Consorzio Parmigiano Reggiano rinnova sostegno a Fao e Origin per garantire sostenibilità economica e sociale dei prodotti IG

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano rinnova il proprio sostegno a FAO e OriGIn che si sono concretamente impegnate per garantire i valori principali delle Indicazioni geografiche: la tutela di sostenibilità, naturalità e legame con il territorio di origine. Le due organizzazioni internazionali hanno annunciato il lancio di Developing a roadmap towards increased sustainability in geographical indication systems (trad. Sviluppare una tabella di marcia verso una maggiore sostenibilità dei sistemi di indicazione geografica), una guida di orientamento pratico per aiutare le organizzazioni di IG a sviluppare e implementare il proprio programma di sostenibilità su misura e specifico per il contesto, basato su processi partecipativi (sia all’interno dell’organizzazione che con stakeholder e alleati esterni), che consenta loro di affrontare le sfide globali e locali in continua evoluzione in tutte e quattro le dimensioni della sostenibilità dei sistemi IG: economica, sociale, ambientale e di governance. Alla stesura della guida e del toolkit associato ha partecipato anche il Consorzio del Parmigiano Reggiano, unica DOP italiana rappresentata nel gruppo di lavoro.

Le Indicazioni geografiche per definizione non possono essere delocalizzate. Pertanto, non sono solo un fattore economico per chi le produce, ma costituiscono un vero e proprio elemento di sviluppo territoriale per la zona di origine. Inoltre, la sostenibilità è insita nel concetto di IG, poiché le risorse territoriali devono essere preservate per garantire la fornitura duratura di prodotti di alta qualità e specifici per il territorio. Alla luce di ciò, nel 2017 l’assemblea generale mondiale di OriGIn (Organization for an International Geographical Indications Network, alleanza globale di Indicazioni geografiche che rappresenta circa 500 associazioni di produttori e istituzioni di 40 Paesi)  ha approvato la Strategia di Sostenibilità per le Indicazioni Geografiche (SSGI), in modo da evidenziare e rafforzare la correlazione tra i sistemi di IG e le politiche di sostenibilità, sensibilizzare gli stakeholder sul loro ruolo a livello locale e incrementare le performance dei sistemi di IG. Nello stesso anno si è insediato un gruppo di lavoro coordinato da FAO e OriGIn, composto da esperti di IG, università e istituzioni, compreso un rappresentante del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che ha portato alla stesura di questa guida.

«La sostenibilità è uno dei pilastri principali della filiera del Parmigiano Reggiano», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. «Siamo pertanto felici di aver dato il nostro contributo alla lodevole iniziativa di FAO e OriGIn. Per la nostra Dop, il territorio è il bene più prezioso e l’intento dichiarato è quello di impegnarsi sempre di più per preservarne le risorse naturali. Il Parmigiano Reggiano è un modello di sostenibilità, con un approccio fatto di rispetto non solo per l’ambiente, per il territorio e per le bovine, ma anche per le comunità sociali e per i cittadini, che meritano una corretta informazione per una sana alimentazione. La filiera si caratterizza storicamente per bassi input: innanzitutto idrici, dato che il fulcro del suo sistema sono i foraggi freschi o affienati (prevalentemente erba medica e prati stabili che necessitano di poca acqua); in secondo luogo, chimici, considerato che gli erbai necessitano di minime quantità di chimica e che nella filiera del latte si utilizza meno dell’1% dei farmaci veterinari; infine energetici, visto che si ara ogni 5 anni anziché ogni anno. Inoltre, il Parmigiano Reggiano è sostenibile anche perché contribuisce a fortificare l’economia e a preservare l’unicità della dorsale appenninica emiliana: è infatti il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna. Basti pensare che oltre il 20% della produzione totale, circa 850.000 forme, si è concentrata negli 81 caseifici di montagna, che impiegano oltre 900 allevatori per una produzione annuale di oltre 4 milioni di quintali di latte. Ciò ha reso possibile il mantenimento di un’agricoltura in zone altrimenti abbandonate, invertendo una tendenza di decrescita che aveva colpito il comparto fino al 2014, e ha contribuito allo sviluppo di una società modernamente agricola e di un paesaggio riconoscibile e apprezzato sia dai suoi abitanti, sia dal circuito del turismo di qualità».




DM Promozione DOP IGP, Origin Italia: al via i bandi per accedere ai 25 milioni di euro

Dalla richiesta al decreto attuativo. L’impegno di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, circa il sostegno ai prodotti DOP IGP si è ancora una volta concretizzato con lo strumento presentato oggi dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Durante il tavolo di lavoro, che ha visto l’Associazione partecipare in rappresentanza dei Consorzi di tutela, sono stati infatti resi noti i dettagli operativi contenuti nel Decreto Direttoriale che stabilisce le modalità attuative del cosiddetto “DM Promozione”, ovvero il D.M. 5 settembre 2023 relativo al “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, a cui sono destinate risorse pari a 25 milioni di euro. Un intervento che nasce da una richiesta specifica di Origin Italia, Associazione che riunisce 78 Consorzi di Tutela, nel periodo successivo alla Pandemia con l’obiettivo di ridare slancio all’attività di promozione dei Consorzi di tutela dei prodotti italiani a Indicazione Geografica. Al termine dell’incontro, il Ministero ha organizzato, in collaborazione con Origin Italia e i Consorzi, un evento con degustazioni di prodotti DOP IGP.

