Architettura verde e Pac, Mipaaf. Dalla tutela ambientale alla sostenibilità fino al reddito agricolo. Tutti gli interventi: Patuanelli, Cingolani, Orlando, Vallardi, Martina e Ismea

Architettura verde, cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente. Ma anche ricerca e innovazione, elementi imprescindibili per far fronte alle urgenti sfide europee e globali.

Questi i principali temi emersi alla Tenuta presidenziale di Castelporziano dove, presso il Salone dei trofei, si è svolto il convegno organizzato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali “L’architettura verde nell’ambito della nuova Politica Agricola Comune”.

Al centro dell’incontro, dunque, i profili verdi introdotti dalla nuova PAC con il modello di “architettura verde” a favore del clima e dell’ambiente ed il confronto sulle prospettive di sviluppo garantite dai finanziamenti europei al mondo dell’agricoltura e dell’ambiente, con i relativi percorsi per superare le eventuali criticità sulla strada verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Di seguito tutti gli interventi:

Architettura verde, Patuanelli: Pac cambiamento radicale, nove obiettivi da raggiungere

Architettura verde, Patuanelli: Ecoschemi fondamentali per sostenere la transizione. VIDEOINTERVISTA

Architettura verde, Cingolani: Dobbiamo intervenire sul clima salvaguardando la sostenibilità sociale

Architettura verde, Orlando: L’agricoltura è un’opportunità di crescita per il paese

Architettura verde, Vallardi: gestire meglio l’acqua per rispondere ai cambiamenti climatici

Architettura verde, Martina (FAO): Dobbiamo evitare il “divorzio” tra agricoltura, ambiente e alimentazione

Architettura Verde, Ismea: PAC grande opportunità per coniugare dimensione economica, ambientale e sociale. Le slide




Architettura verde, Orlando: L’agricoltura è un’opportunità di crescita per il paese

“L’agricoltura è un’attività primaria non solo per questioni statistiche. La pandemia ha posto in evidenza la sua strategicità e il problema dell’approvvigionamento. La ricchezza agroalimentare italiana è figlia della biodiversità del nostro paese, mantenuto da chi fa presidio sul territorio quotidianamente. Per questo ci vuole coraggio per puntare su un modello che coniughi qualità e quantità. Siamo chiamati a costruire in sistema residente e sostenibile, c’è lo chiedono i cittadini stessi. Ma c’è un dilemma tra sostenibilità sociale e ambientale? Se non affrontiamo seriamente il problema dei cambiamenti ambientali non potremo rispondere ai problemi sociali. Per questo il lavoro in agricoltura deve prevedere una giusta remunerazione. Oggi abbiamo ancora troppi stagionali, c’è tanto sommerso sopratutto per gli stranieri. Per questo abbiamo chiesto una clausola sociale all’interno della Pac, anche contro le perplessità di altri paesi. Ora tocca a noi attuarla pienamente, per far sì che si raggiungano risultati concreti. Oggi poi c’è lo strumento degli ammortizzatori sociali in agricoltura e l’allargamento della Naspi anche a chi ha meno giornate lavorate. La riforma degli ammortizzatori punta ad una maggiore equità, in vista delle possibili crisi dovute alla transizione. Quindi la Naspi è allargata agli operatori agricoli a tempo indeterminato. Abbiamo anche garantito i lavoratori della pesca. L’agricoltura deve segnare un cambio di passo. Abbiamo registrato un balzo del 14% dei giovani imprenditori in agricoltura: un’azienda su 10 è gestita da giovani. L’agricoltura ha un futuro ed è attrattiva per i più giovani: non è solo una filiera produttiva, ma una vera opportunità di crescita sociale per il paese”.

Così il ministro del lavoro Andrea Orlando, durante dell’evento “L’architettura verde nell’ambiente nella nuova Politica Agricola Comunitaria”, tenutosi alla tenuta presidenziale di Castelporziano.




Forum Coldiretti, dalla dieta unica al made in Italy fino all’export. Dalla transizione ecologica al reddito degli agricoltori. Tutti gli interventi dell’ultima giornata

Dall’ambiente alla salute, dall’economia ai trasporti, dall’Europa ai nuovi mercati sono questi alcuni dei temi della giornata conclusiva del XIX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti a Villa Miani a Roma.

