ELEZIONI, CHI E DENTRO E CHI E’ FUORI DEI PROTAGONISTI DELLE COMAGRI CAMERA E SENATO. I COMMENTI

Si sta finendo di fare i conti, numeri alla mano, per rimettersi al lavoro e costituire le nuove commissioni Agricoltura. Tra gli inquilini della Comagri della Camera della 17esima legislatura, a rientrare per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle sono Chiara Gagnarli, Giuseppe L’Abbate, Paolo Parentela e Filippo Gallinella. Massimiliano Bernini non si è ricandidato come anche Loredana Lupo mentre Silvia Benedetti è stata eletta ma passerà al Misto.

“E’ nata la terza repubblica. Lavorerò per portare avanti il mio impegno in agricoltura”, dichiara ad AGRICOLAE Filippo Gallinella. “Le prime due cose che voglio fare – prosegue – è aprire un “punto agricolo” in Umbria perché me lo hanno chiesto tanti agricoltori; e ‘mettere casa’ in Agea per essere pungolo al fine di velocizzare i pagamenti”.

Tra gli specializzati agricoli del Partito Democrativo rimane Susanna Cenni (che era però da tempo passata alla Bilancio e che passerà ora alla commissione Ambiente). Per il Pd rimane fuori il presidente della XIII della Camera Luca Sani insieme a Paolo Cova, Colomba Mongiello, Nicodemo Oliverio, Marco Carra, Giuseppe Romanini, Laura Venittelli, sono fuori. “Se al risultato elettorale si risponde con la tattica o con l’arroganza, si va poco lontano. Occorre umiltà e agire nell’interesse del Paese”, scrive Sani su Facebook. Fuori anche Alessandra Terrosi, Francesco Prina, Maria Antezza e Giorgio Zanin. Rimane dentro Mino Taricco, che passa però al Senato e Gian Pietro Del Moro. Lello Di Gioia, Massimo Fiorio e Luciano Agostini Siro Marrocu non si sono ricandidati. Fuori Anche Mario Catania, che ha scelto di non candidarsi. “Il grande lavoro che ha trovato spazio in commissione nella scorsa legisaltura ci auguriamo che possa essere implementato a partire dale questione inevase come la partita legata ai vitigni resistenti e il tema di tutte quelle parti su cui c’è stata una battaglia, come gli Ogm. Su cui, dopo lo studio della Sant’Anna, occorrerà fare una riflessione”, dichiara Giorgio Zanin ad AGRICOLAE che si augura che il lavoro di squadra fatto nella 17esima legislature prosegua nella diciottesima con il medesimo spirito”. Fuori anche Basilio Catanoso, Forza Italia, e Roberto Caon. In forse Fabrizio Di Stefano e dentro invece Paolo Russo: “Tra i miei primi punti – spiega Russo ad AGRICOLAE – la proposta di legge per far diventare patrimonio d’Italia i territori dove si coltiva il pomodoro di San Marzano Dop”. Ma non solo: “anche la reintroduzione dei voucher in agricoltura e l’istituzione del ministero dell’Alimentazione e del cibo per rendere il made in Italy davero competittivo nel mondo”.

Tra I nomi ‘illustri’ dell’Agricoltura rimane fuori anche l’ex ministro forzista Nunzia De Girolamo e il viceministro Andrea Olivero.

In forse – tra i ‘ripescati’ – Carmelo LoMonte, Lega.

Anche il presidente della Commissione Agricoltura Senato Formigoni non è passato. Al Senato sono passate Daniela Donno e Elena Fattori, entrambe in quota M5S. Anche il presidente della Commissione Agricoltura Senato Formigoni non è passato, in quota centrodestra.

Fuori anche Angelica Saggese, Donatella Albano e Laura Fasiolo, tutte in quota Partito Democratico. Dentro invece Laura Cantini, sempre Pd.

Roberto Ruta, Maria Teresa Bertuzzi e Leana Pignedoli non si sono ricandidate.

Passato in quota Lega Stefano Candiani.

Fuori – salvo ‘ripescaggi – per Forza Italia al Senato Francesco Scoma e Cristina De Pietro. E per Forza Italia Nicolo Ghedini.