«Raccogliamo oggi il risultato dell’azione di Origin Italia che nel post Covid aveva richiesto al Ministero misure speciali per sostenere il rilancio dei Consorzi di tutela, sollecitando su questo il Ministro di allora Stefano Patuanelli e di seguito l’attuale Ministro Francesco Lollobrigida, che ringraziamo per il loro impegno» ha commentato il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi“con il decreto oggi possiamo dire di avere fortemente contribuito a rafforzare il ruolo dei Consorzi di tutela, sia quelli più grandi sia quelli in fase di “start-up”, in quanto questa misura  è concepita per sviluppare nuovi mercati, ma anche per consolidare la crescita delle nuove Indicazioni Geografiche che non hanno ancor iniziato il loro percorso di espansione”.

Il provvedimento, che ha un plafond complessivo pari a 25 milioni di euro, è destinato al finanziamento di attività di promozione nazionale e internazionale delle Denominazioni di Origine Protetta e delle Indicazioni Geografiche Protette. I principali obiettivi sono quello di sostenere e incrementare la commercializzazione dei prodotti DOP IGP, sviluppare azioni di informazione e divulgazione per migliorare la comunicazione sull’origine, le proprietà, le caratteristiche e le qualità di questi prodotti, oltre a sostenere azioni per loro sviluppo e incrementare la rappresentatività dei Consorzi di tutela.

Potranno beneficiare delle risorse i singoli Consorzi di tutela o le Associazioni temporanee tra più consorzi. Tra le attività ammesse al contributo vi saranno campagne di informazione, comunicazione e pubblicità, la partecipazione a fiere, l’attività di divulgazione e formazione per operatori della distribuzione e della ristorazione. Saranno inoltre finanziabili anche i costi di sviluppo volti alla modifica dei disciplinari di produzione che determinino miglioramenti sotto il profilo della sostenibilità.

Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il prossimo 15 maggio. A tal fine, Origin Italia organizzerà il 21 marzo una riunione di approfondimento riservata ai Soci per analizzare i contenuti della misura. Inoltre, nei prossimi mesi l’Associazione fornirà la propria consulenza per la stesura dei progetti da presentare.




Assemblea OriGIn, sguardo al futuro delle IG. LE VIDEOINTERVISTE a Lollobrigida, De Castro, Baldrighi e Del Bravo. Gli INTERVENTI di Centinaio, De Carlo e Dongyu

Il ruolo strategico, anche in ambito internazionale, delle IG, è stato il tema portante dell’assemblea soci di OriGIn organizzata oggi a Roma. Tre le questione affrontate durante l’incontro: il nuovo regolamento europeo sulle IG, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica ed infine l’internazionalizzazione delle IG, anche attraverso una nuova piattaforma. Durante l’incontro è emersa anche l’importanza dei controlli, a garanzia della qualità dei prodotti a indicazione geografica, ma anche la protezione dei marchi dalle falsificazioni e dagli abusi.

QUI DI SEGUITO TUTTE LE VIDEOINTERVISTE E GLI INTERVENTI:

Assemblea OrIGin, Centinaio: IG parte fondamentale della nostra economia, rappresentano tutto il paese

Assemblea orIGin, Lollobrigida: facciamo gioco di squadra in nome delle nostre imprese e per il benessere del pianeta

Assemblea oriGIn, De Carlo: le IG non producono solo qualità, ma anche socialità. Tutelare anche con l’innovazione

Assemblea OriGIn, Dongyu (FAO): Creare piattaforma internazionale per promuovere IG in tutto il mondo

Assemblea oriGIn, Lollobrigida: Bene IG, siamo per regole purché capaci di rappresentare interessi reali. VIDEOINTERVISTA

Assemblea oriGIn, De Castro: Con Regolamento IG più spinta a difesa di prodotti e maggiore forza a consorzi. Dop economy vale 80 miliardi. VIDEOINTERVISTA

Assemblea oriGIn, Del Bravo: Inflazione incide su IG ma crescita all’estero continua, con +12% in primo trimestre. VIDEOINTERVISTA

Assemblea oriGIn, Baldrighi: oggi affrontati tre temi fondamentali come regolamento IG, sostenibilità e protezione internazionale. VIDEOINTERVISTA




Assemblea oriGIn, De Castro: Con Regolamento IG più spinta a difesa di prodotti e maggiore forza a consorzi. Dop economy vale 80 miliardi. VIDEOINTERVISTA

“È un regolamento importantissimo innanzitutto perché crea un testo unico nella comunità europea. Quindi siamo riusciti a mettere insieme tutte le indicazioni geografiche, dal mondo del vino al mondo dell’agricoltura, al mondo dei prodotti trasformati. Abbiamo cercato di dare una mano a un sistema che funziona già. Quindi, non una rivoluzione ma una spinta per essere più tutelati dalle regole europee, difendere di più i prodotti, cercando di eliminare le evocazioni, i prodotti copiati, l’Italian sounding”.

