Oleoturismo, Palumbo (Sistema Toscana): settore in crescita. Turismo premia aumento offerte e competenze. VIDEOINTERVISTA

“Il settore dell’oleoturismo è in fortissima crescita negli ultimi anni ed ha sempre più persone competenti. La Toscana da sempre comunica l’idea di regione che unisce il patrimonio culturale con il benessere e il buon vivere. E la componente paesaggistica degli ulivi è fondamentale nell’attrarre turismo internazionale, quindi ritrovare se stessi, stare nelle campagne e vivere esperienze toscane come quella dell’olio.”

Così ad AGRICOLAE Francesco Palumbo, direttore Fondazione Sistema Toscana, in occasione della Selezione Oli Extravergine 2024, il “green carpet” dell’oro verde che ogni anno premia le eccellenze toscane.

“Troviamo sempre più turisti competenti e l’interesse sull’oleoturismo cresce costantemente. Abbiamo in offerta sul nostro portale oltre 430 esperienze di oleoturismo ma c’è anche un aumento del 150% di interesse per gli argomenti legati all’olio. Questo significa una maggiore offerta da parte dei nostri agricoltori con esperienze di assaggio, nelle visite degli oliveti o nei frantoi, ma significa anche maggiore attenzione dei turisti internazionali. Per questo rispondiamo implementando l’offerta sul portale Visit e dedicando un nuovo sito che è quello di Vetrina Toscana, ossia il progetto con cui la regione sviluppa tutti i contenuti delle produzioni di qualità dell’enogqstronomia toscana. Questo sarà un portale dedicato con strumenti specifici per gli operatori che intendono caricare qui sopra le loro offerte, per il mondo dei buyer e dei seller che possono attivare specifiche interlocuzioni, per i giornalisti con contenuti dedicati ma anche per i turisti che potranno ricercare qualsiasi informazione ed offerta dedicata al settore.”

L’olio del futuro? Sempre più tecnologico, sicuro e tracciato. Presentate le 45 eccellenze della produzione olearia toscana




L’olio del futuro? Sempre più tecnologico, sicuro e tracciato. Presentate le 45 eccellenze della produzione olearia toscana

91 mila ettari ad olivo di cui 16 mila bio, oltre 15 milioni di piante, ben 80 varietà di olivo autoctone, delle quali le più diffuse sono: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino e Pendolino, per un patrimonio di biodiversità agraria fuori dal comune. Oltre 36 mila aziende tra professionali e non, circa 400 frantoi attivi e numerose imprese di confezionamento dell’olio di oliva. Inoltre, a monte della filiera olivicola ed olearia regionale si rileva la crescita di un vero e proprio distretto vivaistico, specializzato nella produzione di piantine di olivo, localizzato soprattutto nella zona di Pescia (PT), uno dei principali poli del vivaismo olivicolo a livello nazionale. Questa la fotografia del settore tracciata in occasione della Selezione Oli Extravergine 2024, il “green carpet” dell’oro verde che ogni anno premia le eccellenze toscane.

La Selezione Oli Extravergine 2024, promossa dalla Regione Toscana con la collaborazione della Camera di Commercio di Firenze insieme a PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, è stata l’occasione per parlare del settore olivicolo e delle sue prospettive, dell’importanza della frangitura per ottenere un’elevata qualità, per un aggiornamento nel campo della ricerca sulla provenienza degli oli ma anche per scoprire le attività dei Consorzi volte alla tutela e alla valorizzazione degli oli della Toscana.

L’evento, ospitato dal Cinema La Compagnia a Firenze, ha visto i saluti istituzionali di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare, Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze, Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze e di Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana.

A seguire la tavola rotonda con gli interventi tecnici di Alessandro Parenti professore Università di Firenze – D-AGRI sul futuro dei frantoi, su come si sono evoluti nel tempo i sistemi di trasformazione delle olive in olio e di come la tecnologia e l’innovazione dei macchinari possa incidere notevolmente sulla qualità del prodotto finale, anche più della zona di provenienza; Gaia Meoni ricercatrice Università di Firenze – CERM ha illustrato la tecnica della risonanza magnetica nucleare (NMR) applicata all’olio, uno strumento importante per determinarne le caratteristiche chimiche come gli acidi grassi, i valori nutrizionali o i polifenoli, ma anche la zona di provenienza e quindi l’autenticità di un prodotto, isolando una sorta di “impronta digitale”, il tutto con una sola goccia di olio, senza sprechi e in pochi minuti; Chiara Cherubini, tecnico Analytical, ha sottolineato l’importanza di un approccio esperto e competente nella filiera della produzione. Infatti, anche in anni più complicati, l’esperienza di professionisti sul campo, ha portato comunque ad ottenere oli eccellenti avendo saputo scegliere, per esempio, il momento giusto per la raccolta, o impostando i macchinari nella maniera più performante. A condurre l’evento Simona Bellocci, giornalista di Intoscana.it.

LE AZIONI DELLA REGIONE. La Regione Toscana, da sempre al fianco degli olivicoltori e dei gestori dei frantoi, sta incentivando metodi innovativi di coltivazione e di gestione delle acque, impianti sperimentali e agricoltura di precisione grazie ad un Bando PNRR da oltre 22 milioni di euro (scadenza prorogata al 31 maggio). Sempre col PNRR, dei 400 frantoi presenti sul territorio toscano, ben uno su 4 ha partecipato al bando per il rinnovamento degli impianti. Sono arrivate richieste per 20 milioni di euro: al momento la Toscana ne ha a disposizione 8,3 ma non si esclude una riassegnazione di risorse con lo scorrimento della graduatoria. Gli interventi previsti dal finanziamento riguardano l’ammodernamento delle strutture con tecnologie più sostenibili nel segno di un’economia circolare a basso impatto ambientale e al riutilizzo degli scarti. C’è poi il sostegno al vivaismo olivicolo ed alla ricerca di materiali genetici sempre più idonei.

 

I PREMIATI. Nell’edizione 2024 sono stati selezionati quarantacinque oli, che rappresentano l’eccellenza della produzione olearia toscana, di cui uno proveniente dalla provincia di Pistoia, uno da quella di Massa, due da quella di Arezzo, altrettante da Livorno e da Lucca, nove da Grosseto, dodici da Siena e sedici da Firenze. Tra i riconoscimenti anche alcune menzioni speciali per la migliore “Selezione olio Monocultivar”, “Selezione olio Biologico”, “Selezione Biofenoli” e la “Selezione Packaging”, oltre all’ambito titolo di “Migliore olio” per ciascuna DOP e IGP (vedi scheda). I riconoscimenti sono stati consegnati da Stefania Saccardi insieme ai presidenti dei Consorzi. L’iniziativa si propone di evidenziare i migliori oli DOP e IGP della Toscana e di diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva di qualità certificata, stimolando lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto.

PUNTI DI FORZA. Il principale punto di forza del settore olivicolo e oleario regionale è rappresentato dall’elevata qualità delle produzioni, per la quale la Toscana è ampiamente conosciuta e apprezzata a livello internazionale. Nel panorama nazionale delle DOP e delle IGP degli oli extravergini di oliva, infatti, la Toscana emerge per i quantitativi di oli certificati, che rappresentano una quota rilevante del totale nazionale. Sono cinque le DOP e IGP degli oli extravergini di oliva, registrate dall’Unione Europea, che si riferiscono a zone di produzione comprese nel territorio regionale: Toscano IGP, Chianti Classico DOP, Terre di Siena DOP, Lucca DOP, Seggiano DOP. La produzione regionale di olio di oliva si attesta mediamente intorno ai 150.000 quintali annui (circa il 5% della produzione nazionale), dando luogo ad un valore di quasi 130 milioni di euro, pari a circa il 5% del valore totale della produzione agricola regionale. Ricordiamo che in Toscana sono più di 90 i corsi professionali per assaggiatori autorizzati dalla Regione dal 2000 ad oggi, oltre 860 gli assaggiatori iscritti nell’articolazione regionale dell’elenco dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini, e 20 i panel di assaggio professionali riconosciuti dal Masaf.