Ma al centro del dibattito anche il pericolo del cibo sintetico per le nostre produzioni e la sfida della transizione ecologica, lo sviluppo dell’internazionalizzazione e la necessità di un Piano invasi per trattenere la risorsa idrica, senza dimenticare la lotta al caporalato e il tema infrastrutture.

Qui di seguito AGRICOLAE riporta tutti gli interventi della giornata conclusiva del Forum:

Coldiretti, Patuanelli: Troppi segnali verso il cibo sintentico, serve autodeterminazione per l’essere umano – VIDEO

Forum Coldiretti, Patuanelli: Nutriscore e cibo sintetico parte di un disegno che porta a omologazione verso dieta unica. Garantire distintività e reddito agricoltori

Forum Coldiretti, Prandini: Obbligo origine, esportare modello italiano in Ue. Lavorare per garantire reddito agricoltori e competitività imprese

Coldiretti, Wojciechowski: Le perplessità italiane su Prosek e cibo sintetico saranno prese in seria considerazione

Coldiretti, De Castro: La transizione ecologica va fatta con gli agricoltori, non contro di loro

Forum Coldiretti, Di Maio: Farnesina impegnata in internazionalizzazione e sviluppo export Made in Italy. No al Nutriscore, difendere dieta mediterranea

Forum Coldiretti, Lamorgese: Viminale impegnato in lotta a mafie e caporalato in agricoltura, legalità nostro pilastro

Coldiretti, Carfagna: questione idrica non è solo fonte di diseguaglianza nel paese, ma problema di efficienza economica

Coldiretti, Scordamaglia (Filiera Italia): Vogliono utilizzare la sostenibilità come Cavallo di Troia per i cibi sintetici

Coldiretti, Vecchioni (BF): L’accordo con Eni ci fa crescere come technology company sviluppando investimenti in Africa – VIDEOINTERVISTA

Forum Coldiretti, Vecchioni (BF): Bene joint venture con Eni, al centro innovazione e internazionalizzazione per la nostra agricoltura

Coldiretti, Descalzi (Eni): L’accordo con BF consente di far crescere il sistema Italia per l’energia e l’agricoltura- VIDEOINTERVISTA

Coldiretti, Descalzi (Eni): l’agricoltura è importante per avere energia pulita, investiti 5 miliardi nella ricerca per i biocarburanti

Forum Coldiretti, Gargano (Anbi): Agricoltura può vincere sfide se garantiamo risorsa idrica. Fondamentale Piano invasi

Forum Coldiretti, Hannappel (Philip Morris): Italia leader su tabacco riscaldato. Bene accordo con Coldiretti per maggiore qualità e sostenibilità filiera

Forum Coldiretti, Pugliese (Conad): Piccoli produttori forza del Made in Italy. Industria sta approfittando dell’aumento di costo materie prime

Coldiretti, Tabarelli (Nomisma): l’Agricoltura deve aiutarci ad avvicinare i sogni del Coop26 alla realtà

Coldiretti, Kennedy: RFK vuole diventare un ponte tra le imprese agricole e i lavoratori stagionali

Coldiretti, Adinolfi (Un. Bologna): la transizione ecologica non sia solo europea, serve reciprocità

Fs italiane e Coldiretti, iniziative congiunte per filiera agroalimentare e salvaguardia suolo

Migranti, Coldiretti, decreto flussi 2022 salva raccolti

Consumi, Coldiretti, ecco decreti salva spesa, da pasta a latte

Inflazione, Coldiretti: 1 italiano su 2 taglia carrello spesa

Ue, Coldiretti, 85% made in Italy doc bocciato da etichetta a colori

Salute, Coldiretti, ecco la black list dei cibi più pericolosi

Carne sintetica, Coldiretti: ecco il video che dimostra come consuma più acqua, energia e inquina di più. Per favorire multinazionali. E addio benessere animale

Prandini, da etichetta origine a bacini per acqua, impegni al forum

Era già stato scritto:

