ELEZIONI, CHI E DENTRO E CHI E’ FUORI DEI PROTAGONISTI DELLE COMAGRI CAMERA E SENATO. I COMMENTI
Si sta finendo di fare i conti, numeri alla mano, per rimettersi al lavoro e costituire le nuove commissioni Agricoltura. Tra gli inquilini della Comagri della Camera della 17esima legislatura, a rientrare per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle sono Chiara Gagnarli, Giuseppe L’Abbate, Paolo Parentela e Filippo Gallinella. Massimiliano Bernini non si è ricandidato come anche Loredana Lupo mentre Silvia Benedetti è stata eletta ma passerà al Misto.
“E’ nata la terza repubblica. Lavorerò per portare avanti il mio impegno in agricoltura”, dichiara ad AGRICOLAE Filippo Gallinella. “Le prime due cose che voglio fare – prosegue – è aprire un “punto agricolo” in Umbria perché me lo hanno chiesto tanti agricoltori; e ‘mettere casa’ in Agea per essere pungolo al fine di velocizzare i pagamenti”.
Tra gli specializzati agricoli del Partito Democrativo rimane Susanna Cenni (che era però da tempo passata alla Bilancio e che passerà ora alla commissione Ambiente). Per il Pd rimane fuori il presidente della XIII della Camera Luca Sani insieme a Paolo Cova, Colomba Mongiello, Nicodemo Oliverio, Marco Carra, Giuseppe Romanini, Laura Venittelli, sono fuori. “Se al risultato elettorale si risponde con la tattica o con l’arroganza, si va poco lontano. Occorre umiltà e agire nell’interesse del Paese”, scrive Sani su Facebook. Fuori anche Alessandra Terrosi, Francesco Prina, Maria Antezza e Giorgio Zanin. Rimane dentro Mino Taricco, che passa però al Senato e Gian Pietro Del Moro. Lello Di Gioia, Massimo Fiorio e Luciano Agostini Siro Marrocu non si sono ricandidati. Fuori Anche Mario Catania, che ha scelto di non candidarsi. “Il grande lavoro che ha trovato spazio in commissione nella scorsa legisaltura ci auguriamo che possa essere implementato a partire dale questione inevase come la partita legata ai vitigni resistenti e il tema di tutte quelle parti su cui c’è stata una battaglia, come gli Ogm. Su cui, dopo lo studio della Sant’Anna, occorrerà fare una riflessione”, dichiara Giorgio Zanin ad AGRICOLAE che si augura che il lavoro di squadra fatto nella 17esima legislature prosegua nella diciottesima con il medesimo spirito”. Fuori anche Basilio Catanoso, Forza Italia, e Roberto Caon. In forse Fabrizio Di Stefano e dentro invece Paolo Russo: “Tra i miei primi punti – spiega Russo ad AGRICOLAE – la proposta di legge per far diventare patrimonio d’Italia i territori dove si coltiva il pomodoro di San Marzano Dop”. Ma non solo: “anche la reintroduzione dei voucher in agricoltura e l’istituzione del ministero dell’Alimentazione e del cibo per rendere il made in Italy davero competittivo nel mondo”.
Tra I nomi ‘illustri’ dell’Agricoltura rimane fuori anche l’ex ministro forzista Nunzia De Girolamo e il viceministro Andrea Olivero.
In forse – tra i ‘ripescati’ – Carmelo LoMonte, Lega.
Anche il presidente della Commissione Agricoltura Senato Formigoni non è passato. Al Senato sono passate Daniela Donno e Elena Fattori, entrambe in quota M5S. Anche il presidente della Commissione Agricoltura Senato Formigoni non è passato, in quota centrodestra.
Fuori anche Angelica Saggese, Donatella Albano e Laura Fasiolo, tutte in quota Partito Democratico. Dentro invece Laura Cantini, sempre Pd.
Roberto Ruta, Maria Teresa Bertuzzi e Leana Pignedoli non si sono ricandidate.
Passato in quota Lega Stefano Candiani.
Fuori – salvo ‘ripescaggi – per Forza Italia al Senato Francesco Scoma e Cristina De Pietro. E per Forza Italia Nicolo Ghedini.
Rieletto Dario Stefano, passato al Pd poco prima delle elezioni.