IL CATALOGO 2024. L’evento è stato anche l’occasione per presentare il Catalogo della Selezione – edizione 2024, redatto sia in lingua italiana che inglese, pubblicato anche online sul sito web della Regione Toscana, che raccoglie le schede descrittive di tutti gli oli selezionati e che rappresenta un importante strumento di valorizzazione e promozione per le aziende produttrici. Qui il catalogo dell’edizione 2024:

https://www.regione.toscana.it/documents/10180/15105612/Selezione+OLI+2024.pdf/3eb3dd04-9ac2-bff1-f0a2-ea78edc3391e?t=1712059312574

Gli organizzatori ringraziano il Consorzio del Pane Toscano DOP e i Vivaisti Olivicoli Pistoiesi per aver contribuito fattivamente alla riuscita dell’evento.

L’olio avanzato dalle prove di Selezione sarà donato, come negli anni passati, a Villa Lorenzi, struttura che si occupa dei servizi educativi per la prevenzione e riabilitazione del disagio giovanile e delle dipendenze.




Olio. Lollobrigida: “Congratulazioni a vincitori concorso Ercole Olivario, complimenti a tutti partecipanti”

“Congratulazioni ai vincitori del concorso nazionale Ercole Olivario e complimenti a tutti i partecipanti a questo evento che celebra i prodotti di eccellenza di un settore simbolo del made in Italy. Riconoscere e valorizzare le eccellenze che l’Italia è capace di esprimere è un impegno fondamentale, che il Governo Meloni ha messo al centro, con azioni di sostegno e promozione in tutte le sedi, nazionali e internazionali”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Accanto alle azioni concrete di supporto al comparto agricolo e agroalimentare che abbiamo messo in campo fin dal primo momento, siamo consapevoli dell’importanza strategica di eventi che contribuiscano alla conoscenza dei nostri prodotti di qualità, promuovendo anche una cultura e una educazione alimentare fondamentale per consolidare la capacità delle persone di saper riconoscere le caratteristiche e il valore espresso da questi alimenti”, ha sottolineato il Ministro.




Oleoturismo, arrivano il rapporto annuale e il sito ufficiale con oltre 300 experience

I protagonisti del turismo dell’olio Evo lanciano, in occasione dell’edizione 2024 del Concorso nazionale Ercole Olivario dedicato alla valorizzazione dell’extravergine d’oliva, un’operazione di sistema che sancisce la nascita di un vero e proprio think tank dell’oleoturismo italiano.

La collaborazione è il frutto del lavoro svolto dalle associazioni Città dell’Olio, Unaprol-Coldiretti con Roberta Garibaldi, professore universitario e autrice del Rapporto annuale sul turismo enogastronomico.

Il frutto di quest’intesa, attuata per la valorizzazione di un settore composto da circa un milione di imprese olivicole per un valore della produzione che sfiora i due miliardi di euro l’anno basata su una straordinaria biodiversità (oltre 250 milioni di piante, con oltre 550 varietà diverse, per 43 Dop riconosciute), è duplice. Per prima cosa, durante il concorso nazionale, è stato presentato il primo Rapporto sul turismo dell’olio, che comprende i dati sulla capacità attrattiva del comparto e le best practice individuate tra le aziende italiane che hanno già avviato un progetto di accoglienza turistica, che diventeranno la base per aderire alla seconda grande novità: il primo portale nazionale dedicato al turismo dell’olio.

Il portale dedicato esclusivamente al Turismo dell’Olio (www.turismodellolio.com) è già online e in prospettiva non sarà soltanto un sito-vetrina dedicato alle aziende coinvolte e al concorso nazionale Ercole Olivario, ma offrirà la possibilità di acquistare i pacchetti turistici delle aziende individuate dal think tank come casi di eccellenza turistica ed esperienziale. Sono oltre trecento, infatti, le esperienze selezionate e presenti all’interno di turismodellolio.com e il numero è destinato ad aumentare. Al tempo stesso, il think tank effettuerà il controllo sul rispetto, da parte delle aziende produttrici di olio Evo, dei criteri fondamentali della buona accoglienza in azienda – condizione necessaria per l’inserimento in piattaforma – favorendo inoltre la commercializzazione delle esperienze oleoturistiche a livello nazionale e internazionale.

I DATI DEL RAPPORTO SUL TURISMO DELL’OLIO

La visita a un frantoio è un’esperienza ancora poco praticata tra i turisti, con ampi margini di crescita legati anche al contenuto healthy dell’esperienza e all’inserimento dell’olio Evo come prodotto di bellezza e di cura della persona, dalla tavola alle spa e ai centri benessere. Secondo la prima edizione del Rapporto sul turismo dell’olio presentato in occasione del premio Ercole Olivario, il 15% dei turisti italiani ha già preso parte, negli ultimi tre anni, alla visita in un’azienda olearia, percentuale che sale al 19% nel caso del turista orientato alle esperienze enogastronomiche. In particolare, solo l’11% della fascia d’età 18-24 anni e solo il 10% della fascia 25-34 vi ha preso parte, mentre tra gli over 65 anni la percentuale sale al 23%. A fronte di questa “concretizzazione minoritaria”, i dati del Rapporto fanno emergere il forte appeal dell’olio extravergine e dei suoi luoghi di produzione, ma anche della cultura dell’olio, tra i turisti. E si tratta di un patrimonio da mettere a frutto nei prossimi anni.

“Questi dati colpiscono se confrontati coi dati di interesse che abbiamo mappato, che dimostrano una potenzialità di sviluppo davvero altissima, con l’offerta che può pensare di diversificarsi in base agli interessi degli italiani – spiega Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto – La leva principale che spinge il turista a prendere in considerazione una visita in frantoio o in azienda olivicola è la shopping/tasting experience: il 72% degli intervistati vorrebbe acquistare il prodotto a prezzi interessanti (74% tra i turisti enogastro) e il 70% amerebbe degustare l’olio e le differenti tipologie prodotte in azienda in abbinamento a prodotti e cibi del luogo (72% tra i turisti enogastro). Molto consistenti anche le risposte legate alle esperienze di turismo attivo: il 70% vorrebbe vedere come si produce l’olio, il 64% desidera partecipare alla raccolta delle olive e il 65% sogna una cena a lume di candela tra gli oliveti. Inoltre, il 57% amerebbe provare dei centri benessere che offrono trattamenti legati all’olio e il 70% vorrebbe provare, al ristorante, diverse tipologie di olio in abbinamento ai vari piatti degustati durante la cena. Da evidenziare, infine, il forte collegamento tra olio e patrimonio storico italiano: il 73% dei turisti enogastronomici vorrebbe visitare un frantoio storico, il 72% ambirebbe al soggiorno in una dimora storica con oliveto e orciaia al proprio interno e il 59% vorrebbe poter visitare un museo nazionale dedicato all’olio extravergine di oliva.”

“Il turismo dell’olio è una grande opportunità per dare “valore” al prodotto finito olio extravergine di oliva.  Dobbiamo raccontare l’olio e far percepire il plus di valore che l’olio extravergine di oliva ha, non solo in quanto alimento nutraceutico, ma anche e soprattutto per i valori che interpreta e rappresenta: paesaggio, ambiente, storia, cultura, biodiversità con le oltre 550 cultivar che rappresentano oltre il 40% della biodiversità a livello globale, un patrimonio di inestimabile valore che dobbiamo valorizzare e salvaguardare. Il turismo dell’olio è anche un’opportunità di rilancio di luoghi e comunità, quali le Città dell’Olio italiane – commenta Michele Sonnessa, Presidente Città dell’Olio – Per noi l’olivo è il simbolo della difesa di uno stile di vita e di una battaglia per la sopravvivenza dei nostri paesi. Le oltre 480 Città dell’Olio italiane sono per lo più piccoli comuni, sotto i 5.000 abitanti, per il 90% situate nelle aree interne, che vivono una situazione paradossale di abbandono olivicolo, ma anche di abbandono urbano, perché l’economia locale non ce la fa a sostenere la sopravvivenza delle persone in questi territori. Difendere l’olivo in questi territori vuol dire preservare la presenza umana.  Fenomeni di abbandono delle olivete (il 30% in Toscana, il 60% in Liguria sono gli unici dati certi che abbiamo, ma sono tuttavia significativi) si traducono in paesaggi che perdono la loro valenza. Per fare questo abbiamo costituito un Tavolo interdisciplinare di lavoro con esperti accademici e mondo della produzione per lavorare insieme per una Legge nazionale di contrasto all’abbandono olivicolo. Perché il turismo dell’olio non può prescindere dal paesaggio.”