Forum Coldiretti, dalla carne sintetica ai consumi fino al Nutriscore. Dall’energia al Big data e innovazione. Tutti gli interventi della prima giornata

 

 

 

 

 

 




Indennità di quarantena, UIla: bene Orlando, il governo intervenga con urgenza

“Apprezziamo l’impegno preso dal ministro Orlando di risolvere la questione, posta dalla Uila, del rifinanziamento del fondo per la tutela della malattia a causa di quarantena e chiediamo che già il prossimo Consiglio dei ministri assuma questa decisione attesa da decine di migliaia di lavoratori”. Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza in merito alle dichiarazioni rilasciate ieri dal ministro del lavoro nel corso della festa dell’Unità in corso a Modena.  

 

Nei giorni scorsi la Uila aveva ripetutamente denunciato come l’esaurirsi delle risorse disponibili per finanziare il Fondo previsto dall’art. 26 del Dl 18/2020, mette a rischio di tagli, fino a mille euro, le buste paga di decine di migliaia di lavoratori, costretti alla quarantena fiduciaria perché risultati a contatto diretto con persone contagiate dal Covid. Da qui la richiesta al governo di intervenire con un decreto d’urgenza. 

 

“Occorre quindi” continua Mantegazza “che il governo compia, con urgenza, una scelta di equità che dia certezze a tutti lavoratori e alle imprese che non possono farsi carico di una tutela che riguarda tutta la collettività. Sarebbe iniquo e soprattutto ingiusto addossare a loro l’onere di un tributo così pesante per la tutela comune”. 




Esonero contributivo, Franco e Orlando hanno firmato il decreto. Eccolo

I ministri del Lavoro Andrea Orlando e dell’Economia Daniele Franco hanno firmato il decreto per l’esonero contributivo.

Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il decreto in formato PDF:

9025 DECRETO FIRMATO ESONERO CONTRIBUTIVO




Al via firma protocollo d’intesa interministeriale per la prevenzione e contrasto caporalato. Gli interventi

Firmato oggi al Viminale il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato dai ministri Luciana Lamorgese (Interno), Andrea Orlando (Lavoro e delle politiche sociali), Stefano Patuanelli (Politiche agricole alimentari e forestali) e dal presidente del consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco.

Obiettivo dell’accordo è promuovere la cooperazione interistituzionale coinvolgendo prefetture e comuni per assicurare l’attuazione delle misure del “Piano di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura 2020-2022″ ma anche di promuovere progetti delle associazioni  che operano nel primario. E’ prevista anche l’istituzione una Consulta presso il ministero dell’Interno che sarà composta da rappresentanti di ciascuna delle parti firmatarie a cui parteciperanno soggetti pubblici o privati di esperienza.

Firmato protocollo per prevenzione e contrasto sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato. Orlando:sinergia tra istituzioni, corpi intermedi e società civile unico modo per agire in maniera incisiva

Protocollo caporalato, Lamorgese: serve impegno di tutti per progetto ambizioso

Protocollo intesa caporalato, Bianco: comuni partiranno dai trasporti, il momento del reclutamento. Buon governo lontano da paure e demagogie

Protocollo prevenzione e contrasto sfruttamento lavorativo in agricoltura e caporalato. Patuanelli (Mipaaf): a stretto giro il decreto legislativo su pratiche sleali

Protocollo caporalato, Rota: si combatte solo a livello corale. Servono tassi anticaporalato e antisfruttamento

Caporalato, Uila: bene Protocollo ma che sia inclusivo di tutto il mondo agricolo

Protocollo per prevenzione e contrasto caporalato, Prandini: partire da trasporti e pratiche sleali. Noi insistito per diritti sociali e del lavoro nella Pac

Caporalato, Coldiretti: si paga piu’ la bottiglia del pomodoro. Prandini, patto filiera spezza la catena dello sfruttamento

 




Firmato protocollo per prevenzione e contrasto sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato. Orlando:sinergia tra istituzioni, corpi intermedi e società civile unico modo per agire in maniera incisiva

Firmato oggi al Viminale il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato dai ministri Luciana Lamorgese (Interno), Andrea Orlando (Lavoro e delle politiche sociali), Stefano Patuanelli (Politiche agricole alimentari e forestali) e dal presidente del consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco.

