplificare la vita ai nostri imprenditori, dobbiamo però garantire trasparenza e questo è un obiettivo. Abbiamo aperto un dialogo dal primo giorno con le associazioni di rappresentanza, cercando di far comprendere quali erano i limiti rispetto alla trasparenza di alcuni meccanismi consolidati che avevano portato anche ad alcune criticità in termini finanziari che noi dobbiamo istituzionalmente evitare, ciò nonostante in questi giorni sono in corso tutti gli aggiustamenti del regolamento in senso di interpretazione autentica. Una delle criticità è quella di chiedere più preventivi per la promozione, noi lo riteniamo un meccanismo di trasparenza, è evidente che quando non c’è la possibilità di avere, ed è una risposta che do anche in maniera formale, quando non c’è la possibilità di avere più preventivi perché parliamo di comunicazione per la maggior parte all’estero, si ricorre alla scelta obbligata o quella consolidata, perché l’ultima cosa che vogliamo è creare dei meccanismi farraginosi che impediscono la fluidità del nostro export. Però la trasparenza non è aggirabile e quindi ove si può garantire un meccanismo di verifica di più ampia partecipazione noi crediamo di doverla perseguire. Partivamo ovviamente, ma non sto qui a citarli, da alcuni problemi di natura finanziaria che avevano messo in condizione l‘Italia di perdere risorse e questa strada non intendo perseguirla”.

Il ministro spiega in termini operativi come intende agire. “Intanto inserendo fondi. Abbiamo aperto nel decreto del 7 agosto una voce per un 1 milione – utile per aprire la voce ma li implementeremo – per i sostegni a chi è stato colpito dalla peronospora. Bisogna ovviamente tener conto però, lo dico con altrettanta chiarezza, di chi cura in maniera corretta con le buone pratiche previste dalla PAC i vigneti, perché noi dobbiamo diminuire i rischi e quindi anche gli imprenditori devono essere coinvolti in un’azione positiva di cura, perché questo tipo di fitopatia non ha colpito tutti i vigneti anche nelle stesse aree allo stesso modo”.

“Sono interventi che dovrebbero riuscire a compensare in termini generali quelle che sono le criticità che sono emerse quest’anno. Poi c’è la grandine, ci sono tutta un’altra serie di problematiche forti. Aggiungo che una questione molto interessante che è stata prima descritta e raccontata è il nostro impegno a cercare di accelerare un processo di rafforzamento delle nostre colture attraverso le tecnologie evolutive avanzate.

“L’Italia sarà, grazie a una norma che abbiamo inserito, è stato il collega Luca De Carlo a proporre una norma che permetterà di sperimentare in maniera più ampia questo tipo di accelerazione dell’evoluzione, che non c’entra niente con gli OGM, ma che permette invece di andare incontro a quella necessità di contrastare le fitopatie con metodi diversi rispetto a quelli classici degli agrofarmaci, che però spesso oggi sono ancora indispensabili. Noi dobbiamo, è quello che abbiamo sostenuto in Europa, da una parte andare verso una eliminazione degli agrofarmaci progressiva e non invece, come qualcuno sosteneva, in maniera tale da non tener conto del fatto che non esistano soluzioni alternative e dall’altra invece valorizzare la ricerca, rendere nostre colture più forti e quindi avere poi la possibilità di eliminare gli agrofarmaci in maniera ripeto progressiva”.

“Io credo che questa sia la sfida, anche in Europa sul regolamento ci siamo schierati per accelerare questo tipo di processo ed avere quindi, insieme agli altri paesi dell’Unione europea, delle risposte al nostro mondo produttivo che li metta in condizione a fronte di divieti ed aggravi, anche di avere possibilità e potenzialità che possano sviluppare il sistema agricolo. Per quello che riguarda i nuovi vigneti, per quello che riguarda l’ampliamento delle aree, ci confronteremo con le associazioni e ragioneremo anche su questo, cercando di comprendere al meglio quelle che sono le richieste e le risposte che si possono dare e tenendo conto che purtroppo la quantità di vino sarà inferiore ma la qualità, mi dicono tutti, che sarà comunque eccezionale”, conclude Lollobrigida.




Ocm vino, ecco l’AVVISO: ridotte soglie investimento minimo per progetto, obbligo giustificare ragionevolezza costi e linee guida manuale rendicontazione che filiera aspetta

Pubblicato sul sito del Masaf il decreto direttoriale del 21 luglio 2023 n.385535, recante “OCM Vino – Misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” – Avviso per la presentazione dei progetti campagna 2023/2024. Modalità operative e procedurali per l’attuazione del Decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 331843 del 26 giugno 2023″, e i relativi allegati.

Tra le novità che emergono figura la riduzione della soglia minima di investimento per progetto (euro 500.000,00), le soglie minime di finanziamento per paese (euro 200.000,00 per Paese terzo e euro 100.000,00 per Paese “emergente” sulla base della definizione di detti Paesi e Aree geografiche prevista dall’allegato 17 al bando).
Altra novità è l’obbligo di presentare programmi per non più di 5 Paesi terzi ed all’interno di detti Paesi, ove presenti non più di due aree geografiche le stesse devono prevedere la promozione per non più di tre Paesi dell’area geografica).