“La presentazione del Rapporto 2023 conferma che l’Oleoturismo è un importante strumento di crescita per le imprese della filiera – commenta Nicola Di Noia, Direttore di Unaprol e Amministratore Unico della Fondazione Evooschool. I flussi di turisti sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, alla tutela del paesaggio, ad una sana alimentazione, possono trovare proprio nelle imprese olivicole esperienze che richiamano questi valori, legate all’olio EVO di qualità. Per cogliere queste opportunità, prosegue Di Noia, occorre un cambio culturale. Bisogna formare nuovi professionisti del settore, in grado di lavorare sull’accoglienza dei clienti, sullo sviluppo di nuovi servizi e di utilizzare le nuove tecnologie. La formazione, conclude Di Noia, è una delle leve principali per chi vuole approcciare allo sviluppo dell’Oleoturismo”.




Ercole Olivario. Conclusa a Roma la conferenza stampa della XXXIIesima edizione

L’Ercole Olivario festeggia i suoi 32 anni. Il prestigioso concorso nazionale riservato ai produttori di olio di altissima qualità italiano, nato nel 1993, è infatti giunto alla sua XXXII edizione, che vedrà la proclamazione e premiazione dei vincitori, sabato 6 aprile 2024 a Perugia.

I numeri e le novità della XXXII edizione del premio – indetto dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Sviluppo e Territorio – Azienda Speciale Camera di Commercio di Roma per lo sviluppo e la crescita di Roma e della regione Lazio; ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari (IT) Sede di Pescara; Italia Olivicola ed Unaprol – sono stati illustrati oggi a Roma, durante una conferenza stampa svoltasi presso la sede di Unioncamere, alla presenza del Presidente di Unioncamere, Andrea Prete; del Presidente del Comitato di coordinamento del concorso e presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni; di Giovanni delle Donne per l’Agenzia ICE, Francesca Vannini per Italia Olivicola e Nicola di Noia, Direttore di UNAPROL – Consorzio Olivicolo Italiano.

L’olio d’oliva costituisce un elemento identitario, pilastro della biodiversità, che con più di 500 varietà conferma l’Italia sul podio dei maggiori Paesi produttori mondiali, posizionandosi al secondo posto con 290 mila tonnellate prodotte nel 2023, e il secondo esportatore, con 359 mila tonnellate nel 2022″ ha evidenziato il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete“L’Italia ha un milione di ettari di superficie olivetata, che rappresenta una forte caratterizzazione territoriale. Quella dell’extravergine d’oliva italiano è una filiera, oltre che di grande territorialità, anche di qualità ed espressività del nostro Made in Italy. Ed è proprio sui territori e sulle azioni di promozione per legare l’enogastronomia al turismo che dobbiamo continuare a lavorare”.

 

L’intervento di Giovanni delle Donne per l’Agenzia ICE, partendo dall’accento posto sul ruolo fondamentale svolto dal Premio Ercole Olivario nella valorizzazione dell’immagine dell’olio italiano di qualità nel contesto internazionale, ha anticipato “una tra le molteplici attività rivolte al settore oleario e organizzate da ICE a supporto dell’Ercole Olivario”. L’11 e 12 aprile si terrà infatti una “iniziativa di incoming a Roma e in contemporanea a Firenze, che vedrà la presenza di 15 buyer provenienti dagli uffici ICE a livello mondiale e 5 tra blogger e giornalisti che avranno la possibilità di degustare gli oli dell’Ercole Olivario e incontrare in un apposito B2B i produttori. L’incoming proseguirà poi con la visita alle aziende produttrici e alla scoperta del territorio produttivo”.

 

Ad illustrare le novità di questa 32esima edizione del concorso nazionale Ercole Olivario, l’Ing. Giorgio Mencaroni, Presidente del Comitato di coordinamento del concorso e presidente della Camera di Commercio dell’Umbria che ha parlato di due progetti che sono stati avviati già nel 2023, i cui risultati verranno presentati al pubblico il prossimo 5 e 6 aprile, in occasione delle due giornate di cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso.

Il progetto di monitoraggio “Shelf Life” portato avanti in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia è un progetto sperimentale di ricerca e monitoraggio sullo shelf life e tutto ciò che concerne il mantenimento, nel lungo termine, delle caratteristiche peculiari degli oli e.v.o., con analisi strumentali di alcuni degli oli extravergini di oliva finalisti all’Ercole Olivario. La ricerca ha approfondito la caratterizzazione delle proprietà salutistiche degli oli extravergini di oliva oggetto di concorso. Lo studio oltre a rafforzare il prestigio di questa importante manifestazione, fornisce informazioni circa il valore salutistico degli oli dell’Ercole Olivario, utili sia per i produttori che per i consumatori finali”.

 

Altra iniziativa evidenziata poi da Mencaroni è il progetto della “Carta degli Oli”, organizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, per cui gli “Oli finalisti dell’Ercole saranno protagonisti della Carta degli Oli che verrà rilasciata e resa fruibile al pubblico ed in particolare ai ristoratori, durante le giornate conclusive del concorso il 5 e 6 aprile. Una novità importantissima questa, perché la carta degli oli metterà in contatto diretto i nostri produttori selezionati e i ristoratori che sono poi Ambasciatori, nei loro locali, della qualità degli oli proposti presso la loro clientela”.

 

Durante questa settimana si stanno tenendo a Perugia gli assaggi da parte della giuria nazionale, degli oli finalisti dell’Ercole Olivario e si stanno tenendo gli appuntamenti regionali di svelamento dei finalisti in ogni territorio. Come assoluta novità di questa 32esima edizione, infatti, “ci siamo posti l’obiettivo di una forte presenza nei territori ad alta vocazione olivicola”ha proseguito MencaroniIl Comitato di Coordinamento dell’Ercole Olivario si è fatto promotore della messa in rete di concorsi regionali già esistenti, come ad esempio l’Oro Verde dell’Umbria ed il Premio Roma Evo per il Lazio, ma soprattutto del fiorire in molte regioni italiane di futuri concorsi regionali che faranno da selezione propedeutica all’accesso al concorso nazionale. Questo lavoro congiunto di sinergia tra le regioni e il Comitato di Coordinamento dell’Ercole Olivario ha portato ad una selezione regionale degli oli in finale all’Ercole Olivario 2024 che stiamo svelando, per la prima volta nella storia del concorso, in appositi momenti di conferenza stampa presso le sedi locali delle varie Camere di Commercio regionali, dando vita ad un vero e proprio tour di selezioni regionali ed incontri che, mantenendo i parametri di serietà e trasparenza propri dell’Ercole Olivario, mirano a stringere in maniera sempre più vigorosa, legami diretti con i produttori locali e le realtà olivicole di ogni regione”.

 

Prossimo appuntamento, a Perugia, il 5 e 6 aprilep.v. momento in cui verranno proclamati e premiati i vincitori della XXXII edizione dell’Ercole Olivario.




Olio d’oliva: prezzi in lieve calo, ma tre volte più alti del 2020. Osservatorio Certified Origins

Sono finalmente in calo i prezzi dell’olio d’oliva all’origine in Italia, Spagna e nel Mediterraneo: una riduzione mediamente di 1-2 punti percentuali rispetto a gennaio 2024, che interrompeun ciclo di aumenti pressoché ininterrotti durato quasi due anni, seppur ancora lontani dai valori del 2020. È ancora presto per stabilire se i prezzi continueranno a scendere a marzo e nei mesi a seguire ma, dopo un periodo caratterizzato da forte volatilità causata da limitate scorte europee e da una domanda globale costante, si attende un ritorno alla normalità. È quanto emerge dall’Osservatorio mensile di Certified Origins, uno dei principali produttori e distributori a marchio privato di olio d’oliva extravergine certificato (IGP e DOP), oli mono-origine e blend tracciabili.