Rieletto Dario Stefano, passato al Pd poco prima delle elezioni.




PD, ECCO I NOMI ‘AGRICOLI’ IN LISTA COME E DOVE. E COSA FARANNO: “INQUIETANTE RITORNO LEGA AL MIPAAF”

LISTE PD

Ecco i nomi dei candidati Pd ‘agricoli’ in corsa. Dove, come e cosa faranno. Tutti preoccupati per ritorno della Lega al Mipaaf

Tutta la notte al lavoro nelle stanze del Nazareno. Fino alle 4.30 del mattino, quando si sarebbe trovata la quadra. Candidato al secondo posto proporzionale Camera circoscrizione Grosseto-Siena-Arezzo, collegio Toscana Sud il presidente della commissione Agricoltura della Camera Luca Sani. In posizione eleggibile. “Mi candido per continuare il buon lavoro fatto in questi anni a favore dell’agricoltura italiana”, spiega ad AGRICOLAE. “Abbiamo messo le basi, ora occorre costruire un impalcatura ancora più solida a favore di un settore che ha dimostrato grandi performance negli ultimi tempi. Mai è stato dato in passato tanto al settore agricolo ed agroalimentare come in questa legislatura passata. E le ipotesi di ritorno al Mipaaf del Centro destra sono abbastanza inquietanti”.

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OLIVERIO

“Soddisfatto di essere stato scelto per correre per il partito”

Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura, blindato. “Ci siamo!
Il partito mi ha voluto in campo, alla Camera dei Deputati, con una doppia e impegnativa presenza per le imminenti eiezioni politiche:
Al proporzionale Calabria nord e all’Uninominale Crotone”, spiega ad AGRICOLAE. “Continua il mio impegno per favorire la crescita della nostra agricoltura. Continua il lavoro svolto in questi anni in parlamento. In prima linea ancora una volta – prosegue – per difendere l’impresa agricola , per sostenere il reddito degli agricoltori, per tutelare la salute dei cittadini per difendere il territorio, per rafforzare la competitività del settore  primario che è vanto dell’economia italiana”.

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MONGIELLO

“Proseguire lavoro svolto fin qui. Grazie per la fiducia accordatami”

Colomba Mongiello viene blindata a Bari da Emiliano – come seconda capolista dopo Marco Lacarra, segretario regionale del Partito in Puglia. Mentre Francesco Boccia unico capolista di Emiliano, a Lecce. “Sono grata per la fiducia accordatami dal presidente Emiliano e da Matteo Renzi per la candidatura alla Camera dei deputati nel listino proporzionale di Bari. Evidentemente è stato premiato il lavoro legislativo da me promosso in Comagri che ha avuto e che avrà ripercussioni positive per il sistema agroalimentare italiano e meridionale in particolare”, dichiara Mongiello ad AGRICOLAE.

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Mino Taricco numero 2 nella lista proporzionale Piemonte 2, subito dopo il ministro Pinotti. Dunque in posizione eleggibile. Si tratta della lista che raccoglie le sette province piemontesi che fa circa 2 milioni e cento abitanti.

Zaia ha azzerato procedura di recupero quote latte. Si tema ritorno Lega al Mipaaf

“Al momento una grande voglia di partire in campagna elettorale per raccontare quello che abbiamo fatto”, spiega ad AGRICOLAE. “Per ora grande soddisfazione per la posizione che mi è stata assegnata che implica il riconoscimento del lavoro fin qui svolto”. Per quanto riguarda le quote latte si tratta per Taricco di “un epilogo pazzesco dovuto a Zaia che con la legge 33 ha fatto nel 2009 saltare tutte le procedure di recupero credito che stavano arrivando a completamento. Facendo ripartire tutto da zero. Motivo per il quale ora ci prendiamo la procedura comunitaria”.

Susanna Cenni “candidata nel collegio uninominale 11 per la Camera a Poggibonsi” fa sapere ad AGRICOLAE mentre è dal notaio a fare i documenti necessari.