Obiettivo dell’accordo è promuovere la cooperazione interistituzionale coinvolgendo prefetture e comuni per assicurare l’attuazione delle misure del “Piano di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura 2020-2022″ ma anche di promuovere progetti delle associazioni  che operano nel primario. E’ prevista anche l’istituzione una Consulta presso il ministero dell’Interno che sarà composta da rappresentanti di ciascuna delle parti firmatarie a cui parteciperanno soggetti pubblici o privati di esperienza.

“Il protocollo che si firma oggi – ha detto il  ministro Orlando – segna un passo molto importante nel contrasto a un fenomeno che interessa un segmento strategico della nostra economia. La sinergia tra istituzioni, corpi intermedi e società civile è l’unico modo per agire in maniera incisiva. Ringrazio la ministra Lamorgese perché segna un protagonismo del ministero degli interni su questo terreno inedito e importante”. Per Orlando il “protocollo assume una valenza che va ben oltre il suo contenuto” perché “istituzionalizza una sinergia tra istituzioni e società che diventa indispensabile per fare bene e sensibilizzare su ciò che non è strettamente repressione”. “A livello europeo – ha detto –  si riconosce la clausola sociale per la Pac,  in qualche modo si completa il ragionamento di un’attenzione all’agricoltura attenta al rispetto del lavoro. E’ importante favorire attenzione che non si limiti all’agricoltura, perché il caporalato esiste anche in altri settori”.

Tra le azioni previste, l’impegno del Ministero del Lavoro sarà supportare le amministrazioni comunali nell’attuazione del piano triennale a livello locale, anche attraverso una mappatura puntuale di tutto il territorio nazionale con Anci con il sostegno del Fondo nazionale per le politiche migratorie, per individuare le aree più esposte al rischio verso cui indirizzare le azioni per soluzioni alloggiative dignitose. “Queste potranno beneficiare – ha detto Orlando – di finanziamenti nel PNRR pari a 200 mln di euro”.

“Ci si impegna così a sostenere, con i fondi del Fami e di altri fondi disponibili – ha continuato – interventi per rafforzare l’occupazione e mantenere condizioni di regolarità lavorativa delle categorie vulnerabili, di disegnare e avviare un meccanismo nazionale di referral che assicuri identificazione, assistenza e reinserimento lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura. Una proposta di linee guide nazionali sarà presentata in materia il prossimo 27 luglio prossimo. Inoltre attuare i programmi per favorire l’accesso al lavoro e rafforzare le attività di vigilanza attraverso task force che prevedano anche la presenza del mediatore culturale in collaborazione con l’ispettorato nazionale del lavoro. Ma anche promuovere con il Mipaaf l’agricoltura etica e di qualità e il lavoro dignitoso in agricoltura anche attraverso campagne congiunte di comunicazione istituzionale”.

“In questo abbiamo valorizzato maggiormente la capacità propositiva delle organizzazioni agricole a tutela della dignità del lavoro e per l’affermazioni dei valori di legalità e trasparenza anche ai fini del contrasto alle infitrazioni delle organizzazioni criminali. Lavoreremo con le organizzazioni agricole e le parti sociali per rafforzare i contratti di filiera anche ricorrendo alle risorse rese disponibili anche dalla programmazione complementare al PNRR. Non c’è dubbio – ha concluso – che bisogna agire  per inserire accanto ad azioni repressive, anche misure premiali a favore delle aziende che aderiscono alla rete del lavoro agricolo di qualità. E’ opportuno fare in modo che i comportamenti virtuosi diventino incentivo per le aziende che rispettano le regole”.

Un ricordo del ministro è andato a Paola Clemente, morta il 13 luglio 2015 e vittima dello sfruttamento, come simbolo di tutte le lavoratrici e lavoratori “che conoscono la fatica sfruttate da organizzazioni senza scrupoli e su cui è richiesto un impegno costante nel tempo per sconfiggere quest’inaccettabile pratica ”.