Questa inversione di tendenza è stata favorita dalle abbondanti precipitazioni che negli ultimi mesi hanno interessato la penisola iberica, portando cauto ottimismo per il prossimo raccolto (2024-2025) nell’area che produce quasi la metà della produzione mondiale e dove i prezzi stanno calando più rapidamente.[1]

In Italia il rallentamento della corsa dei prezzi dell’EVO nei primi mesi del 2024 non ha ancora trovato riscontro sui prezzi a scaffale. Si registra quindi una contrazione dei consumi, anche se in minor misura rispetto ad altri paesi europei.[2]Nonostante ciò, l’Italia mantiene il primato tra i paesi consumatori di olio d’oliva con 410.000 tonnellate annue nel 2023, al contrario della Spagna che con 300.000 tonnellate perde il secondo posto in favore degli Stati Uniti (375.000 tonnellate)[3].

La situazione nel Mediterraneo nei primi due mesi dell’anno: a febbraio 2024 i prezzi all’origine si sono attestati su medie oltre il 65% rispetto al 2023. In Italia, si sono toccate punte di €9,60/kg per gli oli “convenzionali” e picchi ancora superiori per gli oli biologici e di origine certificata, mentre in Grecia a causa di una campagna di raccolta particolarmente sotto le attese, si è registrato un aumento più marcato, con un’impennata oltre l’80% (quasi €9,00/kg all’origine). La Tunisia ha visto un incremento di circa il 65%, con prezzi in media sopra gli 8.00 Eu/kg mentre in Spagna c’è stato un aumento quasi del 70%, con prezzi medi intorno agli 8.80/kg per gli oli convenzionali: nel Paese, leader globale nella produzione di olio d’oliva, rimane la preoccupazione per le scorte, erose ancor di più dalle esportazioni di gennaio 2024 che hanno raggiunto 69.490 tonnellate (+24% vs. 55.820 tonnellate nel gennaio 2023).

I consumi. I rincari del prezzo all’origine negli ultimi due anni hanno contribuito alla contrazione dei consumi di olio di oliva nei paesi del bacino mediterraneo, dove culturalmente l’EVO è molto presente e c’è una diffusa aspettativa di prezzi bassi da parte dei supermercati e famiglie.[4]

Un segnale positivo per il settore arriva invece dai paesi extra UE, in cui l’olio d’oliva non fa parte della tradizione culinaria, dove risulta che nel 2023 l’aumento dei prezzi per questo prodotto abbia influenzato solo in modo marginale le abitudini dei consumatori, lasciando le vendite mediamente stabili, specialmente per l’EVO.[5] In questi paesi, infatti, chi sceglie l’olio d’oliva alle numerose alternative disponibili, tra cui grassi animali e vegetali, è spinto da ragioni di “gusto” e dai benefici sulla salute.

La grande attenzione mediatica, dell’opinione pubblica e dei mercati negli ultimi mesi dimostra come l’Extra Vergine d’Oliva sia un ingrediente in grado di suscitare dibattito e passione anche oltre oceano – commenta Giovanni Quaratesi, Head of Corporate Global Affairs di Certified OriginsIl caro prezzi, benché abbia causato una contrazione temporanea dei consumi in Europa, potrebbe creare le condizioni per un rilancio della produzione di alta qualità in Italia e una presa di coscienza del settore. La valutazione dell’olio extravergine, combinata con la domanda da parte dei mercati globali potrebbero motivare agricoltori e cooperative Italiane a riqualificare uliveti abbandonati, creare nuovi impianti e investire in varietà autoctone. Il nostro obiettivo come azienda del settore – conclude Quaratesi – è di continuare a promuovere Oli Extra Vergine di Oliva e alimenti tracciabili, con origine certificata, da filiere trasparenti, in particolare nei mercati esteri come quello nordamericano che ha il potenziale per raddoppiare il consumo di olio extravergine nel prossimo decennio, diventando un catalizzatore per la crescita di paesi produttori tradizionali come l’Italia e per nuovi attori come California, Argentina, Cile e Sud Africa”.

I report mensili di Certified Origins sul mercato dell’olio d’oliva sono disponibili a questo link.

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Certified Origins

Fondata a Grosseto in Toscana da due cooperative oleare storiche del territorio e da una società specializzata in internazionalizzazione, Certified Origins è oggi una delle realtà leader a livello mondiale nella produzione e distribuzione di olio d’oliva extravergine certificato (IGP e DOP), oli mono-origine e blend. L’azienda collabora con cooperative europee e una rete di partner qualificati nella selezione dei migliori olii Extra Vergine di Oliva e opera prevalentemente come partner di riferimento per operatori della grande distribuzione e per prodotti a marchio terzi (white label). Nel 2013 ha lanciato il brand Bellucci, dedicato al mercato estero e dal 2022 riconosciuto come il primo olio italiano EVO 100% certificato carbon neutrale, completamente tracciato grazie alla tecnologia blockchain. La missione di Certified Origins è incentrata sulla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane e del mediterraneo e sul contributo al benessere delle persone attraverso alimenti genuini, sani e sostenibili.  Attraverso tecnologie avanzate, scienza e ricerca, Certified Origins garantisce la piena autenticità, tracciabilità e qualità dei propri prodotti. Grazie a una rete distributiva capillare, solide relazioni con i migliori frantoi e cooperative d’Europa, impianti di imbottigliamento di proprietà in Italia e Stati Uniti e sedi in Italia a Grosseto, Spagna, Stati Uniti, Messico, Cina e Inghilterra, si posiziona tra i leader del settore olivicolo-oleario a livello globale.




Olio: Unifol, un futuro tutto da riscrivere, dopo il terremoto climatico

Un futuro tutto da riscrivere, dopo il terremoto climatico! È quello che è emerso a Bitonto, nella stupenda cornice del Traetta, il teatro comunale della località olivicola, durante una tavola rotonda “Olio di oliva al cambio epocale”[1] organizzata da CibusGDO News e Unifol, l’Unione italiana delle famiglie olearie, costituitasi da meno di due anni, per iniziativa di 11 aziende di famiglie italiane del settore olivicolo-oleario.

Vederci chiaro per decidere dove andare! È lo spirito con il quale Unifol ha deciso di chiamare in terra pugliese insegne come Coop, Conad, Vègè, Maiora, Megamark e Apulia, per confrontarsi e decodificare le recenti tendenze del mercato dell’olio di oliva, data l’importanza che le aziende associate stanno assegnando agli investimenti in campo in oliveti moderni e al controllo della qualità sensoriale dei propri extra vergini sugli scaffali, per il quale Unifol ha incaricato un ente di certificazione terzo.

La tavola rotonda è stata preceduta dagli interventi dell’Istituto Piepoli, Nielsen e Areté, che hanno presentato i risultati inediti di alcune recenti analisi di mercato.  Un quadro complesso, quello ritratto dagli Istituti di ricerca, con un consumatore disorientato, che in parte riduce i consumi – in maniera contenuta rispetto agli aumenti di prezzo – e in parte privilegia il prodotto italiano – anche per il ridotto differenziale di prezzo rispetto al comunitario.

La fotografia è quella di un mercato che è cresciuto nell’ultimo periodo, su base annua, del 27% in valore con una contrazione del 9,7% in volume, travolto da due anni consecutivi di siccità che hanno decimato le produzioni.  Un futuro incerto, ma al contempo stimolante e foriero di cambiamenti è la conclusione a cui sono pervenuti l’Interprofessione spagnola in collegamento da Madrid e le aziende di marca presenti alla tavola rotonda in rappresentanza di Unifol.

Troppe le variabili in campo per tratteggiare un quadro previsionale: dall’avvento delle nuove generazioni, sempre più abili e rapide nell’acquisire informazioni, approfondire e comparare prodotti e più recettive alle innovazioni che alla tradizione, all’invecchiamento della popolazione, dalla crescita dei nuclei familiari monocomponenti, alle migrazioni e alle contaminazioni culturali.