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paolo cova

“I sondaggi dicono che il centrosinistra non è forte in Lombardia ma è tutto da vedere, anche perché per gli uninominali quello che conta è il rapporto con il territorio e quello che si è fatto”

Paolo Cova è stato invece candidato nel collegio 4 di Milano: “dove fisicamente abito”, spiega ad AGRICOLAE. “I sondaggi dicono che il centrosinistra non è forte in Lombardia ma è tutto da vedere, anche perché per gli uninominali quello che conta è il rapporto con il territorio e quello che si è fatto”. Poi una battuta sulle quote latte, dossier già pronto per il tavolo del prossimo membro di governo che siederà al Mipaaf: “Sicuramente quello delle quote latte è un problema grave che riguarda 1500 aziende. Pensare però che ci sia un governo di centrodestra che ripercorra le stesse strade degli anni precedenti fa pensare”, spiega. “Abbiamo cercato di risolverlo in questi anni, gli allevatori hanno preferito fare altre scelte. Le strade da percorrere sono nella legalità e nel rispetto di chi ha già pagato sostenendo anche gli stessi imprenditori agricoli, perché le soluzioni ci sono”.

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Saggese

“La differenza tra noi e gli altri in questi anni si è vista e spero che il mondo agricolo ci sostenga”

Angelica Saggese candidata nel Senato nel collegio proporzionale Campania 3. Buone le possibilità sono perché al primo posto c’è Pittella. “Mi auguro che si possa continuare il lavoro positivo fin qui svolto”, spiega ad AGRICOLAE. “La differenza tra noi e gli altri in questi anni si è vista e spero che il mondo agricolo ci sostenga. Abbiamo ancora in sospeso il testo unico sulla pesca che con grande rammarico abbiamo portato a termine solo in parte. Poi etichettatura e rafforzare in tutti i modi la tutela del made in Italy, soprattutto nell’anno del Cibo”.

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antezza

“E’ mia intenzione proseguire nella battaglia portata avanti finora per far funzionare meglio Agea”

Maria Antezza nel proporzionale Senato al secondo posto. “E’ mia intenzione proseguire nella battaglia portata avanti finora per far funzionare meglio Agea. In primis sul rispetto dei tempi di pagamento”, spiega ad AGRICOLAE. “Dobbiamo ancora dare parere come commissione al testo di riforma”.

 

Marco Carra candidato nel collegio uninominale Camera di Mantova. Un collegio interamente mantovani composto da 40 comuni. “La battaglia sarà durissima dato che i collegi nel nord ci vedono a rincorrere lo schieramento della Destra che si è riunificato. “Penso che abbiano combinato talmente tanti disastri che sarebbe bene che non tornassero, sia quelle quote latte che sull’insieme delle questioni agricole che non sono stati in grado che la Lega ha avut esprimere. E’ vero che la Lega ha avuto le responsabilità politiche di quanto è accaduto, ma lo ha avuto con la copertura di Forza Italia. Il Mipaaf è stato usato come merca merce di scambio politico.

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Giuseppe Romanini nel collegio di Parma uninominale, sotto di sei punti ma che potrebbe recuperare.

Francesco Prina uninomale a Abbiategrasso, Milano. Sotto di oltre dieci punti

Alessandra Terrosi quarta al Senato a Viterbo. Una sfida difficile.

Laura Venittelli, in collegio Senato Molise. Tutto da vedere.

Giovanna Palma candidata in Campania

Fuori sono rimasti, tra chi ha deciso di non candidarsi e chi ha superato le tre legislature previste da statuto, Capozzolo, Fiorio, Agostini, Lello Di Gioia, Pignedoli, Bertuzzi, Albano. Marrocu.




GLIFOSATO, DA UE VIA LIBERA PER ALTRI 5 ANNI. AGRICOLTORI: BENE LA PAROLA ALLA SCIENZA. MARTINA: PIANO ZERO ENTRO 2020

Via libera dall’Ue al rinnovo dell’autorizzazione del Glifosato. Il Comitato d’appello dei Paesi Ue si è espresso positivamente sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato per altri cinque anni.

GLIFOSATO, MARTINA: PIANO ZERO ENTRO 2020

“Su #glifosato l’Italia ha fatto la battaglia giusta in #Europa. Bisogna superare il suo utilizzo. Noi andiamo avanti con il piano zero glifosato entro il 2020”.  Lo scrive su twitter il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.