Lo ha detto ad AGRICOLAE l’eurodeputato Paolo De Castro, relatore della Riforma IG, a margine dell’incontro “Il ruolo delle Indicazioni Geografiche nel nuovo contesto economico e normativo”, organizzato oggi a Roma nell’ambito dell’Assemblea dei soci Origin Italia 2023.

“E poi dare più forza ai consorzi, perché i consorzi sono il vero motore delle Indicazioni geografiche. Dare più forza significa anche dare loro altri compiti, per esempio sull’enoturismo, sulla possibilità di gestire l’offerta, di programmare gli interventi sul mercato. E poi, ancora più semplificazione, perché non si può certo aspettare anni per una modifica del disciplinare.

Vogliamo dare tempi certi affinché si possa velocizzare il percorso sia della modifica dei disciplinari sia dei nuovi disciplinari per le nuove Indicazioni geografiche. Ecco, questo in estrema sintesi, poi c’è anche il tema della sostenibilità e altri importanti interventi con il regolamento. Però certamente la parte più rilevante è di dare più forza a un sistema che crea tanto valore in Europa. Parliamo di oltre 80 miliardi di euro per la Dop economy. Questo era il nostro scopo. Adesso abbiamo ovviamente iniziato i negoziati istituzionali con il Consiglio e la Commissione, speriamo di concludere nel mese di settembre”.

 

Sull’idea di una piattaforma internazionale delle IG lanciata dal direttore generale della Fao…, De Castro risponde: “Il direttore generale ha innanzitutto ricordato quanto siano diffuse in tanti paesi del mondo le IG. E fu l’allora commissario Franz Fischler che creò questa…chiamiamola piattaforma per usare il termine del direttore Qu. Il tema in realtà è già operativo, noi abbiamo già tantissimi paesi al mondo che utilizzano le norme europee per arrivare alle certificazioni sulle indicazioni geografiche. Più si diffonde questo strumento di legame tra prodotto e territorio più possiamo cooperare a livello internazionale per evitare quei fenomeni di Italian sounding, di copiatura dei prodotti che certamente non fanno il bene delle indicazioni geografiche”.




Assemblea oriGIn, Lollobrigida: Bene IG, siamo per regole purché capaci di rappresentare interessi reali. VIDEOINTERVISTA

“Noi siamo per le regole, in quanto siano più puntuali e capaci però di rappresentare gli interessi reali e la possibilità per le persone che acquistano e che consumano di sapere esattamente quello che stanno facendo. Noi consideriamo le nostre IG un riferimento perché danno la possibilità di conoscere che cosa c’è dietro un prodotto in termini sia di realizzazione sia di trasformazione dello stesso. E pensiamo possa essere utile avere regole trasparenti e chiare”.

Lo ha detto ad AGRICOLAE il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida a margine dell’incontro “Il ruolo delle Indicazioni Geografiche nel nuovo contesto economico e normativo”, organizzato oggi a Roma nell’ambito dell’Assemblea dei soci Origin Italia 2023.

Assemblea orIGin, Lollobrigida: facciamo gioco di squadra in nome delle nostre imprese e per il benessere del pianeta




IG, oriGIn: dal locale al globale in modo sostenibile: IG mostrano resilienza e visione lungo termine in periodo di alta inflazione e aumento costi energetici

oriGIn è lieta di presentare oggi a Singapore – in occasione dell’International Trademark Association Annual Meeting – il suo 2023 ‘GI Trends’ Panel, un sondaggio volto a monitorare – su base annuale – i principali trend economici che influenzano, e il sentiment delle Indicazioni Geografiche ( IG), in tutto il mondo. Il Panel 2023 – composto da 23 GI group di 13 paesi nei settori agricolo, enologico, alcolico e artigianale – rappresenta 68 miliardi di euro di fatturato aggregato, 54 miliardi di euro di export, mezzo milione di posti di lavoro diretti e circa 600.000 km2 di terra (un area più grande di paesi come la Germania o la Spagna). Questo offre uno sguardo all’impatto delle oltre 10.000 IG riconosciute in tutto il mondo.

“Le IG rappresentano a livello mondiale un potente strumento per lo sviluppo socio-economico delle catene del valore locali, offrendo nel contempo una visione per un paradigma di sviluppo sostenibile più inclusivo. I dati del panel “GI Trends” del 2023 dimostrano l’enorme potenziale di un sistema in rapida crescita. La natura ‘open-source’ del sistema GI – che ha il potenziale per portare il locale nel globale in modo sostenibile – rappresenta una valida alternativa ai modelli commerciali protezionistici”, afferma il Presidente di oriGIn Riccardo Deserti.