Una certezza è emersa dai dati snocciolati dagli Istituti. Il consumatore non ha abbandonato l’extra vergine quando il prezzo è raddoppiato, piuttosto ha preferito ridurne il consumo e differenziarne l’impiego. Le catene stesse hanno sottolineato di avere ben chiaro che il consumatore non è più quello che in passato si rifugiava nell’oliva quando il prezzo dell’extravergine aumentava oltre misura.

Il consumatore è più consapevole del valore dell’extra vergine rispetto al passato, ma non a sufficienza per orientarsi e riallocare i propri consumi nel mare magnum della categoria.

Oggi che ci si è spinti oltre limiti di prezzo inimmaginabili e che lo tsunami è sotto controllo, abbiamo l’occasione di imprimere un cambio di marcia, dove la categoria extra vergine, inflazionata da prodotti così diversi per costi di produzione, proprietà nutrizionali e sensoriali, torni ad essere più autentica, leggibile e trasparente e riconosca dignità e identità a prodotti che oggi sono solo vicini di casa.

La distribuzione presente a Bitonto ha lanciato un messaggio tra le righe: ben venga quel cambio epocale che tutti auspichiamo, che tradotto significa più margini, più valore e meno promozioni, ma non senza un’iniziativa da protagonista da parte di una filiera, con una visione organica.




Arriva dalla Sardegna il miglior olio d’Europa: Alphabetum di Masoni Becciu è Il Magnifico 2024

Arriva dalla Sardegna Il miglior olio d’Europa, a decretarlo la giuria del premio Il Magnifico, alla sua XII edizione. Alphabetum, dell’azienda Masoni Becciu è un olio che colpisce subito per la sua eleganza e la seducente complessità. Le note principali sono di pomodoro ed erbaceo con un accenno al carciofo che donano amaro e piccante in equilibrio. Assaggiando Alphabetum si assapora il miglior olio del 2024, orgogliosamente sardo, prodotto da uliveti di proprietà della varietà Nera di Villacidro, sulle colline del Cagliaritano.

Si aggiudica il premio Masterpiece – Piccolo Capolavoro, per il miglior campione presentato che  non raggiunge i 1000 litri di produzione, l’olio Cenzino Coratina di Giovanni Marvulli. Un capolavoro di sentori di cicoria fresca e verde di mandorla, con un amaro dosato con cura e dai profumi potenti e affascinanti, coratina da oliveti di proprietà della provincia di Matera, il miglior esempio della Basilicata.

Arriva dall’Istria l’azienda Chiavalon premiata con il Best Oil Hospitality per la miglior ospitalità turistica in ambito Europeo, mentre si aggiudica il Menvra d’Oro l’azienda laziale Quattrociocchi che ha ottenuto il maggior punteggio nel tempo. E’ Ciccolella in Puglia l’ Azienda dell’Anno.  La miglior New Entry arriva dalla Croazia ed è l’azienda OPG Damir Vanđelić.

L’edizione appena conclusa consolida il respiro Europeo della kermesse, una serata densa di momenti importanti caratterizzata dalle persone che portano avanti un duro lavoro nell’interesse del gusto ma, soprattutto della salute di tutti noi” – ha affermato Matia Barciulli,presidente del Premio.

Vi ringrazio per questa iniziativa che rappresenta uno dei progetti più avanzati a livello italiano ed europeo nel settore della cultura olearia” – ha dichiarato Dario Nardella, sindaco di Firenze, nel saluto inviato agli organizzatori.

L’olio è per la nostra regione un punto di riferimento assoluto e, secondo me, anche il prodotto di punta. Sul vino ormai siamo famosi in tutto il mondo, sull’olio qualche piccolo passo in più abbiamo bisogno di farlo, anche se siamo cresciuti tantissimo anche grazie al grande lavoro fatto sui frantoi.” – ha raccontato Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura.

E’ andato all’attore Leonardo Pieraccioni il Premio “Massimo Pasquini” Personaggio dell’Olio dell’anno: “per la sua straordinaria capacità comunicativa benefica, piacevole e vibrante, proprio come le emozioni che sa far scaturire un grande olio.”

Il riconoscimento ai nuovi Ambasciatori dell’Olio, le personalità che hanno rappresentato e divulgato i principi fondanti dell’olio di extra qualità nei vari settori di competenza, è stato consegnato al Delegato Simone Martini, in rappresentanza di  Fondazione ANT, per l’attività di divulgazione delle proprietà nutraceutiche dell’olio nelle diete suggerite per i pazienti assistiti a casa.

Il Magnifico si arricchisce di due nuove preziose ambasciatrici: Svitlana Shchegrykovych, responsabile delle importazioni in Ucraina di Fozzy Group, per la grande professionalità come importatrice di oli di eccellenza,  e Paola Mencarelli, ideatrice e direttore artistico di Florence Cocktail Week, premiata per la sua irrefrenabile energia comunicativa, capace di contaminare e contaminarsi con altri settori, come quello dell’olio di extra qualità.

Il premio Produttore Eroicodedicato allo Chef Fabio Picchi, e riservato a coltivatori e allevatori impegnati in un lavoro eticamente sostenibile, è stato consegnato a Valeria Bruni Giordani di Fattoria il Palazzo a Bruscoli, azienda tutta al femminile che ha saputo realizzare un allevamento naturale dove il ciclo di produzione si chiude con la vendita di carni direttamente dallo spaccio in azienda.

Vero e proprio elisir benefico, base fondante della dieta mediterranea, l’olio non è un semplice condimento, ma un alimento nutraceutico. Per questa importante occasione è diventato ingrediente prezioso di cocktail, realizzati in collaborazione con Florence Cocktail Week e quattro dei più noti Bartender della città: Martina Bonci – Gucci Giardino 25, Edoardo Sandri – Atrium Bar, Four Seasons Hotel Firenze,Alessandro Mengoni – Locale e Diego Rampietti – Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar hanno realizzato  cocktail a base dell’olio vincitore del premio il Magnifico 2024. E’ intervenuto anche Simone Covan, Bar Manager di Santa Cocktail Club e Santa Villa Cora, creatore del cocktail a base dell’olio vincitore del  premio il Magnifico 2023, “Camillo Il Magnifico”.

La XII edizione ha rinnovato la collaborazione con il Banco Alimentare per la donazione di tutte le campionature di olio inviate al concorso e non utilizzate, affinché nemmeno una goccia di questo prezioso alimento vada sprecata e perché la qualità di un elemento così salubre non sia privilegio solo di pochi.

L’evento si è tenuto sul palco del Circo-lo Teatro del Sale con l’obiettivo di rendere l’olio extravergine d’eccellenza un bene prezioso e riconoscibile. Per garantire la segretezza degli assaggi e il corretto svolgimento del processo di selezione del vincitore da parte dei tre panel, l’organizzazione de “Il Magnifico” si è affidata a Valoritalia, ente leader in Italia per la certificazione nel settore agroalimentare.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con Estra, Chiantibanca, Vetreria Etrusca, Valoritalia e con il sostegno di Società Pesciatina d’Olivicoltura,  Vivai Sonnoli-Cinelli, Agromillora, Vetreria Fara e Connecta.

IL PREMIO IL MAGNIFICO

Il Magnifico è un premio indipendente e di respiro internazionale che ha l’obiettivo di valorizzare il lavoro dei produttori di extra qualità olearia europei e mettere in evidenza i migliori oli pronti per chef, buyer, foodies e consumatori di tutto il mondo. Celebrato dal 2013 con una speciale cerimonia di premiazione, grazie al lavoro dell’Associazione Premio il Magnifico, l’oscar dell’olio premia i migliori oli d’Europa con le Stelle EQOO ed incorona un vincitore: il miglior olio presente in commercio per qualità, eccellenza e potenzialità di impatto sul mercato. Il rigoroso ed assolutamente anonimo processo di selezione, attuato dai panel di assaggiatori professionisti di attestata e comprovata esperienza, ha reso il Magnifico un premio ambito dai produttori ed autorevole nel mondo dell’olio di oliva d’eccellenza. www.premioilmagnifico.com




Olio, oggi a Bari seconda tappa tour concorso nazionale Ercole Olivario

Si è tenuto oggi presso la Camera di Commercio di Bari il secondo appuntamento del tour nazionale dell’Ercole Olivario 2024.