Inoltre si segnala che l’allegato 10 riguardante i costi ammissibili reca indicazioni per gli operatori riguardo le giustificazioni dei costi esposti nel programma di promozione prevedendo l’obbligo di presentare n. 03 preventivi per ciascuna attività prevista od in alternativa laddove non sia possibile presentare i tre preventivi, la dichiarazione di un soggetto terzo qualificato nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altri soggetti concorrenti in grado di fornire i servizi e/o i prodotti proposti; Con l’obbligo, per gli operatori, di attenersi ad un manuale di rendicontazione delle spese le cui linee guida non sono ancora state rese pubbliche.

Altra novità l’introduzione di una valutazione “qualitativa” riguardo l’ammissibilità dei programmi proposti e la definizione di una griglia “unica” di assegnazione dei punteggi previsti per l’inserimento dei programmi nelle rispettive graduatorie (operante sia per i programmi proposti a livello nazionale, multiregionale e regionale).

Tra le novità che emergono figura inoltre la percentuale degli operatori dimezzata dal 10 al 5 per cento.

Scadenza per la presentazione dei progetti di promozione nazionali: 13 settembre 2023, ore 15.00

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il link con il decreto e i relativi allegati della Misura Promozione dell’OCM Vino – Decreto direttoriale del 21 luglio 2023 n. 385535, avviso presentazione progetti campagna 2023/2024

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20043




Ocm vino, decreto pubblicato: “campagna finanziata ai sensi del Reg. Ue n. 2021/2115”. Eccolo

E’ stato pubblicato questa mattina il Decreto ministeriale del 26 giugno 2023, n. 331843, recante modalità attuative della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” dell’OCM Vino.

Non sono intervenute le modifiche chieste dalle Regioni emerse in sede di CSR dello scorso 21 giugno.

  • Le aziende potranno partecipare a un solo programma per tipologia (Nazionale, Multiregionale (per le Regioni che lo consentiranno) e Regionale);
  • Le aziende partecipanti a programmi proposti da “soggetti collettivi” dovranno essere presenti in ciascuno dei Paesi target previsti dal progetto con almeno un’azione;
  • E’ stata inserita l’azione riferita all’acquisizione/elaborazione di “studi di mercati nuovi o esistenti, necessari all’ampliamento e al consolidamento degli sbocchi di mercato”;
  • Nella menzione da riportare su tutti i materiali promo pubblicitari prodotti a partire dai prossimi programmi è stato modificato il riferimento normativo ovvero: “CAMPAGNA FINANZIATA AI SENSI DEL REG. UE N. 2021/2115” come da allegato I al decreto.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il decreto:

MASAF_2023_OCM_FIRMATO




Livio Proietti commissario Ismea. Al Masaf rotazione incarichi per svecchiare e ripartire

Sarà – da quanto apprende AGRICOLAE – Livio Proietti il Commissario Ismea a seguito dell’ok all’emendamento che ha previsto il commissariamento di Ismea e Crea. Già membro delle Commissioni Lavoro e Bilancio nel corso della 13′ legislatura della Camera, è anche stato tra i fondatori del movimento politico La Destra e consigliere delegato dell’Istituto per lo sviluppo dell’agroindustria.

Si sarebbe ancora in cerca di un nome per ora per il Crea, ma ci sarebbero stati già alcuni contatti con figure che possano svolgere un ruolo di garanzia per il Consiglio di Ricerca ed Economia in Agricoltura.

Lavori in corso e grandi manovre anche al Masaf, in attesa del piano di riorganizzazione la cui messa a terra è prevista nelle prossime settimane, da qui a settembre.

In un quadro in cui sono previste tre nuove direzioni, una all’Icqrf, una all’Ippica e una della Sovranità alimentare, l’idea sembra essere quella di prevedere una rotazione degli incarichi così da ‘svecchiare’ il sistema Masaf e al contempo ripartire con un maggiore slancio. 

In sostanza sembra che nulla sarà più come prima, un po come già accade con i direttori di banca i quali – alla fine di un determinato periodo – vengono spostati di filiale in filiale al fine di garantire un continuo avvicendamento.

Tutto ancora in working in progress con nomi noti che potrebbero passare da un dipartimento all’altro.

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Ocm vino, Csr slitta al 21 ma arriva il placet del Mef. Ora verso rush finale

Saltata la Conferenza Stato Regioni straordinaria prevista ieri e slittata ad oggi a causa del lutto nazionale deputata a dare l’ok definitivo al testo del decreto Ocm vino.

Intanto, in attesa della nuova Conferenza Stato Regioni dove sarà al vaglio (quella ordinaria è prevista il 21 giugno) il Mef invia una nota per dare il proprio placet precisando che, “acquisito il parere del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, si rappresenta di non avere osservazioni da formulare ai fini del prosieguo dell’iter”.