 




Lavoro, Orlando loda modello veneto centri per l’impiego. Donazzan, fiera di un sistema virtuoso che garantisce incontro domanda-offerta

“Il Ministro Orlando cita il Veneto come esempio di vero modello per le politiche del lavoro, che guarda al pubblico così come al privato. Lo ringrazio per l’onestà intellettuale dimostrata e sono fiera di guidare da 15 anni, nel ruolo di assessore regionale al lavoro, questo sistema che da tempo definisco ‘modello’, soprattutto in considerazione dei risultati e dei numeri raggiunti e consolidati nel tempo”.

 

Così Elena Donazzan, Assessore regionale al lavoro, istruzione e formazione, commenta le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando nel corso di una intervista televisiva.

 

“In un recente incontro il Ministro si era già dimostrato particolarmente interessato al piano di rafforzamento dei centri per l’impiego del Veneto, che è modello organizzativo basato su un’ampia capillarità dei nostri centri – precisa l’Assessore Donazzan -; già in quell’occasione aveva avuto parole di apprezzamento anche per come la Regione del Veneto è in linea con la gestione della spesa, per le assunzioni (in Veneto quasi 300 assunzioni sono state fatte in tempo di Covid per il potenziamento dei CPI) e per come abbiamo strutturato la nostra organizzazione, particolarmente rivolta ad essere efficace in tempi rapidi all’inserimento nel lavoro e alla presa in carico delle persone”.

 

“Abbiamo un modello efficiente – conclude Donazzan –, sul quale continueremo ad investire soprattutto in questo delicato momento legato al perdurare della pandemia”.




​​​​​Agricoltura. Cenni, bene Orlando e Patuanelli su lavoratori settore

“Mentre l’Istat certifica oggi i numeri dell’andamento Agricolo nel 2020, registrando un calo complessivo nel comparto agroalimentare, con una diminuzione dell’occupazione del 2.3% e dei redditi del 2,3%, arriva una buona notizia in materia di ammortizzatori nei settori dell’agricoltura e della pesca.
Ai Ministri Orlando e Patuanelli il merito di aver svolto un lavoro importante,  di lungo confronto assieme alle parti sociali, mettendo a punto un pacchetto di riordino degli ammortizzatori atteso da anni per i lavoratori di questi settori .
Nei mesi scorsi il Pd aveva sostenuto e condiviso alcune importanti richieste emerse dalle mobilitazioni dei lavoratori , presentando diversi emendamenti. Pochi giorni fa la prima risposta nel Decreto Sostegni 2, con gli interventi su stagionali, operai a tempo determinato, pescatori autonomi e agriturismo. Oggi,  la premessa per il riordino di misure assai frammentate  che necessitavano di un salto di qualità e che ci auguriamo possa giungere in tempi brevi in CdM.

Così Susanna Cenni, vicepresidente della commissione Agricoltura della Camera in quota Pd, in una nota.




Patuanelli: proposta Orlando chiara e condivisibile

La proposta del Ministro Orlando in Consiglio dei Ministri è stata chiara: consentire alle aziende un’ordinata uscita dal blocco dei licenziamenti, tutelando in questa fase ancora delicata per l’economia del nostro Paese tanto i lavoratori quanto le imprese. Entrambi sono soggetti fragili in questa fase, per ragioni diverse che non devono essere messe in contrapposizione né a livello politico, né su quello sociale. Quindi da un lato la possibilità di utilizzare ancora per un periodo la cassa Covid gratuita o la CIG ordinaria senza addizionale con contestuale blocco dei licenziamenti, dall’altro un percorso di uscita dal blocco per chi non ha necessità di cassa.

La stessa Confindustria ha sempre detto che c’è un legame fra tre fattori: prolungamento dello stato di emergenza, fine del blocco dei licenziamenti e gratuità della cosiddetta cassa Covid per le imprese. La proposta del Ministro Orlando, che ha ben spiegato durante il Consiglio dei Ministri le ragioni delle sue scelte, è chiara e condivisibile.