Il concorso nazionale, che premia le migliori produzioni del settore olivicolo-oleario d’Italia, si è posto come assoluta novità di questa 32esima edizione la forte presenza nei territori ad alta vocazione olivicola, dando vita ad un vero e proprio tour di selezioni regionali ed incontri che, mantenendo i parametri di serietà e trasparenza propri dell’Ercole Olivario, mirano a stringere in maniera sempre più vigorosa, legami diretti con i produttori locali e le realtà olivicole di ogni regione.

“È la prima volta che il concorso viene presentato nei territori regionali – ha dichiarato Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria e coordinatore del premio – e la Puglia, un’eccellenza del comparto, è di fatto la prima tappa dopo l’Umbria a ospitare le selezioni regionali di un concorso molto importante per i produttori, in quanto momento di confronto sui livelli di qualità raggiunti e occasione di promozione”.

I prossimi appuntamenti del viaggio dell’Ercole Olivario in Italia si terranno in Basilicata lunedì 18 marzo, in Abruzzo mercoledì 20 marzo e nel Lazio lunedì 25 marzo; momenti durante i quali verranno svelati i finalisti regionali selezionati a seguito degli assaggi e che si contenderanno il prezioso riconoscimento del Tempietto di Ercole Olivario, l’Oscar dei concorsi per l’olio di alta qualità d’Italia.

La conferenza di stamattina a Bari è stata anche l’occasione per proclamare le nove aziende olearie pugliesi che sono state selezionate per prendere parte alla finale della XXXII edizione del concorso nazionale Ercole Olivario.

A rappresentare la Puglia alle finali nazionali, per la categoria DOP/IGP: l’Azienda Agricola Le Tre Colonne di Salvatore Stallone di Giovinazzo (BA); l’Azienda Agricola Donato Conserva di Modugno (BA); Ciccolella Società Agricola di Molfetta (BA); Frantoio Galantino di Bisceglie (BT). Mentre per la categoria Extra Vergine saranno: lAzienda Agricola Donato Conserva di Modugno (BA); Intini s.r.l. di Martina Franca (TA); l’Azienda Agricola Pia Gloria Serrilli di San Marco in Lamis (FG); la Società Agricola Torre Rivera di Andria (BT); l’Azienda Agricola Di Martino di Trani (BT) e l’Azienda Agricola Bisceglie Maria di Santo Spirito (BA).

Nella giornata sono stati altresì conferiti i primi tre premi “Piccole Produzioni – Puglia” del Concorso nazionale “La goccia d’Ercole”, sezione a latere dell’Ercole Olivario 2024: 1° classificato la Soc. Agr. Petrizzelli snc; 2° classificato l’Az. Ag. “I nonni” di Matteo Di Sabato Annarita; 3° classificato l’Az. Agr. Cannillo Cecilia.

I vincitori della 32esima edizione dell’Ercole Olivario verranno proclamati e premiati il 5 e 6 aprile durante i due giorni di cerimonia che si terrà a Perugia.

Il concorso nazionale Ercole Olivario è organizzato da Unioncamere Nazionale, Camera di Commercio dell’Umbria, Sviluppo e Territorio – Azienda Speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma per lo sviluppo e la crescita di Roma e della regione Lazio; ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; Ministero dello Sviluppo Economico; Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari (IT) Sede di Pescara; Italia Olivicola ed Unaprol.




Il premio Il Magnifico va in scena a Firenze. Leonardo Pieraccioni personaggio dell’olio 2024

 il Premio “Massimo Pasquini” Personaggio dell’Olio dell’anno: “per la sua straordinaria capacità comunicativa benefica, piacevole e vibrante, proprio come le emozioni che sa far scaturire un grande olio.”

er l’attività di divulgazione delle proprietà nutraceutiche dell’olio nelle diete suggerite per i pazienti assistiti a casa.

Il Magnifico si arricchisce di due nuove preziose ambasciatrici: Svitlana Shchegrykovych, responsabile delle importazioni in Ucraina di Fozzy Group, per la grande professionalità come importatrice di oli di eccellenza, e Paola Mencarelli, ideatrice e direttore artistico di Florence Cocktail Week, premiata per la sua irrefrenabile energia comunicativa, capace di contaminare e contaminarsi con altri settori, come quello dell’olio di extra qualità.

Il premio Produttore Eroicodedicato allo Chef Fabio Picchi, e riservato a coltivatori e allevatori impegnati in un lavoro eticamente sostenibile, sarà consegnato a Valeria Bruni Giordani di Fattoria il Palazzo a Bruscoli, azienda tutta al femminile che ha saputo realizzare un allevamento naturale dove il ciclo di produzione si chiude con la vendita di carni direttamente dallo spaccio in azienda.

realizzati in collaborazione con Florence Cocktail Week e quattro dei più noti Bartender della città: Martina Bonci – Gucci Giardino 25Edoardo Sandri – Atrium Bar, Four Seasons Hotel Firenze, Alessandro Mengoni – Locale e Diego Rampietti – Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar realizzeranno cocktail a base dell’olio vincitore del premio il Magnifico 2024.

olio vincitore del  premio il Magnifico 2023, “Camillo Il Magnifico”è stato presentato in questi giorni aIdentità Golose dal suo creatore Simone Covan, Bar Manager di Santa Cocktail Club e Santa Villa Cora.

Si consolida il respiro internazionale della manifestazione, rendendo Firenze sempre più capitale Europea per lacultura olearia. Questa è stata l’edizione record per campioni ricevuti da fuori Italia: Spagna, Portogallo, Francia, Grecia, Turchia, Creta, Slovenia, ma soprattutto Croazia che si conferma terra di straordinarie potenzialità. Il Mediterraneo, infatti, è il bacino del premio: un vero e proprio “torneo”, che vede la produzione europea suddivisa in 7 macro aree con connotazioni produttive similari, da ognuna delle quali uscirà una lista di finalisti con un vincitore, che concorreranno per Il Magnifico 2024.

L’evento è realizzato in collaborazione con Estra, Chiantibanca, Vetreria Etrusca, Valoritalia e con il sostegno di Società Pesciatina d’Olivicoltura, Vivai Sonnoli-Cinelli, Agromillora, Vetreria Fara e Connecta.

IL PREMIO IL MAGNIFICO

Il Magnifico è un premio indipendente e di respiro internazionale che ha l’obiettivo di valorizzare il lavoro dei produttori di extra qualità olearia europei e mettere in evidenza i migliori oli pronti per chef, buyer, foodies e consumatori di tutto il mondo. Celebrato dal 2013 con una speciale cerimonia di premiazione, grazie al lavoro dell’Associazione Premio il Magnifico, l’oscar dell’olio premia i migliori oli d’Europa con le Stelle EQOO ed incorona un vincitore: il miglior olio presente in commercio per qualità, eccellenza e potenzialità di impatto sul mercato. Il rigoroso ed assolutamente anonimo processo di selezione, attuato dai panel di assaggiatori professionisti di attestata e comprovata esperienza, ha reso il Magnifico un premio ambito dai produttori ed autorevole nel mondo dell’olio di oliva d’eccellenza. www.premioilmagnifico.com




Unapol, da EnoliExpo 2024 il punto sullo stato di salute dell’Olio EVO Italiano

A conclusione di EnoliExpo Adriatica, la fiera internazionale dedicata ai macchinari, alle tecnologie e ai servizi per la produzione di olio d’oliva e vino, il Presidente Unapol Tommaso Loiodice esprime soddisfazione per l’affluenza e il sold out registrato da ogni espositore, “sintomo che il settore dell’olivicoltura crede nel futuro e investe in macchinari di ultima generazione. E questo anche grazie ai prezzi dignitosi che sono stati conseguiti dall’olio Evo nella campagna olivicolo olearia 2023-2024 che vede proprio la Puglia protagonista, nel bene e nel male, di una produzione eccellente che da sola, però, non è stata in grado di abbattere i prezzi record di quest’anno”.