Per saperne di più

GLIFOSATO, M5S: CON NOI AL GOVERNO STOP PROGRESSIVO PESTICIDI

glifosato

Il M5S promette: con noi al governo stop a tutti i pesticidi nel giro di tre anni. In modo programmatico

“Con il voto di oggi vengono svenduti non solo la salute dei cittadini europei, il Made in Italy di qualità e ogni aspirazione ad un’agricoltura sostenibile ma il principio stesso di precauzione alla base delle norme europee sulla sicurezza alimentare. Tutto questo per assecondare la lobby tedesca dell’agrochimica Bayer-Monsanto, longa manus del voto favorevole della Germania che ha determinato questo nuovo, letale, via libera. Gli Stati nazionali hanno il diritto e il dovere di far prevalere gli interessi dei cittadini su quelli delle multinazionali”. Così il gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle commenta l’autorizzazione del glifosato in Unione Europea per altri cinque anni.”Il ministro delle Politiche Agricole, Martina, aveva sbandierato promesse di una svolta sostenibile per l’agricoltura italiana. La Legislatura è finita e nulla di questo è stato fatto. Con il nostro programma nazionale Agricoltura, i pesticidi vengono progressivamente eliminati dai campi e dal piatto perché questo è quello che accade quando uno Stato serve l’interesse collettivo e non quelli privatistici”.

GLIFOSATO, ZULLO, M5S: RINNOVO È SCONFITTA PER TUTTI

In questa Europa il volere dei cittadini non conta nulla. Così, dopo milioni di firme raccolte contro l’erbicida potenzialmente cancerogeno, le mobilitazioni in tutta Europa da parte di cittadini e associazioni, l’ICE e i Monsanto papers, l’UE rinnova il glifosato grazie al voto a favore della Germania. È una sconfitta per tutti, in primo luogo per l’ambiente e per la democrazia. Così Marco Zullo, europarlamentare M5S in merito alla votazione sul Glifosato che ne rinnova la concessione per 5 anni

GLIFOSATO, OLIVERIO, PD: ITALIA SEGUA FRANCIA, STOP IN TRE ANNI

GLIFOSATO

Chiediamo per questo al ministro Martina, vista la sua sensibilità e le battaglie condotte sul tema, di lavorare per far sì che l’Italia segua la stessa strada della Francia

“Bravissimo Macro: è assolutamente necessario anticipare l’addio al glifosato e bandirlo entro tre anni, invece che entro cinque”. Lo dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, per commentare l’intenzione della Francia di bandire il fertilizzante entro tre anni.“Chiediamo per questo al ministro Martina, vista la sua sensibilità e le battaglie condotte sul tema, di lavorare per far sì che l’Italia segua la stessa strada della Francia, riprendendo e continuando la collaborazione che tanti importanti frutti ha dato, in sede europea, sull’etichettatura e il Made in Italy”, conclude.

GLIFOSATO, CIA: BENE OK DA BRUXELLES

glifosato

La Cia si dice soddisfatta per la scelta di Bruxelles di rinnovare la concessione all’uso del glifosato

Bene il via libera del Comitato d’appello dei Paesi Ue sul rinnovo dell’autorizzazione all’uso del glifosato per altri cinque anni. Così la Cia-Agricoltori Italiani, spiegando che si è tenuto conto dei pareri degli organi scientifici competenti in materia.L’agricoltura italiana -aggiunge la Cia- è attenta alla produzione sostenibile e alla salute pubblica. Questa decisione in sede europea dimostra che non c’è alcun allarme da questo punto di vista.

Grazie a questa proroga, le aziende agricole italiane eviteranno di perdere terreno e competitività rispetto alle aziende di Paesi extra-Ue, dove la sostanza è ammessa. Senza il rinnovo al glifosato giunto oggi dall’Europa, le nostre imprese avrebbero dovuto ricorrere in tempi rapidi a prodotti alternativi, con un aumento dei costi e una riduzione delle rese.

GLIFOSATO, CONFAGRICOLTURA: A BRUXELLES ACCOLTE LE NOSTRE RICHIESTE

glifosato

Confagricoltura ha accolto con soddisfazione la decisione del Comitato di Appello dei Paesi Ue che ha rinnovato per cinque anni l’autorizzazione del glifosato.