Il trend topic del 2023 riguarda l’impatto sulle catene del valore delle IG degli alti costi energetici e dell’inflazione. All’inizio del 2023, la maggior parte dei gruppi aveva aspettative positive o neutre rispetto allo scenario economico complessivo, probabilmente determinato da un aumento delle vendite registrato nel 2022. Tuttavia, il settore potrebbe continuare ad affrontare sfide, con l’aumento dei costi di produzione (questa tendenza è destinato a continuare nel 2023). Per la maggior parte dei gruppi GI intervistati, mentre l’impatto dell’elevata inflazione sui costi di produzione è stato significativo nel 2022, è stato in qualche misura mitigato sul prezzo dei prodotti finali. Continuando ad attuare misure di risparmio sui costi, ottimizzando le catene di approvvigionamento ed esplorando soluzioni innovative, le IG possono mitigare l’impatto dell’inflazione e mantenere la competitività nel lungo periodo.

“In un periodo di grandi sfide economiche, caratterizzato da un’inflazione elevata e dall’aumento dei costi energetici e di produzione, il settore delle IG dimostra ancora una volta resilienza e capacità di adattamento. La prospettiva a lungo termine – che fa parte della natura delle IG e rafforzata dalla sua governance locale – consente alle parti interessate delle IG di trovare soluzioni pragmatiche e trasformare le sfide in opportunità. Siamo lieti di presentare oggi a Singapore i risultati del panel “GI trends” del 2023, davanti a un pubblico internazionale, tra cui un numero elevato di parti interessate delle GI asiatiche, poiché i paesi asiatici stanno investendo tempo e risorse nell’attuazione delle strategie GI e contribuiscono in modo significativo alla diversità e alla resilienza del settore GI in tutto il mondo”, afferma Massimo Vittori, amministratore delegato di oriGIn.

Scarica qui il Rapporto 2023




Origin Italia, Patuanelli. Su riforma Ig tre punti fermi: Mantenere legame col territorio, rafforzare sistema delle tutele e potenziare ruolo dei Consorzi

“Voglio testimoniare tutto l’interesse del Mipaaf e mio personale per un tema di importanza strategica per l’agroalimentare italiano. La proposta di riforma della Commissione ci spinge oltre alla semplice analisi del quadro normativo del settore, abbiamo un dibattito molto più ampio sul ruolo e sul futuro delle indicazioni geografiche nel sistema agricolo e alimentare. Non devo ricordare il primato dell’Italia in Europa con 841 prodotti a indicazione geografica, evidenzio poi che il sistema delle Dop e Igp è il segno tangibile del valore della dieta mediterranea con il 70% delle denominazioni registrate in Italia, Francia, Spagna e Grecia.”

Così il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli nel corso del seminario “La Riforma del Sistema delle Indicazioni Geografiche”, organizzato da Origin Italia, in collaborazione con Afidop, Federdop e con il supporto di Fondazione Qualivita.

“Da oltre 30 anni le indicazioni geografiche sono sinonimo di tipicità, qualità e distintività dei sistemi agroindustriali europei e rappresentano la ricchezza e la diversità del nostro patrimonio enogastronomico e l’espressione delle nostre aree rurali.

Con questo seminario si apre ufficialmente il dibattito sul testo del regolamento tra produttori, Consorzi e istituzioni per arrivare a definire una proposta e una posizione comune e condivisa da sottoporre alle Istituzioni europee durante l’iter di approvazione del regolamento.

Ho espresso più volte le mie perplessità in ambito europeo su alcuni aspetti di questo testo. Una posizione non isolata che trova una sostanziale condivisione da parte di altri 14 paesi membri.

Oggi voglio ribadire i tre punti fermi che ci devono guidare in questo processo di riforma. Il mantenimento del legame col territorio, il rafforzamento del sistema delle tutele e il potenziamento del ruolo dei Consorzi.

Le indicazioni geografiche non sono semplici marchi commerciali ma espressione di popolazioni, territori, storie e tradizioni. Oggi la connessione col territorio assume una nuova connotazione in senso di sostenibilità ambientale e sociale e la definizione di questi requisiti rappresenta un nuovo elemento di competitività e distinzione per le nostre produzioni certificate, tuttavia gli sforzi dei nostri produttori devono essere difesi dalle operazioni di imitazione e contraffazione sul mercato fisico e online. Prosek e aceto balsamico sono solo i casi più recenti di una normativa da potenziare e che va resa più rapida, efficace e uniforme non solo nel mercato comune ma soprattutto in quello globale.

I Consorzi di tutela devono essere i protagonisti veri del nuovo sistema di qualità Europeo e garantire le tipiche azioni di tutela e promozione. Devono acquisire anche nuove competenze in termini di controllo dell’offerta e commercializzazione delle produzioni. Le riforme sono processi complessi ed è necessario che tutte le componenti della filiera e delle istituzioni facciano sistema per portare in Europa la nostra visione strategica del futuro delle indicazioni geografiche.

Questo gioco di squadra è decisivo per affrontare tutti i temi e le riforme in discussione in Ue. Penso alla revisione della normativa sull’etichettatura degli alimenti e del vino con la nostra opposizione forte al Nutriscore o al dibattito cibo e salute che rischia di danneggiare alcune delle più importanti filiere agroalimentari nazionali. In questo ambito ho già evidenziato che considero un successo l’approvazione dell’emendamento De Castro-Dorfmann in merito alla distinzione tra uso e abuso dell’alcol per la prevenzione del cancro.