Così su Facebook Stefano Patuanelli




Agricoltura, Uila: bene Orlando su lettera a Schmit. Inserire condizionalità sociale nella nuova Pac

“Ringraziamo il ministro del Lavoro Andrea Orlando per aver scritto al commissario Ue per il lavoro Nicolas Schmit raccogliendo il nostro appello ad inserire nella nuova Pac la norma sulla condizionalità sociale, votata dal Parlamento europeo ad Ottobre 2020. È una norma di civiltà e di grande valore etico che tutela le aziende che rispettano i contratti e che garantisce diritti e retribuzione certa ai milioni di cittadini europei che lavorano nelle campagne”.

Lo afferma Stefano Mantegazza, segretario generale Uila, in merito alla lettera inviata dal ministro Orlando al commissario europeo per sostenere una Pac in cui sia presente la dimensione sociale.

“Rivolgiamo quindi nuovamente un appello al Consiglio europeo perché si trovi una equa soluzione per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori nell’esecutivo nuova politica agricola comune e venga approvata la proposta di condizionalità sociale, sostenuta tra l’altro da tutto il sindacato agroalimentare europeo Effat e da oltre 300 organizzazioni, associazioni ambientaliste e del volontariato”.




Caso Cia-Enpaia, De Bonis: bene decisione Orlando di chiedere certificazioni Servadei su doppi incarichi a insaputa Enpaia

Sono soddisfatto della decisione del Ministro Orlando di dare quindici giorni di tempo al presidente dei revisori dei conti di ENPAIA Alessandro Servadei per fare chiarezza circa la sua posizione. Qualche giorno fa io stesso ho presentato un’interrogazione al Ministro in merito agli incarichi che Servadei ricoprirebbe presso la Confederazione italiana agricoltori – a quanto pare a insaputa della stessa ENPAIA e del Ministero del Lavoro – e che possono generare dubbi circa un possibile conflitto di interessi con la sua posizione presso l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura. Questa è la dimostrazione di come la politica, se ben esercitata, possa funzionare a tutela dei cittadini”.

 

Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, commentando la decisione del Ministero del Lavoro di chiedere delucidazioni al presidente dei revisori dei conti di ENPAIA Alessandro Servadei e a Claudia Merlino, membro del Consiglio di Amministrazione in ENPAIA per la Cia, circa doppi incarichi di Servadei che potrebbero essere in conflitto di interessi, violando così il Codice civile e il codice etico degli Enti. 




Agricoltura: Lega, chiarezza su ruoli Cia e Enpaia di Servadei, presentata interrogazione a Orlando e Patuanelli

“Abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri Orlando e Patuanelli perché intervengano e facciano chiarezza sulla posizione di Alessandro Servadei, Presidente del Consiglio dei Sindaci per il controllo contabile di Enpaia, che risulterebbe assunto dalla CIA, sindacato rappresentato nel Consiglio di amministrazione di Enpaia stessa. Appare fin troppo evidente che le mansioni di Servadei, che non ha lasciato l’incarico ricoperto all’Ente, risultino incompatibili anche con i diversi ruoli che lo stesso ricopre in CIA, quali quello del consulente CIA sulla responsabilità di impresa e revisor unico in CAA CIA Srl. Chiediamo dunque ai ministri in oggetto massima attenzione e trasparenza alla vicenda così come un gesto di responsabilità al presidente Servadei, perché vengano fugati dubbi e illazioni che non fanno il bene dell’Ente e dei tanti lavoratori coinvolti”.

Così i senatori della Lega in commissione Agricoltura a Palazzo Madama Giorgio Maria Bergesio, capogruppo, Gianpaolo Vallardi, presidente, Rosellina Sbrana, Gianfranco Rufa e Cristiano Zuliani, componenti della medesima commissione.