Confagricoltura ha accolto con soddisfazione la decisione del Comitato di Appello dei Paesi Ue che ha rinnovato per cinque anni l’autorizzazione del glifosato.

“Sono state recepite le nostre richieste, espresse a livello europeo, di tener conto dei pareri degli organi scientifici che hanno il compito di verificare la nocività per la salute umana della sostanza – ha commentato Confagricoltura – . Una scelta consapevole che ha fatto prevalere le ragioni della scienza tenendo nella debita considerazione i pareri espressi dalle autorità scientifiche europee preposte alla valutazione dei principi attivi (EFSA ed ECHA)”.

“Si è evitato – ha proseguito Confagricoltura – di rendere meno competitive le imprese agricole, in relazione alla diminuzione delle rese e all’aumento dei costi di gestione, rispetto alle aziende di Paesi extra UE, dove la sostanza è comunque ammessa”.

Ad avviso di Confagricoltura è “una notizia positiva non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale, visto che il glifosate è utilizzato nelle tecniche di agricoltura conservativa (semina diretta, minima lavorazione, ecc.), apportando benefici come la diminuzione delle emissioni di CO2, una minor erosione del suolo, un maggior contenuto di sostanza organica, trattenendo maggiormente l’acqua nel suolo ed aumentando le capacità di stoccaggio del carbonio”.

“Ora – ha concluso l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – a tutti i livelli occorre prendere atto di questa decisione ed operare affinché sia pienamente applicata anche nel nostro Paese, senza introdurre ulteriori limitazioni o divieti rispetto a quanto verrà indicato dalla Commissione Europea”.

 




BIO, OLIVERIO, PD: REGOLAMENTO UE E’ PRIMO PASSO

“Bene ok  degli eurodeputati a nuovo regolamento Ue sul bio, ora il Senato approvi la legge a prima firma del deputato Pd Fioro, già passata alla Camera. la nuova legge fornirà al nostro Made in Italy ulteriore opportunità di espansione,  e agli operatori del settore e agli ormai tanti consumatori maggiore tutela della qualità  dei prodotti contro le contraffazioni.

Il sì di oggi al nuovo regolamento  dimostra che l’Europa ha capito che il biologico è entrato con forza a far parte della nostra cultura culinaria e che rappresenta  una voce di tutto riguardo dell’economia.

Si tratta ora di proseguire per migliorare sempre più una normativa che sarà l’inizio di una nuova epoca del biologico”. Così Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.




MIPAAF: RIUNITO IL TAVOLO DI FILIERA LEGNO

MIPAAF: RIUNITO IL TAVOLO DI FILIERA LEGNO

MIPAAF: RIUNITO IL TAVOLO DI FILIERA LEGNO

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è tenuto oggi presso il Palazzo dell’Agricoltura il tavolo di filiera legno alla presenza del Vice Ministro Andrea Olivero e dei Capi Dipartimento Luca Bianchi e Giuseppe Blasi.
Il tavolo ha rappresentato un momento di condivisione del percorso di concertazione del testo di legge delega in materia forestale, come previsto nel Collegato Agricolo.

“Quest’incontro – ha dichiarato il Vice Ministro Olivero – è un segno tangibile del percorso iniziato con il tavolo di filiera per il rinnovamento della legislazione del settore, cui si aggiunge il lavoro della Direzione Foreste che questo Ministero ha recentemente istituito. Valorizzare il patrimonio forestale nazionale è una nostra priorità e occorre, quindi, procedere celermente e con il massimo impegno a tutti i livelli con un’assunzione di responsabilità nei confronti del territorio”.




AGEA: OLIVERIO-ANTEZZA (PD) AGRICOLTORI CHIEDONO AGENZIA PAGAMENTI EFFICIENTE E COMPETENTE  

AGEA: OLIVERIO-ANTEZZA (PD) AGRICOLTORI CHIEDONO AGENZIA PAGAMENTI EFFICIENTE E COMPETENTE  

AGEA: OLIVERIO-ANTEZZA (PD) AGRICOLTORI CHIEDONO AGENZIA PAGAMENTI EFFICIENTE E COMPETENTE

“Oggi in Commissione Agricoltura alla Camera è stata discussa una risoluzione del PD su Agea. La grave crisi economica che ha coinvolto il settore primario, soprattutto nell’ambito dei seminativi, del vino, della carne bovina e dell’olio, ha determinato livelli di reddito tra i più bassi degli ultimi dieci anni”. Così i deputati Pd  Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura e Maria Antezza, componente commissione Agricoltura.