Le azioni di informazione e promozione sono strumenti potenti per consentire al consumatore di compiere le proprie scelte in maniera consapevole e non condizionata.

Poche settimane fa è stato firmato il decreto di 25 milioni di euro per la promozione sul mercato interno dei vini DOP e IGP e stiamo per predisporre una misura analoga per gli alimenti IG, con un budget di 15 milioni di euro.”

Origin Italia, Riforma Ig: Consorzi, produttori e Istituzioni siano compatti per una proposta condivisa da portare in Ue. Gli interventi

Indicazioni Geografiche, De Castro: riforma grande opportunità per rafforzare qualità alimentare




Origin Italia, Riforma Ig: Consorzi, produttori e Istituzioni siano compatti per una proposta condivisa da portare in Ue. Gli interventi

 

“La Riforma del Sistema delle Indicazioni Geografiche, una prima analisi sulla proposta presentata dalla Commissione Europea”: è l’iniziativa organizzata oggi da Origin Italia – in collaborazione con Afidop e Federdop e con il supporto di Fondazione Qualivita – che ha visto la partecipazione di oltre quattrocento stakeholder del settore italiano delle produzioni DOP e IGP, con vari interventi fra cui quello del Ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli e dell’Europarlamentare Paolo De Castro, Relatore della Riforma.

 

“Tre punti fermi ci devono guidare in questo processo di riforma: il mantenimento del legame con il territorio, il rafforzamento del sistema di tutela e il potenziamento del ruolo dei Consorzi”, sono le parole del Ministro Stefano Patuanelli, che evidenzia anche come oggi la connessione con il territorio assume una nuova connotazione in termini di sostenibilità ambientale e sociale capace di rappresentare un elemento di competitività e distinzione per le produzioni certificate italiane. “I Consorzi di tutela devono essere i protagonisti veri del nuovo sistema di qualità europeo per garantire tutela e promozione, ma acquisire anche nuove competenze riguardo al controllo dell’offerta e commercializzazione delle produzioni. Tutti gli attori della filiera e le istituzioni – conclude il Ministro – devono fare sistema per portare in Europa la nostra visione strategica del futuro delle IG: il gioco di squadra è decisivo per affrontare i temi e le riforme attualmente in discussione a livello europeo”.

Origin Italia, Patuanelli. Su riforma Ig tre punti fermi: Mantenere legame col territorio, rafforzare sistema delle tutele e potenziare ruolo dei Consorzi

 

Nel corso del seminario, aperto dal presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di settore – tra cui Antonio Auricchio, presidente di Afidop e Fabrizio Filippi, presidente di Federdop –, sono stati illustrati gli elementi chiave della proposta di Riforma, mettendone a fuoco i punti prioritari e delineando le posizioni del sistema italiano sui vari passaggi. In particolare gli interventi di Riccardo Deserti, presidente di oriGIn, Stefano Fanti, Vicepresidente Origin Italia e Leo Bertozzi, del Board oriGIn EU, hanno sottolineato l’importanza di intervenire per rafforzare il valore strategico del sistema, gli strumenti di tutela e anche il ruolo dei gruppi come motore delle filiere DOP e IGP.

 

“Le Regioni devono avere un ruolo attivo e propositivo, a partire dalle istanze sollevate dai protagonisti del sistema in occasioni come quella di oggi”, afferma Alessio Mammi, Assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna, che evidenzia come particolare attenzione debba essere posta sui temi della sostenibilità, della protezione e sul ruolo dei Consorzi, sottolineando anche che “il modello italiano delle Indicazioni Geografiche deve essere in grado di affermarsi a livello europeo”.

 

Indicazioni Geografiche, De Castro: riforma grande opportunità per rafforzare qualità alimentare

In conclusione l’intervento di Paolo De Castro, Europarlamentare e Relatore della Riforma, che ha ripercorso alcuni degli elementi chiave emersi nel corso della mattinata: “Siamo di fronte a un passaggio strategico davvero importante che coinvolge un sistema che in Europa supera gli 80 miliardi di valore. Sarà importante lavorare con gli altri Paesi, e in questo un ruolo importante spetta a Origin EU, per arrivare a una proposta in grado di rafforzare sia i Consorzi, con capacità operative e di governance sempre più efficaci, sia la tutela delle Indicazioni Geografiche, facendo tesoro dei segnali positivi giunti dalla Corte di Giustizia e dal sistema europeo in questi anni”. De Castro evidenzia inoltre l’importanza di proporre criteri di semplificazione, a partire dalle procedure di modifica dei disciplinari, e di sviluppo della sostenibilità come valore aggiunto in grado di rappresentare un’opportunità strategica e competitiva. “Dobbiamo lavorare insieme per cogliere questa occasione straordinaria di sviluppo, e per farlo è importante focalizzarsi non solo sulla correzione delle criticità della proposta, ma anche fornire suggerimenti concreti per il rilancio della politica della qualità, consapevoli che gran parte delle responsabilità è nelle mani del sistema italiano delle Indicazioni Geografiche e della sua capacità di fare squadra”.