Era stato scritto:

Controllati e controllori: i numerosi incarichi in Cia di Servadei, presidente revisori Enpaia. Chiamato in Confederazione all’insaputa di Enpaia




Vaccini, Alleanza Cooperative a Orlando e Speranza “”Intensificare promozione su campagna vaccinale. Servono più vaccini e coordinamento a livello centrale”

Per rendere effettiva la nostra disponibilità a collaborare all’implementazione del piano vaccinale, che abbiamo confermato con la segnalazione di luoghi e strutture diffusi capillarmente sul territorio e anche di alcuni siti strategici, servono quantità rilevanti di vaccino e l’adozione, da parte del governo, di una logica di garanzia e di coordinamento a livello centrale.A dirlo – nel corso dell’incontro con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e un rappresentante della Struttura di supporto alle attività del Commissario straordinario per l’emergenza COVID19 – è Mauro Lusetti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, insieme ai Copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone.

Riguardo all’aggiornamento del Protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ricordando che l’impostazione accolta al termine del precedente incontro è stata quella di una “manutenzione ordinaria” del documento, l’Alleanza delle Cooperative ha proposto alcuni interventi su punti specifici, quali la necessità di rinforzare l’informazione sull’importanza della vaccinazione, di chiarire meglio i termini di proroga delle attività di formazione, di coordinare le indicazioni del Protocollo sui tempi di reintegro del lavoratore dopo infezione da Covid con un rinvio alle norme vigenti, di prevedere una specifica sezione che definisca criteri e modalità minimi per garantire la sicurezza degli spazi che l’azienda potrà mettere a disposizione per la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro.

“In merito alle vaccinazioni – hanno sottolineato Lusetti, Gardini e Schiavone – dobbiamo segnalare la difficoltà di molte nostre cooperative, che, pur coinvolte in attività annoverate tra i servizi ritenuti essenziali e considerate ad alto rischio di esposizione, hanno visto i propri lavoratori esclusi dal piano vaccinale. Quando si avrà la possibilità di vaccinare anche i lavoratori nei luoghi di lavoro, dovremo dare priorità a quei lavoratori che, per tipologia di attività, risultano maggiormente esposti ad un rischio di contagio e di eventuale trasmissione in caso di positività non manifesta”.

Un elemento di preoccupazione segnalato dall’Alleanza delle Cooperative, è che, anche alla luce delle informazioni diffuse nell’arco delle ultime settimane, tra i lavoratori si sta affermando una differente opinione sui livelli di efficacia dei diversi vaccini, aumentando la percentuale di persone indecise che spesso si rifiutano di vaccinarsi quando chiamate all’obbligo. “Per questo – concludono – chiediamo di nuovo che la vaccinazione non sia un’opzione, ma un obbligo per i lavoratori: se non per tutti, almeno per le categorie che noi consideriamo più sensibili. Poiché riteniamo la salute pubblica come il bene primario, pensiamo che le imprese non possano essere lasciate sole nella gestione di questo problema, per una questione di giustizia e di equità nei confronti di tutte quelle persone che decidono di vaccinarsi per puro senso civico e di responsabilità”.




Cia, De Bonis: “interrogazione parlamentare a Orlando e Patuanelli per incompatibilità ruoli revisore conti Enpaia a insaputa ente previdenza”

“Pensavamo di aver toccato il fondo con la partecipazione di alcune quote da parte del direttore generale di Agea Gabriele Papa Pagliardini in una società afferente a un’organizzazione agricola, la Coldiretti. Ma constatiamo che non c’è mai fine al peggio”.

 

Così Saverio De Bonis, membro della commissione Agricoltura del Senato in quota Europeisti, in merito agli incarichi che il presidente del collegio dei Revisori dei conti di Enpaia ricopre nella Confederazione italiana agricoltori-Cia.

 

“Dato che Servadei è in Enpaia – continua il senatore – in rappresentanza del ministero del Lavoro, ci chiediamo se sia opportuno che svolga incarichi anche in un sindacato costituente del Cda della stessa Enpaia. Che inoltre – apprendo – non era stata informata del doppio incarico del suo revisore”.

 

“Resta da verificare inoltre l’opportunità legale (secondo quanto riportato dal Codice civile) ed etica nel ricoprire all’interno della stessa Cia diversi incarichi di controllore e di controllato. Scriveremo un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro e per conoscenza al ministro delle Politiche agricole per fare chiarezza su un duplice conflitto di interessi: quello relativo all’ente di previdenza, estraneo ai fatti, e quello relativo alla Cia”