“Proprio nel periodo di maggiore crisi, quando le entrate dei pagamenti diretti della Pac diventano fondamentali per molte imprese agricole, Agea – continuano Oliverio e Antezza – mostra il cronico malfunzionamento e ritardo nell’erogazione degli stessi pagamenti, nonché di quelli relativi ai programmi di sviluppo rurale.

Dal 2015 risulta un peggioramento per Agea nella tempistica di pagamento con uno scostamento significativo rispetto al passato; si è passati, infatti, dai 90 giorni, degli anni precedenti, ai 150 del 2015, con un leggero miglioramento  nel 2016.

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Inoltre, fanno notare i due esponenti dem “l’Organismo pagatore AGEA non ha ancora avuto per il 2015 e 2016 la liquidazione dei conti da parte della Commissione europea, con il pericolo del mancato riconoscimento delle spese che potrebbero essere imputate all’erario nazionale. Si tratta di importi di circa 7,5 miliardi di euro complessivamente.

L’inefficienza ha riguardato anche la gestione dei titoli della  Pac, l’erogazione dei contributi nell’ambito del sistema delle assicurazioni agevolate,  nonché l’utilizzo dei sistemi informatici, che hanno registrato serie difficoltà di connessione in prossimità della scadenza delle domande, anche per giornate intere”.

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“I ritardi nei pagamenti e nella gestione delle pratiche si traducono in ritardi competitivi con le imprese degli altri Paesi europei – fanno notare Oliverio e Antezza -, dove le pubbliche amministrazioni sono in grado di gestire la presentazione delle domande senza affanni e di erogare nei termini i contributi previsti dai regolamenti comunitari.

Abbiamo impegnato il Governo a vigilare affinché siano garantiti i pagamenti Pac, venga ripristinato il rapporto di fiducia con gli agricoltori, sia riformato il sistema informativo e venga rivista da parte del Direttore la governance di Agea,  affinché – concludono – possa essere assicurata,  attraverso un’ utilizzazione efficiente del management, e con il necessario e finora mai realizzato avvicendamento dei responsabili apicali di funzioni, la certezza in ordine alle provvidenze da erogare”.




POMODORO, OLIVERIO (PD): BENE MIPAAF A TAVOLO CON RAPPRESENTANTI FILIERA

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Oliverio (PD), bene MIPAAF a tavolo con rappresentanti filiera pomodoro

“Con il tavolo organizzato oggi dal ministro Martina, al MIPAAF, con i rappresentanti della filiera del pomodoro si sono poste le basi per l’avvio di un percorso stabile per la tutela di uno dei prodotti del Made in Italy più significativi, che deve contare sulle le sinergie e i contributi di tutti i soggetti del comparto”. Lo dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.

“Siamo pronti – aggiunge Oliverio – per essere parte attiva e propositiva nel percorso che ci attende per raggiungere il prima possibile l’obiettivo finale: introdurre in etichetta l’obbligo di indicazione dell’origine dei derivati del pomodoro. Dobbiamo continuare nella strada intrapresa da questo governo e parlamento nel fornire informazioni trasparenti al consumatore. Dopo la battaglia vinta a Bruxelles per l’etichettatura obbligatoria su latte e grano siamo ottimisti che riusciremo anche ad arrivare all’obbligo di indicazione dell’origine dei derivati del pomodoro”.