Una tendenza importante emersa a EnoliExpo 2024 è la presenza di tanti giovani imprenditori agricoli che scelgono di investire nell’olio extravergine d’oliva, segno di un passaggio generazionale e di un rinnovato interesse nei confronti di un prodotto sempre più ricercato e amato. Ciò si traduce in una trasformazione del mercato e della filiera, più sostenibile e attenta a politiche green. “Un dato estremamente positivo – commenta Loiodice – perché è proprio l’innovazione tecnologica che deve traghettarci verso un futuro sostenibile”.

Il ruolo delle tecnologie e di una giusta comunicazione:

Quando si parla di olio extravergine d’oliva spesso si trascura la grande varietà di monocultivar che possiamo vantare in Italia, “un affresco di biodiversità che ci pone in condizione favorevole rispetto alla concorrenza estera. E l’affinamento dei macchinari di raccolta, estrazione e lavorazione delle olive può rivelarsi l’arma vincente per ottenere un olio extravergine di primissima qualità. Un olio, cioè, in grado di esprimere tutto il suo potenziale in termini di gusto, profumo e proprietà antiossidanti. Mantenere inalterata la struttura organolettica dell’olio significa conservare i polifenoli di cui è naturalmente ricco”.

Loiodice prosegue: “Noi di Unapol sosteniamo da sempre la necessità di comunicare al consumatore l’agro-biodiversità varietale, la storia intrinseca di ogni cultivar, il paesaggio e le diverse caratteristiche sensoriali in abbinamento con la cultura culinaria dei luoghi. Tutto ciò di pari passo all’evoluzione delle aziende e dei frantoi e delle normative nazionali ed europee. Ecco perché, in conclusione, ritengo che dotarsi dei giusti macchinari può davvero rappresentare un vantaggio, soprattutto in un’ottica di mercato che vedrà consumatori sempre più consapevoli ed esigenti”.



Olio, Enoliexpo 2024: settore messo a dura prova da calamità e fitopatie. Servono risposte concrete

Da simbolo della dieta mediterranea, consigliato da tutti gli esperti e molto richiesto dai consumatori alla ricerca di un regime alimentare sano ed equilibrato, l’olio di oliva sta attraversando una crisi profonda.

Da un lato i prezzi ormai alle stelle, dall’altro la progressiva contrazione del potere di acquisto delle famiglie fanno comprimere l’acquisto e il consumo dell’olio di oliva. Si è parlato di “Prezzi record e cambiamento dei consumi” nell’incontro pubblico che si è svolto questa mattina, a Bari, in Fiera del Levante nell’ambito di Enoliexpo 2024. Al centro del confronto, organizzato da AIFO in collaborazione con Italia Olivicola, sono state messe le analisi e le strategie per rilanciare il comparto. Sono intervenuti: Elia Pellegrino, Presidente AIFO; Gennaro Sicolo, Presidente Italia Olivicola, nonché Presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani; Bernardo de Gennaro, professore di Economia agraria Università degli studi di Bari; Marcello Scoccia, responsabile blending ed analisi sensoriale; Tiziana Sarnari, analista di mercato ISMEA; Francesca Petrini, presidente CNA Agroalimentare; Anna Cane, presidente FOOI Filiera olivicola olearia italiana. In rappresentanza del Governo centrale è intervenuta Vita Maria Nocco, componente della quinta Commissione (Bilancio).

In particolare il presidente Sicolo ha evidenziato che l’olio di qualità continua ad essere ricercato dai consumatori anche con l’aumento del 20 per cento del prezzo dell’olio, soprattutto quello extravergine, di qualità, balzato da 8 a 10 euro.

“Solo uniti possiamo rivendicare la giusta attenzione a un comparto, quello primario, che negli ultimi anni è messo a dura prova non solo da calamità, fitopatie e problemi di ogni genere, ma anche da una serie di problematiche strutturali che meritano risposte serie e maggiore attenzione”, aggiunge Sicolo a proposito della Xylella. “La Xylella è un problema enorme, vanno trovate e applicate soluzioni concrete per restituire ai territori colpiti tutto il potenziale produttivo andato distrutto in questi anni. È una battaglia che deve unire tutta la Puglia, non dividerla. La ricerca per poter arginare questo batterio deve essere estesa all’ambito nazionale ed internazionale al fine di contrastarne la diffusione in maniera risolutiva e definitiva”.




Olio evo, Serpillo (UCI): non può diventare un bene di lusso sulla tavola dei consumatori

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, commenta la grave situazione che si sta verificando nel settore olivicolo – oleario: “L’allarme è forte: la crisi dell’olio d’oliva colpisce duramente l’Italia. Con grande preoccupazione osserviamo il recente aumento dei prezzi dell’olio extravergine di oliva, che ha raggiunto picchi fino ad oltre nove euro a bottiglia. Questa situazione rappresenta una sfida significativa per il settore agricolo italiano e richiede azioni concrete per proteggere i nostri produttori e sensibilizzare i consumatori sull’importanza della tracciabilità e della qualità del prodotto.”

Il prezzo elevato ha portato a un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, con il 45% che, secondo un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli, hanno ripiegato sulla scelta di usare l’olio di semi in cucina. Tale allarme, presentato a Bitonto durante il seminario di Cibus Lab, mette in luce una tendenza di riduzione dei consumi, con potenziali conseguenze negative per l’intero comparto.

La crisi climatica globale ha aggravato la situazione, colpendo la produzione mondiale di olio d’oliva. Paesi come la Spagna hanno subito drastici cali nella produzione, portando alla carenza di prodotto e all’aumento dei prezzi sul mercato. Questo ha spinto i consumatori a rivolgersi ad alternative più economiche.

Il Presidente, Mario Serpillo, sottolinea che la diffusione della scelta di rinunciare all’olio extravergine potrebbe avere ripercussioni gravi e prolungate, con una potenziale riduzione dei consumi fino al 40%. “È essenziale sensibilizzare il consumatore sull’importanza della tracciabilità e della qualità del prodotto”, afferma Serpillo. “La situazione attuale mette in evidenza la fragilità del settore e la necessità di strategie a lungo termine per garantire la sostenibilità della produzione olivicola italiana.

Da un lato studiare e mettere in atto, più rapidamente possibile, misure che riescano a contenere l’impatto dei cambiamenti climatici e a contrastare le infestazioni dei parassiti per tutelare la produttività olivicola ed il costo finale del prodotto. Dall’altro sensibilizzare il consumatore sulle differenze organolettiche e nutrizionali che fanno dell’olio Evo un prodotto di primaria importanza nelle abitudini alimentari degli Italiani ed in generale nella dieta mediterranea.

Mentre alcuni produttori sostengono che i dati sull’andamento dei consumi possono essere meno gravi di quanto indicato dalle indagini, è chiaro che il settore debba in ogni caso adottare misure per rafforzare la produzione e la fiducia dei consumatori nell’olio extravergine di oliva italiano. L’accento deve essere posto sulla valorizzazione del prodotto e sulla giusta remunerazione di tutta la filiera.

Il Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, ribadisce l’urgenza di affrontare questa situazione e la necessità di un cambio di paradigma nel modo in cui il consumatore percepisce e valuta l’olio extravergine di oliva italiano. “Dobbiamo lavorare insieme per tutelare e rilanciare la produzione del settore, in particolar modo in quelle regioni come la Puglia che hanno subìto maggiormente i danni delle avversità climatiche e degli attacchi parassitari. Inoltre, e non da ultimo, educare i consumatori sull’importanza della qualità e della provenienza del prodotto – conclude Serpillo – poiché solo così possiamo assicurare un futuro sostenibile per l’industria olivicola italiana.”




Ercole Olivario 2024. Tredici gli oli Dop ed Extravergini dell’Umbria finalisti alla XXXII edizione

Sono stati svelati martedì 5 marzo 2024, a Perugia, in occasione della cerimonia di premiazione del Concorso Regionale Oro Verde dell’Umbria, i 13 oli e le 10 aziende olearie che rappresenteranno l’Umbria nelle selezioni finali del concorso nazionale Ercole Olivario, la prestigiosa competizione che promuove le eccellenze olearie dei territori italiani.