Nel frattempo le regioni, in ordine sparso, hanno re-inviato le proprie raccomandazioni al Masaf con l’intento però di chiudere in tutta fretta per evitare quanto più possibile sovrapposizioni tra l’avvio della progettualità di promozione con le ferie estive e la vendemmia anticipata.

Alcune regioni, sempre da quanto apprende AGRICOLAE, sembra stiano anticipando i tempi cominciando a lavorare sul testo su cui ancora non c’è l’intesa formale ma solo l’intesa con raccomandazioni sancita nel corso della Conferenza Stato Regioni del 7 giugno.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la nota del MEF:

NOTA MEF 3940-CSR_15-06-2023

Ocm vino, domani CSR. Regioni re-inviano raccomandazioni ma priorità è chiudere: incombono estate e vendemmia anticipata

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Ocm vino, domani CSR. Regioni re-inviano raccomandazioni ma priorità è chiudere: incombono estate e vendemmia anticipata

Domani – da quanto apprende AGRICOLAE – si dovrebbe arrivare all’ok definitivo in Conferenza Stato Regioni straordinaria (già prevista per oggi e rimandata per lutto nazionale) – del testo sull’Ocm vino.

Sempre da quanto si apprende le regioni avrebbero nuovamente inviato al Masaf, in ordine sparso, le raccomandazioni già respinte precedentemente ma l’obiettivo primario resta quello di uscire dall’impasse e aprire i giochi per poter iniziare quanto prima a lavorare sul bando e poi sui programmi di promozione.

Il tempo scorre e gli operatori sono preoccupati per la contingenza con il periodo estivo che porta inevitabilmente ad avere a disposizione meno personale e a un rallentamento dei lavori e contestualmente coincide con il periodo della vendemmia anticipata cui le aziende devono dare precedenza per forza di cose.

Il 16 ottobre la partenza dei programmi per poter essere competitivi sul mercato durante il periodo maggiormente redditizio, quello natalizio.

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Ocm vino, Masaf non accoglie richieste regioni: si deve aspettare audit Ue. CSR straordinario il 14. Ecco il nuovo decreto

Tutti al lavoro sul decreto Ocm vino per trovare la quadra definitiva per arrivare all’ok definitivo in una Conferenza Stato Regioni straordinaria prevista il prossimo 14 giugno. Riunione durante la quale si faranno anche gli ‘aggiustamenti richiesti dal Mef in merito alle fideiussioni, all’Iva e ai metodi di erogazione.

Il Masaf ritrasmette dunque alle regioni il nuovo testo del decreto senza però – spiega – accogliere alcune delle richieste delle regioni che ora avranno tempo fino alle ore 16 del 12 giugno per trasmettere le osservazioni.

“Si ritiene – scrive il Masaf alle regioni – che l’osservazione presentata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze possa essere accolta ed inserita come disposizione del Decreto Ministeriale, in quanto coerente con l’impianto generale dello schema di decreto in discussione”.

In relazione alle raccomandazioni della Conferenza Stato-Regioni, il Masaf informa che “non è possibile accogliere la raccomandazione proposta di emendamento riportata al primo punto dell’elenco puntato in quanto in contrasto con quanto richiesto dai Servizi della Commissione nel corso della bilaterale tenutasi per discutere e risultanze dell’Audit sulla misura”.

In relazione al secondo punto dell’elenco puntato, precisa “che il testo in discussione abroga il decreto del ministro n. 3893/2019 e che, pertanto, era stato ritenuto necessario precisare l’applicazione provvisoria di tale decreto solo per l’annualità 2022/2023 ancora in corso di esecuzione, risultando esaurite le attività delle annualità precedenti. La proposta di emendamento è stata accolta”.

In relazione al terzo punto dell’elenco puntato, il Masaf “precisa che tale previsione non è contenuta nel decreto in discussione ma sarà prevista dall’Avviso del Ministero”.

In relazione al quarto punto dell’elenco puntato, secondo il ministero “la raccomandazione è in contrasto le osservazioni rappresentate dei servizi della Commissione europea nel corso dell’ultimo Audit. Pertanto, non è possibile accogliere tale suggerimento”.

Infine, in relazione all’ulteriore richiesta della Conferenza Stato-Regioni, il Masaf “precisa che la modifica proposta è oggetto di ulteriore approfondimento con i Servizi della Commissione e che, allo stato, l’emendamento non possa essere accolto. Non appena si concluderà l’interlocuzione con la Commissione, si relazionerà la Conferenza del risultato.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il nuovo decreto

NUOVO TESTO DM_OCM_vino

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la nota tecnica del Masaf

nota tecnica OCM VINO

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la nota di diramazione

Nota DIRAMAZIONE TESTO POST CSR PROTOCOLLATA

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica le osservazioni Masaf

DOC REGIONI -7 GIUGNO

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la nota di trasmissione Masaf

TRASMISSIONE MASAF

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