BIOLOGICO, OLIVERIO (PD): CRESCE, LUNGIMIRANTE NOSTRA PDL PER QUADRO NORMATIVO

“Ora il Senato dia il suo lascia passare alla legge sul biologico, già approvata alla Camera.  Un’urgenza evidente per un settore in grande espansione come ci dicono oggi i dati della  terza Relazione sullo Stato della Green Economy in  Italia, presentata oggi a Rimini all’interno di Ecomondo, che testimoniano come il  mercato del biologico , in Italia, sia diventato così importante  da farne la  seconda esportatrice mondiale:  dal 2015 il  12% della superficie agricola utilizzata in Italia è coltivata in modo  biologico, la maggiore estensione in Europa (7,9% Spagna, 6,5%  Germania e 5% Francia) e nel 2016 è cresciuta del 20,3% rispetto all’anno precedente”. Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio

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“Cifre che confermano la lungimiranza della legge Pd sulla produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico,  ora a Palazzo Madama, che prevede un quadro normativo per il settore – continua Oliverio – . Un Piano nazionale per definire gli obiettivi prioritari, tra cui  la costituzione di forme aggregative delle aziende in modo da rafforzarne la capacità di mercato, la conversione al biologico delle imprese agricole ed agroalimentari, con particolare attenzione alle piccole aziende, campagne di educazione al consumo e interventi  per  migliorare il sistema di controllo e di certificazione”.




CALABRIA, OLIVERIO, PD: UN PERCORSO VERSO IL FUTURO DELLA NUOVA AGRICOLTURA

Al Centro Polivalente di Alikia di Cirò Marina si è parlato oggi delle sfide dell’agricoltura e del suo futuro prossimo in occasione di un convegno promosso dalla Dirigente Scolastica Prof Rita Anania degli Istituti “G. Gangale” di Cirò Marina e “I. Adorisio “ di Cirò dal titolo: ” La terra. I suoi frutti. Le grandi sfide. “Un percorso verso il futuro” I cambiamenti climatici, che fino a poco tempo fa, sembravano ipotesi futuribili e forse eccessivamente allarmistiche, hanno assunto un’attualità tale da divenire, purtroppo, quantificabili in termini di danni economici provocati alle colture e ai raccolti.

L’agricoltura è il settore produttivo che vive da protagonista il rapporto tra l’uomo e l’ambiente perché è dalla terra che trae i propri frutti. Lo sfruttamento eccessivo dell’ambiente ha portato a un depauperamento delle risorse naturali del terreno. Occorrerà di nuovo ricostituirle, puntando su un’agricoltura meno intensiva, maggiormente rispettosa dei cicli naturali, capace di fornire un presidio allo spopolamento delle aree rurali interne, a vantaggio di un rapporto sostenibile tra l’uomo e la natura. Come ha sottolineato Papa Francesco “Se distruggiamo il creato, il creato ci distruggerà”.

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La ricerca potrà aiutare in questo percorso, in quanto sarà chiamata a ampliare, con tecniche rispettose della genetica originaria, la resistenza delle colture agli agenti patogeni e ai fenomeni atmosferici e a incrementare le rese produttive per soddisfare, comunque, una richiesta di cibo che, a livello mondiale, continua a crescere e a non essere ancora pienamente esaudita.

L’obiettivo “fame zero” entro il 2030, lanciato dall’ONU e ripresa nel corso del G7 tenutosi a Bergamo nei giorni scorsi deve essere considerato un obiettivo raggiungibile.

Tutti noi dobbiamo essere impegnati perché l’agricoltura riesca a vincere queste due nuove sfide mondiali: essere rispettosa dell’ambiente e assicurare il cibo a tutti gli esseri viventi”.




AGRICOLTURA, OLIVERIO, PD: CRESCE EXPORT, NOSTRO COMPARTO DEGNO DI FIDUCIA

Aumenta ancora l’ export agroalimentare che per i primi 8 mesi del 2017 tocca 26,1 miliardi, ovvero il +7% su 2016. Questo Governo e questo Parlamento, con i fatti, sono stati in grado di offrire quegli strumenti necessari al nostro comparto agroalimentare da far crescere sempre più la fiducia dei mercati esteri nei confronti del made in Italy.

Vincente quindi la nostra strategia: apertura ai mercati esteri, con regole giuste e senza dazi. Per questo riteniamo che sia perdente , invece, chiudersi, come vorrebbe qualcuno, entro asfittici confini nazionali del tutto anacronistici rispetto all’epoca della globalizzazione che stiamo vivendo ”. Così Nicodemo Oliverio, capogruppo pd commissione Agricoltura.