Novità dell’edizione 2024 è la messa in rete dei concorsi regionali che permettono l’accesso all’Ercole Olivario e le collaborazioni con le Regioni che, pur non avendo un concorso locale strutturato, stanno selezionando gli oli che saranno finalisti all’Ercole Olivario seguendone gli stessi principi di serietà e rigore.

La scelta di iniziare dall’Umbria con l’annuncio del primo gruppo di aziende olearie ammesse alle finali del concorso nazionale Ercole Olivario conferma l’attenzione per il territorio umbro e la sua centralità nell’organizzazione del Premio, sia perché l’umbria e’ capofila del progetto Ercole Olivario, sia perché la cerimonia di proclamazione dei vincitori della XXXII edizione del concorso nazionale si svolgerà nel capoluogo regionale, Perugia, nella giornata di sabato 6 aprile presso la ex chiesa di San Francesco al Prato (via San Francesco, 4). In questa occasione, che vedrà la presenza delle massime autorità italiane legate al settore olivicolo/oleario, verranno anche consegnati i premi ai vincitori della sezione “Olive da Tavola” 2023.

Ecco i nomi delle 10 aziende olearie umbre che, essendosi affermate nel Premio Regionale Oro Verde dell’Umbria, uno dei concorsi regionali già esistenti che fanno da selezione propedeutica all’accesso al concorso nazionale, sono ammesse di diritto a partecipare alle fasi finali dell’Ercole Olivario.

Per la categoria DOP

Batta Giovanni – DOP UMBRIA (1° Classificato Olio Dop Umbria Premio Oro Verde dell’Umbria), Le Pietraie SAS – DOP UMBRIA – Il vignolo, Eugenio Ranchino – DOP UMBRIA Poggio Amante, Marfuga Azienda Agraria – DOP Umbria Riserva Marfuga, Az. Agr. Baldeschi Matteo – DOP Umbria Colli del Trasimeno, Azienda Agraria Viola – DOP Umbria Colleruita, Azienda Agraria Mannelli Giulio – DOP Umbria Colli Martani, Gnavolini Raccolta Sapore DOP Umbria, Frantoio Gaudenzi – Casa lontana.

Per la categoria Extra Vergine

Azienda Agraria Marfuga Olio Evo l’Affiorante, Azienda Agraria Viola – Olio Evo il Sincero, Frantoio Gaudenzi – Olio Evo Chiuse di Sant’Arcangelo, CM Olio Evo – Monocultivar Frantoio,

Premio Piccole Produzioni  Umbria – Concorso nazionale La Goccia d’Ercole

Durante la cerimonia di premiazione sono stati conferiti i primi 3 premi Piccole Produzioni – Umbria, del Concorso nazionale La Goccia d’Ercole sezione a latere del Premio Nazionale Ercole Olivario 2024: 1° classificato: Agricola Locci di Lorenzo Locci con l’Olio Evo Il Moraiolo, 2° classificato: Frantoio Olio Decimi, 3° classificato: FRANTOIO LORETI di Rodolfo Loreti; la proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso nazionale de La Goccia d’Ercole 2024 – Premio Piccole Produzioni è prevista venerdì 5 aprile 2024 a Perugia presso il teatro della Sapienza.

La prossima tappa delle iniziative di promozione dell’Ercole Olivario è in programma venerdì 8 marzo con la partecipazione alla tavola rotonda sul tema “Disposizioni Regionali in attuazione della Legge Nazionale sull’Oleoturismo: stato dell’arte e armonizzazione”, evento organizzato da Associazione Nazionale Città dell’Olio, Mirabilia ed Ercole Olivario con il proposito di favorire, attraverso un momento di incontro tra amministratori e principali portatori di interesse nel settore dell’Oleoturismo, il formarsi di una comune visione d’insieme affinché le disposizioni regionali del provvedimento nazionale possano presentare un alto grado di armonizzazione, fungendo da efficace strumento operativo e di riferimento unitario per tutti gli operatori economici locali.

Il concorso Ercole Olivario – che poggia la propria indiscussa reputazione sulle caratteristiche di estremo rigore e serietà garantite in tutte le fasi procedurali, dal prelievo in azienda alla presenza del notaio in ciascuna delle operazioni di selezione nazionale – è orientato al perseguimento di tre obiettivi fondamentali che includono la valorizzazione degli oli extravergini di oliva italiani certificati (dop, igp e biologici) e gli oli extravergini di oliva italiani provenienti da diversi ambiti territoriali, il sostegno agli operatori del settore che investono nel miglioramento della qualità del prodotto tramite azioni e iniziative capaci di supportarli nel mercato globale e nella competizione commerciale, e la promozione della figura dell’assaggiatore italiano, da considerare come professionista in grado di far conoscere la qualità dell’olio nazionale presso operatori e consumatori, sia in Italia che all’estero.

Marzo 2024 si proclama “La Stagione delle selezioni regionali dell’Ercole Olivario”, con appuntamenti nell’intera penisola dove si sveleranno, per ogni regione ad alta vocazione Olivicola, i migliori oli regionali che entreranno nella fase finale del concorso nazionale Ercole olivario 2024 (di seguito gli appuntamenti: https://ercoleolivario.it/oli-extravergine-dop-e-igp-finalisti-al-concorso-nazionale-ercole-olivario-2024-xxxii-edizione/).

Tra le novità di questa edizione dell’Ercole Olivario c’è stato il fiorire in molte regioni italiane di concorsi regionali che stanno facendo da selezione propedeutica all’accesso al concorso nazionale.

Il Comitato di Coordinamento dell’Ercole Olivario si è infatti fatto promotore della messa in rete di concorsi regionali già esistenti, come ad esempio l’Oro Verde dell’Umbria, il Premio Roma Evo per il Lazio ed altri appositamente indetti. Sono state strette delle collaborazioni con le organizzazioni di altri premi per la preselezione dei finalisti al Concorso nazionale, unitamente alla storica collaborazione con il CREA IT di Pescara.

Questo lavoro congiunto di sinergia tra le Regioni e il Comitato di Coordinamento dell’Ercole Olivario ha portato oggi ad una selezione regionale degli oli che saranno in finale all’Ercole Olivario 2024. Selezione che, come per il concorso Ercole Olivario, poggia la propria indiscussa reputazione sulle caratteristiche di estremo rigore e serietà garantite in tutte le fasi procedurali, dal prelievo in azienda alla presenza del notaio in ciascuna delle operazioni di selezione nazionale.

Affermatosi ormai da tempo come punto di riferimento essenziale per gli operatori del settore olivicolo, il concorso nazionale Ercole Olivario è organizzato da Unioncamere Nazionale, Camera di Commercio dell’Umbria, Sviluppo e Territorio – Azienda Speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma per lo sviluppo e la crescita di Roma e della regione Lazio; ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; Ministero dello Sviluppo Economico; Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari (IT) Sede di Pescara; Italia Olivicola ed Unaprol.




Cia Puglia, Olio. Prezzi record e cambiamento dei consumi: analisi e strategie post 2023

“Prezzi record e cambiamento dei consumi: analisi e strategie post 2023” è il tema dell’incontro pubblico che si svolgerà sabato 9 marzo, alle ore 11.30, a Bari, in Fiera del Levante nell’ambito di Enoliexpo 2024. L’incontro si terrà nella Sala San Michele.

Interverranno in qualità di relatori: Elia Pellegrino, Presidente AIFO; Gennaro Sicolo, Presidente Italia Olivicola, nonché Presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani; Bernardo de Gennaro, Professore di Economia Agraria Università degli Studi di Bari; Marcello Scoccia, Responsabile Blending e Analisi Sensoriale Tiziana Sarnari, ISMEA Analista di Mercato; Francesca Petrini, Presidente CNA Agroalimentare; Anna Cane, Presidente FOOI Filiera Olivicola Olearia Italiana; Patrizio La Pietra, Sottosegretario MASAF. Modera Giuseppe L’Abbate, Consulente AIFO. L’iniziativa è organizzata da AIFO in collaborazione con Italia Olivicola.