 

 




Afidop, Deserti (oriGin): Nutriscore attacco al consumatore, non sottovalutare questo enorme rischio – VIDEOINTERVISTA

“Non si tratta solo di un attacco alle Dop e ai prodotti a indicazione geografica. Da un lato è un attacco alla cultura del consumatore, perché abbiamo dimostrato che l’etichetta nutrizionale del Nutriscore non raggiunge l’obiettivo di informare rispetto ad una sana e corretta alimentazione e lo induce a compiere delle scelte, a bocciare dei prodotti o a premiarne altri in maniera non coerente con l’obiettivo della salute. Di converso abbiamo denunciato che i prodotti di qualità e di origine animale che in quel settore, le Dop, sono l’asse portante della nostra produzione, sarebbe ingiustamente penalizzate. La battaglia contro il Nutriscore è di tutto l’agroalimentare italiano, come stiamo facendo e noi ci siamo fatti carico della responsabilità di alzare il tono e  di far si che non venga sottovalutato questo enorme rischio che non possiamo trovarci ad affrontare a fronte di ben altri problemi con il post Covid e all’attuale conflitto”. Così ad Agricolae Riccardo Deserti, presidente oriGin, in occasione dell’incontro “Semaforo rosso al Nutriscore”, organizzato all’Acquario Romano per dire no al sistema di etichettatura a semaforo per gli alimenti.




Bevande Spiritose a IG, dall’UE il nuovo storico regolamento che istituisce il registro ufficiale

Pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il Regolamento delegato (UE) 2021/1235 e il Regolamento di esecuzione (UE) 2021/1236, con norme concernenti le domande di registrazione delle Indicazioni Geografiche delle Bevande Spiritose, le modifiche del disciplinare, la cancellazione della registrazione e il registro, l’utilizzo del simbolo e il controllo.

 

Tra i molti cambiamenti, Fondazione Qualivita segnala una novità di grande portata: l’istituzione del primo registro ufficiale delle Bevande Spiritose a Indicazione Geografica che sostituisce l’Allegato III del Reg. 110/2008 a dimostrazione della volontà di tutelare il grandissimo patrimonio culturale ed economico europeo di settore. Le modifiche all’impianto procedurale riguardano comunque anche altri importanti ambiti, come quelli relativi alle domande di registrazione come Indicazione Geografica, alle modifiche del disciplinare, alla cancellazione della registrazione, alle procedure di opposizione, all’utilizzo del simbolo e al controllo.

 

Secondo gli ultimi studi della Commissione, il settore delle Bevande Spiritose IG esprime nei Paesi UE un valore di oltre 10,35 miliardi di euro, pari al 13% del paniere complessivo delle Indicazioni Geografiche in Europa (che ha un valore totale stimato di 77 miliardi €). Con il Regolamento Delegato l’UE ufficializza il completamento del processo delle Bevande Spiritose all’interno del settore delle Indicazioni Geografiche, permettendo tutte quelle azioni di tutela e valorizzazione che contraddistinguono il comparto a qualità certificata. Viene così riconosciuto e tutelato il valore di produzioni dal grande patrimonio economico come la Grappa IG italiana o lo Scotch britannico dando nuovo slancio economico ad un settore importante dell’UE che potrà così affermarlo nel mondo in maniera più efficace.

 

Il sistema delle Indicazioni Geografiche si rafforza e si completa con questa importante normativa europea che ingloba le Bevande Spiritose – commenta il Presidente di Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti -. Ora occorre, a livello nazionale, accelerare per completare le procedure di riconoscimento relative ai Consorzi di tutela di questo settore, come avviene già nelle altre categorie di prodotto dove operano con grande efficacia e garantiscono il successo dei prodotti a IG sui mercati”.

 




Consorzi tutela, Mise modifica errore fatto in precedenza. Centinaio: si torna a contrastare Italian Sounding, Baldrighi: vittoria per Dop e Igp

Il Ministero dello Sviluppo economico, sollecitato a più riprese, ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 il regolamento che disciplina le modalità di concessione dei contributi per sostenere la promozione all’estero dei marchi collettivi, includendo finalmente i Consorzi di tutela tra i beneficiari.

La legge di Bilancio 2021, in primo momento, aveva cancellato la normativa che consentiva di accedere ai contributi per la tutela delle denominazioni all’estero. Fondi utilizzati in particolare dai Consorzi per difendersi dalle pratiche di Italian Sounding.

In corso di conversione alle Camere la legge di Bilancio era stata invece modificata, ripristinando sia i contributi per i Consorzi che il principio di tutela contro l’Italian Sounding. Tuttavia per rendere attuabile la normativa così trasformata si restava in attesa dei regolamenti ministeriali.

Il DM 31 maggio 2021, pubblicato sulla G.U. del 21 luglio 2021, costituisce quindi un ulteriore passo avanti diretto alla possibilità di accesso a tali contributi. Contributi che per altro sono stati aumentati passando da 1 milione di euro a 2,5 milioni di euro per anno, con un incremento dell’importo massimo dell’agevolazione a soggetto richiedente che passa da 70 a 150 mila euro annuo.

Per dare finalmente piena attuazione alla norma manca solamente il “provvedimento applicativo”. Questo provvedimento dovrà essere predisposto dal direttore generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo economico.

Origin Italia, fin dalla preoccupante situazione che andava delineandosi durante l’iter della Legge di Bilancio, era intervenuta affinché fossero mantenuti tra i beneficiari dei contributi anche i Consorzi di tutela e a più riprese aveva depositato delle istanze affinché la norma non restasse priva dei suoi regolamenti attuativi.

Una ottima notizia l’inserimento dei Consorzi di Tutela tra i beneficiari del decreto del 31 maggio 2021 sulle modalità di concessione del contributo diretto a sostenere la promozione all’estero dei marchi collettivi e di certificazione. Si tratta di una vittoria importante per l’intero comparto delle DOP e IGP perché consente ai Consorzi di Tutela di avere la possibilità di usufruire di un ulteriore, e quanto mai opportuno, strumento finanziario per la promozione e la tutela all’estero delle Indicazioni Geografiche, sempre più spesso al centro dei fenomeni legati alla frode agroalimentare”. Un doveroso ringraziamento quindi al Ministro dello Sviluppo Economico, l’On. Giorgetti, al Ministro delle politiche agricole, il Sen. Patuanelli, al Sottosegretario Mipaaf, Sen. Centinaio, al Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, l’On. Gallinella, e al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, il Sen. Vallardi, che hanno accolto le segnalazioni di Origin Italia riguardo all’inclusione legittima dei Consorzi di Tutela come previsto dalla Legge di Bilancio 2021″

Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, ha voluto esprimere con AGRICOLAE con queste parole la propria soddisfazione per il segnale di attenzione da parte del MISE anche nei confronti delle eccellenze agroalimentari che contraddistinguono il nostro Made in Italy.

Consorzi tutela, Centinaio (Mipaaf): Grazie a sinergia con Mise si torna a contrastare Italian Sounding

ORIGIN ITALIA – Consorzi Tutela tra beneficiari promozione marchi collettivi e certificazione all’estero, Baldrighi: “E’ vittoria per comparto Dop e Igp”

Era stato scritto:

Italian Sounding, a causa ‘svista’ di quando Mise lo cancellò, ancora no agevolazioni ai Consorzi per tutelare Dop. Decreti in stallo

L.Bilancio, Mise fa sparire definizione Italian Sounding come falsa evocazione made in Italy e toglie soldi a consorzi e rappresentanze. Rientra nel codice proprietà industriale

 




Qualivita-Origin: le eccellenze Igp e Dop si trasformano e creano valore aggiunto per i grandi marchi. VIDEOINTERVISTE

Un valore di 260 milioni di euro per le DOP IGP destinate alla trasformazione, che supera un miliardo di euro stimato per l’industria e l’artigianato alimentare con 1.600 imprese coinvolte Italia unica nazione europea con una normativa di settore.

Presentata la ricerca “DOP IGP valore trasformati” realizzata dalla Fondazione Qualivita con il supporto del Ministero delle politiche agricole con l’obiettivo di analizzare il segmento dei prodotti trasformati con ingredienti caratterizzanti delle filiere italiane DOP IGP.

Cosa succede quando la Dop economy italiana incontra il mondo dell’industria e dell’artigianato alimentare? Questa è la domanda a cui Qualivita prova a rispondere con uno studio approfondito sul segmento dei prodotti trasformati che usano ingredienti DOP IGP.

Qualivita, nel mercato 13mila prodotti alimentari trasformati con ingredienti italiani Dop Igp

Qualivita, Centinaio: Sinergia agricoltura-industria di trasformazione la strada da seguire per un prodotto di altissima qualità

Qualivita, Rosati: Lavorare insieme per filiere più forti. Da trasformati grandi opportunità, ragionare su misure ad hoc

Qualivita, Baldrighi: Comunione Dop Igp con industria trasformazione grande occasione per fatturato, valore e sviluppo Made in Italy

Qualivita, Gerini (Mipaaf): Fondamentale quadro normativo chiaro e preciso su utilizzo Dop Igp in prodotti trasformati

Qualivita, Berni (Grana Padano): Sinergia con industria trasformazione fondamentale per penetrare nei mercati mondiali. VIDEOINTERVISTA

Qualivita, Saccani: Seguire evoluzioni mercato, relazione con industria trasformazione da supportare. VIDEOINTERVISTA

Qualivita, Camilli (Coca-Cola): Orgogliosi di valorizzare Made in Italy con nostri prodotti. VIDEOINTERVISTA

Qualivita, Valle, McDonalds: sinergia con Dop e Igp iniziata nel 2008. Chiave vincente che crescerà. VIDEOINTERVISTA

Qualivita, Lombardi, Findus: consumatori riconoscono valore aggiunto di Dop e Igp. VIDEOINTERVISTA

Qualivita, Mazzetti: Connubio Dop Igp – prodotti trasformati per far crescere Made in Italy di qualità




Made in Italy, Patuanelli (Mipaaf): Rafforzare Dop e Igp. Consorzi fondamentali per valorizzare nostre eccellenze

Le produzioni Dop e Igp sono espressione del forte legame esistente con il territorio e con le nostre tradizioni. Rappresentano perciò il punto di forza sul piano delle eccellenze nazionali e un vantaggio competitivo importante per gli operatori del settore.

I prodotti tutelati sono un modello di produzione sostenibile dal punto di vista ambientale, economico ed etico, in grado di comunicare cultura e identità.

Per questa ragione il sistema delle Dop e Igp va rafforzato in un’ottica di condivisione, e sarà cura mia e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali favorire un adeguato livello di coinvolgimento tra i diversi attori del comparto. A tal proposito, la Origin Italia che oggi ha tenuto l’Assemblea Annuale alla quale ho preso parte, ha un ruolo importante perché può contribuire ad aumentare la consapevolezza delle realtà consortili, facilitando anche l’adesione a standard sempre più chiari e precisi.

I Consorzi rafforzano il sistema delle eccellenze agroalimentari italiane, costituendo di fatto un solido strumento per veicolare le indicazioni di origine verso quegli obiettivi di sostenibilità promossi dalle politiche di transizione ecologica del PNRR, del Green Deal, della Pac, del Farm to Fork.

Se si vuole intervenire sui modelli alimentari futuri e sulle buone prassi agricole e contribuire alla ripresa post pandemica, è necessaria una riforma in chiave sostenibile che incentivi l’innovazione e la semplificazione dei processi, passando per la tutela e la valorizzazione delle nostre unicità.

Credo sia l’unica risposta possibile.

Così il ministro Mipaaf Stefano Patuanelli in occasione dell’assemblea dei soci di Origin.

Assemblea Origin Italia, un patto fra le filiere DOP IGP italiane per rimanere primi nel mondo




De Castro-Dorfmann: ‘no a paletti per le indicazioni geografiche in Cina’

“La richiesta è in netto contrasto con l’accordo appena entrato in vigore tra Unione europea e Repubblica popolare cinese, e Pechino dovrà spiegare quali misure ha predisposto per tutelare nel suo territorio la promozione delle nostre Indicazioni geografiche”. Questo, in sintesi, il messaggio di Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che insieme ad altre due deputate – Clara Aguilera (S&D) e Anne Sander (PPE) – hanno presentato oggi alla Commissione Ue un’interrogazione con richiesta di risposta scritta per evitare ulteriori difficoltà commerciali per i Consorzi di tutela dei prodotti agroalimentari a Indicazione geografica (Ig).

“Nelle ultime settimane – spiegano i due europarlamentari – le autorità cinesi hanno avanzato una richiesta nei confronti dei Consorzi di tutela dei prodotti Ig europei, di dotarsi di un rappresentante legale nella Repubblica popolare cinese per potervi svolgere normali attività di promozione dei propri prodotti. Una richiesta che comporterebbe per i Consorzi un’interruzione immediata delle attività promozionali in territorio cinese, con gravi ripercussioni in termini di visibilità e tutela dei prodotti di qualità europei ed esacerbando una situazione già critica a causa della pandemia da Covid-19”.

“Considerando che questa richiesta si pone in contrasto con la recente entrata in vigore dell’Accordo tra l’Unione europea e la Repubblica popolare cinese sulla cooperazione e la protezione dall’imitazione e dall’uso improprio della denominazione di 200 Indicazioni geografiche europee e cinesi”, concludono De Castro e Dorfmann “chiediamo alla Commissione di intervenire con le autorità cinesi per chiarire tale situazione, e predisporre misure immediate per salvaguardare la tutela e la promozione delle Indicazioni geografiche italiane ed europee in territorio cinese”.

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Il governo ancora non ha risposto alla lettera che Origin ha inviato al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli riguardo alla richiesta da parte delle autorità cinesi ai Consorzi di Tutela (che figurano come organizzazioni no-profit) di dotarsi di un rappresentante legale per poter fare promozione delle indicazioni georgrafiche in territorio straniero e altre attività ordinarie.

LETTERA ORIGIN A DI MAIO E PATUANELLI SU MODIFICA DISCIPLINA CONSORZI DI TUTELA IN CINA

E’ stato chiesto in commissione al Senato, da Giorgio Bergesio, Lega, delucidazioni rispetto all’inchiesta di AGRICOLAE che fatto emergere il problema pubblicando la lettera. Il presidente di Origin è chiaro: i consorzi made in Italy diserteranno gli spazi in Cina acquistati dal governo italiano. “Abbiamo detto che i 26 consorzi di tutela del Made in Italy agroalimentare diserteranno la fiera in Cina prevista a settembre per cui il governo italiano ha comprato gli spazi. A meno che il governo non si attivi subito e non risolva la questione”, spiega Cesare Baldrighi ad AGRICOLAE.

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